Primo Piano

Un italiano su due (46%) crede di essere in credito rispetto all’Ue

Un italiano su due (46%) è convinto di essere in credito rispetto all’Unione Europea, con una percentuale ben superiore a chi ritiene di essere in debito (19%) e a chi considera che il rapporto tra dato e ricevuto sia in pari (26%). E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixé sull’atteggiamento degli italiani verso l’Europa dopo la bocciatura della manovra economica del Governo da parte della Commissione Ue. "Per quasi sei italiani su dieci (58%) - spiega Coldiretti - l’Unione Europea tratta l’Italia peggio degli altri Paesi mentre solo una sparuta minoranza del 7% ritiene che l’Ue abbia un occhio di riguardo per lo Stivale. Il problema è che secondo il 43% degli italiani - illustra lo studio Coldiretti-Ixé - le politiche di Bruxelles sono orientate dai Paesi più forti, mentre per un altro 37% a decidere sono soprattutto le lobby finanziarie ed economiche. Non manca chi addebita le contraddizioni dell’Unione alla burocrazia (12%), mentre appena il 3% è convinto che a contare in Europa siano i cittadini". "Nonostante ciò, alla domanda se si abbia ancora fiducia nell’Europa, oltre la metà degli italiani risponde di sì, con il 40% che dichiara di avere abbastanza fiducia e l’11% che ne nutre addirittura molta. Dall’altra parte - secondo Coldiretti/Ixé - un 36% spiega di avere poca fiducia e un 12% di non averne nessuna. Sul rapporto tra gli italiani e l’Europa pesa anche il fatto che - nota Coldiretti - che l’ultima relazione della Corte dei Conti ha evidenziato come l’Italia sia contributore netto del bilancio Ue con un disavanzo di 4,4 miliardi nel 2016, che diventano 37,7 miliardi di euro se si prende in esame il periodo 2010-2016. In sostanza l’Italia paga 15,7 miliardi l’anno ma ne riceve indietro solo il 72%"

Leggi Tutto »

Boom dell’usato con +7,7% per libri, mobili e vestiti in Italia

Boom dell’usato con +7,7% per libri, mobili e vestiti in Italia negli ultimi cinque anni con 4.973 realtà attive. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Camera di commercio di Milano Lodi Monza in relazione alla generale tendenza di riduzione degli sprechi non solo alimentari e a un ritorno della moda del vintage. "A livello nazionale - sottolinea Uecoop in un comunicato - si registra una crescita di attività del riciclo e dell’usato dove opera anche il mondo della cooperazione. Dai libri scolastici ai mobili per la casa, dai vestiti alle posate fino agli elettrodomestici il mercato del riuso a prezzi scontati coinvolge i principali centri urbani italiani con Roma al primo posto con 450 attività seguita da Milano con 398 e Torino con 282. Ma nella top ten dell’usato ci sono anche Napoli con 245, Firenze con 227, Genova con195, Brescia con 105, Arezzo con 92, Bari con 90 e Bologna con 83". Si è creato, spiega Uecoop, "un vero e proprio mercato parallelo a quello del nuovo dove, per le più svariate ragioni, dal desiderio di liberarsi di cose non più utilizzate o che non si possono portare in un trasloco realizzando anche cifre minime che possono essere una piccola entrata straordinaria per il bilancio domestico".

Ma non si tratta solo di 'tesori da cantina'. Evidenzia Uecoop: "Ci sono anche realtà cooperative che riescono a valorizzare materiali di scarto dell’industria e della logistica come ad esempio i pallet di legno trasformandoli in mobili e sedie". A livello nazionale, secondo i dati Uecoop, in 1 caso su 3 il riciclo dell’usato riguarda attività al centro sud Italia anche se le regioni più attive in assoluto sul fronte del vintage sono la Lombardia con 829 attività, la Toscana con 620 e il Lazio con 548. Mentre un vero e proprio boom si registra in Puglia con +39,2%, in Abruzzo +19,2%, Molise +18,2%, in Valle d’Aosta +16,7%, in Basilicata +15% e in Veneto +14,5%. "In genere gli oggetti vengono consegnati in conto vendita a un prezzo concordato che viene poi diviso fra proprietario e venditore. A volte invece è lo stesso negozio dell’usato che acquista direttamente e poi rivende, In Italia il business dell’usato vale 21 miliardi di euro e coinvolge quasi 1 italiano su 2 - spiega Uecoop in base alla ricerca Doxa 'Second Hand Economy' - e quando si compra di seconda mano in 7 casi su 10 lo si fa per risparmiare ma nel 35% dei casi anche perché si sta cercando qualcosa di originale che non si trova più in commercio"

Oltre la metà di chi vende ha come prima motivazione quella di non gettare via oggetti ancora utilizzabili, in un’ottica anti spreco, e liberare spazio in casa o in cantina. "Nel 19% dei casi infine - conclude Uecoop - partecipare al mercato dell’usato è un modo per integrare il reddito domestico considerato che quasi un povero su due è minore o giovane mentre quasi 1,4 milioni di persone sopra i 65 anni si trovano in uno stato di grave deprivazione materiale senza potersi pagare un pasto completo o le bollette di luce e riscaldamento registrando secondo la Commissione europea per gli Affari sociali un’incidenza del 10,9% quasi doppia rispetto alla media Ue"

Leggi Tutto »

Sgravi contributivi per le assunzioni in Abruzzo

"I programmi operativi nazionali e regionali e i programmi operativi complementari possono prevedere, nel limite complessivo di 500 milioni per ciascuna delle annualita' 2019 e 2020, nell'ambito degli obiettivi specifici previsti dalla relativa programmazione e nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, misure per favorire, nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, l'assunzione con contratto a tempo indeterminato di soggetti che non abbiano compiuto i 35 anni di eta', ovvero di soggetti di almeno 35 anni di eta' privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi". Si legge nella bozza della Legge di bilancio. "L'esonero contributivo e' elevato fino al 100 per cento nel limite massimo ed e' cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente, limitatamente al periodo di applicazione degli stessi".

Leggi Tutto »

Maltempo in Abruzzo

Nei centri della costa abruzzese, interessati da un'intensa ondata di maltempo che va avanti da ieri, nel giro di 24 ore è caduto circa il doppio dell'acqua che, in media, cade sulle stesse aree nel mese di ottobre. A stimarlo è Giovanni De Palma, di AbruzzoMeteo.org, il quale sottolinea che "dalla tarda serata ci sarà un'attenuazione dei fenomeni". Secondo l'esperto quello in corso non è comunque da considerarsi un fenomeno eccezionale: "A settembre e, soprattutto, ad ottobre ha piovuto pochissimo e le temperature sono sempre rimaste elevate - dice De Palma - di conseguenza c'è stato un surplus di energia, che ora si è scaricata dando origine ad un fenomeno estremamente intenso". "Dalla tarda serata - prosegue - ci sarà un miglioramento, prima nel Teramano, poi nel Pescarese e infine nel Chietino. Domani mattina saranno ancora possibili piogge, ma dal pomeriggio tornerà il cielo sereno. Fino a venerdì o sabato non ci saranno particolari problemi, ma da sabato arriverà una perturbazione atlantica, tipica, comunque, del periodo autunnale".

 Il maltempo, con una fitta pioggia che cade da oltre 12 ore sull'intera provincia di Teramo, ha causato diversi danni che hanno richiesto l'intervento delle squadre dei vigili del fuoco. Oltre 20 gli interventi effettuati per prosciugare seminterrati e garage, per recuperare automezzi bloccati in sottopassi allagati e rimuovere alberi caduti sulle strade. I comuni maggiormente colpiti sono quelli della zona costiera e il capoluogo.

I vigili del fuoco del distaccamento di Roseto degli Abruzzi hanno effettuato un intervento a Casoli di Atri, a seguito dell'allagamento del sottopasso autostradale sulla provinciale 27A. Un camion Eurocargo è rimasto bloccato nel sottopasso a causa dell'alto livello dell'acqua. Giunti sul posto, i vigili del fuoco hanno soccorso l'autista e recuperato l'automezzo trainandolo fuori dalla zona allagata. Successivamente i vigili del fuoco di Roseto si sono recati nelle vicinanze del Liceo Saffo, per un albero inclinato verso la strada pubblica. I vigili hanno alleggerito la chioma della pianta per scongiurarne il rischio di caduta. 

Scuole chiuse a Pescara

Scuole chiuse anche domani a Pescara a causa della pioggia che da oltre 24 ore sta interessando la citta' e che ha provocato allagamenti soprattutto nella zona sud. Il sindaco Marco Alessandrini, ha deciso di prorogare l'ordinanza emessa oggi, sospendendo l'attivita' didattica anche per la giornata di domani. Saranno chiusi anche i parchi e giardini comunali. Tra un'ora l'ordinanza sara' pubblicata sul sito e sui canali social del Comune  Intanto, da oltre 24 ore piove su tutto l'Abruzzo, dove si registra una sensibile diminuzione delle temperature. A Pescara e a Montesilvano proseguono gli interventi per risolvere le numerose criticita' provocate dalla pioggia. Per far fronte all'emergenza maltempo, sono in arrivo da fuori provincia due squadre dei vigili del fuoco. Relativamente all'apertura o meno delle scuole domani a Pescara, al momento si sta monitorando la situazione. Il Centro Operativo Comunale e' in stretto contatto con il Centro Funzionale della Protezione Civile regionale per valutare il concreto andamento delle precipitazioni e delle previsioni per le prossime ore. Oltre ai vigili del fuoco, sono al lavoro anche le squadre comunali, Attiva e Polizia Municipale. Proseguono anche a Montesilvano gli interventi dei vigili del fuoco e della protezione civile, impegnati in via Piemonte, via Liguria, via Calabria e via L'Aquila. Esteso il tratto di lungomare chiuso al traffico: il divieto riguarda ora il tratto compreso tra viale Europa e via Adige. Salvo peggioramento delle condizioni climatiche, domani le scuole di Montesilvano svolgeranno regolare attivita' didattica.

**************

Scuole chiuse oggi a Pescara per maltempo. "A causa delle copiose piogge che si stanno abbattendo sulla città, del previsto peggioramento delle condizioni meteo e dei disagi che tale situazione arreca alla circolazione di diverse zone cittadine, il sindaco Marco Alessandrini si prepara a firmare l'ordinanza di sospensione della didattica". E' quanto pubblicato poco prima delle 8 sul sito e sulla pagina Facebook del comune. Nel frattempo molti alunni e studenti di scuole elementari, medie e superiori - pendolari, ma non solo - avevano già raggiunto gli istituti dove però, nella maggior parte dei casi, hanno trovato i cancelli chiusi. 

Proteste dei cittadini a Pescara per la decisione del sindaco, Marco Alessandrini, di chiudere le scuole questa mattina, con un'ordinanza preannunciata poco prima delle 8 su Facebook. Ed è proprio sul social, sulla pagina ufficiale del Comune, oltre che davanti ai cancelli sbarrati degli istituti scolastici dove molti erano già arrivati, che la gente, incredula, esprime sdegno. 

 Il maltempo sta creando problemi a Pescara anche sul fronte sanitario. Alcune ambulanze del 118 e delle cooperative di soccorso convenzionate hanno avuto nella mattinata problemi per il trasporto di malati, infermi e anche per alcuni soccorsi, per cui si è così reso necessario l'ausilio e l'intervento di uomini e mezzi dei vigili del fuoco, a causa di alcune strade completamente allagate.

L'inizio della settimana con il previsto abbassamento anche di 10 gradi centigradi, ha portato soprattutto nella provincia dell'Aquila parecchia neve: 25 centimetri ad Ovindoli, 10 centimetri a Pescocostanzo, Roccaraso, Rivisondoli. In Provincia di Teramo (Prati di tivo) e Pescara (sulla Maielletta) la neve ha raggiunto i 20 centimetri. Attualmente la Statale 17 che conduce a Campo Imperatore (2.100 metri) e' chiusa per una nevicata in corso.

La nota del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini

"L'Amministrazione è consapevole dei disagi e si scusa con la cittadinanza e la comunità che fa riferimento a Pescara, meta di migliaia di studenti pendolari, ma la decisione di sospendere la didattica con così poco preavviso, pur sapendo che avrebbe arrecato disagio, dipende proprio dalla necessità di dover dare priorità alla sicurezza". E' quanto dichiara il sindaco del capoluogo abruzzese, Marco Alessandrini, in una nota. "Mi è molto chiaro che la politica significa scendere nel fango, affrontare questioni critiche e scegliere tra la soluzione più adeguata (non quella ideale), anche a rischio di essere impopolari. Chiudere le scuole è sempre una scelta difficile. Questa mattina dalle 7 eravamo a monitorare la situazione, registrando il progressivo e inarrestabile peggioramento delle condizioni meteo, che si è mostrato assai problematico solo dopo le 7.30, abbinato anche alla mobilità cittadina, condizionata dalla pesante impraticabilità di alcune strade. Per questo, ho pensato che la soluzione migliore fosse almeno evitare l'ingresso del secondo scaglione di studenti, cioè quello delle 8.30 e, per tutti, l'uscita di scuola esposta a condizioni che potevano essere rischiose, specie per chi ha strada da percorrere in città e fuori città". Al momento, informa la nota, "resta chiuso il sottopasso di via Raiale, perché impraticabile; chiuso il sottopasso dell'asse attrezzato che esce su piazza della Marina; un albero è caduto in via Chieti e si sta procedendo alla rimozione; allagate via Anelli e la zona Colli, via Di Sotto in particolare, che sono sede di più scuole; acqua anche in via del Peligni; via Scarfoglio e il tratto iniziale di viale Primo Vere". "Sono state transennate dalla Polizia Municipale e quindi chiuse le seguenti strade: via Celommi; via Falcone e Borsellino; via Elettra, tratto tra via Marconi e stadio; via Tibullo, tratto tra viale Marconi e via dei Peligni; via rossetti; piazza Grue. Situazione complessa anche in viale Pindaro di fronte alla libreria dell'Università".

La nota dell'assessore comunale di Pescara, Gianni Teodoro

 "Ci sono delle criticità in alcune zone della città, ma la situazione è sotto controllo. Proprio ora abbiamo concluso una riunione con il dirigente del settore del Comune Emilia Fino per l'apertura a minuti del Coc, ma solo per motivi precauzionali e per rendere più sereno il trascorrere delle prossime ore, considerando che le previsioni per le prossime ore prevedono un miglioramento". Lo ha detto l'assessore alla Protezione Civile del Comune di Pescara Gianni Teodoro che ha poi aggiunto che "dalla scorsa notte la macchina operativa è al lavoro ininterrottamente con gli agenti della Polizia Municipale, del Comune e di Attiva per fronteggiare le situazioni più complicate. Ma - ha detto l'assessore Teodoro - non ci sono emergenze". Il sindaco Marco Alessandrini, oltre ad aver firmato l'ordinanza per l'apertura del Coc, ha firmato anche una ordinanza per l'accensione anticipata degli impianti di riscaldamento. 

Montesilvano, attivato il COC

Il Comune di Montesilvano ha attivato il Centro operativo comunale (Coc) per far fronte all'emergenza maltempo che si sta abbattendo sull'Abruzzo. In città sono numerose le strade allagate e chiuse al traffico, con conseguenti disagi per la cittadinanza. In particolare, è chiuso il lungomare nel tratto compreso tra via Marinelli e viale Europa. In via Piemonte, viale Abruzzo e via Liguria sono in azione le pompe idrovore dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, che stanno liberando le strade dall'acqua. Chiusi i sottopassi di viale Europa e via Aldo Moro. Difficoltà, a causa per gli allagamenti, anche per le ambulanze del 118, che in alcuni casi sono costrette ad intervenire accompagnate dai Vigili del Fuoco. Numerose le criticità e i disagi segnalati dai cittadini al Comune e sul web. I numeri del Coc per le segnalazioni sono 085.4481216 e 085.4481326.

Leggi Tutto »

Nuovo servizio de Le Iene sui viadotti dell’autostrada

Nuovo appuntamento con 'Le Iene Show' su Italia 1. Tra i servizi della puntata il nuovo pezzo dell’inchiesta di Filippo Roma sulle condizioni in cui versano i viadotti dell’Abruzzo. Nelle scorse puntate, la Iena aveva incontrato, tra gli altri, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, che aveva promesso di inviare al più presto degli ispettori a visionare i ponti. Toninelli ha mantenuto la parola e, nel servizio saranno trasmesse le immagini del sopralluogo a cui lui stesso ha partecipato, assieme a Filippo Roma e al capo ispettore del ministero dei Trasporti. In seguito, ricevuta la relazione dall’ispettore, l’inviato ha raccolto le dichiarazioni di una persona che lavora per la ditta di manutenzione dei viadotti e ha incontrato nuovamente Carlo Toto, il presidente di Strada dei Parchi, la società che ha in concessione i tratti autostradali in questione.

Leggi Tutto »

Ricerca Unimpresa, nei conti correnti 74 miliardi in piu’ in un anno

Secondo una ricerca del Centro studi di Unimpresa in totale, negli ultimi 12 mesi nei conti correnti sono stati accumulati 74 miliardi in piu' rispetto all'anno precedente, passando da 1.055 miliardi a 1.079 miliardi. Da agosto 2017 ad agosto 2018 il totale dei depositi di cittadini, aziende, assicurazioni e onlus e' aumentato di quasi il 4% passando da 1.306 miliardi a 1.357 miliardi. Per la ricerca che incrocia i dati della Banca d'Italia relativi alla raccolta delle banche, il totale dei depositi e' passato dai 1.306,5 miliardi di agosto 2017 ai 1.357,1 miliardi di agosto 2018 con un incremento di 50,5 miliardi (+3,87%). I salvadanai delle famiglie sono saliti da 946,1 miliardi a 972,3 miliardi con un'impennata di 26,1 miliardi (+2,77%); i conti delle imprese familiari sono passati da 55,7 miliardi a 59,8 miliardi in salita di 4,1 miliardi (+7,38%); i depositi delle organizzazioni non lucrative (onlus) sono aumentati da 26,2 miliardi a 27,6 miliardi in crescita di 1,4 miliardi (+5,42%); i fondi delle aziende sono saliti da 256,7 miliardi a 277,1 miliardi in aumento di 20,4 miliardi (+7,95%); i conti di assicurazioni e fondi pensione sono passati da 21,6 miliardi a 20,1 miliardi in discesa di 1,5 miliardi (-7,05%). Quanto all'analisi per strumento, i conti correnti registrano una variazione positiva di 74,5 miliardi (+7,42%), cresciuti da 1.005,4 miliardi a 1.079,9 miliardi. Variazione positiva anche per i pronti contro termine di 33,1 miliardi (+31,01%) da 106,6 miliardi a 139,7 miliardi; stabile il saldo dei depositi rimborsabili con preavviso, in crescita di 3,9 miliardi (+1,31%) da 297,2 miliardi a 301,1 miliardi. Per quanto riguarda i depositi con durata prestabilita si osservano situazioni distinte: quelli con scadenza fino a 2 anni sono calati sensibilmente di 22,03 miliardi (-28,77%) da 76,5 miliardi a 54,5 miliardi; quelli con scadenza oltre i due anni sono saliti di 11,8 miliardi (+8,91%) da 132,7 miliardi a 144,5 miliardi. "I dati mostrano che le disponibilita' finanziarie delle aziende e delle famiglie italiane sono congelate. Se i cittadini accumulano per timore di nuove tasse, le imprese non investono perche' non hanno fiducia nel futuro", conclude Ferrara.

 

 

Leggi Tutto »

Fisco, Cgia: ci sono oltre 100 imposte ma ne basterebbero 10

Il fisco è sempre più "bulimico". Lo sostiene la Cgia, specificando che basterebbero poco più di 10 imposte, rispetto alle oltre 100 che abbiamo. "Tenendo conto che dall'applicazione di una novantina di tasse, tributi e contributi l'erario incassa solo il 15 per cento del gettito totale annuo - segnala il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - con una seria riforma fiscale basterebbero poco più di 10 imposte per consentire ai contribuenti italiani di beneficiare di una riscossione più contenuta, di lavorare con più serenità e con maggiori vantaggi anche per le casse dello Stato che, molto probabilmente, da questa sforbiciata vedrebbero ridursi l'evasione". Le imposte che pesano di più sui portafogli dei cittadini italiani sono due e garantiscono più della metà (il 55,4 per cento) del gettito totale: esse sono l' Irpef e l'Iva. Nel 2017 la prima (Imposta sul reddito delle persone fisiche) ha garantito all'erario un gettito di 169,8 miliardi di euro (il 33,8 per cento ovvero un terzo del totale) mentre la seconda (Imposta sul valore aggiunto) ha consentito di incassare 108,8 miliardi di euro (21,6 per cento). Per le aziende l'imposta più pesante è l'Ires (Imposta sul reddito delle società), che l'anno scorso ha consentito all'erario di incassare 34,1 miliardi di euro. Di particolare rilievo anche il gettito riconducibile all'imposta sugli oli minerali che è stato pari a 26 miliardi e quello ascrivibile all'Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) che ha assicurato 22,4 miliardi di euro. "Se si considera che il livello dei servizi presente nel nostro Paese è molto modesto - dichiara il segretario della Cgia Renato Mason - è necessario che il Governo inizi seriamente a ridurre il carico tributario. Con la manovra di bilancio presentata nei giorni scorsi è cominciato un percorso di riduzione delle tasse sulle partite Iva. Un fatto sicuramente positivo, ma ancora insufficiente".

Leggi Tutto »

Cesa: prima il programma, poi il candidato

"Nei prossimi giorni ci sarà un incontro serio fra le forze che compongono tutto il centrodestra per analizzare e stabilire chi saranno i candidati non solo qui in Abruzzo, ma anche in Sardegna e in Basilicata e trovare le persone migliori a cui affidare la guida di una regione che è una cosa molto molto importante". Lo ha detto a Chieti i Lorenzo Cesa, a margine di un incontro. "Prima il programma e poi il candidato - ha spiegato - questo è il percorso che noi vogliamo fare e abbiamo proposto agli alleati e che pretendiamo sia anche rispettato, non solo in Abruzzo: lo stiamo facendo in Sardegna dove è iniziata una trattativa tra i partiti, lo stiamo facendo in Basilicata altrettanto con molta serietà. Parlare prima dei problemi della gente, poi stabilire chi sarà il candidato''.

 ''L'obiettivo di questa mia visita è rilanciare in Abruzzo l'Udc, non solo l'Udc, ma il soggetto politico di centro che faccia riferimento ai valori che sono dietro lo scudo crociato, a forte presenza anche dei democratici cristiani che hanno dato un grande contributo nel passato allo sviluppo di questa regione che certamente non sta andando bene. Quindi riprendere un'iniziativa forte, rimettere in pista anche uomini di esperienza che possono dare un contributo a far uscire queste regione dalle difficoltà che vive". Lo ha detto a Chieti il segretario nazionale dell'Udc ed europarlamentare, Lorenzo Cesa, a margine di un incontro in cui il partito, presenti il segretario regionale Enrico Di Giuseppantonio e il segretario cittadino Andrea Buracchio, ha annunciato il passaggio nelle proprie file del consigliere comunale di Chieti Roberto Melideo e del consigliere comunale di Roccamontepiano Corradino Marinelli. Quanto alla scelta da parte del centrodestra del candidato presidente della Regione Abruzzo, secondo Cesa ''lo si avrà nel momento in cui ci sarà un programma da concordare e questo lo si farà nei prossimi giorni: ci si metterà tutti intorno a un tavolo e in base al programma si sceglie anche la persona giusta da candidare. La cosa seria da fare, per quanto ci riguarda come Udc, e pretenderemo questo, è aprire un tavolo sul programma e subito dopo parlare di nomi. Ci sono delle personalità anche all'interno dell'Udc in condizione di guidare questa regione, capaci di guidarla, perché no. Quindi apriremo un discorso serio, senza pregiudizio su nessuno, nessun pregiudizio sui nomi che stanno circolando, ma penso che la cosa seria da fare è scegliere un nome in base anche alle cose da realizzare"

Leggi Tutto »

Elezioni regionali, Legnini non esclude la candidatura

"In un momento difficile per il Paese e per l'Abruzzo si tratta di verificare se ci sono le condizioni per una iniziativa che vada oltre i vecchi e nuovi recinti politici e parli direttamente ai cittadini". A dirlo è l'ex presidente del Consiglio superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, che è intervenuto, a margine di un convegno sulla Ricostruzione che si è svolto all'Aquila, della possibilità di una sua candidatura alla presidenza della Regione per la coalizione di centrosinistra alle regionali del prossimo 10 febbraio. "Non e' stata assunta alcuna decisione. Io sto verificando se i vecchi ed i nuovi recinti della politica possono essere superati, se e' possibile immaginare una proposta politica che parli direttamente ai cittadini. Solo dopo tali verifiche, peraltro già in corso, assumerò una decisione che in ogni caso non potrà prescindere dal profilo istituzionale e di indipendenza che ho praticato in questi anni", ha sottolineato l'esponente del Partito Democratico non sciogliendo il nodo sulla sua discesa in campo chiesta all'unanimità dal centrosinistra. 

Leggi Tutto »

Sanità, 11 milioni di italiani rinunciano o ritardno le cure per le liste d’attesa

Sono più di 11 milioni gli italiani che addebitano a tempi di attesa troppo lunghi la loro rinuncia o il ritardo nell'effettuazione di una prestazione. E' vero soprattutto nelle regioni del Centro Italia e per gli anziani sopra i 65 anni. E sono 6,2 milioni i cittadini che dichiarano di aver rinunciato a una prestazione per motivi economici, soprattutto nelle regioni insulari e per le fasce di reddito più basse. Questo il quadro che emerge dal VI Rapporto dell'Osservatorio civico sul federalismo in sanità, presentato oggi da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, con il contributo non condizionato di Bristol-Myers Squibb, Janssen e Sanofi. Il report rivela anche che i tempi d'accesso tra pubblico e intramoenia sono davvero distanti: in Campania per una visita oculistica nel pubblico si attendono oltre i 100 giorni, quando nel canale intramurario la stessa prestazione è erogata entro 5 giorni; per una colonscopia nel Lazio si attendono 175 giorni, mentre in intramoenia soltanto 6 giorni; e ancora in Lombardia occorrono 98 giorni per un ecodoppler venoso nel pubblico e 4 giorni in intramoenia; in Veneto per un ecocardiografia l'attesa nel pubblico è di 95 giorni, mentre in intramoenia ci vuole appena una settimana. 

Quanto alle liste d'attesa, in ambito oncologico per un intervento per tumore al polmone si attendono circa 13 giorni in Basilicata e Valle d'Aosta, oltre 43 in Veneto e addirittura 61 giorni in Calabria. Per un intervento di tumore al seno i tempi migliori si registrano nella Provincia autonoma di Bolzano (16 giorni) mentre i tempi più lunghi sono in Valle d'Aosta (52). Per il tumore all'utero i tempi d'attesa variano tra gli 11 giorni nella Pa di Bolzano e i 34 del Lazio. Per le protesi d'anca la variabilità è ancora più marcata: si passa dai 28 giorni della Calabria ai 107 del Veneto. Per l'accesso alle chemioterapie si registrano tempi piuttosto contenuti in tutte le regioni, ma con punte significative di attese nel caso dell'Umbria dove si attendono anche 20 giorni. Nella P.a di Trento al contrario si registrano i tempi più bassi 4,5 giorni di attesa. Per un intervento di ernia inguinale i tempi più lunghi si registrano in Valle d'Aosta con 156 giorni d'attesa a fronte dei 31 della Sicilia e della Pa di Bolzano. Per l'accesso alla coronarografia i tempi più lunghi li troviamo in Pa di Bolzano (44 giorni) e Piemonte (39 giorni), a fronte dei 9 giorni in Abruzzo e 10 in Puglia. 

Leggi Tutto »