Politica

Orsogna, 1 milione e 650 mila euro per le case popolari

La Presidenza del Consiglio dei ministri ha finanziato con un milione 650mila euro un intervento di rigenerazione urbana proposto dal Comune di Orsogna per la riqualificazione delle case popolari e delle aree di via Raffaele Lanciani. Il progetto prevede demolizione e ricostruzione nonche' riorganizzazione di 9 immobili di edilizia convenzionata Ater, dotazione di spazi pubblici e servizi, con locali per piccole attivita' commerciali, punti di incontro per associazioni e parco urbano attrezzato. Il Comune ha coinvolto nella proposta Ater di Chieti e Regione Abruzzo con cui ha sottoscritto protocolli d'intesa.

Si tratta di case popolari costruite a fine anni '40. Lunedi' 26 febbraio, in Municipio a Bologna, gli amministratori dei Comuni beneficiari delle risorse del "Piano nazionale per riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate" firmeranno le convenzioni con il Governo. Sara' presente la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi. A firmare l'accordo per il Comune di Orsogna sara' l'assessore ai Lavori pubblici, Rocco Cipollone. Il progetto si inquadra all'interno delle azioni previste nel Piano nazionale, diretto alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonche' al miglioramento della qualita' del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale. 

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Banche, Quagliariello e Belpietro a Teramo: renzismo e’ groviglio di interessi – amministratori salvati, amici protetti, amministratori beffati

Una condanna senza appello per le politiche dei governi Renzi e Gentiloni in materia bancaria, e un durissimo j’accuse nei confronti del cosiddetto “Giglio magico” e di “uno spregiudicato sistema di potere concentrato in pochi chilometri tra Firenze e il Valdarno e calato come una cappa sul nostro Paese negli ultimi anni”. E’ il giudizio severo e impietoso emerso durante un incontro a Teramo con la partecipazione di Gaetano Quagliariello, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale L’Aquila-Teramo, e di Maurizio Belpietro, direttore de “La Verità”.

Per Gaetano Quagliariello, autore di “Sereno è – Scena e retroscena di una legislatura spericolata”, fra i più duri oppositori in Parlamento delle politiche degli ultimi anni in materia creditizia, “c’è una doppia immagine che rappresenta alla perfezione ciò che è accaduto in questi anni: quella dell’anziano che in un attimo ha perso i risparmi di una vita, e quella del colosso della finanza che in una notte ha guadagnato 600mila euro speculando in borsa grazie alle informazioni riservate ricevute dal presidente del Consiglio. Questo è il renzismo”. Il senatore e candidato del centrodestra durante il dibattito ha proposto un paragone: “In questi giorni sulla testa dei cittadini è piovuta una nuova sorprendente trovata: le società erogatrici di energia elettrica sono state autorizzate a spalmare sulle bollette di chi paga regolarmente anche i mancati introiti delle morosità per salvare le società che hanno fatto errori commerciali”. Secondo Quagliariello “questa è la stessa filosofia con la quale la sinistra ha affrontato le crisi bancarie: salvando i responsabili dei dissesti, proteggendo gli amici, fregando i risparmiatori”.

“Le vicende bancarie di questi ultimi anni restano un buco nero rispetto al quale nessuna commissione d’inchiesta ha chiarito le vere responsabilità. Sarà inevitabilmente un argomento del quale il prossimo Parlamento dovrà occuparsi”, ha affermato Belpietro, autore del libro “I segreti di Renzi e della Boschi”. “Credevamo di aver visto tutto – ha osservato il direttore de ‘La Verità’ nel corso dell’incontro teramano, moderato da Antimo Amore –, e invece continuano a emergere elementi paradossali. Basti pensare che ad esempio ad Arezzo, a fronte di un crac dal valore di 300 milioni di euro, sono stati posti sotto sequestro appena 500mila euro”. Per Belpietro “gli scandali consumatisi intorno alle banche hanno fatto emergere il ritratto di un sistema di potere spregiudicato e autoreferenziale, fatto di intrecci familistici e grovigli di interessi in oggettivo conflitto con la gestione della cosa pubblica, con la guida delle istituzioni, con la tutela dei più deboli che in questo caso – ha concluso il direttore de ‘La Verità’ – sono i risparmiatori, beffati prima dagli amministratori infedeli e poi dallo Stato”. 

 

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Totoministri a Cinque Stelle, Di Maio si prepara ad annunciare la squadra

Una squadra di una ventina di ministri che verrà resa nota a scaglioni a partire dalla prossima settimana per culminare il 2 marzo nella serata di chiusura della campagna elettorale in piazza del Popolo a Roma con Luigi Di Maio e Beppe Grillo. Una squadra 'mista' di nomi 'politici' interni al M5S e di nomi esterni, tutti pensati per superare il vaglio del Quirinale cui spetta l'ultima parola. Le donne occuperanno, secondo i pentastellati, dicasteri chiave. Tra i più vicini a un incarico nell'ipotetico governo Cinquestelle (nei ruoli che vanno da ministri a sottosegretari) sono dati in pole position i parlamentari Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede, Laura Castelli, Roberto Fico, Paola Taverna, Manlio Di Stefano. Tra le new entry più quotate, anche l'ex consigliere regionale lombardo Stefano Buffagni - ora candidato in Parlamento - e la consigliera comunale di Pescara Enrica Sabatini che però è di recente entrata a far parte dell'associazione Rousseau al posto dell'eurodeputato David Borrelli. Nel totoministri, fra gli esterni compaiono i nomi di Vincenzo Spadafora (ex portavoce Unicef e uomo dello staff di Luigi di Maio) e Lorenzo Fioravanti, entrambi già candidati in Parlamento. Secondo Roberto Fico la fine del riserbo sulla formazione di governo è questione di "pochi giorni". "Anche se fossero 4 o 5 giorni prima del voto, almeno con noi i cittadini potranno conoscere i nomi dei ministri prima delle elezioni", sottolinea il deputato campano. E annuncia che nel novero dei ministri potrà esserci qualche "novità". Non è un mistero che Di Maio annunciò già in autunno la creazione di un ministero ad hoc per i Rapporti con l'Europa e all'epoca il candidato più papabile risultava l'economista Marcello Minenna, ex Consob, uscito sbattendo la porta dal Campidoglio, dove ha ricoperto per qualche mese la carica di assessore al bilancio.Per dimostrare che il Movimento 5 Stelle ha tutta l'intenzione di entrare a palazzo Chigi, il candidato premier del M5S Luigi Di Maio propone su facebook la seconda 'convergenza di governo': il vincolo di mandato, definito "l'unico vero antidoto alla piaga dei voltagabbana che ammorba il Parlamento da anni".

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Spesa fondi Europei, botta e risposta tra Forza Italia e Regione Abruzzo

"L'Abruzzo e' penultima tra tutte le regioni d'Italia nella spesa dei Fondi Fesr e Fse con appena lo 0,003% di spesa rendicontata rispetto alla dotazione del programma e adesso, purtroppo, siamo praticamente a rischio perdita dei fondi comunitari. Oggi le nostre denunce e preoccupazioni vengono tutte confermate e capiamo anche il vero motivo per cui D'Alfonso fugge e si ripara su una comoda poltrona senatoriale". E' quanto dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri.

"Questo allarmante quadro sui fondi comunitari e' evidenziato dalla Commissione Europea - sostengono i due - e confermato dai dati illustrati proprio questa mattina durante la riunione del Comitato di Sorveglianza Unico Por Fesr Abruzzo 2014-2020 e Por Fse Abruzzo 2014-2020 svoltosi presso l'Aurum di Pescara. Ovviamente D'Alfonso e i suoi assessori, seppur invitati, hanno preferito disertare la giornata di lavoro organizzata proprio dall'Autorita' di Gestione; era presente solo l'assessore Lolli. Una situazione drammatica quella della Regione Abruzzo rimarcata proprio da funzionari e direttori della Commissione Europea che hanno illustrato una situazione desolante sulla nostra capacita' di spendere le risorse". 

"L'Abruzzo e' penultima tra tutte le regioni d'Italia nella spesa dei Fondi Fesr e Fse con appena lo 0,003% di spesa rendicontata rispetto alla dotazione del programma e adesso, purtroppo, siamo praticamente a rischio perdita dei fondi comunitari. Oggi le nostre denunce e preoccupazioni vengono tutte confermate e capiamo anche il vero motivo per cui D'Alfonso fugge e si ripara su una comoda poltrona senatoriale".

La replica di Vincenzo Rivera

"Quanto affermato dai consiglieri Febbo e Sospiri sui fondi europei non corrisponde al vero. Il posizionamento della Regione Abruzzo al penultimo posto della graduatoria nazionale relativa alla spesa dei fondi Fesr e Fse riguarda esclusivamente la spesa rendicontata ad oggi e inserita nel sistema di monitoraggio". E' la replica del direttore generale della Regione Abruzzo, Vincenzo Rivera, ai consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, sull'utilizzo dei fondi europei. "Cosa ben diversa - ha aggiunto - e' il rischio di disimpegno delle somme del programma in relazione al mancato raggiungimento del target finanziario al 31/12/2018. Posso a tal riguardo affermare che la Regione Abruzzo non corre alcun rischio e ha ricevuto dai rappresentanti della Commissione europea l'apprezzamento per gli enormi passi avanti fatti nel corso dell'ultimo anno. Sono in corso in questi giorni attivita' propedeutiche alla certificazione di spesa a valer sul Fesr per oltre 8 milioni di euro. Entro la fine dell'anno certificheremo non meno di 50 milioni sul Fesr e 20 milioni sul Fse, raggiungendo cosi' i target previsti".

 

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Marco Rapino: rafforzare e difendere modello sociale europeo è punto fondamentale programma governo del PD

“Il contrasto alla povertà e la cura delle persone non autosufficienti hanno rappresentato due sfide vinte dal governo a guida Pd, ma c’è ancora molto da fare e nei prossimi cinque anni completeremo la riforma sociale”. Con queste parole il segretario regionale Pd Abruzzo Marco Rapino annuncia i punti di programma del Partito Democratico inerenti “la cura delle persone”.

“Le cose fatte sono importanti – continua Rapino -: la legge sul Dopo di noi, il riconoscimento e il sostegno a chi si prende cura di un familiare malato o disabile e la previsione di un Piano nazionale per la non autosufficienza. Basi solide su cui costruire una riorganizzazione più ampia del sistema welfare. Il nostro primo obiettivo è aumentare l’indennità in base ai bisogni effettivi delle persone, dando libertà di scelta tra un assegno di cura e un budget di cura (quest’ultimo più corposo). L’indennità aumenterà per tutti e arriverà a raddoppiare per i casi più gravi.

Ma dato che sappiamo bene che prendersi cura delle persone con disabilità non vuol dire

solo aumentare il sostegno economico, ma anche investire sulla loro autonomia, proponiamo una politica specifica sui giovani, in grado di consentire un impiego di qualità che ne accresca l’indipendenza economica, investendo in tutti i nuovi strumenti tecnologici e informatici che possono consentire il potenziamento della partecipazione scolastica delle persone con disabilità e la valorizzazione del loro potenziale.

Altro obiettivo imprescindibile è il raddoppio del fondo destinato al reddito d’inclusione sociale, una misura di contrasto alla povertà che ci ha riportato al passo dell’Europa, ma che vogliamo possa raggiungere tutte le persone che vivono in condizione di povertà assoluta.

E ancora, vogliamo sostenere il terzo settore, cinque milioni di volontari che rappresentano un importante fattore di coesione sociale. Per loro ci impegniamo a introdurre:

• politiche di riduzione del carico fiscale per le nuove assunzioni e per le stabilizzazioni,

attraverso l’estensione del trattamento previsto per i rapporti di collaborazione con

associazioni sportive dilettantistiche, anche a tutti gli enti del Terzo settore regolarmente iscritti nel registro unico nazionale;

• la co-programmazione tra le istituzioni pubbliche e il privato sociale;

• un mese di Servizio civile obbligatorio in sinergia tra scuola e Terzo settore, a fianco

della piena attuazione del Servizio civile universale.

Ma la vera rivoluzione dovrà passare attraverso il diritto alla salute.

Rispetto alla stagione dei tagli, con il governo Renzi prima e con quello Gentiloni poi si è tornati a investire in sanità: il Fondo sanitario è passato dai 109 miliardi del 2013 ai 113,4 di oggi. Ma non ci fermeremo qui. Vogliamo puntare sul rafforzamento della prevenzione e della cosiddetta “medicina di iniziativa”, attraverso il potenziamento e la riorganizzazione della medicina territoriale; realizzare un Piano nazionale per la gestione delle liste di attesa e digitalizzare la sanità”.

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Assegnati gli orti sociali del Comune di Montesilvano

Sono stati assegnati i primi 30 orti urbani del Comune di Montesilvano. Ieri pomeriggio, i cittadini che hanno risposto al bando hanno formalmente ottenuto l’aggiudicazione dei piccoli appezzamenti che sono stati creati in via Don e che verranno coltivati da loro.

Ad accoglierli nella Sala Consiliare di Palazzo di Città il sindaco Francesco Maragno, l’assessore Valter Cozzi e il consigliere Carlandrea Falcone, presidente della Commissione Commercio e Turismo.

«Inizia ora -  ha spiegato il consigliere -  questo nuovo bellissimo progetto che coinvolge attivamente i nostri concittadini. L’iniziativa degli orti sociali, ormai realtà consolidata nelle grandi metropoli, approda finalmente a Montesilvano. Venerdì 9 marzo con una cerimonia ufficiale consegneremo le chiavi degli orti e da quel momento i cittadini individuati potranno far crescere i frutti del loro lavoro».

Il consigliere rivolgendosi agli assegnatari ha rimarcato uno degli articoli del regolamento degli orti sociali nel quale si sottolinea come i responsabili degli orti dovranno lavorare “con il Comune nel favorire forme di collaborazione volontarie a tutela dell'ambiente urbano; organizzare eventuali momenti di consulenza e informazione sulle metodologie di coltivazione ecocompatibili e programmare le attività da svolgere nell’area orti aventi finalità sociali ed educative, privilegiando i percorsi didattici, i cicli formativi sulle tradizioni ortive e sulle modalità di coltivazione degli ortaggi”. «Il progetto degli orti sociali -  dice ancora Falcone – non solo permetterà di riqualificare l’area di via Don, ma soprattutto  ha un grande un valore civico, perché rende i cittadini responsabili di un bene comune e rappresenta uno strumento di supporto, per gli assegnatari stessi, che possono beneficiare dei prodotti coltivati con le loro stesse mani. A ciò si aggiunge anche la finalità educativa che può essere sviluppata da questi orti. Abbiamo scelto di assegnare nei prossimi giorni altri due orti, rimasti in capo al Comune, alle sigle sindacali dei pensionati e ai membri del tavolo Tari, il forum di cittadinanza attiva incentrato sulle tematiche ambientali che potranno mettere a punto progetti di educazione ambientale e alla sana alimentazione».

Gli assegnatari dei 30 orti sono: Maria Fatima Lopes, Domenico Masciovecchio, Orlando Trasatti, Alessandra Ciofani, Antonio Di Lallo, Ferruccio Martella, Giovanni Iula, Antonio Prosperi, Sigifrido Liberati, Claudio Ravicini, Arturo Ruggieri, Raffaele Casasante, Pantaleone De Clerico, Claudio Fragassi, Bruno Scevola, Romano Lattanzio, Anna Maria Buccella, Vittorio Iannascoli, Salvatore Fiorino, Luigi Santedicola, Armando Mambella, Elio Colantoni, Nadia Di Carlo, Alessandro Ruggieri, Volodymyr Fostenko, Marco Daluiso, Silvio Di Rocco, Roberto Viola, Franco Di Censo, Lucio Schiavone.

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Case Ater di Fontanelle a Pescara, previsti oltre 2 milioni di lavori 

Partiranno a breve i lavori di riqualificazione e risanamento igienico degli alloggi popolari di proprieta' dell'Ater in via Caduti per Servizio, nel quartiere Fontanelle, a Pescara. Stamani presentazione, davanti ai residenti, delle imprese che hanno vinto la gara d'appalto, entrambe campane, con un ribasso di 600 mila euro. Si tratta di due ditte campane. L'intervento prevede lavori in 202 appartamenti, per un totale di 2,4 milioni di euro. Presenti all'incontro, tra gli altri, il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, il vicesindaco Antonio Blasioli, i vertici dell'Ater, i rappresentanti delle imprese e una delegazione di cittadini. In particolare, verranno rimosse le fioriere in cemento che saranno sostituite con ringhiere in metallo. Si lavorera' per il risanamento igienico ed in alcuni casi saranno realizzati dei cappotti esterni per aumentare l'isolamento. L'obiettivo e' quello di risolvere l'annoso problema delle infiltrazioni. E' stata individuata, per il terzo lotto, anche una terza impresa, ma c'e' stata una contestazione da parte della ditta che e' arrivata seconda alla gara e quindi si dovra' attendere ancora qualche giorno per formalizzare l'assegnazione. I lavori dovrebbero concludersi in 135 giorni. Il presidente di Regione ha annunciato di volersi occupare anche di via Salara Vecchia, delle case Gescal e di via Tahon di Revel. 

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Impianti sportivi, fondi per 4,5 milioni di euro per l’Abruzzo

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al fondo investimenti (circa 36 miliardi) da cui viene destinata una quota pari a 75 milioni di euro a favore dell'impiantistica sportiva nelle periferie italiane. All'Abruzzo sono stati attribuiti 4.575.452 euro per 30 interventi. I beneficiari dei finanziamenti sono: Comune di Civitella Roveto (campo di calcio a 5 del capoluogo, 40mila euro); Associazione Sportiva Ginnastica Teramo Libertas (palestra Villa Pavone, 47mila 580 euro); Societa' sportiva Cs2010 (palazzetto dello sport di Bucchianico, 70mila euro); Asd Blue Rock (palestra di arrampicata a Martinsicuro, 89mila 981 euro); Comune di Villetta Barrea (campo sportivo comunale, 92mila euro); Comune di Alfedena (roller park, 100mila euro); Comune di Montesilvano (campo Aldo Mastrangelo, 100mila euro); Comune di Atri (campi da tennis, 100mila euro); Comune di Roseto degli Abruzzi (campo di calcio Santa Lucia, 100mila euro); Comune di Roccacasale (palestra comunale, 106mila 133 euro); Comune di Penne (palatenda comunale, 120mila euro); Comune di Francavilla al Mare (palazzetto dello sport comunale, 130mila euro); Comune di Nereto (scuola elementare, 130mila euro); Comune di Capistrello (campo sportivo Curcumello, 137mila euro); Comune di Pretoro (campo sportivo, 150mila euro); Tedeschi Gianfranco (centro ricreativo sportivo Orto Sereno a Cerchio, 150mila euro); Comune di Penne (palazzetto dello sport, 150mila euro); Comune di Nereto (parco Sandro Pertini, 155mila euro); Comune di Fossa (centro sportivo Giorgio e Dino, 162mila euro); Comune di Capistrello (centro sportivo del capoluogo, 162mila 400 euro); D'Ercole Stefano (centro sportivo Citeriore di San Valentino in Abruzzo Citeriore, 172mila 466 euro); Comune di Tossicia (centro sportivo comunale, 204mila 425 euro); Comune di Bisegna (San Sebastiano, 207mila euro); Comune di Sante Marie (campo comunale, 255mila euro); Comune di Atri (centro turistico integrato Degli Acquaviva, 240mila euro); Associazione Polisportiva dilettantistica Avezzano (centro polisportivo Rolando Appolloni, 250mila euro); Comune di Villetta Barrea (ex depuratore comunale, 263mila 185 euro); Comune di Molina Aterno (campo sportivo Di Loreto e impianto sportivo Del Monaco, 274mila euro); Comune di Poggio Picenze (parco pubblico sportivo, 285mila euro)

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Teramo, via libera ai concorsi per assunzione di 25 medici 

La Asl di Teramo bandisce i concorsi per 25 posti di medico, 13 delle specialita' mediche, 5 della diagnostica e servizi, 6 delle chirurgie e uno della sanita' pubblica. La deliberazione con cui il direttore generale Roberto Fagnano ha dato il via alla 'infornata' di camici bianchi a tempo indeterminato, e' stata pubblicata oggi. "Si tratta di un ulteriore concorso, tra i tanti gia' banditi dall'Azienda Sanitaria teramana, che consentira' di arricchire di nuovi professionisti, molte delle nostre Unita' Operative - dichiara Fagnano -. Sono certo che, piano piano, con una serie di interventi di razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse umane all'interno della nostra Azienda, grazie anche allo sblocco delle assunzioni operato dalla Regione, riusciremo a coprire le carenze di personale che generano criticita' nel sistema". Nello specifico, le assunzioni riguarderanno l'area medica e le specialita' mediche (6 posti di Dirigente Medico in Medicina Interna, uno in Nefrologia, 2 in Neurologia, 3 in Oncologia, uno in Radioterapia), l'ara della medicina diagnostica e dei servizi (3 dirigenti medici in Anestesia e Rianimazione, uno in Medicina Trasfusionale, uno in Patologia Clinica - laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologia -), dell'area chirurgica e delle specialita' chirurgiche (un dirigente medico in Urologia, 5 in Ginecologia e Ostetricia), e dell'area di sanita' pubblica (un dirigente medico in Igiene, Epidemiologia e Sanita' Pubblica).

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Fondi europei: Quagliariello, dati Abruzzo al limite dell’incredibile

“Gli incredibili dati sul (non) utilizzo dei fondi europei da parte della Regione Abruzzo presentano un solo aspetto positivo: che è tale la sfrontatezza di D’Alfonso e compagnia da aver consentito ai cittadini di conoscere l’esito disastroso della verifica del comitato di sorveglianza prima di decidere a chi affidare le sorti del nostro Paese”.
Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale L’Aquila-Teramo. “Ci augureremmo tutti – afferma Quagliariello – che le cose stessero come afferma il fidato collaboratore di D’Alfonso, ma ci permettiamo di dubitarne. Dal momento che parliamo della programmazione 2014-2020, sostenere che a oltre metà del periodo interessato una certificazione di 400mila euro su 231,5 milioni di fondi Fesr e di circa 3 milioni su 146 dei fondi Fse sia da ascrivere a un problema di tempistica della certificazione significa sfidare non solo le leggi della statistica ma anche il comune buon senso. Questa vicenda, che rischia di far perdere all’Abruzzo risorse ingenti e preziose per un territorio bisognoso di ripartire – conclude Quagliariello -, contribuisce a spiegare la grande fuga di Luciano D’Alfonso e mette a nudo, qualora ce ne fosse ancora bisogno, un drammatico deficit di adeguatezza della classe politica che guida la Regione e alla quale impediremo di continuare a fare danni, in Abruzzo come a Roma”.

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