Politica

Approvato il nuovo piano della rete scolastica regionale

Via libera della Giunta regionale d'Abruzzo al nuovo piano di dimensionamento della rete scolastica regionale per l'anno 2017-2018. L'atto della Giunta regionale arriva a seguito dell'esame dei Piani provinciali approvati dalle singole Province. Poche le novita' introdotte con il nuovo dimensionamento. Per la provincia di Teramo previsto lo spostamento del Centro provinciale per l'istruzione degli adulti dall'Itg "Forti" in via della Cona presso l'Ipsia/Ipsss "E Marino" via S. Marino sempre a Teramo. Per la provincia dell'Aquila le modifiche piu' importanti riguardano San Demetrio. Il centro aquilano sara' infatti sede amministrativa del nuovo istituto comprensivo "San Demetrio/Rocca di Mezzo" con 590 alunni, frutto dello scorporo di alcuni istituti presenti all'Aquila, Paganica, Ovindoli, Rocca di Mezzo, Ocre. Il provvedimento prevede inoltre la costituzione di un punto di erogazione servizi a Rocca di mezzo. Altra novita' importante e' la costituzione del Liceo Coreutico all'Aquila "che - ha precisato l'assessore all'Istruzione Marinella Sclocco - rappresenta il naturale completamento del Liceo musicale gia' esistente". Su questo punto, l'Assessore ha chiarito anche i termini del confronto del tavolo tecnico che ha discusso la richiesta di costituire un altro Liceo musicale ad Avezzano.

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Di Marco: il 18 ho chiesto l’intervento dell’esercito

"La mattina del 18 ero in Provincia e ho chiesto l'intervento dell'esercito. Alle 12 ho chiesto aiuto anche a Gentiloni. Eravamo in prefettura con le scosse di terremoto, ci sentivamo sotto attacco". Cosi' il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, racconta le ore che hanno preceduto il disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola, nel corso della conferenza stampa convocata nel capoluogo adriatico alla presenza di Achille Variati, presidente nazionale dell'Upi e di altri presidenti di provincia del centro Italia. "C'erano molti paesi della provincia - ha proseguito Di Marco - completamente isolati, dove la gente rischiava di morire e che versavano in condizioni peggiori di Farindola"

"In passato abbiamo sottoposto vari dossier sulla situazione della Provincia di Pescara alla presidente della Camera Boldrini, al premier Renzi e al ministro Del Rio, senza che nessuno sia intervenuto". Lo ha detto Antonio Di Marco, presidente della Provincia di Pescara, nel corso di una conferenza stampa convocata dall'Upi e di altri presidenti di provincia del centro Italia. "Abbiamo girato dossier anche ai parlamentari abruzzesi - ha proseguito Di Marco - e visti i risultati sarebbe necessario iniziare a comprendere anche il lavoro svolto dai nostri rappresentanti in parlamento". Secondo Di Marco si e' trattato di una tragedia annunciata. "E' stata una parentesi tristissima per la Provincia di Pescara - ha detto il presidente dell'ente pescarese, riferendosi al disastro dell'Hotel Rigopiano - anticipata dal crollo dell'Istituto Alberghiero di Pescara, due anni fa, quando alla visita del ministro Giannini non segui' alcun riscontro e dovette intervenire nuovamente la Regione per porre riparo"

 

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Emergenza scuole nel teramano, D’Alfonso: subito verifiche

Un invito a mantenere attivo l'esercizio scolastico e a predisporre, subito, un piano rigoroso di controlli e di verifiche di resistenza e vulnerabilita' sulle scuole. Questa la richiesta che il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha rivolto oggi ai sindaci dei comuni della provincia di Teramo convocati per un esame della situazione del patrimonio edilizio scolastico, dopo l'allarme lanciato il 20 gennaio scorso dalla Commissione Grandi Rischi. All'incontro hanno partecipato il prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, il sindaco, Maurizio Brucchi, il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino. "Noi tutti desideriamo che il diritto alla pubblica istruzione dei nostri ragazzi - ha detto D'Alfonso - non venga interrotto in ragione dell'incertezza ereditata dal passato. Tutto cio' con il sostegno finanziario della Regione Abruzzo che tramite un mutuo che sta per essere attivato presso la Cassa Depositi e Prestiti, sosterra' le spese affrontate da ogni comune". Dal canto loro i sindaci hanno chiesto all'unisono di conoscere dalle fonti istituzionali nazionali quale dovra' essere l'indice minimo di vulnerabilita' al di sopra del quale ogni edificio scolastico potra' dirsi sicuro, in modo da avere un quadro univoco del patrimonio edilizio che non lasci spazi a interpretazioni soggettive. I sindaci hanno inoltre chiesto a D'Alfonso di farsi promotore nelle sedi opportune della richiesta di svincolare dal Patto di Stabilita' le somme che saranno utilizzate per gli eventuali interventi sulle scuole. 

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Parchi pubblici, De Vincentiis: “Giochi inclusivi al parco Le Vele”

«Il Parco Le Vele è perfettamente accessibile. Sono in funzione, infatti, i giochi inclusivi integrati anche per i bambini con disabilità». È quanto afferma l’assessore al verde pubblico Ernesto De Vincentiis, questa mattina in sopralluogo, insieme ad Antonio Prosperi, presidente dell’associazione Rdf (Rispetto dignità futuro), nell’area verde del lungomare, intitolata a Pasquale Cavicchia.

«Abbiamo acquistato 3 nuovi giochi -  ha aggiunto De Vincentiis -, che oltre ad abbellire ulteriormente questo parco della città, sono fruibili anche da bambini con disabilità. Si tratta di una giostrina girevole adatta anche alle carrozzine, a cui si affiancheranno due pannelli gioco tris e musicale per bimbi di almeno 2 anni».

«Sono molto soddisfatto di questa iniziativa -  ha dichiarato Antonio Prosperi -. Questi giochi, infatti, possono favorire la socializzazione tra bambini che possono giocare e ridere insieme senza pregiudizi, abbattendo prima ancora che le barriere architettoniche quelle culturali. Un plauso all’Amministrazione per questo importante progetto che mi auguro possa essere implementato ed esteso a tutti i parchi cittadini».

«Un’Amministrazione ha il dovere -  dichiara l’assessore De Vincentiis – di permettere a tutti i cittadini, senza diversità, di fruire degli spazi comuni e dei luoghi di aggregazione. Per questo abbiamo voluto fortemente rendere inclusivo questo parco».

Oltre all’installazione dei giochi, la ditta incaricata, la Nl Group Società Cooperativa di Teramo ha provveduto anche alla piantumazione di una magnolia di circa 4 metri che abbellirà ulteriormente il parco di via Aldo Moro.

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Mons. Valentinetti: Dio non c’entra, la natura va rispettata

“Dio nel male non c’entra perché ci ha lasciati liberi di decidere il nostro destino, la vita, il bene, il male e il peccato. Così come ha lasciata libero l’umo, Dio ha lasciato libera anche la natura. E’ nella sua naturalità che accadono situazioni di questo genere”. Lo ha detto l’ arcivescovo di Pescara-Penne, monsignor Tommaso Valentinetti, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando l’invocazione di alcuni organi di stampa della responsabilità di Dio nelle ultime tragedie che hanno coinvolto l’Abruzzo

“L’uomo di fronte alla natura – ha aggiunto il vescovo di Pescara - deve essere prudente. La natura va rispettata perché essa è libera e ogni collegamento con Dio è fuori luogo. Dio è onnipotente nel bene, non può essere il tappabuchi o il nostro pronto soccorso in ogni circostanza. La fede non serve per risolvere i nostri problemi ma è necessaria insieme alla speranza per permetterci di attraversare e vivere fino in fondo i problemi. Le lacrime versate e i dolori provati, infatti, vanno sperimentati fino in fondo perché fanno parte della nostra realtà umana”.Con il ritrovamento delle ultime salme nell’hotel Rigopiano, ha concluso il vescovo di Pescara, “si conclude una pagina triste e difficile che ci ha messo alla prova ma è stata anche una pagina di fronte alla quale siamo stati chiamati a rivitalizzare fortemente la nostra speranza”.

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Presidenti di Provincia del Centro Italia si riuniscono a Pescara

Il presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo partecipera' alla conferenza stampa presenziata dal presidente dell'Upi Achille Variati, insieme agli altri presidenti delle Province abruzzesi, oltre a quelli di Marche, Umbria e al presidente della Provincia di Rieti, per fare chiarezza e chiedere con forza, al nuovo Governo, le risorse e gli strumenti necessari per continuare ad erogare i servizi di competenza. La conferenza stampa si terra' domani alle ore 11,30, presso Sala "Figlia di Jorio" della Provincia di Pescara. "La riforma delle Province - afferma Pupillo - e' un pasticcio che paga il cittadino: le funzioni fondamentali rimaste in capo a tali enti riguardano principalmente la gestione delle strade provinciali e delle scuole superiori. I tagli imposti dalle ultime leggi di stabilita' hanno compromesso la possibilita' per le Province di rispondere alle legittime aspettative di sicurezza dei propri utenti nella fruizione di questi beni. E' essenziale - sottolinea Pupillo - garantire le risorse necessarie per dare risposta alle giuste pretese degli studenti e delle loro famiglie, che chiedono edifici scolastici affidabili ed a norma, e per salvaguardare l'incolumita' di coloro che si trovano a percorrere l'asse viario provinciale, la cui manutenzione da anni e' ridotta al minimo e che gli ultimi eventi meteorologici hanno ulteriormente martoriato".

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Rapino: il tema delle aree interne diventi nazionale

La questione delle aree interne diventi un tema di rilievo nazionale. Lo chiede il segretario regionale del Pd abruzzese, Marco Rapino, in una lunga riflessione affidata a una nota in cui traccia un primo bilancio sull'emergenza maltempo che ha flagellato l'Abruzzo nelle ultime settimane.

"I problemi della montagna sono lo spopolamento e la carenza di risorse e progetti innovativi, quindi dobbiamo porre al centro delle nostre azioni questo grave fenomeno - rimarca Rapino - partendo dall'Abruzzo questa emergenza deve essere un tema Nazionale e il Pd se ne fara' carico da subito, chiamando a raccolta le altre Regioni per stabilire un percorso vero sui problemi. Il presidente della Repubblica Mattarella, il premier Gentiloni e il segretario del Pd Matteo Renzi, siamo certi saranno nostri alleati - aggiunge il segretario del Pd - ma dobbiamo essere noi a fare proposte e atti concreti".

C'e' poi il tema delle responsabilità. "Sulle manchevolezze e sulle responsabilita' saranno gli inquirenti e la magistratura a fare luce, a dirci se tutto quello che e' accaduto poteva essere evitato - sottolinea Rapino - alla politica, invece, serve un maggiore senso di responsabilita', di coralita', di azione concreta. Inseguendo i populismi si arriva a vicoli ciechi, come all'idea che le Province non servano", evidenzia l'esponente democratico che continua: "In questi anni sono stati indeboliti i territori e davanti alle emergenze non possiamo non ripensare alle scelte fatte". Rapino, infine, auspica la costruzione di "un Abruzzo piu' sicuro, dove non si debba avere il timore di rimanere isolati".

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Bubbico: Italia grata ai soccorritori

"Da parte di tutti i soccorritori c'e' stata grande professionalita', resa ancora piu' preziosa dal senso di umanita', coraggio, generosita' che ciascuno degli operatori ha saputo manifestare nella consapevolezza di agire per salvare il maggior numero di vite. E di questo l'intero paese e' grato". Lo ha detto il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico nel corso di una conferenza stampa nel centro di coordinamento dei soccorsi a Penne. Dopo aver espresso "vicinanza e sostegno" alla famiglie delle vittime, Bubbico ha ricordato le condizioni "particolarmente rischiose" in cui hanno operato tutti i soccorritori e ha sottolineato come il sistema di protezione civile abbia lavorato "con uno spirito di assoluta unitarieta' e capacita' operativa": ognuno "ha fatto il proprio lavoro al meglio, integrandosi con gli altri".

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Gentiloni: compassione e cordoglio per le vittime

Con le parole di Ignazio Silone, uno dei più importanti scrittori abruzzesi, il premier Paolo Gentiloni chiede al Paese di "combattere il rischio che vinca una rassegnata disperazione" dopo la concatenazione di emergenze e tragedie che hanno flagellato la regione del Centro Italia. Gentiloni, intervenuto stamani al Senato per riferire sulla situazione dopo il terremoto, la slavina sull'hotel Rigopiano e la caduta di un elicottero con sei persone a bordo, esprime "compassione e cordoglio" per le vittime e "riconoscenza" per chi tenta di salvare le vite degli altri mettendo a rischio la propria. Vengono rispedite al mittente, invece, le critiche sui ritardi nel rispondere all'emergenza, sottolineando che non servono "capri espiatori" ma "la ricerca della verità", che verrà acclarata dalla magistratura.

LA PROSSIMA SETTIMA ARRIVA IL DECRETO LEGGE. L'esecutivo, ha spiegato Gentiloni, sta lavorando ad un decreto sulla gestione delle calamità naturali, che verrà licenziato la settimana prossima. Esso è "molto mirato a prevenire l'accumulo di ritardi, che finora non ci sono stati, ma che possono verificarsi nei prossimi mesi". "Nessuno immagini che sia un ritorno all'indietro, sarà un passo avanti", ha detto il premier, spiegando che, per fronteggiare le emergenze, "le risorse ci sono: ci sono 4 miliardi nella legge di bilancio". Di risorse, poi, "ce ne saranno altre, come ho anticipato personalmente al presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker", ha spiegato Gentiloni.

SULLE DIGHE "VOCI INCONTROLLATE ED ESAGERATE". Ci sono state "voci incontrollate su rischi esagerati" sulle "40 dighe nell'area interessata dal sisma", ha sottolineato il presidente del Consiglio. Le dighe "vengono verificate, di prassi e d'intesa con il ministero delle Infrastrutture, ogni volta che si verifica una scossa superiore a magnitudo 4". Più in generale, ha detto Gentiloni, "lo Stato ha mobilitato tutte le sue energie", dando la priorità a raggiungere le frazioni più isolate. La risposta, che ora conta su 11mila "cittadini esemplari" tra soccorritori e supporto logistico, si è quindi mostrata "all'altezza di un grande Paese".Insomma, per Gentiloni, "la protezione civile è un patrimonio italiano che dobbiamo rivendicare e tenerci stretta".

"NON CERCHIAMO CAPRI ESPIATORI, MA VERITA'". Uno dei passaggi dell'informativa del governo si sofferma sulle accuse di chi sostiene che le istituzioni non abbiano reagito abbastanza in fretta. Su questo "indagherà la magistratura", ha sottolineato il premier, riferendosi a fascicoli già aperti dalla procura di Pescara. "Il Governo - ha detto Gentiloni - non teme la ricerca della verità", la quale però "serve a fare meglio, non avvelenare i pozzi". Bisogna quindi evitare di andare alla ricerca di "capri espiatori e giustizieri", visto che "la storia è lesta in trasformare i giustizieri in capri espiatori".

SILONE E IL TERREMOTO DEL 1905. Nel suo intervento, il premier ha citato Ignazio Silone, lo scrittore che in libri come 'Fontamara' si è dedicato ai poveri abitanti dell'Abruzzo, sua regione d'origine. Gentiloni ha ricordato che Silone, dopo aver vissuto il terremoto di Avezzano del 1905, "ammoniva con parole amarissime che, passata la paura, la disgrazia si trasforma in occasione per ingiustizia". "Va combattuto il rischio che vinca una rassegnata disperazione - ha scandito il presidente del Consiglio - ora occorre pensare al rilancio di quei territori. Il governo, insieme alla Protezione civile e all'Anac, sta lavorando per rispondere all'emergenza, soprattutto per dare alloggio e scuole e sostenere le imprese e l'agricoltura"

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Regione, mancano soldi per la mappa dei rischi valanghe

''Ad oggi la elaborazione di tale importante strumento, a causa della esiguita' dei fondi da dedicare all'attivita' di censimento e ricerca, riguarda una piccola parte del territorio regionale montano''. E' quanto si legge sul sito della Protezione Civile Regione Abruzzo in merito alla redazione della ''Carta di localizzazione dei pericoli di valanghe'', prevista dalla legge del 1992. La Regione Abruzzo quindi non ha in questi anni disposto risorse per la realizzazione della mappa delle aree pericolose da valanga.

Ad oggi e' disponibile soltanto il Catasto delle valanghe, come evidenziato dal sottosegretario alla protezione Civile Mario Mazzocca. Il catasto risulta approvato dalla giunta regionale di centrodestra presieduta da Gianni Chiodi il 17/3/2014. Nella stessa delibera di approvazione del Catasto la Giunta disponeva la ''realizzazione e successiva divulgazione della carta di localizzazione dei pericoli da valanga'' prevista dalla legge del 1992, dando mandato dell'esecuzione al Servizio prevenzione dei rischi. Sul sito la regione ricorda che nelle ''aree soggette a tale pericolo e' sospesa l'edificazione, la realizzazione di impianti e infrastrutture ai fini residenziali, produttivi e di carattere industriale, artigianale, commerciale, turistico e agricolo nonche' ogni nuovo uso delle aree che possa comportare un rischio per la pubblica e privata incolumita'''. In sostanza tutti gli elementi conoscitivi sul fenomeno valanghe sia dal catasto sia dalle mappe geomorfologiche non hanno prodotto in questi quasi tre anni dalla delibera e 25 dalla legge nessuna indicazione applicativa.

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