Politica

Biondi: Da Lega e Fi c’è incomprensibile rincorsa alla sconfitta

"Da Lega e Fi incomprensibile rincorsa alla sconfitta. Si parta dai programmi". E' il richiamo che il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi (Fdi), formula in un intervento sulle divisioni nel centrodestra abruzzese in vista delle elezioni regionali con la Lega che ha annunciato che correrà da sola e con Fi che ha risposto allo stesso modo il giorno dopo. Biondi, una volta "archiviate le esternazioni ferragostane e placati gli animi", invita il centrodestra a ripartire "azzerando l'assurda spirale fatta di provocazioni che sta entusiasmando solo grillini e Partito democratico e tornare a discutere del programma di governo da sottoporre agli abruzzesi". Solo dopo si parlerà di nomi e si sceglierà il migliore.

"Meriterebbe un'approfondita analisi specialistica il fenomeno per cui il centrodestra dà il meglio di sé quando è sotto pressione e quasi ritenuto morente e, al contrario, quando ha il vento in poppa fa di tutto per autodistruggersi - scrive Biondi, per il quale citando un sondaggio di 10 giorni fa, "la crescita del movimento di Salvini, per esempio, avviene a scapito degli alleati: la somma della coalizione, infatti, si attesta al di sotto del 29%, sei punti e mezzo in meno delle politiche del 4 marzo scorso". "Di fronte abbiamo due modelli. Uno, vincente, quello dell'Aquila, con una coalizione ampia che va da Fratelli d'Italia all'Udc, passando per le esperienze civiche, con un'offerta umana e politica credibile e con un programma di cambiamento. L'altro, quello perdente, di Teramo, dove il fuoco amico delle rappresaglie ha portato alla sconfitta di una persona perbene, preparata e capace come Giandonato Morra e che ha ridato fiato a un centrosinistra già avviato verso l'opposizione - scrive ancora Biondi. 

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Metanodotto Larino Chieti, Costa: la Vas è necessaria

"Siamo stati interessati dal Ministero dello Sviluppo economico circa il metanodotto Sgi della tratta abruzzese Larino Chieti. Ci è stato chiesto un parere circa l'assoggettabilità a Vas, Valutazione ambientale strategica, del progetto definitivo. Considerando la fragilità del territorio, che è fortemente sismico, e l'impatto dell'opera, dopo un'attenta analisi da parte del nostro ufficio legislativo, riteniamo che la Vas sia necessaria e non è stata effettuata. Chiederemo inoltre su questo anche un parere da parte dell'avvocatura dello Stato", lo ha detto il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa.

"Numerosi comitati, singoli cittadini, ci stanno sensibilizzando circa l'impatto del metanodotto - conclude il ministro Costa - siamo persuasi che occorra approfondire le valutazioni ed è quello che stiamo facendo". Sulla questione intervengono anche il Sottosegretario Gianluca Vacca ed il consigliere regionale Sara Marcozzi "Questo Governo si conferma attento alle necessità del territorio e di chi lo abita" affermano "ieri la notizia sulla Bonifica del SIN Bussi, oggi l'attenzione al Metanodotto Larino Chieti. Abbiamo attivato tutti i canali per tentare di fare chiarezza sull'opera, ci auguriamo che si possa trovare la migliore soluzione per i territori. Quello di oggi è un passo importante che ci auguriamo porti l'Abruzzo nella giusta direzione".

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Sulmona, il sindaco Casini si dimette

La sindaca di Sulmona si è dimessa dopo aver abbandonato l'aula consiliare mentre era in corso la discussione sulla riclassificazione dell'ospedale di Sulmona a ospedale di Primo livello. Una seduta consiliare burrascosa che ha fatto riesplodere la crisi all'interno della maggioranza che sembrava chiusa con la verifica di quindici giorni fa. A riproporre la questione della coesione della maggioranza e dei programmi da attuare è stato il consigliere comunale Andrea Ramunno (Adesso Sulmona)che mentre ci si accingeva a votare all'unanimità la delibera per l'ospedale ha chiesto la parola facendo riesplodere la crisi. "Abbiamo chiesto due volte una verifica e questa nostra richiesta è stata disattesa - ha detto Ramunno - prendo atto che in questo momento l'amministrazione comunale non è in grado di rispondere alle sfide che ci si propongono, il sindaco prenda atto anche lei di questa situazione". Dichiarazioni che hanno gelato l'aula ma soprattutto la sindaca, che poco dopo ha abbandonato l'aula anticipando di fatto la decisione maturata nel pomeriggio. E' durata appena due anni, dal 20 giugno 2016 ad oggi, l'esperienza amministrativa del sindaco Annamaria Casini e della coalizione civica alla guida del Comune di Sulmona. Due anni segnati da una maggioranza che ha portato avanti il proprio mandato, incontrando difficoltà, provocate sia dalle incertezze dovute sia ad una coesione spesso rivelatasi fragile sia ad una macchina burocratica, che come nel caso della ricostruzione post sisma e di altri interventi, anche ordinari, ha mostrato tutta la sua farraginosità e lentezza, ostacolando l'azione amministrativa. La coalizione civica aveva dalla sua parte la presenza di giovani che hanno suscitato speranze negli elettori, per uno svecchiamento della classe politica cittadina, dando vita ad una classe politica nuova. Speranze franate oggi pomeriggio con la lettera di dimissioni del primo cittadino.

"Il mio è un atto di grande coraggio in quanto ritengo che non sia rispettoso nei confronti della città restare a lottare inutilmente tra le beghe politiche o presunte tali, che nulla hanno a che fare con il mio modo di intendere la politica e di operare per risolvere i problemi di Sulmona". E' uno dei passaggi più significativi della lunga lettera con cui la sindaca di Sulmona Annamaria Casini, ha rassegnato le sue dimissioni decretando dopo due soli anni, la fine anticipata dell'amministrazione guidata per la prima volta da una donna. "La coalizione che ha sostenuto questo progetto oggi ha dimostrato di essere di fatto venuta meno, attraverso azioni ed omissioni indebolendo il progetto politico che doveva essere di reale cambiamento, per ideali e azioni. Oggi c'è stata l'ultima e più grave dimostrazione di come si stia giocando sulla pelle delle persone e della città. E a questo gioco io non ci sto. Ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità rispetto ad un progetto che non è solo del sindaco, ma è di un intero gruppo, una maggioranza incartata su discussioni sterili che poco hanno a che fare con il bene di Sulmona". Quindi la stoccata ai giovani consiglieri che secondo il progetto civico da lei sostenuto, dovevano essere i giovani del cambiamento. "Non hanno avuto il coraggio nè la giusta maturità di affrontare in modo deciso i problemi per portarli ad una risoluzione positiva insieme o di rinunciare alla poltrona. Mi assumo, come ho sempre fatto, le mie responsabilità e anche per loro conto, con grande dolore e rammarico per tutto quanto avrei voluto continuare a fare per la mia città, ho deciso di concludere il mandato prematuramente".

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Elezioni, Rotondi: in Abruzzo la Lega fa la prova generale della rottura del centrodestra

 "Non mi sorprende la scelta abruzzese di Salvini e non la considero un passaggio tattico" ma la "prova generale" della rottura del centrodestra da parte della Lega che punta non piu' ad una alleanza ma a una "forma partito" per tutta l'area politica, e a questo punto corrergli dietro e' inutile se non dannoso. Lo sostiene Gianfranco Rotondi, segretario di Rivoluzione Cristiana e vice presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera, che spiega: "Studio da anni per curiosita' intellettuale le mosse del ministro degli Interni e non lo considero un uomo di avventure bensi' uno dei due o tre politici strutturati rimasti in campo. Mi e' chiaro che Salvini punta a un centrodestra molto diverso da quello berlusconiano: Silvio ebbe occasione e carisma per costruire una coalizione di partiti tutti in qualche modo riferibili alla sua leadership". "L'intelligente Salvini - prosegue Rotondi - capisce che cio' non sara' piu' possibile per lui e per nessuno e costruisce il 'suo' centrodestra in forma di partito e non di coalizione. La sua Lega si allarga accogliendo figure di secondo piano ma riferibili ai mondi del vecchio centrodestra. Lo sbocco e' un partito, non una coalizione. Salvini pensa a un centrodestra come il Movimento Cinquestelle, ossia un partito e una lista unica". Quindi secondo Rorondi "L'Abruzzo e' una prova, non e' detto che sara' vincente ma e' una prova generale. A questo punto Forza Italia e la nuova Dc dovranno presto rinunciare al 'refrain' del 'Matteo torna a casa'. Rischiamo di apparire come quei mariti che aspettano il ritorno della moglie scappata di casa. Per carita', ce ne sono tanti, ma e' difficile che aggreghino consensi", conclude Rotondi.

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Di Giuseppantonio (Udc): Si realizzi la corsia di emergenza sulla A14

“Quanto avvenuto sulla tangenziale di Bologna, nei giorni scorsi, ripropone la sicurezza sulle nostre autostrade. Per anni, come Presidente della Provincia di Chieti, di Segretario Regionale dell’Udc e come Sindaco di Fossacesia, ho sollecitato il Ministero delle Infrastrutture e la Società Autostrade, il presidente della Regione ed i parlamentari perché sul tratto abruzzese della A14 fosse realizzata la terza corsia. Quasi nessun rappresentate ha mai risposto alle mie istanze, se non la società autostrade dicendo che il volume di traffico non giustificherebbe il finanziamento della terza corsia”.

Lo ricorda e lo evidenzia Enrico Di Giuseppantonio che, dopo la sciagura avvenuta nei giorni scorsi a Borgo Panigale, alle porte di Bologna, riporta in primo piano l’urgenza di rendere sicura l’autostrada A14. “Prim’ancora delle terza corsia, credo siano necessario realizzare delle corsie di emergenza, che purtroppo mancano su molti viadotti, alcuni anche di considerevole lunghezza, che caratterizzano la A14 - sottolinea il Segretario Regionale dell’UDCDi Giuseppantonio -. Un’assenza che rappresenta un serissimo pericolo per chi la percorre, che si affida alla buona sorte pur di non venirsi a trovare in panne. Ancora una volta faccio appello al Ministero delle Infrastrutture, alla Società Autostrade ed a tutti gli eletti in Abruzzo, perché si assicurino interventi che salvaguardino l’incolumità di quanti viaggiano sull’A14, autostrada fondamentale nei collegamenti tra Nord e Sud della nostra Penisola”.  

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Parchi, verso un protocollo per la rete di ricarica elettrica

 Ieri mattina, nella sede dell'Assessorato al Turismo, l'assessore al Turismo, Giorgio D'Ignazio, l'assessore ai Parchi e alle riserve Lorenzo Berardinetti, il Direttore del dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio, Francesco Di Filippo, ed il dirigente, Bruno Celupica, hanno incontrato il commissario dell'Ente Parco regionale Sirente Velino, Igino Chiuchiarelli, Giovanni Del Principe dell'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Gabriele Santucci dell'Ente Parco Nazionale della Majella, il presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Tommaso Navarra, ed il Direttore Alfonso Calzolaio. L'obiettivo dell'incontro è stato quello di condividere ed approfondire un possibile accordo finalizzato alla realizzazione di una rete di ricarica elettrica nei grandi parchi naturali della regione Abruzzo. Un protocollo di intesa da stipulare tra la Regione ed i quattro parchi abruzzesi che mira a conciliare il principio di salvaguardia dell'ambiente naturale e della bio-diversità garantito dal sistema protezionistico della rete dei grandi parchi, riserve naturali e regionali e delle aree naturali con le esigenze di sviluppo socio-economico del territorio, attraverso la realizzazione di progetti ecosostenibili e la fornitura di servizi avanzati, utili per cittadini ed imprese. L'installazione di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici gestite con le più avanzate tecnologie informatiche per il controllo della gestione remota saranno in grado di rispondere alle attuali ed alle future esigenze di una mobilità evoluta e sostenibile. Considerando che la diffusione della mobilità elettrica rappresenta un fattore decisivo per lo sviluppo sostenibile del settore turistico dei Parchi abruzzesi e che l'espansione della mobilità elettrica produrrà benefici significativi per il sistema Paese nel suo complesso, questo protocollo rappresenta un accordo importante che ha ottenuto una ampia condivisione e che contribuirà al rafforzamento ed alla qualificazione dei servizi turistici a livello regionale sotto il profilo quali-quantitativo, producendo ricadute positive sul sistema economico abruzzese nel suo complesso. È in agenda la convocazione di un tavolo tecnico per approfondire i dettagli e garantire l’operatività del Protocollo, la cui firma è prevista per il mese di settembre.

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Sclocco: 1,7 milioni ai progetti di formazione per gli Its

Il potenziamento dei percorsi formativi in un'ottica di inserimento nel mondo del lavoro è uno degli obiettivi principali che si pone di raggiungere il nuovo avviso del Fondo sociale europeo pubblicato dalla Regione Abruzzo. Finanziato per circa 1,7 milioni di euro, l'avviso "Sviluppo e qualificazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore" è rivolto ai giovani e agli adulti, anche occupati, e agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Le domande per accedere al bando possono essere presentate dalle cinque fondazioni che sono a capo degli Its: Fondazione Its L'Aquila per l'efficienza energetica, Fondazione Its Chieti per sistema meccanica, Fondazione Its Pescara per il sistema moda, Fondazione Its Teramo per il sistema agroalimentare e infine la Fondazione Its di ultima costituzione, quella di Ortona sulla mobilità sostenibile.

L'avviso prevede il finanziamento di 6 progetti per un importo massimo a progetto di 280 mila euro. Una volta presentato il progetto e ritenuto finanziabile dalla commissione regionale, l'Its attiverà il percorso di formazione che dovrà rivolgersi alle categoria di giovani, studenti e adulti, lavoratori e non, indicati in precedenza. Le domande possono essere presentate fino al 10 settembre esclusivamente sulla piattaforma elettronica della Regione Abruzzo.

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Febbo e Sospiri: si provveda allo scioglimento del Consiglio regionale

I consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri hanno scritto al presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo per chiedere formalmente "se ha ricevuto le dimissioni volontarie del presidente della Giunta regionale". In tal caso, scrivono i due, ''qualora le fossero state comunicate siamo a richiederle, ai sensi e per gli effetti dell'art.140, comma 2 del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale, i provvedere tempestivamente e senza indugio a dichiarare lo scioglimento del Consiglio regionale con suo decreto che dovrà essere notificato ai consiglieri e pubblicato sul Burat per ogni effetto di legge. Non ci muoviamo dalla nostra posizione, non esiste centrodestra competitivo che non sia unito, pensiamo di proseguire percorso unendo liste di centrodestra Udc, Fdi, ci auguriamo che la Lega dopo le vacanze possa riflettere, così si fa un favore a M5s e centrosinistra, andiamo avanti con senso responsabilità costituendo liste con campioni preferenze, candidati molto forti. Subito dopo Ferragosto 3 punti programmatici per futuro Regione, ci confronteremo con alleati che si vorranno essere, proporremo nostra figura, quello che ci interessava erano le dimissioni di D'Alfonso, ciò che doveva avvenire quattro mesi fa''.

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Innaurato nuovo presidente del Cram

Il nuovo presidente del Cram Abruzzo è il Consigliere regionale Antonio Innaurato, già membro del direttivo del Consiglio regionale abruzzesi nel mondo. “Sono onorato di questo incarico – ha dichiarato Innaurato – grazie al quale, in collaborazione con gli altri colleghi, ci permetterà di portare avanti i rapporti con la vasta comunità abruzzese nel mondo e di poter svolgere a breve il nostro Consiglio ordinario annuale con il quale programmare le attività future. Nell’immediato sarà posta massima attenzione alle convenzioni con le Università abruzzesi e straniere e al progetto “Cervelli di ritorno”, già deliberato nel corso dell’Assemblea di Rosario in Argentina del novembre scorso. Un’altra priorità sarà rafforzare i rapporti con il distretto nord americano visto che negli ultimi anni si sono allentati”. “Inoltre – prosegue Innaurato – non bisogna dimenticare gli emigranti abruzzesi che vivono situazioni di particolare difficoltà, come sta avvenendo in Venezuela”. “Un obiettivo da perseguire è il rafforzamento dell’economia abruzzese attraverso la promozione del brand Abruzzo. Per farlo – conclude il nuovo presidente del Cram - è necessaria una riorganizzazione delle nostre associazioni all’estero che dovranno ricoprire un ruolo più attivo e dinamico, in modo da affrontare le nuove sfide ed essere sensibili ai cambiamenti della società che generano fenomeni come la recente ondata migratoria”. 

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Pagano (Fi): ci auguriamo che la Lega Abruzzo ci ripensi 

"Non ci muoviamo dalla nostra posizione, non esiste un centrodestra competitivo che non sia unito. Noi pensiamo di proseguire il percorso unendo le liste di centrodestra, intendo Udc, Fratelli d'Italia, liste civiche, e ci auguriamo che la Lega, dopo le vacanze d'agosto, possa riflettere e ripensarci, altrimenti si fa un favore a M5s e centrosinistra". Così il coordinatore regionale di Forza Italia in Abruzzo, il senatore Nazario Pagano, commenta l'intento della Lega di presentarsi autonomamente, come annunciato oggi dal coordinatore regionale, il deputato Giuseppe Bellachioma, alle elezioni regionali in Abruzzo previste nei prossimi mesi. Nessuna riunione, in proposito, in Forza Italia per il momento, "andiamo avanti con senso di responsabilità" dice e annuncia candidati molto forti per la prossima scadenza elettorale in Abruzzo, con tre punti programmatici per il futuro della Regione. "Ci confronteremo con gli alleati che vorranno esserci e proporremo una nostra figura". 

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