Politica

Putin promette sostegno alla ricostruzione de L’Aquila

"La Russia ha risposto subito a questa tragedia e continuiamo a fornire assistenza alla citta' per ricostruire i monumenti architettonici distrutti dal sisma". Cosi' Vladimir Putin al termine dell'incontro con Sergio Mattarella sottolineando la cooperazione culturale che esiste fra Italia e Russia. "Per alcuni di loro i lavori verranno conclusi nel prossimo futuro", ha detto Puti

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Ente porto di Giulianova, D’Ignazio chiede l’intervento della Regione

“Ho appreso in queste ore, dagli organi di stampa, delle polemiche espresse da diversi membri del Partito Democratico in merito alle scelte di campo intraprese da alcuni esponenti del consiglio di amministrazione dell’Ente Porto di Giulianova e, pur non entrando nel dibattito di partito che ne seguirà, sento comunque l’obbligo di fare alcune precisazioni in merito alla vicenda”. E’ quanto dichiara il Consigliere regionale Giorgio D’Ignazio. “In primo luogo – prosegue D’Ignazio - già da tempo avevo espresso il mio parere sulla necessità che la composizione del consiglio di amministrazione dell’ente porto dovesse essere ampliata e che l’operato degli stessi membri avvenisse in modo gratuito. Una proposta che avrebbe consentito una maggiore rappresentatività delle forze politiche del territorio e che aveva lasciato indifferenti gli esponenti della maggioranza di governo tanto quanto i miei colleghi del centrodestra, evidentemente distratti da altre problematiche”. “Ma soprattutto i modi e i tempi che hanno caratterizzato la nomina dei membri fin dall’inizio: un consiglio di amministrazione – aggiunge il Consigliere D’Ignazio - formatosi durante i tragici eventi del maltempo; l’assenza della Regione Abruzzo socio di maggioranza dell’Ente al processo decisionale; un vero e proprio blitz di esponenti della Provincia di Teramo in seno alla discussione”. “Valutato tutto questo non posso che chiedere a gran voce un intervento decisivo e risolutore da parte della Regione Abruzzo affinché venga ripristinata la normalità dell’operatività delle procedure e degli obiettivi dell’ente porto. Occorre richiedere una mozione di sfiducia – conclude D’Ignazio - con lo scopo di azzerare il consiglio di amministrazione e tornare all’assemblea dei soci che possa esprimere delle scelte chiare e consapevoli”

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Sostegno all’inclusione attiva, al Comune di Montesilvano 216.000 euro dal Ministero

Oltre 200 mila euro per il sostegno volto al contrasto alla povertà delle famiglie montesilvanesi. L'importo dei fondi è stato annunciato dall’assessore alle Politiche Sociali, Ottavio De Martinis, che rende nota la comunicazione da parte del Ministero del Lavoro relativa all’ammissione del progetto presentato dal Comune di Montesilvano nell’ambito dell’avviso SIA (Sostegno all’inclusione attiva). La direzione generale per l’inclusione e le politiche sociali ha comunicato l’ammissione integrale del finanziamento richiesto che ammonta a 216.529 euro.

«Questo progetto -  afferma l’assessore -  ha moltissime sfaccettature. Oltre allo stanziamento di un contributo economico in favore dei beneficiari, mediante una social card, tra gli 80 e i 400 euro a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare, che verrà utilizzata per il pagamento di servizi specifici, l’Azienda Speciale, gestore del progetto, elabora un patto personalizzato contenente azioni volte a favorire l’inclusione sociale e lavorativa. Il finanziamento ottenuto consentirà di rafforzare i servizi sociali erogati ai soggetti che rientrano in tale progettualità, grazie anche al potenziamento del numero degli assistenti sociali in forza all’Azienda».

Sono circa 80 le famiglie che mensilmente troveranno assistenza mediante il SIA, e 1730 circa su tutto il triennio del progetto.

Soddisfatto il commissario straordinario Luca Cirone che ha commentato: «L’ammissione totale del finanziamento ci permetterà anche di potenziare l’organico dell’Azienda Speciale, soprattutto per quanto riguarda gli assistenti sociali, figura cardine di questa iniziativa che seguiranno passo dopo passo le famiglie incluse, fornendo loro tutto ciò che serve per riprendere in mano la loro vita lavorativa e sociale a tutto tondo. Gli interventi che verranno promossi, oltre a quelli di natura sociale, infatti, saranno anche socio educativi, di orientamento, implementazione delle competenze, di formazione per il lavoro o attivazione lavorativa. In tal senso, verrà strutturata una continua condivisione operativa con centri per l’impegno, Asl competenti e associazioni del terzo settore».

I beneficiari sono stati selezionati mediante un apposito avviso pubblico, nel quale si richiedeva un ISEE non superiore a 3.000 euro e di essere appartenenti ad un  nucleo familiare con almeno un componente minore, o un figlio con disabilità o ancora una donna in stato di gravidanza accertata dal quinto mese in poi. Tra gli altri requisiti necessari: cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; essere residente in Italia da almeno 2 anni; non beneficiare di altri trattamenti economici rilevanti, ossia inferiori a 600 euro mensili; non beneficiare di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati. Nessun componente, inoltre, deve possedere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda.

«La redazione di un patto personalizzato studiato appositamente per il nucleo familiare partecipante -  conclude De Martinis -  consente di mettere in atto azioni specifiche che saranno capaci di restituire indipendenza a quel nucleo familiare e non a dare solo un temporaneo sostegno di natura economica. Un’Amministrazione pubblica ha il dovere di fornire ai propri cittadini gli strumenti necessari per andare avanti autonomamente e questa progettualità ci permette di assolvere a questo compito».

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Confartigianato Pescara lancia l’allarme sicurezza

"Pescara città deserta dopo il tramonto: portici invasi da senzatetto e abusivi di ogni genere, piazza salotto meta di bancarelle oltre ogni legalità, accattonaggio continuo e ossessivo, turisti e cittadini costretti a guardarsi le spalle appena percorrono le vie secondarie, marciapiede del lungomare completamente invaso da bancarelle e camioncini e perfino appartamenti occupati abusivamente da persone senza controllo abbandonate dagli enti preposti". A lanciare l'allarme sulla sicurezza a Pescara sono il presidente di Confartigianato Commercio Pescara, Massimiliano Pisani, ed il presidente provinciale di Confartigianato, Giancarlo Di Blasio, che rincarano la dose: "a fare le spese di questa situazione sono cittadini e commercianti, i quali sono costretti a difendere anche fisicamente le proprie attività. Sempre più frequenti le aggressioni - aggiungono - soprattutto nelle ore serali. Le attività commerciali cercano in ogni modo di garantire un servizio adeguato al cittadino e al turista, ma purtroppo sono sempre di più quelli che rinunciano, con il risultato che molti esercizi chiudono al calare del solo pur di evitare tragiche conseguenze, come avvenuto a Budrio o a Milano". 

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Ospedale di Vasto, nuova day surgery

Otto posti letto, ambulatori, locali di servizio e spogliatoio a uso del blocco operatorio: e' la nuova day surgery (chirurgia di un giorno) inaugurata oggi nell'ospedale di Vasto che consente l'osservazione breve decongestionando il Pronto soccorso e favorendo una gestione piu' accurata e appropriata dei pazienti. Al taglio del nastro erano presenti il direttore generale della Asl Lanciano Vasto CHIETIPasquale Flacco, il sindaco di Vasto Francesco Menna e l'assessore regionale Silvio Paolucci. L'unita' operativa era gia' attiva nel presidio ospedaliero di Vasto, ora e' stata trasferita nei locali dell'ex Centro di igiene mentale attigui al blocco operatorio e che consente il miglioramento della sicurezza e dell'efficienza degli standard assistenziali. "Il servizio - come ha puntualizzato il primario facente funzioni Antonio Caporrella - consente lo studio multidisciplinare del caso che si presenta, con l'effetto di ridurre i ricoveri impropri e inviare il malato al reparto con una diagnosi gia' formulata, cosi' da ricevere subito le prime cure". Flacco ha annunciato che dopo questo intervento seguiranno la ristrutturazione totale dell'area Materno-Infantile e della Cardiologia, per le quali "ora finalmente ci e' stato accordato il finanziamento". L'assessore Paolucci ha parlato del finanziamento per il nuovo ospedale che sara' ufficializzato "il prossimo mese di giugno con la firma dell'accordo di programma con i ministeri della Salute ed Economia. E poi l'attivazione del Centro Urgenza Ictus (Stroke unit), la Lungodegenza, il reperimento dei fondi per le ristrutturazioni annunciate dal manager, e i nuovi reparti presentati oggi".

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L’Aquila, nuovo Prg per 137 mila abitanti teorici

E' di 137.521 abitanti il dimensionamento di abitanti in teoria insediabili nel Comune dell'Aquila, otto anni dopo la distruzione del terremoto del 6 aprile 2009, grazie al nuovo piano regolatore generale, approvato giorni fa in prima stesura dal Consiglio comunale del capoluogo. Dei cittadini teorici 129.521 sono frutto di diritti acquisiti e situazione attuale derivanti dal vecchio Prg del 1979 e 8 mila sono in piu' tra residui di piano e nuove previsioni. E' quanto emerso oggi in un incontro con la stampa che ha illustrato i dettagli dello strumento alla presenza del sindaco, Massimo Cialente, del vice sindaco e assessore alla Pianificazione Pietro Di Stefano e della dirigente del settore Chiara Santoro. I residenti attuali sono, invece, 69.691. Inevitabile affrontare il tema delle "casette", i manufatti temporanei post-terremoto del 2009.

"Il nuovo piano non contiene una sanatoria ne' puo' contenerla, perche' non e' potesta' degli enti locali - ha evidenziato l'assessore - un ragionamento che, una volta approvata l'ultima stesura, diventera' norma, ma presuppone il rispetto delle procedure corrette - ha rimarcato l'assessore - Per una casetta regolare andava presentata una domanda al Comune, doveva essere protocollata, dove sarebbe stata edificata non era secondario, non certo nelle aree di esondazione: insomma la delibera 58 qualche paletto lo aveva eccome".

Il prossimo sindaco e' stato "sfidato" dagli uscenti, dal momento che si trovera' di fronte "due strade, la prima e' di riprendere questo Prg, arricchirlo con la propria visione e poi portarlo a compimento in un tempo certo. Avra' l'onore della firma, io e Cialente non ci saremo - ha aggiunto Di Stefano - Oppure lo gettera' nel cestino, ma mentre noi abbiamo certificato e documentato i soldi spesi per consulenze e attivita', in quel caso i nuovi dovranno dire alla Corte dei conti perche' abbandonano questo lavoro".

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Al via la riqualificazione della Sala Aternum al Comune di Pescara

"Al via la riqualificazione della Sala Aternum, sede dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Pescara. Gli spazi, dove risiedono libri, documenti e cimeli della storia della citta', dopo i lavori per manutenzione, per eliminare infiltrazioni e umidita', nonche' recuperare la funzionalita' delle finestre, sara' nuovamente fruibile e aperta al pubblico, come 'un piccolo museo', dice il presidente del consiglio comunale, Francesco Pagnatelli. "Una delle cose che promuovero' una volta fatti i lavori - ha aggiunto - sara' proprio il suo utilizzo a fini non solo istituzionali. Quindi: visite e aperture perche' la citta' la conosca meglio con il suo contenuto di documenti e testimonianze storiche e non appena i lavori la riconsegneranno piu' bella e in sicurezza, come un piccolo museo, la Sala tornera' ad essere anche la sala operativa del Presidente del Consiglio, com'e' accaduto fino ad oggi. Nel frattempo, nessun collaboratore della presidenza sara' sfrattato. Per tutti - conclude Pagnatelli - una collocazione provvisoria da cui si potra' continuare senza problemi a svolgere le attivita' di segreteria, finche' non finiranno i lavori che cominceranno nei prossimi giorni".

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Calamita’ naturali, Forza Italia: l’Abruzzo e’ in ritardo

Il Gruppo consiliare di Forza Italia evidenzia la "mancanza di risposte di fronte alle calamita' naturali che hanno colpito nei mesi scorsi la nostra regione". "In questi giorni stiamo registrando il grido di allarme da parte dei Sindaci abruzzesi - ha spiegato il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri - perche' non hanno nessuna certezza sulle cifre a loro disposizione a ridosso della chiusura dei Bilanci; se parliamo degli interventi posti in essere per affrontare l'emergenza neve dobbiamo registrare la totale mancanza di interventi finanziari, cosi' come non sono stati stanziati fondi per le strade provinciali distrutte dal maltempo. Siamo qui a segnalare un contesto sempre piu' complesso, figlio della mancata concretizzazione delle promesse che erano state declamate e delle speranze che erano state alimentate in fase di conversione del Decreto terremoto. A oggi, questioni cosi' contingenti e importanti gravano sulle spalle degli enti locali che non ricevono nessun tipo di sostegno. Una situazione paradossale che sembra evidenziare come l'emergenza Abruzzo sia completamente scomparsa dall'agenda del Governo". "Nessuna delle nostre proposte e' stata ratificata nel Decreto terremoto - ha aggiunto Mauro Febbo - a eccezione di un limitato allargamento del cratere. Per quanto riguarda gli interventi immediatamente attuabili riteniamo indispensabile rivedere e ridiscutere il Masterplan, presentato come la panacea di tutti i mali, che a oggi non ha prodotto alcun intervento. La nostra proposta viene sostenuta e invocata sia dalle organizzazioni sindacali sia da quelle datoriali. Riteniamo sia un modo per poter dare risposte reali alle urgenze territoriali e sostenere concretamente l'economia regionale. Si era parlato inoltre di istituire alcune Zone economiche speciali per far ripartire l'economia ma siamo ancora in attesa di risposte. Per il turismo - si chiede Febbo - cosa succedera'? Come si comportera' il governo regionale, che finalmente ha un assessore competente, con gli sfollati sistemati negli alberghi sulla costa a meno di un mese dalla stagione estiva?".

"Le cifre a disposizione dei Comuni e dei cittadini abruzzesi - ha sottolineato il vice Presidente del Consiglio regionale, Paolo Gatti - semmai saranno realmente disponibili, sono spaventosamente insufficienti. Come e' insufficiente il lavoro che l'esecutivo regionale ha messo in campo sia per le popolazioni del cratere sia per quelle rimaste purtroppo fuori. E' necessario cambiare registro esigendo dal governo nazionale provvedimenti concreti e risorse certe invece di fare lo storytelling delle buone intenzioni. Noi chiederemo con Umbria, Marche e Lazio, che l'Italia si possa dotare di una 'Legge sugli atti di Dio' che stabilisca chi fa cosa e soprattutto le azioni dello Stato per i cittadini e le imprese, con parita' di trattamento, in occasione delle calamita' naturali. Per l'Ateneo di Teramo - ha evidenziato Gatti - sono stati stanziati 3 milioni di euro comunque insufficienti per la realizzazione delle residenze universitarie. Esiste la possibilita' di rispondere a una bando nazionale ma e' necessaria la compartecipazione finanziaria della Regione, come fatto per altri atenei, in modo da permettere all'Universita' di Teramo di acquisire 10 punti indispensabili per attingere al finanziamento che consenta di costruire gli alloggi. Il Presidente della Regione D'Alfonso aveva prospettato la creazione di Zone economiche speciali - conclude Gatti - e noi avevamo sostenuto la proposta ma al momento non ve n'e' traccia. Siamo convinti che sarebbe un segnale rilevante per il tessuto imprenditoriale allo stremo"

“A fronte di situazione così complessa ci chiediamo come faccia il Presidente D’Alfonso a essere soddisfatto se per i processi di ricostruzione non c’è un euro spendibile – si chiede il Presidente emerito, Gianni Chiodi – soprattutto in considerazione del fatto che le risorse erogate (senza le quali nulla si può tradurre in fatti) sono insufficienti in modo imbarazzate e anche l’annunciato inserimento nel Documento di programmazione economica e finanziaria dello Stato non equivale a un reale stanziamento. Rileviamo inoltre la totale mancanza di interventi concreti in favore della ripresa socio-economica delle zone colpite dal terremoto, con il Commissario Errani che sta subendo dal Governo nazionale un modello di ricostruzione nel quale nessuno si assume le responsabilità delle decisioni. Sul fronte regionale – conclude Chiodi - appare necessario rimodulare i fondi Masterplan in considerazioni delle mutate priorità dei territori abruzzesi colpiti dal sisma come noi facemmo per L’Aquila, destinando il 30% dei fondi Fesr alla ripresa socio-economia del cratere”.

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Inclusione sociale, Maragno: “Lavori socialmente utili per gli invisibili e gli emarginati”

«Una progettualità complessiva per favorire l’inclusione sociale di tutte quelle persone che vivono ai margini della società e non riescono da sole a provvedere a se stesse. Una soluzione fondata sul principio di reciprocità con la comunità di appartenenza». E’ questo il senso del percorso intrapreso dall’Amministrazione di Montesilvano, spiegato dal sindaco Francesco Maragno. La Giunta ha approvato un protocollo di intesa per introdurre forme strutturate di contrasto alla povertà e al disagio sociale. La convenzione verrà sottoscritta con l’Azienda Sociale, la rete di associazioni che fanno parte del Pis e che collaborano in partenariato con l’Ente, mediante differenti progettualità, a supporto delle fasce deboli della società. Con il protocollo, quindi, tutti coloro che beneficeranno di misure a loro sostegno, verranno impiegati in lavori socialmente utili, attraverso un’attività volontaria a beneficio della collettività. La copertura degli obblighi assicurativi contro malattie o infortuni per i beneficiari verrà sostenuta dal fondo sperimentale, istituito dal governo nell’ambito della iniziativa “#diamociunamano: attività di volontariato in progetti di utilità sociale”, rivolta a chi beneficia di una misura di sostegno al reddito che incoraggia attività di volontariato di utilità sociale. «Con l’atto  -  spiega il primo cittadino  - viene introdotto uno strumento volto a stimolare il senso di responsabilità e di impegno di tutti coloro che ricevono da Comune e Azienda Speciale un supporto nel fronteggiare le situazioni di difficoltà. Dal nostro insediamento abbiamo sempre perseguito tutte quelle strade possibili capaci di fornire opportunità concrete alle persone bisognose. Oggi abbiamo avviato una progettualità complessiva che vedrà l’Ente dalla parte degli invisibili con la realizzazione di una nuova mensa e di un emporio solidale; con l’attivazione dello SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che non è solo un centro di accoglienza che fornisce un ricovero per i migranti sul nostro territorio, abbiamo avviato una iniziativa articolata, volta all’integrazione socio-lavorativa e abitativa, con attività e servizi di accoglienza, ma anche di orientamento, accompagnamento legale e mediazione interculturale che verranno realizzati da Comune, Azienda Speciale e dall'Ati Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice, mediante fondi di natura statale e non comunale; o ancora ci siamo posti al fianco delle persone senza fissa dimora, mediante un progetto con la Regione Abruzzo che, oltre ad implementare i posti letto per i senzatetto, sarà uno strumento valido per creare un’alternativa. Tutti coloro che troveranno nell’Ente un sostegno al reddito o saranno beneficiari di altri interventi socio assistenziali, metteranno le proprie capacità e la propria opera al servizio della collettività. In questo approccio di reciprocità le risorse di queste persone verranno valorizzate». Questo approccio  -  come si legge nella delibera - consente di agire su due dimensioni: da una parte il riconoscimento di capacità e risorse della persona e non solo della sua fragilità; dall’altra la restituzione alla comunità di quanto ricevuto, attraverso un’attività volontaria a beneficio della collettività.

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Giulianova, il sindaco Mastromauro protesta contro i tagli

"Nella nuova organizzazione aziendale provvisoria per l'ospedale di Giulianova soppressi SERT, Laboratorio analisi e modificazioni UOC". Lo dice il sindaco, Francesco Mastromauro, aggiungendo: "Ci hanno puntato per colpirci a morte". Il riferimento, come si legge in una nota diffusa dall'Ufficio stampa del Comune, e' alla deliberazione 0395 del 7 aprile scorso della direzione generale della ASL di Teramo. "Attendo i ragguagli del caso dal manager Fagnano, ma si ricordi che il territorio non e' disposto a sopportare nuove umiliazioni. E in proposito - conclude il sindaco - lancio nuovamente l'invito alle forze politiche a mobilitarsi a supporto di una sanita' davvero efficiente".

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