Politica

Il Comune di Teramo chiede moduli per 890 alunni 

Moduli per la sistemazione provvisoria di 890 alunni delle scuole teramane inagibili, per le quali nessun intervento e' stato ancora finanziato dal Commissario per la Ricostruzione Vasco Errani, sono stati chiesti oggi dal sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, al Commissario Errani e al MIUR, attraverso l'Ufficio Speciale della Ricostruzione di Teramo. Allo stato attuale, risultano infatti finanziate la ricostruzione con adeguamento sismico della Scuola Elementare San Giuseppe, per un totale di 4.100.000 euro, e la Scuola di Villa Ripa, 233.000 euro per la ristrutturazione e l'adeguamento sismico. "Va ricordato - scrive il Comune - che l'operazione che interessa la Scuola San Giuseppe, si sposa con l'intervento previsto per il vecchio stadio comunale, e che l'insieme andra' a costituire un polo di circa 900 studenti in prossimita' del Centro Storico".

L'area si trova in prossimita' del Lungofiume dove gia' e' realizzata una pista ciclo-pedonale e che la stessa area rientra nel progetto "MoveTe" per la viabilita' sostenibile, presentato alcuni giorni fa alla stampa, per il quale il Comune ha ottenuto i relativi finanziamenti. Nella relazione inviata stamani, e' stato altresi' evidenziato lo studio di vulnerabilita' sismica redatto per tutte le scuole di proprieta' comunale; operazione questa che anticipa di un anno la nuova scadenza indicata dal Commissario Errani per le zone terremotate, fissata nell'agosto del 2018. Come noto, in conseguenza di tale analisi, l'amministrazione comunale ha gia' potuto definire le necessita' economiche necessarie per adeguare il patrimonio scolastico del territorio, per un importo complessivo di 53 milioni di euro. Nei giorni scorsi, in uno dei ripetuti incontri tenuti a Roma con i massimi responsabili nazionali delle tematiche in questione, il Sindaco Brucchi aveva gia' ottenuto l'impegno da parte dello stesso Commissario Errani per lo stanziamento di una prima tranche di tale somma entro il gennaio 2018; sara' cura dello stesso Sindaco, adoperarsi per ottenere tutte le ulteriori necessarie risorse.

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D’Alessandro: Fira è strategica per l’Abruzzo 

La Finanziaria regionale abruzzese (FIRA) e' e sara' elemento essenziale e strategico per la Regione Abruzzo e per tutto il suo territorio". E' la risposta del consigliere delegato Camillo D'Alessandro a notizie di stampa diffuse in questi giorni circa una presunta volonta' dell'attuale governo regionale di dismettere la FIRA SpA. "Nell'ultimo anno di gestione, - afferma D'Alessandro in una nota diffusa dall'Ufficio Stampa della Regione - sono state implementate azioni tese a trasformare la FIRA in un autentico soggetto finanziario in grado di supportare effettivamente l'economia abruzzese. Non si fa riferimento a parole o a mere espressioni di intenti, ma ad un lavoro concreto di ricognizione e verifica, oltre che ad atti formali adottati dalla Giunta regionale e dagli organi di governance della FIRA stessa che ribadiscono e confermano il ruolo fondamentale della societa'. L'attuale Governo regionale ha gia' intrapreso la strada della sua valorizzazione attraverso la riconduzione delle attivita' legate prevalentemente alle attivita' finanziarie per garantire lo sviluppo del sistema economico regionale. Tale progetto prevede la preliminare definizione del processo di iscrizione di FIRA all'Albo degli intermediari finanziari della Banca d'Italia, gia' in atto, e la successiva creazione di uno specifico ramo d'azienda che potra' gestire le dotazioni finanziarie del POR/FESR per la competitivita' del sistema produttivo. Ed ancora, oggi non possono non riservare ulteriori preoccupazioni le esposizioni della FIRA e per essa dalla Regione Abruzzo per decine di milioni per far fronte a provvedimenti riguardanti la realizzazione di capannoni industriali privi della necessaria copertura finanziaria e che hanno posto in essere fideiussioni senza copertura". 

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Cgil esprime preoccupazione per la riorganizzazione Tua 

La riorganizzazione e la riforma della societa' di trasporti unica regionale, in base alla Legge 96, del 21 giugno 2017, e alla luce di importanti scadenze preoccupano la Cgil Abruzzo che chiede chiarezza sul futuro per il completamento del progetto di riforma della societa' stessa. "Le novita' normative introdotte per le societa' partecipate e per i servizi pubblici locali impone a tutte le regioni e dunque anche alla Regione Abruzzo - ha detto oggi in conferenza stampa il segretario regionale della Filt Cgil Franco Rolandi - una scelta rispetto all'affidamento dei servizi tramite gara, operazione che deve essere portata a termine entro il 31 dicembre prossimo oppure di optare verso l'affidamento in house ad una propria societa', e in questo secondo caso l'operazione va conclusa entro il 30 settembre. Sia nell'una che nell'altro caso, il fatto di non rispettare queste importanti scadenze determinerebbe delle penalizzazioni in termini di risorse per le regioni inadempienti e questo per dire che l'obiettivo deve essere quello di scongiurare ed evitare queste penalizzazioni e di procedere alla riforma nei tempi stabiliti dalla legge".

Rolandi ha poi, a nome della Cgil, espresso preoccupazione: "Siamo oggi preoccupati perche' dopo aver fatto tanto per dare origine alla nascita di Tua, dalle tre vecchie societa' di trasporti, oggi la Regione ci propone, unitamente anche all'affidamento in house, la predisposizione di una sorta di spezzatino e quindi fondamentalmente, a due anni dalla nascita di Tua, si vuole separare servizi commerciali dalle attivita' di trasporto pubblico locale, affidando questi servizi commerciali ad una societa' che invece andava chiusa, ovvero Sangritana Spa. Ribadiamo di essere assolutamente favorevoli all'affidamento dei servizi in house alla societa' regionale dei trasporti ma vorremmo che ci fosse una maggiore - ha concluso Rolandi - razionalizzazione e quindi includere nell'azienda unica altre societa' partecipate come l'Ama dell'Aquila, la Cerella di Vasto e l'agenzia Sistema che si occupa della vendita e della distribuzione dei titoli di viaggio". La Cgil ha anche parlato del vuoto normativo e della mancata legiferazione sui servizi minimi " che - ha detto ancora Rolandi - vede la Regione, affiancare all'affidamento in house, una operazione che escludera' dalla contribuzione pubblica tutti quei servizi di trasporto locale che determinano collegamenti interregionali che riguardano migliaia di pendolari che fanno la spola fra l'Abruzzo e Roma. Stiamo parlando di fatto di una liberalizzazione dei trasporti sulle tratte che collegano le aree interne alla Capitale".

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Turismo, Di Stefano: Abruzzo senza idee, senza progetto, senza strategia

 "Una promozione turistica assente, sperperata in mille inutili rivoli, nessun incentivo agli investitori, la destrutturazione delle Dmc, nessun coordinamento tra le varie proposte turistiche, nessun coordinamento tra gli enti locali, l'assenza nei meeting importanti di promozione turistica mondiale, sono tutti elementi a sostegno del fatto che, da parte della Regione, non c'e' un'idea progettuale in questo settore. Finche' ci sara' questa politica miope e gretta, resteremo ad essere l'Abruzzo facilone e leggero". Lo afferma il deputato abruzzese Fabrizio Di Stefano (Forza Italia). "Il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli - osserva il parlamentare - cerca di giustificare il flop turistico della nostra Regione; un flop che non ha giustificazioni ma ha invece responsabilita' ben precise. Quali politiche ha messo in atto la Regione Abruzzo in questi anni per il settore turistico? Nessuna. Basti pensare che non era stata assegnata neanche la delega specifica. In una Regione come la nostra che, invece, dovrebbe fare del turismo un punto di forza del proprio sviluppo economico". "Un Abruzzo senza idee, senza progetto, senza strategia - dice ancora Di Stefano - . Si programmino le risorse che ci sono per consentire agli albergatori abruzzesi di rimodernare le strutture ricettive, per favorire l'apertura di nuove e per mettere in rete quella incredibile e variegata offerta turistica che l'Abruzzo potenzialmente puo' mettere in campo: turismo balneare, turismo montano, turismo religioso, turismo rurale, turismo delle tipicita' e delle ricchezze culturali". "Se tutto questo verra' fatto, sicuramente i risultati cambieranno e non avremo problemi a riconoscere i meriti alla Regione; non per chi la guida ma per l'Abruzzo intero", conclude Di Stefano. 

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Porto di Pescara, Sospiri (Fi) presenta una interrogazione sui fondi

Il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ha annunciato di avere presentato un'interrogazione, in discussione nella seduta del consiglio regionale di domani, 11 agosto, sulla riqualificazione delle banchine portuali di Pescara e, soprattutto, sui fondi necessari. "Ho presentato un'interrogazione per sapere, direttamente dal Governatore D'Alfonso, se le somme previste per l'intervento, 552mila euro, sono stati solo promessi, come ci risulta, o se Comune di Pescara e Regione hanno ricevuto una comunicazione top secret circa la loro effettiva concessione da parte dell'Autorita' di Gestione del programma PO FEAMP". Stesso documento e' stato presentato per il Consiglio Comunale dal Capogruppo di Fi Antonelli.

"Nella giornata di martedi' 2 agosto il Sindaco di Pescara, il Comandante della Direzione Marittima, il Presidente dell'Autorita' di sistema Portuale del mare Adriatico Centrale e un componente della Segreteria del Presidente della Regione Abruzzo - si legge nel documento - hanno illustrato, nel corso della conferenza stampa, il progetto di riqualificazione delle banchine portuali, finanziato per 552mila euro nell'ambito del PO FEAMP 2014/2020 misura 1.43, definendo anche un cronoprogramma degli interventi e quindi, ragionando come se il finanziamento fosse stato gia' formalmente concesso. Allo stato attuale invece, l'unica comunicazione pervenuta in data 12 luglio 2017 ai soggetti presentatori dei progetti di cui alla misura 1.43, riguarda esclusivamente il completamento della valutazione di ricevibilita' con espresso rinvio alla fase di ammissibilita'. Dunque il progetto inviato e' considerato ricevibile, ma non e' ancora stato ammesso a finanziamento. Ad oggi tale valutazione risulterebbe non ancora definita e, comunque, mancherebbe la graduatoria ufficiale dei progetti ammessi al finanziamento, per questo la conferenza stampa del sindaco Alessandrini e della Regione Abruzzo ci ha lasciati sconcertati" conclude Sospiri.

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In Abruzzo 1200 casi di autismo da 0 a 14 anni

In Italia si stima che l'autismo interessi un bambino su 100, di cui il presenta una disabilità intellettiva. In Abruzzo uno studio condotto dai pediatri di libera scelta su una popolazione comnpresa tra 0 e 14 anni evidenzia una prevalenza dello 0,74% con una stima di circa 1200 casi. Ecco perchè appare fondamentale una diagnosi precoce. "Finalmente - ha detto l'assesore alla Sanità ed al Bilancio, Silvio Paolucci, - esiste un atto di programmazione della Regione grazie al quale nascerà presto una vera e propria rete diagnostica, assistenziale e sociale che prenderà in carico il tema dell'autismo dall'inizio e lo seguirà lungo il percorso di vita del paziente e dei suoi familiari". E' questa la novità sostanziale introdotta dall'atto di Giunta, approvato martedì scorso, che recepisce la legge nazionale sull'autismo. e che l'assesore Paolucci, ha presentato, questa mattina, a Pescara, in Regione, agli operatori dell'informazione, nel corso di una conferenza stampa. All'incontro con i giornalisti hanno preso parte anche il direttore dell'Agenzia sanitaria regionale, Alfonso Mascitelli, il prof. Marco Valenti, direttore del centro di riferimento regionale per l'autismo dell'Aquila, il neuropsichiatra infantile Renato Cerbo della Asl di Pescara, ed il dirigente regionale del Servizio Programmazione sanitaria, Germano De Sanctis. "Sono più aspetti ad essere toccati - ha rimarcato Paolucci - dal tema della diagnosi precoce, che evidentemente deve essere anticipata, al capitolo dell'assistenza che si svolge su più fronti, domiciliare, diurna e residenziale, a quello dell'inclusione sociale che riguarda il rapporto con l'istruzione ma anche quello con il lavoro. Questo atto che andiamo a programmare - ha spiegato - lo abbiamo dotato di strumenti operativi specifici rappresentati dal Comitato tecnico-scientifico e dal sistema dei medici di medicina generale ma soprattutto dei pediatri di libera scelta. Abbiano costruito - ha aggiunto - un documento di programamzione flessibile ed è questa la logica che ispirerà il Comitato tecnico sia nelle attività di rilevamento dei dati che nelle altre funzioni che gli sono state assegnate". Un discorso specifico merita il tema delle coperture finaziarie necessarie per sostenere questa rete. "Alcune dovranno essere discusse tra le Regioni ed il Governo e saranno a carico di quest'ultimo soprattutto in ordine alla parte non sanitaria. Le risorse ulteriori - ha detto Paolucci - dovranno mettercele le Regioni che le inseriranno dove servono prendendole da dove, evidentemente, non servono. Tutto questo comporterà, a partire dal prossimo anno, che tutti quei cittadini abruzzesi costretti a recarsi fuori regione per usufruire dei servzi e delle prestazioni connesse allo spettro autistico, cominceranno a rivolgersi alle strutture di riferimento per l'autismo dislocate in Abruzzo". Infine, per fine agosto, Paolucci ha programmato un incontro sul tema delle liste di attesa delle strutture diurne semiresidenziali con le associazioni che si occupano di questa tematica e con gli stakeholder interessati.

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Promozione turistica, il Comune di Montesilvano aderisce alla DMC – Terre del Piacere

«Con questa adesione possiamo cogliere le tante opportunità per la promozione territoriale che possono derivare da un lavoro di sinergia». Così l’assessore al Turismo Ernesto De Vincentiis annuncia l’adesione del Comune di Montesilvano alla DMC -  Terre del Piacere. La Giunta ha infatti deliberato di approvare il protocollo d’intesa e il contratto di affiliazione per la collaborazione con la società consortile che ha l’obiettivo di promuovere il turismo del territorio.

«Le Dmc stanno facendo un lavoro molto radicale sul turismo della regione -  dichiara l’assessore De Vincentiis -. Abbiamo potuto vedere effetti concreti delle loro progettualità anche a Montesilvano, in occasione dell’Abruzzo Open Day Summer Edition, dove si è sviluppata una fruttuosa collaborazione proprio con la DMC – Terre del Piacere e con le associazioni del territorio che si è rivelata particolarmente preziosa nell’organizzazione della Cerimonia nazionale di consegna delle Bandiere Verdi, che ha visto la nostra città ospitare i sindaci dei Comuni italiani insigniti di questo importante riconoscimento. L’adesione ufficiale alle Terre del Piacere ci permetterà anche di ottenere finanziamenti da investire in progetti di promozione territoriale. Penso ad esempio al progetto Free Children Card che intendiamo ulteriormente sviluppare per amplificare ancora di più quella inclinazione al turismo familiare di cui il nostro territorio è evidentemente dotata».

Il protocollo con la DMC è costituito allo scopo di creare una collaborazione sinergica direttamente tra i Comuni aderenti, finalizzata allo svolgimento di attività comuni per la realizzazione e perseguimento degli obiettivi strategici, ossia sviluppare l’attuale sistema dell’accoglienza, creando un portafoglio prodotti turistici di forte appeal; progettare questa offerta articolata per prodotto, periodo, target e provenienza; promuovere e proporre ai turisti l’offerta; sostenere la gestione del sistema di accoglienza, dell’informazione e dei rapporti con i turisti attraverso canali classici e online. Il protocollo ha una durata di 3 anni. In sostanza grazie alla DMC, Comuni e imprese consorziate collaborano per implementare i flussi turistici, migliorando servizi di ricettività e accoglienza.

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Di Stefano (Forza Italia) annuncia un mese di mobilitazione sul tema dei migranti

“Oggi, con gli amministratori e i giovani del centrodestra, siamo qui per dare il  là ad un mese di mobilitazione per vigilare sulla legalità del sistema migranti nella nostra Regione. Un sistema che, secondo i dati delle Prefetture, vede in Abruzzo oltre 4.000 migranti, distribuiti uniformemente nelle 4 Province, con una cinquantina di minori non accompagnati; un giro d’ affari pantagruelico di circa 120.000 euro al giorno, 3.600.000 al mese e 43.200000 in un anno”. Lo ha dichiarato l’Onorevole Fabrizio Di Stefano, nella conferenza stampa sul tema: “Problema migranti: un mese di mobilitazione per vigilare sulla legalità" che si è tenuta questa mattina a Chieti, alla Casina Dei Tigli, e che ha visto gli interventi  del Consigliere regionale Mauro Febbo -Presidente della commissione vigilanza Regione Abruzzo- e di una rappresentanza di Amministratori di centrodestra: Tiziana Magnacca (Sindaco di San Salvo), Mimmo Budano(Sindaco di Villalfonsina), Luca Conti (Sindaco di Casalanguida), Giovanni Antonio Di Nunzio (Sindaco Di Borrello),Nicola Scaricaciottoli (Sindaco di Paglieta), Angelo Bonelli (Vice Sindaco di Casalincontrada)  e Sebastiano Di Nunzio (Forza Italia Giovani).

“Poiché capiamo bene” ha continuato l’Onorevole Di Stefano, “come queste strutture non possano essere mosse soltanto da motivi filantropici e umanitari, vogliamo verificare diversi aspetti: la situazione dell’ordine pubblico- quindi sapere con precisione se nelle zone in cui sono ospitati i migranti, di fatto, si è verificato e/o si verifica un aumento dei fenomeni di microcriminalità (prodotti contraffatti, prostituzione, accattonaggio ecc…); vogliamo verificare, sempre nelle zone che li ospitano, che non ci siano ripercussioni sul turismo; vogliamo verificare chi gestisce queste comunità e se, chi le gestisce, risponde ai requisiti di legge; ancora, vogliamo vedere se ci sono degli strumenti normativi che consentano ai Sindaci di chiedere maggiori oneri a queste comunità (IMU, TARI, TARSU, TASI…); infatti è ovvio che dietro un falso problema umanitario c’è un vero problema di business.

In ultimo, ma non sicuramente ultimo come gravità del problema, vogliamo avere contezza di tutto il percorso dei minori: sia di quelli che sono stati censiti sia, che fine hanno fatto,  quelli che sono passati per l’Abruzzo.” ha concluso l’Onorevole Fabrizio Di Stefano.

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le Approvate le modalità organizzative del Centro regionale di farmacovigilanza

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanità Silvio Paolucci, ha approvato le modalità organizzative e di funzionamento del Centro regionale di farmacovigilanza (CRFV). Nello specifico, si è stabilito, al fine di consentire un riequilibrio tra le ASL, che il centro regionale di Farmacovigilanza sia ubicato nel Servizio farmaceutico territoriale della Asl di Teramo cui sono state attribuite, con apposito capitolo, risorse finanziarie pari a 150mila euro. "E' un provvedimento che ha l'obiettivo di creare uno stretto rapporto di collaborazione con l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), sia per le attività di formazione-informazione sui medicinali innovativi, che per i segnali relativi a reazioni avverse dei farmaci, dando la possibilità agli operatori sanitari di dare risposte sempre più efficaci ai cittadini", ha detto l'assessore alla sanità Silvio Paolucci. Le funzioni di responsabile del CRFV e di referente regionale di farmacovigilanza sono state assegnate a Ilenia Senesi, dirigente farmacista del servizio farmaceutico territoriale della Asl di Teramo. Inoltre, è stato disposto che il referente regionale per la farmacovigilanza garantisca la piena funzionalità del centro avvalendosi di personale dedicato secondo quanto previsto dall’organigramma. Viene demandato alla ASL di Teramo, infine, il compimento di tutti gli atti necessari all'attivazione e al funzionamento del centro sia in ordine all'acquisizione di beni mobili necessari, dove non disponibile altrimenti, sia in ordine al reperimento delle risorse umane all’uopo dedicate nel rispetto da normativa nazionale sui provvedimenti regionali in materia di personale delle ASL

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Di Pangrazio ricorda la tragedia di Marcinelle

 "Fu una tragedia che sconvolse il nostro Paese e che ancora oggi ci spinge a riflettere ed interrogarci su temi come la sicurezza sui luoghi di lavoro. Quella di Marcinelle, è una pagina triste per l'Italia ed anche per la nostra Regione in quanto tra le vittime c'erano sessanta abruzzesi". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio in occasione del sessantunesimo anniversario dell'incendio della miniera del Bois du Cazier in cui l'8 agosto 1956 morirono 262 minatori, di cui 136 italiani. Nel 1956, da Manoppello (Pescara) partirono 23 dei minatori che poi nella miniera in fiamme. Le altre vittime abruzzesi erano di Lettomanoppello, Farindola e Turrivalignani. "La nostra Regione ha ricordato di recente con un evento queste morti aprendo un profondo momento di riflessione e di approfondimento sull'emigrazione italiana, ma anche sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Il Consiglio regionale può essere uno strumento dalla parte dei lavoratori e della loro sicurezza, in tal senso mi sento di condividere la sensibilità di tutti i colleghi consiglieri sempre sensibili a queste tematiche, così come è nostro compito sollecitare il legislatore nazionale affinchè nel nostro Paese trovino le giuste condizioni di sicurezza tutti i lavoratori, sia essi italiani che stranieri"

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