Politica

Chieti, si dimettono due assessori comunali

I consiglieri comunali Antonio Viola (Udc) e Alessandro Bevilacqua (Lega) hanno rimesso le loro rispettive deleghe alla Cultura e all'Ambiente nelle mani del sindaco Umberto Di Primio. La decisione è maturata all'esito della seduta di Consiglio comunale durante la quale la maggioranza è stata battuta sul voto nel punto all'ordine del giorno che prevedeva la vendita di una delle tre farmacie comunali, una decisione maturata quest'ultima nelle settimane scorse per esigenze di bilancio comunale. I gruppi di opposizione hanno immediatamente convocato una conferenza stampa chiedendo al sindaco Di Primio di trarre le conclusioni di questa situazione e di dimettersi. "Oggi prendiamo atto che il sindaco non ha più né la maggioranza né il sostegno politico della città - ha detto il capogruppo di Giustizia Sociale, Bruno Di Paolo - Con la sconfitta di oggi in Consiglio comunale sono i rappresentanti della città che lo hanno bocciato. A questo punto vada a rassegnare le dimissioni".

Per Alessandro Marzoli (Pd) "la risposta della città è che questo provvedimento era una scelta sbagliata nel merito e nel metodo ed è un provvedimento dannoso". "Il merito di ciò che è accaduto è da attribuire dal lavoro fatto dall'opposizione nelle commissioni attraverso domande a volte dure e incalzanti rivolte all'assessore alle quali non sono state date adeguate risposte - commenta il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Ottavio Argenio -, vogliamo anche stigmatizzare il comportamento della Lega che nonostante abbia sempre dichiarato contrarietà alla vendita della Farmacia, oggi si è astenuta dimostrando di non avere il coraggio di votare contro". "Abbiamo evitato la vendita della farmacia - ha detto Luigi Febo di 'Chieti per Chieti' - e mi auguro che si riesca a rivedere anche la trasformazione in una srl di ChietiSolidale. Oggi sono le farmacie a dare ossigeno sia a ChietiSolidale che al Comune e riusciamo a mantenere in piedi un'azienda che è il fiore all'occhiello della nostra città".

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Via libera per la legge di stabilità

 La commissione 'Bilancio' del Consiglio regionale, presieduta da Maurizio Di Nicola ha licenziato, a maggioranza dei presenti, i progetti di legge riguardanti lo strumento finanziario di previsione per il 2017/2019 (Legge di stabilità 2017) e il bilancio 2018/2020 dell'Agenzia regionale per la tutela ambientale. Successivamente, la Commissione ha espresso parere favorevole sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio, relativamente alla quota annuale per la partecipazione all'Associazione per lo sviluppo per il Mezzogiorno (SVIMEZ) ed al CINSEDO

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Terminal bus Anagnina, Lolli annuncia la mobilitazione

 Il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, lancia la mobilitazione contro il "paventato temporaneo spostamento del terminal bus dalla stazione Tiburtina a quella dell'Anagnina", invitando, in una lettera, i sindaci abruzzesi, le organizzazioni economiche e sociali e i rappresentati dei viaggiatori pendolari, a partecipare alla conferenza stampa, concordata insieme alla Regione Lazio, per lunedì 12 novembre, alle 11, a Roma, negli spazi del terminal bus Tiburtina, per "sottolineare il 'NO' dell'intera comunità regionale" alla delibera della Giunta Capitolina del 16 ottobre scorso. Lolli ha ribadito il valore strategico del collegamento su gomma tra Roma e l'Abruzzo, ritenuto "fondamentale nella quotidianità dei rapporti tra l'Abruzzo e il Lazio e nelle prospettive del sistema di infrastrutture per l'economia, il turismo, i servizi sia a favore dei cittadini che delle imprese". "Da tempo le nostre Regioni - prosegue il presidente - lavorano a un progetto che mira a rafforzare il collegamento trasversale tra l'Adriatico e il Tirreno e in questa direzione va la sottoscrizione del Protocollo d'Intesa tra l'Autorità portuale abruzzese e il Porto di Civitavecchia per valorizzare le connessioni di transito lungo la direttrice tra Barcellona e i Balcani". "Il tema dunque è tanto più rilevante nella fase attuale in cui la sicurezza autostradale è al centro dell'attenzione di tutti e il costo dei pedaggi incide pesantemente nel traffico degli utenti". Per questi motivi la recente scelta della Giunta Capitolina di spostare il capolinea dei bus da Tiburtina ad Anagnina, determinerebbe, secondo Lolli, un ulteriore peggioramento a danno delle migliaia di pendolari abruzzesi e di tutti coloro che da altre destinazioni raggiungono o si muovono su Roma.

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Di Stefano: S. Giovanni Teatino punto strategico nello sviluppo area metropolitana

“Il territorio comunale di San Giovanni Teatino ha un valore strategico di straordinaria importanza per tutta l’area metropolitana Chieti-Pescara anche in relazione all’Aeroporto d’Abruzzo. Nel coniugare crescita, sviluppo e benessere dei cittadini della zona e più in generale dell’intero comprensorio, assume quindi particolare rilievo il progetto di interramento del tratto ferroviario che attraversa il centro cittadino”. Lo afferma Fabrizio Di Stefano a margine dell’incontro di queste ore tra Amministrazione Comunale di San Giovanni Teatino, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Regione per parlare di Masterplan e dei progetti legati allo sviluppo dell’aeroporto con allungamento della pista e creazione della fermata ferroviaria annessa.

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Anagrafe dei donatori di sangue in Abruzzo

Migliorare le attività di reclutamento e chiamata dei donatori di sangue, incrementare il numero delle donazioni e dei donatori, in un periodo in cui si registra un costante calo, per raggiungere gli obiettivi di autosufficienza regionale, fornire in tempo reale le informazioni al Centro regionale Sangue e all'Ufficio trasfusionale regionale per le loro attività. Sono gli obiettivi del progetto dell'Anagrafe dei donatori di sangue. Le novità sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa a Pescara, nella sede della Regione Abruzzo. Presenti l'assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, ol direttore del Centro regionale Sangue, Pasquale Colamartino, il presidente dell'Avis Abruzzo, Giulio Di Sante, e la dirigente del Servizio assistenza farmaceutica e Attività trasfusionali della Regione, Emanuela Grimaldi. Grazie al progetto, già in fase di attuazione, entrerà in funzione una rete telematica regionale integrata, che avrà come hub il Centro regionale Sangue e che metterà in collegamento tutte le 120 organizzazioni territoriali e i servizi trasfusionali operanti in Abruzzo, nel quale confluiranno giornalmente tutti i dati dei donatori e della raccolta. Lo strumento consentirà alle associazioni di avere un filo diretto con i propri associati, verificando tempestivamente la loro disponibilità alla donazione. Servirà inoltre a monitorare continuamente la situazione delle scorte e a programmare eventuali interventi correttivi. Dal 2015 al 2017, in Abruzzo, come nel resto d'Italia, dal 2015 al 2017 si è registrata una diminuzione costante del numero dei donatori, che sono scesi dai 36.618 ai 35.571. Un trend influenzato da diversi fattori, non ultimo quello demografico, con un aumento consistente dell'età media della popolazione, che ha portato alla riduzione della platea dei donatori. Di qui l'avvio di una serie di iniziative messe in campo dalla Regione, che dopo questo primo progetto vedranno anche campagne di sensibilizzazione sul tema della donazione, rivolte in particolare ai più giovani. 

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Zelli (Azione Politica): Basta rinvii sul candidato, il Centrodestra punti su Di Stefano. Servono programmi e scelte condivise, altrimenti ognuno deciderà in autonomia.

“Bisogna intervenire subito. Dobbiamo capire se le nostre priorità sono le stesse dei vari candidati presidenti e dell’intero centrodestra”. Parole e musica di Gianluca Zelli, coordinatore regionale di Azione Politica.
In un recente comunicato stampa, lo stesso Zelli, invitava la totalità del collettivo di centrodestra alla ricompattazione ideologica ed alla trasparenza delle strategie. Strategie che vengono rallentate, secondo il coordinatore di AzP, da Fratelli d’Italia e da una risposta imbolsita al centrosinistra.
“Abbiamo assistito a un’involuzione della politica di centrodestra, sorda e cieca, a fronte di successi, come quelli alle Province di Teramo e Pescara, frutto dell’unione e del reciproco ascolto. Avremmo dovuto, insomma, imparare. Prima le elezioni politiche, poi le amministrative a Teramo, sono state, piuttosto, esemplari di un sistema di competizione, tutto interno, negativo e deleterio”.
“Siamo stati implacabili oppositori del centrosinistra che abbiamo scosso e ‘scovato’” prosegue Zelli, “ma il dato è che allo stato attuale non siamo capaci di distinguerci, di mostrare il cambiamento di passo.”
“Non stiamo mettendo in discussione l’appannaggio della candidatura abruzzese a Fratelli d’Italia. Vogliamo solo che il partito di Giorgia Meloni sia consapevole che non si può più tergiversare. Il rischio di riconsegnare la nostra terra al passato sta diventando fin troppo reale. Chiediamo al centrodestra di ritrovare lucidità e di cominciare a sederci a livello regionale per aprire un dibattito costruttivo. Il tavolo regionale dovrà riunirsi con la frequenza che si addice a chi si preoccupa del futuro dell'Abruzzo”, conclude Zelli, indirizzando la propria fiducia a Fabrizio di Stefano che, a suo dire, è “L’unico che sta lavorando a un progetto, seppur sostenuto “solo” dalle Civiche e, ad oggi, rimane l’unico candidato credibile” a differenza della terna di nomi proposti dal centrodestra e dalle valutazioni di Fratelli d’Italia.
Ultimi commenti di Gianluca Zelli ai nostri microfoni sulla recente vittoria del candidato (oramai presidente) Antonio Zaffiri, che a sua volta ha ringraziato pubblicamente il sostegno ricevuto proprio da AzP: “le elezioni provinciali sono state un’esperienza importantissima ed estremamente positiva perchè abbiamo noi, con tutti i partiti del centrodestra, scelto un candidato in maniera estremamente veloce perchè l’abbiamo ritenuto subito capace, abbiamo parlato al tavolo di quelli che dovevano essere i programmi di quella che era stata la vecchia gestione e tutti insieme siamo andati in campagna elettorale mettendoci ognuno del nostro, limando le individualità. Oggi abbiamo, da una parte, il centrodestra storico fatto semplicemente dai partiti dove, di fatto, c’è una terna di nomi che non è condivisa neanche all’interno di esso e poi abbiamo un’altra posizione, che è quella di Fabrizio di Stefano, che è l’unico veramente presente sui territori da mesi e che comunica con i cittadini. Ad oggi noi, avendo questi quattro nomi, continuiamo a sostenere quello che dicevamo quando i nomi erano Febo, Di Primio e Di Stefano, cioè che il candidato migliore è quest’ultimo. O il centrodestra capisce questo, o altrimenti dobbiamo cominciare a fare altri nomi per cercare di essere uniti. Fratelli d’Italia non può continuare ad agire da solo”.

 

 

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Pescara, Diodati si dimette da assessore. Il testo della lettera inviata al Sindaco Alessandrini

"Sono rientrato in giunta perché credevo non fosse giusto tradire né la fiducia di coloro che mi avevano sostenuto con il loro voto né quella dei cittadini che si aspettavano, da questa amministrazione, la realizzazione di interventi e progetti per rendere Pescara una città migliore, che guardi al futuro e che dia opportunità.
In questi mesi ho cercato di fare del mio meglio per portare avanti progetti sulla mobilità sostenibile e sullo sport, su cui ho creduto tanto perché oltre la pratica sportiva, lo sport è disciplina, ma è soprattutto aggregazione ed è un dovere di chi amministra creare le condizioni affinché tutti possano praticarlo. Mesi difficili in cui, cercando di fare, non ho dovuto solo fronteggiare e superare le difficoltà amministrative, ma ho dovuto soprattutto fronteggiare ostacoli politici e correnti contrarie. Questo non è possibile, non è serio, individualismo e cecità politica senza precedenti, per ogni progetto, per ogni singolo intervento mai collegialità, mai una benché minima visione di crescita. Penso al progetto sull'area di risulta che sembra partorito da chi in questa città non ci vive e quindi non ne conosce le esigenze e le difficoltà. Non si può abdicare per 20 anni dalla gestione di una zona strategica della città e farlo a discapito dei cittadini. Non è possibile non capire l'importanza sociale ed economica nel recupero di aree che rappresentano la memoria storica di una città. Parlo del progetto di riqualificazione del campo Rampigna, giunto ad approvazione solo dopo innumerevoli e durissimi scontri con la stessa maggioranza. Un Pd che sembra la mattina si svegli su Marte. Ho citato questi due interventi perché attuali, ma se faccio un passo indietro a qualche mese fa penso alla mancanza di coraggio nel cambiare rotta e andare verso una mobilità sostenibile, mi riferisco al progetto alternativo ai parcheggi estivi sulla strada parco, osteggiato fino all'inverosimile, da quello stesso Pd che, quando era all'opposizione attaccava duramente la decisione dell'amministrazione del centrodestra di consentire il parcheggio proprio su quella strada. Mi chiedo dov'è finito quel Pd?
Dialogo, confronto e mediazione hanno sempre fatto parte del mio modus operandi, convinto che siano indispensabili quando si hanno responsabilità amministrative e politiche. L'efficacia però di tale approccio necessita di interlocutori che non ho purtroppo trovato.
Caro Sindaco, rappresenti una delle città più importanti della nostra regione, avresti dovuto essere guida e collante delle diverse anime di questo partito, invece ti sei prestato ai soliti giochi di potere che nulla hanno a che fare con il bene comune e che non producono nessun giovamento alla comunità politica, ma anzi la mortificano. Accettando di rientrare nonostante un'estromissione ingiustificata, ho voluto anche dimostrarti che ero disposto a ricostruire un percorso comune, ho creduto sbagliando che fosse possibile. Un partito che non riesce a fare autocritica e a riflettere dopo i vari fallimenti elettorali, ma anzi continua noncurante, con estrema arroganza e con gli stessi atteggiamenti. Tutto questo è preoccupante. I cittadini sono stanchi di assistere ai vari teatrini della politica perché il quotidiano non è fatto di figuranti, ma di persone vere che hanno esigenze e problematiche alle quali la politica dovrebbe dare delle risposte. Più volte in questi mesi ti ho espresso le mie preoccupazioni e mi sono permesso anche di darti qualche suggerimento affinché la comunità politica potesse riorganizzarsi e tornare ad essere propositiva. Crederci e provarci da soli non basta, anzi porta all'isolamento. Giungo a conclusione di questa lettera presentando le mie dimissioni irrevocabili con effetto immediato dalla carica di assessore, in coscienza e coerenza con quanto detto essendo venute a mancare le condizioni per poter amministrare fattivamente e serenamente!".
Dr. Giuliano Diodati

La replica di Marco Alessandrini

''Io credo che non ci siano ragioni amministrative dietro le dimissioni di Giuliano Diodati dalla Giunta. Dimissioni che sono la prevedibile conseguenza della scelta che ha portato alla perdita della Provincia di Pescara, orchestrata da chi ha bene in mente un percorso che probabilmente già da diverso tempo non è con il centrosinistra. Di che cosa parliamo? Parliamo di un assessore che ho rivoluto in squadra alla prima occasione utile dopo l'avvicendamento del settembre 2017 e che in questi mesi ha governato, non senza distinguo sull'operato di un'Amministrazione di cui è stato parte per la maggior parte del mandato. Un amministratore che oggi - a sei mesi dalle elezioni comunali e a tre da quelle regionali - si chiama fuori, sentendosi improvvisamente alieno dai progetti strategici per Pescara, pur avendo sempre avuto piena possibilità di agire politicamente con le sue importanti deleghe e di confrontarsi liberamente con la maggioranza''. Così il sindaco di Pescara Marco Alessandrini in merito alle dimissioni dell'assessore Diodati.

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Manovra: Pezzopane (Pd), L’Aquila tradita, governo bugiardo seriale. In legge bilancio scompare cratere ricostruzione post 2009.

“Anche la Legge di Bilancio cancella dall’agenda politica il terremoto dell’Aquila e del cratere del 2009. Nell’unico articolo in cui si parla di emergenze (l’art. 79 ‘Esigenze Emergenziali’), vengono completamente ignorate quelle delle popolazioni abruzzesi vittime del sisma del 2009. La parola L’Aquila ed il sisma del 2009 non compaiono. Nulla di nulla. Ormai è certo, ci troviamo di fronte ad un governo bugiardo seriale. Vengono smentite tutte le promesse fatte da M5s e Lega prima in campagna elettorale, e poi le assicurazioni a inserirle nel decreto Mille Proroghe e nel Decreto Genova. In quest’ultimo, addirittura, la maggioranza ed il sottosegretario Crimi prendevano il solenne impegno a trattare il caso L’Aquila direttamente nel testo discusso in Consiglio dei ministri. E, invece, ci troviamo di fronte al nulla del nulla”.

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

“A sei mesi dal suo insediamento - prosegue la deputata Dem - questo governo decide di non affrontare la questione delle tasse, delle mancate entrate e delle maggiori spese nei bilanci comunali, né il problema della semplificazione delle procedure per la ricostruzione e neanche quello del personale con i contratti in scadenza. Tutto questo avviene mentre sono decaduti i dirigenti dell’ufficio speciale dell’Aquila e dell’ufficio speciale dei comuni e i sindaci sono stati costretti in questi giorni a proclamare lo stato di agitazione perché tutta la ricostruzione in questo momento è bloccata. Se L’Aquila oggi è ferma - conclude Stefania Pezzopane - lo si deve esclusivamente alla responsabilità del governo gialloverde, del fantomatico ‘governo del cambiamento’ in peggio”.

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Dagli edifici alle mense, sicurezza nelle scuole al primo posto a Montesilvano

L’inizio delle lezioni a Fonte d’Olmo, nell’edificio sottoposto a lavori di miglioramento per la resistenza a eventuali sollecitazioni sismiche, l’arrivo del finanziamento di 90.000 euro per i lavori di manutenzione straordinaria sulla scuola primaria e dell’infanzia “Marinelli” di via Vitello d’oro e il controllo continuo, e a sorpresa, delle mense effettuato dalla commissione composta anche dalle mamme dei piccoli scolari, dimostrano l’attenzione che la giunta Maragno sta riservando alla sicurezza degli edifici gestiti dal Comune e dei bambini.

«I lavori effettuati dalla ditta di Gianluca Renzetti», spiega l’assessore alla Pubblica istruzione, Maria Rosaria Parlione, «hanno consentito di riportare tra i banchi gli scolari in una scuola sicura. E’ solo l’ultimo tassello, in ordine cronologico, di un progetto di riammodernamento dell’intero patrimonio scolastico del territorio. Gli interventi di restyling e di messa in sicurezza hanno riguardato anche la scuola dell’infanzia De Zelis e nella scuola don Bruno Cicconetti, dell’asilo nido Lo Scoiattolo in via Chiarini. Ora stiamo lavorando alla nuova scuola in via Almirante, una traversa di via Sospiri. Con i 600.000 euro di finanziamento avuti dall’Inail potremo realizzare un altro asilo nido che andrà a integrarsi proprio con questa scuola e per aumentare ulteriormente i posti disponibili per i piccoli. Infine, ma non certo per ultimo, abbiamo un nuovo finanziamento, di circa 90.000 euro, da parte del ministero dell’Istruzione, università e ricerca scientifica che ci permetterà di eseguire lavori di manutenzione straordinaria sulla scuola primaria e dell’infanzia “Marinelli” di via Vitello d’oro. Gli interventi interesseranno la sistemazione dell’area esterna, per ottenere uno spazio dedicato allo sporzionamento dei pasti, oltre a lavori di riqualificazione interni all’edificio».

E proprio a proposito di pasti, visto che la sicurezza dei bambini è un punto fermo della giunta Maragno ovviamente anche sul versante alimentare, l’assessore Parlione sottolinea che continueranno le visite a sorpresa nelle mense scolastiche. Dopo l’ispezione di fine ottobre nella scuola dell’infanzia Colonnetta di via Sannio, parte dell’Istituto comprensivo Ignazio Silone, le componenti della commissione, Monica Di Campli, Giovanna Durazzo, Stefania Porracciolo, Merisa Ruggieri e Maria Tarantella, saranno presto chiamate ad altri controlli. Naturalmente, per garantire l’assoluta trasparenza delle visite, queste non vengono annunciate né alle insegnanti, né ai genitori né, tantomeno, alla ditta che si occupa del servizio.

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Montesilvano, controlli anti allagamenti in via Maremma

Proseguono i lavori di adeguamento idraulico delle condotte di Montesilvano per scongiurare e limitare i danni dovuti agli allagamenti in caso di piogge persistenti. Ribadendo che l’amministrazione Maragno è la sola che, in oltre 40 anni, ha finalmente iniziato a intervenire sulle traverse del lungomare e ricordando che, comunque, la competenza degli interventi è dell’Aca e del Consorzio di bonifica, proprio oggi l’impresa appaltatrice è intervenuta in via Maremma realizzando l’innesto dell’impianto al canale rivierasco. Le opere di adeguamento idraulico vengono eseguite per un importo di 125.000 euro in via Maremma, 120.000 euro in via Piemonte; e 150.000 euro sulle traverse di via Emilia.

«L’Aca ha stanziato i fondi e ha dato l’incarico al Consorzio per la realizzazione dei lavori», dice l’assessore alle Politiche di Efficientamento del sistema smaltimento acque, Annalisa Fumo, «Gli operai sono al lavoro per sostituire alcuni impianti di pompaggio e per degli interventi sul depuratore, in seguito a questo ci sarà la pulizia del collettore rivierasco. Un primo intervento pilota, per capire la tempistica e la spesa, verrà fatto su via Dante dove ci sono degli snodi da tenere particolarmente sotto controllo per il deflusso delle acque. Quello che deve essere ben chiaro alla cittadinanza è che la gestione dei lavori deve avvenire in stretta collaborazione con gli enti preposti. Noi, quindi, continuiamo a intervenire, di intesa con Aca e Consorzio, e proprio ieri mi sono stati comunicati dall’ingegner Garofalo del Consorzio di bonifica i rilievi sul collettore. Il prossimo 22 novembre ci sarà un nuovo, ennesimo, incontro con i tecnici di questi enti. Stiamo seguendo la vicenda con il massimo scrupolo e con la massima attenzione, purtroppo non è sempre facile accelerare i passaggi tecnici e burocratici obbligatori. Siamo sicuri, in ogni caso, che la sinergia degli enti e l’esecuzione delle opere, risolveranno il problema allagamenti in maniera definitiva».

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