Politica

Incontro comitati No Snam, Mazzocca: la lotta continua

Il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale d'Abruzzo, Mario Mazzocca, ha partecipato all'assemblea pubblica tenutasi nella frazione aquilana di Paganica sulla vicenda del Metanodotto-Centrale di Compressione Snam, organizzata dall'amministrazione dei Beni Separati Paganica-San Gregorio, dal Comitato 3e32, dal collettivo "Altrementi" della Valle Peligna. Presenti anche il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, il sindaco de L'Aquila, Pierluigi Biondi, e il consigliere provinciale Vincenzo Calvisi. "Nel corso dell'assemblea ho dato la mia disponibilita' anche ai prossimi incontri pubblici che i comitati stanno preparando nelle zone interessate dal tracciato del metanodotto" dichiara Mazzocca. Il fronte No Snam, si legge in una nota, intende perseguire azioni di opposizione al progetto di realizzazione della centrale a Case Penta di Sulmona, ribadendo e sottolineando l'inserimento della citta' abruzzese nel programma Casa Italia sulla prevenzione sismica, e attende la nuova data di incontro con il presidente del Consiglio Gentiloni, dopo il congelamento del decreto ottenuto il 22 dicembre 2017 quando Mazzocca, insieme al consigliere regionale Pietrucci, al sindaco Casini e ad altri 21 sindaci del territorio si sono recati a Palazzo Chigi. "La lotta continua - conclude Mazzocca - ben consapevoli che la situazione e' alquanto critica. Pesa come un macigno il decreto di compatibilita' ambientale, risalente al 27 marzo 2011, con cui fu materialmente autorizzata l'opera. Faremo valere le nostre ragioni attraverso una puntuale e necessaria verifica della conformita' di quest'opera alla vigente normativa in materia di 'usi civici': ci risulta, che i soggetti titolati alla conduzione di questo diritto, ovvero i Comuni e le amministrazioni separate prevalentemente delle realta' locali della provincia de L'Aquila, non hanno dato il via libera in tal senso. Come gia' operato nel 2015, sara' nostra cura agevolare il coordinamento delle attivita' connesse con i territori e i soggetti interessati". 

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Autostrade A24 e A25, i sindaci manifestano davanti al Ministero

"Chiediamo lo stop a questo aumento insostenibile, l'apertura di un tavolo tecnico che coinvolga a tutti i livelli gli interessati, dai sindaci alle rappresentanze sindacali, affinche' si possano definire soluzioni piu' strutturali, ad iniziare dall'eliminazione nel calcolo del chilometraggio da pagare del tratto urbano dell'A24, quello cioe' che collega il casello di Roma alla tangenziale". Cosi' Fiorenzo De Simone, sindaco di Vicovaro, uno dei primi cittadini che ieri mattina ha organizzato il sit-in davanti al casello del suo Comune, cui hanno partecipato oltre 60 primi cittadini provenienti da Lazio e Abruzzo, per protestare contro il rincaro di quasi il 13% dei pedaggi sulla A24 e A25, che collegano l'Abruzzo e il Lazio. Oggi a Roma De Simone sta partecipando con altri primi cittadini davanti al Ministero delle Infrastrutture ad un'altra manifestazione con l'obiettivo di essere ricevuti dal ministro Graziano Delrio, "in merito all'aumento smisurato dei pedaggi sull'autostrada A24-A25 e per chiedere la rimodulazione dei parametri che la classificano come montana".

Il primo cittadino laziale sottolinea la necessita' di "rivedere i parametri per i quali l'autostrada viene considerata montana, quando lo Stato stesso per dare contributi e agevolazioni ai Comuni considera montani i comuni che si trovano oltre i 600 metri e questa e' certamente una contraddizione notevole, considerando che Vicovaro si trova a 300 metri sul livello del mare". Nel pomeriggio di oggi, alle 17, al ministero delle Infrastrutture, e' convocato un incontro con i Presidenti delle Regioni Abruzzo e Lazio per un dossier sulle due autostrade. "Oggi e' in programma un incontro molto importante - afferma De Simone -. Noi siamo qui per lanciare un segnare forte e per far riflettere gli interlocutori sui rischi reali e i danni che questo rincaro avra' sulla popolazione del Centro Italia e sulle aree interne".

La Cisl Trasporti Abruzzo Molise attacca l'aumento dei pedaggi autostradali di Strada dei Parchi. Dal primo gennaio il è stato stabilito un ulteriore rincaro del 13 per cento dei prezzi dei pedaggi, con un aumento record rispetto ad un anno fa. Per il Segretario generale Alessandro Di Naccio "si tratta di una stangata che si abbatterà su tutti i cittadini abruzzesi. È impensabile continuare con questi rincari, che di fatto minano fortemente il diritto alla mobilità e soprattutto rendono la politica dei trasporti sempre più lontana dall'irrinunciabile criterio dell'universalità di accesso alle infrastrutture". Secondo il sindacato dei trasporti gli effetti negativi, oltre che gravare direttamente sull'intera collettività 'avranno ripercussioni anche sui lavoratori delle Società abruzzesi di trasporto, a cui costerà molto di più coprire le spese dei numerosi collegamenti con Roma, e ricadranno anche su migliaia di pendolari, che facilmente assisteranno ad un aumento del prezzo dei biglietti' "È un esempio lampante di pessima gestione della società: da Pescara, per raggiungere Roma oggi servono quasi 50 euro, e con la stesso costo, lungo l'autostrada adriatica, si percorre più del doppio dei chilometri"

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Approvato il Bilancio previsionale 2018/2020 dal Comune di Pescar

 Approvato il Bilancio previsionale 2018/2020 dal Comune di Pescara. Il sindaco Marco Alessandrini commenta così l'approvazione ottenuta con 21 voti favorevoli: "Sociale, cultura e riqualificazioni le poste maggiori, conti a posto su tutti i settori per lavorare da subito con cifre reali. Il bilancio viene approvato con largo anticipo rispetto alla consuetudine amministrativa dell'Ente, come abbiamo cercato di assicurare sin dal nostro insediamento. In questo modo sarà possibile far lavorare i settori senza ricorrere all'esercizio provvisorio, a tutto vantaggio della capacità programmatoria nonché dell'efficacia dell'azione amministrativa". Nel bilancio le entrate correnti sono di 113.165.000 euro; le spese correnti di 102.500.000 euro e le spese per investimenti di 48.500.000 euro. All'interno delle spese correnti 27.500.000 sono destinate alla voce personale, 49.200.000 per l'acquisto di beni e servizi, 5.500.000 di interessi passivi su mutui e 4.200.000 euro per i trasferimenti. Oltre a considerare la diminuzione costante della spesa corrente, abbiamo un aumento considerevole delle spese per il sociale, la cui quota netta a carico del Comune per il 2018 è di 4.993.000 euro, pari al 5,67 per cento del bilancio comunale. A queste poste si aggiungono quelle previste dal Piano Sociale, approvato in Consiglio Comunale nel dicembre scorso, pari a circa 5 milioni di euro". "E' una scelta chiara di questa Amministrazione per sostenere le difficoltà sentite dalla comunità cittadina, su cui agiamo anche con il piano sociale e altre misure sui redditi dei meno abbienti. Importante anche l'investimento sulla Cultura, che ci consentirà di riqualificare l'attività programmatoria degli enti sostenuti dal Comune, come le fondazioni di diretta emanazione, in modo che si completi il processo di risanamento di queste istituzioni culturali che hanno attraversato un lungo periodo di grande difficoltà, a cui abbiamo prestato attenzione e soluzioni, sin dall'insediamento di questa Amministrazione. È ciò dopo aver risanato il bilancio del Comune e delle sue partecipate (in primis Attiva e Pescara Parcheggi)"

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Rifiuti di Roma, giovedì la decisione

 "I quattro punti sui quali abbiamo chiesto un supplemento di informazioni servono al fine di istruire la delibera che contiene l'accordo di programma, e giovedi' terremo una giunta su questo argomento, sempre se ci verranno forniti i dati richiesti. Con il presidente Zingaretti concordiamo pienamente su una soluzione sollecita del caso". A renderlo noto e' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso.

"Non sono un Cunctator, non mi piace temporeggiare, ma voglio avere un quadro complessivo della situazione chiaro e circostanziato poiche' stiamo parlando di temi delicati. Chi sproloquia di pregiudiziali dettate dalla politica non conosce me e la mia storia: non mi abbasso a certe fesserie, anche perche' sono in gioco la qualita' dell'ambiente della Capitale d'Italia e la salute di quasi tre milioni di romani". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso rispondendo al capo politico del M5s Luigi Di Maio che, a Porta a Porta, in merito al caso rifiuti di Roma, ha detto che i presidenti di Emilia-Romagna, Abruzzo e Lazio "temporeggiano maliziosamente". "Ho gia' detto - prosegue D'Alfonso - che non ci sottrarremo ad una collaborazione istituzionale, ma ho chiesto chiarezza su quattro punti: il quantitativo dei rifiuti oggetto dell' emergenza, l'arco temporale in cui essa si dispieghera', l' impatto sulla viabilita' una volta che i mezzi escono dall' autostrada e lo sforzo che il Comune di Roma intende attuare, per capire in quali termini verra' risolta l'emergenza".

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Febbo: D’Alfonso e Mazzocca dicano verità sulla gestione dei rifiuti

"Il Governo regionale a guida D'Alfonso faccia immediatamente piena luce e soprattutto dica tutta la verita' su quantita', qualita', tipologia, sulla collocazione e sulla lavorazione dei rifiuti che la nostra Regione si accinge ad accogliere da Roma per destinarli nei vari centri di stoccaggio. Non vorrei che l'incapacita' amministrativa dei Cinque Stelle si trasformasse in occasione ghiotta di business selvaggio e incontrollato a discapito dei nostri impianti e del nostro Piano rifiuti". Questo il commento del Consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo. "All'indomani dell'approvazione in Consiglio regionale del nuovo Piano Rifiuti, a meta' dicembre scorso - spiega Febbo - avevo gia' lanciato l'allarme sull'enorme e ingiustificata quantita' di rifiuti che l'Abruzzo si accingeva ad accogliere dalla Citta' di Roma, con il silenzio assenso del Movimento 5 Stelle locale (e quello ancora piu' 'complice' dei cosiddetti ambientalisti) mentre il delegato alle Politiche ambientali, il sottosegretario Mario Mazzocca, aveva liquidato il mio intervento come 'chiacchiere da bar". 

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Montorio al Vomano, si dimettono 7 consiglieri e un assessore

Aleggia lo spettro del commissariamento a Montorio al Vomano, dove si sono dimessi cinque consiglieri del gruppo di maggioranza "Si puo' fare Montorio e frazioni 2.0" Angela Di Giammarco, Eleonora Cimini, Sergio Rossi e Giancarlo Foglia e Agnese Testa (quest'ultima con ruolo anche di assessore) e l'assessore Alfonso Di Silvestre. Dimissioni alle quali sono seguite, poco dopo, quelle dei consiglieri del gruppo di minoranza Montorio Democratica Angelo di Donatantonio e Margherita Formicone, che hanno portano a 7 il totale dei consiglieri dimissionari. Di fatto la maggioranza piu' uno del consiglio comunale. Tutto ruota, adesso, attorno al fatto che le dimissioni dei sette non sarebbero state presentate contestualmente. Da qui il confronto tra l'amministrazione e il Prefetto per sciogliere ogni dubbio sul futuro dell'amministrazione. "La strada probabilmente sara' quella del commissariamento - sottolinea il sindaco Gianni Di Centa - essendo di fatto nell' impossibilita' di fare la surroga. Scriveremo comunque al Prefetto e vedremo se ci sono altre strade da seguire e la possibilita' di andare avanti". Amministrazione appesa ad un filo, dunque, con gli ormai ex rappresentanti della maggioranza che hanno affidato le proprie motivazioni ad una nota in cui accusano il sindaco di aver tradito lo spirito dell'originario progetto, di ispirazione civica. Tradimento che si sarebbe concretizzato "con la campagna di tesseramento diretta e indiretta nel Partito Democratico finalizzata a soppiantare la dirigenza del circolo comunale nel congresso che si e' tenuto ad ottobre 2017, al fine di garantirsi, presumibilmente, una continuita' dell'impegno amministrativo nell'ambito dello stesso partito". Quello stesso Pd, sottolineano gli ex consiglieri di maggioranza, dal quale lo stesso Di Centa era uscito sbattendo la porta. Una situazione a fronte della quale il gruppo dimissionario avrebbe atteso fino a oggi sperando "in un ravvedimento e nella possibilita' che il progetto civico potesse andare avanti". Ravvedimento che non sarebbe arrivato. E se nel dimettersi non hanno cercato il coinvolgimento della minoranza, parte di quest'ultima li ha seguiti autonomamente. 

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Montesilvano, a breve impianti da basket e campi da beach in 5 parchi della città

Rendere i parchi pubblici sempre più fruibili. Avvicinare i ragazzi a  diverse discipline sportive, fornendo loro le attrezzature adeguate. Questi gli obiettivi del progetto dell’Amministrazione Maragno che con apposita delibera di Giunta ha stabilito di collocare  impianti di basket ed aree da gioco attrezzate per il Beach Volley in 5 aree pubbliche.

«Abbiamo voluto -  spiega l’assessore ai parchi pubblici Ernesto De Vincentiis -  potenziare l’offerta di questi 5 spazi pubblici, dotandoli di strutture sportive. Si tratta del Parco Giovanni Falcone,  Parco Giovanni Paolo II,  Parco delle Favole, Parco Baden Powell e Piazza Osvaldo Galli. Siamo convinti del grande valore che le aree verdi ricoprono per una comunità, come luoghi accentratori, spazi dove poter socializzare e sentirsi parte di una comunità. Dotare queste aree di strutture sportive, significa fornire un’alternativa ai ragazzi, dandogli la possibilità di praticare queste discipline sportive, dove il gioco di squadra diventa anche un modo di far parte di un gruppo e di lavorare insieme per un unico obiettivo».

«Nel corso del 2017 -  ricorda De Vincentiis -  abbiamo condotto un radicale lavoro di restyling e riammodernamento sui parchi cittadini, dotandoli di nuovi giochi e arredi. Abbiamo rinnovato completamente il parco Giovanni e Francesca Falcone, nel quale è stata realizzata una particolarissima pista ciclabile che raffigura un grande tricolore e che è stata dotata di giochi anche inclusivi, grazie al preziosissimo contributo del Comitato Queen Park. Abbiamo dotato il parco Le Vele di giochi inclusivi integrati, risistemato i giochi nei parchi Dean Martin, Antonilli e Le Favole. Altri interventi hanno riguardato il parco Cormorano, Guy Moll, parco Orione, le aree verdi di piazza Diaz, e la messa in sicurezza del verde pubblico di piazza Marconi. Stanno inoltre -  conclude De Vincentiis -  per iniziare i lavori di potatura e pulizia delle palme sulla pista ciclopedonale di tutto il lungomare».

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Pescara, Confcommercio contraria alle domeniche ecologiche per ridurre lo smog

No alle domeniche ecologiche "o ad altri provvedimenti di facciata inutili a risolvere il problema smog e dannosi per il commerciO". Questo quanto afferma in una nota il presidente della Confcommercio PescaraFranco Danelli sottolineando che "ancora una volta, dopo il tentativo scongiurato nell'imminenza del Natale, apprendiamo con sconcerto che il Comune di Pescara avrebbe intenzione di varare provvedimenti di limitazione al traffico veicolare per ridurre il problema dello smog. Ripetiamo che domeniche ecologiche, targhe alterne o provvedimenti similari sono solo provvedimenti di facciata fatti per dimostrare di avere fatto qualcosa o per accontentare qualche associazione ma assolutamente inutili per risolvere il problema inquinamento".

"Siamo invece favorevoli - dice Danelli - ad incrementare le corse dei Bus Navetta gratuiti per favorire coloro che intendono lasciare l'auto nei parcheggi di scambio, tra cui il parcheggio della stazione, ad attivare corse di bus elettrici sulla strada parco, a favorire le piste ciclabili sicure da realizzare sui marciapiedi eliminando quelle pericolose sulla strada. Ribadiamo che Pescara e' una citta' a vocazione commerciale che vive sulle attivita' del commercio, del turismo e dei servizi, attivita' che non possono essere mortificate da decisioni improvvisate e non concordate con i portatori di interesse". Il presidente di Confcommercio Pescara torna poi a elencare le misure che da sempre l'associazione ha proposto per la mitigazione della questione polveri sottili: - abbassamento del livello del riscaldamento negli uffici pubblici a 18 gradi, promuovendo al contempo la sostituzione degli impianti a gasolio con sistemi meno impattanti e contestuale invito alla cittadinanza a tenere il livello del riscaldamento sotto i 20 gradi; - attuazione di un programma sistematico di lavaggio delle strade dalle quali si alzano le polveri sottili depositate dagli impianti di riscaldamento; - maggiore efficienza ambientale del trasporto pubblico, attraverso utilizzo di bus elettrici; - attuazione di un piano integrato della mobilita' che preveda un piano del traffico, dei parcheggi e dei trasporti con istituzione continuativa dei bus navetta dal parcheggio della Stazione.

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L’Aquila, riscoperta la facciata di palazzo dell’Emiciclo

A quasi due anni dall'inizio dei lavori, avviati l'11 gennaio 2016, dopo il terremoto, è stata riscoperta in questi la facciata del complesso di Palazzo dell'Emiciclo, sede del Consiglio regionale dell'Abruzzo, a L'Aquila. Lo comunica l'associazione di imprese che sta portando avanti il restauro. "I lavori strutturali sono ultimati e l'installazione di tutti gli isolatori è terminata; sono stati realizzati i nuovi solai; ai piani superiori è conclusa la disposizione interna delle tramezzature e la schermatura degli impianti tecnologici". Ultimata anche la realizzazione strutturale della sala ipogea, uno dei punti di forza del progetto che occupa circa 600 metri quadrati che sarà anche sala per il Consiglio regionale, dotata di 186 posti a sedere, e sala convegni-auditorium con 250 posti. Nato sulle basi di una chiesa seicentesca, poi affiancata da un monastero, il palazzo è opera dell'architetto Carlo Waldis. Si presenta con un ricco portico di stile ionico a forma semicircolare. Il piano superiore, di stile corintio, posa su una larga terrazza. 

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Rifiuti di Roma, riunione in Regione Abruzzo

Riunione lampo, nella sede della Regione Abruzzo a Pescara, del tavolo operativo che dovra' valutare la questione dell'eventuale trasferimento di un ulteriore quantitativo di rifiuti dal Comune di Roma in Abruzzo. Hanno partecipato il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, il sottosegretario alla presidenza della Giunta, con delega all'Ambiente, Mario Mazzocca, e il segretario particolare del presidente, Enzo Del Vecchio. Durato circa mezz'ora l'incontro era propedeutico ad approfondimenti che la Regione dovra' fare nei prossimi giorni. "Devo ricordare che l'Abruzzo gia' dal 2015 opera in soccorso di Roma, con un accordo di programma stipulato con la Regione Lazio per trattare 180 tonnellate al giorno nell'impianto Aciam di Aielli" aveva detto Mazzocca confermando, inoltre, che prima di Natale dalla Regione Lazio "e' pervenuta un'ulteriore richiesta per vedere se c'era la possibilita' di trattare circa 100 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti dall'ambito di Roma Capitale"

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