Politica

Montesilvano, via libera all’acquisizione di un’area per realizzare il secondo ingresso al Liceo D’Ascanio

«Con l’approvazione dell’acquisto dell’area che da via Chiarini fiancheggia via Ciro Menotti, sarà finalmente possibile realizzare un nuovo accesso al Liceo Scientifico Corradino D’Ascanio, potenziando la sicurezza degli studenti dell’Istituto, ormai sempre più frequentato». Così il vicesindaco Ottavio De Martinis annuncia il voto favorevole in Consiglio Comunale dell’atto che stabilisce la compravendita di un’area di 497 metri quadri, tra via Chiarini e via Menotti. L’assise ha approvato la delibera con 10 voti a favore e 5  contrari

«Il Liceo Scientifico D’Ascanio  -  dice ancora De Martinis – ha un’offerta didattica molto significativa, apprezzata da un numero ogni anno crescente di studenti. Il solo ingresso lungo via Vestina non risulta pertanto più sufficiente rispetto alla mole di studenti, docenti e personale che quotidianamente raggiungono il liceo. Con questa cessione, sarà possibile realizzare un secondo ingresso, ancora più sicuro».

 

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Regione Abruzzo, il Governatore traccia il bilancio dei 40 mesi di legislatura

 "Sfido chiunque a misurare la consistenza finanziaria attratta, a favore dell'Abruzzo, in questi 40 mesi, in confronto a qualsiasi quinquennio precedente, anche quelli dell'Italia a 'sette seni' e dell'inesistenza del vincolo di bilancio". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, questa mattina in conferenza stampa a Pescara, tracciando un bilancio dei suoi primi anni da governatore. "Adesso servono i guerrieri che facciano le procedure di gara e che non siano sottomessi alla signoria della paura - ha aggiunto D'Alfonso -. Io, come e' noto, da tanto tempo non ho piu' paura della signoria della paura". Infine il presidente della Regione ha lanciato uno sguardo alla prossima fase del governo regionale. "In questi mesi che mancano, che sono 17-18 mesi, mi aspetto che tutta la filiera istituzionale si componga in un cantiere unitario - ha concluso D'Alfonso - avendo un'abbondanza di risorse mai vista prima, nonostante la fase di spending review che caratterizza l'ordinamento italiano e territoriale". 

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Provincia di Pescara, Di Marco difende i risultati

"La maggioranza politica in seno al Consiglio provinciale avra' pure un significato politico, ma non e' quello il dato che mi sta piu' a cuore ai fini del governo della Provincia. Quello che da' corpo e significato all'esistenza di un Ente di secondo livello come la Provincia, e' l'appoggio dei Sindaci, i protagonisti della vita dell'Ente. Ieri, dopo il Consiglio, i Sindaci della Provincia di Pescara hanno ratificato ad ampia maggioranza (26 voti su 29 presenti) la delibera di approvazione del bilancio di previsione 2017, dimostrando vicinanza e stima all'operato del sottoscritto". Cosi' il Presidente della Provincia Antonio Di Marco, il giorno dopo la movimentata giornata nella quale il bilancio dell'ente e' stato approvato con quattro voti a favore e tre astensioni. Erano presenti solo 4 consiglieri su 8 della maggioranza, e 3 su 5 della minoranza. Assenti i consiglieri Leila Kechoud, Annalisa Palozzo, Vincenzo Catani e Piernicola Teodoro, Francesco Maragno e Lorenzo Silli. "L'opposizione fa il suo mestiere - continua il presidente Antonio Di Marco - ma vorrei far notare che se il bilancio non fosse passato la Provincia sarebbe stata commissariata da me. Cioe' io avrei potuto proseguire la mia attivita' con l'appoggio dei Sindaci, che, al contrario di quanto si vorrebbe intendere - mistificando la realta' - sono l' organismo democratico piu' rappresentativo che governa, con il Presidente e il Consiglio, il "nuovo" Ente di secondo livello, cosi' come la riforma Delrio ha indicato. Per questo non hanno senso le mie dimissioni, richieste da chi, strumentalmente, non sembra conoscere la trasformazione subi'ta dai nostri Enti. Oggi le Province non sono quelle di una volta, dove trovavano casa le correnti, le discussioni diventavano estenuanti, la politica la faceva da padrona. Io non mi sento affatto solo se 4 consiglieri non hanno partecipato ad un incontro cosi' importante. E non mi sento solo perche' ieri ho avuto la prova che si puo' amministrare bene quando si puo' contare sul senso di responsabilita' di chi appartiene, politicamente, all'opposizione.". "Non e' stato facile costruire il bilancio. Un puzzle da comporre con pezzi slegati e facendo affidamento su tagli in tutti i settori e su entrate che devono ancora essere riscosse. Un risultato che sarebbe stato bello condividere con tutta la maggioranza, ma che l'Assemblea dei Sindaci, espressione del territorio e dei cittadini, ha condiviso e apprezzato. Il 56,52% dei cittadini, rappresentati da 26 Sindaci su 29 presenti, ha approvato la delibera di bilancio, ratificando il lavoro fatto".

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Approvati i livelli di servizio minimi del trasporto pubblico locale

La giunta regionale dell'Abruzzo ha approvato il documento che disciplina i livelli di servizio minimi del trasporto pubblico locale; la delibera riguarda il piano di riorganizzazione del settore, che fa seguito all'affidamento decennale in house a Tua (la società di trasporto unico regionale, il cui capitale è interamente detenuto dalla Regione) dei servizi di trasporto pubblico locale, limitatamente a quelle tratte gestite fino a oggi già dall'azienda. Contestualmente so in state avviate le procedure di gara per l'affidamento dei servizi (ora gestiti in proroga dai precedenti concessionari), che dovranno concludersi entro il 2019, termine ultimo stabilito dalle norme nazionali e dai regolamenti europei. "Dall'inizio della legislatura - commenta il consigliere delegato ai trasporti, Camillo D'Alessandro - questo governo regionale ha recuperato i ritardi accumulati in anni di immobilismo. Con l'unificazione delle società di trasporto pubblico regionale e la riorganizzazione che stiamo portando avanti, il sistema potrà contare finalmente su solide basi finanziarie e giuridiche per affrontare le prossime sfide"

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Montesilvano, Parlione: luoghi di aggregazione più funzionali per i cittadini

«Nel corso del 2017 abbiamo condotto un’attività di razionalizzazione degli spazi nella disponibilità comunale, che ci ha permesso non solo di offrire ai cittadini luoghi di aggregazione più funzionali ed accoglienti ma al tempo stesso di contenere la spesa pubblica. In particolare questa azione si è concentrata nell’ambito del mondo delle associazioni e dei centri sociali». A dirlo è l’assessore Maria Rosaria Parlione che specifica: «L’ultimo atto in ordine di tempo consiste nello spostamento del centro sociale che si trovava in via Napoli in una sede più piccola di via Salentina, nelle cui vicinanze, peraltro, è stato realizzato un campo per il gioco delle bocce».  Questa decisione si affianca allo spostamento del centro sociale di via Lago di Bomba, in un altro immobile in via Marrone. Nei mesi scorsi, le associazioni delle Vincenziane e Missione Possibile sono state trasferite nella villetta di via Adige, entrata nella disponibilità comunale dopo la sua confisca. Questa nuova sede, ha portato alla dismissione delle locazioni di un immobile di via Marinelli e di via Calabria, dove nella sede della Protezione Civile sono stati rimodulati gli spazi e i canoni.

«Questa riorganizzazione radicale degli spazi  - dice ancora la Parlione -  ha prodotto un contenimento della spesa di circa 40.000 euro. Nel 2018 la spesa per tali canoni di locazione si attesterà sui 78.000 euro circa, contro i 118.000 euro precedenti. Tale imponente azione arricchisce ulteriormente il lavoro fatto anche nello scorso anno, quando grazie al completamento della scuola di via Adda, abbiamo dismesso il contratto di locazione dell’immobile di via Verrotti, ottenendo un risparmio di ben 128.000 euro all’anno e consegnando ai bambini una scuola dell’infanzia confortevole, sicura e accogliente».  

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Approvato il bilancio preventivo 2017 della Provincia di Pescara

Approvato il bilancio preventivo 2017 della Provincia di Pescara: presenti quattro consiglieri su otto della maggioranza, e tre su cinque della minoranza, il bilancio e' stato approvato con quattro voti a favore e tre astensioni. Erano presenti: Franco Galli, Silvina Sarra, Pietro Gabriele (Pd), e Vincenzo d'Incecco, Maurizio Giancola, Antonio Zaffiri. Risultavano assenti: Leila Kechoud, Annalisa Palozzo, Vincenzo Catani, Piernicola Teodoro, Francesco Maragno e Lorenzo Silli. "Con un grande atto di responsabilita' dei consiglieri presenti - dichiara il presidente Antonio Di Marco - e' stato approvato lo strumento contabile che mette in salvo l'istituzione Provincia. Con la sua approvazione, inoltre, sono stati fatti salvi anche gli emendamenti collegati, che riguardavano atti di estrema urgenza per la Provincia, come il trasferimento della somma di 130 mila euro dalla Regione alla Provincia per il piano neve; l'entrata in bilancio di 2,1 milioni di euro per l'istituto Marconi di Penne a seguito del terremoto del 2016; l'approvazione dei debiti fuori bilancio relativi al pagamento di arretrati dei cosiddetti precari della Provincia e o la somma di 60 mila euro per lavori d'urgenza. E poi ancora l'approvazione del contratto di servizio per la VIT (Verifica degli Impianti Termici) affidato alla societa' in house Provinciambiente per gli anni 2017/2018. Anche questo un adempimento urgente e inderogabile, che sostanzialmente ha ridato ossigeno alla societa' pubblica che occupa attualmente 22 dipendenti". Insomma un bilancio approvato al foto finish, ma non certo per "responsabilita'" dell'ente. La legge Delrio, com'e' noto, ha ridisegnato l'organizzazione delle Province, ridimensionandone il ruolo e la rappresentanza politica, ma poi le leggi di stabilita' del 2015, 2016 e 2017 hanno dato il colpo di grazia alle casse provinciali. Al punto, quest'anno, da rendere impossibile prima di questa data la composizione di un bilancio preventivo con pareggio tra entrate e uscite. "Non e' stato facile - conclude Di Marco - costruire questo bilancio. E' stato anche il risultato di battaglie portate avanti a livello nazionale e regionale con l'Upi. Se non lo avessimo fatto, tutto quello per cui ci stiamo battendo per riavviare l'attivita' delle Province in favore del territorio, sarebbe stato annullato, e inoltre sarebbero andate a rischio le spese urgenti e gli stipendi stessi dei dipendenti"

"La maggioranza politica e amministrativa del Consiglio provinciale di Pescara si e' liquefatta come neve al sole. Appena quattro oggi gli esponenti della maggioranza presenti in aula su 8 consiglieri, seppure all'ordine del giorno ci fosse, tra l'altro, una delibera tanto strategica quanto l'approvazione del bilancio previsionale 2017. Assenze che hanno fatto emergere una frattura insanabile tra le varie correnti del Partito Democratico che oggi hanno lanciato un messaggio chiaro: da questo momento in poi il Presidente Antonio Di Marco non ha piu' alcuna autorevolezza ne' capacita' decisionale sulle iniziative da assumere". A scriverlo in una nota i gruppi Forze di Liberta' e Forza Italia, i consiglieri di opposizione di centrodestra Vincenzo D'Incecco, Lorenzo Silli, Antonio Zaffiri e Maurizio Giancola, di Forze di Liberta', e il capogruppo di Forza Italia Francesco Maragno. "Oggi l'opposizione di centrodestra e' rimasta in aula e si e' astenuta sul bilancio, evitandone la bocciatura per una sola ragione: la mancata approvazione del documento avrebbe determinato esclusivamente il blocco del pagamento degli stipendi ai dipendenti provinciali e dei debiti fuori bilancio, senza comunque scalfire la permanenza del Presidente Di Marco nella sua carica. Un Presidente che pero' oggi, consapevole della propria solitudine, dovrebbe assumere una sola decisione, quella di dimettersi". "Solo oggi, 27 dicembre, il Consiglio provinciale e' stato convocato per l'approvazione del bilancio di previsione 2017, che di fatto e' divenuto una sorta di consuntivo, ovvero una fotografia delle spese gia' effettuate dall'Ente nel corso dell'anno - ha spiegato il Capogruppo D'Incecco -, senza dimenticare gli altri atti altrettanto importanti posti all'ordine del giorno, come il rinnovo dell'affidamento a Provincia e Ambiente dei controlli annuali sulle caldaie, alcuni debiti fuori bilancio, e la transazione bonaria tra la Provincia e gli ex dipendenti a tempo determinato per il pagamento delle 10 mensilita', che evitera' alla Provincia stessa di affrontare un lungo e dispendioso contenzioso giudiziario. Peccato che, una volta in aula, ci siamo ritrovati sugli scranni con appena quattro consiglieri di maggioranza sugli 8 eletti"

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Gasdotto Snam, 22 sindaci pronti a riconsegnare la fascia tricolore

I sindaci di 22 Comuni della Valle Peligna sono pronti a riconsegnare la fascia tricolore il 29 dicembre al premier Gentiloni per unirsi alla protesta del sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, contro l'approvazione, da parte del Governo, del progetto di realizzazione della centrale di compressione della Snam nel centro peligno. Nel documento si invitano anche altri sindaci ad aderire all'iniziativa. "La battaglia che sta conducendo il sindaco di Sulmona - scrivono i sindaci in una nota congiunta - rappresenta una battaglia di giustizia e di civilta' non solo per la citta' di Sulmona, ma per l'intero comprensorio. E' per questo che ci sentiamo di manifestare la nostra piena solidarieta' e la nostra totale vicinanza in un momento cosi' difficile per il nostro territorio. Oggi ci immedesimiamo tutti nella sua persona ed e' per questo che ci sentiamo in dovere di accompagnarla a Roma. La speranza e' che il suo gesto scuota i palazzi romani e i vertici della Regione Abruzzo ed eviti la riconsegna delle fasce di decine di sindaci. Un intero territorio non puo' essere cosi' mortificato". I sindaci che hanno firmato il documento sono dei Comuni di Anversa, Acciano, Ateleta, Bugnara, Campo di Giove, Cansano, Castel di Sangro, Castelvecchio, Castel di Ieri, Cocullo, Introdacqua, Gagliano, Goriano, Molina, Pettorano, Prezza, Roccacasale, Roccapia, Roccaraso, Scanno, Secinaro e Villalago.

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Migranti, Maragno: Iniziate le operazioni di chiusura dei CAS di Montesilvano

«Hanno preso il via le operazioni di trasferimento dei migranti attualmente accolti nei due Centri di Accoglienza Straordinaria del territorio di Montesilvano, negli Hotel Ariminum ed Excelsior, in altri centri della Regione. Questa operazione, che porterà alla chiusura definitiva dei due CAS, è il risultato della determinante scelta fatta dalla nostra Amministrazione di attivare la progettualità SPRAR (Sistema di Protezione Rifugiati e Richiedenti Asilo), assumendo concretamente tutte le decisioni sulla gestione dei profughi, per adattarle alle esigenze del nostro territorio». Lo annuncia il sindaco Francesco Maragno che ricorda: «Un anno fa abbiamo preso una decisione importante, scegliendo di aderire allo SPRAR, l’unico sistema in grado di consentire una gestione di migranti che si adatta e si concilia con il dovere di un Ente di garantire la sicurezza dei suoi cittadini e di porre tutte le condizioni per favorire lo sviluppo economico del territorio. Lo SPRAR ci permette di attivare un’accoglienza diffusa su tutta la città, senza dare forma a quei veri e propri ghetti a cui siamo stati purtroppo abituati fino ad oggi, e senza coinvolgere le zone a vocazione turistica e commerciale di Montesilvano. La nostra scelta ha innescato la clausola di salvaguardia che porterà allo svuotamento dei CAS, come già annunciato dalla Prefettura nel marzo scorso e poi confermato dall’Anci. Oggi – sottolinea il primo cittadino - le operazioni che porteranno alla chiusura degli hotel Ariminum ed Excelsior, che attualmente accolgono circa 200 persone, numero già notevolmente ridotto rispetto alle oltre 350 che venivano ospitate diversi mesi fa, sono iniziate e stanno vedendo il trasferimento dei profughi in altre strutture della regione. E’ un risultato importantissimo, che dimostra la concretezza del percorso iniziato dalla nostra Amministrazione, e mette in luce, senza ombra di dubbio, gli ottimi risvolti che questa scelta ha su Montesilvano e soprattutto sulla qualità della vita dei nostri concittadini. D’altro canto il progetto SPRAR che abbiamo presentato e che è stato ammesso dal Ministero è stato valutato il migliore su scala nazionale. Con lo SPRAR, che includerà un massimo di 161 persone, tra uomini, donne e bambini, verrà avviato un percorso di reale integrazione dei migranti accolti – conclude il sindaco Maragno -, per mezzo di un progetto molto articolato portato avanti da Azienda Speciale e dall'Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice e che vedrà i profughi costantemente impegnati in attività formative e professionali. Vogliamo che i migranti diventino una risorsa per tutta la collettività, facendo sì che prestino attività gratuita per lavori socialmente utili».

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Fondi alla Perdonanza con riprogrammazione Par- Fsc

La Giunta regionale dell'Abruzzo, riunita ha approvato la riprogrammazione dei progetti Par-Fsc 2007-2013. Il provvedimento stabilisce che l'esecutivo ha previsto uno stanziamento di 50.000 ciascuno in favore della Perdonanza Celestiniana, della Giostra cavalleresca di Sulmona e del Mastrogiurato di Lanciano. Previsto anche il reperimento dei fondi per il completamento dell'ex biblioteca de Meis di Chieti per 150.000 euro. "La Regione Abruzzo" ha commentato D'Alfonso al "è molto sensibile nei confronti della opportunità di valorizzare il territorio e di farne conoscere la sua natura naturale, culturale e ambientale, anche attraverso il sostegno di eventi di rilevanza nazionale che possono costituire un sicuro strumento di marketing territoriale"

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Chieti, minoranza in piazza chiede le dimissioni del sindaco

Protesta in piazza Valignani a Chieti, davanti alla sede del Comune, organizzata dai gruppi di minoranza di centro sinistra e dal Movimento 5 stelle al Comune per chiedere le dimissioni del sindaco Umberto Di Primio. I partecipanti, un centinaio, hanno mostrato volantini con la scritta "dimettiti", ed hanno utilizzato fischietti e trombe da stadio per contestare il primo cittadini che peraltro a quell'ora non era in Comune. Fra i partecipanti alla manifestazione l'ex sindaco di centro sinistra Francesco Ricci e uno degli assessori della sua giunta, Valter De Cesare. "Questa e' una manifestazione per la citta' che vorrebbe avere un regalo di Natale che e' quello di una giunta efficiente, in grado di amministrare: cosa che la Giunta Di Primio non sa fare come e' sotto gli occhi di tutti - ha detto Enrico Raimondi, capogruppo de l'Altra Chieti. Sarebbe il caso di mettere fine a questa esperienza amministrativa. Abbiamo raccolto la sofferenza di tanti cittadini che in questo periodo di Natale hanno visto una citta' che non partecipa al Natale: le luminarie messe solo due giorni fa dopo le nostre pressioni citta' ma il problema e' di una citta' lasciata all'abbandono senza una prospettiva, senza un'idea di sviluppo, senza un'identita'". Per Ottavio Argenio (M5S) ''l'iniziativa e' nata dalla protesta popolare piu' che dall'iniziativa politica. Evidentemente le persone di Chieti sono stanche di come Umberto Di Primio sta amministrando questa citta' ormai da quasi 8 anni, senza aver dato mai alcun segnale di svolta''. Secondo Alessio Di Iorio, vice capogruppo del Pd in Consiglio comunale ''e' sotto gli occhi di tutti come e' stata ridotta questa citta' negli ultimi sette anni. Tutti i negozi chiusi - ha detto Di Iorio- , non ci sono state le luminarie e oltre a questo la citta' di Chieti sta avendo un degrado pazzesco che e' sotto gli occhi di tutti. Noi non abbiamo piu' voglia di stare a discutere con questo sindaco perche' abbiamo capito di che pasta e' fatto. Ci aspettavamo maggior partecipazione, ma e' anche vero che oggi e' 23 dicembre: ringraziamo i presenti e quelli che non sono venuti che non sono presenti per motivi personali". 

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