Politica

Il premier Gentiloni in Abruzzo per inaugurare i cantieri Open Fiber

 La connessione dell'Italia con la banda ultralarga "non sara' una sfida facile, a cominciare dalla difficolta' dei percorsi autorizzativi: quindi dobbiamo fare squadra, dai condomini ai sindaci, dalle comunita' locali alle imprese, al Parlamento, perche' e' una grande operazione di modernizzazione che deve essere incoraggiata, coltivata, accudita e resa possibile". Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo all'inaugurazione del cantiere Open Fiber a Campli, comune colpito dal terremoto del 2016. "Troppe volte - ha proseguito il premier - l'Italia rallenta sui progetti straordinari, perche' ci si incaglia in difficolta' burocratiche. Quindi occhio, questo progetto che il governo e le regioni considerano strategico va seguito passo passo". "La connessione in banda ultralarga non e' un obiettivo, ma una condizione del vivere contemporaneo. E' un servizio universale, lo devono avere tutti gli italiani, tutte le realta' del nostro territorio".

 "L'economia italiana accelera e accelera per merito delle famiglie, delle imprese, dei lavoratori, di questo dobbiamo essere tutti orgogliosi e i risultati non li possiamo disperdere, dilapidare e mettere in discussione, dobbiamo andare avanti ancora e accelerare se possibile. Il governo fara' la sua parte", ha aggiunto Gentiloni. 

Parlando del progetto di Open Fiber, che, ha spiegato, "e' di valore strategico per la nostra economia", il premier ha commentato i dati sul Pil rilasciati oggi dall'Istat: "La capacita' di connessione, l'ampiezza di connessione, la sicurezza della connessione - ha sottolineato - sono e saranno il sistema nervoso della nostra economia. Ne ha bisogno un'economia che finalmente sta riprendendo la sua crescita e mi fa piacere condividere con voi la soddisfazione del governo per i dati resi noti dall'Istat e parlando di una crescita tendenziale all'1,8%", quando invece "solo sei mesi fa le previsioni erano dello 0,8%".

Nelle zone colpite dal terremoto "abbiamo bisogno di far fronte all'emergenza, di ripristinare l'antico, di far tornare alla loro bellezza i borghi del centro Italia ma dobbiamo anche di scommettere sul futuro". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. "In queste zone - ha aggiunto - si deve lavorare e parlare anche del futuro. Guardiamo al domani per fare forti le aree colpite dal terremoto".

Open Fiber stima di aprire 500 cantieri a regime a metà 2018 grazie ai due bandi di gara per le aree bianche che si è aggiudicata con i bandi Infratel. Le cifre sono state illustrate in occasione dell'inaugurazione del cantiere di Campli, in provincia di Teramo, comune terremotato, dove i lavori sono stati inaugurati dall'ad, Tommaso Pompei e dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Finora sono stati avviati 26 cantieri mentre le unità abitative da cambiale in 36 mesi sono 9,3 milioni. A fine 2017 saranno 50 i cantieri aperti in altrettante città mentre le città coperte al 2022 saranno 271.

 La rete in fibra ottica "arrivera' nelle case di Campli, prima che in molti quartieri di Roma, poi arrivera' anche a Roma". Cosi' il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini, ha rivendicato la bonta' della scelta del governo di non lasciare indietro le "aree interne" del Paese. Intervenendo all'inaugurazione del cantiere di Campli, comune colpito dal terremoto, Bassinini ha ricordato che in questo, come in altre aree a cosiddetto fallimento di mercato, il progetto di Open Fiber e di Infratel "consentira' alle famiglie di scaricare film in pochi secondi, alle pmi di usare il cloud con sicurezza, ma anche di aprire le imprese all'export. Lo facciamo perche' il governo ci ha dato le risorse con questa lungimiranza e perche' due grandi aziende, Enel e Cdp (che controllano Open Fiber, ndr) hanno avuto lo sguardo lungo di investire sul futuro del Paese. Si tratta di un investimento che non dara' ritorni immediati, ma sicuri e importanti nel medio e lungo termine, per questo occorrevano grandi aziende con solidita' finanziaria capaci di fare un investimento su futuro del paese che avra' ritorni nel tempo"

 

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Melilla chiede un servizio veloce per il collegamento ferroviario Pescara – Roma

Pescara, Sulmona, Avezzano, Tivoli - evitando tutte le altre fermate del servizio metropolitano ferroviario di Roma -, con arrivo alla stazione Termini: questa la proposta del deputato Gianni Melilla (Articolo1-Mdp) per un collegamento ferroviario veloce tra Pescara e la capitale. L'ha presentata stamani, davanti la stazione di Pescara Centrale, Contestuale, un volantinaggio sul tema. "E' una proposta su cui stiamo lavorando da un anno e piu'. Con il ministro dei Trasporti ci sono stati vari incontri per sollecitare un intervento in questo senso su Trenitalia che ritiene, invece, che non sia mercato. Noi pensiamo il contrario, sia per il numero di pendolari esistente dall'Abruzzo interno e costiero verso Roma, sia per una questione economica, ambientale e di sicurezza". Il parlamentare ha sottolineato che non si tratta di prendere in esame la possibilita' di un collegamento con "Frecciarossa, non realizzabile - ha detto - sul tracciato attuale bensi' di colmare un'assenza importante". "Proponiamo che delle attuali sei coppie giornaliere di treni - ha spiegato - una parta da Pescara la mattina presto per essere a Roma in 2 ore e 45 minuti, con ritorno la sera entro le 21 nel capoluogo adriatico. L'obiettivo e' quello di incidere, riducendolo, sul trasporto privato, soprattutto in ingresso nella capitale"

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Sociale, il Comune di Montesilvano cerca locali in fitto

«Sono sempre più crescenti le difficoltà che affliggono i nostri concittadini. Penso ad esempio alle emergenze abitative nelle quali si trovano interi nuclei familiari. Per dare una risposta proprio a queste situazioni abbiamo promosso una indagine esplorativa sul mercato di riferimento, con cui individuare locali in locazione, con l’ulteriore obiettivo di razionalizzare l’utilizzo degli immobili e le risorse dell’Ente». Così il sindaco Francesco Maragno annuncia la procedura ad evidenza pubblica indetta dall’Ente affinché chiunque abbia intenzione di mettere a disposizione dell’Ente un locale presenti la propria manifestazione di interesse.

Con l’avviso il Comune intende cercare nuove sedi dove poter attivare progettualità sociali di varia natura a supporto dei cittadini in difficoltà. L’avviso risponde anche a quelle esigenze di razionalizzazione dell’utilizzo degli immobili nella disponibilità dell’ente e di riduzione della spesa a carico del bilancio comunale, perseguite dall’Amministrazione Maragno.

Gli immobili devono possedere destinazione residenziale o essere civili abitazioni. Tra i requisiti necessari anche la piena e immediata fruibilità o che possono essere resi fruibili per le esigenze del Comune;  gli edifici devono essere conformi alle vigenti norme in materia residenziale, sanitaria, di sicurezza antincendio e antinfortunistica. I locali possono essere collocati su tutto il territorio comunale ed essere comodamente raggiungibili. Per la valutazione degli immobili verranno presi in considerazione: la  facilità di accesso da strada o piazza o parcheggio pubblico o di uso pubblico e/o presenza del servizio di trasporto pubblico al fine di consentire una regolare erogazione e fruizione dei servizi sociali; la disponibilità del proprietario, a propria cura e spese, a provvedere all’adattamento dei locali per le esigenze per l’uso cui destinare l’immobile, con accollo di ogni incombenza di ordine tecnico e amministrativo; la disponibilità del proprietario alla stipula di un contratto di locazione con l’opzione di acquisto in favore del Comune cosiddetto “affitto con riscatto”.

La durata del contratto di locazione sarà di sei anni. Per partecipare è necessario far pervenire  la propria manifestazione di interesse con l’indicazione dei locali proposti ed una loro descrizione corredata di stralcio planimetrico, indirizzandola a: Comune di Montesilvano – settore Amministrativo, piazza Diaz, 1, 65016 Montesilvano.

Non è previsto un termine perentorio entro cui fare pervenire le manifestazioni di interesse. L’amministrazione comunale, quindi, man mano che dovrà dare soluzione a specifica esigenza potrà prendere in considerazione le manifestazioni di interesse fino allora pervenute.

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Direttiva Bolkestein, Forza Italia contro la legge delega

"Una soluzione che distruggera' e sconvolgera' la tipicita' del comparto balneare italiano, mettendo in crisi il settore piu' importante dell'intero sistema turistico nazionale". Cosi' gli esponenti abruzzesi di Forza Italia a proposito del disegno di legge delega sulla direttiva Bolkestein, parlando di "presa per i fondelli" e sottolineando che "tale disegno, approvato alla Camera dei Deputati, comportera' per gli attuali concessionari l'esproprio di fatto delle loro aziende, oltre alla perdita del lavoro, senza ammortizzatori sociali, visto che la delega non prevede oneri". A fare il punto della situazione, in conferenza stampa, sono stati il parlamentare Fabrizio Di Stefano, il coordinatore regionale di Fi, Nazario Pagano, e i consiglieri regionali Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo. "Il settore delle imprese balneari - hanno sottolineato - rappresenta per il nostro Paese un'importante realta' socio-economica e di sviluppo, composta tradizionalmente da aziende in maggioranza a gestione familiare, la cui unica e primaria fonte di reddito e' il proprio lavoro. Siamo di fronte ad un problema serio che riguarda 30mila aziende e oltre 100mila lavoratori". "Il Governo - ha detto Di Stefano - non ha nemmeno provato a fare la battaglia per un ulteriore procrastinamento della Bolkestein, ma si e' fatto semplicemente fare questa delega. Altri Paesi piu' lungimiranti, come la Spagna, hanno garantito alle loro aziende balneari una proroga che arriva fino a 75 anni, senza nessun richiamo o procedure ad oggi da parte di Bruxelles".

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Terza variazione al bilancio di previsione a L’Aquila

Terza variazione al bilancio di previsione 2017/2019 all'esame del Consiglio comunale di L'Aquila che si riunira' venerdi' 17 novembre, alle 9.30, nell'aula "Tullio De Rubeis" della sede comunale di Villa Gioia. I lavori proseguiranno con la discussione su due proposte deliberative riguardanti altrettante acquisizioni di terreni appartenenti, rispettivamente, all'Istituto diocesano per il sostentamento del clero e alla parrocchia di Santa Maria di Pianola, per la realizzazione dei campi sportivi nelle due frazioni. L'ordine del giorno della seduta prevede quindi l'esame di una proposta deliberativa contenente un permesso a costruire in deroga, in ordine a un progetto di riparazione, con miglioramento sismico, di un fabbricato situato in centro storico. In discussione anche un'interrogazione, presentata dal consigliere Lelio De Santis (capogruppo Idv- Cambiare insieme) su "Bando Case e Map" e due ordini del giorno. Il primo, anch'esso a firma del consigliere De Santis, riguarda la "Risoluzione di problemi inerenti la viabilita' al bivio di San Gregorio", mentre il secondo, che vede come firmataria la consigliera Carla Cimoroni (L'AquilaChiama), ha per oggetto "Trattato sulla stabilita', coordinamento e governance nell'Unione economica e monetaria"

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Summit sulla rimodulazione dei posti letto Ini Canistro 

L'assessorato alla Sanita' della Regione Abruzzo ha convocato il tavolo tecnico chiesto dalla Casa di cura privata Ini di Canistro per la rimodulazione dei posti letto nella monospecialistica in Ortopedia, il cui avvio e' previsto per il prossimo primo gennaio. L'incontro e' stato fissati per domani, lunedi' 13 novembre, a Pescara nella sede della direzione Sanita' dell'amministrazione, alla presenza del capo dipartimento, Angelo Muraglia, e del dirigente Germano De Sanctis da una parte, e del direttore amministrativo della casa di cura, Daniela Stati, dell'avvocato Tommaso Marchese, e del consulente della struttura privata Giancarlo Masciarelli, esperto in materia sanitaria a livello nazionale, dall'altra. Al tavolo potrebbe partecipare anche l'assessore al ramo Silvio Paolucci. All'ordine del giorno del tavolo, la richiesta della casa di cura del gruppo nazionale guidato dalla famiglia Faroni, di ottenere la rimodulazione dei posti letti accreditati leggendo in chiave meno restrittiva il decreto Lorenzin: non, dunque, non nella sola Ortopedia, secondo un modello "monospecialistico", ma anche in Urologia, secondo un modello "multidisciplinare" e "dipartimentale". L'urgenza dell'incontro era stata motivata dalla Ini dal fatto che sono in corso i lavori di ristrutturazione edilizia e la riorganizzazione degli spazi e delle funzioni della clinica, in vista dell'oramai imminente scadenza di gennaio 2018. Nel corso di un'audizione alla quinta commissione del Consiglio regionale (Sanita') prima, e poi con un parere legale realizzato dall'avvocato Marchese, la Ini aveva evidenziato che la Regione ha facolta' di apportare una modifica a quanto deciso dal decreto commissariale del 12 settembre 2016, che aveva disposto la riconversione della casa di cura interpretando il decreto Lorenzin in modo restrittivo, ovvero in struttura "mono-specialistica" con l'assegnazione di 30 posti letto nella sola Ortopedia e Traumatologia, a cui si aggiungono 5 posti letto di recupero e Riabilitazione funzionale. Questo perche', sostiene il parere legale, il decreto Lorenzin aveva demandato la definizione e l'applicazione a una specifica intesa in sede di conferenza Stato-Regioni, che si sarebbe dovuta sottoscrivere entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto stesso. Passaggio mai avvenuto. E dunque, sostiene ancora il parere legale, possono essere le Regioni e le Asl ad avere la facolta' di stabilire le modalita' attuative del decreto, facendo valere il principio della multidisciplinarieta' e delle "Aree funzionali omogenee", accreditando alla struttura di Canistro 23 posti letto di Ortopedia e Traumatologia e, appunto, 7 posti letto di Urologia. 

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Lanciano, presentato dossier per la candidatura a Capitale della Cultura 2020

Dossier di 62 pagine, oggi presentato in Municipio, per la candidatura di Lanciano a Capitale della Cultura Italiana 2020. Mercoledi' 15 novembre il Mibact rendera' note le 10 Citta', tra le iniziali 45 candidate, che saranno chiamate a proseguire il percorso per la designazione di Citta' Capitale della Cultura che sara' resa nota il prossimo 31 gennaio. Lo scorso 15 settembre Lanciano ha superato la prima scrematura ed e' entrata nel novero delle attuali 31 citta' semifinaliste. Alla presentazione del dossier sono intervenuti il sindaco Mario Pupillo, l'Assessore alla Cultura Marusca Miscia, il partner tecnico Studio Eventi e Congressi, associazioni e personalita' che hanno contribuito alla stesura del dossier "Lanciano Citta' del Miracolo, delle Fiere e della Musica - La Cultura dell'Anima", inviato al Ministero dei Beni Culturali. 

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Ospedale di Atessa, in futuro avrà la Medicina del lavoro

La Giunta regionale d' Abruzzo ha deliberato la trasformazione in ospedale di area disagiata il nosocomio "S. Camillo de Lellis" di Atessa, che inoltre avra' la Medicina del lavoro a servizio della piu' grande area industriale del Centrosud. "Cambio di rotta rispetto al passato e alla continua spoliazione", commenta il sindaco Giulio Borrelli. La Giunta regionale, con voto unanime, ha motivato "La riconversione del presidio di Atessa, con una consistenza di servizi pari a quelli di ospedale di zona disagiata, con conseguente riorganizzazione dei compiti, offrirebbe una risposta assistenziale adeguata alla domanda di salute espressa dal territorio dell'Abruzzo meridionale. Il presidio di Atessa, in quanto punto di riferimento di un'area ampiamente sviluppata dal punto di vista produttivo, aggiuntivamente, puo' diventare un polo pubblico per la medicina del lavoro, venendo incontro ai bisogni di tutta la Asl Lanciano-Vasto-Chieti". Atessa e' al centro di un comprensorio di 31 comuni, molti in montagna, per 50 mila abitanti, e attraverso la grande realta' produttiva d'Abruzzo produce 1/3 del Pil (Prodotto interno lordo) regionale.

"La Regione Abruzzo - aggiunge commenta il sindaco Borrelli - riafferma cosi' tante buone ragioni per tenere in vita e valorizzare l'ospedale del nostro territorio. La delibera della Giunta ordina alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti di interrompere la riconversione in presidio territoriale e dice si' alla nostra richiesta di trasformarlo in ospedale di area disagiata. E' una svolta molto importante e rappresenta un cambio di rotta rispetto alle scelte del passato. Non e' vero, come insinua qualcuno, che la montagna ha partorito il topolino. La verita' e' che abbiamo spostato la montagna. E' la prima volta che accade dopo tante battaglie. Atessa un paese-cerniera tra una zona industriale e un vasto entroterra montano, particolarmente disagiato"

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Citta’ della terra cruda, assemblea in Abruzzo 

Tutelare e valorizzare l'architettura in terra cruda in Italia, adottando normative regionali e nazionali in materia. Se ne parlera' all'Assemblea delle Citta' della terra cruda, in programma a Manoppello sabato 11 novembre con delegazioni di Comuni di Abruzzo, Marche e Sardegna. Per l'occasione il CEDTerra di Casalincontrada (Chieti) presentera' la mostra 'Le case di terra paesaggio di architetture' e il calendario 'Terra cruda 2018'. Nel pomeriggio, tour delle case di terra a Manoppello. L'Associazione internazionale Citta' della terra cruda nasce a Samassi (attuale provincia del Sud Sardegna) nel 2001. Fondatori dell'Associazione sono per la Sardegna i Comuni di Samassi, Villamassargia, Serramanna, Ussana, Guasila, Vallermosa, San Sperate, Musei, Samatzai, Serrenti, Segariu, Nuraminis e Selargius, per le Marche Montegranaro e Treia, per l'Abruzzo Casalincontrada e Roccamontepiano. Attualmente aderiscono all'Associazione 40 Comuni in rappresentanza di Sardegna, Abruzzo, Marche, Piemonte e Basilicata, enti territoriali, un ente Parco, professionisti, associazioni e imprese. L'Associazione promuove il recupero delle tradizioni e del patrimonio edilizio, naturalistico, artistico e storico delle comunita', favorisce iniziative economiche che contribuiscano all'evoluzione di sistemi culturali e tipologie produttive in agricoltura. La Rete tra i Comuni della terra cruda e' lo strumento attraverso il quale garantire la partecipazione delle comunita' agli obiettivi condivisi, tramite sistemi informativi, osservatori, banche dati e attraverso collaborazione con Universita', centri di ricerca ed esperti. Sono inoltre promossi recupero e riuso del patrimonio edilizio abbandonato, per limitare la cementificazione dei suoli agricoli in linea con il documento "Orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l'impermeabilizzazione del suolo" della Commissione europea con cui ci si propone che entro il 2020 le politiche dell'UE tengano conto delle loro conseguenze nell'uso dei terreni. Un censimento promosso dalla Regione Abruzzo tra 1996 e 1999 individuo' 800 case di terra cruda sul territorio di 40 Comuni. Nelle province di Chieti, Pescara e Teramo si erano diffuse nella prima meta' dell'800, a seguito di un notevole frazionamento dell'unita' poderale classica che moltiplico' la domanda di case coloniche. L'esigenza di soddisfare tale domanda al minimo costo possibile porto' alla diffusione dell'edificazione con impasto di terra cruda e paglia. Un'indagine Istat del 1934 attestava che le case di terra costituivano il 20% del patrimonio edilizio abruzzese, urbanizzazione e conseguente 'deruralizzazione' negli anni '50 e '60 innestarono un processo di abbandono e sostituzione dei vecchi manufatti. Oggi le Case di Terra sono episodi isolati nelle campagne abruzzesi, testimoni di una memoria contadina che il centro di documentazione intende conservare, tutelare e valorizzare a fini culturali e turistici.

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Raccolta differenziata, Maragno presenta all’Ecomondo di Rimini l’isola ecologica go-go stazionario

Ancora un nuovo tassello nel percorso avviato dall’Amministrazione Maragno per potenziare la raccolta differenziata a Montesilvano. A partire dalla fine del mese di novembre verrà installata  l’isola ecologica “go-go stazionario” prodotta da E.S.A. spa Ecologia, soluzione  ambiente di Bibbiano (RE).

Teatro della presentazione ufficiale, l’Ecomondo, la fiera internazionale, leader della green e circular economy nell'area euro-mediterranea, in corso a Rimini fino al 10 novembre.

A lanciare la novità montesilvanese il sindaco Francesco Maragno, l’assessore all’ambiente Paolo Cilli e Nicola della Corina per Formula Ambiente e Sapi.

L’isola ecologica di 6,50 x 2,20 metri permette il conferimento dei rifiuti differenziati e consente il riconoscimento dell’utenza per ogni bocca, per mezzo del codice fiscale. I 5 differenti tipi di rifiuti possono essere alloggiati in cassonetti di dimensioni tra i 120 e i 1100 litri carrellati.

«Questa isola ecologica -  dichiara il sindaco Francesco Maragno  - è un ulteriore strumento messo a disposizione di tutti i cittadini, che consentirà di realizzare una perfetta raccolta differenziata. L’isola ecologica, la prima di una serie che andremo a collocare su tutto il territorio, permette ai residenti di conferire i loro rifiuti differenziati, al momento del bisogno. L’obiettivo che sta muovendo ogni azione della nostra Amministrazione in collaborazione con la società di gestione dei rifiuti Formula Ambiente e Sapi è quello di raggiungere il 65% di raccolta differenziata, fissato per legge. Per fare questo, stiamo conducendo una graduale estensione della raccolta con sistema porta a porta su tutto il territorio. A tal proposito sono molte le iniziative condotte proprio in questi giorni per sensibilizzare i cittadini e coinvolgere gli amministratori di condominio delle due nuove zone della città, interessate dalla nuova modalità di raccolta. Solo con l’impegno di ciascuno di noi è possibile ottenere risultati sempre più ambiziosi e significativi».

Prosegue infatti il percorso di estensione della modalità di raccolta porta a porta, oggi realtà affermata in tutta Montesilvano Colle, dove, nel mese di ottobre, si è registrata una percentuale di rifiuti differenziati dell’80,42%. In questi giorni sono in corso tutte le procedure per estendere il sistema porta a porta ad altre 2500 utenze, nelle zone PP1 e al confine con Pescara.  

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