Politica

Altri 20 milioni per la videosorveglianza dal Viminale ai Comuni

Altri 20 milioni per la videosorveglianza. Lo rendono noto fonti del Viminale, spiegando che si tratta di fondi messi a disposizione dalla legge di conversione del decreto semplificazione (appena definitivamente approvata), che andranno a finanziare 216 progetti di altrettanti Comuni, esclusi dall'ultimo bando. Tra gli altri, i fondi arriveranno a 13 capoluoghi: Alessandria, Asti, Catania, Como, Fermo, Firenze, Foggia, Genova, Gorizia, Grosseto, Pescara, Prato, Treviso. Per il triennio 2020-2022 sono gia' previsti nuovi bandi, come annunciato dal Viminale, che metteranno a disposizione altri 80 milioni.

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Meloni: Dalle elezioni in Abruzzo il M5S ne esce malissimo

 "Dalle elezioni in Abruzzo il M5S ne esce malissimo: la politica basata solo sulla comunicazione ha ottenuto una sonora sconfitta perché non si possono prendere in giro le persone. Un esempio chiaro lo ha offerto Di Maio quando è andato in Abruzzo a dire che i soldi del Tav andavano usati per fare l'alta velocità Roma Pescara. Bellissimo: il problema è che in nessun atto del governo c'è qualcosa sull'alta velocità Roma-Pescara. Tuttavia i grillini sono stati ancora più ridicoli dopo la sconfitta: dire che se perdono loro perde la democrazia dimostra che non stanno benissimo. Su tutto questo da parte dei cittadini c'è stata una risposta chiara: gli abruzzesi hanno detto no al pressappochismo e al sistema di potere della sinistra e del Pd. In Abruzzo si può fare un lavoro straordinario e io sono fiera di aver candidato alla presidenza della Regione il sentatore di Fratelli d'Italia Marco Marsilio, persona che con credibilità, serietà e parlando dei temi dei cittadini ha guadagnato la vittoria e il consenso degli abruzzesi". Lo ha detto questa mattina il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni a "Non Stop News", il programma di approfondimento politico condotto da Pierluigi Diaco, Fulvio Giuliani e Giusi Legrenzi su Rtl 102.5

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Giorno del ricordo, Maragno: Dovere ricordare per il futuro dei nostri giovani

«Il Giorno del Ricordo è il frutto di una lunga elaborazione legislativa culminata nel 2004 con la sua istituzione. Tale legge può solo in parte risarcire la sofferenza patita. Una sofferenza non solo fisica per i morti, i trucidati e gli esuli, ma anche morale per il silenzio che per lunghissimi anni ha coperto questa immane tragedia. Le foibe sono un crimine inenarrabile, ma l’esodo, un abbandono senza ritorno, è altrettanto tragico perché difficile da raccontare. L’esilio è una malattia dell’anima. Ecco perché tutte le occasioni per ricordare sono un modo per lasciare un segno nel futuro».

Così Donatella Bracali, vicepresidente provinciale dell'Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, ha aperto questa mattina la cerimonia organizzata dal Comune di Montesilvano per celebrare il Giorno del Ricordo e moderata dal prof. Oscar Ruberto.

Il sindaco Francesco Maragno, il capitano dei Carabinieri di Montesilvano Luca La Verghetta e Donatella Bracali, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni Combattentistiche e d'Arma, hanno deposto una corona al Monumento ai Martiri delle Foibe, in piazza Guy Moll.

«Dobbiamo ricordare quanto avvenuto per apprendere a quali terribili aberrazioni può arrivare la mente umana. Queste giornate – ha sottolineato il sindaco Francesco Maragno, rivolgendosi soprattutto agli studenti del Liceo Scientifico d’Ascanio accompagnati alla cerimonia dalla preside Natalina Ciacio – sono per voi. Il futuro della società deve conoscere gli orrori del passato per non commettere di nuovo gli errori compiuti. Dobbiamo continuare anno dopo anno a ricordare quel dramma per rispetto per le vittime e per i loro familiari e per la storia del nostro Paese».

La benedizione della corona è stata impartita da don Valentino Iezzi, parroco della chiesa Beata Vergine del monte Carmelo.

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Demanio marittimo, Maragno: Al lavoro per la promozione turistica insieme alle associazioni

Le iniziative volte alla promozione turistica del territorio e l’estensione dei titoli di concessione demaniali marittime per altri 15 anni. Questi i principali temi affrontati, stamani, nel corso di una riunione operativa convocata dal sindaco Francesco Maragno, dall’assessore al demanio Annalisa Fumo, dal dirigente di settore Valeriano Mergiotti con i rappresentati delle associazioni Assobalneari-Confindustria, Fiba-Confesercenti, Sib-Confcommercio e Cna Balneatori.

La Regione Abruzzo nei giorni scorsi ha inviato ai Comuni costieri una determina per disciplinare in modo uniforme le procedure di estensione di 15 anni delle concessioni demaniali marittime, applicando quanto disposto dall'ultima legge di bilancio. Il Comune di Montesilvano ha ufficialmente avviato l’iter di estensione di tali titoli.

«La riunione di oggi -  sottolinea il primo cittadino  - è stata un’occasione di confronto con i rappresentanti di categoria per la programmazione turistica del territorio di Montesilvano, ma anche di tutte le realtà abruzzesi. L’idea è quella di estendere questo lavoro sinergico a tutta la costa abruzzese. Ecco perché abbiamo deciso di convocare un tavolo tecnico con tutti i sindaci della costa, oltre che ovviamente con le associazioni di categoria e datoriali. E’ proprio dalle loro sollecitazioni, infatti, che è possibile costruire una progettualità ampia e capillare».

In merito alle estensioni delle concessioni demaniali marittime, il sindaco annuncia: «Contatteremo tutti i concessionari per consegnare loro l’estensione dei titoli in ossequio alla nuova normativa».

«La Regione Abruzzo -  ha commentato Ottavio Di Stanislao, Assobalneari Confindustria – è stata la prima ad adottare la determina, rispondendo positivamente alle nostre sollecitazioni. Il Comune di Montesilvano, che oggi di fatto avvia ufficialmente l’iter necessario, è quindi il primo Comune ad avviare una politica di estensione delle concessioni generalizzata. Questo non può che essere fonte di soddisfazione per noi operatori».  

«Il Comune di Montesilvano  - ha aggiunto Riccardo Padovano,  Sib Confcommercio – è stato anche il primo ad introdurre le linee guida del nuovo piano marittimo. L’incontro di questa mattina è stato molto importante non solo sul fronte delle estensioni dei titoli delle concessioni demaniali ma anche per la lungimiranza che questa Amministrazione ha dimostrato. La volontà di convocare un tavolo che riunisca tutti i sindaci della costa infatti è finalmente il segnale di un cambiamento per ragionare nell’interesse generale della costa abruzzese, mettendo attorno ad un unico obiettivo gli interessi comuni di qualsiasi colore. Il bene comune della costa non è rappresentato solo dagli stabilimenti balneari ma da tutto il comparto della ricettività. Una regione come l’Abruzzo che conta quasi 4 milioni di presenze deve puntare, non alla promozione delle nicchie, ma alla costa nel suo insieme e questa è la direzione giusta».

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Sigismondi: grande soddisfazione per l’elezione di Marco Marsilio

 "Esprimiamo grande soddisfazione per l'elezione di Marco Marsilio a Presidente della Regione Abruzzo. L'ampio margine con il quale il nostro candidato si è affermato, dimostra come le scelte della classe dirigente di Fratelli d'Italia, per l'individuazione del candidato Presidente, erano giuste e sono state particolarmente apprezzate dall'elettorato". E' quanto ha dichiarato il Coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, Etelwardo Sigismondi. "Grande soddisfazione viene inoltre evidenziata per il dato complessivo raggiunto da Fratelli d'Italia - ha spiegato - che, ancora una volta, registra una crescita dei consensi rispetto alle elezioni politiche dello scorso anno. Fratelli d'Italia ha raggiunto risultati elettorali molto importanti in Abruzzo, soprattutto in provincia dell'Aquila, nella quale è diventato il secondo partito della coalizione di centrodestra con oltre l'11% dei consensi. Il costante lavoro della classe dirigente e degli amministratori di Fratelli d'Italia è stato premiato, e non è un caso che proprio in Abruzzo il partito di Giorgia Meloni ha espresso il primo presidente di Regione in Italia. Auguriamo buon lavoro al presidente Marsilio e ai due consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Guido Quintino Liris e Guerino Testa, ora chiamati nell'importante compito di inaugurare una nuova fase di rilancio e di crescita della nostra regione"

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Elezioni regionali, Bellachioma: la Lega trascina la coalizione di centrodestra

"Dovremmo stare intorno al 27-28 per cento, un risultato straordinario, la Lega trascina la coalizione di centrodestra, sempre che i dati saranno confermati, infatti manca molto e vogliamo rimanere prudenti". Così il deputato e segretario regionale della Lega, Giuseppe Bellachioma, sui primi dati che stanno affluendo sulle elezioni regionali abruzzesi. Bellachioma fa sapere che il leader leghista e vicepremier Salvini sarà in Abruzzo, molto probabilmente, domattina per tenere una conferenza stampa. "Pur rimanendo con i piedi per terra - spiega ancora Bellachioma - ma si profila un grande successo della Lega e di Matteo Salvini, in questo momento siamo felici ma anche frastornati: l'Abruzzo vuole veramente cambiare, segno che l'azione di Salvini e della sua squadra sono riusciti a far capire ai cittadini questa intenzione".

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Istituto Cattaneo, molti ex elettori M5S hanno votato Marsilio

L'Istituto Cattaneo ha analizzato i flussi elettorali (limitati alle città di Pescara e Teramo, ndr) comparandoli con i risultati delle politiche 4 marzo dell'anno scorso. E la risposta vede da una parte uno smottamento di voti consistente a destra ed insieme un ritorno 'a casa', nel centrosinistra, di parte degli elettori che avevano scelto i 5 Stelle alle politiche, tanto che "si potrebbe dire che l'emorragia di voti Pd verso il M5s appare terminata". "Come hanno votato gli elettori che il 4 marzo 2018 scelsero M5s? Il M5s è certamente lo sconfitto di queste elezioni perché perde voti (in valore assoluto e in percentuale) non solo rispetto all'exploit del 4 marzo ma anche rispetto alle regionali di cinque anni fa, segno di una incapacità di radicamento territoriale. Potremmo dividere gli elettori cinquestelle del 4 marzo in quattro gruppi. Ci sono i fedeli, che rinnovano il voto per il proprio partito (38% a Pescara, 29% a Teramo). Ci sono i disillusi, che passano all'astensione (28% aPescara, 17% a Teramo)". E poi "ci sono i traghettati (22% a Pescara, 34% a Teramo), che passano al centrodestra, conquistati probabilmente dal dinamismo dell'azione politica dell'alleato-concorrente di governo Matteo Salvini. Se guardiamo i flussi in entrata per Marsilio vediamo infatti che a Pescara il 24% (quasi un quarto, dunque) è costituito da elettori che lo scorso anno scelsero i cinquestelle. A Teramo la componente ex-grillina tra gli elettori di Marsilio è ancora più consistente. Ci sono, infine, i pentiti (12% a Pescara, 20% a Teramo), che passano (tornano) al centrosinistra: dei quattro è il gruppo più piccolo, anche se si tratta di un flusso che potrebbe avere un significato politico di un certo peso". 

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Elezioni regionali, Meloni: cresce un’idea nuova e diversa del centrodestra

 "Cresce la Lega, cresce FdI, cresce un'idea nuova e diversa del centrodestra che speriamo possa far riflettere sulle prossime elezioni politiche nazionali". Lo dice a Pescara Giorgia Meloni commentando i dati parziali delle regionali in Abruzzo. "La Lega si conferma forte - aggiunge - ma mi pare che si vada verso un trend importante per FdI. Un trend che ci ripagherebbe anche qui di un lavoro straordinario che abbiamo fatto. Quello che ci hanno detto oggi gli abruzzesi è che un centrodestra a trazione Fratelli d'Italia, quindi un centrodestra che ha l'elemento della coerenza, del legame fatto dei patti con i cittadini piuttosto che con i partiti, è un modello vincente". "Ho sempre detto che il centrodestra va rifondato, stiamo lavorando per questo. Chiaramente se i numeri di Fratelli d'Italia dovessero dire che siamo molto in crescita ci sarebbero anche i margini per lavorare a una ricostruzione del centrodestra nel futuro che possa ritornare vincere", conclude. 

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Legnini: Dalla sconfitta alla speranza del centrosinistra in Abruzzo

“Dalla sconfitta alla speranza del centrosinistra in Abruzzo”. Con queste parole Giovanni Legnini ha sintetizzato il risultato della coalizione capeggiata, nella conferenza stampa tenuta a Palazzo dell’Emiciclo. Parole chiare, che non lasciano adito ad interpretazioni di circostanza per Legnini: “Il nostro risultato nella sconfitta può essere letto come deludente – ha aggiunto – ma è apprezzabile, perché il progetto politico porta ad un più 12% rispetto alle passate elezioni politiche. La nostra proposta politica è valida, oltre che per l’Abruzzo anche per l’Italia, a condizione che si provveda a strutturare il centrosinistra attraverso le doverose alleanze con progressisti, liberali ed appartenenti al mondo civico. Il Partito Democratico da solo non può bastare ed in questa nuova dimensione deve rilanciare la sua funzione”. Il candidato presidente del centrosinistra ha poi indicato al PD “Il perimetro dal quale ripartire con rinnovato vigore  dal risultato conseguito che deve incoraggiare ad andare avanti. “Soprattutto- ha sottolineato Legnini – per condividere gli interessi degli abruzzesi con rinnovato senso di unità e con un nuovo progetto di governo che riscopra la capacità di ascolto svolta durante la campagna elettorale abbandonando definitivamente il senso di autoreferenzialità”.  “Tutto ciò sarà necessario – ha precisato - per scrivere pagine di buona politica rispetto alla deriva populista avvenuta”. Dall'analisi del voto Legnini non si è sottratto poi dall'affermare come parte dei voti finiti nelle scorse elezioni politiche al M5S siano tornati nel centrosinistra anche se appare: “Inspiegabile come il principio di uguaglianza elettorale non venga rispettato da una legge che attribuisce un maggior numero di seggi ad una coalizione minoritaria”

"Le notizie che sono apparse sulla ripartizione dei seggi non costituiscono nessuna ufficiale ripartizione dei seggi. Spetta ad altre Istituzioni fare questa operazione: la corte d'Appello. A me sembra che debba essere interpretata la legge regionale non chiara sul punto e si e' persa occasione per chiarirlo durante la legislatura scorsa. Va interpretata provvedendo a non violare il principio costituzionale di uguaglianza del voto. Non si possono attribuire, come fa Ministero degli Interni, piu' seggi a chi ha preso meno voti e non si possono attribuire meno seggi a chi ha preso meno voti. Sarebbe una palese contrarieta' al principio costituzionale. Come si possa sostenere un'interpretazione di questo tipo e' molto singolare. Vedremo. Ora rispettiamo il lavoro di chi ha la competenza di chi deve fare questo lavoro e poi faremo nostre valutazioni". Lo ha detto Giovanni Legnini, candidato presidente della Regione Abruzzo, commentando la ripartizione dei seggi in Consiglio che, come risulta dal sito del ministero dell'Interno, nell'opposizione penalizza la coalizione di centrosinistra ai danni del M5S. Il centrosinistra, infatti, pur ottenendo 195.394 voti (pari al 31,28%), si vede riconosciuti 5 consiglieri. Al Movimento Cinque stelle, invece, con 126.165 preferenze (20,20%) sono assegnati ben 7 seggi.

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