Politica

Giorgetti: L’Abruzzo è una regione in cui la Lega sta dando il suo contributo

"L'Abruzzo è una regione in cui la Lega sta dando il suo contributo. Anche perché in questa regione ci sono dei validissimi parlamentari e amministratori, abbiamo anche il sindaco di Silvi  e questa cosa ci fa enormemente piacere, però dobbiamo essere ora in grado di rispondere alla attese di tanti cittadini, che si sono avvicinati a noi all'inizio per curiosità e che poi ci hanno dato fiducia. Ora noi dobbiamo essere in grado di ricambiare questa fiducia". Lo ha detto questa sera Giancarlo Giorgetti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, parlando dell'exploit della Lega, e intervenendo al Palacongressi di Montesilvano alla cerimonia del Trofeo delle Regioni di pallavolo in corso di svolgimento in Abruzzo

"Sulla questione migranti abbiamo adesso preso una posizione dopo che per tanto tempo solo l'Italia si è fatta carico di questo problema. Abbiamo detto finalmente in modo chiaro in Europa che anche gli altri devono fare la loro parte, e questo tipo di atteggiamento è condiviso da larga parte della popolazione italiana e porterà frutto", ha detto l'On Giancarlo Giorgetti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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D’Alfonso: emendamento sulla restituzione degli aiuti ad imprese aquilane sarà riproposto alla Camera

 La conversione in legge, con modificazioni, del DL 29 maggio 2018 n. 55, recante “Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016”, approvata ieri in Senato, è stata oggetto, questa mattina, a Pescara, in Regione, di una conferenza stampa da parte del presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso. "In particolare, - ha spiegato D'Alfonso - mi riferisco alla condizione giuridica e fiscale degli operatori economici della città dell'Aquila e delle prossimità interessate dal cratere sismico che hanno beneficiato, a partire dal 2011, di sostegni ed aiuti. Non vi è dubbio alcuno - ha proseguito - che L'Aquila ed il suo circondario, oltre alla ricostruzioone delle mura, avessero anche necessità di ripristinare la propria vitalità economica e culturale".

Tuttavia, la Commissione europea, in data 17.10.2012, adottava una Decisione con cui, riuniti i procedimenti relativi ad altri aiuti deliberati dall'Italia in occasione di calamità naturali dal 1990, ingiungeva al governo italiano di sospendere le misure d'aiuto, compresa  quella a favore dell'Abruzzo. A tal proposito, il presidente

Va ricordato che il 6 aprile scorso la Commissione europea ha adottato una Decisione secondo cui il regime di aiuto italiano volto a sostenere gli investimenti nelle regioni colpite dai fenomeni sismici del 2016 e del 2017 appare totalmente in linea con le normativa europea in materia di aiuti di Stato, poiché inteso quale contributo fondamentale alla ripresa economica dell'Italia centrale senza falsare indebitamente la concorrenza nel mercato unico. Alla luce di ciò, il presidente D'Alfonso, nella sua veste di senatore, lo scorso 14 giugno, è stato il primo firmatario di un emendamento riguardante la restituzione delle agevolazioni fiscali e contributive del terremoto del 6 aprile 2009. Un emendamento che punta a riaprire l'intera vicenda riguardante 320 soggetti tra imprese e persone fisiche per un ammontare di 75 milioni di euro, ed accoglie quanto richiesto dai cittadini aquilani il 15 aprile 2018: la necessità di interpretare l'atto in maniera più flessibile, soprattutto per ciò che riguarda la soglia del de minimis, che sulla base del Temporary Framework - applicato dall'Europa nel periodo del sisma e per tutto il 2011 - è fissata a 500mila e non a 200mila euro. In tal modo, si escluderebbe dall'obbligo della restituzione la quasi totalità delle imprese coinvolte. Tuttavia, il Senato, nella seduta di ieri, giovedì 21 giugno, ha approvato il testo senza l'emendamento proposto. 

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Pescara, conferenza di lancio del progetto EsmartCity Med

All’Auditorium Petruzzi di Pescara, si è parlato di efficienza energetica in ambito urbano in occasione della conferenza di lancio del progetto EsmartCity Med. All’apertura dei lavori è intervenuto il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio  che ricopre il ruolo di Coordinatore del gruppo di lavoro sulle calamità naturali per la Calre (Conferenza delle Assemblee Regionali Europee) ed è membro del Comitato Europeo delle Regioni. Di Pangrazio, a proposito di Smart city, ha parlato di “una vera e propria rivoluzione culturale ormai in atto che l’Italia e la nostra regione, è capofila del progetto insieme ad altri 10 Paesi, stanno affrontando. Si tratta di un cambiamento di approccio rispetto al territorio che grazie all’introduzione delle nuove tecnologie permette di migliorare la vita dell’uomo nell’ambito delle attività che svolge quotidianamente. In Abruzzo, Pescara e altre città hanno affrontato questo tema soprattutto per quanto riguarda il risparmio energetico”.

“E’ importante sottolineare  - ha proseguito Di Pangrazio – come per EsmartCity non sia coinvolta solo la parte pubblica ma ci sono le Università, i centri di ricerca e le imprese che vanno a costituire in questo modo un polo di innovazione che lavora a un progetto integrato tra i vari soggetti. L’obiettivo di una città e di un territorio intelligente, è  ridurre l’impatto sull’ambiente e questa rappresenta una materia sulla quale c’è la massima attenzione da parte della Regione e delle istituzioni nazionali ed europee. Inoltre, l’obiettivo di puntare a un territorio innovativo passa attraverso una serie di interventi che riguardano sfere come la digitalizzazione e lo sviluppo infrastrutturale rispetto ai quali i Comuni possono rivestire un ruolo da protagonisti”. 

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D’Alfonso sull’incompatibilità: Sto facendo doppio lavoro

"Come ho sempre comunicato, non appena vengo confermato nella condizione di eleggibilità accertata tolgo il doppio ruolo che non sta producendo conflitto di interessi, né sta producendo un doppio costo. Sto soltanto io facendo un doppio lavoro e mi pare che la mia agenda sia molto evidente a tutti a differenza di quella degli altri". Così il presidente della Regione Abruzzo e senatore Pd Luciano D'Alfonso a proposito della questione incompatibilità sollevata da molti. "Credo che a questo punto la Commissione competente si debba insediare e debba cominciare a esaminare - aggiunge - Io so che c'è un passaggio importante sia all'interno delle Commissioni di Garanzia in generale, sia nella Commissione che si occupa delle elezioni. Come ho detto, sono praticamente pronto a riscontrare le esigenze di accertamento della Commissione delle Elezioni". 

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Sanità, Forza Italia contro le liste d’attesa a Pescara

"Da sei mesi a un anno, sino anche a due anni: sono questi i tempi di attesa per poter subire un intervento chirurgico per patologie benigne, ovvero quando il paziente non è in pericolo di vita, nell'Ospedale civile di Pescara. Tempi di attesa paradossali, inaccettabili e vergognosi per una città civile, che, inevitabilmente, impongono al paziente o di emigrare in altre regioni, con costi esorbitanti peraltro a carico del servizio sanitario pubblico, o, unica alternativa, di rivolgersi al privato, per restare sul territorio". A segnalarlo è il capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara, Marcello Antonelli, che ha chiesto l'immediata convocazione di una seduta della Commissione consiliare Sanità con l'audizione del Direttore Generale Armando Mancini e del Direttore Sanitario "per capire cosa stia accadendo nelle sale operatorie del nosocomio pescarese, da cosa derivi la loro 'insufficienza' ormai cronicizzata, in parte imputabile all'assenza di anestesisti, e, soprattutto, quali siano le prospettive future". "Alle periodiche criticità inerenti le liste di attesa per l'esecuzione di prestazioni ambulatoriali nello 'Spirito Santo' ormai ci siamo quasi abituati - ha commentato Antonelli -, criticità che talvolta il nosocomio ha tentato di superare con progetti obiettivo tesi a far eseguire alcuni esami nelle ore notturne, ovviamente con il favore del personale e dei pazienti. Ma che anche le sale operatorie se la passassero così male, francamente, non riuscivamo a crederlo quando alcuni pazienti ci hanno segnalato una situazione paradossale, ovvero oggi prenotare un intervento chirurgico considerato non urgente in quanto l'eventuale patologia, per quanto fastidiosa, non crea una condizione di pericolo di vita per il paziente stesso, significa attendere sei mesi nei casi migliori, ma la media si attesta su un anno o, peggio, due anni. Un'attesa che, fatto un rapido giro tra i reparti che implicano attività chirurgica, in realtà riguarda tutte le malattie, ad eccezione di quelle tumorali che, almeno quelle, sembrerebbero viaggiare su una corsia diversa".

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Vacca: il Governo valuterà l’allargamento del cratere

"C'è l'impegno del Governo a valutare l'inserimento di altri cinque comuni abruzzesi all'interno del cratere sismico e a reperire le risorse necessarie". Lo ha detto il sottosegretario ai Beni culturali e al Turismo, il pentastellato Gianluca Vacca. I comuni in questione sono Catignano, Civitella Casanova e Penne, in provincia di Pescara, Penna Sant'Andrea e Basciano, in provincia di Teramo. Ieri il relativo emendamento è stato trasformato in un ordine del giorno, poi approvato all'unanimità. "Non è stato possibile inserire il provvedimento nel decreto Terremoto - spiega Vacca - per la mancanza di copertura finanziaria, dovuta al precedente Governo Gentiloni e alla legge di Stabilità. Questo Governo, ora, avvierà l'istruttoria per valutare l'inserimento dei cinque Comuni nel cratere e reperire le risorse. Il decreto Terremoto, infatti, proveniva dal precedente Governo e la legge di Stabilità non prevedeva le risorse necessarie per l'inserimento". 

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Spadafora annuncia un progetto speciale per i giovani delle zone terremotate

"Lancio da Chieti il mio progetto speciale una nuova direttiva finalizzata al recupero scolastico e all'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani dei paesi terremotati". Lo ha detto il sottosegretario alle pari opportunità e alle politiche giovanili, Vincenzo Spadafora intervenuto a Chieti alla 9/a assemblea nazionale di Anci giovani. "Sto lavorando per capire quali risorse sono state già impegnate dal precedente governo - spiega il sottosegretario - ma da oggi abbiamo la possibilità di fare tanto ed io personalmente voglio chiedere all'agenzia nazionale giovani ,che e' nelle mie deleghe, di dedicare una parte dei fondi ai giovani delle zone terremotate. In queste aree il dato della dispersione scolastica è molto alto". 

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Chieti, arrivano 80 telecamere per la sicurezza

Ottanta telecamere dislocate nei punti 'sensibili' della città grazie al 'Patto per la sicurezza urbana' sottoscritto dal sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, e il prefetto Antonio Corona, nel corso del della riunione del Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Sorvegliati speciali la Villa Comunale, via Toppi e via degli Agostiniani, Porta Pescara, Piazza Carafa, Piazzale Marconi, via Pescara, viale Benedetto Croce, il sottopasso e le aree limitrofe di località Madonna delle Piane, i plessi delle scuole comunali.

''I sistemi di videosorveglianza, finanziati con fondi nazionali nell'ambito del Decreto Sicurezza, rientrano in una articolata strategia volta ad innalzare il livello di sicurezza urbana - dice Di Primio - i cittadini chiedono sempre più risposte puntuali ai propri bisogni e un impegno congiunto di Forze dell'Ordine ed Enti Locali. Il Patto sottoscritto questa mattina ci consentirà di chiedere 354 mila euro di finanziamenti per l'installazione di queste telecamere di videosorveglianza su tutto il territorio". Inoltre il Comando di Polizia Municipale sta proseguendo nel controllo del territorio e contemporaneamente nella formazione del proprio personale impegnato nella tutela dell'ordine pubblico. Proprio in questi giorni, gli agenti di Polizia Municipale sono impegnati in un corso professionale volto all' acquisizione di tecniche e tattiche operative quali perquisizioni, fermo del veicolo, ammanettamento, immobilizzazione, per poter coadiuvare le forze di Polizia.

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Zelli (Azione Politica): Tar annulli la compatibilità di D’Alfonso 

"L'annullamento della delibera che sancisce la compatibilità" del doppio incarico del presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, anche senatore eletto nel Pd alle ultime elezioni politiche del 4 marzo scorso, è stata chiesta dal coordinatore regionale di Azione Politica, Gianluca Zelli. "Azione Politica - annuncia Zelli - chiederà al Tar l' annullamento della delibera dell'8 maggio, con cui il Consiglio Regionale ha respinto la contestazione di incompatibilità del presidente D'Alfonso con la carica di senatore. Il costituzionalista Antonio Baldassarre si è espresso chiaramente: 'l'incompatibilità tra la carica di consigliere regionale e quella di rappresentante del popolo al Senato è evidente ed è dichiarata dalla Costituzione'. Scatta con la proclamazione, avvenuta il 16 marzo". Zelli, inoltre, chiama in causa i consiglieri di Forza Italia e di opposizione: "Prima di discutere di possibili candidature, facciano azioni e atti concreti per mettere fine a questa situazione che blocca e danneggia l'Abruzzo: questo è quello che si aspettano gli elettori che li hanno votati. Ciò vale anche per i rappresentanti di M5s, che gridano slogan ma alla prova dei fatti si appiattiscono sugli altri partiti". "La scelta del futuro della nostra Regione - continua Zelli - non può ripetere gli errori fatti a Teramo, che hanno portato ad una grave sconfitta. Basta con autocandidature, blitz, egoismi, veti e personalismi". "A Teramo - conclude - hanno prevalso vecchie logiche e veti al rinnovamento, tanto che gli eletti sono tutti ex consiglieri ed ex assessori. Ciò ha portato alla sconfitta di Giandonato Morra, un buon candidato che avrebbe potuto incarnare la voglia di rinnovamento, se solo si fosse confrontato con le richieste del territorio, anche con Azione Politica. Invece, anche prima del ballottaggio, ha costruito un muro per negare il confronto ed il risultato è stato la vittoria della sinistra". 

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Ortona, avviato il programma di riqualificazione del servizio di videosorveglianza

 Il comune di Ortona ha avviato il programma di riqualificazione del sistema di videosorveglianza sul centro urbano e ha predisposto un nuovo progetto per dotare di nuovi sistemi l'intero territorio comunale. Il progetto, rende noto lo stesso Comune, segue il decreto ministeriale del gennaio scorso che individuava, attraverso la stipula di patti sottoscritti dai Prefetti e dai Sindaci, risorse finanziarie da utilizzare per il biennio 2018 e 2019, al fine di promuovere i principali strumenti di sicurezza urbana. "Il progetto approvato con la delibera di giunta del 27 giugno, rafforza quindi le azioni di prevenzione e contrasto in materia di sicurezza urbana nell'interesse dei cittadini e del patrimonio comunale. I fondi ministeriali sono caratterizzati per l'impiego in aree rurali confinanti con il territorio urbano e con questo obiettivo sono stati individuati 33 località sul territorio ortonese dove installare i nuovi sistemi di videosorveglianza. Dai centri di maggiore interesse turistico sulla costa, ai centri urbani dell'entroterra è stato predisposto un progetto definitivo che prevede un investimento complessivo di 161mila euro di cui 50mila a carico dell'amministrazione", si spiega in una nota.

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