Politica

Lavori anti allagamento, proseguono gli interventi in via Piemonte a Montesilvano

Proseguono i lavori anti allagamento, promossi dal’Amministrazione guidata da Francesco Maragno e che stanno interessando via Piemonte e via Maremma.

Nello specifico su via Piemonte è quasi ultimata la realizzazione di una prima parte degli interventi. Il cantiere verrà quindi sospeso nei prossimi giorni, per poi riprendere il prossimo settembre e procedere alla collocazione di una pompa di sollevamento. «In vista della sospensione del cantiere -  sottolinea l’assessore alle Politiche di Efficientamento del sistema smaltimento acque, Annalisa Fumo  -  la ditta renderà fruibile il più possibile l’area, restituendo anche la quasi totalità dei parcheggi dell’area oggetto dell’intervento, ad eccezione di 4 posti auto che per ragioni di sicurezza non potranno essere utilizzati, fino al completamento dell’opera. Si tratta di lavori molto importanti, che i residenti attendono da moltissimi anni e che questa Amministrazione ha voluto fortemente proprio per dare risposte concrete e definitive a un problema annoso. Nel frattempo stiamo proseguendo le interlocuzioni con Aca, Ersi, Ato Pescara, Consorzio di Bonifica Centro, a cui è rimessa la competenza del sistema di smaltimento delle acque, per risolvere le diverse criticità in tutte le traverse che subiscono questi disagi». 

A tal proposito, in una delle ultime riunioni l’Aca ha informato il Comune di stare predisponendo tutti gli atti necessari alla pulizia del collettore rivierasco, già dal prossimo settembre, altro intervento particolarmente determinante per migliorare il deflusso delle acque.  

Per le opere di adeguamento idraulico di via Piemonte, sono stati stanziati 120.000 euro; per via Maremma 125.000 euro e infine per le traverse di via Emilia 150.000 euro.

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Regione Abruzzo sigla accordi con vigili del fuoco e forestale

Il Sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca, ha sottoscritto questa mattina la convenzione tra la Regione Abruzzo e il Corpo dei Vigili del Fuoco, nonché l'accordo di programma con i Carabinieri-Forestale in relazione alla campagna Aib (Anti Incendio Boschivo) 2018. Il Comando Regione Carabinieri Forestale Abruzzo e Molise era rappresentato dal Generale Ciro Lungo e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dal Direttore regionale reggente, Giovanni Nanni. Gli accordi sottoscritti prevedono un investimento complessivo pari a 1,880 milioni di euro così ripartiti: 840 mila euro per convenzione VVF; 35 mila auro per convenzione carabinieri-Forestale; 395 mila euro convenzione con volontariato abilitato; 250 mila euro noleggio elicottero dedicato; 90 mila euro sorveglianza sanitaria operatori AIB; 255 mila euro dotazione dispositivi di protezione individuali; 15 mila euro concenzione Carabinieri-Forestale per servizio Meteomont. Per quanto riguarda i Vigili del Fuoco, la convenzione, avente durata annuale, regolamenta l'attività dei quattro Comandi Provinciali nelle operazioni di spegnimento degli incendi. Nell'ambito della Campagna AIB verranno costituite 6 squadre operative: due per la provincia dell'Aquila e quattro tra le province di Chieti, Pescara e Teramo.

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Discarica di Bussi, ordinanza della Provincia per la bonifica

Continuare ed eventualmente integrare le misure di prevenzione, adottare tempestivamente le misure di messa in sicurezza, rimuovere tutti i rifiuti depositati in modo incontrollato nelle discariche, provvedere alle ulteriori operazioni di bonifica e ripristino ambientale. Sono le azioni che la Edison è tenuta a portare avanti, dopo essere stata individuata quale responsabile dell'inquinamento delle aree denominate 2A e 2B, nel Sin di Bussi. Lo stabilisce un'apposita ordinanza, datata 26 giugno 2018, emessa dalla Provincia di Pescaraal termine di indagini andate avanti circa un anno. L'attività investigativa è stata condotta dalla Polizia Provinciale, in collaborazione con il ministero dell'Ambiente, l'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta), la Regione Abruzzo e il Forum H2O. L'area oggetto del provvedimento è complessivamente di oltre 70.000 metri quadri, con migliaia di tonnellate di rifiuti ma non è più di proprietà di Edison dal 1981 quando è stata acquisita da Ausimont. Nel 2002 è subentrata Solvay e dal 2018 è del Comune di Bussi. Il punto della situazione è stato fatto nel corso di una conferenza stampa. Presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, il comandante della Polizia provinciale, Giulio Honorati, il sindaco di Bussi sul Tirino, Salvatore Lagatta, Lucina Lucchetti, funzionaria dell'Arta, e Augusto De Sanctis del Forum H2o. 

Le indagini sono state condotte su più fronti. Dall'analisi dei documenti ai sopralluoghi, dai campionamento agli accertamenti di laboratorio. L'Arta si è avvalsa della collaborazione di altre agenzie regionali per l'ambiente. Attività analoghe - si tratta di una procedura amministrativa-ambientale autonoma rispetto alla vicenda penale/processuale - verranno portate avanti anche per tutta l'area industriale. "Abbiamo lavorato instancabilmente, in sintonia con tutti i soggetti interessati. L'ambizione - ha detto Di Marco - è dialogare costantemente e strettamente con Edison affinché faccia tutto quello che è previsto nell'ordinanza. Il provvedimento prevede una serie di azioni ben chiare, tra cui la necessità di adempiere alle prime misure entro 30 giorni, cioè entro il 26 luglio. Ora si può accelerare sui tempi della bonifica, perché c'è il soggetto con cui dobbiamo rapportarci. Loro dovranno fare tutto ciò che è necessario. Per tutti gli interventi già fatti fino a oggi ci si può rivalere su Edison. Finalmente c'è un soggetto ben identificato e c'è una massima collaborazione con Edison affinché faccia bene".

"Noi abbiamo la necessità di essere consequenziali con immediatezza, perché i cittadini hanno atteso troppo tempo. Troppi problemi sono stati scaricati, purtroppo, sulla salute dei cittadini e non possiamo consentire che questo scempio rimanga lì senza alcun tipo di intervento", ha concluso il presidente della Provincia. 

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Riciclo, 4 milioni e 800mila euro per 29 Centri di raccolta

Un investimento regionale di 4 milioni e 800mila euro (a valere sui fondi dell'Fsc), che con le quote di cofinanziamento dei beneficiari arriva a oltre 7 milioni, per la realizzazione o il completamento di 29 centri di raccolta su tutto il territorio abruzzese.
Le convenzioni sono state sottoscritte questa mattina a Pescara dal sottosegretario alla presidenza della giunta Mario Mazzocca e dai sindaci e rappresentanti dei Comuni interessati.
Nel dettaglio, in provincia di Chieti i fondi sono stati assegnati ad Atessa, Guardiagrele, Lama dei Peligni, Lanciano, Monteferrante, Monteodorisio, San Giovanni Teatino, Tornareccio e Vasto, per un totale di un milione 375mila euro; in provincia di Pescara i finanziamenti andranno a Città Sant'Angelo, Montesilvano e Spoltore per 750mila euro; in provincia dell'Aquila ad Alfedena, Capestrano, Castel di Sangro, Celano, Castelvecchio Subequo, Villalago, L'Aquila, Pescina, Pizzoli, Raiano, Rivisondoli e Sulmona per un milione 875mila; in provincia di Teramo a Castilenti, Pineto, Roseto degli Abruzzi e Teramo per 800mila euro.
Con questi interventi si avvia a completamento la Rete regionale del Riciclo, composta da 9 centri del riuso, 11 piattaforme ecologiche e, appunto, 29 centri di raccolta. Un piano sul quale la Regione ha investito oltre 12 milioni e mezzo di euro. 

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Fucino, presentato il progetto della nuova rete irrigua

Un investimento di 50 milioni di euro per il potenziamento del sistema idrico della piana del Fucino attraverso la costruzione di una rete irrigua a pressione, tenendo conto delle direttive europee sul risparmio idrico ed energetico è stato annunciato nel corso .
Un intervento che determinerà il potenziamento e la crescita del comparto agricolo marsicano. Il progetto preliminare è nella fase avanzata, a breve saranno richieste le autorizzazioni agli enti competenti, compreso la Via.
Lo ha annunciato, questa mattina, nella sede di Pescara della Regione Abruzzo, il presidente della giunta regionale, Luciano D'Alfonso, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, dell'assessore ai lavori pubblici, Lorenzo Berardinetti, del consigliere regionale Maurizio Di Nicola, e dei sindaci dei comuni interessati.
E' stata illustrata anche la convenzione sottoscritta il 13 luglio scorso tra Arap, Consorzio di Bonifica Ovest e Regione Abruzzo per il passaggio dei fondi e del cronoprogramma volto all'appalto dei lavori.

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Bandiera Blu, i comuni d’Abruzzo si promuovono insieme

Per l'anno 2018 nove Comuni abruzzesi, Fossacesia, Tortoreto, Giulianova, San Salvo, Vasto, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi e Scanno hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento internazionale della Bandiera Blu. Si tratta di località rappresentano un'eccellenza in ambito di attrattività turistica per tutta la regione. A tal proposito, proprio in Regione, a Pescara, questa mattina, i rappresentanti dei comuni interessati, avendo aderito alla proposta di PR5 srl e ADMOVING S.p.A., hanno presentato alla stampa, insieme all'assessore al Turismo, Giorgio D'Ignazio, la campagna pubblicitaria intitolata "Un tuffo dove l'acqua è più blu". L'obiettivo, attraverso una pianificazione che si sviluppa lungo la rete autostradale e sui media outdoor di esclusiva proprietà di Autostrade per l'Italia S.p.A., è quello di comunicare questa prerogativa ai turisti in transito nelle direttrici, adriatica e tirreno adriatica.

La campagna outdoor vede l'utilizzo di 44 pannelli del circuito Publi Route, posizionati dal 15 luglio al 30 agosto, all'ingresso delle aree ristoro di 26 aree di servizio tra Bologna e Vasto sulla A14 e tra Roma e l'Abruzzo sulle autostrade A24 e A25, oltre a 5 poster 6x3 in posizionati in altrettante aree di servizio abruzzesi. Il numero dei contatti prevedibili nei 45 giorni è superiore ai quattro milioni. I pannelli, che hanno la dimensione di cm185x135, sono collocati in posizioni uniche ed esclusive, in prossimità degli ingressi delle aree di ristorazione. Assicurano al messaggio una visibilità straordinaria verso un target mirato di utenti che si spostano con mezzi propri nel periodo delle vacanze. All'incontro con i giornalisti sono interventi, tra gli altri, il presidente di FEE Italia, Claudio Mazza, il responsabile Operations dell'Ad Moving SpA, Alessandro Pagnotta, il direttore del Dipartimento regionale del Turismo, Francesco Di Filippo, il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, il vice sindaco di Giulianova, Nausicaa Cameli, il sindaco di Tortoreto, Domenico Piccioni, il presidente del Consiglio comunale di Scanno, Armando Ciarletta, e l'assessore di Silvi, Giuseppina Di Giovanni.
La Bandiera Blu, che, per il 2018, è stata assegnata ad otto Comuni costieri abruzzesi ed alla new entry Scanno, bagnata dall'omonimo lago, è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 - Anno europeo dell'Ambiente. Viene assegnato ogni anno in 49 paesi, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell'ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale e riconosciuta dall'UNESCO come leader mondiale per l'educazione ambientale e l'educazione allo sviluppo sostenibile. Il Programma Bandiera Blu, è un Eco-label Internazionale assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio ed è attualmente riconosciuto in tutto il mondo, sia dai turisti che dagli operatori turistici. L'obiettivo principale è quello di promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l’attenzione e la cura per l'ambiente. I criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell'ambiente. la qualità delle acque è un criterio imperativo: solo le località, le cui acque sono risultate eccellenti nella stagione precedente, possono presentare la candidatura. La spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione, gli standard ed i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione, in conformità alle Direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico. Nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia. La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per i parametri microbiologici relativamente a Escherichia coli (Coliformi fecali) e agli Enterococchi intestinali (Streptococchi) e per i parametri fisici e chimici (oli e materiale galleggiante). "Bandiera Blu" è un riconoscimento all'operato delle amministrazioni comunali rivierasche, nella gestione delle tematiche ambientali, con particolare riferimento alla salvaguardia dell'ecosistema marino. Pertanto, è assegnata ogni anno sulla base di un'approfondita analisi che prende in esame non solo i parametri dettati dall'organizzazione FEE internazionale, ma anche tutta una serie di fattori, quali la presenza di componenti naturali sulla spiaggia che ne aumentino il valore paesaggistico, l'adeguatezza delle infrastrutture ed attrezzature di spiaggia, nonché del soccorso e della sicurezza, la conduzione, da parte degli stabilimenti balneari, di una corretta gestione ambientale e la predisposizione di dispositivi per l'abbattimento delle barriere architettoniche.

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Pagano(Fi): Per governo terremotati cittadini serie B

"La maggioranza continua a considerare i terremotati cittadini di serie B: dopo aver bocciato o ignorato gli emendamenti al ddl sisma proposti da Forza Italia, oggi siamo arrivati al colmo. Il governo ha letteralmente disertato e fatto sospendere di conseguenza la seduta che doveva tenersi alla Camera per discutere il decreto. Ribadisco ancora una volta come ormai sia chiaro e palese che i terremotati siano stati utilizzati come utile strumento di campagna elettorale. Avevo promesso, dopo che i miei emendamenti erano stati bocciati, che avrei seguito i lavori della Camera e così continuerò a fare: l'Abruzzo e tutte le regioni colpite dal sisma non saranno lasciate sole da Forza Italia". Lo dichiara il senatore e coordinatore di Forza Italia in Abruzzo Nazario Pagano.

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Montesilvano, in Consiglio Comunale nasce il gruppo della Lega

 "Siamo pronti a lavorare insieme per la crescita della città che abbiamo a cuore". Così il capogruppo Aurelio Cilli sottolinea la costituzione del gruppo consiliare della Lega al Comune di Montesilvano, nel quale confluiscono anche Stefano Di Blasio e Mauro Orsini. "Dal 30 giugno, giorno in cui ho protocollato la comunicazione della creazione del gruppo, finalmente il presidente del consiglio comunale ha preso atto. In seguito anche - prosegue Cilli nella nota - al boicottaggio di basso livello politico attuato dal consigliere Tocco, che prima ha tentato di entrare in Fratelli D'Italia, poi in Lega, poi non essendoci riuscito, è stato collocato 'd'ufficio' nel gruppo misto". Il nuovo gruppo nasce nel segno della piena armonia tra i tre componenti: "Siamo pronti a batterci affinché non siano consentite illegalità e ingiustizie verso i nostri concittadini. Il nostro non è un cambio di casacca - prosegue Cilli - rimaniamo sempre nel centrodestra, ma ci spostiamo verso un'area, cresciuta tantissimo alle ultime elezioni e ben rappresentata al governo con tre parlamentari, che sentiamo molto più vicina alle nostre convinzioni politiche. Ringraziamo anche il commissario Palmerino Mammarella, con il quale è stato costituito questo gruppo". 

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Addio a Pio Rapagnà

Si è spento nella notte, a causa di una malattia, l'ex parlamentare radicale Pio Rapagnà; aveva 73 anni. Abruzzese, di Roseto degli Abruzzi, era stato eletto deputato con il movimento di Pannella nell'aprile 1992 e aveva concluso il mandato anticipatamente nel 1994, per lo scioglimento delle Camere. La sua attività politica è stata sempre caratterizzata da battaglie civili e sociali in difesa degli inquilini senza casa o per la deviazione del traffico dei mezzi pesanti dalla Statale 16 Adriatica. Fondatore dei movimenti civici 'Mia Casa' e 'Città per vivere', si fece anche promotore del Comitato per i referendum regionali contro i costi della politica. 

 "Caro Pio sei stato un cavaliere indomito contro la corruzione e l'ingiustizia, per l'aria e la politica pulita, per i diritti delle persone a partire da quelle più povere e deboli. Un fuoriclasse di agitatore che, senza una grande organizzazione alle spalle, con una fantasia infinita, ha trovato i modi per far vivere le lotte e far balzare fuori le ingiustizie". Così il segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, Maurizio Acerbo, scrive su Facebook ricordando Pio Rapagnà. "Eri un artista della solidarietà attiva e della contestazione - lo ricorda ancora Acerbo - Ma anche un militante e un sindacalista che viveva a contatto con i problemi quotidiani delle persone e che con competenza studiava e proponeva. Sei stato un grande compagno, una persona perbene e un esempio di attivista e cittadino. Ci mancherà la tua sciarpa rossa"

A Pio Rapagnà dico grazie e gli stringo la mano. E' stato un esempio vivente di come le questioni di tutti possono diventare proprie, tutto il tempo lo ha dedicato per una grande e permanente battaglia civile, con e senza ruoli istituzionali. Io non sono mai stato prossimo alla sua collocazione culturale e politica, ma ho sempre condiviso la modalità del suo fare battaglia. E' stato una figura della politica a tutto tondo, una figura della bella politica". Così, a margine di una conferenza stampa a Pescara, il senatore Luciano D'Alfonso, presidente della Regione Abruzzo, ha ricordato Pio Rapagnà

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Un bando pubblico per gli impianti di Prati di Tivo

Un bando pubblico pluriennale per far tornare la gestione degli impianti ai privati, un bando che possa mettere sul piatto anche altri servizi: beni e strutture di proprietà dei Comuni e dei consorzi delle Amministrazioni separate di Pietracamela e Fano Adriano perché gli impianti, da soli, non sono remunerativi e non consentirebbero una gestione economicamente sostenibile. Nella serata di venerdì 13 luglio, a Prati di Tivo, la Provincia ha chiamato a raccolta i soci della Gran Sasso teramano (società in liquidazione e in procinto di essere trasformata in una srl, una formula più snella e meno costosa rispetto alla precedente Spa) ha presentato conti e costi dopo un anno mezzo di gestione diretta e avanzato proposte per il futuro. In una sala (messa a disposizione della Siget) piena di operatori, associazioni, Sindaci (Pietracamela, Michele Petraccia; Crognaleto, Giuseppe D'Alonzo; Isola del Gran Sasso, Roberto Di Marco; Castelli, Rinaldo Seca; il vicesindaco di Fano Adriano, Angelo Mastrodascio) alla presenza del presidente della DMC del Gran Sasso, Erminio Di Ludovico e del direttore Claudio Ucci, è stato tratteggiato un possibile orizzonte per il comprensorio montano teramano che da anni perde turisti e imprenditori disposti a investire. "Certamente non saranno gli impianti a fare la differenza ma un progetto strategico che ci deve vedere insieme, tutti i soggetti pubblici coinvolti, a partire dai Comuni, dalla Regione, dalle Dmc e dal Parco, visto che la Provincia non ha alcuna competenza e nemmeno risorse professionali per occuparsi di turismo" ha sottolineato il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino. In agenda anche la questione del Piano antivalanghe e il progetto, di cui la Provincia è soggetto attuatore: ieri sera il progetto è stato esposto alla visione dei partecipanti e il progettista, Marco Cordeschi, lo ha illustrato nel dettaglio rispondendo agli interrogativi delle associazioni ambientaliste (Cai e Wwf) e dei presenti circa funzionalità, impatto e costi. Massimo Fraticelli ha chiesto che venga sottoposto all'esame della Vinca (valutazione incidenza ambientale) per fugare ogni dubbio e che comunque il rilancio della montagna avvenga all'interno di un quadro di valutazione più ampio che ricomprenda quello sul modello di sviluppo. 

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