Politica

Sondaggi, Movimento 5 Stelle si conferma il primo partito

Nei sondaggi elettorali pubblicati oggi da Porta a porta commissionati al Alessandra Ghisleri di Euromedia e a Michela Morizzo di Tecnè, primo partito si conferma il M5s con il 28 % con una crescita di 1,6 punti dal mese scorso (per Euromedia) e al 31,5% con una crescita di 2.5 punti dal mese scorso (secondo Tecné). Segue il PD con il 26 % con una crescita dello 0.7% (per Euromedia) e al 25% con una crescita del 2% (per Tecné) un mese fa era al 23%. Stabili per Euromedia gli scissionisti del PD, al 3%; per Tecné i Democratici e Progressisti, calano passando dal 6.5 al 4.5% con un calo del 2% in un mese. Stabile Forza Italia, secondo Euromedia al 14%; in leggera flessione dello 0.5%, dal 13.5 al 13% per Tecné. la Lega, perde lo 0.2% passando dal 13.7 al 13.5 % secondo Euromedia; Tecné, per il partito di Salvini, prevede un calo dello 0.5% dal 13 al 12.5%. Su Fratelli d'Italia, anche in questo caso i due istituti registrano un calo: per Euromedia dello 0.9 % dal 5.6 al 4.7 %; per Tecné dello 0.5% dal 5.5 a 5%.

Cresce di mezzo punto Alternativa Popolare (il nuovo partito di Alfano) dall' 1.5 al 2 % per Euromedia di Ghisleri; Tecné di Morizzo prevede invece una crescita di un punto, dall' 1.5 al 2.5%. Le altre forze a sinistra del PD per entrambi gli istituti calano dello 0.5%: Campo progressista (Pisapia) e Sinistra Italiana scendono per Euromedia rispettivamente dal 2.3 all'1.8% e dal 3.5 al 2.8%. Per Tecné entrambe le forze passano dal 2 all'1.5%. La trasmissione attraverso i suoi sondaggisti ha anche sondato le paure degli italiani: il 79 % (Euromedia) e 77% (Tecnè) è preoccupato per il terrorismo, ed è contraria 52,4% (Euromedia) e il 59% (Tecné) all'intervento USA in Siria. Infine il 64% (Euromedia) e il 71% (Tecné) ha paura di essere aggredita o rapinato nella propria abitazione. 

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A Chieti presentato il movimento Energie per l’Italia

L'Abruzzo ha bisogno di Energie.
Numerose presenze all'auditorium V.Cianfarani per accogliere le novità di Energie per l'Italia grazie al lavoro svolto sul territorio abruzzese nei giorni precedenti l'incontro del 10 Aprile all'auditorium V. Cianfarani, il movimento di Stefano Parisi “Energie per l'Italia” ha ottenuto un riscontro positivo dato dalle numerose presenze, curiose di toccare con mano una valida alternativa alla solita politica.

Ad aprire l'incontro è stato Luca Maccione, coordinatore di Energie per l'Italia della città di Chieti, il quale si è espresso a favore di una politica nuova, valida e innovativa. Una politica di cui la regione Abruzzo ha bisogno per ripartire e costruire un futuro migliore, memore delle false promesse e vittima di un'amministrazione spesso incapace di far fronte ai bisogni del cittadino. Innanzitutto, ha premesso il coordinatore, bisogna sottolineare che attualmente gli enti territoriali hanno difficoltà nel dare delle risposte alle comunità alle quali appartengono, a causa delle scarse risorse economiche messe a loro disposizione.

C'è bisogno, anche in ragione di tale premessa, che tutti gli enti prevedano una delega ai rapporti con la comunità europea per ottenere finanziamenti pubblici e supportare iniziative private atte ad intercettare i fondi predetti. E' altresì importante fissare delle priorità su cui intervenire e, in tale ottica, è opportuno verificare l'esistenza di possibili interventi in forza dei quali incrementare il patrimonio immobiliare del comune di Chieti, dando così risposta alle numerose richieste di alloggi da parte della cittadinanza. Infine è necessario condividere con le associazioni di categoria iniziative a sostegno del commercio e dell'artigianato locali per far sì che i redditi generati dai consumi aumentino il benessere della nostra collettivita'. Per ottenere tutto questo occorre credere nel cambiamento e fidarsi di una politica differente da tutte le altre, ed Energie per l'Italia è l'esperienza alla quale l'Abruzzo ha intenzione di dare fiducia.

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Americo Di Benedetto vince le primarie del centrosinistra a L’Aquila

E' Americo Di Benedetto il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra "Vivendo L'Aquila" per le elezioni amministrative in programma l'11 giugno prossimo. Il presidente della Gran Sasso Acqua, per le primarie di coalizione si e' votato domenica e ieri sino alle 20, ha vinto con il 49,91% delle preferenze (5.197 voti) lasciandosi dietro il consigliere regionale del Pd Pierpalo Pietrucci (orlandiano) che si e' fermato al 43,95% dei consensi (4.576 voti). L'altro competitor, il segretario regionale dell'Idv, Lelio De Santis, ha ottenuto il 6,12% delle preferenze (638 voti). La citta' ha risposto in massa alle primarie di coalizione: Tra domenica e lunedi' ai seggi si sono recate 10.527 persone, una mobilitazione che ha annullato il record del 2007 quando i votanti che videro prevalere l'attuale sindaco Masssimo Cialente furono 8.747. Nessuna schermaglia tra i due candidati del Pd: "lavoreremo insieme per il bene della citta'", ha detto Di Benedetto al quale gli ha fatto eco Pietrucci. Alla fine del conteggio dei voti una stretta di mano tra i due ha suggellato un lavoro che sara' comune. "E' chiaro - ha commentato Pietrucci - che per gli aquilani il mio posto e' in Consiglio regionale". Infatti, se Pietrucci fosse diventato sindaco L'Aquila avrebbe perso un consigliere di "peso" all'Emiciclo dove sarebbe subentrato l'ultimo dei non eletti che e' della Marsica. Nel centrodestra, intanto, si naviga ancora in alto mare. Manca l'unita' di coalizione. Proprio ieri sera Luca Bergamotto, ex consigliere regionale di Forza Italia ed attuale direttore dell'emittente televisiva Laqtv, sul quale sembravano convergere gran parte dei partiti di centrodestra, ha rinunciato definitivamente a mettersi in gioco quale candidato sindaco. Rimanendo nel centrodestra non fa un passo indietro Pierluigi Biondi, di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionle, la cui investitura a sindaco sara' definitivamente ufficializzata giovedi' in citta' alla presenza della leader del partito Giovanna Meloni. Al di la' dei due schieramenti tradizionali, sono comunque pronte a scendere in campo diverse liste civiche tra cui quella dell'ex vice sindaco Nicola Trifuoggi, dimessosi di recente dall'incarico, quella di Carla Cimoroni con "L'Aquila chiama". A correre per la poltrona di sindaco dell'Aquila, a meno di ripensamenti, sara' anche un'altra civica, quella che fa capo a Giancarlo Silveri, ex manager della Asl dell'Aquila, che ha preso le distanze dal centrodestra dicendosi comunque alternativo al centrosinistra. La situazione, insomma, e' ancora in evoluzione

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L’Aquila, nuovo Prg per 137 mila abitanti teorici

E' di 137.521 abitanti il dimensionamento di abitanti in teoria insediabili nel Comune dell'Aquila, otto anni dopo la distruzione del terremoto del 6 aprile 2009, grazie al nuovo piano regolatore generale, approvato giorni fa in prima stesura dal Consiglio comunale del capoluogo. Dei cittadini teorici 129.521 sono frutto di diritti acquisiti e situazione attuale derivanti dal vecchio Prg del 1979 e 8 mila sono in piu' tra residui di piano e nuove previsioni. E' quanto emerso oggi in un incontro con la stampa che ha illustrato i dettagli dello strumento alla presenza del sindaco, Massimo Cialente, del vice sindaco e assessore alla Pianificazione Pietro Di Stefano e della dirigente del settore Chiara Santoro. I residenti attuali sono, invece, 69.691. Inevitabile affrontare il tema delle "casette", i manufatti temporanei post-terremoto del 2009.

"Il nuovo piano non contiene una sanatoria ne' puo' contenerla, perche' non e' potesta' degli enti locali - ha evidenziato l'assessore - un ragionamento che, una volta approvata l'ultima stesura, diventera' norma, ma presuppone il rispetto delle procedure corrette - ha rimarcato l'assessore - Per una casetta regolare andava presentata una domanda al Comune, doveva essere protocollata, dove sarebbe stata edificata non era secondario, non certo nelle aree di esondazione: insomma la delibera 58 qualche paletto lo aveva eccome".

Il prossimo sindaco e' stato "sfidato" dagli uscenti, dal momento che si trovera' di fronte "due strade, la prima e' di riprendere questo Prg, arricchirlo con la propria visione e poi portarlo a compimento in un tempo certo. Avra' l'onore della firma, io e Cialente non ci saremo - ha aggiunto Di Stefano - Oppure lo gettera' nel cestino, ma mentre noi abbiamo certificato e documentato i soldi spesi per consulenze e attivita', in quel caso i nuovi dovranno dire alla Corte dei conti perche' abbandonano questo lavoro".

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Al via la riqualificazione della Sala Aternum al Comune di Pescara

"Al via la riqualificazione della Sala Aternum, sede dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Pescara. Gli spazi, dove risiedono libri, documenti e cimeli della storia della citta', dopo i lavori per manutenzione, per eliminare infiltrazioni e umidita', nonche' recuperare la funzionalita' delle finestre, sara' nuovamente fruibile e aperta al pubblico, come 'un piccolo museo', dice il presidente del consiglio comunale, Francesco Pagnatelli. "Una delle cose che promuovero' una volta fatti i lavori - ha aggiunto - sara' proprio il suo utilizzo a fini non solo istituzionali. Quindi: visite e aperture perche' la citta' la conosca meglio con il suo contenuto di documenti e testimonianze storiche e non appena i lavori la riconsegneranno piu' bella e in sicurezza, come un piccolo museo, la Sala tornera' ad essere anche la sala operativa del Presidente del Consiglio, com'e' accaduto fino ad oggi. Nel frattempo, nessun collaboratore della presidenza sara' sfrattato. Per tutti - conclude Pagnatelli - una collocazione provvisoria da cui si potra' continuare senza problemi a svolgere le attivita' di segreteria, finche' non finiranno i lavori che cominceranno nei prossimi giorni".

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Calamita’ naturali, Forza Italia: l’Abruzzo e’ in ritardo

Il Gruppo consiliare di Forza Italia evidenzia la "mancanza di risposte di fronte alle calamita' naturali che hanno colpito nei mesi scorsi la nostra regione". "In questi giorni stiamo registrando il grido di allarme da parte dei Sindaci abruzzesi - ha spiegato il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri - perche' non hanno nessuna certezza sulle cifre a loro disposizione a ridosso della chiusura dei Bilanci; se parliamo degli interventi posti in essere per affrontare l'emergenza neve dobbiamo registrare la totale mancanza di interventi finanziari, cosi' come non sono stati stanziati fondi per le strade provinciali distrutte dal maltempo. Siamo qui a segnalare un contesto sempre piu' complesso, figlio della mancata concretizzazione delle promesse che erano state declamate e delle speranze che erano state alimentate in fase di conversione del Decreto terremoto. A oggi, questioni cosi' contingenti e importanti gravano sulle spalle degli enti locali che non ricevono nessun tipo di sostegno. Una situazione paradossale che sembra evidenziare come l'emergenza Abruzzo sia completamente scomparsa dall'agenda del Governo". "Nessuna delle nostre proposte e' stata ratificata nel Decreto terremoto - ha aggiunto Mauro Febbo - a eccezione di un limitato allargamento del cratere. Per quanto riguarda gli interventi immediatamente attuabili riteniamo indispensabile rivedere e ridiscutere il Masterplan, presentato come la panacea di tutti i mali, che a oggi non ha prodotto alcun intervento. La nostra proposta viene sostenuta e invocata sia dalle organizzazioni sindacali sia da quelle datoriali. Riteniamo sia un modo per poter dare risposte reali alle urgenze territoriali e sostenere concretamente l'economia regionale. Si era parlato inoltre di istituire alcune Zone economiche speciali per far ripartire l'economia ma siamo ancora in attesa di risposte. Per il turismo - si chiede Febbo - cosa succedera'? Come si comportera' il governo regionale, che finalmente ha un assessore competente, con gli sfollati sistemati negli alberghi sulla costa a meno di un mese dalla stagione estiva?".

"Le cifre a disposizione dei Comuni e dei cittadini abruzzesi - ha sottolineato il vice Presidente del Consiglio regionale, Paolo Gatti - semmai saranno realmente disponibili, sono spaventosamente insufficienti. Come e' insufficiente il lavoro che l'esecutivo regionale ha messo in campo sia per le popolazioni del cratere sia per quelle rimaste purtroppo fuori. E' necessario cambiare registro esigendo dal governo nazionale provvedimenti concreti e risorse certe invece di fare lo storytelling delle buone intenzioni. Noi chiederemo con Umbria, Marche e Lazio, che l'Italia si possa dotare di una 'Legge sugli atti di Dio' che stabilisca chi fa cosa e soprattutto le azioni dello Stato per i cittadini e le imprese, con parita' di trattamento, in occasione delle calamita' naturali. Per l'Ateneo di Teramo - ha evidenziato Gatti - sono stati stanziati 3 milioni di euro comunque insufficienti per la realizzazione delle residenze universitarie. Esiste la possibilita' di rispondere a una bando nazionale ma e' necessaria la compartecipazione finanziaria della Regione, come fatto per altri atenei, in modo da permettere all'Universita' di Teramo di acquisire 10 punti indispensabili per attingere al finanziamento che consenta di costruire gli alloggi. Il Presidente della Regione D'Alfonso aveva prospettato la creazione di Zone economiche speciali - conclude Gatti - e noi avevamo sostenuto la proposta ma al momento non ve n'e' traccia. Siamo convinti che sarebbe un segnale rilevante per il tessuto imprenditoriale allo stremo"

“A fronte di situazione così complessa ci chiediamo come faccia il Presidente D’Alfonso a essere soddisfatto se per i processi di ricostruzione non c’è un euro spendibile – si chiede il Presidente emerito, Gianni Chiodi – soprattutto in considerazione del fatto che le risorse erogate (senza le quali nulla si può tradurre in fatti) sono insufficienti in modo imbarazzate e anche l’annunciato inserimento nel Documento di programmazione economica e finanziaria dello Stato non equivale a un reale stanziamento. Rileviamo inoltre la totale mancanza di interventi concreti in favore della ripresa socio-economica delle zone colpite dal terremoto, con il Commissario Errani che sta subendo dal Governo nazionale un modello di ricostruzione nel quale nessuno si assume le responsabilità delle decisioni. Sul fronte regionale – conclude Chiodi - appare necessario rimodulare i fondi Masterplan in considerazioni delle mutate priorità dei territori abruzzesi colpiti dal sisma come noi facemmo per L’Aquila, destinando il 30% dei fondi Fesr alla ripresa socio-economia del cratere”.

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Inclusione sociale, Maragno: “Lavori socialmente utili per gli invisibili e gli emarginati”

«Una progettualità complessiva per favorire l’inclusione sociale di tutte quelle persone che vivono ai margini della società e non riescono da sole a provvedere a se stesse. Una soluzione fondata sul principio di reciprocità con la comunità di appartenenza». E’ questo il senso del percorso intrapreso dall’Amministrazione di Montesilvano, spiegato dal sindaco Francesco Maragno. La Giunta ha approvato un protocollo di intesa per introdurre forme strutturate di contrasto alla povertà e al disagio sociale. La convenzione verrà sottoscritta con l’Azienda Sociale, la rete di associazioni che fanno parte del Pis e che collaborano in partenariato con l’Ente, mediante differenti progettualità, a supporto delle fasce deboli della società. Con il protocollo, quindi, tutti coloro che beneficeranno di misure a loro sostegno, verranno impiegati in lavori socialmente utili, attraverso un’attività volontaria a beneficio della collettività. La copertura degli obblighi assicurativi contro malattie o infortuni per i beneficiari verrà sostenuta dal fondo sperimentale, istituito dal governo nell’ambito della iniziativa “#diamociunamano: attività di volontariato in progetti di utilità sociale”, rivolta a chi beneficia di una misura di sostegno al reddito che incoraggia attività di volontariato di utilità sociale. «Con l’atto  -  spiega il primo cittadino  - viene introdotto uno strumento volto a stimolare il senso di responsabilità e di impegno di tutti coloro che ricevono da Comune e Azienda Speciale un supporto nel fronteggiare le situazioni di difficoltà. Dal nostro insediamento abbiamo sempre perseguito tutte quelle strade possibili capaci di fornire opportunità concrete alle persone bisognose. Oggi abbiamo avviato una progettualità complessiva che vedrà l’Ente dalla parte degli invisibili con la realizzazione di una nuova mensa e di un emporio solidale; con l’attivazione dello SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che non è solo un centro di accoglienza che fornisce un ricovero per i migranti sul nostro territorio, abbiamo avviato una iniziativa articolata, volta all’integrazione socio-lavorativa e abitativa, con attività e servizi di accoglienza, ma anche di orientamento, accompagnamento legale e mediazione interculturale che verranno realizzati da Comune, Azienda Speciale e dall'Ati Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice, mediante fondi di natura statale e non comunale; o ancora ci siamo posti al fianco delle persone senza fissa dimora, mediante un progetto con la Regione Abruzzo che, oltre ad implementare i posti letto per i senzatetto, sarà uno strumento valido per creare un’alternativa. Tutti coloro che troveranno nell’Ente un sostegno al reddito o saranno beneficiari di altri interventi socio assistenziali, metteranno le proprie capacità e la propria opera al servizio della collettività. In questo approccio di reciprocità le risorse di queste persone verranno valorizzate». Questo approccio  -  come si legge nella delibera - consente di agire su due dimensioni: da una parte il riconoscimento di capacità e risorse della persona e non solo della sua fragilità; dall’altra la restituzione alla comunità di quanto ricevuto, attraverso un’attività volontaria a beneficio della collettività.

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Giulianova, il sindaco Mastromauro protesta contro i tagli

"Nella nuova organizzazione aziendale provvisoria per l'ospedale di Giulianova soppressi SERT, Laboratorio analisi e modificazioni UOC". Lo dice il sindaco, Francesco Mastromauro, aggiungendo: "Ci hanno puntato per colpirci a morte". Il riferimento, come si legge in una nota diffusa dall'Ufficio stampa del Comune, e' alla deliberazione 0395 del 7 aprile scorso della direzione generale della ASL di Teramo. "Attendo i ragguagli del caso dal manager Fagnano, ma si ricordi che il territorio non e' disposto a sopportare nuove umiliazioni. E in proposito - conclude il sindaco - lancio nuovamente l'invito alle forze politiche a mobilitarsi a supporto di una sanita' davvero efficiente".

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Una pista ciclabile tra Pescara e Manoppello sulla Tiburtina

Una pista ciclabile che unisca - in una prima fase - Pescara a Manoppello attraverso la Tiburtina, con l'obiettivo di arrivare in futuro anche a Sulmona e oltre. L'idea e' stata lanciata questa mattina dal presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso, nel corso di una riunione a cui hanno partecipato i rappresentanti delle Province di Chieti e Pescara, dei Comuni interessati, dell'Anas, di Tua e delle associazioni che sul territorio si occupano della diffusione del cicloturismo. "La Regione - ha spiegato D'Alfonso - ha ormai scelto da tempo di perseguire investimenti di qualita' nel cicloturismo, puntando a esempio sulla pista lungo il litorale che abbraccia l'intero territorio. Procedendo 'a pettine', ora passeremo anche alle aree collinari, cosi' da creare una rete che non ha eguali in Europa e sulla quale abbiamo 61 milioni di euro di risorse da investire". La proposta di D'Alfonso prevede una fase preliminare di sensibilizzazione delle aree interessate al progetto, con la chiusura domenicale al traffico della Tiburtina e l'istituzione di itinerari alternativi alle auto. "Vogliamo - ha proseguito - rendere consapevoli i cittadini, e anche gli operatori economici che hanno le proprie attivita' sull'arteria, che esiste una modalita' di mobilita' alternativa che non penalizza ne' gli affari, ne' le abitudini quotidiane, ma consente invece di riappropriarsi di tempi e spazi delle nostre citta', in modo graduale e progressivo"

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Associazioni ambientaliste lanciano l’allarme sul nuovo iter della Via

"Opere impattanti sull'ambiente, dai rifiuti alle cave, passando per trivelle e altre decine di categorie progettuali: il Governo vuole togliere ai territori anche la possibilita' di partecipare ai procedimenti". A lanciare l'allarme sono 38 associazioni abruzzesi che, assieme ad altre centinaia in tutta Italia, in un dossier spiegano le "enormi criticita'" del Decreto proposto dal Governo per le nuove procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (Via). "Su 90 categorie di opere si esclude totalmente la partecipazione di cittadini ed enti locali - spiegano in conferenza stampa gli ambientalisti, coordinati dal Forum Acqua -. L'Abruzzo rischia tanto. Molte competenze trasferite a Roma dalle Regioni e surrettiziamente si cancella il risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre". Domani ci sara' un incontro in Regione sul tema: le associazioni lanciano un appello al Governo regionale e ai parlamentari "per cambiare profondamente il Decreto". "Altro che partecipazione e trasparenza sulla grandi opere per evitare i conflitti a lavori avviati - aggiungono -. Il Governo Gentiloni intende mettere il bavaglio ai cittadini e agli enti che vogliono dire qualcosa su inceneritori, Tav, trivelle, cave, rifiuti e tutti i progetti che possono incidere pesantemente sull'ambiente. Su diversi punti il decreto, oltre che rappresentare una vera e proprio involuzione sul tema del rapporto tra comunita' e grandi interessi privati che sostengono i progetti, si rivela criminogeno e, in qualche passaggio, anche eversivo dello stato di diritto". "Il Decreto - ricordano gli attivisti - e' ora all'esame delle Commissioni parlamentari e della Conferenza Stato-regioni. Nel dossier ci sono numerose proposte per coniugare procedimenti snelli e partecipazione di cittadini ed enti locali alle scelte che li riguardano migliorando anche i contenuti degli studi di impatto ambientale che spesso sono carenti se non fatti direttamente con il copia-incolla"

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