Redazione Notizie D'Abruzzo

Avis Pescara: per le donazioni attivo numero telefonico per prenotare appuntamento

L’AVIS comunale di Pescara, in accordo con il Centro Raccolta Sangue Regionale, comunica che, per recarsi a donare il sangue bisognerà prenotare telefonicamente l’appuntamento. È una procedura che si aggiunge al nuovo iter comunicato a seguito del DPCM dell’8 marzo scorso. In occasione dell’apertura straordinaria, di domenica 29 marzo 2020, chi vorrà recarsi nella sede AVIS di P.zza Salvo D’Acquisto a Pescara, potrà farlo solo ed esclusivamente previa prenotazione dell’appuntamento. Chi si presenterà spontaneamente, verrà mandato indietro senza aver riconosciuto ufficialmente la visita. Questa ulteriore procedura di prenotazione, serve a tutelare i donatori e il personale presente nella sede. Prenotandosi, si eviteranno assembramenti, si rispetterà la distanza di sicurezza e tutti i presenti all’interno della sede saranno tutelati. Domenica 29 marzo 2020, la sede sarà aperta dalle ore 09:00 alle ore 12:00, e si potranno prenotare le donazioni al numero telefonico 085 29 34 219

 

Orari apertura sede AVIS di Pescara (P.zza Salvo D’Acquisto 19/21):

 

Lunedì e martedì dalle ore 7:30 alle 15:00;

 

Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle 7:30 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:30

 

Sabato dalle 7:30 alle 12:00

 

Ogni ultima domenica del mese apertura straordinaria dalle 9:00 alle 12:00.

 

Telefono: 085 2934219

 

 

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Coronavirus: Cia, servono 1,3 mln mascherine al giorno a agricoltori nei campi

Una mascherina al giorno per 1.300.000 agricoltori italiani, questo il fabbisogno dei lavoratori autonomi e dei loro dipendenti che non possono fare smart working, ma vogliono continuare a produrre e assicurare, ora più che mai, cibo sano e fresco a tutte le famiglie del Paese. Per essere messi in condizione di farlo, Cia-Agricoltori Italiani chiede al Governo e alla Protezione Civile chiarezza sui canali di approvvigionamento dei dispositivi di protezione per le imprese agricole e la certezza che le modalità di distribuzione non siano rallentate da pratiche burocratiche farraginose.

La primavera è arrivata e la produzione agricola si è innescata, non c’è Coronavirus che tenga, si deve coltivare e poi raccogliere per conferire all’industria alimentare. In molte colture, anche in campo aperto, non è facile rispettare la distanza interpersonale di sicurezza, come pure in altri luoghi di lavoro lungo la filiera: da magazzini agli spogliatoi, alle lavorazioni di confezionamento dei prodotti. Gli imprenditori sono quotidianamente impegnati a seguire le procedure e le regole di condotta necessarie a garantire la salute dei lavoratori nelle attività agricole che, per le loro caratteristiche, rendono particolarmente complessa la gestione dell’emergenza. Senza i dispositivi tutto questo è di difficile attuazione. Molti agricoltori si stanno dotando autonomamente di mascherine ma troppo spesso il mercato non è in grado di soddisfare la domanda, che sarà destinata a aumentare nelle prossime settimane, con l’arrivo della stagione di raccolta di molti prodotti.

Cia chiede, dunque, di tenere in considerazione le esigenze del settore agroalimentare nella ripartizione dei dispositivi, dopo avere assolto alla domanda prioritaria di ospedali e presidi sanitari. Senza mascherine, guanti, tute, occhiali, cuffie non sarà possibile garantire la fornitura delle materie prime indispensabili per il Paese e si rischia di bloccare tutta la filiera, lasciando vuoti gli scaffali dei supermercati. 

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Ad alta voce. Su Rai Play Radio a disposizione gratuitamente tanti audiolibri.

 Sono un centinaio gli audiolibri messi a disposizione gratuitamente dalla Rai sulla sezione Ad alta voce su Rai Play Radio. Se la sera fate fatica ad addormentarvi spegnete tutte le luci ed ascoltate un audiolibro, non c’è modo migliore per chiudere giornate come quelle che stiamo vivendo.

Buon ascolto.

Dal link: https://bit.ly/2JiCHi4

 

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Coronavirus, 100 mila euro dall’Ance

 Una donazione di 50 mila euro per l’acquisto di un macchinario di primaria importanza nella lotta al Coronavirus e altre 50 mila per sostenere l’ospedale Covid-19 di Atessa. L’ANCE Chieti Pescara, Sezione Costruttori Edili di Confindustria Chieti Pescara, dà il pieno sostegno alla Sanità pubblica in questo momento di emergenza rispondendo alle richieste di aiuto delle Asl di Pescara e di Lanciano-Vasto-Chieti.

Il laboratorio di Microbiologia e Virologia Clinica della Asl di Pescara ha processato finora oltre 2900 tamponi provenienti da tutto il territorio abruzzese, circa 300 al giorno. Ora bisogna fare un salto in avanti velocizzando il processo attraverso un sistema automatizzato, altamente performante, in grado di effettuare migliaia di test a settimana per la conferma di contagio da Covid-19. Il macchinario, prodotto dalla società statunitense Open-Trans, costa 98 mila euro e la Asl ha dato il via ad una gara di solidarietà a cui l’ANCE ha risposto con un immediato contributo di 50 mila euro.

La stessa cifra che l’Associazione di Costruttori ha devoluto in queste ore all’ospedale di Atessa per la realizzazione del reparto di Medicina Covid-19. Si punta ad attivare sessanta nuovi posti letto di Medicina sub intensiva, con il supporto di tre ventilatori polmonari, e a rendere operativi il secondo e terzo piano del presidio. Per farlo, occorre eseguire alcuni lavori di adeguamento e acquistare elettromedicali e arredi. Tutto in quindici giorni.

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Coronavirus, il settore ortoflorovivaistico abruzzese chiede sostegni alla Regione

 Un intervento della Regione per contrastare una situazione a dir poco catastrofica per il settore ortoflorovivaistico abruzzese. È quanto chiede Assoflora, l’associazione dei produttori florovivaisti abruzzesi, in una lettera rivolta all’assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, e al governatore Marco Marsilio. Il settore in Abruzzo conta circa 250 aziende, distribuite in prevalenza lungo la fascia costiera, che dà lavoro a 2.500 persone con un giro di affari pari a circa 50 milioni di euro.

“Le aziende abruzzesi – scrive Guido Caravaggio, presidente dell’associazione - sono in ginocchio per l’emergenza sanitaria. La situazione è gravissima: con il blocco delle vendite, i vivai che producono vasetteria fiorita non possono commercializzare i loro prodotti, che trovano collocazione sul mercato proprio nei mesi primaverili. Si stimano perdite dell’80 per cento del fatturato, con ingenti somme investite nell’acquisto delle materie prime e nella manodopera. Molti operatori saranno costretti a chiudere le proprie attività ed a lasciare senza lavoro tanti collaboratori. Danni importanti anche per i produttori di piante da orto, di piante da frutta, di piante ornamentali, per le aziende che operano nella produzione di fiori e fronde recise. Oltre a queste perdite, che le nostre aziende non sono in grado di affrontare con le proprie risorse, c sono anche i costi elevati e le problematiche legate allo smaltimento delle piante invendute, operazione necessaria per permettere di iniziare il ciclo produttivo autunnale. Le attività commerciali legate al settore vivaistico – prosegue il presidente -, i garden center, i vivai con vendita al pubblico, i centri giardinaggio e le rivendite agricole, stanno subendo danni per la paralisi delle vendite a privati, anche se il danno è minore, perché sospendendo gli acquisti, riescono perlomeno a ridurre le perdite”.

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Istat, +0,6% export extra Ue a febbraio

A febbraio 2020 si stima, per l'intescambio commerciale con i paesi extra Ue27, un lieve aumento congiunturale per le esportazioni (+0,6%) e una marcata contrazione per le importazioni (-6,6%). Lo ha fatto sapere l'Istat nella sua ultima nota relativa al commercio estero extra Ue a febbraio 2020. Con l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, l'Istat in linea con la politica di diffusione Eurostat, ha avviato la pubblicazione dei dati di commercio estero per la nuova area extra Ue27. Il lieve incremento su base mensile dell'export e' dovuto principalmente ai beni strumentali (+4,5%). L'energia (-16,0%), in misura piu' ampia, e i beni intermedi (-2,5%) sono invece in diminuzione. Dal lato dell'import, si rilevano ampie flessioni congiunturali per energia (-15,8%), beni strumentali (-4,8%) e beni di consumo non durevoli (-4,5%); in aumento soltanto i beni di consumo durevoli (+3,4%). Nel trimestre dicembre 2019-febbraio 2020, la dinamica congiunturale delle esportazioni e' lievemente positiva (+0,3%) e sintesi di aumenti contenuti per tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dell'energia che e' in netto calo (-6,7%). Nello stesso periodo, per le importazioni, si rileva una diminuzione congiunturale (-0,9%), dovuta in particolare a beni intermedi (-2,1%) e beni di consumo non durevoli (-1,9%). A febbraio 2020, l'export e' in forte aumento su base annua (+6,4%). L'incremento interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie ed e' rilevante per beni di consumo non durevoli (+9,1%), beni intermedi (+6,3%), energia (+6,2%) e beni strumentali (+5,4%). L'import registra una flessione tendenziale (-3,6%), dovuta a energia (-11,3%), beni intermedi (-3,4%) e beni di consumo non durevoli (-1,5%). 

Secondo le rilevazioni Istat il saldo commerciale a febbraio 2020 e' stimato pari a +5.096 milioni, in forte aumento (era +3.420 milioni a febbraio 2019). Aumenta l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici (da +6.484 milioni per febbraio 2019 a +7.733 milioni per febbraio 2020). A febbraio 2020 l'export verso Turchia (+36,6%), Stati Uniti (+22,4%), Giappone (+14,7%), Russia (+13,8%) e paesi Opec (+13,3%) e' in deciso aumento su base annua. In netto calo le vendite verso la Cina (-21,6%). Gli acquisti da paesi Mercosur (-24,9%), paesi Opec (-22,8%) e Stati Uniti (-10,9%) registrano decrementi tendenziali molto piu' ampi della media delle importazioni dai paesi extra Ue27. In aumento gli acquisti da India (+17,3%), paesi Asean (+6,9%) e Svizzera (+4,8%). A febbraio 2020, per l'area extra Ue, al netto del Regno Unito, si stima che le esportazioni aumentino dello 0,8% su base mensile e del 7,8% su base annua. Le importazioni registrano ampie flessioni sia sul mese (-7,2%) sia sull'anno (-3,7%). Il saldo commerciale e' pari a + 3.909 milioni (+2.156 milioni a febbraio 2019).

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Coronavirus, dalla Camera di Commercio di Chieti – Pescara 200 mila euro per le imprese

Nuove risorse, messe in campo dalla Camera di Commercio di Chieti Pescara, nella battaglia contro il coronavirus. Dopo un contributo straordinario di 5 milioni di euro, l'ente camerale abruzzese ha stanziato altri 200mila euro a favore delle strutture ospedaliere Covid-19 di Atessa e Penne, raccogliendo gli accorati appelli lanciati dalle Asl locali. Il denaro servira' per attivare, nell'arco di tre settimane, 20 posti di terapia sub intensiva nei locali occupati in precedenza dai reparti di Ginecologia e Riabilitazione dell'ospedale di Atessa e realizzare, in soli 15 giorni, 30 posti letto Covid, a bassa intensita' di cura, presso il reparto di Medicina del presidio ospedaliero di Penne. "Stiamo continuando a lavorare giorno e notte per contrastare questa emergenza - commenta il presidente Gennaro Strever - Di fronte a un vacillamento del sistema sanitario nazionale e regionale e' giusto che, laddove possibile, si intervenga subito e con risorse economiche e organizzative concrete".

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Coronavirus, i consigli del Professor Mastropasqua per le lenti a contatto

'Attenti agli occhi, specie all'uso delle lenti a contatto, perché sono esposti al contagio da Coronavirus quanto le altre mucose della bocca e del naso'. L'appello arriva da Leonardo Mastropasqua, direttore del Centro di eccellenza di Oftalmologia dell'Università "D'Annunzio" e della Asl della provincia di Chieti, il quale ricorda che la congiuntivite è sintomo del virus. "E' importante - spiega Mastropasqia - essere attenti a manifestazioni come l'occhio arrossato, la lacrimazione eccessiva, secrezioni, bruciore. Quindi il consiglio è non usare lenti a contatto perché le mani possono essere il veicolo del virus e, se proprio non si tollerano gli occhiali, scegliere lenti a contatto usa e getta, giornaliere, avendo cura prima di compiere l'operazione, di lavare bene le mani con sapone per 20 secondi".

"Le restrizioni alle attività sanitarie imposte dall'emergenza Covid-19 - spiega il noto chirurgo - impediscono di fatto lo svolgimento delle visite di controllo. Abbiamo pensato, allora, di tenere aperto un contatto, seppure a distanza con i nostri pazienti, così da riuscire a garantire loro la giusta assistenza anche in caso di possibili disturbi derivanti dai numerosi interventi chirurgici effettuati negli ultimi mesi per i quali è opportuno garantire continuità assistenziale e terapeutica attraverso parere specialistico. La finalità è valutare la regolarità del decorso clinico e l'eventualità di una visita in urgenza". Questo il numero da chiamare, 350.0088636, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 15 alle 18, e il sabato dalle ore 9 alle 12. A rispondere sono i medici dell'équipe di Mastropasqua.

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Pescara, servizi ai cittadini garantiti grazie ai servizi informatici

Servizi ai cittadini garantiti grazie ai servizi informatici al Comune di Pescara. Tutti i servizi attivi sono consultabili, spiega il dirigente del Settore innovazione, sicurezza e partecipazione Paolo Santucci, sono consultabili sul sito internet del Comune, la sua pagina Fb e l'App Municipium disponibile su App Store, Google Play e sulla piattaforma di gestione delle emergenze attivabile tramite registrazione. App che, sottolinea Santucci, permette di eseguire tutte le operazioni direttamente dallo Smartphone senza necessariamente utilizzare il Pc. Telefonino che permette anche l'accesso ai propri dati anagrafici e di stato civile, oltre alla produzione delle certificazioni per se' e per i componenti della propria famiglia. Per utilizzare questo servizio l'utente deve accreditarsi tramite Spid, ovvero le credenziali ufficiali per dialogare con la Pubblica amministrazione. Chi lo ha gia' fatto accede direttamente al servizio online inserendo le proprie credenziali. Il tutto senza alcun onere: il servizio e' completamente gratuito, fatti salvi i diritti di bollo, ma solo qualora previsti dalla certificazione richiesta. Nello specifico sono queste le attivita' che si potranno svolgere direttamente tramite i servizi informatici attivati dal Comune: inoltrare un'istanza al Protocollo generale, chiedendo online qualsiasi tipo di documentazione in qualunque momento della giornata; accedere ai Servizi demografici; presentare un'istanza allo Sportello unico edilizia (SUE) senza recarsi personalmente presso il Comune e usufruire di altri servizi quali il pagamento online delle sanzioni del codice della strada e la verifica del propria situazione tributaria. 

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Coronavirus, il racconto del coordinatore del personale sanitario della Asl di Pescara

"Siamo in trincea, contro un nemico sconosciuto. L'unico obiettivo e' salvare vite. E' una lotta contro un nemico invisibile. Una guerra assistenziale che viene combattuta attraverso occhiali e mascherine protettive. Non manca la paura di essere contagiati dalla 'bestia', ma scompare quando ci troviamo di fronte ai pazienti, a loro volta spaventati: il nostro compito e' tranquillizzarli. Siamo uomini e donne, medici, infermieri, oss, che combattono in prima linea, 24 ore su 24, con forza e professionalita'". Lorenzo Silli, coordinatore del personale sanitario della Asl di Pescara, racconta cosi' i giorni dell'emergenza coronavirus. Il coordinatore illustra i diversi settore coinvolti nella gestione dei casi di coronavirus. "Il personale impegnato in prima battuta - dice - e' quello del 118, medico, infermiere e autista, che prendono in carico il paziente. Si tratta del primo distacco dai familiari. Con mezzi appositamente dedicati, i pazienti vengono poi trasportati in Pronto soccorso dove trovano un Posto medico avanzato (Pma) per il 'Triage Covid-19'. Successivamente, in base alla criticita' della patologia, vengono affidati ai reparti di Rianimazione o di Malattie infettive, dedicati al Covid-19. E' in questi reparti che inizia la vera trincea, la vera lotta: da una parte un virus che non si conosce e dall'altra una squadra di persone, dai medici agli infermieri, dagli Oss agli addetti alle pulizie, impegnate h24". "Per via dei presidi di sicurezza, come tute, mascherine, visiere, occhiali di protezione, cuffie, guanti e calzari - aggiunge - all'interno dei reparti siamo tutti uguali, non c'e' distinzione. Lavoriamo uniti con un solo scopo: dare il meglio di noi per assistere i pazienti in questo momento difficile. I turni sono estenuanti, il lavoro e' complesso e i dispositivi di protezione ci impediscono anche di usare il telefono per sentire i nostri parenti. Non manca la paura, ma su di essa vince la professionalita'". "Siamo l'unico tramite tra i pazienti in isolamento e le famiglie. 

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