Primo Piano

L’Abruzzo ricorda la tragedia dell’hotel Rigopiano

A Rigopiano il tempo si e' nuovamente fermato e il pensiero e' volato al 18 gennaio di un anno fa, quando il resort venne spazzato via da una valanga e 29 persone, fra clienti e personale dell'hotel, persero la vita. I familiari delle vittime, raccolti nel silenzio, di fronte a cio' che resta del resort, hanno ricordato i propri cari e quei momenti terribili, deponendo fiori e raccogliendosi in preghiera. Una cerimonia intensa e ricca di commozione, alla quale ha partecipato anche uno dei superstiti Giampaolo Matrone, gli abitanti di Farindola e monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne: "Concedi il riposo eterno - ha detto il vescovo - ai fratelli e alle sorelle che hanno lasciato la vita terrena. Il sole che splende oggi si e' appannato nel cuore di tutti coloro che sono qui, per questo Signore ti chiediamo di ridarci ora questo sole e concedere la pace eterna a coloro che non sono piu' tra noi". Con il suono del silenzio si e' aperta a Rigopiano alle 9.48 la cerimonia di deposizione di una corona davanti l'ingresso di quello che resta del Resort di Rigopiano di Farindola, alla presenza dei parenti delle 29 vittime, di diversi cittadini e delle autorita' civili e militari. Di fronte al monumento che ricorda la tragedia di un anno fa. 

"Quando ci sono morti tragiche, se ci sono responsabilita', vanno accertate, ma noi non possiamo rimanere schiacciati sotto il peso del dolore, dobbiamo affrontarlo e andare al di la' del dolore, a questo serve la fede". In una Chiesa gremita monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, ha celebrato a Farindola la messa di commemorazione delle 29 vittime della tragedia di Rigopiano. "Chissa' quante volte - ha detto Valentinetti durante l'omelia - da quel 18 gennaio ad oggi, ci siamo ripetuti, vi siete ripetuti, ma perche' quella valanga nessuno l'ha fermata? Perche' la mano potente di Dio non l'ha fermata. A questa domanda non c'e' una risposta perche', purtroppo, mi sono scontrato con la morte, cosi' come vi ci siete scontrati voi. Pensate a me che ho dovuto celebrare i funerali dei 27 bambini morti sotto la scuola di San Giuliano di Puglia. Ero diventato vescovo da due anni e vi assicuro che, forse, rimarra' il funerale piu' difficile della mia vita. Anche allora mi sono chiesto perche' la casa difronte alla scuola non e' crollata e la scuola invece si'. C'e' una sola risposta possibile: umanamente, la solidarieta' umana che possiamo esprimerci e sentire fortemente tra di noi. Una solidarieta'' umana che - ha sottolineato il vescovo - ci deve far sentire una cosa sola, un cuore ed un'anima sola, perche' tutti sono morti drammaticamente. Ma poi c'e' anche una risposta di fede, una fede forte e potente. La fede non serve per poter dire a Dio non far succedere questo o quello. La vita ci insegna che 27 bambini sono morti, 29 persone sono morte e tre persone l'altro ieri sono morte in una fossa mentre lavoravano. Le tragedie umane sono purtroppo tragedie che sperimenteremo sempre. La fede serve ad attraversare il dolore, la sofferenza e anche la morte perche' la morte l'attraverseremo"

Il sole che in questo anno si e' oscurato nel cuore di tanti, deve tornare a risplendere, come questa giornata di sole. Se volete bene a questi figli e figlie, a questi fidanzati e fidanzate, a queste mamme e a questi papa', se volete farli riposare in pace, ricominciate a far risplendere il sole dentro i vostri cuori. E fate risplendere anche il messaggio della prima lettura: l'amicizia e la fraternita' al di la' di tutto'"

 "E' una giornata particolare. E' l'anniversario di una tragedia che ha colpito non soltanto me personalmente e il mio paese, ma l'intera opinione pubblica italiana. Cercheremo di viverla come meritano di essere ricordate le 29 vittime affinche' non si dimentichi e affinche' tragedie del genere non si ripetano piu'". Cosi l'ex sindaco di Farindola, Massimiliano Giancaterino, che nella tragedia dell'hotel Rigopiano ha perso il fratello , Alessandro, capo cameriere del resort. Giancaterino partecipera' alla commemorazione delle 29 vittime, ad un anno dalla tragedia. Alle 9.45 i parenti si raduneranno in preghiera davanti ai resti dell'Hotel e, dopo aver deposto dei fiori, parteciperanno ad una messa alla Chiesa di Farindola. "L'auspicio - ha aggiunto Giancaterino - e ' che si continui a parlare della tragedia affinche' si arrivi alla ricostruzione esatta del fatto storico e giudiziario e affinche' si mettano in campo gli accorgimenti utili per evitare il ripetersi di tali eventi luttuosi in altri luoghi" . Giancaterino, che e' uno dei 23 indagati nell'inchiesta della Procura di Pescara, ha preferito non parlare della vicenda giudiziaria, ma ha sottolineato di aver fiducia nell'operato della magistratura. "Bisogna attendere - ha detto - il lavoro della magistratura perche' la giustizia sara' implacabile"

"Mi sento miracolato. Non sappiamo cosa abbiamo fatto noi per meritare questo, cosa dovrei fare per ripagare tutto questo bene che mi e' venuto addosso". Parla Giampiero Parete, il cuoco che lancio' l'sos, scampato alla tragedia di Rigopiano, quel 18 gennaio di un anno fa, insieme alla moglie e ai due figli. "Ho vissuto l'ultimo giorno dei 29 angeli. E' difficile da dimenticare, sto sempre con il pensiero a loro", ha detto Parete all'uscita dalla chiesa di Farindola dopo la messa per commemorare le 29 vittime. 

"Sono qui - ha aggiunto Giampiero Parete - perche' voglio stare insieme ai parenti delle vittime. Voglio ricordare insieme a loro tutto quel dolore che abbiamo vissuto". Parete torna a quei drammatici momenti, quando lui, che era uscito per prendere dei medicinali in macchina, e il tuttofare dell'hotel Fabio Salzetta, che tra le macerie ha perso la sorella e ha aiutato i soccorritori a indirizzare gli interventi di salvataggio, si sono trovati soli nella tormenta con l'hotel alle spalle inghiottito dalla valanga. Parete dice di non ricordare molto di quel pomeriggio del 18 gennaio: "In quegli attimi cosi' concitati ero sotto shock, ricordo e non ricordo quella sera. Pero' abbiamo fatto tantissime telefonate per far si' che ci venissero a salvare". A proposito di come e' cambiata la sua vita e quella della sua famiglia, il cuoco ha detto: "Associamo la neve al pericolo e pure i miei figli lo fanno con gli alberghi". 

"Il dolore e' incancellabile. Si puo' attenuare un po' in alcuni momenti della giornata ma in altri torna indietro come un macigno. Ora pero' ci aspettiamo che qualcuno inizi a dire: forse non ero la persona giusta al posto giusto. Non dico una ammissione di colpevolezza perche' sarebbe troppo, pero' qualcuno che dica: non ho fatto abbastanza. Il mio lavoro l'ho fatto con superficialita'. Questo si'". Queste le parole del presidente del Comitato Vittime di Rigopiano Gianluca Tanda, che quel 18 gennaio ha perso il fratello Marco. Gianluca ha voluto ringraziare l'Abruzzo per l'affetto dimostrato oggi, ad un anno dalla tragedia: "Abbiamo visto oggi molto affetto vicino a noi. Questa era la giornata che chiedevamo: tanto amore. E' questo che meritavano quelli che non ci sono piu' e penso che a loro sia arrivato qualcosa su. Oggi sono venuti in tanti. Molti purtroppo sono rimasti fuori dal palasport di Penne, ma abbiamo allestito un maxi schermo. La nostra paura oggi era quella di essere solo noi parenti. Di essere stati dimenticati e invece la popolazione ci e' oggi vicina e crediamo che ci sara' vicina ancora per tanto tempo". 

 Nel giorno della commemorazione per la tragedia di Rigopiano, i dipendenti della societa' Tua hanno voluto ricordare il collega Piero Di Pietro, tra le 29 vittime assieme a sua moglie Barbara Nobilio, intitolandogli la sala riunioni della Divisione Gomma di Pescara. L'iniziativa e' stata proposta da Antonio Montanaro, direttore della Divisione Gomma, che con i suoi collaboratori, ha voluto ricordare l'amico e collega. Alla cerimonia, che si e' tenuta in forma privata, hanno partecipato le figlie di Piero e Barbara, Federica e Fabrizia, i fratelli e la sorella di Piero, la sorella di Barbara, le madri delle due vittime, i dirigenti e tanti colleghi. La targa e' stata scoperta dalle figlie Federica e Fabrizia. Piero Di Pietro, per trent'anni, si e' occupato di movimento e di traffico prima nella ex Arpa e, successivamente, in Tua Spa. "Un uomo concreto, di poche parole, ma con la grande capacita' di giungere al sodo senza troppi giri di parole, insofferente ai compromessi - dice Montanaro. Tua, con la scomparsa di Piero ha perso un collaboratore affidabile, prezioso e, per tantissimi, un amico ed un grande uomo". Il direttore generale di Tua Spa, Giuseppe Alfonso Cassino, ha ricordato il rigore di calciatore di alto livello e poi di allenatore che, Di Pietro, con eguale tensione morale, serieta' e caparbieta' aveva trasposto nella sua attivita' professionale. "L'iniziativa di intitolare la sala riunioni a Piero serve a mantenere ancora piu' vivo il legame che ci legava a lui prematuramente scomparso e sulla quale "nessuna neve potra' mai cadere a coprirne il ricordo", afferma Cassino citando alcune parti della canzone composta per commemorare le vittime di Rigopiano 'Dove la neve non cade'. "Tua ha voluto essere la seconda famiglia per le figlie Federica e Fabrizia e, con l'inaugurazione della sala riunioni intestata a Di Pietro - prosegue il dg di Tua Spa - perpetuare la memoria del collega e con essa quello che egli, con il suo comportamento, ha saputo testimoniare, in famiglia come nel lavoro, nella societa' come nello sport"

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Istat, nel I semestre 2017 +11,7% permessi costruzione nuove case

Nel primo semestre del 2017 i permessi per la costruzione di nuove abitazioni residenzali sono cresciuti dell'11,7%, con un incremento dell'11,8% della suoerfice utile abitabile. Bene anche la parte non residenziale (+37,7% la superficie non residenziale). Lo rileva l'Istat. Nel secondo trimestre, in particolare, si rileva un significativo incremento congiunturale del numero di abitazioni in nuovi fabbricati residenziali (+7,8%), che rafforza i segnali di crescita già rilevati nei primi tre mesi (+3,5%). La superficie in fabbricati non residenziali, dopo il forte aumento registrato nel primo trimestre (+20,2%), nel secondo subisce invece una flessione (-4,7%). Il numero di abitazioni rilevato per i nuovi fabbricati aumenta, in termini tendenziali, del 9,5% nel primo trimestre 2017 e del 13,6% nel secondo. Una dinamica sostanzialmente analoga contraddistingue la superficie utile (rispettivamente +12,3% e +11,4%). Dopo la fase di contrazione rilevata, in media, nel 2016, anche l'edilizia non residenziale torna, nel 2017, a crescere con variazioni tendenziali molto elevate: +49,8% nel primo trimestre (dato influenzato dal valore particolarmente basso dell'indicatore nel primo trimestre 2016) e +28,1% nel secondo.

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Terremoto, bando da 6,7 milioni per i progetti di rilancio zone delle colpite 

Ammontano a 6,7 mln di euro le donazioni di lavoratori e aziende per i terremoti del Centro Italia: il fondo cosi' costituito sara' messo a bando nei prossimi mesi per attivare progetti con l'obiettivo di sostenere e rilanciare iniziative pubbliche, associative e imprenditoriali utili alla ripresa dell'economia e al miglioramento dei servizi alle persone nelle zone colpite dai terremoti. A renderlo noto, in una nota congiunta, i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Confindustria dell'Aquila e di Teramo. La solidarieta' verso le vittime e i territori coinvolti si e' tradotta nelle donazioni che hanno permesso di costituire un fondo di 6,7 milioni che sara' utilizzato tramite un avviso di finanziamento, gia' pubblicato a fine dicembre e grazie al quale le proposte ricevute saranno raccolte e valutate. Dopo l'esame delle proposte arrivate entro il termine di scadenza del bando (19 febbraio 2018) e che saranno valutate entro il 12 marzo, si firmeranno velocemente (entro il 1 aprile) le convenzioni relative all'attuazione dei progetti approvati. L'avviso di finanziamento mira direttamente al comparto sociale e comunitario degli enti territoriali, promuovendo il tessuto operativo delle piccole e medie imprese (e dei loro lavoratori) che caratterizzano le attivita' produttive delle regioni colpite dal sisma iniziato nel 2016. Il prossimo 24 gennaio, alle ore 10, presso la sede della Provincia di Teramo si terra' un info-day di approfondimento sui contenuti del bando alla presenza del Comitato Sisma Centro Italia. 

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Vasta operazione antidroga dei carabinieri di Pescara

E' stata smantellata a Pescara dai carabinieri un'organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione, denominata "Sparta", ha portato a 14 arresti (13 in carcere e 1 ai domiciliari), di cui tre sono ancora da eseguire. Nel corso dell'attivita' del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Pescara, che ha preso il via nell'ottobre del 2015, sono stati eseguiti anche 6 arresti in flagranza di reato. In totale sono 45 gli indagati, tra cui tre minorenni. Nel corso delle indagini e' stata sequestrato oltre 1,5 kg di droga (cocaina, marijuana e hashish). Il giro di affari e' di circa un milione di euro, con 10 kg di droga smerciata. La centrale dell'attivita' di spaccio e' stata individuata nei quartieri Rancitelli e San Donato e fa capo alla famiglia di origine Rom Spinelli.

I carabinieri hanno accertato decine e decine di episodi di cessione di droga. Due i canali di approvvigionamento: albanese e criminalita' meridionale. Gli arresti e le perquisizioni odierne (28) hanno interessato Pescara e le province di Bari, Reggio Calabria, Roma, Napoli e Chieti. Impiegati 150 carabinieri, le Unita' cinofile e l'elicottero. L'ordinanza di custodia cautelare e' stata emessa dal gio del Tribunale di Pescara Nicola Colantonio, su richiesta del pm Andrea Papalia. I dettagli dell'operazione sono stati illustrati, stamane, nel corso di una conferenza stampa dal comandante die carabinieri di Pescara, Colonnello Marco Riscaldati, dal maggiore Massimiliano Di Pietro e dal colonnello Gaetano La Rocca. 

Le indagini hanno preso il via dall'attivita' di monitoraggio del territorio e dagli accertamenti su persone dedite alla commissione di rapine a distributori di carburante "i cui proventi venivano impiegati per acquistare droga". Secondo i carabinieri, uno dei due canali di approvvigionamento della droga faceva capo ad un calabrese, sfuggito all'arresto perche' latitante da diversi mesi. In via Rio Sparto e in via Lago di Capestrano era stata creata una vera e propria centrale di spaccio. Gli investigatori hanno infatti rilevato un via vai continuo di clienti, appartenenti a tutte le fasce di eta' e ceto sociale. L'organizzazione utilizzava anche un collaudato sistema di "vedette", che vigilava sull'eventuale arrivo delle forze dell'ordine . Da queste postazioni, inoltre, venivano filtrati e selezionati i clienti. "Con questa operazione - ha commentato il colonnello Riscaldati - crediamo di aver inferto un duro colpo all'attivita' di spaccio di droga nella citta' di Pescara, che si conferma importante centro di smercio, e provincia. Nel 2017 - ha sottolineato - come Arma dei Carabinieri di Pescaraabbiamo arrestato oltre 80 persone, sequestrando in totale oltre 40 kg di droga. Questo vuol dire che a Pescara circola droga, con un consumo consistente anche nella provincia". 

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Coldiretti, rialzo euro massimi pesa su export del made in Italy

 "Con il rialzo dell'euro ai massimi e' allarme per le esportazioni Made in Italy nelle aree di scambio del dollaro, a partire dagli Stati Uniti dove nel corso del 2017 si e' registrato un aumento complessivo del 9% per un importo record di circa 40 miliardi di euro". E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento al tasso di cambio dell'euro che ha raggiunto nei confronti del dollaro il livello massimo da tre anni dopo l'accordo politico per il Governo in Germania. Gli Stati Uniti - precisa la Coldiretti - sono di gran lunga il principale mercato di riferimento per il Made in Italy fuori dall'Unione Europea con un impatto rilevante anche per l'agroalimentare. Le esportazioni di cibo e bevande dall'Italia sono aumentare del 6% nel 2017 per un totale di circa 4 miliardi di euro, il massimo di sempre. Gli Usa si collocano al terzo posto tra i principali italian food buyer dopo Germania e Francia, ma prima della Gran Bretagna. Il vino - conclude la Coldiretti - risulta essere il prodotto piu' gettonato dagli statunitensi, davanti a olio, formaggi e pasta". 

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Credito in Abruzzo, -7% all’artigianato 

Ancora una volta Abruzzo agli ultimi posti in Italia in materia di credito all'artigianato: i prestiti alle imprese del settore, al 30 giugno 2017, sono calati dell'7% (-5,8% in Italia), cioe' 65 milioni di euro in meno, rispetto allo stesso mese del 2016, dato che colloca la regione al quartultimo posto della graduatoria nazionale. L'ammontare totale del credito concesso all'artigianato in Abruzzo e' pari a 871 milioni di euro. E' quanto emerge da un approfondimento che Confartigianato Abruzzo ha condotto su un'indagine del Centro studi della Confederazione nazionale. Dall'analisi dei dati emerge che il trend congiunturale e' in peggioramento. Il dato di giugno, infatti, e' solo l'ultimo di una serie di cifre con segno meno: nel 2015 -7% a marzo, -8% a giugno, -8,1% a settembre e -4,5 a dicembre; nel 2016 -8,6% a marzo, -8% a giugno, -7,3% a settembre, -8,4% a dicembre; nel 2017 -5,9% a marzo e -7% a giugno. A livello territoriale, l'ultimo capoluogo di provincia abruzzese a comparire nella classifica e' Chieti che, con il -5,7%, si ferma al 74esimo posto della graduatoria nazionale (credito concesso pari a 247 milioni di euro); poi ci sono Teramo (-9,9%, 69esima posizione; 231 mln) e Pescara (-4,8%, 66esima posizione; 210 mln). Seppur con il segno meno (-7,4%), leggermente migliore la situazione nella provincia dell'Aquila, che arriva al 17esimo posto (credito concesso pari a 182 milioni di euro).

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Sondaggio Demopolis, M5S primo partito

Il Movimento 5 Stelle è il primo partito nel Paese. È quanto emerge dal Barometro Politico dell'Istituto Demopolis, condotto per Otto e Mezzo (La7) a poco più di 50 giorni dal voto. Se si votasse oggi per la Camera, otterrebbe il 29,2%, staccando di oltre 5 punti il Partito Democratico, in ulteriore calo al 23,5%.  Forza Italia avrebbe il 15,6%, la Lega il 13,8%. Liberi e Uguali, guidata da Pietro Grasso, si fermerebbe al 6,5%; Fratelli d'Italia al 5%. Sotto la soglia del 3%, le altre liste minori. Con la legge Rosato torna ad assumere un peso non marginale la forza delle coalizioni, che si contenderanno il 37% dei seggi nella quota uninominale. L'area di Centro Destra non sembra pagare le recenti frizioni tra Salvini e Berlusconi e supera oggi il 36%. Il Movimento 5 Stelle, guidato da Di Maio, sfiora il 30%. Sul terzo gradino del podio, al 27%, il Centro Sinistra, che ruota intorno al PD di Renzi ed agli alleati minori: la lista Civica Popolare di Beatrice Lorenzin, Più Europa di Emma Bonino, Insieme e SVP. Prima della definizione delle candidature nei collegi, Demopolis ha misurato il peso della coalizione di Centro Sinistra nelle macro aree geografiche del Paese. Al 26% nel Nord, al 35% nelle cosiddette Regioni Rosse, in linea col dato nazionale al Centro, ma in flessione nel Sud e nelle Isole, dove appare per il momento più forte il consenso al Centro Destra e al M5S

Secondo l'analisi dell'Istituto diretto da Pietro Vento, con le attuali stime di voto, anche la coalizione più forte resterebbe oggi al di sotto della maggioranza assoluta, necessaria per dar vita ad un nuovo Governo dopo la chiusura delle urne. È una percezione diffusa nell'opinione pubblica e che non favorisce la partecipazione al voto: si recherebbe oggi alle urne il 62% degli elettori. 5 milioni in meno rispetto alle Politiche del 2013, quando votò il 75%. 18 milioni di italiani resterebbero a casa. A prevalere tra le ragioni del non voto è - per 6 italiani su 10 - la delusione verso i partiti votati precedentemente; la maggioranza assoluta, il 53% dei cittadini intervistati da Demopolis, sostiene che la politica non sia più in grado di incidere sulla vita reale dei cittadini e delle famiglie nel nostro Paese.

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M5S: Più di 4mila iscritti alla tre giorni di Pescara

Sono "oltre 4mila" le persone che hanno inviato il modulo per partecipare alla tre giorni organizzata a Pescara dal M5S per illustrare - e istruire i candidati e attivisti - il programma di governo del Movimento. Completati anche tutti gli eventi che che si succederanno all'Aurum della citta' abruzzese dove e' prevista la partecipazione di Luigi Di Maio, Davide Casaleggio e di tutti I big del M5S. I corsi di formazione sono divisi a seconda dei settori del programma del M5S e sono previsti anche interventi di personalita' esterne al Movimento. Si partira' la mattina del 19 gennaio per una tre giorni che si concludera' domenica pomeriggio e per la quale l'obiettivo dei vertici e' aver terminato la scrematura delle circa 15mila auto-candidature arrivate per le parlamentarie. Nell'OpenDayRousseau di Pescara previsto, inoltre, uno spazio ad hoc per i Comuni amministrati dal M5S

"Le tantissime partecipazioni che abbiamo raccolto per il Villaggio Rousseau sono una splendida notizia. E' la prima volta che organizziamo un appuntamento di formazione cosi' grande: avremmo circa 1400 persone ogni giorno per approfondire tutti gli aspetti del programma di governo del MoVimento 5 Stelle. Abbiamo diviso in otto gruppi i portavoce che hanno seguito il programma, cosi' da avere all'interno dei tre giorni circa trenta momenti di approfondimento su programma, enti locali e Rousseau stesso". Cosi' Enrica Sabatini, coordinatrice degli Open Day Rousseau e fra gli organizzatori del Villaggio Rousseau, in programma a Pescara fra il 19 e il 21 gennaio

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D’Alfonso: mi candido se conviene all’Abruzzo

"So che il mio partito, a livello nazionale e regionale, sta valutando di chiedermi la candidatura. Io sono fermo a quello che ho dichiarato anche prima di Natale: sono contento di fare il presidente della Giunta regionale, lo voglio fare fino alla fine e chi mi chiede di candidarmi al Senato, quindi alle politiche, mi deve spiegare qual e' la convenienza per l'Abruzzo e gli abruzzesi. Accettero' a queste condizioni". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, circa la sua candidatura alle politiche, rispondendo a una domanda dei giornalisti a margine della riunione dell'esecutivo abruzzese che ha dato l'ok al conferimento dei rifiuti della Capitale in Abruzzo. "So che mi verra' specificato questo dal Partito; sono in attesa" ha concluso D'Alfonso. 

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Rifiuti di Roma in Abruzzo, D’Alfonso verso il sì per 3 mesi

"Sulla domanda di conferimento di rifiuti indifferenziati noi siamo orientati a dare tre mesi di accoglimento". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in un' intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, in merito alla questione dei rifiuti a Roma. "Dallo stato attuale dei documenti - ha aggiunto D'Alfonso - mi risulta che c'e' una richiesta da parte dell'Ama, l'azienda municipale di Roma, e a fronte di questa ho fatto partire l' 8 di gennaio una richiesta di dati riguardante quattro elementi: quali sono le quantita', qual e' il lasso di tempo per il quale serve questa prova di naturale collaborazione istituzionale, qual e' il ritmo dei trasporti quotidiani ad opera dei camion perche' mi va impattare sulla viabilita' minore e infine qual e' la spinta riorganizzativa del ciclo dei rifiuti a Roma per cercare di capire quanto puo' durare la loro questione e la nostra solidarieta'. Noi abbiamo premura nell'aiutare la Capitale perche' non e' soltanto una grande citta' con straordinari cittadini ma e' la parte piu' importante della locazione turistica e culturale dell'Italia. Noi domani abbiamo la Giunta regionale e per domani mi aspetto che arrivino questi elementi semplici. Al momento non abbiamo assolutamente avuto risposte. Questa mattina ci sono dei contatti tra le strutture tecniche per consentire quella che nell'attivita' amministrativa si chiama istruttoria". "Non ho avuto un riscontro da parte della direzione politica - ha aggiunto D'Alfonso - ma so che c'e' un' interlocuzione delle strutture tecniche dei vertici dell' Ama con quelli dell' assessorato all'ecologia della Regione Abruzzo. Oggi e' una giornata in cui le strutture tecniche allineeranno il loro linguaggio amministrativo. Poi provero' a cercare anche il presidente di Ama e vediamo se esiste anche una solerzia a livello politico". "Abbiamo 250 mila tonnellate - ha concluso D'Alfonso - di capacita' di accoglimento in piu' rispetto a quelle che sono le nostre esigenze. Ma dobbiamo sapere anche qual e' il fabbisogno e come si sta riorganizzando il ciclo di rifiuti. Noi domani abbiamo la seduta della Giunta convocata e domani saremo nella condizione di poter prendere una decisione".

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