Politica

Marcozzi: col PD l’Abruzzo sprofonda nelle classifiche europee della Pubblica Amministrazione

La candidata presidente del M5s Sara Marcozzi commenta i dati sull'efficienza della pubblica amministrazione in Abruzzo: "I dati- afferma- certificano quanto denunciamo da oltre cinque anni: l'amministrazione pubblica della Regione Abruzzo e' tra le peggiori d'Europa. Si tratta - aggiunge - di una nuova medaglia che il Partito Democratico potra' sfoggiare davanti agli abruzzesi in campagna elettorale. Oltre ad aver peggiorato la nostra qualita' di vita, chiuso ospedali, creato disoccupazione, adesso ci fanno sprofondare anche nelle classifiche europee della PA, arrecando l'ennesimo danno all'immagine della nostra Regione. Queste stesse persone, responsabili di un tracollo certificato dai numeri, sono state imbarcate nella maxi ammucchiata voluta da Legnini. E ancora hanno il coraggio di presentarsi come alternativa". "Le soluzioni che vogliamo portare sono tutte scritte nel nostro programma elettorale. La riforma della pubblica amministrazione e la sburocratizzazione devono essere la priorita' della nostra Regione. Tagliare leggi inutili, lavorare su testi unici e alleggerire la macchina amministrativa significa aiutare i lavoratori, creare occupazione e soprattutto tornare a far crescere la nostra economia". "Voglio rivolgermi a tutte quelle persone che hanno scommesso sull'Abruzzo, scegliendo di rimanere qui a costo di vivere sulla propria pelle i danni subiti da questa vecchia politica. Per voltare definitivamente pagina dobbiamo cambiare una volta per tutte", conclude Marcozzi.

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Cambierà il gestore delle piscine ‘Le Naiadi’ di Pescara

 Cambierà il gestore delle piscine 'Le Naiadi' di Pescara, ma l'impianto sportivo continuerà a funzionare anche nella fase transitoria, grazie alla disponibilità dell'attuale gestione che ha accolto la richiesta in tal senso della Regione Abruzzo. Lo ha annunciato il presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli. "La concessione con Progetto Sport Gestore Impianti è scaduta l'8 gennaio, una gestione complessa e lunga da parte di una società che si è trovata a operare in concordato in continuità - ha detto in conferenza stampa - Abbiamo scelto quindi tre step: il primo ci ha visto accogliere un project financing da parte di un gruppo di società pescaresi su cui abbiamo fatto fare una 'due diligence' dalla Fira. Abbiamo indicato un Rup che sta predisponendo la procedura per arrivare al bando di cui dovrà occuparsi la nuova Giunta. Per tutto questo occorrerà almeno un anno, ci sarà un periodo intermedio da gestire".

"In ossequio alla Legge regionale e alla Legge del Decreto Dignità, che dice di privilegiare le società dilettantistiche - ha spiegato Lolli - abbiamo deciso di fare una veloce procedura per attribuire la gestione transitoria a una o più società sportive. Per far questo - abbiamo dovuto capire lo stato di consistenza del bene e abbiamo incaricato Abruzzo Sviluppo. Tutto questo sarà completato in settimana, all'esito faremo partire questa procedura con cui metteremo chi subentra in condizione di fare scelte oculate". "Abbiamo anche stabilito, considerando la complessità della fase transitoria, di finanziare la start up tramite Abruzzo Sviluppo, per permettere a chi parte di avere due, tre mesi di avvio. Tutto questo - ha concluso Lolli - comporta tempo, visto che c'è il personale da salvaguardare, quindi abbiamo chiesto al gestore attuale, che ha dato disponibilità, di farsi carico, in emergenza, di coprire il periodo transitorio fino a quando l'assegnatario sarà in grado di avviare l'impianto". Del gruppo di società pescaresi che hanno presentato il project financing fanno parte dirigenti storici della pallanuoto pescarese.

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Marsilio: La Val di Sangro rappresenta il core business dell’Abruzzo

 ''La Val di Sangro rappresenta il core business dell'intera regione Abruzzo. Un territorio ricco di realtà imprenditoriali di respiro internazionale che può e che deve saper guardare a prospettive di sviluppo, al fine di salvaguardare e incrementare l'economia e l'occupazione abruzzese''. "La visita di oggi in alcune aziende del territorio - ha detto il candidato presidente alla Regione Abruzzo, Marco Marsilio - ha messo in evidenza che, come avevo già avuto modo di constatare nella Marsica, il tessuto imprenditoriale ed economico regionale merita un'attenzione molto più ampia di quella che ha avuto negli ultimi decenni. Se non si è capaci di capire la realtà esistente, salvaguardare le imprese che funzionano e saper guardare oltre, verso il futuro, offrendo tutti quei servizi che la Regione deve essere in grado di mettere a disposizione, significa voler male all'Abruzzo, non tutelare i suoi cittadini". Secondo i dati dell'Agenzia Regionale Attività Produttive del 2017 in Val di Sangro operano 375 imprese manifatturiere, 105 imprese di servizi e circa 25 agroalimentari. Numeri che trasformati in redditività corrispondono a un terzo del PIL regionale. "Logistica e infrastrutture devono essere i punti di partenza del lavoro della Regione per lo sviluppo del territorio. Da quello che ho potuto osservare - ha continuato Marco Marsilio - in passato tante scelte sono state fatte in maniera sbagliata, senza una logica che ha guardato l'intera realtà, non fornendo a tutte le imprese quei servizi che avrebbero potuto evitare alcune delocalizzazioni, scelte oculate avrebbero sicuramente aiutato l'implementazione e l'ampliamento di altre aziende". ''A livello infrastrutturale è importante pensare di garantire un servizio ferroviario per pendolari da Fossacesia alla Zona Industriale e da Castel di Sangro alla Zona Industriale; coprire con la Banda Ultra Larga l'intera Zona Industriale che ne è sprovvista. Va inoltre completato il sistema viario con collegamenti veloci verso la direttrice Nord - Sud e realizzando la connessione a Ovest verso il porto di Civitavecchia. Anche la ristrutturazione dei porti abruzzesi, al fine di renderli operativi e funzionali alle esigenze del tessuto economico, deve diventare priorità''

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Elezioni regionali, Di Matteo: La lista Abruzzo Insieme presentata nel pieno rispetto procedure previste dalla legge regionale

"La lista “Abruzzo Insieme” è stata regolarmente ammessa da tre uffici centrali circoscrizionali di Pescara, Teramo e l’Aquila ed incredibilmente esclusa, pur in presenza di identica documentazione, solo da quella di Chieti, dopo una prima decisione d’ammissione.  La decisione dell'ufficio elettorale circoscrizionale di Chieti è stata resa nota dal ricorrente Carlo Masci sulla sua pagina Facebook, incomprensibilmente prima che la stessa fosse stata resa nota alla lista interessata. Le affermazioni di Carlo Masci, oltre ad essere gravissime e diffamatorie, non trovano alcun riscontro neanche nella decisione emessa in autotutela dallo stesso ufficio circoscrizionale di Chieti, che ha incredibilmente disposto l'esclusione sulla base di una motivazione formale riguardante la legittimazione dell'ufficio competente della Regione Abruzzo a rilasciare l'attestazione prevista dalla legge", lo afferma Donato Di Matteo, leader di Abruzzo Insieme.
"La lista “Abruzzo Insieme” è stata presentata nel pieno rispetto delle procedure previste dalla legge regionale e dagli uffici amministrativi della Regione Abruzzo. Le identiche procedure sono state adottate da altre liste civiche che sono state regolarmente ammesse alla competizione elettorale.  La lista “Abruzzo Insieme” ha già presentato ricorso al Collegio elettorale di Garanzia, presso la Corte d’Appello, che assumerà nei prossimi giorni una decisione definitiva. Abruzzo Insieme ha agito nel pieno rispetto della legge e della procedura amministrativa, e si batterà in tutte le sedi per poter esercitare il diritto a poter partecipare con le quattro liste provinciali alla competizione elettorale del 10 febbraio, a sostegno del candidato presidente Giovanni Legnini".

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Elezioni regionali, esclusa la lista Popolo della famiglia

Le quattro commissioni circoscrizionali nei quattro Tribunali dei capoluoghi di provincia dell'Abruzzo hanno escluso a quanto pare per carenza di forme le quattro liste provinciali 'Popolo della famiglia-Popolari per l'Itali' che si erano presentate nella coalizione di centrodestra guidata dal senatore Marco Marsilio in corsa alle elezioni del prossimo 10 febbraio. Presentato infine da CasaPound Italia all' Ufficio Centrale Regionale, costituito presso la Corte d'Appello dell'Aquila, contro l'esclusione della sua lista circoscrizionale provinciale di Pescara. Giovedi' prevista l'ufficialita' delle lite e candidati.

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Ricostruzione, Vacca (M5S): nessuno resterà indietro

"L'abbiamo già detto e lo ribadiamo: il governo non lascerà indietro nessuno, e impegnerà ogni sua forza affinché i familiari delle vittime dei terremotati de L'Aquila non debbano restituire nessun risarcimento". Lo afferma Gianluca Vacca di M5S. "All'appello del sindaco Pierluigi Biondi ripetiamo che il Governo si è già espresso. Siamo al lavoro per tutelare gli aquilani a cui viene chiesto di dare indietro somme loro concesse a titolo di risarcimento dopo la condanna in primo grado della Commissione Grandi rischi, poi sfociata in un'assoluzione. Chi ci ha preceduto non ha mosso un dito ed è rimasto indifferente davanti ad un'ingiustizia del genere. Ma il vicepremier Luigi Di Maio ha dato la sua parola, offrendo il suo totale impegno affinché sia bloccata la pretesa di immediata esecuzione della richiesta di restituzione. Inoltre, il Sottosegretario con la delega alla ricostruzione Vito Crimi sta già operando in tal senso. Per questo ci sentiamo rassicurare i familiari delle vittime che oltre al danno stanno subendo la beffa", 

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Elezioni regionali, Di Sabatino (Pd): caso Udc dimostra centrodx covo fratelli-serpenti pronti pugnalarsi prima occasione

“Il pastrocchio delle liste dell’Udc e la conseguente ira di Marsilio dovrebbe far ben comprendere agli abruzzesi cosa li aspetta se il centrodestra dovesse vincere le lezioni regionali: una coalizione allo sbando, un covo di fratelli-serpenti  pronti a pugnalarsi alla prima occasione e un presidente che non è nemmeno in grado di leggere ciò che firma”.

Con queste parole il Segretario del Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino interviene sulla faccenda delle “candidature spuntate a sorpresa” all’interno della lista dell’Udc, che hanno scatenato le proteste degli alleati e del candidato presidente del centrodestra.  

“Delle due l’una – continua Di Sabatino -: o Marsilio, che ha firmato l’atto di collegamento con la lista dell’Udc, non è in grado di leggere un foglietto con i candidati che la stessa Udc presenta, oppure stanno prendendo in giro gli abruzzesi, organizzando questa pantomima. In entrambi i casi sarebbe gravissimo.

L’unica cosa certa in questa farsa è che Marsilio, se avesse voluto far corrispondere alle sue parole i fatti, avrebbe potuto revocare la dichiarazione di collegamento all’Udc fino alla chiusura delle operazione di verifica delle lista. Non ci risultano revoche e quindi la teoria più credibile è che si sia trattato di un grande bluff, giocato sulla pelle dei cittadini abruzzesi e degli elettori. Cittadini che, sono certo, non perdoneranno al centrodestra questa ennesima dimostrazione di totale noncuranza nei confronti del nostro territorio, che viene trattato da loro come un tavolo del Monopoli per spartirsi poltrone e incarichi”. 

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Di Sabatino: centrodestra allo sbando

"Il pastrocchio delle liste dell'Udc e la conseguente ira di Marsilio dovrebbe far ben comprendere agli abruzzesi cosa li aspetta se il centrodestra dovesse vincere le lezioni regionali: una coalizione allo sbando, un covo di fratelli-serpenti pronti a pugnalarsi alla prima occasione e un presidente che non è nemmeno in grado di leggere ciò che firma". Così in una nota il segretario del Pd Abruzzo, Renzo Di Sabatino, in merito alla vicenda delle "candidature spuntate a sorpresa" all'interno della lista dell'Udc, che hanno scatenato le proteste degli alleati e del candidato presidente del centrodestra. "Delle due l'una - continua Di Sabatino - o Marsilio, che ha firmato l'atto di collegamento con la lista dell'Udc, non è in grado di leggere un foglietto con i candidati che la stessa Udc presenta, oppure stanno prendendo in giro gli abruzzesi, organizzando questa pantomima"

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Lista Udc, Marsilio all’attacco

"Si tratta di un fatto politico e non meramente tecnico, non c'è bisogno di avere l'Udc in maggioranza. Se l'Udc riuscirà ad ottenere seggi, visto che noi non faremo campagna con l'Udc, io non li sosterrò. Il simbolo non sarà a fianco dei nostri simboli e qualora eleggesse consiglieri, non faranno parte della maggioranza, la maggioranza è sufficientemente ampia per garantire il governo della Regione". Lo ha detto il candidato alla presidenza della Regione per il Centrodestra, Marco Marsilio, avviando ufficialmente la sua campagna elettorale. Marsilio ha rimarcato che tecnicamente è impossibile cancellare l'Udc ma politicamente è già fuori. "Quando c'è coesione tra gli eletti dentro la maggioranza un voto, quello dell'Udc, se avrà il suo seggio, non fa la differenza. E la coesione sui programmi, sugli uomini e sugli obiettivi, è la condizione imprescindibile per governare la Regione".

 

"L'Abruzzo deve tornare al centro delle politiche anche nazionali ed europee". Così il candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra Marco Marsilio, alle elezioni del prossimo 10 febbraio, prima di salire sul treno che lo ha portato all'Aquila dove ha aperto la campagna elettorale insieme a tutti i candidati delle liste del centrodestra. "Abbiamo una regione dove i porti sono insabbiati, l'autostrada è la più costosa d'Italia e forse d'Europa, la ferrovia è ferma a fine Ottocento, quando va bene all'anteguerra. Un handicap che l'Abruzzo deve assolutamente rimuovere e siamo qui con l'impegno di fare di questa vicenda una vicenda a livello nazionale, affinché l'Abruzzo torni ad avere l'attenzione che merita e possa tornare ad essere come lo è stato fino negli anni '70-'80 un motore dello sviluppo del Centro Sud e non una regione marginale e dimenticata". "Ho scelto non a caso di raggiungere L'Aquila partendo con questo trenino, con una linea non elettrificata che rappresenta plasticamente una condizione di sottosviluppo del territorio, una palla al piede per la crescita del territorio - ha continuato Marsilio - un territorio che avrebbe tutte le caratteristiche per decollare, un'area industriale moribonda, che non ha un'adeguata piattaforma logistica, dove non c'è possibilità di far muovere merci e persone a costi sostenibili. Questo è il tema dello sviluppo che vogliamo proporre", ha concluso Marsilio

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Lista Udc, Bellachioma: questione di coerenza politica e etica

 "Non è stata questione di veti personali, ma questione di coerenza politica e etica". Lo ha chiarito il segretario regionale della Lega, Giuseppe Bellachioma,  in merito alla questione Udc. "Questo nostro non è un veto ma un principio di coerenza. Per quanto riguarda le candidature dei partiti che fanno parte della coalizione che sostiene Marco Marsilio, avevamo chiesto di far passare un messaggio all'elettorato di coerenza e discontinuità rispetto ad un modello politico che ha visto l'Abruzzo protagonista negli ultimi cinque anni di situazioni poco chiare e poco legittime - ha spiegato il leader leghista - purtroppo è successo quello che nessuno si aspettava. Chiaramente andremo fino in fondo per capire di chi sono le responsabilità". "Ribadisco che la Lega non ha nulla contro le persone ma è chiaro che i trasformismi politici e il fatto che ci sia sempre qualcuno che non accetti che ad un certo momento ci si può anche fermare e aspettare il prossimo turno è una cosa che mette in difficoltà non soltanto l'intera coalizione ma anche quello che vogliamo proporre agli abruzzesi: una gestione di una regione che sia nuova, basata soprattutto sul fatto che siamo trasparenti, limpidi e chiari". Sul fatto che dopo la presentazione ufficiale delle liste l'Udc continui a far parte legalmente della coalizione Bellachioma ha evidenziato: "Siamo stati tutti chiari, da Marsilio a Pagano a Sigismondi, abbiamo detto tutti la stessa cosa: per quanto ci riguarda l'Udc non tecnicamente ma moralmente è fuori dalla coalizione e qualora dovesse esprimere eletti non faranno parte della futura maggioranza". "Quello che più mi dispiace è che nella lista Udc ci sono persone valide e il danno più grande, i responsabili, l'hanno fatto all'interno della loro lista, perché non hanno tradito il centrodestra e gli accordi presi ma hanno tradito i loro stessi candidati che ci hanno messo la faccia e non solo", ha concluso Bellachioma. 

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