Primo Piano

Cipe assegna ulteriori risorse all’Abruzzo per la ricostruzione

Il Cipe ha assegnato oltre 29 milioni di euro per le politiche di ricostruzione del sisma in Abruzzo. In particolare, si tratta di ulteriori sei interventi del Programma di sviluppo del cratere sismico (gia' approvato con delibera Cipe n.49/2016 unitamente ad un primo insieme di interventi) e di assegnare la somma di 13.141.005 euro per far fronte alle esigenze finanziarie 2017 dei predetti progetti e di quelli gia' approvati. Assegnata inoltre la somma di 16.428.616 euro per il finanziamento - per gli anni 2017 e 2018 - di servizi di natura tecnica e assistenza qualificata a valere sulle risorse stanziate dalla legge n. 190/2014 (legge di stabilita' 2015) e dall'articolo 46-quinquies del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50 convertito dalla legge 21 giugno 2017, n. 96.

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Incendio sul Gran Sasso, si cerca di domare le fiamme 

Sul Gran Sasso si continua a lottare contro le fiamme. E' ancora in corso l'incendio che ieri si e' sviluppato, sembrerebbe a causa di un barbecue, nella piana di Campo Imperatore e che poi ha scavalcato la montagna fino a spostarsi dal versante Aquilano a quello Pescarese. Il rogo sta infatti interessando la zona di Vado di Sole, 1.600 metri di altitudine, al di sopra di Rigopiano, territorio comunale di Farindola. Gravissimo il danno ambientale: il fuoco ha distrutto tutto quello che ha incontrato, in una zona - cuore del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - ricca di flora e fauna. In azione un Canadair, atteso l'arrivo di un secondo. Via terra stanno operando Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali, Protezione Civile e volontari. Le fiamme, che interessano la faggeta, sono ancora distanti dall'area sotto sequestro in cui ci sono i resti dell'hotel Rigopiano, travolto e distrutto da una valanga lo scorso 18 gennaio, provocando la morte di 29 persone. Quando e' scoppiato l'incendio, ieri, nella piana di Campo Imperatore era in corso la 58/ma edizione della Rassegna degli Ovini. Le fiamme sarebbero partite da un barbecue. La Procura dell'Aquila ha aperto un'inchiesta. Sei le persone indagate per incendio colposo. Il rogo, dopo aver interessato le praterie della piana, ha raggiunto e superato la montagna circostante, bruciando prima la pineta e poi la faggeta, fino a raggiungere il versante pescarese.

La convocazione urgente di un tavolo di crisi, alla presenza degli enti e della Prefettura, per affrontare l'emergenza incendi particolarmente grave in provincia dell'Aquila. E' quanto chiede il neopresidente della Provincia, Angelo Caruso, che sollecita misure straordinarie. "Il tavolo e' urgente perche' c'e' bisogno di varare provvedimenti rigorosi per la prevenzione, ma in un tempo di emergenza come questo serve per avere mezzi e misure adeguate. Ad esempio per garantire la disponibilita' dei mezzi aerei, indispensabili per interventi efficaci". 

"Non credo sia il momento delle polemiche. Se ci sono stati errori, anche del Parco, saranno accertati in ogni doverosa sede. Ho gia' disposto una verifica amministrativa e ho richiesto al direttore il rientro anticipato dalla ferie". Queste le parole del presidente del Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, l'avvocato teramano Tommaso Navarra, sull'emergenza incendi nel territorio della zona protetta. Navarra spiega che le regole di prevenzione ci sono: "Devo ricordare alcuni elementi fondamentali: all'interno del Parco e' vietato accendere fuochi, e' vietato transitare sul manto erboso, il campeggio e il semplice bivacco. Inoltre, all'inizio della stagione estiva, il richiamo a questi doveri era stato espressamente segnalato nella pagina istituzionale dell'ente e nella pagina Facebook". Di fronte all'emergenza Navarra ha aperto la sede dell'ente, nella frazione aquilana di Assergi, richiamando quattro dipendenti che insieme a lui sono stati fino a questa notte a collaborare con le forze che operano a Campo Imperatore. Navarra sottolinea che il Parco non ha ne' mezzi ne' risorse per intervenire: "Va aggiunto - spiega - che il Parco non e' proprietario di mezzi antincendio ne' dispone di personale per lo spegnimento o per coordinare le operazioni a terra". "Per quanto verificato direttamente sul campo, l'innesco che ha provocato l'incendio non e' dipeso ne' dall'esercizio commerciale a 300 metri ne' dalle strutture della Rassegna Ovini che si svolge da 58 anni e che non e' stata organizzata dall'ente parco" continua Navarra. Secondo quanto si e' appreso, a firmare l'autorizzazione alla 58/a Rassegna, organizzata dalla Camera di Commercio della provincia dell'Aquila, e' stato il direttore del Parco, Domenico Nicoletti. "Anche nel versante teramano, a Tossicia, c'e' stato un incendio, ma senza che ci fosse alcuna manifestazione - prosegue il presidente del Parco - In ultimo devo rappresentare i piu' sentiti ringraziamenti ai Vigili del fuoco, ai Carabinieri Forestali e alla Protezione Civile che stanno meritoriamente e con estrema difficolta' operando sul campo". 

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Cgia, pressione fiscale ufficiale 2017 42,5%, ma reale 48,8%

Nel 2017 la pressione fiscale ufficiale e' attesa al 42,5%. Il peso delle tasse sui contribuenti italiani fedeli al fisco, invece, sara' superiore di oltre 6 punti: la pressione fiscale reale, infatti, e' prevista al 48,8% del Pil. Lo afferma la Cgia. "Con un peso reale del fisco italiano tra i piu' elevati in Europa - afferma Paolo Zabeo della Cgia - da un lato e' difficile fare impresa e dall'altro chi lavora come dipendente percepisce uno stipendio netto pari alla meta' di quanto costa al proprio titolare". La Cgia ha analizzato la ragione per cui esiste questo differenziale tra i dati ufficiali e quelli realmente "sopportati" dai contribuenti onesti. Come e' previsto a livello europeo anche il nostro Pil include l'economia non osservata ascrivibile alle attivita' irregolari. Secondo l'Istat, infatti, nel 2014 (ultimo dato disponibile) l'economia non osservata ammontava a 211 miliardi di euro (13% del Pil): 194,4 mld erano attribuibili al sommerso economico e gli altri 16,9 alle attivita' illegali. In questa analisi, la Cgia ha ipotizzato, molto prudenzialmente, che l'incidenza dell' economia sommersa e delle attivita' illegali sul Pil nel triennio 2015-2017 non abbia subito alcuna variazione rispetto al 2014. Ricordando che la pressione fiscale ufficiale e' data dal rapporto tra le entrate fiscali ed il Pil prodotto in un anno, nel 2017 e' destinata ad attestarsi 'ufficialmente' al 42,5%. Ma appunto oltre 6 punti in piu' nella realta'.

Se, pero', dalla ricchezza del paese (Pil) si 'rimuove' la quota riconducibile al sommerso economico e alle attivita' illegali che, almeno in linea teorica, non producono alcun gettito per le casse dello Stato, il Pil cala (quindi si 'contrae' il valore del denominatore) e aumenta il risultato che emerge dal rapporto tra il gettito fiscale e il Pil. Pertanto, la pressione fiscale reale che grava su lavoratori dipendenti, sugli autonomi, sui pensionati e sulle imprese che si comportano correttamente nei confronti del fisco e' oltre a quella ufficiale di 6,3 punti. Per il 20017, infatti, e' destinata a collocarsi al 48,8%. Anche se in calo rispetto al passato, il peso complessivo del fisco rimane comunque ad un livello insopportabile. "Se oltre ad essere meno esoso il nostro fisco fosse anche piu' semplice - sostiene Renato Mason, segretario Cgia - l' amministrazione finanziaria potrebbe lavorare meglio ed essere piu' efficiente nel contrastare gli evasori/elusori fiscali. La selva di leggi, decreti e circolari esplicative presenti nel nostro ordinamento tributario, invece, complica la vita anche agli operatori del fisco". Le stime della Cgia relative al gettito fiscale 2017 tengono conto anche degli effetti economici delle misure introdotte con la manovra correttiva da oltre 3 mld di euro richiestaci da Bruxelles e approvata dal Parlamento italiano lo scorso 16 giugno. Negli ultimi anni il peso di tasse e contributi previdenziali che gravano sugli italiani e' in leggero calo. Dopo aver toccato la punta massima nel biennio 2012-2013, successivamente ha cominciato progressivamente a diminuire. Rispetto al 2016, ad esempio, quest'anno la pressione fiscale reale al netto del bonus Renzi diminuira' dello 0,5%, grazie soprattutto alla riduzione dell'aliquota Ires che dal 27,5 si e' abbassata al 24%, facendo risparmiare alle societa' di capitali quasi 4 mld di euro.

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Il Pil dell’Abruzzo, nel 2016, scende dello 0,2%

Il Pil dell'Abruzzo, nel 2016, scende dello 0,2%, dato di gran lunga inferiore alla media del Mezzogiorno (+1%) e a quella italiana (+0,9%). Dopo il -1,4% del 2014, il prodotto interno lordo abruzzese era cresciuto del 2,1% nel 2015, fino alla nuova battuta d'arresto dello scorso anno. Il Pil pro capite e' pari a 24.453 euro. Sono i dati sull'Abruzzo che emergono dalle anticipazioni del Rapporto Svimez 2017. Secondo Svimez, "l'Abruzzo, il cui Pil nel 2016 e? negativo (-0,2%), registra un forte calo dell'agricoltura e nella regione subisce una pesante battuta d'arresto l'industria, il che denota una severa contrazione della produzione industriale regionale". L'agricoltura scende infatti del 4,5% e l'industria del 2,2%; crescono del 2,9% le costruzioni, fermi i servizi. Nel complesso l'economia scende dello 0,4%. Vi sono comunque segnali di ripresa del mercato del lavoro: se le costruzioni perdono l'1,1% degli occupati, tutti gli altri settori crescono, a partire dall'agricoltura (+3,3%) e da commercio, alberghi e ristoranti (+3,8%). Nel rapporto viene sottolineato che "tutte le regioni meridionali presentano una maggiore concentrazione di residenti nei quintili piu? poveri, con valori piu? equilibrati solo in Abruzzo e Sardegna". "Tutte le regioni meridionali - si legge ancora - saranno interessate da un crollo della natalita?, contrastata da una immigrazione dall'estero apprezzabile solo per l'Abruzzo e la Sardegna". La popolazione abruzzese ad inizio 2016 e' pari a 1.326.513 unita', con un saldo naturale di -412.424 ed un saldo migratorio di 162.686. Per il 2065 le stime parlano di 1.084.017 unita'. "La perdita di popolazione - evidenzia Svimez - interessera? da qui al 2065 tutte le classi di eta? piu? giovani del Mezzogiorno, con una conseguente erosione della base della piramide dell'eta?, ed un allargamento al vertice con conseguenze del tutto imprevedibili ma che potrebbero portare ad una sostanziale implosione demografica con costi sociali e economici difficilmente sostenibili".

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Crisi, Lombardo (Uil): Abruzzo non perda l’occasione del bando Miur 

"Mai come in questo momento l'Abruzzo non puo' e non deve perdere il treno utile alla crescita industriale e allo sviluppo sperimentale, per incentivare la cooperazione fra pubblico e privato. Ecco perche' e' fondamentale partecipare al bando promosso dal dicastero dell'Universita' e della Ricerca che ha reso disponibile quasi mezzo miliardo di euro a favore dello sviluppo industriale nel Paese". Lo afferma il segretario generale della Uil Abruzzo, Michele Lombardo, illustrando contenuti e dettagli dell'avviso. Il bando prevede la creazione di reti per la ricerca e filiere nazionali che siano coerenti con le dodici aree di specializzazione intelligente scelte a livello nazionale: Aerospazio, Agrifood, Blue Growth, Chimica verde, Cultural Heritage, Design, creativita' e Made in Italy, Energia, Fabbrica Intelligente, Mobilita' sostenibile, Salute, Smart, Secure and Inclusive Communities, Tecnologie per gli Ambienti di Vita. Possono partecipare tutti gli attori qualificati: atenei, enti pubblici di ricerca, piccole e medie imprese e grandi imprese, amministrazioni pubbliche, organismi di ricerca pubblici e privati. Il budget complessivo e' di 497 milioni di euro; le risorse sono destinate per 393 milioni di euro alle regioni del Mezzogiorno, tra cui l'Abruzzo. "Il bando del Miur - prosegue Lombardo - punta fra l'altro a favorire l'applicazione industriale dei risultati scientifici, con lo scopo di immettere sui mercati soluzioni, servizi e prodotti innovativi e a sviluppare politiche di stimolo della ricerca attraverso la promozione della domanda pubblica. E' un investimento che guarda al rafforzamento del Paese, anche in un'ottica di competizione internazionale che contribuisce a rafforzare una societa' e un'economia basate sulla conoscenza". "Per partecipare c'e' tempo fino al 9 novembre dell'anno in corso e si tratta di un'occasione che il mondo produttivo dell'Abruzzo deve sfruttare al meglio e fino in fondo. Come Uil regionale siamo impegnati a favorire tutte le occasioni di crescita e sviluppo", conclude il segretario Uil.

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La seduta della Commissione Territorio apre la settimana in Consiglio regionale

La settimana politica all’Emiciclo si apre martedì 1 agosto, alle 9.30, con la seduta della Commissione Territorio, convocata per esaminare il progetto di legge recante “Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale”. Alle ore 10 si riunirà la Commissione Bilancio per esaminare quanto rimasto dell’orine del giorno della seduta precedente che prevedeva due provvedimenti amministrativi, una relativo al Bilancio di previsione 2017/2019 e uno all’Ater di L’Aquila, e i seguenti progetti di legge: “Norme per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di locazione”; “Norme in materia di esenzione dal pagamento della tassa automobilistica regionale per le autovetture di proprietà delle organizzazioni di volontariato”; “Disposizioni in materia di Protezione Civile” e “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”. Sempre martedì, si riunisce il Consiglio regionale convocato, nell’Aula “Sandro Spagnoli” dell’Emiciclo, dalle ore 11.00 alle ore 14.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00, con eventuale prosecuzione dalle ore 21.00. Mercoledì 2 agosto, alle ore 10, è in programma la seduta della Commissione di Vigilanza che prevede una serie di audizioni per affrontare i seguenti argomenti: attività dell’elisoccorso dell’Ospedale di Pescara; conferimento dell’incarico di Direttore amministrativo della Asl di Pescara; conferimento dell’incarico di Direttore sanitario della Asl Avezzano – L’Aquila – Sulmona; affidamento del servizio di gestione conduzione della ambulanze della Asl Avezzano – L’Aquila – Sulmona. Sempre mercoledì, alle ore 12, si riunirà la Commissione Agricoltura per esaminare i progetti di legge relativi a “Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei cammini abruzzesi”; “Riorganizzazione e finanziamento delle Associazioni Pro-Loco” e “Norme per la promozione e il sostegno delle Pro – Loco”; “Norme per la valorizzazione e promozione dei ristoranti tipici dell’Abruzzo”; “Norme per il sostegno alle piccole imprese operanti nei territori della regione interessati dagli eventi sismici del 2016 e 2017”. Giovedì 3 agosto, alle 14.30, è convocata la Commissione Sanità nel corso della quale saranno esaminate due risoluzioni, “Istituzione del Servizio di Medicina Comportamentale per lo Psicologo delle cure primarie” e “istituzione di un tavolo tecnico per garantire la continuità lavorativa del personale assunto a seguito degli eventi sismici del 2009”, e sarà audito il Prof. Leonardo Mastropasqua (Direttore della Clinica Oftalmologica dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti) in ordine alle problematiche relative alla riabilitazione visiva degli ipovedenti

Il Presidente Giuseppe Di Pangrazio ha convocato per domani martedì 1 agosto alle ore 11 la seduta ordinaria del Consiglio regionale nell'Aula consiliare "Sandro Spagnoli" del Palazzo dell'Emiciclo. All’ordine del giorno i seguenti documenti politici: interrogazione a risposta orale firma del Consigliere Gianluca Ranieri (M5S) sull’ambulatorio di reumatologia di Tagliacozzo; interrogazione a risposta orale firma del Consigliere Lorenzo Sospiri (FI) sulle modalità di trasporto urgenti in ambito sanitario; interpellanza a firma del Consigliere Domenico Pettinari (M5S) sull’ospedale S.Liberatore di Atri; interpellanza a firma del Consigliere Leandro Bracco (SI) sulla chiusura della Polfer di Sulmona; interpellanza a firma del Consigliere Mauro Febbo (FI) sugli interventi di valorizzazione e sviluppo turistico con recupero di borghi di aree interne; interpellanza a firma del Consigliere Lorenzo Berardinetti (RF) sulla richiesta di esenzione del ticket per le donne mutate geneticamente. A seguire verranno esaminati i seguenti progetti di legge: sulle “Disposizioni finanziarie in materia di interventi per l’adeguamento delle infrastrutture e per lo sviluppo di progetti necessari per favorire l’aggregazione sociale”, sulla “Istituzione del Garante Regionale dell’Infanzia e l’Adolescenza” ,      sull’ “Adeguamento dell'ordinamento regionale agli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea. Disposizioni per l'adeguamento della normativa regionale ai principi di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi, semplificazione e tutela della concorrenza, in materia di agenzie di viaggi e turismo e di attività professionale di guida speleologica. Disposizioni per l'adeguamento della normativa regionale alla Comunicazione della Commissione europea (2016/C 262/01) sulla nozione d’aiuto di Stato, in materia di organizzazione diretta di eventi e concessione di contributi alla cultura - (Legge europea regionale 2017) “. Verrà inoltre esaminato il Provvedimento Amministrativo che reca l’approvazione del Piano del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga. A seguire sono previste una serie di votazioni per l'elezione dei componenti della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini, di un componente del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie e del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. In coda l'esame delle seguenti risoluzioni: a firma dei Consiglieri Sara Marcozzi, Riccardo Mercante, Domenico Pettinari e Gianluca Ranieri (M5S) sulla "Istituzione di una giornata della memoria atta a commemorare i meridionali morti in occasione dell'unificazione italiana"; a firma dei Consiglieri Emilio Iampieri e Mauro Febbo (FI) sulla "Tutela dei magistrati onorari"; a firma del Consigliere Mario Olivieri (AC) sulla "Pubblicazione elenco avviso Pubblico Housing sociale"; a firma del Consigliere Mario Mazzocca (MDP) sul "Piano delle Aree"; a firma del Consigliere Mauro Febbo (FI) sul "Trasferimento funzioni in materia di energia, comprese le funzioni di controllo degli impianti termici"; a firma del Consigliere Pietro Smargiassi (M5S) sul "Decreto di soppressione reparti di Polizia stradale". Sempre martedì 1 agosto alle ore 15.00 nel Palazzo dell'Emiciclo è in programma la seduta del Question time per lo svolgimento delle seguenti interrogazioni a risposta immediata: interrogante il Consigliere regionale Giorgio D'Ignazio (NCD) su "Teramo: capitale della cultura 2020"; interrogante il Consigliere regionale Lorenzo Berardinetti (RF) su "Assegnazione risorse per la riabilitazione della ASL Avezzano-Sulmona-L'Aquila"; interrogante il Consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci (PD) su "Garanzie ambientali ed occupazionali per il cementificio di Cagnano Amiterno". (

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Ondata di calore sull’Abruzzo

Il rafforzarsi dell'alta pressione sul Mediterraneo centro-occidentale ed un costante flusso d'aria calda da sud-ovest sta facendo aumentare le temperature sull'Abruzzo, fino ai 40 gradi. Lo comunica il Centro Funzionale della Protezione Civle regionale. Gli alti valori di umidita' negli strati piu' bassi dell'atmosfera, si legge in una nota del Centro Funzionale della Protezione Civle regionale, "contribuiranno ad accentuare la sensazione di disagio causata dalle alte temperature. Gli effetti combinati di temperatura e umidita' saranno maggiormente avvertiti nella fascia collinare e nelle valli interne della nostra regione. Nei prossimi giorni sono previste temperature massime intorno a 34-36 gradi su Fucino, Valle Peligna, Val Pescara, fascia collinare Teramana, area Frentana e sul Vastese". Dopodomani sulle medesime zone sono previste massime tra i 36 e i 40 gradi, con minime notturne quasi ovunque superiori ai 24-26 gradi. Il responsabile del Centro, Antonio Iovino, rende noto che il Ministero della Salute "ha diramato un'allerta calore di livello 3 (livello massimo) per l'area metropolitana di Pescara per l'1 ed il 2 agosto. Il Centro Funzionale dAbruzzo raccomanda, pertanto, di prestare attenzione, soprattutto se si e' soggetti a rischio (anziani, bambini, malati cronici)"

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Blitz di Goletta Verde di Legambiente in Adriatico contro le trivelle

Blitz di Goletta Verde di Legambiente in Adriatico, davanti alle coste abruzzesi per dire stop alla "folle corsa all'oro nero nei mari". Con lo slogan 'E io pago' l'imbarcazione ambientalista ha navigato fino alla piattaforma Rospo Mare lanciando il grido d'allarme sui "continui finanziamenti, quasi quattro volte piu' rispetto alle energie rinnovabili, che vengono erogati alle infrastrutture, alla ricerca e produzione di energia da fonti fossili". Quindi l'appello da Goletta Verde: "Il Governo cambi rotta sulla strategia energetica nazionale. Le altre regioni prendano esempio dall'Abruzzo nel fare ricorso al Capo dello Stato contro il decreto del 2015". Secondo i dati diffusi da Legambiente sono 63 fra permessi di ricerca e istanze per le attivita' petrolifere lungo le coste di tutta la penisola per un totale di oltre 120mila chilometri quadrati, di poco inferiore alla superficie della Grecia."Nonostante le 'rassicurazioni' del Governo dopo il referendum sulle trivelle dello scorso anno - dice Legambiente - nuovi pozzi e piattaforme e nuove attivita' di prospezione mettono concretamente a rischio i mari italiani. E quando le societa' petrolifere non riescono nel loro assalto, grazie alla continua opposizione delle comunita' locali, delle associazioni e delle categorie economiche (in primis quelle legate al turismo e alla pesca), ci pensa il Governo ad aiutare le compagnie petrolifere: il decreto ministeriale dell'aprile scorso con cui si deroga al divieto di nuovi pozzi e nuove piattaforme entro le 12 miglia ne e' una prova". "Tra i Paesi del G20 - dice l'associazione ambientalista - l'Italia e' all'ottavo posto per i finanziamenti alle fonti fossili: nel 2016 sono stati oltre 14 i miliardi di euro destinati a sussidiare, direttamente o indirettamente, le fonti fossili nel nostro Paese". 

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Cgia: imprese italiane più tassate in Ue, versano 106 miliardi

Secondo i dati dell'Ufficio studi della Cgia, le imprese italiane versano al fisco 105,6 miliardi di euro l'anno: nell'Unione europea solo le aziende tedesche pagano un importo complessivo superiore, 135,6 miliardi, anche se va ricordato che la Germania conta 22 milioni di abitanti in più dell'Italia. Ma il carico fiscale sulle imprese italiane non ha eguali nel resto d'Europa quando si misura l'incidenza percentuale delle tasse pagate dalle aziende sul gettito fiscale totale. Se da noi la percentuale è del 14,9, in Irlanda è del 14,8, in Belgio del 12,9, nei Paesi Bassi del 12,7, in Spagna dell'11,8, in Germania e in Austria dell'11,6. La media dell'Unione europea è pari all'11,5 per cento. "Sebbene alle nostre imprese sia richiesto lo sforzo fiscale più oneroso d'Europa - segnala il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo - la qualità dei servizi ricevuti dallo Stato è spaventosamente inadeguata. Ricordo, ad esempio, che il debito commerciale della nostra Pubblica amministrazione nei confronti dei propri fornitori è di 64 miliardi di euro, di cui 34 riconducibili ai ritardi nei pagamenti. Il peso economico della cattiva burocrazia sulle Pmi, invece, è di 31 miliardi e il deficit infrastrutturale, sia materiale che immateriale, grava sul sistema produttivo per almeno 40 miliardi di euro".

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Svimez, Sud in crescita ma resta il divario col Nord

Il 2016 è stato positivo per il Sud, il cui PIL è cresciuto dell'1%, più che nel Centro-Nord, dove è stato pari a +0,8%. Ciò è la conseguenza di alcune condizioni peculiari: il recupero del settore manifatturiero, cresciuto cumulativamente di oltre il 7% nel biennio 2015-2016, e del +2,2% nel 2016, la ripresa del settore edile (+0,5% nel 2016), il positivo andamento dei servizi (+0,8% nel 2016). In base alle previsioni della SVIMEZ, quest'anno il PIL dovrebbe aumentare dell'1,1% al Sud e dell'1,4 % nel Centro-Nord. Nel 2018 la SVIMEZ prevede un aumento del prodotto dello 0,9% nel Mezzogiorno e dell'1,2% al Centro Nord. Il principale driver della crescita meridionale nel 2017 dovrebbe nuovamente essere la domanda interna: i consumi totali crescerebbero dell'1,2% (quelli delle famiglie dell'1,4%) e gli investimenti al Sud del +2%. Si prevede anche una crescita per l'occupazione. (+0,6%). La SVIMEZ ha stimato gli effetti dell'eventuale attivazione della clausola di salvaguardia relativa all'aumento delle aliquote Iva nel 2018 per circa 15 miliardi. Se, infatti, tale aumento diventasse operativo, sarebbe l'economia meridionale a subire l'impatto più negativo, in quanto nel biennio 2018 - 2019 il Pil del Sud perderebbe quasi mezzo punto percentuale di crescita (0,47%), due decimi di punto in più rispetto al calo di prodotto presunto nel Centro-Nord (0,28%).

Nel 2016 il prodotto dell'Italia è cresciuto dello 0,9%, dopo essere aumentato dello +0,1% nel 2014 e del +0,8% nel 2015. Il recupero, però, è molto più lento se confrontato con l'Area dell'Euro, dove la crescita è stata doppia (1,8%) e con l'intera Unione Europea, dove è stato ancora maggiore (+1,9%). Si è quindi continuata ad allargare la forbice di sviluppo con l'Europa: dall'inizio della crisi nel 2008, il divario cumulato con l'Area dell'Euro è aumentato di oltre 10 punti percentuali, con l'Unione Europea di oltre 12 punti. Nel quindicennio 2001 - 2016 la caduta del Pil cumulato al Sud è stata del -7,2%, a fronte di una crescita del 23,2% dell'Ue a 28. La crescita del prodotto nel 2016 è stata sostenuta nel Mezzogiorno dall'aumento sia dei consumi che degli investimenti: entrambe le voci hanno mostrato, come nel 2015, un incremento positivo, dopo 7 anni di flessioni consecutive. I consumi finali interni sono aumentati al Sud dell'1%, quelli delle famiglie dell'1,2%, anche se nelle aree meridionali aumenta meno che nel Centro-Nord la spesa alimentare e quella per abitazioni. La crescita degli investimenti nel 2016, (pari al 2,9% nel Sud), è stata elevata sia nell'industria in senso stretto (+5,2%), dopo anni di flessioni, sia soprattutto nell'edilizia (+8,7%). 

L'andamento è stato, invece, negativo nell'agricoltura (-3%, dopo il +4,2% del 2015 che ha risentito dell'annata agraria eccezionale). Si conferma altresì la crescita dell'export, anche in un periodo di rallentamento del commercio internazionale. La Campania è la regione italiana, e non solo meridionale, che ha registrato nel 2016 il più alto indice di sviluppo. La crescita del 2,4% giunge al termine di un triennio, dal 2014 al 2016, tutto all'insegna di dati positivi. In Campania un ruolo trainante l'ha svolto l'industria, grazie anche alla diffusione di Contratti di Sviluppo, ma ha potuto altresì beneficiare del rafforzamento del terziario nell'ultimo anno, frutto prevalentemente del positivo andamento del turismo. La Basilicata continua ad andare bene, è la seconda regione del Mezzogiorno e una delle prime d'Italia, anche se rallenta la crescita (da più 5,4% del 2015 a +2,1% del 2016). Va notato che l'industria lucana è in ripresa già dal 2014 e continua a tirare, sia pure con intensità diverse nell'ultimo triennio.

La Puglia ha molto frenato (+0,7%) rispetto al positivo andamento del 2015, perché è andata male l'agricoltura, che ha un peso notevole nell'economia regionale, e i servizi sono rimasti pressoché stazionari. Anche le costruzioni in Puglia sono cresciute poco, mentre l'industria, nonostante tutto, è in ripresa rispetto alla caduta dell'anno precedente. La Calabria, il cui Pil si è attestato su +0,9%, ha vissuto un'annata agricola particolarmente negativa (-8,9%) mentre ha registrato un andamento favorevole nell'industria (+8,2%), con i servizi (+0,7%) che confermano l'aumento positivo registrato nel biennio precedente. La Sicilia, che cresce dello 0,3%, sconta nel 2016 gli effetti negatici dell'agricoltura, mentre l'industria (-0,8%) e le costruzioni (-0,5%) stentano a invertire il trend, mentre il settore dei servizi ha un andamento poco più stazionario (+0,4%). L'Abruzzo, il cui Pil nel 2016 è negativo (-0,2%), registra un forte calo dell'agricoltura e nella regione subisce una pesante battuta d'arresto l'industria, attestandosi su -2,2%, il che denota una severa contrazione della produzione industriale regionale. 

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