“Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, va a sostenere davanti alla Commissaria alla concorrenza europea Margrethe Vestager, la battaglia dei lavoratori della Embraco di Riva di Chieri. Con la stessa veemenza avrebbe dovuto presentarsi nel settembre scorso a Bruxelles per difendere gli operai della Honeywell di Piazzano di Atessa".
E' quanto afferma in queste ore il candidato alla Camera dei Deputati e segretario regionale dell’UDC, Enrico Di Giuseppantonio, che aggiunge: "Si tratta di due vertenze simili nelle dinamiche e persino nella nuova destinazione operativa scelta dalle due aziende, cioè la Slovacchia. Eppure ritengo che sono state trattate in modo diverso. In Val Sangro resteranno a casa operai altamente specializzati, lavoratori che hanno contribuito in maniera determinante ai successi produttivi dell'azienda. D'altro canto, il problema delle delocalizzazioni all'interno della Ue, non è nuovo e per questo sostengo che Calenda avrebbe dovuto incontrare la Commissaria europea già da tempo per esporle quello che stava avvenendo in Abruzzo. Probabilmente si sarebbero potuti salvare i posti di lavoro Honeywell e evitare quanto avvenuto successivamente alla Embraco".
Rotondi: e’ una campagna elettorale importante per il futuro del Paese
Gianfranco Rotondi capolista di Forza Italia alla Camera in Abruzzo, ha detto che "questa e' una campagna elettorale importante per il futuro del Paese. I sondaggi non si citano, ma questa e' una sfida referendaria come quella nel 1948 quando fermammo i comunisti e nel 94' fermammo il comunismo giudiziario e nel 2018 dobbiamo fermare il M5S che presenta un programma di decrescita felice. Per questo dico che bisogna votare Forza Italia". Rotondi ha spiegato in un Cinema Massimo di Pescara gremito per la presentazione dei candidati di Forza Italia alle elezioni del 4 marzo, che "con i sette anni di governi abusivi noi non ci entriamo nulla. Non votai la Legge Fornero e la fiducia al Governo Monti e che ritiene che vi sia stata una azione economica penalizzante per l'Italia puo' votare tranquillamente Forza Italia".
Leggi Tutto »Manifestazione di Forza Italia a Pescara, Pagano: Dobbiamo far ripartire l’Abruzzo
Il saluto alla platea del Massimo dove si e' svolta la convention di Forza Italia e' stato fatto dal consigliere regionale Lorenzo Sospiri: "Il nostro obiettivo di vittoria e' a portata di mano dopo sette anni in cui il popolo italiano e' stato privato del diritto di scegliere i propri governanti. Vogliamo con questo voto ridare dignita' al nostro Paese. Oggi uniti tutti insieme possiamo vincere, e mettere da parte due dei peggiori governi regionali e di Pescara che questa Regione con D'Alfonso e Alessandrini ha dovuto subire". Il coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano ha parlato di "giornata importante per spiegare quanto sia importante votare Forza Italia e vincere le elezioni nazionali e vincere anche nei sette collegi uninominali della nostra regione. Dobbiamo far ripartire l'Abruzzo che vive una crisi economica anidra piu' grande di tante altre. Dobbiamo ridare una speranza ai nostri cittadini e soprattutto ai nostri giovani. In questa ultima settimana dobbiamo far capire, e convincere quel 10% di abruzzesi ancora indecisi come sia importante votare FI". Tra i volti nuovi c'e' Antonella Di Nino, sindaco di Pratola Peligna candidata al Senato nel collegio Pescara-Chieti. "Il 4 marzo non piu' oppressa dalle politiche di sinistra che hanno inciso negativamente anche Abruzzo con la crisi che si tocca con mano l'interno e la costa con Pescara. Oggi le piccole e medie imprese hanno bisogno di ossigeno. Sono aumentate le richieste per le indennita' di disoccupazione perche' oggi in Abruzzo si continuano a perdere posti di lavoro".
Carlo Masci (candidato al Senato): "La sinistra non puo' parlare di immigrati, di Sanita', di economia e di Sociale perche' ha fallito. Per questo chiediamo il vostro voto per tornare a governare in Italia e in Abruzzo perche' noi ci mettiamo la faccia con una politica seria e senza compromessi"- Guerino Testa, candidato di coalizione con Fratelli d'Italia: "Votare centrodestra e arrivare al 40% significhera' poter governare da soli senza inciuci con il Pd e il M5S, e mandare a casa il governo nazionale, ma anche quelli della Regione e della citta' di Pescara che hanno fallito. Noi siamo per la giustizia, per la sicurezza e la stabilita' e non possiamo veder consegnare il nostro Paese di nuovo alla sinistra o al M5S".
Leggi Tutto »Orsogna, 1 milione e 650 mila euro per le case popolari
La Presidenza del Consiglio dei ministri ha finanziato con un milione 650mila euro un intervento di rigenerazione urbana proposto dal Comune di Orsogna per la riqualificazione delle case popolari e delle aree di via Raffaele Lanciani. Il progetto prevede demolizione e ricostruzione nonche' riorganizzazione di 9 immobili di edilizia convenzionata Ater, dotazione di spazi pubblici e servizi, con locali per piccole attivita' commerciali, punti di incontro per associazioni e parco urbano attrezzato. Il Comune ha coinvolto nella proposta Ater di Chieti e Regione Abruzzo con cui ha sottoscritto protocolli d'intesa.
Si tratta di case popolari costruite a fine anni '40. Lunedi' 26 febbraio, in Municipio a Bologna, gli amministratori dei Comuni beneficiari delle risorse del "Piano nazionale per riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate" firmeranno le convenzioni con il Governo. Sara' presente la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi. A firmare l'accordo per il Comune di Orsogna sara' l'assessore ai Lavori pubblici, Rocco Cipollone. Il progetto si inquadra all'interno delle azioni previste nel Piano nazionale, diretto alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonche' al miglioramento della qualita' del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.
Leggi Tutto »Banche, Quagliariello e Belpietro a Teramo: renzismo e’ groviglio di interessi – amministratori salvati, amici protetti, amministratori beffati
Una condanna senza appello per le politiche dei governi Renzi e Gentiloni in materia bancaria, e un durissimo j’accuse nei confronti del cosiddetto “Giglio magico” e di “uno spregiudicato sistema di potere concentrato in pochi chilometri tra Firenze e il Valdarno e calato come una cappa sul nostro Paese negli ultimi anni”. E’ il giudizio severo e impietoso emerso durante un incontro a Teramo con la partecipazione di Gaetano Quagliariello, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale L’Aquila-Teramo, e di Maurizio Belpietro, direttore de “La Verità”.
Per Gaetano Quagliariello, autore di “Sereno è – Scena e retroscena di una legislatura spericolata”, fra i più duri oppositori in Parlamento delle politiche degli ultimi anni in materia creditizia, “c’è una doppia immagine che rappresenta alla perfezione ciò che è accaduto in questi anni: quella dell’anziano che in un attimo ha perso i risparmi di una vita, e quella del colosso della finanza che in una notte ha guadagnato 600mila euro speculando in borsa grazie alle informazioni riservate ricevute dal presidente del Consiglio. Questo è il renzismo”. Il senatore e candidato del centrodestra durante il dibattito ha proposto un paragone: “In questi giorni sulla testa dei cittadini è piovuta una nuova sorprendente trovata: le società erogatrici di energia elettrica sono state autorizzate a spalmare sulle bollette di chi paga regolarmente anche i mancati introiti delle morosità per salvare le società che hanno fatto errori commerciali”. Secondo Quagliariello “questa è la stessa filosofia con la quale la sinistra ha affrontato le crisi bancarie: salvando i responsabili dei dissesti, proteggendo gli amici, fregando i risparmiatori”.
“Le vicende bancarie di questi ultimi anni restano un buco nero rispetto al quale nessuna commissione d’inchiesta ha chiarito le vere responsabilità. Sarà inevitabilmente un argomento del quale il prossimo Parlamento dovrà occuparsi”, ha affermato Belpietro, autore del libro “I segreti di Renzi e della Boschi”. “Credevamo di aver visto tutto – ha osservato il direttore de ‘La Verità’ nel corso dell’incontro teramano, moderato da Antimo Amore –, e invece continuano a emergere elementi paradossali. Basti pensare che ad esempio ad Arezzo, a fronte di un crac dal valore di 300 milioni di euro, sono stati posti sotto sequestro appena 500mila euro”. Per Belpietro “gli scandali consumatisi intorno alle banche hanno fatto emergere il ritratto di un sistema di potere spregiudicato e autoreferenziale, fatto di intrecci familistici e grovigli di interessi in oggettivo conflitto con la gestione della cosa pubblica, con la guida delle istituzioni, con la tutela dei più deboli che in questo caso – ha concluso il direttore de ‘La Verità’ – sono i risparmiatori, beffati prima dagli amministratori infedeli e poi dallo Stato”.

Sabbie del porto di Ortona non saranno versate in mare
In un incontro in Provincia, a Teramo, il vice presidente della Regione Giovanni Lolli ha illustrato la determina regionale (numero 40 del 21 febbraio scorso) con cui e' stata adottata la sospensione dell'autorizzazione per la parte dell'immersione in mare dei sedimenti che deriveranno dal dragaggio porto di Ortona. Cosi' la Provincia di Teramo, che ha ospitato l'incontro convocato da Lolli, aggiungendo che "e' tramontata ogni ipotesi di versamento dei sedimenti a mare. Ci sono soluzioni alternative che non mettono in discussione gli interventi sull'area portuale". Presenti al tavolo di lavoro, i rappresentanti dell'Area marina protetta della Torre di Cerrano con il presidente Leone Cantarini e di tutti i Comuni fra Pineto e Citta' Sant'Antangelo oltre ai soci del consorzio dell'area marina, l'Istituto Zooprofilattico e la Provincia. Fra gli intervenuti il consigliere regionale, Luciano Monticelli, la presidente dell'IZS, Manola Di Pasquale e il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino. "Tutti i presenti - dice la Provincia - hanno concordato sull'opportunita' di accantonare ogni ipotesi di versamento a mare dei sedimenti provenienti dal dragaggio del porto di Ortona considerato che esistono ipotesi alternative percorribili che sono gia' al vaglio dei tecnici. Il vicepresidente Lolli accompagnato dal dirigente regionale, Franco Gerardini, ha, quindi, illustrato la determina regionale numero 40 del 21 febbraio con la quale si e' gia' adottata la sospensione dell'autorizzazione per la parte dell'immersione in mare dei sedimenti. Nel corso della riunione e' stato ribadito il valore strategico del porto di Ortona e la necessita' di procedere con i lavori di dragaggio cosi' come e' stato piu' volte confermato che i sedimenti non hanno alcuna contaminazione ambientale e che la decisione assunta scaturisce da ragioni di carattere precauzionale ovvero di massima tutela ambientale del sito di interesse comunitario costituito dalla riserva marina".
Leggi Tutto »Montesilvano, individuata la ditta per i lavori in via Piemonte
«Si avvia a conclusione la procedura burocratica propedeutica all’inizio dei lavori di adeguamento idraulico di via Piemonte. Dopo la gara ad evidenza pubblica è stata individuata la ditta. Una volta terminate le verifiche di rito, l’impresa inizierà gli interventi che finalmente miglioreranno l’annosa problematica degli allagamenti».
Lo annuncia l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi. «Abbiamo programmato tre grandi interventi che riguarderanno via Piemonte, via Maremma e le traverse di via Emilia, attraverso lo stanziamento di una somma complessiva di 400.000 euro. Ora sono in corso le gare per l’affidamento degli interventi su via Maremma e su via Emilia, mentre per quanto riguarda via Piemonte la ditta è stata già individuata e una volta eseguite le verifiche potrà mettersi al lavoro».
Nello specifico l’adeguamento idraulico di via Piemonte verrà eseguito per un importo di 120.000 euro, quello di via Maremma è stato quantificato su 125.000 euro e infine 150.000 euro verranno destinati ai lavori sulle traverse di via Emilia.
I lavori di via Piemonte verranno eseguiti dalla impresa di costruzione Ruggero. «La zona del lungomare - conclude Valter Cozzi - è particolarmente soggetta ad allagamenti che causano grandi disagi ai residenti. Questi interventi miglioreranno la situazione, dando una risposta alle richieste dei cittadini montesilvanesi».
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Rotondi: col centrodestra vinceranno anche numeri due
"Nel centrodestra sono in partita anche i numeri due e tre delle liste perché avremo un governo di non parlamentari. Non c’è ancora una decisione formale ma la legge elettorale produrrà una maggioranza comunque ridotta e dunque non sarà nemmeno pensabile di avere ministri e sottosegretari che siano anche parlamentari. Non ci sarà eccezione nemmeno per l’eventuale premier. Questo significa che i parlamentari chiamati al governo si dimetteranno prima dal Parlamento come avvenne nel 1992 col governo Amato e dunque i primi dei non eletti subentreranno in Parlamento o saranno essi stessi chiamati a far parte del governo". Così Gianfranco Rotondi, capolista in Abruzzo di Forza Italia intervenendo a una convention a Pescara con Carlo Masci, numero tre di Forza Italia al Senato.
Leggi Tutto »Fondi europei: Quagliariello, dati Abruzzo al limite dell’incredibile
“Gli incredibili dati sul (non) utilizzo dei fondi europei da parte della Regione Abruzzo presentano un solo aspetto positivo: che è tale la sfrontatezza di D’Alfonso e compagnia da aver consentito ai cittadini di conoscere l’esito disastroso della verifica del comitato di sorveglianza prima di decidere a chi affidare le sorti del nostro Paese”.
Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale L’Aquila-Teramo. “Ci augureremmo tutti – afferma Quagliariello – che le cose stessero come afferma il fidato collaboratore di D’Alfonso, ma ci permettiamo di dubitarne. Dal momento che parliamo della programmazione 2014-2020, sostenere che a oltre metà del periodo interessato una certificazione di 400mila euro su 231,5 milioni di fondi Fesr e di circa 3 milioni su 146 dei fondi Fse sia da ascrivere a un problema di tempistica della certificazione significa sfidare non solo le leggi della statistica ma anche il comune buon senso. Questa vicenda, che rischia di far perdere all’Abruzzo risorse ingenti e preziose per un territorio bisognoso di ripartire – conclude Quagliariello -, contribuisce a spiegare la grande fuga di Luciano D’Alfonso e mette a nudo, qualora ce ne fosse ancora bisogno, un drammatico deficit di adeguatezza della classe politica che guida la Regione e alla quale impediremo di continuare a fare danni, in Abruzzo come a Roma”.
Totoministri a Cinque Stelle, Di Maio si prepara ad annunciare la squadra
Una squadra di una ventina di ministri che verrà resa nota a scaglioni a partire dalla prossima settimana per culminare il 2 marzo nella serata di chiusura della campagna elettorale in piazza del Popolo a Roma con Luigi Di Maio e Beppe Grillo. Una squadra 'mista' di nomi 'politici' interni al M5S e di nomi esterni, tutti pensati per superare il vaglio del Quirinale cui spetta l'ultima parola. Le donne occuperanno, secondo i pentastellati, dicasteri chiave. Tra i più vicini a un incarico nell'ipotetico governo Cinquestelle (nei ruoli che vanno da ministri a sottosegretari) sono dati in pole position i parlamentari Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede, Laura Castelli, Roberto Fico, Paola Taverna, Manlio Di Stefano. Tra le new entry più quotate, anche l'ex consigliere regionale lombardo Stefano Buffagni - ora candidato in Parlamento - e la consigliera comunale di Pescara Enrica Sabatini che però è di recente entrata a far parte dell'associazione Rousseau al posto dell'eurodeputato David Borrelli. Nel totoministri, fra gli esterni compaiono i nomi di Vincenzo Spadafora (ex portavoce Unicef e uomo dello staff di Luigi di Maio) e Lorenzo Fioravanti, entrambi già candidati in Parlamento. Secondo Roberto Fico la fine del riserbo sulla formazione di governo è questione di "pochi giorni". "Anche se fossero 4 o 5 giorni prima del voto, almeno con noi i cittadini potranno conoscere i nomi dei ministri prima delle elezioni", sottolinea il deputato campano. E annuncia che nel novero dei ministri potrà esserci qualche "novità". Non è un mistero che Di Maio annunciò già in autunno la creazione di un ministero ad hoc per i Rapporti con l'Europa e all'epoca il candidato più papabile risultava l'economista Marcello Minenna, ex Consob, uscito sbattendo la porta dal Campidoglio, dove ha ricoperto per qualche mese la carica di assessore al bilancio.Per dimostrare che il Movimento 5 Stelle ha tutta l'intenzione di entrare a palazzo Chigi, il candidato premier del M5S Luigi Di Maio propone su facebook la seconda 'convergenza di governo': il vincolo di mandato, definito "l'unico vero antidoto alla piaga dei voltagabbana che ammorba il Parlamento da anni".
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