Politica

L’ordine degli Architetti incontra i candidati sindaco di Montesilvano per parlare del futuro della città

Identità del territorio, area metropolitana, importanza di una cultura architettonica diffusa. Queste le basi dei temi approfonditi durante l'incontro pubblico organizzato dall'ordine degli Architetti di Pescara, giovedì pomeriggio, con i candidati alla poltrona di sindaco al Comune di Montesilvano.  
 
Moderato da Angelo D’Alonzo, presidente dell’ordine degli Architetti Ppc di Pescara, i candidati, a partire dai principali interventi che prevedono di realizzare, si sono confrontati su temi come la riqualificazione urbana e lo sviluppo territoriale dell’area metropolitana e sul ruolo dell’architettura e dei professionisti nei processi di trasformazione e gestione del territorio. Presenti Ottavio De Martinis (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Montesilvano in Comune); Enzo Fidanza (Pd-Progressisti per Montesilvano e Annozero); Raffaele Panichella (Movimento 5 Stelle). 
 
“Quella di Montesilvano è una città con grandi potenzialità, spazi e funzioni importanti, ma priva di identità propria che è invece necessario individuare - così Angelo D'Alonzo -. Fra i motivi, il declino della cultura architettonica esteso ormai su tutto il territorio nazionale. Per questo come ordine diciamo che è nostra intenzione riportare al centro del dibattito pubblico l’attenzione allo spazio edificato. Bisogna tornare a parlare di qualità dell’architettura in modo tale che le comunità e i cittadini tornino a riconoscerla e a richiederla”.  
 
Durante l'incontro è stato messo in evidenza come queste siano tematiche che non riguardano solo il territorio di Montesilvano e di come sia necessario affrontare le scelte strategiche per lo sviluppo dell’intera area metropolitana attraverso processi trasparenti e partecipati che coinvolgano tutti i portatori di interessi.  

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Prorogato il termine per il bando Agorà Abruzzo Spazio Incluso

E' stato prorogato al 1° luglio 2019 il termine ultimo per aderire al bando Agorà Abruzzo Spazio Incluso, promosso nell'ambito della programmazione Por Fse 2014-2020 della Regione Abruzzo. Lo ha deciso il Servizio Politiche sociali della Regione in relazione anche al successo che ha avuto l'avviso e alle numerose richieste di chiarimenti pervenute da parte dei potenziali beneficiari. La scadenza del bando, quando è stato pubblicato nel marzo scorso, era stata fissata al 27 maggio, ma in prossimità della scadenza il servizio Politiche sociali della Regione ha deciso la proroga. L'obiettivo principale di Agorà AbruzzoSpazio Incluso è di promuovere e sostenere progetti di innovazione sociale e, in particolare, la realizzazione di centri di aggregazione sociale per l'erogazione di servizi sociali, educativi e per il lavoro. In Abruzzo si registrano ancora numeri elevati di adolescenti, giovani e famiglie in situazione di povertà educativa, culturale e sociale. È urgente attivare progetti innovativi rivolti ai giovani a rischio di dispersione scolastica ed esclusione sociale, che vedano il coinvolgimento di partenariati tra pubblico-privato e privato sociale. Da qui l'idea che sostiene l'avviso Fse di agevolare la progettazione e l'avvio sperimentale di almeno quattro centri di aggregazione sociale e di servizi sociali, educativi e per il lavoro, capaci di auto sostenersi nel medio periodo senza bisogno di risorse pubbliche aggiuntive. Il centro sarà uno spazio fisico, un luogo di comunità, dove si vive la relazione, l'incontro, la socialità, in cui si fruisce e si promuove cultura; un ambito in cui una comunità possa identificarsi, esprimersi, riunirsi, all'interno del quale si possano trovare opportunità per ricercare lavoro e per promuovere impresa. Il partenariato pubblico-privato rappresenta il necessario presupposto progettuale per il conseguimento dell'obiettivo

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Quattro milioni per i beni culturali abruzzesi

Il maxi stanziamento di 180 milioni, divisi tra gli anni 2019 e 2020, per tutelare il patrimonio artistico nazionale, arriverà in parte anche in Abruzzo. Oltre 4 milioni di euro a disposizione della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell'Abruzzo per i beni archeologici e artistici delle provincie di Chieti, Teramo e L'Aquila. Lo annuncia la Soprintendente Rosaria Mencarelli "Abbiamo a disposizione 4.250.000 euro dal Mibac - sottolinea la Soprintendente - per avviare gli interventi gia' progettati e canteriabili". Per il 2019, riferisce la Soprintendenza dell'Abruzzo, stanziati 1.000.000 di euro a Teramo per la domus romana e 300.000 euro per il museo archeologico di Alba Fucens. Nel 2020 ad Atri 700.000 euro per il restauro dei dipinti della cattedrale di S.Maria Assunta; altri 700.000 euro per la domus romana di Teramo e 1.550.000 euro per Terme Romane, Tempietti e teatro romano di Chieti. Il provvedimento governativo firmato dal ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli e' ora al vaglio delle competenti commissioni ministeriali per l'ok definitivo agli stanziamenti, si precisa nella nota della Soprintendenza.

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Naiadi, aggiudicazione definitiva alla Pinguino Nuoto

“Aggiudicazione definitiva alla società Pinguino Nuoto per la gestione di un anno del complesso sportivo le Naiadi di Pescara”. Lo rende noto l'assessore al Turismo, Mauro Febbo, aggiungendo che "siamo stati in grado, in brevissimo tempo, di dare risposte concrete all'utenza regionale e alla città di Pescara che rischiava, peraltro, di avere pesanti ricadute sulla funzionalità dell'impianto sportivo. Ed invece - aggiunge Febbo - oggi abbiamo una società che andrà a gestire l'impianto alla quale abbiamo dato anche l'autorizzazione ad avviare in via d'urgenza il servizio nelle more della stipula del contratto definitivo di gestione che avverrà solo dopo gli accertamenti di legge imposti dal codice degli appalti. In poche parole, le Naiadi potrebbero riaprire tra qualche giorno, in anticipo rispetto al termine che ci eravamo prefissati”.

Dal punto di vista amministrativo l'aggiudicazione definitiva alla Pinguino Nuoto stabilita con atto amministrativo della direzione Turismo dà la possibilità alla società di riattivare gli impianti e le strutture funzionanti, anche in ragione dei lavori di ristrutturazione avviati e finanziati dalla Regione Abruzzo. "Anche su questo aspetto - aggiunge l'assessore al Turismo - abbiamo rispettato tempi e competenze, nel senso che i lavori che avevamo promesso per riavviare gli impianti sono partiti e sono in fase di conclusione in coincidenza dell'aggiudicazione definitiva. Anzi, il collega Guido Liris, che ringrazio per la fattiva collaborazione, mi ha comunicato - conclude Febbo - che sono stati predisposti ulteriori lavori migliorativi per un impegno finanziario di 40 mila euro". Dalle relazioni tecniche sarebbe emerso la mancanza nel tempo di adeguata manutenzione e un utilizzo improprio di alcuni impianti termici e elettrici che potrebbero essere all'origine dei guasti rilevati.

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Nuova scadenza per il bando per le imprese turistiche

“Con apposita delibera è stato fissato al 20 giugno il nuovo termine per la presentazione delle domande relative ai 2 bandi inerenti gli ‘Interventi di sostegno alle imprese turistiche’ (L.R. 28.04.2000, n.77): uno prevede la dotazione di 9 milioni di euro riservato alle imprese turistiche esistenti sul territorio regionale e l’altro, di 2 milioni di euro, è rivolto esclusivamente all’Area Basso Sangro Trigno, con scadenza il prossimo 25 maggio”. A comunicarlo è l’assessore regionale alle Attività Produttive e Turismo Mauro Febbo che spiega: “Tale decisione è stata necessaria dopo la richiesta avanzata dalla conferenza degli Amministratori dell’Area Basso Sangro Trigno per le diverse criticità verificatesi alle imprese interessate in merito alla predisposizione delle domande e, inoltre, dopo aver riscontrato il non corretto funzionamento e disallineamento del Server Regionale per le precedenti istanze relative al bando riservato alle aziende del territorio regionale (chiuso il 16 gennaio 2019)”. “L’obiettivo – continua Febbo - è spendere celermente tutte le risorse disponibili non potendo permetterci di avere dei residui e, in alcuni casi, rischiare ricorsi. Questo assessorato punta a dare un concreto aiuto allo sviluppo e alla realizzazione di programmi d’investimento delle strutture turistico-ricettive presenti su tutto il territorio regionale. Ricordo come le risorse finanziarie di cui alla L.R. 77/2000 sono destinate ad agevolare gli investimenti effettuati dalle imprese operanti nel settore del turismo su tutto il territorio regionale, mentre un altro specifico avviso è stato pubblicato per le aziende operanti nell’area della strategia Sangro-Trigno”. “Ovviamente la concessione del nuovo termine al 20 giugno non pregiudica le imprese che hanno già validamente presentato la propria candidatura. Infine – conclude Febbo -  di questa nuova scadenza potranno usufruire anche le imprese che hanno già avanzato domanda presentando una eventuale istanza sostitutiva ed in tal caso gli effetti temporali, e il relativo riconoscimento delle spese, decorreranno dalla data della nuova domanda”.

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Assegnazione delle sedi farmaceutiche in Abruzzo, audizione in Commissione Vigilanza

La Commissione Vigilanza si è confrontata sul tema dell’assegnazione delle sedi farmaceutiche in Abruzzo. Oggetto dei lavori dei commissari è stato il bando di concorso straordinario per titoli che risale al 2012 che prevedeva l’apertura di 85 nuove farmacie. Il presidente della Commissione ha chiamato in audizione l’assessore alla salute, Nicoletta Verì, il direttore del dipartimento sanità della Regione, Angelo Muraglia, e i rappresentanti della categoria dei farmacisti, allo scopo di indagare le cause della lenta assegnazione delle sedi farmaceutiche. Secondo i vertici degli uffici competenti il problema riguarda la complessità dell'iter amministrativo che è curato per intero dalla Regione. Il Dipartimento salute e welfare, infatti, gestisce il concorso dalla selezione delle domande all'apertura delle farmacie. L’assessore Verì si è resa disponibile a risolvere la questione e ha accolto la proposta di abbreviare i tempi anche grazie alla collaborazione delle ASL, così come accade in altre regioni. 

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Nuovo modello di gestione per i fondi del programma restart

Si e' riunito a Roma il Comitato di Indirizzo per il Programma ReStart che indirizza il 4% dei fondi per la Ricostruzione allo sviluppo economico del cratere sismico 2009. Il Presidente della Regione Marco Marsilio e l'Assessore con delega al Programma ReStart Guido Liris alla presenza del Sottosegretario alla Ricostruzione Vito Crimi,  hanno chiesto e ottenuto un cambio del modello di gestione, sottolineando l'esigenza di un coordinamento politico delle tante e variegate richieste di finanziamento che pervengono al tavolo in maniera isolata ed estemporanea.

Proprio la Regione puo' e deve recitare un ruolo di sintesi, di stimolo, di assistenza nei confronti delle proposte delle istituzioni del Cratere: i Comuni, l'universita', il Gran Sasso Science Institute, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, i soggetti privati che rispondono ai bandi da oggi sanno che la Regione sara' a completa disposizione per ascoltare le proposte, interloquire ed assistere i proponenti, presentare una programmazione organica e completa alla Struttura Tecnica di Missione guidata da Raniero Fabrizi, una struttura governativa che, coerentemente con le proprie prerogative, avra' il compito di valutare tecnicamente le richieste. La proposta della Regione e' stata accolta con favore dal Sottosegretario Crimi, che ha sottolineato proprio l'esigenza di una cabina di regia piu' vicina al territorio, che abbia la capacita' di essere riferimento centrale e sovraordinato delle Istituzioni del territorio del Cratere. Il nuovo modello di gestione consentira' una programmazione completa, comparata ed equilibrata sugli assi sui quali si articola la distribuzione dei fondi: interventi aree produttive, servizi turistici e culturali, ricerca e innovazione tecnologica, sostegno alle attivita' imprenditoriali, accesso al credito delle imprese, interventi e servizi di connettivita'. 

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Pescara, ok della Giunta al piano di recupero di via Piave

Via libera della Giunta di Pescara al recupero del patrimonio edilizio esistente, per il compresorio di Prg 1.09 di via Piave, atto che consentirà così la rinascita della via, attraverso la riqualificazione edilizia di alcuni immobili per anni in abbandono.

 “Il vigente P.R.G. individua, nell'ambito delle zone edificate, dei comprensori destinati al recupero del patrimonio edilizio esistente – spiega l’assessoreLoredana Scotolati – e  l'art. 39 delle Norme Tecniche di Attuazione (N.T.A.) del P.R.G. regola l'attuazione dei predetti comprensori attraverso singoli Piani di Recupero del Patrimonio Edilizio esistente (P.R.P.E.) di iniziativa pubblica o privata, in considerazione dell'alta percentuale di costruito presente e delle condizioni di manutenzione e di uso degli edifici esistenti. Abbiamo così ritenuto di procedere all'adozione del Piano relativo al comprensorio 1.09 in Via Piave, il cui progetto è stato redatto dall’architetto Salvatore Colletti incaricato dal Settore Programmazione del Territorio, una scelta che riassume anche le istanze più volte perorate dai residenti a questa Amministrazione.

Sarà in questo modo possibile dare piena attuazione dello strumento urbanistico generale, promuovendo la riqualificazione di un tessuto vetusto e caratterizzato da gravi elementi di degrado edilizio, senza oneri per il Comune, anzi, a vantaggio della comunità tutta che potrà vedere risanata un'altra fetta del territorio residenziale a lungo considerato un vero e proprio detrattore.

L’area non risulta gravata da vincoli geologici, paesaggistici e ambientali, né soggetta a pericoli o rischi idraulici e di frana, né incompatibile con altri piani e/o programmi comunali o di competenza sovracomunale.

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Aree di crisi, quasi 7 milioni di euro per la Val Vibrata

Con un Decreto interministeriale, registrato ieri alla Corte dei Conti, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha assegnato alle regioni interessate da aree di crisi industriale complessa nuove risorse destinate al finanziamento degli ammortizzatori sociali per il 2019, per la Val Vibrata e' previsto uno stanziamento di 6.862.734,88 euro. "Una buona notizia e una risposta concreta ai territori in difficolta', si tratta di agevolazioni importanti per favorire la riconversione e riqualificazione industriale delle aree in crisi, come quella della Val Vibrata." - dichiara il deputato M5S Antonio Zennaro

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Chiusura di Radio Radicale, centrosinistra presenta una risoluzione

I consiglieri dei gruppi di centrosinistra del Consiglio regionale d’Abruzzo hanno presentato una risoluzione per chiedere con urgenza che il Presidente della Giunta e gli organi regionali si facciano parte attiva nei confronti del Governo nazionale e del Ministero dello Sviluppo Economico affinché vengano intraprese tutte le iniziative per garantire il rinnovo della convenzione e il ripristino del finanziamento necessario ad evitare la chiusura di Radio Radicale. “43 anni di attività – scrivono i consiglieri – hanno reso l’archivio  di Radio Radicale un patrimonio unico  ed incommensurabile per il nostro Paese, accessibile liberamente a tutti, con registrazioni di sedute parlamentari, udienze processuali, congressi di partiti e sindacati, convegni, interviste e altro ancora. Per quanto riguarda l’Abruzzo, gli archivi di Radio Radicale contengono più di mille registrazioni audio e video di eventi tra il 1981 e il 2019, compresi lavori del Consiglio regionale, di consigli provinciali  e comunali.  “Ieri sono scaduti i sei mesi di proroga della convenzione, e  nonostante le molte inziative, compreso lo sciopero della fame e della sete di Rita Bernardini, Roberto Giachetti ed altri, gli emendamenti per il rifinanziamento  non hanno ancora trovato accoglimento” ha dichiarato Giovanni Legnini; “La risoluzione che abbiamo presentato oggi, che chiediamo  venga approvata con l’appoggio di tutte le forze presenti in Consiglio, si aggiunge agli appelli di tantissime personalità in Italia e in Europa, a mozioni  di  altri Consigli regionali e comunali, ad iniziative di altre istituzioni , insieme alle moltissime voci  che si sono levate dalla società civile. Il Governo e il Parlamento trovino urgentemente  una soluzione affinché tale organo di informazione, con il suo inestimabile patrimonio  storico, politico e culturale,  non vada disperso.”

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