Politica

Nuovo ospedale di Chieti, contrarietà Cgil Abruzzo

"Assoluta contrarietà all'utilizzo del project financing per la realizzazione del nuovo ospedale di Chieti perché è uno strumento dannoso". Lo afferma, dopo l'approvazione della delibera di Giunta che consente l'avvio delle procedure per la relativa gara d'appalto, la Cgil Abruzzo, sottolineando che "così si tolgono risorse ai servizi sanitari in favore di opere strutturali" ed invitando la Regione a "fornire chiarimenti, spiegando le caratteristiche e i vantaggi dell'opera e dimostrando perché quello individuato sia il metodo più economico per risolvere i problemi esistenti".

"I casi del Veneto e della Toscana, dove è stato utilizzato il project financing - afferma Carmine Ranieri, della segreteria regionale Cgil - confermano che si tratta di uno strumento sbagliato e pericoloso, con il rischio di generare problemi nei conti pubblici ed aumenti dei costi a carico del committente pubblico, se non veri e propri disastri, come rilevato anche dalla Corte dei Conti. Oltre al caso di Chieti, apprendiamo dalla stampa che la Regione conta di costruire diversi ospedali in Abruzzo utilizzando tale strumento. Questo peserà sulle tasche dei cittadini e sottrarrà risorse fondamentali da destinare alla loro cura".

"Nonostante la riduzione dei costi, che sono passati dai 600 milioni ai 285 milioni di euro - aggiunge - il progetto ci lascia molto perplessi", conclude Ranieri. 

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Pescara, al via la riqualificazione di 202 alloggi Ater

Consegnati i lavori di riqualificazione di 202 alloggi popolari di proprietà dell'Ater, a Pescara, in via Caduti per Servizio, in località Fontanelle, in cui risiedono circa 600 inquilini, con un investimento da parte della Regione di 2,4 milioni di euro. Il piano di riqualificazione è stato reso noto stamane in una co0nferenza stampa dal commissario dell'Ater di Pescara Antonello Linari, dal segretario particolare del governatore Enzo Del Vecchio, dal sindaco Marco Alessandrini e dal vicesindaco Antonio Blasioli, con i rappresentanti delle tre ditte aggiudicatarie dei lavori (TEC.SP.ED. di Giugliano, Todima di L'Aquila e Scalone di S.Maria Capua Vetere).

Le imprese avranno 135 giorni di tempo per realizzare i seguenti lavori: rimozione di fioriere in cemento e sostituzione con ringhiere in metallo, risanamento igienico degli alloggi e realizzazione dei cappotti esterni per impermeabilizzare e aumentare l'isolamento termico delle strutture.

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Provincia L’Aquila affida lavori per la viabilità per 730mila euro 

La Provincia dell'Aquila continua a investire sulla viabilità di competenza, come programmato dal piano triennale delle opere pubbliche annualità 2018. Ieri, 10 luglio, sono stati sottoscritti nuovi affidamenti per la sistemazione e messa in sicurezza di alcune carrabili, per un totale complessivo di euro 734.809,92. Lo rende noto l'Ente. "In molti casi, i lavori previsti su queste strade, erano attesi da anni - afferma in una nota il presidente della Provincia dell'Aquila Angelo Caruso - penalizzando pesantemente i cittadini e lo sviluppo dei territori. Questo governo, come anticipato in tante occasioni intende, con questa consiliatura, restituire alle comunità un sistema viario funzionale in termini di percorribilità e sicurezza, efficiente e capace di garantire un elevato grado di mobilità in tutte le aree della provincia". Queste le strade interessate dagli interventi e le relative somme impegnate: S.P. N. 10 Peligna - Interventi per la messa in sicurezza delle scarpate dal km. 9 + 100 al km. 9 + 500 nel Comune di Raiano (AQ) per un importo totale 239.180,20. Lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza lungo le S.P. 55 di Pescocostanzo e la S.R. 17 Bis della Funivia del Gran Sasso e di Campo Imperatore - Manutenzione straordinaria. 305.750,33. Lavori di risanamento del movimento franoso al KM. 1+170 della SP 72 Capestrano - Forca di Penne - Tratto SR 602 in Forca di Penne - confine con la Provincia di Pescara 189.879,39. 

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Università dell’Adriatico, le reazioni alla proposta del rettore Caputi

Uno "scivolamento verso la costa", un "abbandono dei territori interni, collinari e montani di cui l'Abruzzo è costellato e che rappresentano una peculiarità imprescindibile". E' il rischio paventato dal consigliere regionale Mauro Febbo (Fi) qualora dovesse essere approvata, in Consiglio di Amministrazione, la proposta di nuova denominazione dell'Università 'D'Annunzio' di Chieti-Pescara, accolta ieri dal Senato Accademico su proposta del rettore Sergio Caputi, vale a dire "Università degli Studi dell'Adriatico Gabriele D'Annunzio Chieti-Pescara". Un possibile cambiamento che sta suscitando crescente malcontento fra studenti, residenti, molti dei quali affidano ai social network i loro commenti increduli e sdegnati, e associazioni culturali. "A me sembra che la nuova denominazione non rispecchi quell'identità territoriale che finora l'Università ha rappresentato - prosegue Febbo in una lettera aperta al rettore - Soprattutto non c'è quell'identificazione che oggi si coglie immediatamente ed era nelle menti degli illuminati fondatori. L'individuazione 'Adriatico' - sottolinea il consigliere - coinvolge un territorio che va dal Friuli alla parte estrema della Puglia, cioè tutta la costa del mare Adriatico, mentre con 'G. D'Annunzio' c'è la piena e totale individuazione dell'Abruzzo e del territorio 'Chieti-Pescara' che ha lavorato e fatto sacrifici per ottenere i risultati che ben conosciamo". Rincara la dose Stefano Marchionno, presidente dell'associazione 'Noi del G.B.Vico' che riunisce studenti del liceo Classico di Chieti e vede nella modifica del nome "becero campanilismo volto a favorire solo ed esclusivamente una città in danno di un'altra", nonché un "ulteriore schiaffo nei confronti della Città di Chieti. Da oltre tremila anni - scrive - i cittadini teatini osservano non solo il mare Adriatico, ma anche la Maiella"; una nuova intestazione non sarebbe identificativa "di un determinato territorio nel quale, e grazie al quale, venne fondato il nostro Ateneo: la nascita del Consorzio Universitario Abruzzese, che deriva da tale richiesta, fu ufficialmente approvata nel 1960 dal Prefetto di Chieti"

Dice no al cambio di denominazione anche il consigliere comunale di Chieti Alessandro Marzoli (Pd) secondo il quale "è una scelta di difficile comprensione. La storia dell'Ateneo, la location del campus e il percorso che da oltre cinquant'anni lega l'Università alla città di Chieti meritano maggior rispetto e attenzione, a partire da chi ha l'onere e l'onore di guidare l'ateneo. Da ormai troppi anni il rapporto tra l'Università e la nostra comunità - dice Marzoli - viene vissuto con distacco e a volte quasi con fastidio, quando è proprio nel nostro territorio che l'Università ha mosso i primi passi ed è cresciuta, con un bellissimo campus invidiato da molte città italiane. La volontà di aprire la D'Annunzio al contesto europeo è un'ottima prospettiva, ma sicuramente saranno progettualità e visione a intercettare questo bisogno e non una nuova denominazione, che viene oggi interpretata da molti come un inchino alla città di Pescara, di cui sicuramente nessuna delle due realtà sente il bisogno. Chieti guarda al mare, ma anche alla montagna, nonché alla sua storia millenaria". "Chiediamo pertanto - conclude Marzoli - una profonda riflessione sulla scelta che dovrà essere votata dal Cda della D'Annunzio e presenteremo un ordine del giorno in cui il Consiglio Comunale impegni direttamente il sindaco, finora silente, a esprimere parere negativo da parte dell'Amministrazione Comunale alla nuova denominazione del nostro ateneo"

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Sclocco: Its Lanciano raddoppia i cors

Raddoppia il numero dei corsi e aumenta il numero dei ragazzi ammessi per singolo corso: queste le novità dell'Its di Lanciano che avvia due nuovi corsi professionalizzanti, da ottobre. La presentazione a Pescara, in Regione, in una conferenza stampa, con l'assessore alla Formazione, Marinella Sclocco, e Gilberto Candeloro, presidente della Fondazione Its. All'incontro con la stampa sono intervenuti, tra gli altri, anche Angelo Coppola, Plant Manager Sevel S.p.A., Antonio Viggiano, HR Manager Sevel S.p.A., Alessandro Donatelli, Project Manager Honda Italia Industriale S.p.A di Atessa e Maurizio Piangerelli, General Manager Passeri Technologies, Chieti Scalo, oltre al dirigente regionale, Carlo Amoroso.

Nello specifico, saranno formati 'Tecnici superiori per l'Automazione e i Sistemi meccatronici - Industria 4.0'. In accordo con le esigenze di competenze delle aziende del settore i corsi Its saranno dedicati alla formazione di tecnici in linea con le tecnologie abilitanti di Industria 4.0. Big data analisys, stampa 3D, programmazione avanzata di PLC, automazione e robotica etc. sono solo alcuni dei temi oggetto di approfondimento dei corsi, oltre naturalmente alle materie più convenzionali (manutenzione, meccanica, disegno tecnico, inglese, etc.). Entrambi i corsi saranno totalmente gratuiti e prevedono sempre un'organizzazione duale delle attività: 1.000 ore in aula, anche se con attività laboratoriali, ed 800 di project work in azienda. Altra novità è che nella domanda di iscrizione sarà possibile indicare la preferenza per quanto riguarda il tirocinio: Sevel, Honda, Denso, Tiberina Sangro, Imm HYDRAULICS, CT Group, TYCO ed altre, che già collaborano attivamente con la Fondazione Its o aderenti al Polo di Innovazione Automotive e che operano su tutto il territorio regionale.

L'iscrizione quest'anno potrà essere fatta anche online, dal sito www.innovazioneautomotive.eu (sezione Its) compilando il form e allegando i documenti richiesti (termine 22 settembre 2018); il numero dei partecipanti ai singoli corsi sarà aumentato, con classi di 25-30 ragazzi. In 6 anni di attività l'Its Sistema Meccanica di Lanciano ha diplomato 120 giovani con un indice di placement superiore al 90%. L'Its risponde al bisogno, anche in Abruzzo, di competenze e di personale specializzato nel settore meccatronico, meccanico e automotive. Infatti, sono circa 200.000 in Italia, secondo Confindustria, le posizioni lavorative che non riescono ad essere occupate a causa del mis-match tra domanda ed offerta e gli Its oltre a garantire un posto di lavoro danno l'opportunità di avere un lavoro qualificato in linea con le competenze sviluppate durante gli studi.

 

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Olimpiadi 2026, Martino lancia la candidatura dell’Aquila

"L'Aquila candidata per le Olimpiadi invernali del 2026, per il rilancio definitivo di una città e di un territorio segnati da un drammatico terremoto che nel 2009 ha commosso il mondo intero, attivando una vera e propria gara di solidarietà e sostegno. Sarebbe un messaggio di grande valore sportivo, politico e sociale, nel rispetto delle indicazioni date dal Governo al Coni". E' la proposta, formulata in una lettera al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, dal deputato di Forza Italia Antonio Martino, eletto nel collegio provinciale dell'Aquila. Il capogruppo azzurro nella Commissione Finanze e Tesoro propone una candidatura "strategica, sensata e innovativa" nell'ambito del dibattito nazionale in atto sulle candidature presentate da Torino, Milano e Cortina. Martino scrive a Giorgetti dopo che quest'ultimo ha sottolineato che "l'esecutivo darà sostegno alla candidatura italiana", invitando però il Coni e il suo presidente, Giovanni Malagò, a fare scelte condivise che valutino prioritariamente il contenimento dei costi. "L'Aquila e il suo comprensorio sono nel pieno della ricostruzione post terremoto, parliamo già di 15 miliardi di euro investiti dal Paese, può contare su stazioni invernali all'avanguardia, nei prossimi anni l'azione di rilancio entrerà nel vivo, quindi lo svolgimento delle Olimpiadi invernali potrebbe rappresentare il sigillo alla Rinascita".

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Porti, Febbo e Sospiri: scali di Pescara e Ortona esclusi dagli investimenti

 "La scellerata decisione di aderire all'Autorità Portuale di Ancona, da noi sempre osteggiata, oggi viene confermata quale scelta sbagliata, miope e, soprattutto, dannosa per i nostri porti di rilevanza nazionale come Ortona e Pescara che vengono completamente cancellati dalla programmazione degli investimenti". Lo affermano il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e il consigliere regionale Mauro Febbo (Fi). Al centro delle polemiche c'è il Documento per il Fondo per la Progettazione di Fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo Sviluppo del Paese' (Art.202 D.L. n. 50/2016). "Gli otto progetti prioritari proposti dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale da far finanziare dal Ministero delle Infrastrutture attraverso questo Documento di programmazione vengono tutti realizzati esclusivamente dal Porto di Ancona, ossia sede dell'Autorità Portuale".

"Praticamente - sottolineano - vengono esclusi da interventi e programmazione tutti gli altri porti dell'Adriatico Centrale quali Pesaro, Falconara, San Benedetto, Pescara e Ortona".

"E' del tutto evidente l'assenza della politica all'interno dell'Autorità che difenda e rappresenti le ragioni dei porti abruzzesi. Pertanto chiediamo che D'Alfonso e il presidente dell'Autorità Portuale di Ancona vengano immediatamente in seconda Commissione Consiliare a riferire e spiegare cosa intendono fare per rendere competitivi e strategici i porti di Ortona e Pescara, che come tutti sappiamo hanno bisogno di interventi urgenti quali dragaggio, completamento di banchine, attracchi, prolungamento diga foranea, vasca di colmata". 

La replica di Enzo Del Vecchio

"La Regione prima e l'Autorità poi hanno determinato e determineranno interventi strategici con l'obiettivo di configurare le attuali infrastrutture in porti e poi determinarne quel salto di qualità da tutti atteso e per il quale questa amministrazione regionale ha compiuto azioni concrete. Mi preme evidenziare quanto segue: - Porto di Pescara: 1.Prima ancora che nascesse l'Autorità, la Regione ha dovuto intraprendere la strada della realizzazione del porto attraverso l'approvazione di un Piano regolatore portuale (delibera CR 80/2 del 15/11/2016) pronto sin dal 2008 su iniziativa del Comune di Pescara e a cavallo dei 5 anni del centrodestra in cui Sospiri, per avere un foglio di V.I.A. insieme al sindaco Mascia, minacciava la sua stessa amministrazione scioperi della fame e incatenamenti ai fari del porto; 2.Finanziamento (anno 2015) del taglio della diga foranea per 3,5 milioni PAR-FAS 2007-2013, cui c'è poco da aggiungere poiché i lavori sono a vista d'occhio; 3.Realizzazione della soffolta sul molo nord della darsena commerciale: 800mila euro (anno 2017); 4.Finanziamento per 31 milioni (15 milioni Masterplan del 2016 e 16 milioni di fondi CIPE del 2017) per la realizzazione dei moli guardiani finalizzati alla regimentazione del fiume Pescara che oggi determina insabbiamento del porto e inquinamento delle acque marine; 5.Realizzazione di svariati progetti (FEAMP 2017) ad opera del Provveditorato alle opere pubbliche e dell'Autorità, per il miglioramento delle attuali banchine portuali a tutela delle attività marinare esistenti. - Porto di Ortona (interventi previsti nel Masterplan del 2016): completamento dell'intervento sul porto - approfondimento del dragaggio e prolungamento della diga sud per 40,5 milioni; 1,7 milioni per il completamento della infrastruttura ferroviaria a servizio dello scalo; escavazione ed approfondimento fondali del bacino portuale per 9,4 milioni"

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A settembre la gara d’appalto per le strade per il Volto Santo di Manoppello

La gara d'appalto per i lavori di sistemazione finalizzati al raggiungimento del Volto Santo di Manoppello attraverso la S.R.539, S.P.58 e S.P.60 - per i quali la Regione ha stanziato 9 milioni di euro nel Masterplan - inizierà a settembre e il cantiere aprirà a gennaio. E' quanto emerso dalla riunione che si è svolta questa mattina nella sede della Giunta regionale a Pescara e che ha visto la partecipazione del presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso e dei funzionari interessati della Provincia di Pescara. Quest'ultima ha già affidato gli incarichi per la progettazione e attualmente sono in corso le indagini geologiche. A breve si terrà un sopralluogo con i progettisti e i tecnici dei due enti per definire gli ultimi dettagli tecnici. Nel merito dell'intervento denominato "Lavori di completamento della SP 539" già finanziato dalla Regione per 3 milioni, con nota prot. n. 194250 del 9 luglio scorso il Servizio viabilità regionale ha provveduto alla presa d'atto della perizia di variante che consentirà l'immediata ripresa dei lavori e la celere conclusione degli stessi entro il mese di agosto. 

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Acqua del Gran Sasso, confronto positivo in Seconda Commissione

Confronto positivo in seconda Commissione in Consiglio regionale, presieduta da Pierpaolo Pietrucci, presente per la Giunta il vicepresidente Giovanni Lolli, sull'acqua del Gran Sasso. Lo affermano i Comitati e le Associazioni che sono state ascoltate. "Finalmente - riferisce in una nota la Mobilitazione per l'Acqua del Gran Sasso al termine dell'audizione - si riconosce la centralità della questione dell'allontanamento delle 2.292 tonnellate di sostanze pericolose dai laboratori e la centralità della partecipazione". "Come Mobilitazione per l'Acqua del Gran Sasso abbiamo consegnato copia dell'ultimo esposto depositato in Procura ed evidenziato le molteplici inadempienze ed omissioni che hanno contraddistinto la vicenda. Inoltre abbiamo appreso da Lolli che il tema dell'allontanamento delle sostanze chimiche pericolose, 2.292 tonnellate (1.000 di acqua ragia nell'esperimento LVD e 1.292 di trimetilbenzene dell'esperimento Borexino) è stato posto formalmente dalla Regione ai Laboratori di Fisica. Dopo quasi due anni di iniziative sul tema da parte dei cittadini anche gli enti hanno capito che non è possibile insistere in una palese violazione di legge". "Altro aspetto fondamentale emerso oggi è il riconoscimento, richiesto anch'esso a gran voce dalla Mobilitazione, che il Gran Sasso deve essere visto come un unicum dal punto di vista idrogeologico, un'unità di gestione. Quindi tutta la storia dei 200 metri non ha ragion d'essere e va superata ampliando per chilometri le aree di rispetto attorno alle captazioni in cui non possono insistere centri di pericolo". 

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Project financing per l’ospedale di Chieti, Marcozzi incontrerà il ministro Grillo

"La prossima settimana incontrerò la ministra della Salute, Giulia Grillo, alla quale esporrò diverse questioni, fra le quali proprio la delibera di Giunta sul Project Financing e tutta la pregressa attività amministrativa portata avanti da questa maggioranza ormai inconsistente, in Aula quanto sul territorio. Chiederò di approfondire, anche attraverso il Tavolo di Monitoraggio, l'effettiva sostenibilità dei costi, la qualità dei servizi e le ripercussioni economiche e sociali per i pazienti e i lavoratori. Nel frattempo continueremo la nostra battaglia presso le Procure e l'Anac, alle quali chiederemo di valutare la fondatezza dei nostri esposti". Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi, in una nota, in merito alla questione della Sanità regionale e in particolare del progetto sul nuovo ospedale di Chieti. 

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