Sport

Premio Prisco, in lizza Dybala, Belotti e Bernardeschi

Ufficializzate questa mattina a Bolognano, dalla Giuria del Premio Prisco le terne per l'edizione 2017 della manifestazione che si celebra a Chieti per ricordare lo storico dirigente dell'Inter. Dirigenti di societa': Antonio Percassi (Atalanta), Maurizio Stirpe (Frosinone), Maurizio Setti (Hellas Verona). Allenatori: Gian Piero Gasperini (Atalanta), Rolando Maran (Chievo), Simone Inzaghi (Lazio). Calciatori: Paulo Dybala (Juventus), Andrea Belotti (Torino), Federico Bernardeschi (Fiorentina). Queste le decisioni della commissione presieduta da Sergio Zavoli e composta dai giornalisti Italo Cucci, Gianni Mura, Gian Paolo Ormezzano, Marco Civoli, Franco Zappacosta e Ilaria D'Amico e dall'imprenditore Marcello Zaccagnini, presidente del Comitato organizzatore "Giuseppe Prisco", e che si e' riunita stamani a Bolognano, presso l'Azienda Agricola Zaccagnini" dove l'indimenticabile compianto ex vice presidente dell'Inter era solito recarsi in occasione dei suoi frequenti viaggi in Abruzzo. La Giuria ha anche selezionato la terna del Premio Speciale di Giornalismo "Nando Martellini": Riccardo Maria Cucchi (RadioRai), Massimiliano Castellani (Avvenire), Angelo Carotenuto (la Repubblica). Ai vincitori, che saranno proclamati nelle prossime settimane, verra' conferita una prestigiosa creazione artistica appositamente realizzata dal pittore, scultore e incisore Maestro Mimmo Paladino, nel corso di una cerimonia che si svolgera' lunedi' 22 maggio 2017, alle ore 11, presso il Teatro Marrucino di Chieti.

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Sebastiani “Parlero’ con Oddo, non e’ in discussione”

LUNEDÌ 13 FEBBRAIO 2017 15.29.34

"Oddo non e' in discussione da parte della societa', sono voci dettate dal momento e quello che succede lo vedremo nelle prossime ore assieme al mister". Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, non conferma le dimissioni del tecnico e anzi non esclude di andare avanti ancora con lui nonostante l'ultimo posto in classifica e la brutta sconfitta di ieri col Torino. "Ho voluto parlare stamattina con la squadra e capire da vicino, senza la presenza del mister, se ci fosse qualcosa che non andava ma tutti quanti hanno fatto mea culpa e si sono presi la responsabilita' di cercare di dare di piu' al di la' dei limiti. I ragazzi hanno confermato il loro massimo impegno, forse si entra in campo con un po' troppo timore e si deve migliorare in questo perche' mancano 14 partite e alla dignita' non si puo' rinunciare - ha aggiunto Sebastiani - Ne' la tifoseria ne' noi ci divertiamo ad andare in giro a fare queste brutte figure, non possiamo fare prestazioni di questo tipo". 

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Oddo resta alla guida del Pescara

Colpo di scena in casa Pescara: Massimo Oddo resta l'allenatore dei biancazzurri. L'ufficialita' e' arrivata in serata. "Dopo una lunghissima giornata fatta di confronti e valutazioni, la Delfino Pescara 1936 con decisione unisona - si legge sul sito del club - prosegue con la guida tecnica affidata a Massimo Oddo e il suo staff di lavoro. Domani ore 14:30 ripresa degli allenamenti a porte chiuse presso il centro sportivo della Delfino Pescara 1936 'Poggio degli Ulivi'". Niente dimissioni o esonero per Oddo che guidera' il Pescara nella gara di domenica con il Genoa. Ieri dopo il ko di Torino si era fatta precaria la posizione del tecnico che invece resta sulla panchina biancazzurra

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Pescara ennesima sconfitta, il Torino vince 5-3

Con un sonoro 5-3, un Toro esaltante travolge letteralmente il Pescara di Oddo, che non appare mai in condizione di colpire gli avversari, fatta eccezione per gli ultimi minuti di gioco. Il punteggio non deve ingannare perché sul 5-0 i padroni di casa hanno rallentato senza perdere però mai il controllo del match. Inizio tutto di marca granata con i ragazzi di Mihajlovic che, dopo appena due giri di lancette, si portano in vantaggio con Iago Falque che, servito in piena area da Benassi con un colpo di testa, stoppa il pallone e a pochi passi dalla linea di porta batte facilmente Bizzarri appoggiando il pallone in rete. La batosta subita a freddo manda in tilt l'undici abruzzese che inerme davanti al forcing offensivo torinista cede nuovamente al 9': sugli sviluppi di un calcio di punizione, Belotti fa da torre spedendo il pallone in piena area e dopo una mischia, condita da una serie di batti e ribatti, Ajeti si avventa sul pallone segnando la rete del 2-0 con una conclusione di potenza da distanza ravvicinata. La disarmante differenza tecnico-tattica tra le due squadre costringe il Pescara a subire clamorosamente la manovra dei piemontesi che in pieno controllo della gara, al 15', segnano il 3-0 con Belotti. In contropiede, l'ex palermitano si innesca, dalla linea di centrocampo, palla al piede, battendo con una precisa conclusione dal limite dell'area Bizzarri che in tuffo non riesce a intercettare il destro rasoterra del 'Gallo'.

L'undici di casa non molla la presa, mentre gli ospiti alle corde e in attesa della fine del primo tempo si lasciano travolgere dall'aggressivita' degli avversari che, tra il 18' e il 21', vanno vicini al quarto gol prima con Ljajic e poi con Ajeti ma e' bravo Bizzarri a respingere ed evitare la rete. Spinti dall'orgoglio, gli abruzzesi provano a riorganizzarsi e, al 34', Brugman crossa dalla sinistra per Caprari che da distanza ravvicinata batte a colpo sicuro ma Hart, mai chiamato in causa fino a quel momento, si esalta negando la rete con un intervento di puro istinto in tuffo. Poco prima della fine dei primi 45 minuti di gara, Caprari serve Benali che insacca senza alcun problema ma l'arbitro Maresca ferma tutto per la posizione di fuorigioco del pescarese. Al ritorno dagli spogliatoi, il Toro riprende da dove aveva lasciato barricando il Pescara nella propria meta' campo, ormai rassegnato alla sconfitta, e all'8' Ljajic firma il poker, dopo essere entrato in area, con una conclusione dalla sinistra che trae in inganno Bizzarri, che si lascia passare il pallone tra le braccia. Come una schiacciasassi la squadra granata, in piena trans agonistica, continua a macinare gioco e occasioni da gol annichilendo gli abruzzesi che al 16' capitolano nuovamente: dalla destra, Iago Falque crossa indisturbato per la testa di Belotti che colpisce bene prendendo in controtempo Bizzarri che non riesce a evitare la quinta rete dei padroni di casa. La squadra di Oddo tenta di chiudere con dignita' la gara e, al 28', Zampano in percussione solitaria sulla destra crossa basso al centro dell'area e Ajeti, nel tentativo di anticipare Benali, spedisce goffamente in rete il pallone segnando il piu' classico degli autogol. Il gol messo a segno infonde coraggio agli abruzzesi che due minuti dopo fanno nuovamente male ai padroni di casa: Memushaj crossa e trova Caprari che tocca per Benali che in area piccola batte Hart con un sinistro imprendibile per il momentaneo 5-2. I minuti finali della partita sono tutti per la squadra di Oddo che, al 38', sospinta dal momento favorevole, si riversa in area avversaria e sugli sviluppi di un corner Benali beffa con un velenoso diagonale ancora una volta Hart, che non puo' nulla per impedire la rete del 5-3 che chiude di fatto la partita. 

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Cinque assenze nel Pescara di Oddo

Sono 23 i calciatori convocati dal tecnico del PescaraMassimo Oddo per la gara che i biancazzurri giocheranno domani alle 15 allo Stadio Olimpico Grande Torino. Sono rimasti a casa gli infortunati Campagnaro, Bovo, Bahebeck, Gilardino e Gyomber. Rispetto alla gara di domenica scorsa con la Lazio, e' tornato a disposizione il capitano Memushaj che una settimana fa era rimasto fuori a causa di problemi familiari. La Delfino Pescara ha questa mattina comunicato la convocazione in Nazionale Under 20 del calciatore biancazzurro Davide Vitturini che domani dovra' recarsi presso il ritiro di Perugia, per essere a disposizione dello staff azzurro, in occasione della gara amichevole "Under 20 -B Italia" in programma Martedi' 14 febbraio

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Sebastiani: Non lascio il Pescara perché mi tirano una bomba

"Grande tristezza, grande rammarico, perché chi ne esce fuori è la città di Pescara, e con essa la società di calcio del Pescara, che non merita di passare per una piazza difficile a causa di persone che non rappresentano assolutamente la tifoseria biancazzurra". Così Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, intervenuto oggi ai microfoni di Radio Sportiva. "Ho rimproverato mia figlia per quanto scritto perché le ho detto di rimanere fuori da queste situazioni - ha aggiunto il patron del club abruzzese - ma comprendo lo sfogo di una figlia perché è colpita in maniera diretta e perché quello che ho subito l'altra notte a casa mia è stato un gesto inqualificabile. Capisco il suo pensiero, ma l'ho redarguita comunque: deve stare fuori da questi discorsi e perché a caldo si dicono cose che non si pensano neanche. Non si può generalizzare contro una città intera, contro una tifoseria intera per il gesto di qualche sconsiderato".

Sul futuro alla guida del Pescara, Sebastiani ha dichiarato: "Non ho cambiato idea. In paradiso a dispetto dei santi non ci si sta e se il mio ciclo a Pescara è finito io sono a disposizione per lasciare la società. Di sicuro non lascio la società perché mi tirano una bomba: la lascio perché arriva un altro oppure qualcuno che già c'è ha voglia di acquistare le quote del presidente. Io sono a disposizione. Ma bisogna parlare con me e non con la stampa o con i tifosi". "Bisogna parlare con il sottoscritto. Se io ho voglia di comprare qualcosa, vado in un posto, pago e compro. Se non ho voglia non ci vado - ha detto Sebastiani a Sportiva - e non mi metto a dire in giro che il cappotto che devo comprare è brutto. Se mi piace me lo compro, altrimenti non lo compro. Il Pescara è a disposizione di chi può fare quello che ha fatto Sebastiani o magari anche meglio. Il gruppo che rappresento è di Pescara e la cosa a cui tiene di più sono le sorti del Pescara per il futuro. Ci saranno persone più brave, più competenti e più facoltose di noi, me lo auguro. Ecco perché sono dispiaciuto per l'accaduto. Chi guarda di fuori non è messo nella condizione di poter venire ad investire Pescara. Se uno deve pensare di andare a calcio in un posto dove se perdi dieci partite ti tirano le bombe in casa, non credo sia una cosa bella". "A 48 ore dall'accaduto sono molto tranquillo e ribadisco la massima disponibilità come socio di maggioranza ad andare via anche domani, ma chi vuole acquistare deve parlare con noi. Se questo non dovesse succedere - ha ribadito - non saremmo noi a lasciare allo sbaraglio il Pescara. Mai successo in questi ultimi cinque anni e non succederà adesso, specie pensando agli avventurieri che spesso si sono avvicinati al calcio".

Sulla prosecuzione di un campionato dalla classifica che sembra ormai irrimediabilmente compromessa, Sebastiani ha detto a Radio Sportiva: "Abbiamo l'obbligo e il dovere per rispetto verso il nostro lavoro, verso la nostra società, verso i tifosi di credere alla salvezza fino all'ultimo e di dare il massimo all'ultimo. Poi il campo dirà se saremo stati bravi o meno bravi, se avremo recuperato soprattutto in dignità nel finale di campionato, perché purtroppo le neopromosse partono con handicap notevole rispetto agli altri sui diritti televisivi e questo gap difficilmente si colma. Non è un caso che negli ultimi anni le retrocesse siano le squadre che l'anno prima erano state promosse in Serie A".

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Nuovo tonfo del Pescara con la Lazio, finisce 2-6

La Lazio passeggia sulle macerie di un Pescara che ha definitivamente staccato la spina e viene travolto a domicilio con un clamoroso 6-2. Pomeriggio esaltante per Parolo, autore di un incredibile poker personale (le altre reti portano la firma di Keita), eppure gli abruzzesi erano inizialmente riusciti a rimettere in piedi una partita nata male (doppietta di Parolo dopo 13') con Benali e Brugman pur sbagliando, con Caprari, l'ennesimo rigore di una stagione balorda. Dietro, il Pescara e' un colabrodo (50 gol subiti) e gli avanti di Inzaghi hanno avuto nella ripresa vita facilissima: la Lazio, in attesa di Juventus-Inter, torna al quarto posto, mentre il Pescara e' sempre malinconicamente ultimo e senza vittorie sul campo. Lazio subito avanti con Parolo, che sfrutta nel migliore dei modi l'invito di Felipe Anderson; pressoche' nulla l'opposizione del Pescara , cosi' Milinkovic ha il tempo di innescare Keita, stoppato in extremis dal ritorno di Brugman. Il raddoppio pero' e' appena rinviato: corner di Biglia, svetta ancora Parolo e Bizzarri e' costretto ad arrendersi di nuovo. Appena 13 minuti e la partita sembra avere gia' una padrona. Perche' il Pescara , al di la' del modulo (4-3-2-1, esordio per Muntari, out Memushaj, unica punta Kastanos viste le indisponibilita' di Gilardino e Bahebeck), fatica da matti a creare gioco, rischiando di subire il tris con Keita (alto) e l'ex Immobile (centrale). Eppure alla mezz'ora, al primo calo di tensione biancoceleste i biancazzurri rientrano in pista: Marchetti respinge Brugman, ma e' comodo il tap-in di Benali. Sulle ali dell'entusiasmo, Biraghi tenta il mancino impossibile: facile Marchetti.

Al 36' lo specchio della stagione del Pescara : Hoedt commette fallo su Zampano, per Giacomelli e' rigore ma la maledizione dal dischetto colpisce ancora i biancazzurri, perche' stavolta e' Caprari a consegnare tra i guantoni di Marchetti il rigore del possibile 2-2. Il pareggio e' soltanto rinviata di pochi minuti: sugli sviluppi di un angolo, Brugman indovina il sinistro al volo firmando la prima rete in serie A. Inzaghi non crede ai suoi occhi, ma al rientro in campo rimette la testa avanti. E lo fa, incredibile ma vero, ancora con Parolo, autore di una tripletta grazie a un facile tocco a porta vuota dopo il palo pieno centrato da Milinkovic-Savic. Si riporta di nuovo a +2 la Lazio, nonostante un Pescara vivace, firmando con il rientrante Keita il piu' facile dei gol sull'assist di Immobile. Mitrita, appena subentrato a Muntari, e Caprari confermano la sensazione di un Pescara comunque sempre in partita, seppur inguardabile dietro: come conferma il pokerissimo laziale, su azione da angolo (spizzata di de Vrij) con gol di Immobile, che non esulta ricevendo in cambio gli applausi dei suoi ex tifosi. Cerri e Crescenzi le ultime mosse di Oddo, ma Parolo completa il suo clamoroso show al 77', firmando la quarta rete personale (la sesta complessiva della Lazio) appoggiando alle spalle del povero Bizzarri il lancio di Lulic, da poco in campo per Keita. La Lazio potrebbe imitare il Napoli firmando il settimo gol con Immobile, che poco dopo uscira' dal campo (dentro Tounkara) travolto dall'affetto dei sostenitori del Pescara . O almeno di quei pochi rimasti, visto che la Curva e' stata lasciata vuota. L'ennesimo segnale di una stagione da dimenticare. La Lazio invece ritrova il sorriso e il quarto posto.

 

Prima del match scaramucce fra le tifoserie. Il contatto e' avvenuto all'altezza di viale Pindaro dove si sono trovati di fronte alcuni supporter delle due squadre. Il pronto intervento delle forze dell'ordine, presenti in forze all'esterno dello Stadio Adriatico, e' servito a riportare la calma. Non ci sono stati contusi. 

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Pescara, Campagnaro, Gilardino, Fornasier e Bovo a parte

Dopo la sconfitta interna di ieri nel recupero casalingo contro la Fiorentina, il Pescara di Oddo ha ripreso la preparazione in vista della sfida di domenica, all'Adriatico, contro la Lazio. Lavoro di scarico per il gruppo, lavoro differenziato con terapie per Hugo Campagnaro, Alberto Gilardino, Michele Fornasier, Cesare Bovo. Resta fermo Andrea Coda per sintomi influenzali. Rientro in gruppo per Valerio Verre e Davide Vitturini. Domani allenamento pomeridiano a porte chiuse.

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Verre passa dal Pescara alla Sampdoria

E' ufficiale l'arrivo in casa Sampdoria del centrocampista Valerio Verre dal Pescara. E'' stato acquistato a titolo definitivo per 4,5 milioni compresi i bonus. Il giocatore restera' pero' in Abruzzo fino al termine di questo campionato, poi da giugno si unira' alla squadra blucerchiata per iniziare la sua avventura in Liguria. Verre, classe 1994, gia' la scorsa estate era stato trattato dalla Sampdoria ma la societa' non era riuscita a trovare l'accordo col Pescara

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Pescara battuto nel recupero dalla Fiorentina

Grazie ad una doppietta di Tello al 68' ed al 95' la Fiorentina batte il Pescara 2-1 allo stadio Adriatico nel recupero della partita non disputata lo scorso 8 gennaio per neve. Con questa vittoria i viola salgono a 37 punti in classifica agganciando il Milan in settima posizione. "Nella prima parte della partita - ha detto l'allenatore della Fiorentina Paulo Sousa a fine gara a Premium - potevamo controllare meglio il gioco e cercare con triangolazioni di oltrepassare la barriera del Pescara formata da 10 giocatori dietro la linea della palla. Europa? Siamo più vicini alla zona Europa League, lavoriamo per vincere sempre, anche contro queste avversità. I ragazzi hanno provato che quando hanno voglia di vincere sono premiati e più competitivi". Pescara in una inedita maglia biancorossa in onore del gemellaggio con il Vicenza. 

"In passato ho preso gli applausi, ora prendo i fischi. Io ci metto sempre il massimo, ma questo non significa che sono perfetto, anzi sbaglio molto". Cosi' il tecnico del Pescara, Massimo Oddo, contestato per la prima volta dal pubblico di casa, al termine della sconfitta interna contro la Fiorentina. "Oggi abbiamo scelto di non andare a prenderli alti, perche' conoscevo le loro qualita' di palleggio e sapevo che quando attaccano si aprono molto - ha aggiunto Oddo -. Abbiamo fatto tutto molto bene, anche se ci e' mancata un po' di gamba per ripartire, ma loro sono una squadra che fa correre molto l'avversario e quindi abbiamo pagato dazio"

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