Oltre sessantamila persone hanno beneficiato nell'ultimo anno dei pasti e dei servizi della Caritas Diocesana di Pescara-Penne in tema di aiuti alimentari, grazie alla consegna dei pacchi viveri, ai pranzi offerti nelle mense gestite dalla Diocesi e alla spesa effettuata negli empori della solidarieta'. Oggi in Italia si svolge la Giornata Nazionale contro gli sprechi alimentari, con la Caritas locale, presieduta da don Marco Pagnello, ormai da tempo impegnata nel recupero di generi alimentari non consumati o in esubero. "Come Caritas ci occupiamo di recepire tutte le donazioni sia della grande distribuzione, sia della piccola distribuzione, ma anche di quelle dei piccoli produttori agricoli tramite il Centro Agroalimentare, oltre che dei venditori locali come panifici, macellerie, pasticcerie, che scelgono di donare l'invenduto in maniera generosa ma anche saggia per far fronte anche allo spreco alimentare - spiega Giannicola D'Angelo, Responsabile dell'Osservatorio poverta' e risorse della Caritas Pescara-Penne - di cui tanto si parla. Siamo noi ad occuparci in gran parte del ritiro dei generi alimentari, facendo i nostri giri preso imprese, aziende e grandi distributori, ma alcune volte sono invece gli stessi donatori a venire a consegnarci gli alimenti. Non esiste un alimento preferibile rispetto all'altro. Abbiamo tutte le tipologie di prodotti disponibili in commercio, sia i freschi che i confezionati anche a lunga scadenza che poi vengono vengono, soprattutto i freschi, controllati e stoccati quotidianamente, e poi distribuiti presso le nostre strutture che sono, oltre alle mense - spiega D'Angelo - anche gli empori della solidarieta' e poi per confezionare i pacchi della solidarieta' che doniamo alle circa 300 famiglie che seguiamo nell'area che fa capo alla Diocesi. Per noi ovviamente resta fondamentale ricevere queste donazioni che vanno ad integrare in gran parte quelli che sono gli aiuti alimentari europei, e quello che noi, come Caritas, acquistiamo. Un circolo virtuoso che va dunque dallo spreco al dono".
Leggi Tutto »Abruzzo, 8 mila imprese hanno investito in tecnologie green
In Abruzzo sono state 8 mila le imprese che nel 2018 hanno investito in tecnologie green e a basso impatto ambientale. L'ha segnalato il presidente di Confindustria Abruzzo, Marco Fracassi, durante la 'Innovazione, Sviluppo, Ricostruzione: il futuro delle aree interne'. "La propensione alla green economy, ancora al di sotto della media nazionale, rappresenta una delle chiavi di volta per lo sviluppo dell'Abruzzo, delle aree interne e del territorio colpito dal sisma", ha osservato Fracassi, "assieme al turismo, alle infrastrutture, ad un progetto di marketing territoriale che punti sulla sinergia con il mondo accademico e a politiche di sviluppo industriale che guardino con attenzione ai cambiamenti tecnologici nel contesto di Industria 4.0".
"Stiamo investendo molto sull'innovazione tecnologica per dare un futuro a questa citta' e a questo territorio. Vogliamo promuovere una strategia di sviluppo delle aree interne che metta insieme universita', ricerca scientifica, sviluppo del territorio ed economia. Questa sfida sta portando risultati importanti. E' la strada che abbiamo imboccato non solo per rispondere alla crisi e alla tragedia del territorio aquilano e ad una lenta e difficile ricostruzione ma anche per affrontare comunque le sfide per il futuro". Il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio e' intervenuto cosi' al convegno "Innovazione, sviluppo, ricostruzione: il futuro delle aree interne" nella sala convegni della sede di Confindustria L'Aquila Abruzzo, nel nucleo industriale di Pile. Ha partecipato anche l'assessore regionale alle attivita' produttive, Mauro Febbo. L'incontro, a cui hanno preso parte autorita' istituzionali e del mondo economico e produttivo, ha rappresentato l'occasione per un confronto su una strategia di rilancio delle aree interne, incentrata su innovazione e ricerca. "La Regione - ha aggiunto Marsilio - entro due anni completera' il piano della banda larga. Non ci sara' neppure un comune, neanche il piu' piccolo, che non sara' collegato alla rete ultraveloce. L'Aquila e' una delle citta' campione che sta sperimentando il 5G. In questo territorio e' aperto un prestigioso istituto di alta formazione e ricerca scientifica Gssi, cosi' come permangono quelle presenze storiche, come l'universita' e i Laboratori del Gran Sasso. L'innovazione, la tecnologia e il sapere sono quel di piu' che ci permette di competere non sulla quantita' ma sulla qualita' dei nostri prodotti e sulla formazione. Il cammino verso una rinascita del tessuto economico locale e' a buon punto, considerando le azioni messe in campo per alzare il livello di conoscenza e di appetibilita' di una terra che ha ancora molto da offrire sotto il profilo dell'innovazione, della ricerca e della formazione accademica". Il convegno si e' aperto con i saluti istituzionali del presidente Marsilio, del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi e del presidente di Confindustria Abruzzo, Marco Fracassi, alla presenza del presidente di Confindustria L'Aquila Abruzzo Interno, Riccardo Podda.
Leggi Tutto »Cna, in Abruzzo più cancellazioni di imprese che iscrizioni
Con 1.713 iscrizioni e 2.291 cancellazioni l'Abruzzo e' la regione italiana dove piu' di ogni altra la nascita delle imprese artigiane e' di gran lunga inferiore ai decessi. Il destino delle "piccole" e "micro" imprese sembra essere scritto e si traduce in sparizione.La Cna Abruzzo ha presentato i dati emersi da Movimpresi e analizzati da Aldo Ronci per il territorio. Un allarme cui si associa la denuncia nei confronti di una Regione che, da anni, scrive in una nota l'associazione, fa mancare specifiche politiche di sostegno al settore. Lo scarto tra imprese artigiane che nascono e quelle che muoiono si conta i 578 unita'. Una cifra, sostiene Ronci, "che fa dell'Abruzzo un caso nazionale, visto che in valore percentuale le imprese artigiane hanno subito una flessione dell'1,91%, piu' che tripla rispetto al decremento italiano che e' stato dello 0,58%. E nonostante il decremento in valore assoluto sia allineato ai quattro anni precedenti, la flessione percentuale (-1,91%) - sottolinea - pone la nostra regione all'ultimo posto della graduatoria nazional". Dove va peggio? Nel pescarese, sebbene il dato sia in negativo in tutte e quattro le province. A Pescara pero' il gap tra le imprese nate e quelle cancellate e' di 169 unita', a Chieti di 165, a L'Aquila di 130 e a Teramo di 114, con Pescara che con il suo -2,33% si piazza al quartultimo posto nella graduatoria nazionale. Inevitabile che ad essere coinvolti siano tutti i settori. Il dato peggiore riguarda le costruzioni dove a fare da capofila sono L'Aquila e Chieti con una variazione tra aperture e chiusure di 270 unita'. Seguono l'industria manifatturiera (-199), i trasporti (-69=, le riparazioni per auto e prodotti per la casa (-51) e la ristorazione (-18). A tenere, seppur con numeri minimi, sono i servizi per la persona (+34), pulizia e giardinaggio (+22). Un'emergenza ormai palese quella abruzzese, commenta il direttore regionale Graziano Di Costanzo che ricorda come "le associazioni del settore abbiano avviato un proficuo confronto con gli organi istituzionali della Regione, Consiglio e Giunta, per far presente le difficolta' del comparto, avanzare proposte, trovare soluzioni. Solo attraverso questo confronto - aggiunge - e una comune presa di coscienza delle difficolta' in cui versa un settore determinante per l'economia abruzzese sara' possibile invertire questa tendenza negativa"
Leggi Tutto »La Lega nomina i responsabili territoriali in Abruzzo
Il commissario regionale della Lega Salvini premier Abruzzo, Luigi D'Eramo, ha provveduto al riassetto territoriale del partito.
Per quanto riguarda L'Aquila, il commissario provinciale è Tiziano Genovesi, il responsabile provinciale enti locali Aldo Di Bacco, il commissario cittadino Giorgio Fioravanti. A Chieti il commissario provinciale è Emanuele Imprudente, il responsabile provinciale enti locali Federico Di Palma, il commissario cittadino Anna Lisa Bucci. Lino Galante è il nuovo commissario provinciale pescarese, con Sandro Marinelli responsabile provinciale degli enti locali. Infine a Teramo Gianfranco Giuliante è il commissario provinciale, con Andrea Scordella commissario cittadino.
Definito anche l'esecutivo regionale. Ne fanno parte Giuseppe Bellachioma, Alberto Gusmeroli (responsabile amministrativo), Alberto Bagnai, Luca De Renzis, Emiliano Di Matteo, Anna Rita Guarracino, Elisabetta De Blasis, Fabrizio Di Stefano, Ottavio De Martinis, Gianfranco Giuliante (responsabile regionale enti locali), Emanuele Imprudente, Tiziano Genovesi, Lino Galante, Luca Danaschi (responsabile organizzazione), Arianna Conicella (responsabile tesseramento), Francesco De Santis (segretario regionale Lega giovani Abruzzo).
D'Eramo ha dato disposizione ai commissari provinciali di comporre i rispettivi esecutivi provinciali e di procedere alle nomine dei segretari comunali.
"La Lega si rafforza e si struttura ulteriormente sul territorio - dice D'Eramo -
In questa ottica sarà costituito il parlamentino dei sindaci, degli amministratori e degli eletti negli enti locali. L’esecutivo regionale sarà ampliato e agli attuali componenti saranno assegnate deleghe specifiche. Sarà costituito anche il comitato tecnico scientifico che riunirà tutte le professionalità del partito per affrontare temi specifici. Crediamo, in questo modo, di potenziare il radicamento in modo da essere sempre più vicini alle esigenze dei cittadini e delle varie realtà abruzzesi, con l'obiettivo primario del buon governo".
Diminuisce in Abruzzo il numero delle persone che viaggiano in treno
Diminuisce, in Abruzzo, il numero delle persone che viaggiano in treno: nel 2011 erano 23.530 al giorno, nel 2018 solo 17.782, con una flessione del 24.40%. E' quanto emerge dall'annuale rapporto "Pendolaria" di Legambiente presentato oggi, a livello regionale, a Pescara, contestualmente alla presentazione nazionale. Numerosi - si legge nel rapporto - sono gli interventi necessari sulle storiche linee ferroviarie che devono essere intrapresi. In particolare si tratta di velocizzare e potenziare le linee con interventi mirati da un lato ad ammodernare la rete regionale, dall'altro a diminuire gli elevati tempi di percorrenza che al momento rendono non competitivo per i pendolari viaggiare in treno. Tra gli interventi prioritari vi sono la velocizzazione e il potenziamento della linea Pescara-Avezzano, direttrice percorsa ogni giorno da migliaia di pendolari che nell'ingresso a Roma si moltiplica in maniera esponenziale con i pendolari di tutta l'area Est. Il problema, si legge, "e' che i treni sono pochissimi e lenti a fronte di un'offerta di autolinee ricca e con tempi veloci". C'e' poi, tra le priorita', l'elettrificazione della linea Sulmona-L'Aquila-Rieti-Terni, collegamento trasversale del centro Italia che non ha treni diretti: il cambio e' obbligatorio all'Aquila e in totale il tempo di percorrenza supera le 3 ore per 164 km (54 km/h di velocita' media). La linea e' a binario unico e non elettrificata. Tra gli interventi effettuati ci sono le due nuove stazioni: L'Aquila Sassa Nucleo Sviluppo Industriale e L'Aquila San Gregorio, che permettono di offrire nuove opportunita' di viaggio per i pendolari e maggiore capillarita' nei collegamenti. Poste rispettivamente sulla linea Terni-Rieti-L'Aquila e sulla L'Aquila-Sulmona, sono state realizzate in meno di diciotto mesi e hanno richiesto un investimento complessivo di Rfi di circa 2 milioni di euro. Nuovo look anche per la stazione di Sulmona (L'Aquila) con un importante intervento di riqualificazione, sia strutturale sia funzionale, che ha visto l'utilizzo di nuove soluzioni architettoniche e tecnologie innovative. L'intervento e' stato realizzato da Rete Ferroviaria Italiana in circa sei mesi e con un investimento di 7 milioni di euro.
Tra le buone pratiche di intermodalita' bici-treno, rileva ancora Pendolaria, si annovera Pescara Centrale in quanto bike green station: propone servizi di ciclo noleggio, riparazione e parcheggio custodito a tariffe agevolate per chi viaggia in treno, oltre a un centro multiservizi, ecosportello e info-point turistico che ha trasformato la stazione in uno spazio polifunzionale al servizio non solo dei viaggiatori, ma di tutta la citta'. Un successo anche la riapertura della Transiberiana d'Italia, la linea ferroviaria Sulmona-Castel di Sangro che in quattro anni ha visto oltre 50mila passeggeri, con un boom impressionante durante il 2018 di 20mila passeggeri.
Leggi Tutto »Emergenza credito in Abruzzo, a settembre -2,7 alle piccole imprese
La dinamica del credito alle medie e piccole imprese, in Abruzzo, a settembre 2019, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, registra il -2,7%, dato - in leggero miglioramento rispetto a giugno, quando si registrò il record peggiore degli ultimi tre anni - che colloca la regione al 12esimo posto della classifica nazionale. In un contesto in cui tutte le regioni italiane, ad eccezione della Calabria, presentano il segno meno, l'Abruzzo fa peggio della media del Paese, pari al -2,3%. Emerge da un'indagine del Centro studi di Confartigianato Chieti L'Aquila, che lancia il nuovo prodotto “Credito per il territorio”: fino a 50mila euro per le imprese a spese ridotte e tassi agevolati.
Dall'indagine emerge che negli ultimi tre anni i dati sul credito alle piccole imprese in Abruzzo hanno sempre avuto segno meno: -1,3 a settembre 2016, -1,1 a settembre 2017, -2,9 a settembre 2018, -2,4 a marzo 2019 e -3,2 a giugno 2019.
Creditfidi – il confidi di emanazione Confartigianato – e la Bcc Abruzzese lanciano un nuovo prodotto a supporto delle imprese e dei professionisti del territorio, che potranno ottenere un credito fino a 50mila euro, a spese ridotte e tassi agevolati, con tempi veloci di istruttoria e potendo contare sulla garanzia di Creditfidi fino all’80%.
“L’analisi dei dati – afferma il direttore di Confartigianato Chieti L’Aquila, Daniele Giangiulli - conferma come quella del credito continui a rappresentare la vera emergenza per le piccole imprese abruzzesi. Proprio per questo servono misure a sostegno degli artigiani e dei professionisti. Con questa iniziativa vogliamo dare un segnale al territorio. A disposizione c’è un plafond di un milione di euro, risorse che rappresentano sicuramente una boccata d’ossigeno per le imprese. Se i risultati dovessero essere positivi, ci impegniamo fin da ora per replicare tale iniziativa”.
“La Bcc Abruzzese – afferma il presidente Michele Borgia - ha aderito in modo convinto all’iniziativa che potrà supportare, in modo meritocratico, le esigenze degli operatori che dispongono di un progetto promettente”.
Leggi Tutto »Cgia, tasse e burocrazia pesano per 138 miliardi sulle imprese
"Il micidiale mix di tasse e burocrazia ha superato la soglia dei 138 miliardi di euro; a tanto ammonta il costo che grava ogni anno sui bilanci delle imprese italiane, penalizzando, in particolar modo, le realtà di piccola e media dimensione". Lo afferma la Cgia, con il suo ufficio studi, calcolando che, a fronte di un gettito complessivo annuo di 81,2 miliardi di euro di tasse versate all'erario, il costo annuo sostenuto dalle nostre imprese per la gestione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione è di oltre 57 miliardi. "In buona sostanza - prosegue la Cgia - 'tasse & burocrazia' costituiscono un giogo da 138,3 miliardi di euro all'anno, pari a quasi 8 punti di Pil, che zavorra le aziende e frena l'economia del Paese". "Il Governo - sostiene il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - dovrebbe riflettere su questi dati e cominciare a lavorare per ridurne l'impatto. Se, a causa della situazione dei nostri conti pubblici, abbattere il carico fiscale in misura significativa non appare per nulla semplice, una drastica riduzione della cattiva burocrazia, invece, potrebbe essere ottenuta a costo zero, o quasi". Per Zabeo ciò si potrebbe fare "riducendo il numero delle leggi attraverso l'abrogazione di quelle più datate, evitando così la sovrapposizione legislativa che su molte materie ha generato incomunicabilità, mancanza di trasparenza, incertezza dei tempi ed adempimenti sempre più onerosi, facendo diventare la burocrazia un nemico invisibile difficilmente superabile".
Leggi Tutto »Asili nido, il costo raddoppia al Nord
La spesa delle famiglie per gli asili nido arriva a raddoppiare passando da Nord a Sud. Per un bimbo che frequenta il nido tutti i giorni per almeno 5 ore di frequenza, si passa da un costo di 306 euro al mese a Reggio Calabria ai 690 euro di Milano. Dopo Milano, la città più cara è Padova (473 euro), seguita da Pescara (446 euro) e Bari (395 euro). E' quanto emerge da un'indagine di Altroconsumo basata sull'analisi dei servizi offerti da oltre 200 asili nido privati (e che ospitano almeno 11 bambini) nelle città di Milano, Padova, Pescara, Bari e Reggio Calabria. Nel capoluogo meneghino 1 ora di asilo nido costa in media 4,49 euro (più del doppio che a Reggio Calabria). Ma ci sono importanti differenze tra una zona e l'altra della città: ad esempio la zona 6 (Porta Genova - Navigli - Barona) con 4,12 euro all'ora è la più economica, mentre la più cara è il centro storico con 5,52 euro. In Italia sono oltre 13.000 le strutture che erogano servizi socio-educativi per la prima infanzia. I quasi 355 mila posti, il 51% offerto da strutture pubbliche e il 49% da private, costituiscono un numero esiguo rispetto alle esigenze delle famiglie italiane, dal momento che si riesce a coprire solo il 24,7% del potenziale bacino. L'indagine di Altroconsumo ha considerato aspetti relativi ai costi, agli orari, agli spazi, alla modalità di preparazione dei pasti e alle attività proposte ai bambini, ma nei risultati non rientra la valutazione della qualità professionale degli educatori.
Al di là dei costi, per quanto riguarda le attività offerte, l'inglese è tra quelle più gettonate, con picchi del 74% a Milano e del 70% a Bari, mentre la percentuale più bassa è quella di Padova (35%). Tra i nidi visitati sono state riscontrate strutture in cui si utilizza esclusivamente la lingua inglese solo a Milano e Padova. In quasi tutti i nidi vengono proposti giochi espressivi, come ad esempio teatro o musica, mentre i giochi d'acqua sono frequenti a Milano e Padova (quasi 70%); proprio nella città veneta spesso c'è anche l'orto (oltre 50%). All'interno di quasi tutti gli asili nido c'è una zona di accoglienza e le aree per mangiare e riposare sono separate e in alcuni casi uno stesso spazio viene dedicato a più momenti della giornata. Ad esempio, a Padova la mensa è separata dalle altre attività nell'86% dei casi, mentre a Pescara solo nel 33%. A Bari e Pescara invece viene privilegiata la zona riposo (89% e 86% dei casi). Milano risulta la città più carente per quanto riguarda gli spazi esterni: il 29% infatti non ne ha uno. La visita effettuata personalmente negli asili nido è stata valutata complessivamente in maniera positiva in termini di gentilezza, disponibilità e chiarezza del personale, mentre le informazioni offerte sui siti web sono risultate povere o non aggiornate: risultati migliori a Milano (66% delle informazioni presenti sui siti erano aggiornate) e peggiori a Pescara (28%)
Leggi Tutto »Coronavirus, controlli nel teramano su due cittadini cinesi
Il protocollo di sorveglianza sanitaria per sospetta infezione da coronavirus e' scattato nei confronti di due cittadini cinesi che nel primo pomeriggio di oggi si sono presentati presso il pronto soccorso dell'Ospedale di Sant'Omero, mostrando sintomi influenzali. Secondo quanto appreso in ambienti sanitari i due, residenti in Val Vibrata, rientravano da un periodo trascorso in Cina per partecipare al Capodanno Cinese. Il personale del pronto soccorso del presidio teramano ha fatto scattare il previsto protocollo, isolando il pronto soccorso, chiudendolo all'accesso degli altri pazienti, e deviando il transito dei pazienti in emergenza presso gli altri presidi ospedalieri del territorio. L'attivita' del pronto soccorso di Sant'Omero e' tornata regolare nel tardo pomeriggio dopo che e' stato organizzato il trasferimento dei due pazienti sospetti al reparto malattie infettive dell'ospedale Mazzini di Teramo, dove i due cittadini cinesi sono attualmente in osservazione.
"Ci comportiamo con grande attenzione per evitare ogni forma di procurato allarme: i due pazienti cinesi si sono presentati con forme lievi che normalmente neanche sarebbero state messe in screening, e in piu' in questo momento in Abruzzo ci sono 20 casi di influenza classica ogni 1000 abitanti. Tuttavia stiamo predisponendo i protocolli per individuare i ceppi classici di infezione. Non dovessimo trovarli, allora manderemmo i campioni allo Spallanzani di Roma". E' quanto ha detto il dottor Giustino Parruti, direttore dell'unita' operativa regionale per l'emergenza da Coronavirus. Parruti, che e' anche primario di Malattie infettive all'ospedale di Pescara spiega che "i due pazienti di S.Omero si stanno sottoponendo ai protocolli normali all'ospedale di Teramo, il tutto compatibilmente con le malattie stagionali".
Leggi Tutto »Taglio delle tasse, in Abruzzo il 70,9% interessato dai benefici
Il taglio delle tasse sarà operativo da luglio per una platea di 15,7 milioni di lavoratori nel nostro Paese: il 70% dei lavoratori dipendenti, di cui 4 milioni saranno percettori della nuova detrazione e a cui si sommeranno 11,7 milioni di lavoratori che già usufruiscono del bonus di 80 euro. Partendo dai dati del MEF sulle dichiarazioni fiscali del 2018, la Uil analizza mostra come il prossimo intervento di riduzione della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti impatterà nelle varie regioni.
In termini assoluti, la regione maggiormente interessata dalla misura sarebbe la Lombardia con 2,9 milioni di lavoratori, di cui 856 mila percettori della nuova detrazione. Mentre in termini percentuali, sulla platea totale dei lavoratori dipendenti, la regione più interessata sarebbe il Friuli, con il 75% dei lavoratori dipendenti della regione coinvolti dal taglio delle tasse.
In Piemonte sarà interessato dalla misura il 73,2%, in Liguria il 70,3%; in Trentino Alto Adige (Trento) il 67,2% e a Bolzano il 67,6%; in Veneto il 74,8%; in Emilia Romagna il 72,8%; in Toscana il 72,8%; in Umbria il 74,4%; nelle Marche il 73,8%; nel Lazio il 68,0%; in Abruzzo il 70,9%; in Molise il 69,6% ; in Campania il 66,6%; in Puglia il 66,9%; in Basilicata il 69,1% ; in Calabria il 62,0%; in Sicilia in 68,6%; in Sardegna il 69,5%. In Italia su 22.215.196 lavoratori dipendenti dunque saranno interessati dal taglio del cuneo 15.719.795, pari al 70,8% della platea. Di questi, 11.713.675 percepiranno il 'bonus Renzi' maggiorato, mentre 4.006.120 usufruiranno per la prima volta della detrazione.
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