Politica

Trasporto locale, tariffa urbana Tua ridotta in 31 Comuni 

La tariffa urbana per il biglietto Unico delle corse di Tua sarà ridotta del 60% entro il primo semestre del 2019 e sarà estesa a 31 Comuni del pescarese: il costo medio del biglietto passerà quindi dai tre euro attuali a 1,20 euro per i 450 mila abitanti dei comuni interessati, con l'obiettivo di ridurre gli ingressi di auto verso Pescara, attualmente 115 mila al giorno. Si tratta del Piano Bus Rapid Transit di Tua che riguarderà inizialmente il tratto Montesilvano-Pescara: il progetto prevede corsie preferenziali per accelerare la velocità di percorrenza effettuata con autobus a metano, in attesa dell'introduzione nel parco dei mezzi Tua di una parte di bus elettrici che attualmente hanno un costo estremamente elevato. E poiché da uno studio della Cerved - società di certificazione delle imprese italiane - emerge che da 35 mila a 40 mila utenti sarebbero disposti a lasciare l'automobile per preferire il mezzo pubblico per entrare a Pescara, si stima per Tua un introito aggiuntivo di circa 6 milioni di euro. "Tua, in questo modo, punta ad un forte incremento degli introiti - dichiara il presidente della società di trasporto Tullio Tonelli -: secondo lo studio porteremo sugli autobus circa 6 milioni di persone in più. Per il futuro c'è in cantiere l'istituzione della 'tariffa a zona' che prevede l'estensione della tariffa adottata a Pescara, anche per tutti gli altri bacini regionali". 

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Conferenza programmatica Pd, Di Sabatino: L’orgoglio democratico parte dalla nostra comunità politica e la giornata di oggi è solo l’inizio del percorso che ci attende

Si è svolta oggi (sabato 24 novembre) la seconda “Conferenza programmatica - Abruzzo 2030”, organizzata dal Pd regionale (coordinatori della squadra Andrea Catena e Maria Ciampaglione) nella sala D’Annunzio dell’Aurum, a Pescara. Una giornata intensa, che ha visto la partecipazione di molti rappresentanti istituzionali, militanti del Pd e cittadini, imprenditori, sindacalisti e rappresentanti di categoria.

La mattinata è stata tutta dedicata al lavoro dei tavoli tematici, ognuno con un focus chiaro e preciso: industria 4.0; scuola e università; la nuova sanità; pari opportunità; ambiente; agricoltura; territori e città metropolitane; cultura e turismo; collegamenti; welfare; lavoro, sviluppo, Mezzogiorno e Europa; e ricostruzione.

“È stato una giornata molto proficua – ha dichiarato il segretario regionale Renzo Di Sabatino –. L’obiettivo è stato centrato: creare un’occasione di confronto con la nostra base elettorale, con i nostri iscritti e i nostri amministratori, con le categorie produttive e le organizzazioni sindacali, ma anche con chiunque veda nel centrosinistra una concreta e valida alternativa alle politiche populiste e demagogiche che il governo nazionale sta portando avanti, per stilare insieme le priorità che la prossima classe dirigente abruzzese dovrà affrontare e inserirli in un programma elettorale concreto e attuabile.

 La giornata di oggi, ci tengo a dirlo, è solo l’inizio di un percorso, che continuerà fino alle prossime elezioni regionali. Un percorso nel quale saremo accompagnati dagli uomini e le donne che in questi anni hanno contribuito a creare l’orgoglio democratico. Il nostro, infatti, è un grande partito e chi lo mette in dubbio sbaglia”.

“Il mio impegno – ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, chiudendo la conferenza programmatica – è di portare a termine con onore il mandato, sapendo che in questi cinque anni abbiamo raggiunto importanti risultati, che devono essere la base di un ulteriore lavoro molto più forte e molto più coraggioso, allargando il più possibile la coalizione”.

Nel pomeriggio, ogni responsabile dei tavoli ha presentato il report della discussione che ha condotto.

Tutte le idee, le proposte e i suggerimenti saranno raccolti in un unico documento che sarà consegnato al candidato presidente, che avrà il compito di riportarli all’interno del programma elettorale del centrosinistra.

Sinteticamente, i risultati dei tavoli:

Sanità - si è sottolineata l’importanza di ridurre il costo dei ticket, di abbattere le liste d’attesa e di avviare nuove politiche di assunzioni.

Cultura - ribadita la necessità di realizzare un testo unico della cultura, che passi attraverso gli stati generali della cultura in Abruzzo, e un piano strategico con una programmazione triennale che individui obiettivi, priorità e linee guida.

Ricostruzione - occorrono risposte immediate, un intervento concreto ed esaustivo in modo che ricostruzione privata e pubblica corrano velocemente sullo stesso binario.

Collegamenti – si è puntato l’accento su tre priorità: manutenzione, sicurezza trasporti e completamento infrastrutture incompiute.

Ambiente – Si è concordato che le tematiche legate all’ambiente vanno affrontate in un’ottica di sistema che coinvolga la gestione del territorio e delle sue risorse attraverso un centro unico di programmazione delle politiche di gestione di acqua, rifiuti ed energia, insieme ai cittadini, alle associazioni e agli enti interessati.

Territori e città metropolitane – analizzata la legge regionale sulla Nuova Pescara, evidenziata la necessità di coinvolgere ulteriormente i territori coinvolti.

Industria 4.0 – bisogna indirizzare e studiare un preciso piano di finanziamenti pubblici.

Scuola e università – puntare sulla specializzazione dei tre atenei abruzzesi e, a livello nazionale, da sperimentare a livello regionale, istituzione del reddito di formazione.

Welfare - si è concordato che la sfida è abbassare drasticamente la percentuale di persone a rischio povertà, attraverso la riduzione del costo del lavoro e una revisione organica delle politiche per la casa.

Lavoro - tutti gli intervenuti hanno evidenziato la necessità di costituire un’agenzia unica per lo sviluppo, che si occupi di semplificare le procedure, attrarre investimenti e fare marketing territoriale.

Agricoltura - è stata puntato il faro sulla necessità di semplificare le procedure e sul valore dell’aggregazione per le imprese agricole.

Pari opportunità – fare rete fra donne competenti per femminilizzare le pratiche, dato che troppo spesso le donne sono ai margini de processi decisionali.

 

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Novecentomila euro per Istruzione e Formazione Professionale

Circa 900 mila euro (886 in totale) per favorire l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica: sono gli obiettivi principali del nuovo Avviso per la presentazione dell'offerta formativa "duale" legati ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). Gia' pubblicato sulla piattaforma informatica della Regione Abruzzo, prevede la possibilita' da parte degli organismi di formazione accreditati e quelli in corsi di accreditamento di presentare percorsi formativi. Le risorse sono cosi' divise: 269.691 per il finanziamento di due percorsi triennali finalizzati alla qualifica professionale e 80.318 per il finanziamento di 4 corsi per la durata di un anno relativamente alla IV annualita' IeFP finalizzati al conseguimento del diploma professionale. I primi sono destinati ai ragazzi compresi tra i 14 e i 18 anni non compiuti che hanno terminato il primo ciclo di istruzione e non hanno assolto al diritto dovere all'istruzione e formazione; i secondi sono invece destinati ai ragazzi di eta' compresa tra i 15 e 24 anni (fino al compimento dei 25 anni) che hanno terminato il primo ciclo di istruzione e sono in possesso di una qualifica professionale. L'intervento prevede l'attivazione, per gli allievi, di contratti di apprendistato di primo livello. In questa prima fase, l'Avviso si rivolge agli organismi di formazione che dovranno presentare le proprie proposte formative in coerenza con il sistema duale nazionale. Solo successivamente ci si potra' iscrivere ai corsi. Gli organismi di formazione accreditati o in corso di accreditamento potranno presentare la propria proposta esclusivamente sulla piattaforma informatica della Regione Abruzzo. L'avviso scade alle ore 23.59 del 15 dicembre 2018.

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Manovra, Pagano: incide negativamente sullo sviluppo

"Questa manovra incide negativamente sulle possibilità di sviluppo del nostro Paese e della nostra regione". Così questa mattina, in conferenza stampa a Pescara, il coordinatore regionale abruzzese di Forza Italia, il senatore Nazario Pagano, illustrando le controproposte degli azzurri in riferimento alla finanziaria del Governo, alla presenza del deputato Antonio Martino e dei coordinatori provinciali di Pescara, Carlo Masci, e di Chieti, Daniele D'Amario. "Non si colgono le esigenze e le istanze del popolo italiano e non si tende minimamente a ridurre il debito pubblico, la grande zavorra per l'economia nazionale - prosegue Pagano - ma anzi si aumenta il deficit, con misure che non permettono di crescere e appesantiscono ancor di più l'economia nazionale". Secondo il coordinatore regionale di Forza Italia, "non è certo con il reddito di cittadinanza che si può tornare a crescere e, anzi, questa misura ha provocato per la prima volta una contestazione da parte della Commissione europea, con il rischio di una procedura d'infrazione che può penalizzarci ulteriormente". Le controproposte di Forza Italia "sono quelle scritte nel programma di governo - sottolinea Pagano - a partire da una drastica riduzione della pressione fiscale, mentre il provvedimento del Governo prevede una diminuzione solo per una fascia di reddito. Inoltre, occorre concentrare la spesa sulle infrastrutture - prosegue il coordinatore regionale - mentre oggi i grillini mettono in campo soltanto una politica dei 'no'". 

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Riunione conclusiva per la salvaguardia dei tribunali minori

Il presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio conferma per mercoledì 28 novembre 2018 all'Aquila la riunione, conclusiva dei lavori, della Commissione regionale per la salvaguardia dei Tribunali minori d'Abruzzo. E' convocata per presentare ufficialmente al presidente della Giunta Giovanni Lolli il documento conclusivo dei lavori da sottoporre al confronto con il Governo e il ministro della Giustizia per la salvaguardia dei Tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto. Il documento chiederà al Governo un progetto di salvaguardia dei Tribunali abruzzesi, sulla base di precisi impegni, strutturali, organizzativi ed economici assunti da parte dei Comuni e della Regione Abruzzo. In un successivo incontro, Lolli e Di Pangrazio fisseranno l'agenda delle iniziative istituzionali da assumere presso il Governo, condividendole insieme alle rappresentanze parlamentari, istituzionali, territoriali e agli ordini professionali. 

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Cram, presentato il progetto ‘Cervelli di ritorno’

Paola Pittia, docente dell'Università di Teramoha presentato al Consiglio regionale abruzzesi nel Mondo (Cram) riunito fino a domani a L'Aquila il progetto 'Cervelli di ritorno' frutto di una convenzione fra Cram e l'università di Teramo: "Sono friulana figlia di emigrati in Venezuela, dove ho parenti, che a loro volta sono diventati emigranti negli Stati Uniti - ha premesso la Pittia - L'università insegna, forma, fa ricerca per creare conoscenza e ora ha una terza missione: quella di coinvolgere le comunità per la crescita del territorio stesso. Nelle università ci si occupa di internazionalizzazione, anche a livello didattico. 'Cervelli di ritorno': è una bella sfida, ci sono fondi ministeriali per il rientro. Il nostro progetto è per i giovani di seconda e terza generazione ma tiene anche conto dei giovani che hanno ripreso a emigrare di nuovo. L'Abruzzo offre molto ma ci vuole di più per attirare l'attenzione di chi si trova bene all'estero. Noi offriamo centri come il 'Gran Sasso institute' e dottorati per l'alta formazione". Francesco Di Filippo, responsabile del Dipartimento Turismo, Cultura e Paesaggio della Regione Abruzzo "Il turismo di ritorno è un'opportunità. L'Enit ha avviato azioni e studi in merito. Il turismo estero è in crescita, lo confermano 140 tour operator. Il turismo delle radici è importante e dall'America latina la percentuale di aumento è dalla doppia cifra. Quello di ritorno permette la destagionalizzazione. Gli emigrati in Europa tornano più spesso. Il progetto del 'Turismo di ritorno' che vi proponiamo deve coinvolgere le vostre associazioni e oggi si può dire che finalmente si parte perché ora abbiamo strumenti e tecnici per partire, rispetto a quattro anni fa".

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Regione, deliberato il nuovo Piano faunistico

La Giunta regionale dell'Abuzzo, su proposta dell'assessore alle politiche venatorie Dino Pepe, ha deliberato il nuovo Piano faunistico regionale atteso da quasi 20 anni. "Il Piano faunistico regionale - dice l'assessore Dino Pepe - è uno strumento fondamentale per la pianificazione e la programmazione faunistico-venatoria del territorio e, non per ultimo, per stabilire le linee guida e gli obiettivi della pianificazione faunistico-venatoria mediante la destinazione differenziata del territorio, tenendo conto delle realtà ambientali e socio-economiche dello stesso".

"L'adozione del Piano - precisa Pepe - rappresenta la parte conclusiva della procedura di Valutazione Ambientale strategica (Vas)". Dalla pubblicazione della delibera sul BURA, gli interessati avranno 60 giorni per presentare le osservazioni. Sarà poi il nuovo Consiglio regionale che dovrà approvare il piano faunistico venatorio che prevede inoltre la nuova riorganizzazione della gestione faunistica nella Regione Abruzzo. Il Piano è stato realizzato dall'ISPRA, con la collaborazione degli Uffici regionali. Una particolare attenzione è stata posta anche alla programmazione che riguarda la gestione delle popolazioni di cinghiali con il principale obiettivo di ridurre i danni alla colture agricole. Per quanto riguarda gli aspetti venatori, il Piano affronta la futura programmazione degli Istituti venatori, in particolare delle Zone ripopolamento e cattura, Aree cinofile, Oasi di protezione e Zone di rispetto venatorio. Al fine di uniformare la gestione di questi istituti - in allegato nel PFVR - è riportato un protocollo operativo al quale gli enti gestori (ATC) dovranno attenersi nella pianificazione delle attività. L'obiettivo è di sostituire, nel quinquennio di validità del Piano, gli attuali ripopolamenti effettuati con animali di allevamento con animali di cattura provenienti da queste aree. Sono previste indicazioni sulla riduzione dei Comitati di gestione degli Ambiti territoriali di caccia e dei componenti degli stessi.

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Il Pd a confronto per le proposte per l’Abruzzo

Seconda “Conferenza programmatica - Abruzzo 2030”, organizzata dal Pd regionale nella sala D’Annunzio dell’Aurum, a Pescara. Una giornata intensa, che ha visto la partecipazione di molti rappresentanti istituzionali, militanti del Pd e cittadini, imprenditori, sindacalisti e rappresentanti di categoria. La mattinata è stata tutta dedicata al lavoro dei tavoli tematici, ognuno con un focus diverso.

“È stato una giornata molto proficua – ha dichiarato il segretario regionale Renzo Di Sabatino –. L’obiettivo è stato centrato: creareun’occasione di confronto con la nostra base elettorale, con i nostri iscritti e i nostri amministratori, con le categorie produttive e le organizzazioni sindacali, ma anche con chiunque veda nel centrosinistra una concreta e valida alternativa alle politiche populiste e demagogiche che il governo nazionale sta portando avanti, per stilare insieme le priorità che la prossima classe dirigente abruzzese dovrà affrontare e inserirli in un programma elettorale concreto e attuabile. La giornata di oggi, ci tengo a dirlo, è solo l’inizio di un percorso, che continuerà fino alle prossime elezioni regionali”.

“Il mio impegno – ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, chiudendo la conferenza programmatica – è di portare a termine con onore il mandato, sapendo che in questi cinque anni abbiamo raggiunto importanti risultati, che devono essere la base di un ulteriore lavoro molto più forte e molto più coraggioso, allargando il più possibile la coalizione”.

Nel pomeriggio, ogni responsabile dei tavoli ha presentato il report della discussione che ha condotto. Tutte le idee, le proposte e i suggerimenti saranno raccolti in un unico documento che sarà consegnato al candidato presidente, che avrà il compito di riportarli all’interno del programma elettorale del centrosinistra.

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A Chieti al via taglio di 41 alberi malati e pericolosi

Il Comune di Chieti taglierà 41 alberi tra aceri, tigli e platani in aree pubbliche perché irrimediabilmente malati e dopo che è stata constatata la potenziale situazione di rischio per la pubblica incolumità. Le piante, per la maggior parte in viale Unità Italia e viale Amendola, presentano patologie fitosanitarie che ne minano le condizioni di stabilità. Tale situazione è emersa nell'ambito del programma di verifiche su stabilità e stato di salute degli alberi di alto fusto del territorio comunale e all'esito di analisi strumentali compiute da tecnici specializzati. Gli interventi di rimozione, per una spesa di circa 22.000 euro, verranno effettuati dalla ditta Garden Gardenia srl di Chieti. L'assessore Raffaele Di Felice ha reso noto che, con l'approssimarsi della stagione invernale, nei giorni scorsi, in particolare in via Ricci e viale Amendola, sono iniziati gli interventi manutentivi sugli alberi di medio e alto fusto e proseguiranno su tutto il territorio comunale con circa 400 interventi. I lavori di manutenzione, per circa 25.000 euro, stati affidati alla ditta Italverde di Città Sant'Angelo.

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Pietrucci: 800 assunzioni con l’approvazione del piano 2018

"Oltre 800 assunzioni, di cui circa 200 nella Asl L'Aquila/Avezzano/Sulmona, frutto di un lavoro che ho portato avanti con il presidente Giovanni Lolli e l'assessore Silvio Paolucci" è quanto dichiara il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. Secondo l'esponente del Pd "l'approvazione della delibera 863 da parte della Giunta regionale, ovvero il piano assunzioni del 2018, è un ulteriore passo in avanti nel percorso di risanamento del nostro sistema sanitario, un passo in avanti particolarmente importante sulla falsariga di un lavoro durato oltre quattro anni, dall'inizio del mandato di questa Giunta e questa maggioranza in Consiglio regionale. Ci saranno nel sistema sanitario regionale oltre 800 assunzioni, di cui circa un quarto nella Asl L'Aquila/Avezzano/Sulmona. Va riconosciuto con forza il grande lavoro dell'assessore Silvio Paolucci - dice Pietrucci - che come sempre con competenza ed equilibrio ha saputo ascoltare gli stimoli e le sollecitazioni che arrivavano da più parte dai territori, comprese i miei dai nostri, la provincia dell'Aquila e le aree interne, mediando e tenendo la barra dritta sugli equilibri di bilancio. Non dobbiamo considerare questo atto la risoluzione definitiva dei problemi delle Asl e della sanità abruzzesi: occorrono ulteriori iniezioni di unità di personale per raggiungere il necessario equilibrio per il funzionamento efficiente della sanità e una qualità soddisfacente del servizio (ce lo ricordano le organizzazioni e le sigle sindacali), oltre naturalmente la necessaria rapidità per adempiere i passaggi tecnici per l'effettiva entrata in corso delle assunzioni. Di certo a riesaminare la situazione di partenza, che vedeva la sanità regionale commissariata, oggi arriviamo a registrare le condizioni per chiudere il piano di rientro, che ha comportato, nella medesima legislatura, la chiusura del commissariamento e la conclusione del piano di riqualificazione. Rimane - conclude Pietrucci - da lavorare, ma c'è la certezza e la soddisfazione di avere imboccato la strada giusta"

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