Politica

Servizi sociali, Forza Italia critica la Regione 

"I 305 comuni abruzzesi sono arrivati al limite della loro capacita' e sostenibilita' finanziaria e nei prossimi giorni saranno costretti a sospendere diversi servizi di assistenza sociale se l'esecutivo regionale non interverra' immediatamente sia per chiarire l'entita' dei fondi da destinare alla spesa socio sanitaria 2017, e la tempistica della loro erogazione, sia per sospendere e rimodulare la DGR n. 112 del 21.03.2017". Questo l'allarme sollevato dai consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri e Paolo Gatti.

"I sindaci abruzzesi - sostengono i consiglieri - corrono il rischio di dover sospendere dei servizi assistenziali rivolti ad anziani, disabili e minori per mancanza di fondi, situazione emersa a seguito dei ritardi decisionali del Governo regionale. I Comuni devono anticipare le risorse per far fronte al grave ritardo nell'erogazione del contributo di solidarieta' da parte della Regione. Infatti, le amministrazioni ad oggi non conoscono l'ammontare delle risorse regionali destinate alla spesa socio sanitaria 2017. Questo stato di indeterminatezza si riflette in maniera negativa sui bilanci comunali stante l'imminente conclusione dell'esercizio finanziario e l'urgenza di adottare eventuali variazioni di bilancio entro i termini previsti dal TUEELL. A questo notevole ritardo - continuano Febbo, Sospiri e Gatti- si aggiunge il pasticcio causato, sempre ai danni dei Comuni abruzzesi, con l'approvazione della delibera n.112 del 21.03.2017 che ridetermina in aumento gli scaglioni di reddito delle fasce Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). A seguito dei nuovi criteri ISEE si avra' un aumento dell'utenza rispetto agli anni precedenti, comportando un aumento dei costi non preventivati prima e quindi sprovvisti di copertura economica". "Pertanto - concludono i consiglieri di Forza Italia - chiediamo che la Regione Abruzzo si esprima in maniera rapida e chiara dando una risposta certa alle esigenze dei Sindaci, degli Ambiti sociali e dei cittadini fruitori dei servizi sociali, poiche' e' da troppi mesi che su questo argomento cosi' sensibile si registra la latitanza del Governo regionale di centrosinistra". 

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Bonifica Bussi, D’Alfonso: ho preso decisione politica di priorita’

"A fronte di un'esigenza riguardante Bussi, per la quale si e' attivato lo Stato e il privato, e a fronte di un dramma riguardante la viabilita' provinciale ho preso una decisione eminentemente politica di priorita'. Se dovesse servire da qui a 20 mesi, perche' c'e' insufficienza, ritrovo le risorse". Lo ha detto il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, in merito alla riprogrammazione dei fondi nel Masterplan inizialmente dedicati alla bonifica del sito di Bussi e poi destinati alla viabilita' provinciale, partecipando alla trasmissione Rete 8 Economy in onda questa sera alle 21:00 su Rete8. Domani e' fissata, ha ricordato D'Alfonso, la conferenza di servizi su Bussi. "Nel momento in cui appuriamo che Edison e' pronta a fare la sua parte e avendo io un'emergenza riguardante la viabilita' provinciale che mi potrebbe 'rigopianizzare' tutta la viabilita' provinciale, in attesa che quelle operazioni Stato e privato vadano in esercizio, ho evitato il ghiaccio dei fondi nostri e li ho scongelati per fare in modo che tutte le strade provinciali, soprattutto nel Chietino e nel Teramano" non si trasformassero "in una Rigopiano dei ritardi e delle leggerezze. La bonifica di Bussi, ha tenuto a precisare D'Alfonso, "e' dello Stato e accanto allo Stato l'obbligo e' di chi o ha inquinato, o si sente responsabile socialmente per l' inquinamento". "Perche' nel Masterplan abbiamo messo quelle risorse? Prevedendo il lasso di tempo che poteva essere impiegato", ha risposto. Anche la viabilita' provinciale deve essere finanziata dallo Stato, "ma lo Stato ci mettera' piu' tempo perche' credo che sara' il bilancio dello Stato del 19 a rimettere i fondi per la viabilita' provinciale", ha ancora affermato il presidente della Regione che ha aggiunto: "In attesa io ho creato un fondo di 56 milioni di euro per rimuovere i pericoli della viabilita'. Un pm a Torino, emerito, di nome Guariniello, ha spintonato giustamente, comune provincia e regione a occuparsi della viabilita' rovinata capace di cagionare danni a cose e a persone. Io non ho le buche della citta' di Torino, ho i trafori, ho i dirupi della viabilita' della provincia di Chieti, che sono di competenza dell'Ente provincia e dello Stato, ma non potevo non vedere". 

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Grippo preoccupato i ritardi nella scelta del suo successore 

"A oggi non ho contezza di alcun bando per individuare un mio successore e in un capoluogo di regione come L'Aquila, alle prese con problematiche uniche nel loro genere, e' molto preoccupante". Cosi' il comandante della polizia municipale dell'Aquila, Ernesto Grippo, in una conferenza stampa in cui a due giorni dalla scadenza del suo contratto con l'amministrazione ha fatto il punto sull'attivita' svolta nei dieci mesi di guida del settore. Grippo ha vinto un concorso in scadenza con la fine della consiliatura lo scorso mese di giugno. "Non so chi verra' al mio posto, sono molto preoccupato per il futuro - ha spiegato ancora - ma mi auguro che sia un comandante, perche' dare la guida di un comando, come quello dell'Aquila, a un dirigente del Comune sarebbe un errore, proprio per le attivita' d'inchiesta che fanno capo alla polizia municipale. Il rischio e' che venga meno l'indipendenza, che e' alla base di un'attivita' trasparente". Il cambio al vertice sarebbe dovuto avvenire nello scorso mese di giugno, ma con le elezioni amministrative in corso, il successivo insediamento del nuovo sindaco, Pierluigi Biondi, la Perdonanza e il Festival del Jazz, c'e' stata una serie di proroghe, che hanno trattenuto Grippo fino alla fine di ottobre. Durante l'incontro la stampa, Grippo si e' lasciato andare a una serie di considerazioni sulla citta' e le problematiche uniche che la investono: "Il Comando ha un ruolo chiave anche nella lotta alla corruzione e ai favoritismi, noi meno ci siamo e diamo fastidio, meglio e', almeno per alcuni - ha scherzato con la stampa - per aprire i cassetti 'scomodi', bisognerebbe essere estranei al contesto territoriale, per mantenere una certa indipendenza e svolgere l'attivita' in piena autonomia, per non far passare il messaggio che tutto puo' essere fatto, tanto nessuno controlla". Durante il periodo di ferie, Grippo e' stato sostituito dall'avvocato Domenico De Nardis, tra l'altro ex comandante in passato, che restera' alla guida del Comando ad interim, in attesa di una decisione ufficiale, questo secondo quanto appreso da fonti comunali.

 "Domani sara' il mio ultimo giorno, ma torno a casa con un bilancio positivo: nonostante le difficolta' e la carenza di personale, infatti, gli uomini della polizia municipale dell'Aquila, hanno fatto un lavoro davvero meritevole". Cosi' il comandante della polizia municipale dell'Aquila, Ernesto Grippo, in una conferenza stampa in cui a due giorni dalla scadenza del suo contratto con l'amministrazione ha fatto il punto sull'attivita' svolta nei dieci mesi di guida del settore. "Buoni risultati sono stati colti in ogni settore, edilizio, ambientale, della sicurezza stradale, della viabilita', della lotta alle indebite percezioni di erogazioni a danno dello Stato e all'abusivismo". Secondo Grippo, ex dirigente dello staff del presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, i risultati sono stati ottenuti nonostante una situazione caratterizzata "da mancanza di risorse umane e strumentali, un turnover inesistente, finanze ridotte all'osso per assenza di investimenti in termini di bilancio e la carenza di personale". L'attuale organico in capo al Comando conta 53 unita', contro le 99 previste secondo una legge regionale, inoltre dal 2009 sono stati persi 12 agenti e 6 ufficiali, mai sostituiti. Una mancanza che obbliga ogni unita' a lavorare 258 giorni su 365. Per quanto riguarda i numeri, nei primi 10 mesi del 2017, i vigili urbani sono intervenuti in 304 incidenti stradali, di questi 107 con feriti; effettuato 481 posti di controllo, oltre 2 mila controlli anagrafici, 722 accertamenti di residenza, 190 notifiche in Procura, 50 verbali di sopralluogo e ispezione ai progetti C.a.s.e. e 12 ispezioni a istituti minorili. Un altro dato importante riguarda i giorni in cui la polizia municipale e' stata impegnata durante le riprese cinematografiche in citta' (135) e il numero delle autovetture controllate, oltre 4 mila. Tra le attivita' di rilievo svolte, Grippo ha voluto porre particolare attenzione alle indagini sui contributi post-sisma 2009: "Abbiamo aperto 48 fascicoli, con altrettante persone indagate, con capo di imputazione 316 ter (indebita percezione di erogazione a danno dello Stato) e 640 bis (truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche) - ha spiegato - per un ammontare di contributi per autonoma sistemazione, ricostruzione e abitazioni equivalenti ad oltre 20 milioni di euro". La polizia edilizia, novita' introdotta nel 2014 proprio da Grippo, ha eseguito 27 sopralluoghi, con 19 notizie di reato, 32 sopralluoghi di accertamento con ordine di demolizione e un'ipotesi di reato per indebita percezione di contributi per 7 milioni 200 mila euro. "Per quanto riguarda l'abusivismo edilizio voglio precisare che noi, come polizia, abbiamo fatto il nostro lavoro, con verifiche, sopralluoghi e ordine di demolizione - ha spiegato con rammarico -, ma le 'casette' sono ancora li', ho sentito parlare spesso della possibilita' di maxi condoni e altro, in merito non mi esprimo sono logiche della politica, che non mi competono, ma il nostro lavoro e' stato fatto". 

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Ospedale di comunità, plauso dell’Ipasvi

 “Finalmente anche la provincia di Pescara avrà il suo ospedale di comunità, come previsto dal decreto ministeriale 70 del 2015, recepito dalla Regione Abruzzo, che per problemi strutturali non era ancora stato individuato. L’input è arrivato dal nostro collegio nel corso dell’incontro del 6 ottobre con l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci e il direttore generale della Asl Armando Mancini. Il nuovo presidio apre sia a una migliore gestione delle patologie croniche e sia alla possibilità di nuovi posti di lavoro per il personale infermieristico”. Così Irene Rosini, presidente dell’Ipasvi di Pescara, commenta la notizia dell’apertura a Città Sant’Angelo di un ospedale di comunità nella struttura sanitaria polivalente di Largo Baiocchi.
La struttura, che sorge nei locali del vecchio ospedale San Giovanni Battista, è attualmente adibita a residenza sanitaria assistita. La possibilità di trasformare questi locali in un moderno ospedale di comunità è emersa durante l’incontro del 6 ottobre scorso all’Auditorium Petruzzi di Pescara. “L’apertura dell’ospedale di comunità a Città Sant’Angelo – spiega Irene Rosini – rappresenta uno strumento fondamentale in una regione come la nostra, caratterizzata dall’aumento dell’età media della popolazione, per assicurare la continuità delle cure a tutte quelle persone, spesso anziane e affette da patologie croniche, che necessitano di un’assistenza sanitaria che non potrebbero ricevere a domicilio. Questo nuovo modello organizzativo, già adottato nelle regioni virtuose, è ispirato a una visione dell’assistenza che va incontro alle fasce sociali più fragili. In Abruzzo è già stato sperimentato con successo in altre realtà, come Guardiagrele e Tagliacozzo. Adesso finalmente anche Pescara avrà il suo ospedale di comunità, che consentirà una gestione più efficiente delle cronicità, eliminando i ricoveri impropri e andando a snellire quei reparti dell’ospedale, come ad esempio Geriatria, caratterizzati da un cronico sovraffollamento”. 
“Diamo atto alla giunta regionale – prosegue Rosini – di aver ascoltato le istanze degli infermieri, volte a rispondere ai bisogni di salute dei cittadini e a garantire l’applicazione di percorsi assistenziali condivisi che puntano al miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria erogata e all’integrazione tra tutte le figure professionali. L’apertura dell’ospedale di comunità consentirà di dare il giusto rilievo anche alla professione infermieristica, in quanto questa struttura sarà gestita proprio da noi infermieri, aprendo quindi alla possibilità di nuovi posti di lavoro. Dopo questo importante passo in avanti, infatti, c’è bisogno di adeguare le risorse umane al carico assistenziale. Ricordiamo che, a fronte di un rapporto ottimale di un infermiere in servizio per ogni sei pazienti, in Abruzzo la proporzione è di uno a undici utenti e che un minor carico di pazienti per singolo infermiere si traduce in un’importante riduzione di mortalità”.

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Chieti, 7 milioni di fondi Ue per interventi di sviluppo sostenibile 

Il Comune di Chieti ha avuto 7 milioni di euro di fondi europei per un progetto sullo sviluppo urbano sostenibile e sul recupero del patrimonio culturale e ambientale. L'annuncio e' del sindaco di Chieti, Umberto Di Primio. Con i fondi, avuti partecipando al bando Por Fesr Abruzzo 2014-2020 sulla Sviluppo urbano sostenibile, saranno finanziati 14 nuovi autobus ecosostenibili, sei stazioni bike sharing e di ricarica per mezzi elettrici, una pista ciclopedonale lunga 5 chilometri e mezzo che colleghera' lo stadio al quartiere di S.Martino, 4 nuove centraline per il rilevamento di qualita' aria, la riqualificazione della ex Pescheria e di piazzale Sant'Anna da dove sara' spostato il capolinea del filobus. Inoltre, sara' realizzato un nuovo collegamento pedonale nelle strade del centro storico, creata la rete del patrimonio culturale. Si installeranno anche una rete wifi gratuita sul territorio comunale, tabelloni elettronici interattivi, paline telematiche in prossimita' delle fermate degli autobus, monitor informativi sui mezzi di trasporto pubblico mentre nell'ambito del progetto ''running city'', finalizzato alla valorizzazione della pratica della corsa e della passeggiata, saranno realizzati due percorsi running, una nella citta' alta, l'altro allo Scalo. I primi due interventi, ovvero l'acquisto di due city bus elettrici e sette autobus diesel euro 6, e la riqualificazione del centro storico lungo l'asse pedonale largo Moricorvo - largo Cremonesi, saranno realizzati entro quest'anno. Tutti gli interventi in progetto dovranno essere attuati entro il 2019.

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La Giunta approva il disciplinare per la gestione informatizzata dei posti letto

La giunta regionale, su proposta dell'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, ha approvato il disciplinare tecnico sulla gestione informatizzata dei posti letto disponibili nei dipartimenti di emergenza degli ospedali abruzzesi, in particolare per quanto riguarda la terapia intensiva generale e specialistica (cardiochirurgia e neurochirurgia, toracica, vascolare e neonatale).

Il documento tecnico, da implementare nel software gestionale utilizzato dalle Centrali Operative 118 della Regione (di prossimo rinnovo), migliora il collegamento tra territorio e presidi, consentendo al servizio di emergenza territoriale la conoscenza in tempo reale della disponibilità dei posti letto.

Fin dalla prima ricezione della richiesta di soccorso, la Centrale Operativa deve infatti provvedere alla valutazione del grado di complessità, attivando e allertando contemporaneamente le strutture ospedaliere, anche con l’invio anticipato dei dati del paziente (come a esempio un elettrocardiogramma).

Per ottimizzare gli esiti delle cure, il documento tecnico - frutto di una condivisione tra Regione, Dipartimenti di emergenza e Servizio 118, all'interno del CREA (Comitato Regionale Emergenza-Urgenza Abruzzo) - prevede la progressiva estensione della gestione informatizzata a tutti i reparti collegati alla rete di emergenza-urgenza territoriale. Per rimuovere ogni criticità operativa, il provvedimento demanda infine ai direttori generali delle Asl il formale recepimento del disciplinare, impegnandoli anche monitoraggio e all'implementazione del sistema.

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Abruzzo Include, Maragno: Con NOI – Nuovi Orientamenti per l’inclusione pronti ad attivare 78 tirocini

«Una boccata di ossigeno per chi vive una situazione di difficoltà finanziaria». Così il sindaco Francesco Maragno annuncia la pubblicazione dell’avviso pubblico relativo al progetto Abruzzo Include.

«Il nostro Comune - ricorda il primo cittadino - insieme ad un’associazione temporanea di scopo e agli enti d’ambito “Montagna Pescarese” e “Vestino” ha presentato la proposta progettuale “NOI - Nuovi Orientamenti per l’inclusione”, partecipando al bando regionale Abruzzo Include. L’ammissione al finanziamento ci permette di attivare due linee di intervento: la prima consiste nell’apertura di sportelli di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale uno dei quali sarà operativo negli uffici dell’Azienda Speciale. La seconda ci consente di attivare 78 tirocini della durata di sei mesi, con una indennità di partecipazione di 600 euro». Di questi, 40 saranno i tirocinanti selezionati per l’ente d’ambito Montesilvano, 19 per quello Vestino e 19 per Montagna Pescarese.

Oltre a quello di Montesilvano gli altri sportelli saranno operativi anche nei Comuni di Civitella Casanova, Loreto Aprutino, di Manoppello e Popoli. Con l’utente verrà costruito un progetto personalizzato di reinserimento socio-lavorativo basato sull’analisi dei bisogni, orientamento, condivisione dei bisogni, progettazione di un percorso di reinserimento sociale e lavorativo. In merito ai tirocini, per partecipare è necessario presentare la propria candidatura entro il prossimo 24 novembre. L’istanza dovrà contenere il modulo scaricabile sul sito istituzionale, copia di un documento di riconoscimento in corso di validità, curriculum vitae aggiornato, con autorizzazione al trattamento dei dati personali e debitamente sottoscritto, certificazione ISEE 2017 ordinario o ISEE corrente 2017 in corsi di validità. Verrà quindi stilata una graduatoria assegnando un punteggio che prende in esame l’ISEE, la residenza, le face di età, privilegiando quella tra i 30 e i 45 anni, la posizione lavorativa e la composizione del nucleo familiare. I primi 100 verranno ammessi alla prova scritta finalizzata a verificare il possesso delle competenze di base, e al colloquio motivazionale che valuterà la propensione al raggiungimento del risultato previsto dal progetto.

«L’attivazione di tali tirocini - conclude il sindaco Maragno - è un supporto concreto per i partecipanti non solo per l’erogazione dell’indennità, ma soprattutto per la progettualità di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro, che può porre le basi per relazioni e rapporti professionali che vadano al di là del periodo di tirocinio stesso».

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D’Alessandro: procedere al dragaggio del porto di Ortona

Procedere all'affidamento dei lavori di dragaggio del porto di Ortona, sulla base di quanto già stabilito dalla sentenza del Tar. E' l'orientamento emerso questa mattina a Pescara, dal tavolo tecnico convocato dal presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso, a cui hanno il consigliere regionale delegato ai trasporti Camillo D'Alessandro, il sindaco di Ortona Leo Castiglione, il presidente dell'Arap Giampiero Leombroni e il presidente della Sasi (la società che gestisce il ciclo idrico integrato in 92 centri della provincia di Chieti) Gianfranco Basterebbe.

Gli interventi di dragaggio dello scalo, infatti, sono al centro di un contenzioso amministrativo tuttora pendente al Consiglio di Stato, i cui tempi si stanno allungando eccessivamente a causa delle continue rinunce da parte dei consulenti tecnici nominati dallo stesso tribunale.

"Questa situazione - ha sottolineato D'Alessandro - sta procurando enormi danni all'economia portuale ortonese, che conta fortemente sull'esecuzione dei lavori di dragaggio, i quali porteranno i fondali a 10 metri di profondità. Interventi che rappresentano la svolta per ogni porto a vocazione industriale, in quanto consentiranno l'accesso e l'attracco di navi moderne e con elevato pescaggio, aprendo nuove prospettive non solo per Ortona, ma per tutto l'Abruzzo".

Nella stessa riunione la Sasi ha presentato il progetto per la realizzazione della rete fognante nella zona industriale di Ortona, che attualmente non è allacciata al depuratore. Una situazione che produce un aumento dei costi sostenuti dalle imprese per lo smaltimento, ma soprattutto un problema di sostenibilità ambientale. Per l'opera è necessario un investimento di un milione di euro, che la Regione implementerà con altre risorse da destinare alla manutenzione della rete viaria e al completamento della stessa in direzione dello stabilimento ex Alimonti.

"Due progetti - ha concluso D'Alessandro - strategici per Ortona, a cui si aggiungono quelli in fase di progettazione da parte dell'Arap e finanziati con il Masterplan, come il prolungamento del molo sud e la costruzione della banchina di riva al porto. Saranno a breve trasferiti al Comune anche i fondi, pari a 2 milioni e 600mila euro, per la realizzazione della pista ciclopedonale tra il lido Saraceni e Francavilla, che si collegherà a sud alla Via Verde sull'ex tracciato ferroviario".

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Incontro a Teramo col sottosegretario De Micheli

Sono in arrivo 13 milioni e 943 mila euro, erogati dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, in favore dei comuni danneggiati dalle nevicate del gennaio scorso; i fondi saranno a loro volta utilizzati dagli stessi sindaci per il ristoro nelle spese sostenute per gli interventi di somma urgenza resisi necessari dal grave stato di emergenza e dalla nesessità di sgomberare le strade dalla neve.

La notizia, tanto attesa dagli amministratori e dai titolari delle imprese che hanno messo a disposizione i loro mezzi spazzaneve, è stata data questa mattina dal Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, a margine dell'incontro che ha avuto a Teramo con la Commissaria straordinaria del Governo ai fini della ricostruzione nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, Paola De Micheli.

La commissaria è stata ricevuta dal presidente D'Alfonso e dal sottosegretario alla Presidenza della Regione, con delega alla protezione civile, Mario Mazzocca, nei locali dell'Ufficio Speciale Ricostruzione post sisma 2016 a Teramo. Presenti anche i sindaci dei comuni ricadenti nel cratere, il presidente della Provincia di Teramo, Domenico Di Sabatino, il Deputato Tommaso Ginoble.

Nel corso dell'incontro, durante il quale è stato fatto il punto sullo stato di ricostruzione riferita al sisma centro italia, D'Alfonso ha comunicato anche che nei prossimi giorni, con la messa a disposizione da parte del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile di 67 milioni di euro, si chiuderà definitivamente la partita dei 427 alloggi invenduti: "la soluzione ai fabbisogni degli sfollati" ha detto D'Alfonso, "non sta nella costruzione dei Sae (Strutture Abitative di Emergenza) che consumano suolo e danneggiano l'ambiente, ma nell'utilizzo del patrimonio edilizio invenduto che non consuma il suolo e aiuta le imprese a risollevarsi".

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Sono oltre 86mila gli stranieri residenti in Abruzzo

Sono oltre 86mila gli stranieri residenti in Abruzzo. È stato presentato questa mattina all'Emiciclo, all'Aquila, il "Dossier statistico immigrazione 2017". Il documento, curato dal Centro Studi e Ricerche Idos in convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e redatto con la collaborazione dell'Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e della rivista Confronti, presenta una visione d'insieme del fenomeno immigratorio in Italia, basata su analisi statistiche. I dati di sintesi esposti nel rapporto dicono che in Italia i cittadini stranieri residenti sono 5.047.028 con una incidenza sul totale della popolazione dell'8,3 per cento. La distribuzione territoriale dei residenti è del 57,8 per cento al Nord, del 25,7 per cento al Centro e del 16,5 per cento nel Meridione. Per quanto riguarda l'Abruzzo gli stranieri residenti nel 2016 sono 86.556 per una incidenza pari al 6,5 per cento. La provincia dell'Aquila è al primo posto con 24.504 residenti stranieri pari al 8,1 per cento sul totale, segue Teramo con 23.850 pari al 7,7 per cento sul totale, Chieti 20.823 pari al 5,4 per cento sul totale e Pescara con 5,4 per cento sul totale. La media dei residenti stranieri in Abruzzo è del 6,5 per cento quindi al di sotto della media nazionale del 8,3 per cento. Le etnie maggiormente presenti nella nostra regione sono quella Romena (27.031), Albanese (12.196), Marocchina (7.323), Macedone (4.526), Cinese (4.266), Ucraina (3.853), Polacca (2.732). Per il Presidente Di Pangrazio: "La Regione non solo ospita questa importante giornata ma partecipa attivamente alla gestione di questi fenomeni. Di recente all'interno della Calre è stato istituito un apposito gruppo di lavoro proprio sui temi dei fenomeni migratori in Europa e si è affrontato anche il delicato tema dei numerosi minori non accompagnati che arrivano sulle nostre coste. Questo fenomeno epocale che tutta l'Europa ed in particolare il nostro Paese sta vivendo ha bisogno di essere governato raccontando la realtà e la difficoltà nel gestire tutte le situazioni. Sui minori non accompagnati si sta ad esempio discutendo di far gestire alle Regioni questa problematica. La presentazione di questo dossier arriva quindi in un momento importante per l'Italia e l'Europa e sono certo che leggendo attentamente i dati che contiene, tutti quanti avremo maggiore chiarezza sulla portata di questo fenomeno"

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