Primo Piano

Pil, nel quarto trimestre crescono leggermente i consumi

Nel quarto trimestre del 2018 crescono su base congiunturale sia i consumi (+0,1%) che gli investimenti fissi lordi (+0,3%) e ancora meglio fanno le esportazioni (+1,3%). Lo rileva l'Istat, spiegando che quindi la domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente, per +0,1 punti alla variazione del Pil. Invece, sottolinea, "la variazione delle scorte ha contribuito negativamente sottraendo 0,4 punti percentuali alla variazione del Pil". Sopra lo zero anche l'apporto della domanda estera netta (+0,2 punti). A  pesare sul Pil del quarto trimestre sono state le scorte: si è preferito attingere dai magazzini piuttosto che dare il via a nuove produzioni. Le altre componenti che si riflettono sul Prodotto interno lordo pur restando sopra la soglia dello zero nella maggior parte dei casi mostrano dei rallentamenti rispetto al passato. Lo stesso Istat parla di "una dinamica positiva molto moderata" per investimenti e consumi e di un "effetto negativo" derivante dalla contrazione delle scorte

Leggi Tutto »

Regione: accordo sulla nuova giunta

Raggiunta l'intesa nel centrodestra per la formazione della nuova Giunta regionale d'Abruzzo, un parto non indolore per l'abbandono della riunione da parte del coordinatore della civica Azione Politica, il patron di Humangest, Gianluca Zelli, contrariato per l'esclusione dall'esecutivo: all'Aquila, a palazzo Silone, sede della Regione, al termine di un summit durato oltre tre ore, tra il presidente, Marco Marsilio, ed i coordinatori dei partiti della coalizione, è stata trovata la quadra annunciata dallo stesso governatore di Fratelli d'Italia. L'assetto è di 4 assessori, tra cui il vice presidente e il posto di esterno, alla Lega, che con il suo 27,5 per cento e 10 consiglieri regionali eletti, avrà la maggioranza anche in Giunta, come chiesto senza tentennamenti dai vertici regionali e nazionali, tra cui lo stesso Matteo Salvini; un assessorato a ciascuno a Forza Italia (9,07 per cento e tre consiglieri), che avrà anche la presidenza del Consiglio regionale e il sottosegretario alla presidenza della Giunta, e uno a Fratelli d'Italia, che ha già il presidente. Si tratta quindi, come prevedibile, di una Giunta a trazione leghista, visto che i salviniani, alla luce delle elezioni del 10 febbraio scorso, sono da considerare gli azionisti di maggioranza della coalizione di centrodestra. Nella prossime ore saranno resi noti nomi e deleghe, domani Marsilio terrà una conferenza stampa. Fuori Azione politica (3,47 per cento e un consigliere) che aveva chiesto l'assessorato tecnico.

"Segnalo che la Regione ha solo sei assessori e lo considero un problema di funzionalità dell'ente". Così il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, parlando dell'insufficienza del numero degli assessori, sei, dopo aver trovato l'intesa con i partiti per la formazione della nuova giunta dopo la netta vittoria del centrodestra alle elezioni dello scorso 10 febbraio. "Una normale città ha nove o dieci, a volte, dodici assessori, le Regioni hanno un patrimonio sterminato di deleghe e competenze di un lavoro enorme da fare sul territorio vasto e nel rapporto con Roma dove quasi tutte le settimane gli assessori sono chiamati a presidiare i ministeri - ha spiegato ancora - Credo che a sole sei persone questo compito immane sia alla radice di tante disfunzionalità, quindi porrò questa riflessione al Consiglio alla prima seduta", ha concluso Marsilio.

"Abbiamo determinato la nuova giunta che darà all'Abruzzo il futuro che merita", ha annunciato il presidente Marsilio al termine della riunione alla quale hanno partecipato i deputati Giuseppe Bellachioma e Luigi D'Eramo, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore regionale del Carroccio, il senatore Nazario Pagano, coordinatore regionale di Forza Italia, Etelwardo Sigismondi, coordinatore dei meloniani, e Zelli, che ha lasciato l'incontro un'ora prima senza rilasciare dichiarazioni e scuro in volto per l'estromissione dall'esecutivo. "Ora dobbiamo solo determinare i dettagli su nomi e rispettive deleghe - ha aggiunto Marsilio - ma l'intesa politica c'è, la maggioranza c'è quindi abbiamo svolto un lavoro costruttivo, sereno e nelle prossime ore daremo anche i dettagli e vi farò sapere di una conferenza stampa, domani, in cui presenterò la giunta". "L'esecutivo sarà composto dal vice presidente della Lega più tre assessori, un assessore di Forza Italia e un assessore di Fratelli d'Italia, Forza Italia esprimerà il presidente del Consiglio e il sottosegretario alla presidenza e con questo pensiamo di aver trovato una giusta misura tra il rispetto degli equilibri sanciti dagli elettori e l'indirizzo politico che dobbiamo determinare con la nostra nuova giunta". A questo punto saranno sei i subentri tra i consiglieri regionali.

Leggi Tutto »

Elezioni amministrative, in Abruzzo al voto 99 comuni

Dopo le Regionali del 10 febbraio scorso l'Abruzzo si prepara ad un nuovo appuntamento elettorale. Il prossimo 26 maggio, in concomitanza con le elezioni europee, ben 99 comuni, su un totale di 305 andranno al voto per eleggere i nuovi Consigli comunali. In Provincia dell'Aquila saranno 7 i Comuni che  al voto; 51 in provincia di Chieti, 19 in provincia di Pescara e 22 in Provincia di Teramo. Tre i centri interessati al doppio turno: Pescara e Montesilvano in provincia di Pescara, Giulianova in Provincia di Teramo attualmente gestita da un Commissario. L'eventuale turno di ballottaggio è in programma per il 9 giugno. A Pescara, dove si concentrano le attenzioni maggiori degli osservatori politici, il sindaco uscente è Marco Alessandrini del Pd che dovrebbe essere nuovamente ricandidato anche se si discute proprio in questi giorni se per l'occasione possa arrivarsi ad un'unica candidatura dell'intera area di centrosinistra. A Montesilvano  invece situazione più confusa. Il sindaco uscente Francesco Maragno, di area Forza Italia, potrebbe far posto ad un rappresentante della Lega. A Giulianova, invece, si arriva al voto anticipato dopo le dimissioni del sindaco Francesco Mastromauro che a fine ottobre scorso aveva rassegnato le dimissioni per candidarsi alle regionali. 

Leggi Tutto »

Primarie, il Pd sceglie il nuovo segretario

Sono stati circa un milione e mezzo gli elettori che hanno votato alle primarie del Pd. Lo ha annunciato il presidente della Commissione congresso, Gianni Dal Moro nella sede nazionale del Pd. Dal Moro ha affermato che "l'affluenza è stata omogenea in tutto il territorio nazionale, senza sacche di difficoltà e con un leggero picco al centro-sud, in particolare nel Lazio e in Campania". Dal Moro ha anche detto che intorno alle 23 dovrebbero essere diffusi dati relativi al 30% dei votanti, in grado di indicare una proiezione attendibile.

“L'ottimo dato sull'affluenza, nazionale e locale, dimostra che il Partito Democratico ha ancora molto da dire e da dare all'Italia e all'Abruzzo”. Con queste parole il Segretario regionale del Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino interviene per commentare le primarie che si sono svolte nella giornata di oggi.

“Il popolo Dem ha risposto al nostro appello con decisione e fermezza, ribadendo, se ce ne fosse bisogno, che il Pd è ancora in grado di incarnare quei valori e quei principi in cui si riconosce il centrosinistra – ha aggiunto Di Sabatino -. Questa partecipazione mostra che, quelle di oggi, non erano solo votazioni per eleggere un Segretario, ma era un voto per il futuro della nostra regione e del nostro Paese. Ringrazio tutti i volontari e gli attivisti che si sono impegnati per garantire che questa festa della democrazia si svolgesse nel migliore dei modi, in totale correttezza, e tutte le persone che si sono recate nei seggi, dando un nuovo stimolo e un più forte impulso alla nostra azione politica”.

Leggi Tutto »

Pd, Nicola Zingaretti è il nuovo segretario

Nicola Zingaretti é il nuovo segretario del Pd grazie al grande risultato conquistato nel voto popolare delle primarie: con un'affluenza oltre il milione e settecentomila votanti, il governatore del Lazio ha ottenuto circa il 70 per cento, oltre un milione di preferenze, largamente al di sopra della maggioranza necessaria del 50% più uno. "Un risultato straordinario, più votanti delle ultime primarie - esulta Zingaretti -. Viva la democrazia italiana!". Primarie per l'Italia, le aveva ribattezzate. "Non sarò un capo, ma il leader di una comunità - dice nel primo discorso in mezzo alla festa dei suoi a Roma -. Grazie all'Italia che non si piega e che vuole arginare un governo illiberale e pericoloso". Zingaretti dedica la vittoria a Greta, la ragazza svedese che lotta contro i cambiamenti climatici, ai poveri e ai giovani disoccupati. Promette un Pd inclusivo, "aperto a una nuova alleanza" di centrosinistra. "I delusi sono tornati e torneranno", assicura, "stavolta non possiamo deluderli". La sua leadership viene riconosciuta da tutti i big del partito, a iniziare dagli altri candidati. Roberto Giachetti, terzo con il 12% ufficioso, chiama Zingaretti e si complimenta. "Altro che macerie", dice sottolineando l'alta partecipazione. "Buon lavoro Segretario!- twitta Maurizio Martina, intorno al 18% -. Da oggi sempre più #fiancoafianco nel PD per l'Italia". "Quella di Nicola Zingaretti è una vittoria bella e netta. Adesso basta col fuoco amico - lo saluta Matteo Renzi, il convitato di pietra -: gli avversari politici non sono in casa ma al Governo". L'ultima volta, per la rielezione di Renzi, avevano partecipato alle primarie circa 1,8 milioni di persone, ma era un altro Pd e l'affluenza di oggi non era scontata. I maggiorenti del partito hanno votato nelle rispettive città: tra i candidati, Zingaretti e Giachetti a Roma, Martina a Bergamo. Renzi, ultimo a essere eletto, ha votato a Firenze andando al seggio in vespa. A Roma ha votato Paolo Gentiloni, che con Zingaretti potrebbe diventare presidente del Pd e forse anche candidato premier. 

 

Leggi Tutto »

Cresce l’attesa agli sportelli pubblici

L'attesa agli sportelli pubblici continua ad aumentare, sebbene da qualche anno informazioni, chiarimenti, tanti moduli e altrettanti certificati possono essere esaminati o scaricati da casa o dall'ufficio utilizzando il cellulare o il computer. E a livello territoriale le situazioni piu' difficili si registrano nel Centro-Sud. E' quanto sottolinea la Cgia, evidenziando che rispetto a 20 anni fa, nel 2017 (ultimo dato disponibile) la coda davanti agli sportelli delle Asl e' idealmente aumentata di 19 persone, mentre quella che ipoteticamente ci troviamo di fronte all'ufficio anagrafe del nostro Comune di residenza e' cresciuta di 13. L'elaborazione, eseguita dall'Ufficio studi della Cgia su dati Istat, e' stata possibile grazie alla periodica indagine condotta dall'Istituto di statistica su persone maggiorenni che si sono recate agli sportelli della nostra Pubblica amministrazione e hanno atteso piu' di 20 minuti. 

I risultati, sottolinea la Cgia, sono "impietosi" e dimostrano inequivocabilmente che la velocita' di risposta di alcuni front office pubblici e' lentissima. Nel 2017 su 100 intervistati 52,7 hanno dichiarato di aver atteso oltre 20 minuti davanti allo sportello di una Asl, il 56 per cento in piu' rispetto a quanti si erano trovati nella stessa situazione nel 1997. Sono 23,8 su 100, invece, gli intervistati due anni fa dall'Istat rimasti in lunga attesa di fronte allo sportello di un ufficio anagrafe; il 126,7 per cento in piu' di 20 anni prima. A livello territoriale le situazioni piu' difficili si registrano nel Centro-Sud: presso gli sportelli delle Asl i tempi d'attesa piu' lunghi si sono verificati in Calabria, in Basilicata e in Puglia. Le attese in coda agli uffici anagrafe, invece, si sono fatte sentire in particolar modo nei Comuni ubicati nel Lazio, in Sicilia e in Puglia. Tra le realta' regionali piu' virtuose notiamo, in entrambi i casi, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Valle d'Aosta. La regione piu' efficiente d'Italia e' il Trentino Alto Adige. I ritardi e le inefficienze della Pubblica amministrazione, comunque, non sono ascrivibili solo alla cattiva organizzazione della stessa. 

Se la situazione delle famiglie e dei lavoratori autonomi e' decisamente peggiorata, le cose non vanno meglio nemmeno per le imprese, in particolar modo per quelle di piccole dimensioni che pagano piu' delle altre i costi dell'inefficienza della nostra macchina pubblica. Sempre da una elaborazione dell'Ufficio studi della Cgia su dati della Banca Mondiale (Doing Business 2019), emerge che nel nostro Paese sono necessari 228 giorni per ottenere tutti i permessi/certificati/pratiche necessari per costruire un fabbricato ad uso produttivo, contro i 186 della media dell'Area euro. In buona sostanza in Italia sono necessari mediamente 42 giorni in piu'. Per pagare le tasse, invece, gli imprenditori italiani "perdono" 238 ore, ovvero quasi un mese di lavoro. Nei paesi dell'Area euro occorrono "solo" 147 ore all'anno, praticamente 11 giorni in meno che da noi. La situazione piu' "pesante", infine, si verifica quando un imprenditore e' costretto a rivolgersi al tribunale per la risoluzione di una disputa commerciale. Se il tribunale di Roma impiega 1.120 giorni (poco piu' di 3 anni) per definire la controversia, la media riferita ai tribunali delle capitali europee e' di 661 giorni, ben 459 in meno.

Leggi Tutto »

Rapporto Defict/Pil scende al 2,1% nel 2018

Nel 2018 il debito pubblico italiano è salito al 132,1% del Pil contro il 131,3% del 2017. E' il calcolo dell'Istat in base alle nuove stime sul prodotto interno lordo e ai dati dell'ultimo bollettino di finanza pubblica di Bankitalia. A dicembre scorso il governo aveva previsto per il 2018 che il debito si attestasse al 131,7% del Pil.

Nel 2018 l'indebitamento netto si e' attestato stato al 2,1% del Pil, a fronte del 2,4% registrato nel 2017. Il governo aveva stimato un deficit pari all'1,9% del Pil per l'anno.

Nel 2018 il Pil ai prezzi di mercato e' stato pari a 1.753.949 milioni di euro correnti, con un aumento dell'1,7% rispetto all'anno precedente. In volume il Pil e' aumentato dello 0,9%. Lo rileva l'Istat rivedendo al ribasso la stima precedente del +1%.

Leggi Tutto »

Sondaggio EmG-Acqua, Lega primo partito, M5S ancora in calo

Se si votasse oggi la Lega sarebbe il primo partito, seguito dal Movimento cinque stelle. Il 31,2% degli intervistati ha infatti risposto che se si votasse oggi voterebbe per il partito guidato da Salvini (in rialzo dello 0,5% rispetto alla settimana scorsa), il 23,8% ha risposto che voterebbe per i Cinque stelle, percentuale in calo dell'1% rispetto alla rilevazione di una settimana fa. Queste le rilevazioni di un sondaggio   Emg Acqua presentato oggi ad Agorà. In totale le intenzioni di voto dei partiti di governo raggiungono il 55%. Stabili le opposizioni di centrodestra: Forza Italia 10,7% (+0,4% rispetto a una settimana fa), Fratelli d'Italia 5% (-0,2%) stabile come Noi con l'Italia 0,6% (-0,1%). Se si votasse oggi il Pd raggiungerebbe il 18,2% delle preferenze, in risalita dello 0,3% rispetto alla settimana scorsa. Stabili le opposizioni di centrosinistra: Più Europa - CD con Bonino 3%. Altri partiti fra cui Mdp, Si, Verdi raggiungono il 4%. Potere al popolo è all'1,6%. Criteri seguiti per la formazione del campione: Campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne per sesso, età, regione, classe d'ampiezza demografica dei comuni Metodo di raccolta delle informazioni: Rilevazione telematica su panel Numero delle persone interpellate, universo di riferimento, intervallo fiduciario: Universo: popolazione italiana maggiorenne; campione: 1.603 casi; intervallo fiduciario delle stime: ±2,4%; totale contatti: 2.000 (tasso di risposta: 80%); rifiuti/sostituzioni: 397 (tasso di rifiuti: 20%). Periodo in cui è stato realizzato il sondaggio: 26 febbraio 2019

Leggi Tutto »

Reddito di cittadinanza, Marsilio: il rischio è che l’onere pesi sulle Regioni

"Sono molto preoccupato, tra l'altro faccio parte di un partito politico che ha votato contro questo provvedimento che, anche per una certa improvvisazione, rischia possa avere effetti negativi sulle regioni". Lo ha riferito relativamente al reddito di cittadinanza il neopresidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a margine dei lavori della Conferenza delle Regioni. "Il tema è che per fare propaganda e redistribuirlo - ha aggiunto - possa far pesare sulle Regioni un onere che poi sarà difficile ottemperare perché almeno a oggi non ci sono le risposte chiare su come potrà funzionare il meccanismo e su come i centri per l'impiego potranno fare fronte all'enormità della mole di lavoro che gli potrà essere richiesto". Sul suo debutto in Conferenza delle Regioni Marsilio ha affermato: "è un luogo importante per il confronto, penso che debba essere valorizzata la presenza della nostra regione perchè è il luogo dove spesso si decidono partite importanti per i nostri cittadini e quindi è mia intenzione presidiare questo luogo con molta attenzione, sia personalmente che con i nostri assessori, e far sentire la presenza dell'Abruzzo nel rapporto con lo Stato".

Leggi Tutto »

Ance, Negli ultimi undici anni l’Italia ha perso 69 miliardi di investimenti in costruzioni

"Negli ultimi undici anni l'Italia ha perso 69 miliardi di investimenti in costruzioni (-35,1%). Nessun altro Paese al mondo ha fatto peggio". Sono i dati diffusi dall'Ance, associazione nazionale costruttori edili, nell'osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni. "Sono 620.000 i posti di lavoro persi nell'edilizia dall'inizio della crisi", aggiunge l'ance, "un'emorragia che non si arresta. Anche nei primi 9 mesi del 2018, infatti, le Casse edili evidenziano una diminuzione dello 0,3% dei lavoratori iscritti e dello 0,9% del numero di ore lavorate. Una dinamica in linea con quanto evidenziato dall'Istat che, nello stesso periodo, segnala una riduzione dell'1,5% nel numero di occupati". Sempre piu' "drammatica" la situazione delle imprese: dal 2008 sono 120.000 quelle che hanno chiuso i battenti.

Leggi Tutto »