Politica

Galleria I Pianacci, Maragno: “Affidati i lavori di realizzazione dello svincolo”

«Non appena le condizioni meteorologiche miglioreranno, la ditta attiverà il cantiere per raddoppiare lo svincolo all’uscita della Galleria I Pianacci». L’annuncio arriva dal sindaco di Montesilvano Francesco Maragno che specifica: «La realizzazione di questa opera, che faciliterà l’immissione delle auto che escono dalla tangenziale sul tessuto cittadino, è solo il primo passo di un progetto più articolato, che speriamo possa essere una valida alternativa all’ipotesi della disposizione del senso unico all’interno della Galleria, di immediato impatto».

I lavori sono stati affidati alla ditta Di Prospero srl di Pescara, aggiudicataria degli interventi con un ribasso del 12%. La ditta in questi giorni ha effettuato un rilievo topografico per valutare l’impatto complessivo sull’area del progetto di realizzazione di una rotatoria più ampia tra via Chiarini e via Togliatti che possa assorbire e smistare l’imponente flusso di veicoli che quotidianamente si riversano su quel punto della viabilità in entrata o in uscita dalla Galleria.

«Stiamo lavorando a ritmi serrati - aggiunge il sindaco – al fine di dare una risposta in tempi strettissimi ai tanti residenti e automobilisti che tutti i giorni confluiscono in quella zona della città e risolvere i problemi di carattere ambientale e di mobilità connessi a questo punto critico della viabilità della zona nord dell'area metropolitana pescarese, consapevoli che l'unica risposta definitiva possa essere il completamento della variante, nell’ultimo tratto di collegamento con Silvi».

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Stop alle lezioni nelle scuole superiori di 8 città del Pescarese

La Provincia di Pescara scrive ai ai Dirigenti Scolastici degli istituti e ai Sindaci per chiedere la sospensione delle attivita' didattiche per martedi' 24 e mercoledi' 25 gennaio, nelle scuole superiori dei comuni di Pescara, Montesilvano, Citta' S. Angelo, Popoli, Torre de' Passeri, Alanno e Cepagatti, mentre per le scuole della citta' di Penne si attende di conoscere le decisioni dell'amministrazione comunale. La richiesta, spiega il Presidente Antonio Di Marco, e' per consentire all'amministrazione provinciale l'esecuzione di opere di pronto intervento "dato atto che al momento lo stato generale della viabilita' non consente di garantire pari opportunita' agli studenti, in relazione alla provenienza geografica degli stessi, e all'effettiva accessibilita' di alcuni istituti".

"Nei giorni scorsi - aggiunge - sono stati eseguiti minuziosi controlli in tutte le strutture, eccezion fatta per quelle di Penne, dove le particolari condizioni della viabilita' cittadina hanno rallentato le operazioni di verifica, attivate comunque tempestivamente e tuttora in corso. Le indagini sulle eventuali conseguenze post sisma del 18 gennaio, necessariamente eseguite in maniera puramente visiva, non hanno evidenziato situazioni sostanzialmente differenti dallo stato dei luoghi precedentemente accertato. Tuttavia sono stati rilevati diffusi danni da infiltrazioni di acqua piovana, in alcuni casi talmente significati da comportare obbligatoriamente l'interdizione dei locali interessati dai predetti fenomeni"

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Emergenza neve in Abruzzo. Tre domande al sindaco di Tocco da Casauria, Riziero Zaccagnini

1)Sindaco cosa non ha funzionato ?
Forse è presto per dirlo. Io so cosa non ha funzionato da noi. In primo luogo la rete di distribuzione elettrica, e non ci sono scuse plausibili. Quando è saltata a Tocco c'erano a dir tanto 20 cm di neve, eppure il paese è stato 36 ore al buio. La causa principale è l'obsolescenza della rete, conosciuta da Enel, da anni. E poi l'impreparazione a un evento annunciato: mancavano, banalmente, uomini e donne. Secondo voi è un azzardo puntare il dito contro le privatizzazioni e i tagli di cui tanto ci hanno parlato nell'ultimo decennio come soluzione di mali economici del nostro Paese?

2)E cosa invece è andato bene?
Per noi la fortuna di aver incrociato una squadra di operatori della zona, che conoscevano la realtà della nostra rete, e non hanno mollato fino al ripristino dell'energia. Grandi lavoratoti, belle persone, unica nota positiva di questa esperienza, assieme alla paziente disponibilità dei cittadini e al continuo scambio di informazioni tra sindaci in chat organizzata dalla Provincia, che ci ha permesso un  contatto reciproco anche operativo.


3) Per il futuro come ci si può organizzare, servono fondi o la volontà a fare di più?
Servono fondi veri e ben distribuiti: il vero piano di rilancio dell'Italia passa attraverso un piano nazionale di investimenti su prevenzione, riassetto idrogeologico, ammodernamento delle reti (non solo elettriche) e così via. Non possiamo vivere in costante emergenza. Non so se questo passi attraverso la volontà di fare di più: di certo richiede di fare diversamente. Ripeto, non tanto nella gestione dell'emergenza, per cui vi sarà il tempo della critica e/o autocritica. Ma nella programmazione. A monte ci sono sempre decisioni, e decisori che devono scegliere la direzione da prendere.

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Pupillo: le province sono alla frutta

 "La verita' e' che le province sono alla frutta, basti pensare che finora l'emergenza neve mi e' costata 2 milioni di euro, naturalmente tutti in debito. Io ho la responsabilita' di 1800 km di strade, cioe' da qui a Copenhagen, e in inverno spendo quotidianamente dai 150 mila ai 300 mila euro, dipende dalla quantita' di neve che trovo sulle strade, che comunque devono essere 'spazzolate' ogni giorno". A parlare e' il presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo, amministratore alle prese da giorni con l'emergenza neve, ma anche, sottolinea, con quella del terremoto iniziata a agosto.

Pupillo, che e' anche sindaco di Lanciano, spiega che per l'emergenza e' riuscito a mettere in campo 100 mezzi, "appaltati da ditte private, perche' tutte le nostre macchine sono vecchie e io da 2 anni non sono piu' in grado di fare investimenti". Le turbine? "Ne avevamo due, ma poi tre giorni fa una si e' guastata sulla Maielletta, quindi abbiamo dovuto chiamare una ditta esterna. E e' complicato comprarne una nuova visto che costa tra i 70mila e gli 80 mila euro. Faccio affidamento su solo 35 cantonieri - visto che quelli che sono andati in pensione non sono stati integrati - che operano su 6 distretti del territorio, quindi uno ogni 40 km. Poi ci sono 6 geometri e 21 coordinatori, che gestiscono le squadre di intervento".

La colpa di tutto questo? "Semplice: intanto dei tagli, iniziati nel 2010. Ricordo che a Lanciano quell'anno potevo disporre di 10 milioni per le spese, quest'anno di 1,5. Sono costretto a tagliare ogni cosa, a cominciare dalla cultura fino alla prevenzione, cosa difficile per me visto che nella vita faccio il medico. La verita' - dice ancora Pupillo - e' che la legge Delrio e' stata un fallimento, e a me costa dire questo, visto che sono del Pd. C'e' chi dice che le nuove Province avrebbero dovuto essere la casa dei Comuni, ma sbagliano, perche' le Province lo erano gia'". Sul futuro il presidente della Provincia di Chieti va giu' duro: "non esiste, le nostre istituzioni hanno i giorni contati, se non interviene qualcosa o qualcuno entro il 31 marzo prossimo saranno tutte morte".

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Pietrucci: 5 giorni d’attesa per la tensostruttura a Montereale

"Sono cinque giorni che abbiamo fatto richiesta alla protezione civile regionale di una tensostruttura per Cesaproba, frazione del comune di Montereale, che conta circa 600 abitanti. Ma tutto e' fermo per pastoie burocratiche. Se non arriva entro oggi chiedero' le dimissioni di tutto il sistema di protezione civile abruzzese". Questo quanto afferma il consigliere regionale di maggioranza del Pd Pierpaolo Pietrucci, dal 18 gennaio in prima linea nel coordinare i soccorsi nell'alta Valle dell'Aterno, dove ci sono comuni epicentro del sisma e coinvolti nell'emergenza neve. La struttura e' attesa per l'accoglienza, anche notturna, delle popolazioni tornate nell'incubo.

"Si rimbalzano le competenze dalla Protezione civile alla prefettura ma i camion sono pronti a partire e per la burocrazia sono bloccati - tuona ancora - intanto, anziani e bambini sono in condizioni molto disagiate. E' ora di dire basta nella gestione dello Stato in questa maniera"

 

 

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Chieti, dieci milioni di danni per il maltempo

Sono necessari almeno 10 milioni di euro per affrontare a Chieti, nell'immediato, i lavori di straordinaria manutenzione e ripristino dei danni procurati dalle nevicate di questi giorni alle scuole, agli immobili comunali, al cimitero, al patrimonio arboreo, in particolare a quello della Villa Comunale, anch'essa parzialmente chiusa al transito pedonale da ieri per il pericolo della caduta alberi, alla viabilita' e per porre in essere azioni di messa in sicurezza e ripristino delle emergenze nascenti dal dissesto idrogeologico. Lo ha reso noto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio che questa mattina una presieduto una Giunta straordinaria per fare il punto della situazione sui danni, reiterando alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza della Regione Abruzzo, alla Prefettura di Chieti, al Dipartimento Protezione Civile regionale e alla Provincia di Chieti, la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza per il Comune di Chieti, deliberata con atto di Giunta n. 308. Fra le fondamentali ragioni poste a sostegno della richiesta di stato di emergenza, inoltre, vi sono i danni materiali ovvero allagamenti e crolli, subi'ti dal sistema delle attivita' produttive e dal tessuto commerciale cittadino, soprattutto il piccolo e medio commercio, che ha visto svanire anche la speranza legata al periodo dei saldi. Una situazione che rende necessarie, secondo la Giunta teatina, ''tangibili azioni di sostegno da parte della Regione e del Governo nazionale in favore delle attivita' produttive e del piccolo e medio commercio, in termini di contribuzione per il ristoro dei danni, di agevolazione fiscale, di sensibilizzazione del sistema bancario e creditizio perche' vi possa essere una dilazione o moratoria delle obbligazioni gia' scadute o in scadenza entro il 2017

Il Comune dal canto suo sta elaborando forme di agevolazione o rateizzazione delle entrate di propria competenza ma chiede anche ''risorse economiche impegnabili e spendibili immediatamente per effettuare le opere di messa in sicurezza di strade ed edifici pubblici, cosi' come devono essere avviate procedure per il finanziamento dei ristori in favore dei privati e delle aziende che abbiano subito danni''.

Per quanto riguarda le scuole, Di Primio ha reso noto che all'esito delle verifiche effettuate dai tecnici del Comune e della Provincia di Chieti, nonche' dai Vigili del Fuoco, le attivita' didattiche riprenderanno il 23 gennaio. Le poche criticita', dovute a infiltrazioni riscontrate in due scuole, causate dal pesante manto nevoso che ha ostruito i canali di scolo, saranno risolte con lo spostamento delle classi interessate in altre aule. Ieri sera, invece, e' stato chiuso a causa dell'esiguo numero di utenti il Centro di accoglienza che era stato allestito presso l'area expo della Camera di Commercio.

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D’Alfonso: ancora 33mila utenze senza corrente

 "A questo momento le utenze elettriche in attesa di rialimentazione per le necessita' degli abruzzesi sono 33mila". Lo conferma il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, nell'elencare i dati di un bollettino ricevuto da Enel, che continua "a verificare e a controllare le situazioni piu' difficili e a rappresentarle nel rispetto delle procedure". 

"Abbiamo dovuto fronteggiare la nevicata peggiore degli ultimi 60 anni - calcolata in quasi 20 milioni di tonnellate di neve - cui si sono uniti il gelo e la pioggia, che hanno danneggiato pesantemente le condutture dell'energia elettrica, e il terremoto, che ha aperto un'emergenza nell'emergenza". Così il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in un lungo post su Facebook, descrive la tragica emergenza vissuta questa settimana dalla sua regione. "La Protezione civile e tutta la macchina regionale dei soccorsi - sottolinea - hanno lavorato allo sfinimento e di questo li ringrazio col cuore ma un evento di queste proporzioni - mi riferisco all'ampiezza geografica, all'intensità e alla durata - era oggettivamente arduo da gestire. Ho richiesto quindi l'intervento dell'Esercito e della Protezione civile di altre Regioni, e ringrazio quanti si sono prodigati per aiutarci in un frangente di portata epocale"

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Comune Penne apre una raccolta di fondi

''Siamo stremati. La tragedia di Rigopiano, che non e' nel nostro comune, ci spinge a lavorare duramente perche' siamo sul fronte dei soccorsi e non ci tireremo mai indietro: ma siamo gia' un comune in predissesto e ora stiamo pagando tutto noi, le spese dei volontari, la benzina, i pasti, tutto noi. Non ce la facciamo piu'''. E' il grido di dolore dell'assessore al Bilancio del Comune Gilberto Petrucci, che con il Comune di Penne ha attivato un conto corrente bancario per la raccolta di fondi finalizzati all'emergenza neve, evento che ha messo in ginocchio la citta' vestina. Penne chiede aiuto alla solidarieta' italiana. ''Parte del centro storico (palazzi e monumenti), infatti, e' danneggiato, molte strade sono franate, mentre gli smottamenti impediscono l'accesso alle frazioni. La giunta comunale ha deliberato, con atto n. 1 del 17 gennaio 2017, "lo stato di emergenza" e attivato il conto corrente bancario intestato al Comune di Penne per la raccolta fondi: IT52X0538777360000000536523'', spiega Petrucci

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Di Pangrazio: “Il Pronto soccorso di Avezzano merita una maggiore attenzione”

"Il Pronto soccorso di Avezzano merita una maggiore attenzione da parte della Regione Abruzzo e della Direzione sanitaria locale" E' l'appello lanciato dal sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, all'assessore regionale alla Sanita', Silvio Paolucci e al dirigente della Asl, Rinaldo Tordera, dopo aver ricevuto il verbale relativo ad un'ispezione dei N.A.S. di Pescara. "Il Pronto soccorso - ha specificato il sindaco - registra 56mila accessi annui, gli stessi di Chieti e 20mila in piu' rispetto a quelli di L'Aquila, inoltre e' l'unico riferimento per un bacino di oltre 140mila abitanti, per non parlare di tutti i cittadini che arrivano dalle zone di Sora, Frosinone, Rieti e Tivoli".

Dal verbale redatto dai Nas sarebbero emerse criticita' relative all'unita' operativa d'emergenza, tra cui la mancanza di spazi e la logistica inadeguata. "Abbiamo bisogno di maggiori risorse umane e finanziarie - continua Di Pangrazio - di locali piu' idonei per il rispetto di tutti i pazienti e per la considerazione di tutti gli operatori sanitari che gia' dalle prime ore della mattina, si trovano a gestire in media 6/7 persone, anche in condizioni gravi, che attendono nelle sale del Presidio dalla sera prima, senza avere ancora un posto letto a disposizione"

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I sindacati chiedono di attivare interventi di cassa integrazione e mobilita’ in deroga

Le segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil, a seguito della grave emergenza che sta vivendo l'Abruzzo, hanno comunicato la piena disponibilita' di tutte le strutture sindacali della regione ad adoperarsi per ogni operazione che possa essere utile a dare sostegno alle popolazioni interessate dal maltempo e dagli eventi sismici. L'impegno dei sindacati abruzzesi a sostenere le autorita' e le organizzazioni impegnate in questo difficile momento e' stata espressa dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Abruzzo (rispettivamente Sandro Del Fattore, Maurizio Spina e Roberto Campo) in una lettera inviata al presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso, al sottosegretario con delega alla Protezione civile, Mario Mazzocca, e al direttore della Protezione civile regionale Emidio Primavera. Cgil, Cisl e Uil Abruzzo si sono messe a disposizione della Protezione civile per qualunque necessita' o intervento ritenesse utile nella sua funzione di coordinamento.

Cgil, Cisl e Uil Abruzzo hanno chiesto alla Regione di "agire per ottenere dal governo nazionale la possibilita' di attivare interventi di cassa integrazione e mobilita' in deroga nelle aree colpite dalle calamita' naturali (neve, terremoti, alluvioni, ecc.) in particolare per i lavoratori delle piccole e piccolissime imprese attualmente esclusi dagli ammortizzatori sociali ordinari". I sindacati chiedono anche di verificare "eventuali responsabilita' di Enel e Terna per le centinaia di migliaia di utenze rimaste per giorni senza elettricita', valutando se lo stato di precarieta' di linee e cabine per il trasporto e la distribuzione dell'energia elettrica sia dovuto all'inadeguatezza degli investimenti e delle manutenzioni e alla carenza di risorse tecniche e operative".

"Ancora una volta - affermano i sindacati - il personale di soccorso e di sicurezza ha dato dimostrazione di professionalita' e abnegazione, ma e' necessario che vengano potenziati gli organici e destinate risorse adeguate per consentire alle istituzioni di farsi carico di mettere in sicurezza le popolazioni e il territorio. Il dramma che sta vivendo l'Abruzzo deve muovere un impegno concreto per fornire una rete di assistenza alle popolazioni che stanno vivendo forti disagi affinche' abbiamo risposte adeguate. Ad oggi ancora molte comunita' sono senza acqua, senza corrente elettrica, senza metano, le attivita' commerciali e imprenditoriali sono ferme. Numerosi lavoratori dipendenti da imprese industriali, agricole, artigiane, del commercio e dei servizi sono rimasti senza lavoro. E' indispensabile - sottolineano le organizzazioni - verificare la possibilita' di attuare agevolazioni fiscali per lavoratori e imprese, cosi' come gia' previsto nelle precedenti calamita' naturali. Le famiglie hanno difficolta' anche ad approvvigionarsi dei beni di prima necessita'". 

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