Politica

Ospedale di Atessa, in futuro avrà la Medicina del lavoro

La Giunta regionale d' Abruzzo ha deliberato la trasformazione in ospedale di area disagiata il nosocomio "S. Camillo de Lellis" di Atessa, che inoltre avra' la Medicina del lavoro a servizio della piu' grande area industriale del Centrosud. "Cambio di rotta rispetto al passato e alla continua spoliazione", commenta il sindaco Giulio Borrelli. La Giunta regionale, con voto unanime, ha motivato "La riconversione del presidio di Atessa, con una consistenza di servizi pari a quelli di ospedale di zona disagiata, con conseguente riorganizzazione dei compiti, offrirebbe una risposta assistenziale adeguata alla domanda di salute espressa dal territorio dell'Abruzzo meridionale. Il presidio di Atessa, in quanto punto di riferimento di un'area ampiamente sviluppata dal punto di vista produttivo, aggiuntivamente, puo' diventare un polo pubblico per la medicina del lavoro, venendo incontro ai bisogni di tutta la Asl Lanciano-Vasto-Chieti". Atessa e' al centro di un comprensorio di 31 comuni, molti in montagna, per 50 mila abitanti, e attraverso la grande realta' produttiva d'Abruzzo produce 1/3 del Pil (Prodotto interno lordo) regionale.

"La Regione Abruzzo - aggiunge commenta il sindaco Borrelli - riafferma cosi' tante buone ragioni per tenere in vita e valorizzare l'ospedale del nostro territorio. La delibera della Giunta ordina alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti di interrompere la riconversione in presidio territoriale e dice si' alla nostra richiesta di trasformarlo in ospedale di area disagiata. E' una svolta molto importante e rappresenta un cambio di rotta rispetto alle scelte del passato. Non e' vero, come insinua qualcuno, che la montagna ha partorito il topolino. La verita' e' che abbiamo spostato la montagna. E' la prima volta che accade dopo tante battaglie. Atessa un paese-cerniera tra una zona industriale e un vasto entroterra montano, particolarmente disagiato"

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Citta’ della terra cruda, assemblea in Abruzzo 

Tutelare e valorizzare l'architettura in terra cruda in Italia, adottando normative regionali e nazionali in materia. Se ne parlera' all'Assemblea delle Citta' della terra cruda, in programma a Manoppello sabato 11 novembre con delegazioni di Comuni di Abruzzo, Marche e Sardegna. Per l'occasione il CEDTerra di Casalincontrada (Chieti) presentera' la mostra 'Le case di terra paesaggio di architetture' e il calendario 'Terra cruda 2018'. Nel pomeriggio, tour delle case di terra a Manoppello. L'Associazione internazionale Citta' della terra cruda nasce a Samassi (attuale provincia del Sud Sardegna) nel 2001. Fondatori dell'Associazione sono per la Sardegna i Comuni di Samassi, Villamassargia, Serramanna, Ussana, Guasila, Vallermosa, San Sperate, Musei, Samatzai, Serrenti, Segariu, Nuraminis e Selargius, per le Marche Montegranaro e Treia, per l'Abruzzo Casalincontrada e Roccamontepiano. Attualmente aderiscono all'Associazione 40 Comuni in rappresentanza di Sardegna, Abruzzo, Marche, Piemonte e Basilicata, enti territoriali, un ente Parco, professionisti, associazioni e imprese. L'Associazione promuove il recupero delle tradizioni e del patrimonio edilizio, naturalistico, artistico e storico delle comunita', favorisce iniziative economiche che contribuiscano all'evoluzione di sistemi culturali e tipologie produttive in agricoltura. La Rete tra i Comuni della terra cruda e' lo strumento attraverso il quale garantire la partecipazione delle comunita' agli obiettivi condivisi, tramite sistemi informativi, osservatori, banche dati e attraverso collaborazione con Universita', centri di ricerca ed esperti. Sono inoltre promossi recupero e riuso del patrimonio edilizio abbandonato, per limitare la cementificazione dei suoli agricoli in linea con il documento "Orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l'impermeabilizzazione del suolo" della Commissione europea con cui ci si propone che entro il 2020 le politiche dell'UE tengano conto delle loro conseguenze nell'uso dei terreni. Un censimento promosso dalla Regione Abruzzo tra 1996 e 1999 individuo' 800 case di terra cruda sul territorio di 40 Comuni. Nelle province di Chieti, Pescara e Teramo si erano diffuse nella prima meta' dell'800, a seguito di un notevole frazionamento dell'unita' poderale classica che moltiplico' la domanda di case coloniche. L'esigenza di soddisfare tale domanda al minimo costo possibile porto' alla diffusione dell'edificazione con impasto di terra cruda e paglia. Un'indagine Istat del 1934 attestava che le case di terra costituivano il 20% del patrimonio edilizio abruzzese, urbanizzazione e conseguente 'deruralizzazione' negli anni '50 e '60 innestarono un processo di abbandono e sostituzione dei vecchi manufatti. Oggi le Case di Terra sono episodi isolati nelle campagne abruzzesi, testimoni di una memoria contadina che il centro di documentazione intende conservare, tutelare e valorizzare a fini culturali e turistici.

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Raccolta differenziata, Maragno presenta all’Ecomondo di Rimini l’isola ecologica go-go stazionario

Ancora un nuovo tassello nel percorso avviato dall’Amministrazione Maragno per potenziare la raccolta differenziata a Montesilvano. A partire dalla fine del mese di novembre verrà installata  l’isola ecologica “go-go stazionario” prodotta da E.S.A. spa Ecologia, soluzione  ambiente di Bibbiano (RE).

Teatro della presentazione ufficiale, l’Ecomondo, la fiera internazionale, leader della green e circular economy nell'area euro-mediterranea, in corso a Rimini fino al 10 novembre.

A lanciare la novità montesilvanese il sindaco Francesco Maragno, l’assessore all’ambiente Paolo Cilli e Nicola della Corina per Formula Ambiente e Sapi.

L’isola ecologica di 6,50 x 2,20 metri permette il conferimento dei rifiuti differenziati e consente il riconoscimento dell’utenza per ogni bocca, per mezzo del codice fiscale. I 5 differenti tipi di rifiuti possono essere alloggiati in cassonetti di dimensioni tra i 120 e i 1100 litri carrellati.

«Questa isola ecologica -  dichiara il sindaco Francesco Maragno  - è un ulteriore strumento messo a disposizione di tutti i cittadini, che consentirà di realizzare una perfetta raccolta differenziata. L’isola ecologica, la prima di una serie che andremo a collocare su tutto il territorio, permette ai residenti di conferire i loro rifiuti differenziati, al momento del bisogno. L’obiettivo che sta muovendo ogni azione della nostra Amministrazione in collaborazione con la società di gestione dei rifiuti Formula Ambiente e Sapi è quello di raggiungere il 65% di raccolta differenziata, fissato per legge. Per fare questo, stiamo conducendo una graduale estensione della raccolta con sistema porta a porta su tutto il territorio. A tal proposito sono molte le iniziative condotte proprio in questi giorni per sensibilizzare i cittadini e coinvolgere gli amministratori di condominio delle due nuove zone della città, interessate dalla nuova modalità di raccolta. Solo con l’impegno di ciascuno di noi è possibile ottenere risultati sempre più ambiziosi e significativi».

Prosegue infatti il percorso di estensione della modalità di raccolta porta a porta, oggi realtà affermata in tutta Montesilvano Colle, dove, nel mese di ottobre, si è registrata una percentuale di rifiuti differenziati dell’80,42%. In questi giorni sono in corso tutte le procedure per estendere il sistema porta a porta ad altre 2500 utenze, nelle zone PP1 e al confine con Pescara.  

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Giorgia Meloni a Pescara accoglie Testa in Fratelli d’Italia

 "Abbiamo bisogno di una classe dirigente come questa, formata da persone che possono guardare negli occhi i cittadini, che per un determinato periodo si sono trovati senza un riferimento e che oggi, da una lista civica, tornano in un partito". Cosi' Giorgia Meloni, segretario nazionale di Fratelli d'Italia, questa mattina in conferenza stampa a Pescara, ha salutato l'ingresso nel partito di Guerino Testa, Massimo Pastore e Davide Cremonese, fino ad oggi consiglieri comunali, nella citta' adriatica, nelle file della lista civica Pescara in Testa, che adesso dara' vita al gruppo di Fdi. "Condividiamo temi e valori con Giorgia Meloni - afferma Guerino Testa - la quale ha dimostrato di essere un leader di rilievo del centrodestra e che sono sicuro potra' presto diventare anche un leader di governo e presidente del Consiglio". Testa, ex presidente della Provincia di Pescara, non e' direttamente riconducibile alla storia della destra italiana. Proviene da Forza Italia ed e' transitato in Ncd, prima di uscire dal partito e confluire nella lista civica Pescara in Testa, che nel 2014 sostenne la sua candidatura, in aperta competizione con il sindaco uscente Albore Mascia, sostenuto proprio da Fratelli d'Italia e da Forza Italia. "Quando ero presidente della Provincia, Berlusconi e Alfano decisero di formare due partiti - spiega Testa -. Poi le cose sono andate diversamente e appena Ncd ha deciso di virare in maniera chiara a sinistra, tutti noi abbiamo deciso di tornare in blocco nella lista civica Pescara in Testa. Ci siamo impegnati nei comitati per il no al referendum costituzionale - aggiunge l'ex presidente della Provincia - e dal primo giorno abbiamo fatto opposizione senza se e senza ma al governo cittadino, restando sempre con convinzione all'interno del centrodestra". Al riguardo Meloni ricorda come Fratelli d'Italia sia stata fondata "da me, La Russa e Guido Crosetto, quest'ultimo proveniente da una storia completamente diversa, nel tentativo di dare un futuro alla storia della destra italiano, ben sapendo che fosse necessario allargare il perimetro ad altre esperienze politiche". Il segretario di Fratelli d'Italia sottolinea che "soprattutto in un tempo post-ideologico, bisogna essere molto bravi, su un programma e su dei contenuti, a raccogliere tutte le persone di buona volonta', che si vogliono prendere mano e costruire questa nazione. Alle ideologie - conclude Meloni - io rispondo con l'appartenenza, perche' e' l'amore per l'Italia che vince".

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Soa lancia l’allarme sullo scarico dei fanghi del porto di Ortona in mare 

342.000 metri cubi di fanghi del Porto di Ortona saranno immessi in mare tra Pescara e Silvi. La segnalazione giunge dalla Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus (Soa) che spiega come il Comitato V.I.A. abbia dato l'ok al progetto di dragaggio con immersione in mare, escludendo dalla piu' approfondita procedura di V.I.A. l'intervento. "Una decisione illogica" dice il Soa. "Insomma il Mare Adriatico puo' essere usato a mo' di discarica nonostante sia in una condizione di fortissimo stress ambientale come riconosciuto dall'Agenzia Europea per l'Ambiente ed evidenziato dagli stessi dati del proponente. L'Area Marina Protetta del Cerrano si deve accontentare di pannicelli caldi. Non viene neanche concessa la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale e deve accettare la seguente prescrizione: i fanghi non dovranno essere buttati quando i venti e il moto ondoso 'di rilevante entita'' (non precisata!) vanno nella direzione dell'area marina protetta". "A nostro avviso il Comitato Via ha fatto un grave errore. Inoltre non pare aver approfondito neanche le osservazioni depositate che evidenziavano l'esistenza di criticita' ambientali proprio nell'area di immersione. Non resta - conclude l'associazione - che seguire l'iter dell'ultima autorizzazione ambientale che resta, relativa proprio all'area di immersione, che dovra' essere concessa sempre dalla Regione Abruzzo in base all'art.109 del D.lgs.152/2006. Facciamo notare che il Comitato Via ha rilasciato il suo parere prima che il Comune di Ortona abbia ottenuto la disponibilita' effettiva del sito di immersione. Il Mare Adriatico non merita questo trattamento". 

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Chieti, la minoranza protesta per i documenti negati in commissione

I componenti della minoranza di centro sinistra e il Movimento 5 stelle al Comune di Chieti presenteranno una denuncia per omissione in atti d'ufficio dal momento che alla Commissione consiliare controllo e garanzia sono stati negati, dopo tre richieste, gli atti relativi al mattatoio comunale, struttura ormai chiusa da mesi e non ancora affidata ad una nuova gestione dopo la scadenza della convenzione con la societa' che l'ha gestita fino al 2015. Lo hanno annunciato il presidente dell'organismo di controllo, Filippo Di Giovanni e il consigliere comunale Luigi Febo, entrambi del Pd, il capogruppo del Movimento 5 stelle Ottavio Argenio, il capogruppo di Giustizia sociale Bruno Di Paolo ed Enrico Raimondi, capogruppo de L'altra Chieti. Secondo i consiglieri pur essendoci negli uffici comunali molti documenti riguardanti le vicende del mattatoio, alla Commissione ad oggi viene impedito di svolgere il proprio lavoro, e cosi' e' stato fino a questa mattina quando l'organismo si e' riunito di nuovo ma senza poter disporre della documentazione richiesta. Di qui la denuncia che verra' inoltrata ma anche ulteriori iniziative: ''Una volta acquista la documentazione - ha detto Di Giovanni - valuteremo se trasmettere le carte alla Procura perche' valuti, se oltre all'omissione, ci sono altri profili''. 

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L’Aquila, nove assunzioni a tempo indeterminato

Perfezionate le assunzioni a tempo indeterminato per scorrimento di graduatoria dei nove operai che prestano servizio presso il settore Opere pubbliche del Comune di L'Aquila. A darne notizia il sindaco, Pierluigi Biondi. I contratti sono stati sottoscritti questa mattina a Palazzo Fibbioni alla presenza del primo cittadino; il personale si occupera' di lavori di manutenzione di strade, progetto C.a.s.e., cura del verde e opere a servizio della cittadinanza.

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Un milione per l’Abruzzo coi progetti Standard+

È di un milione di euro la somma a disposizione dell'Abruzzo con i progetti Standard+. Sono in totale 22 I progetti che hanno superato positivamente le fasi di valutazione del bando per la presentazione dei progetti "Standard+", pubblicato lo scorso marzo con il Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia, del quale la Regione Veneto è Autorità di Gestione.

La decisione finale sulle graduatorie dei progetti finanziabili, adottata dal Comitato di sorveglianza nell'incontro svoltosi a Spalato (Croazia) il 26-27 ottobre, è stata decretata e ufficializzata con la pubblicazione della lista dei progetti selezionati, consultabile nella sezione "Call for Proposals" del sito www.italy-croatia.eu. Con l'approvazione dei primi progetti "Standard+" si apre un nuovo ciclo di finanziamenti sul fronte della cooperazione che, per l'Abruzzo e per l'intera area inclusa nel Programma, rappresenta una novità assoluta.

Stanziamenti rivolti a soggetti con personalità giuridica, pubblici e privati, aventi sede legale in una delle 8 contee croate e delle 25 province italiane che si affacciano sull'Adriatico. Nello specifico, alla Regione Abruzzo sarà destinato quasi un milione di euro, distribuito tra i beneficiari delle provincie di Teramo, Chieti e L'Aquila.

L'ammontare del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) disponibile da bando, è stato integrato su richiesta del Comitato di Sorveglianza che ha espresso la volontà di aumentare la somma destinata ai progetti "Standard+" con l'aggiunta di circa 4 milioni di euro. In questo modo la quota di fondi Fesr destinata al finanziamento di queste prime graduatorie supererà i 18 milioni di euro (su un totale di 201 milioni di Fesr disponibili per l'intero periodo di Programmazione 2014-2020), rendendo finanziabili tutti i 22 progetti di tipo "Standard+" che hanno superato gli step valutativi.

Alla quota Fesr si aggiunge una quota di cofinanziamento con risorse nazionali, conferita a seconda dei casi dai governi centrali di Italia e Croazia o dai beneficiari stessi, per una somma di circa 3 milioni di euro, che aggiunta alle risorse Fesr prima menzionate, consente l'attuazione di progetti per oltre 21 milioni di euro. I primi progetti a essere finanziati sono così suddivisi: 3 a sostegno dell'innovazione blu (Asse Prioritario 1), 3 a sostegno della sicurezza e resilienza legate ai cambiamenti climatici e agli eventi calamitosi (Asse Prioritario 2), 11 a sostegno del patrimonio culturale e naturale (Asse Prioritario 3) e 5 a sostegno del trasporto marittimo (Asse Prioritario 4). 

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Vino, la Giunta delibera il provvedimento di salvaguardia del ‘Vigneto Abruzzo’

E' stato deliberato ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore Dino Pepe, il provvedimento che recepisce il contenuto dell'articolo 66 del Regolamento Ue n 1308/2013, ovvero che "le autorizzazioni al reimpianto dei vigneti sono concesse solo per le superfici vitate conformi alla stessa specifica Denominazione di origine o indicazione geografica delle superfici estirpate".

"Con le nuove disposizioni, fortemente volute dai presidenti dei Consorzi di Tutela dei Vini d'Abruzzo e Colline Teramane, Valentino Di Campli e Alessandro Nicodemi - afferma l'assessore Pepe - si tutelano sia il patrimonio viticolo regionale sia gli interessi dei tanti viticoltori della nostra regione. In Abruzzo - aggiunge - c'e' una forte richiesta di nuove autorizzazioni all'impianto, basti pensare che a fronte dei 300 ettari (pari all'1% della superficie vitata regionale) che ci vengono assegnati dal Ministero, attualmente le richieste, solo per l'annualita' in corso, hanno superato i 1.900 Ha.". Con questo provvedimento, pertanto, si pone un freno all'emigrazione dei diritti di reimpianto verso altri territori extraregionali. 

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Chieti, nasce un tavolo di lavoro per il rilancio culturale 

Si e' svolta oggi a Chieti in prefettura, presieduta dal sindaco di ChietiUmberto Di Primio, dall'assessore alla cultura e manifestazioni, Antonio Viola, con il prefetto Antonio Corona e i rappresentanti di enti, associazioni di categoria, istituzioni e associazioni culturali, la prima riunione per la costituzione del tavolo di lavoro per il rilancio culturale della citta' di Chieti: obiettivo del Tavolo di lavoro e' quello di far convergere proposte e idee utili ad un ulteriore sviluppo della citta' di Chieti nell'ottica di un capoluogo competitivo e con nuovi asset su cui posizionare il proprio futuro. ''Oggi Chieti e' proiettata verso un futuro di citta' smart, piu' accessibile e tecnologicamente innovata - ha sottolineato Di Primio - grazie ad investimenti di circa 70 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture che incideranno positivamente anche sulla qualita' della vita. E' necessario, pero', riempire anche di contenuti e di funzioni questa citta' nuova che abbiamo progettato e che stiamo per realizzare rendendo Chietiprotagonista, competitiva, proiettata nel contesto regionale e con nuovi asset su cui posizionare il proprio futuro. In tale ottica abbiamo a disposizione un importante serbatoio cui attingere, rappresentato da siti archeologici, musei, Teatro Marrucino, lo stesso sistema delle associazioni culturali, dall'alta formazione - universita' d'Annunzio che, oltre ad essere il piu' grande centro di formazione cittadino, e' un grande produttore di economia. E dal sistema delle attivita' produttive e del terziario: dobbiamo fare in modo che tutte queste realta' confluiscano in un progetto unico strategico integrato''. Il prefetto Corona ha evidenziato come l'incontro ''nasce dalla volonta' di condividere esperienze e idee per un ulteriore sviluppo della citta', non in una logica meramente campanilistica ma perche' una citta' capoluogo degna di questo nome deve essere il punto di riferimento dell'intero territorio per tornare ad essere una citta' competitiva in termini di qualita' e accoglienza. Per tale ragione, abbiamo invitato a sedere al tavolo tutti coloro che concorrono alla vita sociale, economica e amministrativa della citta'. A breve - ha concluso Corona - verra' convocato un nuovo incontro per sintetizzare le linee strategiche emerse nel corso della riunione che ha visto gia' diversi contributi''. 

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