Politica

Promozione dell’esercizio fisico, approvate le linee guida

La giunta regionale, su proposta dell'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, ha approvato le linee guida per la promozione dell'esercizio fisico. Il documento, che rientra nelle attività previste nel piano regionale prevenzione 2014-2020, punta a creare le condizioni per favorire un corretto stile di vita e contrastare l'inattività fisica e la sedentarietà.

Lo fa attraverso la promozione della pratica dell'esercizio fisico in palestre strutturalmente e professionalmente adeguate, che andranno a creare la rete territoriale delle "Palestre della Salute". Centri che riceveranno una specifica certificazione e che opereranno nella prevenzione primaria delle più comuni malattie croniche non trasmissibili (tumori, diabete, patologie cardiovascolari e respiratorie), sensibili all'esercizio fisico. Accanto a questa rete, ne nascerà una seconda che raggrupperà le cosiddette "Palestre Sicure", che si occuperanno invece del trattamento delle stesse patologie. Ogni struttura dovrà rispondere a specifici requisiti strutturali e organizzativi, con la presenza di professionisti qualificati e specificatamente formati.

"Su una popolazione di poco più di un milione e 300mila abitanti residenti in Abruzzo - spiega Paolucci - appena il 30 per cento pratica attività fisica. Questo vuol dire che nella nostra regione, circa 850mila persone dovrebbero aumentare il proprio livello di attività. Se poi consideriamo che di queste, quasi 600mila sono quelle che appartengono alla fascia di età compresa tra i 40 e i 65 anni, e sono dunque nelle condizioni di maggior rischio per la salute a causa delle sedentarietà, ben si comprende l'importanza del provvedimento adottato da questa amministrazione regionale".

L'intero progetto sarà portato avanti in collaborazione con le Asl regionali e con le università di Chieti-Pescara e L'Aquila, che provvederanno alla strutturazione e alla realizzazione di tutti i percorsi di formazione e informazione.

"Nel programma portato avanti dal nostro governo regionale - continua l'assessore - la prevenzione ha sin dall'inizio rivestito un ruolo strategico, in un'ottica di efficientamento del Sistema Sanitario Regionale, che ha puntato sul miglioramento della qualità assistenziale con le risorse recuperate dai costi inutili. Ci siamo impegnati sul potenziamento gli screening, con i dati in continua crescita, affiancando iniziative sui corretti stili di vita che hanno coinvolto anche le scuole. Perché siamo davvero convinti che la prevenzione sia l'arma migliore per proteggere la propria salute". 

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Vertice in Regione Abruzzo sulla sicurezza delle autostrade

Domani, alle 11, è in programma la seduta straordinaria della Commissione consiliare "Territorio, Ambiente e Infrastrutture" nel corso della quale sono previste alcune audizioni in merito alla sicurezza delle infrastrutture autostradali A24-A25. Sono stati invitati: l'amministratore delegato e il vice presidente della Strada dei Parchi Spa, Cesare Ramadori e Mauro Fabris; il direttore generale per la Vigilanza sulle concessioni autostradali del minustero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Bruno Santoro; i presidenti delle Province dell'Aquila, di Chieti, di Pescara e di Teramo; Antonio Marasco di Anas Spa; i rappresentanti di Codacons Abruzzo, FIT CISL Abruzzo-Molise, FILT CGIL Abruzzo, Uiltrasporti Abruzzo e le segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL.

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Ricostruzione, Lolli chiede un’interlocuzione urgente col Governo

 "Chiedere una interlocuzione urgente con il Governo attraverso un'azione comune per avere in tempi certi e brevi le soluzioni normative e organizzative legate al nuovo assetto della governance, necessarie a dare nuovo slancio alla ricostruzione pubblica e privata". E' la richiesta del presidente vicario Giovanni Lolli che, oggi pomeriggio a L'Aquila ha incontrato i parlamentari abruzzesi Stefania Pezzopane e Luigi D'Eramo, riunendo il tavolo istituzionale e di partenariato alla presenza del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e del coordinatore dei sindaci del cratere, Francesco Di Paolo. "Oggetto dell'incontro, alla presenza di tutte le forze sociali invitate e' stata proprio una verifica delle questioni legate alla ricostruzione, alla problematica delle tasse e all'attuale assetto della governance e la necessita' di un documento comune rimettendo al centro i problemi della ricostruzione. Un confronto e un'azione unitaria che coinvolga tutti indistintamente a sostegno delle rivendicazioni del territorio", si legge in una nota. 

"Il governo e il Parlamento - ha commentato Lolli - devono assumere la ricostruzione del sisma del 2009 come una delle priorita' con il sostegno dei nostri parlamentari abruzzesi. Non abbiamo in animo proteste, intendiamo arrivare ad una interlocuzione, si spera in tempi rapidissimi, qualche settimana al massimo, per evidenziare gli elementi cruciali che impattano sul processo di ricostruzione e trovare soluzioni urgenti e definitive".

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Pescara, i sindacati chiedono che il cambio di gestore delle mense non penalizza gli addetti

"I lavoratori e le lavoratrici non hanno nessuna intenzione di accettare una riduzione dell'orario di lavoro e il conseguente stipendio mensile. La scelta di Camst di subentrare al posto della precedente Ati non può dipendere dal personale impegnato nell'appalto che sta già vivendo tutte le conseguenze negative della vicenda". Lo affermano Filcams Cgil e UilTucs Uil Pescara al termine di un'assemblea con i lavoratori assunti per l'appalto mense delle scuole di Pescara, dopo la rescissione del contratto con l'Ati che prima gestiva il servizio, in seguito alla vicenda dei bambini colti da malore a causa di un batterio presente nel cibo.

"La scelta di risolvere il contratto con l'Azienda uscente e di passare all'interpello - dicono le due sigle - è stata una scelta del Comune in qualità di stazione appaltante, che non può tradursi in una riduzione di contratti di lavoro già part time e spesso residuali. Abbiamo una platea di circa 136 tra lavoratrici e lavoratori, i quali hanno un monte ore settimanale inferiore a 25 ore; solo 22 lavoratrici circa hanno 30 ore settimanali, con una media mensile di salario di circa 500 euro".

"Chiediamo al Comune di Pescara di occuparsi fattivamente delle prospettive future degli addetti e di fare il possibile o anche l'impossibile per garantire il futuro lavorativo degli stessi anche in termini di qualità occupazionale", concludono Filcams e UilTucs.

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Infrastrutture, Di Pangrazio chiede un incontro al ministro Toninelli

Il Presidente del Consiglio regionale  Giuseppe Di Pangrazio ha scritto una lettera al Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli avente ad oggetto la richiesta di un incontro urgente per la  messa in sicurezza, il caro pedaggi, le convenzioni  e la gestione delle infrastrutture autostradali in Abruzzo. Il Presidente ha illustrato nella nota le criticità esaminate nell' incontro tenutosi a Palazzo dell’Emiciclo con i portatori d’interesse sociale, pubblici e privati. “Ho comunicato al Ministro che l’incontro si è chiuso con l’unanime invito alla Presidenza del Consiglio regionale di istituire un coordinamento di tutti gli attori sociali abruzzesi per  per attivare contestualmente un rapporto istituzionale con lo stesso Ministero, al fine di pervenire ad una comune ricognizione delle urgenti e gravi  problematiche emerse anche nella riunione. Vista l’urgenza del tema affrontato, ho chiesto al Ministro di  stabilire una data a  breve per un incontro necessario al fine di formulare le necessarie ipotesi di un proficuo e condiviso piano di lavoro sugli interventi di messa in sicurezza, sulla gestione, sulla contrattualistica di.lavoro e le garanzie occupazionali . Sul caro pedaggi – aggiunge Di Pangrazio – confermo che parteciperò, in rappresentanza della nostra Regione,  alla manifestazione dei sindaci a Roma  indetta per il 19 settembre, per ribadire con forza le ragioni dei cittadini abruzzesi alle prese con continui aumenti del pedaggio e al contempo con  infrastrutture attualmente  poco sicure. Credo basti ormai  con l'onere  delle autostrade più care d’Italia. Visto il territorio altamente sismico  in cui viviamo, le nostre infrastrutture devono essere le più sicure d’Italia con costi compatibili con lo sviluppo economico dell'Abruzzo. Auspico una risposta rapida e urgente da parte del Ministro Toninelli.

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Manifestazione Lega, Di Sabatino: “La Lega continua a muoversi infischiandosene di norme, leggi e competenze”

“La Lega farebbe molto meglio ad impiegare il suo tempo a stilare una proposta concreta e credibile per l’Abruzzo, piuttosto che scendere in piazza per chiedere le elezioni anticipate, dato che, e i suoi esponenti dovrebbero saperlo, ci sono figure ben precise chiamate ad applicare la legge, a interpretarla e a stabilire la data del voto, nel rispetto delle norme e nell’interesse della nostra regione”.

Con queste parole il Segretario reggente del Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino interviene sulla manifestazione che si è svolta stamattina in piazza Unione, a Pescara, organizzata dalla Lega Abruzzo.

“La Lega continua a muoversi infischiandosene di norme, leggi e competenze – continua Di Sabatino –. Sappiamo che non è un partito abituato al rispetto delle regole, però li invito a lasciar perdere questioni che sono demandate, per legge, ad altri soggetti e non possono essere oggetto di pressioni e manifestazioni di piazza. Manifestazioni che, mi sembra di ricordare, non furono organizzate quando, durante il governo Chiodi, il centrodestra ritardò di ben sei mesi la scadenza naturale della legislatura, che è durata complessivamente cinque anni  mezzo. Sarebbe quindi il caso che il centrodestra iniziasse a tacere su questo argomento e aspettasse di conoscere le decisioni degli organismi deputati a scegliere la data delle prossime regionali”.

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Antonio Di Marco si dimette e si prepara alle elezioni regionali

Il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, nell'ultimo giorno utile ha rassegnato le dimissioni dall'incarico per candidarsi alle prossime elezioni regionali in Abruzzo. Di Marco, esponente del Partito Democratico, eletto nel 2014, protocollerà in serata la lettera ufficiale di dimissioni che saranno effettive dal prossimo 6 ottobre. Nell'imminenza della scadenza naturale da presidente "e dopo tre mandati da sindaco di Abbateggio (Pescara) - commenta Di Marco - ho preso questa decisione, anche sulla base di quanto mi viene chiesto da più parti, in particolare da molti colleghi sindaci, cioè di mettere a frutto l'esperienza di amministratore accumulata negli anni". "Nei prossimi venti giorni - assicura - lavorerò ancora molto per il territorio"

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Elezioni regionali, il Presidente della Corte d’Appello: la data la prossima settimana

"C'e' un percorso istituzionale in corso che stiamo portando avanti e che ho fiducia si possa concludere la prossima settimana". A dirlo è il presidente della Corte d'Appello dell'Aquila, Fabrizia Francabandera, in merito alla decisione della data delle elezioni anticipate in Abruzzo in seguito alle dimissioni di Luciano D'Alfonso.

Sulla data delle elezioni ci sono pareri legali discordanti ma sopratutto polemiche politiche tra quanti, Movimento Cinque Stelle e centrodestra vogliono votare entro il mese di dicembre, e quanti in testa la maggioranza di centrodestra, vorrebbe votare tra febbraio e marzo.

"Stiamo lavorando in un clima di grande serenità con il presidente Lolli e il presidente del Consiglio regionale Di Pangrazio che hanno mostrato assoluta disponibilità a rispettare le norme e quindi la giusta tempistica", conclude l'alto magistrato a margine di un convegno dal titolo Scienza e giustizia che si e' svolto all'Aquila. Le elezioni anticipate verranno stabilite da un decreto del presidente reggente della Regione, Giovanni Lolli, d'intesa con il presidente della Corte d'appello e Di Pangrazio. I tre sono in contatto dagli inizi del mese di settembre e si sono già incontrati. La prossima settimana come ha confermato Lolli ieri, ci dovrebbe essere la fumata bianca. 

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Di Primio: corro solo per la Presidenza della Regione Abruzzo

Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio (Fi) ha annunciato questa mattina ufficialmente nel corso di una conferenza stampa le sue dimissioni per poter partecipare come candidato presidente alle prossime elezioni regionali. Dimissioni richiesta sul piano normativo della legge elettorale regionale. ''Dimissioni necessarie per poter partecipare a questa scelta del candidato alla presidenza della Regione: è un incarico che io sento di poter assolvere e sono certo di poter mettere insieme tutte le anime del centro destra ma questo soltanto dove fossi io scelto dal partito prima e condiviso poi dalle altre forze di centrodestra - ha detto Di Primio - Era necessario dimettersi, non si può più continuare a nascondersi dietro un dito, era necessario dimettersi perchè purtroppo la legge regionale abruzzese è qualcosa di vergognoso: non consente ad un cittadino che ha la grave colpa di essere sindaco di godere a pieno del proprio diritto all'elettorato passivo, a potersi candidare e quindi oggi ho deciso di fare questo passo condividendolo prima con la maggioranza, con i miei assessori e soprattutto ho deciso di farlo di farlo avendo già lavorato su quello che potrebbe essere il percorso da fare per l'Abruzzo del domani, l'Abruzzo del futuro. Ora aspetto che ci sia questa scelta: ho venti giorni per ritirare le mie dimissioni, la coalizione di centro destra ha venti giorni per decidere se debba essere io o qualcun altro a rappresentarla nella imminente corsa per le elezioni regionali. Sono dimissioni assolutamente più volte che non ho interesse a fare carriera per arrivare in Consiglio regionale e sedermi sui uno scranno molto più comodo del mio perché chiede meno impegno ed è anche molto più remunerato del mio come sindaco. Ho interesse a mettere a disposizione la mia esperienza di primo cittadino, l'esperienza fatta con le persone, la esperienza fatta con la quotidianità dei problemi della gente per dare risposte ai problemi di una comunità più grande che è quella dell'intero Abruzzo. A questo sono disponibili e, se non ci fosse questo continuerei a fare il sindaco così come è giusto che faccia avendo vinto le elezioni contro il centro sinistra e anche contro qualcuno del centro destra''. Forza Italia a livello regionale ha affidato l'individuazione del candidato presidente della Regione ad un sondaggio che vede in competizione lo stesso Di Primio e i consiglieri regionali Mauro Febbo e Paolo Gatti. Sondaggio il cui esito è atteso per la fine della prossima settimana

''In questi mesi ho girato tutto l'Abruzzo, ho incontrato le associazioni di categoria, i rappresentanti delle associazioni di categoria, con i portatori di interessi, e ho cercato di comprendere quale debba essere la strada per costruire il progetto di governo - ha detto Di Primio - Ho fatto il contrario: non sono andato o a dire a loro io vorrei fare questa regione, ma ho chiesto loro qual è la regione che immaginano e poi io l'ho messa giù come punti di un possibile programma: un welfare regionale che vuol dire molte cose, vuol dire benessere della regione, politiche attive per il lavoro perché non sia più una regione degli addii ma una regione degli investimenti, sostegno alle imprese locali, la capacità nuova di coniugare la necessità della tutela, parlo dei parchi, parco del mare che va assolutamente preservato dagli inquinamenti vari, lo abbiamo inquinato anche con le troppe parole del governo regionale, mettere insieme la necessità della tutela con la opportunità per i cittadini e coloro che operano sulla regione di sfruttare quelle riserve naturali, credo che sia una cosa da farsi. Non voglio nessun integralismo: no alla chiusura totale e nemmeno all'apertura totale ma una perfetta simbiosi fra la straordinaria potenzialità del nostro territorio e la opportunità straordinaria per coloro che vivono in questo territorio di sfruttare le bellezze naturali, i parchi, le montagne, il mare, i borghi''. Di Primio ha affrontato anche il capitolo sanità: ''Ho incontrato sia gli imprenditori della sanità privata che gli operatori della sanità pubblica: noi non dobbiamo perdere di vista la necessità di mantenere in piedi e saldo il bilancio della sanità abruzzese: non possiamo permetterci di tornare ad essere una regione canaglia né una regione indebitata al punto da non garantire servizi e prestazioni sanitarie. Dobbiamo riequilibrare il rapporto fra il pubblico e il privato, dobbiamo esaltare le eccellenze del pubblico, dobbiamo razionalizzare ovviamente nel pubblico: non escludo che uno dei primi atti da compiersi sia quello della valutazione di quale degli ospedali chiusi possa essere riaperto o di quale non debba essere chiuso. Va benissimo la medicina territoriale , va benissimo preservare alcune necessità che il territorio richiede come la presenza di alcuni ospedali: parlo di Penne ma potrei parlare di Casoli, di Tagliacozzo e così via. L'altra questione è definire e chiudere un percorso che si è avviato che è la riforma sanitaria che deve coinvolgere i nostri ospedali anche in termini organizzativi: Dea di secondo livello, organizzazione dei Dea di primo livello e via dicendo. Vorrei iniziare ad avere un elenco di tutti i servizi che sono inutili e che esistono solo per pagare lo stipendio a qualcuno che li governa: non voglio togliere un euro ma voglio togliere i servizi che non servono e mettere quell'euro sulle cose che servono per davvero alla nostra sanità: abbattere le liste d'attesa, fare in modo che ci sia appropriatezza nella prestazione sanitaria e nel ricovero credo che siano fondamentali''

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Chieti, il Pd: dopo le dimissioni di Di Primio è tempo di riscossa per la città

'Le dimissioni sono il più bel gesto d'amore che Umberto Di Primio potesse fare alla nostra città. Dopo essere stato in Comune per più di 20 anni con posizioni di vertice ed aver ricoperto tutti i ruoli possibili, lascia una Città in ginocchio dal punto di vista sociale ed economico. Il ruolo di capoluogo di Chieti è sempre più svilito da un atteggiamento di negativo campanilismo che ci ha portati al totale isolamento all'interno della nostra Regione Abruzzo''. Lo affermano Chiara Zappalorto e Alessio Di Iorio, consiglieri comunali Pd Chieti. ''Oggi lui si candida a guidare, come un generale senza esercito, proprio l'Istituzione dalla quale si è allontanato, creando un distacco nocivo per lui e per tutti i cittadini - continuano. Chieti merita di rinascere, merita di rialzarsi e di correre verso un futuro pieno di opportunità, nel quale mettere in vetrina i suoi gioielli. Chieti ha bisogno di amore. Chieti ha bisogno di prendere per mano le nuove generazioni e dir loro che qui si può pensare di vivere per sempre. In questi anni, dinanzi alle critiche, Umberto Di Primio è stato solo capace di trincerarsi dietro il risultato elettorale, senza mai entrare nel merito dei problemi ma soprattutto senza ascoltare le soluzioni, proposte da opposizione e cittadini - sottolineano i due consiglieri del Pd. C'è tanto da fare, ma c'è anche tanto da valorizzare. Lanciamo un appello a tutti coloro che sono innamorati di Chieti: non è tempo di coalizioni, partiti e liste. E' tempo di una riscossa civica che parta da noi tutti. Noi siamo pronti a dare una mano, per il bene di Chieti''

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