Politica

Ricostruzione, appello all’unità dei sindaci da parte di Biondi

 Appello del sindaco di L'Aquila, Pierluigi Biondi, ai primi cittadini del 'cratere' affinche' non si dividano in relazione alla funzionalita' e l'utilita' degli Uffici territoriali della ricostruzione (Utr), soppressi con decreto del Governo dal prossimo mese di maggio. "In questi anni di duro lavoro, spesso consumato nell'indifferenza delle istituzioni romane, i primi cittadini si sono ritagliati un ruolo da protagonisti indiscussi dell'emergenza e della ricostruzione e hanno ottenuto risultati straordinari: - aggiunge il sindaco del capoluogo - da una nuova governance di responsabilita' all'organizzazione per aree omogenee, dal riconoscimento dei piani di ricostruzione con valenza urbanistica ai fondi per lo sviluppo del 4%, dall'ottenimento dei contributi per tutti i centri storici, frazioni e piccoli comuni compresi, alla programmazione pluriennale degli interventi pubblici. Per cui discutete, discutiamo, confrontiamoci anche in maniera cruda come successo in passato ma non spezziamo la nostra unica forza: la compattezza di un fronte di donne e uomini coraggiosi che sono stati in grado di risollevare un territorio ferito a morte" conclude il sindaco Biondi. 

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Incontro comitati No Snam, Mazzocca: la lotta continua

Il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale d'Abruzzo, Mario Mazzocca, ha partecipato all'assemblea pubblica tenutasi nella frazione aquilana di Paganica sulla vicenda del Metanodotto-Centrale di Compressione Snam, organizzata dall'amministrazione dei Beni Separati Paganica-San Gregorio, dal Comitato 3e32, dal collettivo "Altrementi" della Valle Peligna. Presenti anche il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, il sindaco de L'Aquila, Pierluigi Biondi, e il consigliere provinciale Vincenzo Calvisi. "Nel corso dell'assemblea ho dato la mia disponibilita' anche ai prossimi incontri pubblici che i comitati stanno preparando nelle zone interessate dal tracciato del metanodotto" dichiara Mazzocca. Il fronte No Snam, si legge in una nota, intende perseguire azioni di opposizione al progetto di realizzazione della centrale a Case Penta di Sulmona, ribadendo e sottolineando l'inserimento della citta' abruzzese nel programma Casa Italia sulla prevenzione sismica, e attende la nuova data di incontro con il presidente del Consiglio Gentiloni, dopo il congelamento del decreto ottenuto il 22 dicembre 2017 quando Mazzocca, insieme al consigliere regionale Pietrucci, al sindaco Casini e ad altri 21 sindaci del territorio si sono recati a Palazzo Chigi. "La lotta continua - conclude Mazzocca - ben consapevoli che la situazione e' alquanto critica. Pesa come un macigno il decreto di compatibilita' ambientale, risalente al 27 marzo 2011, con cui fu materialmente autorizzata l'opera. Faremo valere le nostre ragioni attraverso una puntuale e necessaria verifica della conformita' di quest'opera alla vigente normativa in materia di 'usi civici': ci risulta, che i soggetti titolati alla conduzione di questo diritto, ovvero i Comuni e le amministrazioni separate prevalentemente delle realta' locali della provincia de L'Aquila, non hanno dato il via libera in tal senso. Come gia' operato nel 2015, sara' nostra cura agevolare il coordinamento delle attivita' connesse con i territori e i soggetti interessati". 

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Autostrade A24 e A25, i sindaci manifestano davanti al Ministero

"Chiediamo lo stop a questo aumento insostenibile, l'apertura di un tavolo tecnico che coinvolga a tutti i livelli gli interessati, dai sindaci alle rappresentanze sindacali, affinche' si possano definire soluzioni piu' strutturali, ad iniziare dall'eliminazione nel calcolo del chilometraggio da pagare del tratto urbano dell'A24, quello cioe' che collega il casello di Roma alla tangenziale". Cosi' Fiorenzo De Simone, sindaco di Vicovaro, uno dei primi cittadini che ieri mattina ha organizzato il sit-in davanti al casello del suo Comune, cui hanno partecipato oltre 60 primi cittadini provenienti da Lazio e Abruzzo, per protestare contro il rincaro di quasi il 13% dei pedaggi sulla A24 e A25, che collegano l'Abruzzo e il Lazio. Oggi a Roma De Simone sta partecipando con altri primi cittadini davanti al Ministero delle Infrastrutture ad un'altra manifestazione con l'obiettivo di essere ricevuti dal ministro Graziano Delrio, "in merito all'aumento smisurato dei pedaggi sull'autostrada A24-A25 e per chiedere la rimodulazione dei parametri che la classificano come montana".

Il primo cittadino laziale sottolinea la necessita' di "rivedere i parametri per i quali l'autostrada viene considerata montana, quando lo Stato stesso per dare contributi e agevolazioni ai Comuni considera montani i comuni che si trovano oltre i 600 metri e questa e' certamente una contraddizione notevole, considerando che Vicovaro si trova a 300 metri sul livello del mare". Nel pomeriggio di oggi, alle 17, al ministero delle Infrastrutture, e' convocato un incontro con i Presidenti delle Regioni Abruzzo e Lazio per un dossier sulle due autostrade. "Oggi e' in programma un incontro molto importante - afferma De Simone -. Noi siamo qui per lanciare un segnare forte e per far riflettere gli interlocutori sui rischi reali e i danni che questo rincaro avra' sulla popolazione del Centro Italia e sulle aree interne".

La Cisl Trasporti Abruzzo Molise attacca l'aumento dei pedaggi autostradali di Strada dei Parchi. Dal primo gennaio il è stato stabilito un ulteriore rincaro del 13 per cento dei prezzi dei pedaggi, con un aumento record rispetto ad un anno fa. Per il Segretario generale Alessandro Di Naccio "si tratta di una stangata che si abbatterà su tutti i cittadini abruzzesi. È impensabile continuare con questi rincari, che di fatto minano fortemente il diritto alla mobilità e soprattutto rendono la politica dei trasporti sempre più lontana dall'irrinunciabile criterio dell'universalità di accesso alle infrastrutture". Secondo il sindacato dei trasporti gli effetti negativi, oltre che gravare direttamente sull'intera collettività 'avranno ripercussioni anche sui lavoratori delle Società abruzzesi di trasporto, a cui costerà molto di più coprire le spese dei numerosi collegamenti con Roma, e ricadranno anche su migliaia di pendolari, che facilmente assisteranno ad un aumento del prezzo dei biglietti' "È un esempio lampante di pessima gestione della società: da Pescara, per raggiungere Roma oggi servono quasi 50 euro, e con la stesso costo, lungo l'autostrada adriatica, si percorre più del doppio dei chilometri"

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Approvato il Bilancio previsionale 2018/2020 dal Comune di Pescar

 Approvato il Bilancio previsionale 2018/2020 dal Comune di Pescara. Il sindaco Marco Alessandrini commenta così l'approvazione ottenuta con 21 voti favorevoli: "Sociale, cultura e riqualificazioni le poste maggiori, conti a posto su tutti i settori per lavorare da subito con cifre reali. Il bilancio viene approvato con largo anticipo rispetto alla consuetudine amministrativa dell'Ente, come abbiamo cercato di assicurare sin dal nostro insediamento. In questo modo sarà possibile far lavorare i settori senza ricorrere all'esercizio provvisorio, a tutto vantaggio della capacità programmatoria nonché dell'efficacia dell'azione amministrativa". Nel bilancio le entrate correnti sono di 113.165.000 euro; le spese correnti di 102.500.000 euro e le spese per investimenti di 48.500.000 euro. All'interno delle spese correnti 27.500.000 sono destinate alla voce personale, 49.200.000 per l'acquisto di beni e servizi, 5.500.000 di interessi passivi su mutui e 4.200.000 euro per i trasferimenti. Oltre a considerare la diminuzione costante della spesa corrente, abbiamo un aumento considerevole delle spese per il sociale, la cui quota netta a carico del Comune per il 2018 è di 4.993.000 euro, pari al 5,67 per cento del bilancio comunale. A queste poste si aggiungono quelle previste dal Piano Sociale, approvato in Consiglio Comunale nel dicembre scorso, pari a circa 5 milioni di euro". "E' una scelta chiara di questa Amministrazione per sostenere le difficoltà sentite dalla comunità cittadina, su cui agiamo anche con il piano sociale e altre misure sui redditi dei meno abbienti. Importante anche l'investimento sulla Cultura, che ci consentirà di riqualificare l'attività programmatoria degli enti sostenuti dal Comune, come le fondazioni di diretta emanazione, in modo che si completi il processo di risanamento di queste istituzioni culturali che hanno attraversato un lungo periodo di grande difficoltà, a cui abbiamo prestato attenzione e soluzioni, sin dall'insediamento di questa Amministrazione. È ciò dopo aver risanato il bilancio del Comune e delle sue partecipate (in primis Attiva e Pescara Parcheggi)"

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Rifiuti di Roma, giovedì la decisione

 "I quattro punti sui quali abbiamo chiesto un supplemento di informazioni servono al fine di istruire la delibera che contiene l'accordo di programma, e giovedi' terremo una giunta su questo argomento, sempre se ci verranno forniti i dati richiesti. Con il presidente Zingaretti concordiamo pienamente su una soluzione sollecita del caso". A renderlo noto e' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso.

"Non sono un Cunctator, non mi piace temporeggiare, ma voglio avere un quadro complessivo della situazione chiaro e circostanziato poiche' stiamo parlando di temi delicati. Chi sproloquia di pregiudiziali dettate dalla politica non conosce me e la mia storia: non mi abbasso a certe fesserie, anche perche' sono in gioco la qualita' dell'ambiente della Capitale d'Italia e la salute di quasi tre milioni di romani". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso rispondendo al capo politico del M5s Luigi Di Maio che, a Porta a Porta, in merito al caso rifiuti di Roma, ha detto che i presidenti di Emilia-Romagna, Abruzzo e Lazio "temporeggiano maliziosamente". "Ho gia' detto - prosegue D'Alfonso - che non ci sottrarremo ad una collaborazione istituzionale, ma ho chiesto chiarezza su quattro punti: il quantitativo dei rifiuti oggetto dell' emergenza, l'arco temporale in cui essa si dispieghera', l' impatto sulla viabilita' una volta che i mezzi escono dall' autostrada e lo sforzo che il Comune di Roma intende attuare, per capire in quali termini verra' risolta l'emergenza".

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Chieti, finanziato progetto anti violenza 

Il Comune di Chieti e' stato ammesso ad un finanziamento di circa 35 mila euro da parte del Dipartimento per la Salute e il Welfare della Regione Abruzzo nell'ambito del progetto 'Antigone' finalizzato al sostegno e all'implementazione delle attivita' del Centro Antiviolenza Alpha e della Casa Rifugio a indirizzo segreto per donne e minori vittime di violenza. Lo rende noto l'assessore alle Pari Opportunita' Emilia De Matteo. "Nel corso dell'ultimo anno il Centro Antiviolenza Alpha ha visto aumentare le richieste d'aiuto e la presa in carico delle donne vittime di violenza - dice la De Matteo - grazie anche all'attivita' di costante collaborazione con la Rete Istituzionale cittadina, realizzata a seguito della firma del Protocollo istituzionale avvenuta il 30 aprile 2015. Le richieste di aiuto sono, infatti, aumentate del 40% e, in alcuni casi, provengono anche da fuori regione. Il dato piu' rilevante e' relativo alla violenza psicologica pari al 26%; seguono la violenza fisica (24%) e quella economica (17%) mentre e' in progressivo aumento lo stalking (22%). Il 65% di maltrattamenti e abusi avviene per mano del marito, il 31% del compagno mentre il 2% dall'ex marito-partner, il restante 2% avviene per mano di un familiare. Il maltrattante ha, dunque, le chiavi di casa". Il progetto finanziato si pone diversi obiettivi fra i quali dare continuita' e migliorare l'attivita' di accoglienza e di sostegno delle donne nonche' di prevenzione e cura in relazione ai fenomeni di violenza di genere o intra familiare, implementare i percorsi di sostegno psico-sociale alle donne vittime di violenza, promuovere, insieme alle donne, un'autonomia personale e sociale finalizzata alla costruzione di un nuovo progetto di vita affiancate da personale qualificato, diffondere la cultura della non violenza attraverso convegni, seminari e incontri formativi durante l'attuazione del progetto, offrire risposte giuridiche alle problematiche legate al diritto di famiglia mediante consulenze legali alle donne in situazioni di violenza di genere o intra familiare, prendere in carico donne e minori in situazione di violenza intra-familiare e violenza assistita. 

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Musei d’Abruzzo, oltre 120 mila visitatori nel 2017

Nei musei d'Abruzzo 122.718 visitatori e incassi per 116.619 euro nel 2017. Sono i dati, ancora provvisori, diffusi dal Mibact, ministero dei Beni e delle attivita' culturali e del turismo, che per l'Italia ha registrato un incremento, rispetto al 2016, di circa 5 milioni di visitatori e 20 milioni di euro di incassi. Questa la classifica dei musei statali abruzzesi per numero di visitatori: Castello Piccolomini di Celano (L'Aquila) 22.703; Museo Casa Natale di Gabriele D'Annunzio a PESCARA16.663; Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo di Villa Frigerj a Chieti 16.051; Museo Nazionale d'Abruzzo a L'Aquila 11.621; Museo Archeologico La Civitella a Chieti 10.070; Abbazia di Santo Spirito a Morrone a Sulmona 4.461. Tra i luoghi della cultura a ingresso gratuito in Abruzzo l'Abbazia di San Clemente a Casauria, in provincia di Pescara, e' stata visitata da oltre 14.000 persone. Seguono l'area archeologica di Amiternum, nella provincia de L'Aquila, con oltre 7.700, e il Santuario dell'Ercole Curino a Sulmona (L'Aquila) con 6.735 ingressi.

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Rifiuti da Roma, D’Alfonso chiede chiarezza

 "Noi vogliamo conoscere le quantità, i tempi e quello che si sta facendo per riorganizzare il ciclo dei rifiuti a Roma. Cioè quanto deve durare questa solidarietà che noi vogliamo mettere in campo e soprattutto qual è lo sforzo straordinario che sta facendo Roma per non trovarsi permanentemente nell'emergenza. All'interno di questa cornice, poiché non siamo al mercato tra soggetto istituzionale e soggetto istituzionale, precisiamo anche i valori economici". Così Luciano D'Alfonso, presidente regione Abruzzo in merito all'ipotesi che l'Abruzzo accolga l'eccesso di rifiuti di Roma. "Noi intanto - sottolinea D'Alfonso - siamo abituati a fare le istruttorie, tenendo da conto che non stiamo parlando di fesserie, né per quanto riguarda la città di Roma, che rappresenta un valore per la collocazione turistica e culturale non solo del Lazio ma dell'intera Italia, nè per quanto riguarda l'Abruzzo che deve decidere di accogliere".

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Febbo: D’Alfonso e Mazzocca dicano verità sulla gestione dei rifiuti

"Il Governo regionale a guida D'Alfonso faccia immediatamente piena luce e soprattutto dica tutta la verita' su quantita', qualita', tipologia, sulla collocazione e sulla lavorazione dei rifiuti che la nostra Regione si accinge ad accogliere da Roma per destinarli nei vari centri di stoccaggio. Non vorrei che l'incapacita' amministrativa dei Cinque Stelle si trasformasse in occasione ghiotta di business selvaggio e incontrollato a discapito dei nostri impianti e del nostro Piano rifiuti". Questo il commento del Consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo. "All'indomani dell'approvazione in Consiglio regionale del nuovo Piano Rifiuti, a meta' dicembre scorso - spiega Febbo - avevo gia' lanciato l'allarme sull'enorme e ingiustificata quantita' di rifiuti che l'Abruzzo si accingeva ad accogliere dalla Citta' di Roma, con il silenzio assenso del Movimento 5 Stelle locale (e quello ancora piu' 'complice' dei cosiddetti ambientalisti) mentre il delegato alle Politiche ambientali, il sottosegretario Mario Mazzocca, aveva liquidato il mio intervento come 'chiacchiere da bar". 

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Montorio al Vomano, si dimettono 7 consiglieri e un assessore

Aleggia lo spettro del commissariamento a Montorio al Vomano, dove si sono dimessi cinque consiglieri del gruppo di maggioranza "Si puo' fare Montorio e frazioni 2.0" Angela Di Giammarco, Eleonora Cimini, Sergio Rossi e Giancarlo Foglia e Agnese Testa (quest'ultima con ruolo anche di assessore) e l'assessore Alfonso Di Silvestre. Dimissioni alle quali sono seguite, poco dopo, quelle dei consiglieri del gruppo di minoranza Montorio Democratica Angelo di Donatantonio e Margherita Formicone, che hanno portano a 7 il totale dei consiglieri dimissionari. Di fatto la maggioranza piu' uno del consiglio comunale. Tutto ruota, adesso, attorno al fatto che le dimissioni dei sette non sarebbero state presentate contestualmente. Da qui il confronto tra l'amministrazione e il Prefetto per sciogliere ogni dubbio sul futuro dell'amministrazione. "La strada probabilmente sara' quella del commissariamento - sottolinea il sindaco Gianni Di Centa - essendo di fatto nell' impossibilita' di fare la surroga. Scriveremo comunque al Prefetto e vedremo se ci sono altre strade da seguire e la possibilita' di andare avanti". Amministrazione appesa ad un filo, dunque, con gli ormai ex rappresentanti della maggioranza che hanno affidato le proprie motivazioni ad una nota in cui accusano il sindaco di aver tradito lo spirito dell'originario progetto, di ispirazione civica. Tradimento che si sarebbe concretizzato "con la campagna di tesseramento diretta e indiretta nel Partito Democratico finalizzata a soppiantare la dirigenza del circolo comunale nel congresso che si e' tenuto ad ottobre 2017, al fine di garantirsi, presumibilmente, una continuita' dell'impegno amministrativo nell'ambito dello stesso partito". Quello stesso Pd, sottolineano gli ex consiglieri di maggioranza, dal quale lo stesso Di Centa era uscito sbattendo la porta. Una situazione a fronte della quale il gruppo dimissionario avrebbe atteso fino a oggi sperando "in un ravvedimento e nella possibilita' che il progetto civico potesse andare avanti". Ravvedimento che non sarebbe arrivato. E se nel dimettersi non hanno cercato il coinvolgimento della minoranza, parte di quest'ultima li ha seguiti autonomamente. 

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