Redazione Notizie D'Abruzzo

Ripristinato il volo Pescara – Milano Linate

Ripristinato il volo Alitalia della mattina Pescara – Milano Linate dall’Aeroporto d’Abruzzo. Dopo la sospensione unilaterale decisa nei giorni scorsi dalla Compagnia di bandiera Alitalia, che aveva lasciato operativo solo il volo del pomeriggio, da oggi si torna a volare da e per Milano Linate, con un cambio di orario ed un potenziamento dei voli.

Si vola tutte le mattine sette giorni su sette (dal lunedì alla domenica) con partenza dal Capoluogo Adriatico alle 8.20, per raggiungere la capitale del business, da dove sarà possibile fare ritorno a bordo del volo delle 19.00 (arrivo a Pescara alle ore 20.10).

Il provvedimento sarà operativo fino al prossimo 31 marzo e prevede la temporanea sospensione del volo pomeridiano da Pescara delle 16.35.

Un “parziale ed immediato successo” secondo il Presidente della Saga Enrico Paolini, il quale parla di “un’ inversione di tendenza di Alitalia ottenuta grazie alla protesta della nostra Società e degli Enti Locali. Adesso non dobbiamo abbassare la guardia – sottolinea - ma proseguire su questa strada per tornare rapidamente alla normalità con il ripristino anche del volo del pomeriggio”.

E non solo. “Chiediamo un tavolo di coordinamento – prosegue Paolini - con il Governo, nella persona del Ministro De Micheli, il Commissario per il Terremoto Legnini, i Presidenti delle tre Regioni colpite da eventi sismici Abruzzo, Marche ed Umbria, accanto ai rappresentanti dei tre Aeroporti, Pescara, Perugia ed Ancona, per porre in essere interventi che possano favorire l’accessibilità alle aree del cratere sismico”.  Proposte, elaborate nel tavolo tecnico istituito dal Presidente della saga Paolini, che vede coinvolti gli Aeroporti di Ancona e Perugia.

 

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Sanità, Paolucci (Pd): La mancanza di scelte per il 2019 ci costa 13 milioni di euro

“Per la prima volta dopo oltre 10 anni le perdite accumulate nel 2019 dalla sanità abruzzese sottraggono risorse allo sviluppo. Parliamo di perdite riscontrate dalle gestioni delle ASL, pari a oltre 60 milioni di euro”, avvisa il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci

"Si tratta di una cifra enorme, sottolinea l’ex assessore regionale alla Sanità che da tempo lamenta la mancanza di una governance amministrativa oltre che politica da parte della Regione: “Una somma che per essere completamente coperta avrà bisogno di 13 milioni di euro dal bilancio della Regione, che verranno sottratti al nostro sistema economico. Inoltre per il 2020, considerata l’assenza di atti di programmazione e indirizzi che da un anno a questa parte denunciamo, sarà anche peggio. La verità è che gestione della sanità di questo centrodestra a trazione Lega è così lenta e ferma – incalza Paolucci - da invertire la rotta della storia amministrativa più recente. Non era mai accaduto né nella legislatura Chiodi che in quella D'Alfonso che il comparto della sanità non riuscisse a coprire con le risorse del Fondo Sanitario Regionale i costi delle prestazioni. Certo non è il momento di fare polemiche, ma allo stesso tempo è necessario suonare un campanello d'allarme per evitare che si crei un abisso, considerata anche la congiuntura che stiamo vivendo. La questione "coronavirus" non ha implicazioni a riguardo, perché non incide sul 2019 e in secondo luogo perché l'analisi della gestione interna per il 2020 è in grado di tener ben distinti i costi legati all'emergenza da quelli del funzionamento del sistema, al netto di quanto sta accadendo. Il punto è invece che la gestione dell’anno corrente, senza contare l’emergenza sanitaria, si presenta con costi interni crescenti, senza che ci sia stata una sola scelta di programmazione, senza Governance e senza investimenti. Così il deficit può solo crescere. Infatti a ormai più di un anno dall'insediamento, questo governo regionale non ha fatto scelte: non ha completato nemmeno la governance aziendale, in effetti nessuna delle 4 Asl ha un management perfezionato con le figure previste dalla 502; non c’è strategia sugli investimenti e la struttura dell'Assessorato è fortemente svuotata, il programma 2019/2021 forse si approverà alla fine del 2020!  E’ necessario muoversi e decidere, stare fermi è un costo economico e sociale per una regione che aveva riacquistato, anche sulla sanità, equilibrio e credibilità”.

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Montesilvano: riunione per recepire il Dpcm del 4 marzo, sospese le attività di biblioteca, scuola civica di musica e teatro e centri per anziani

Questa mattina il sindaco Ottavio De Martinis ha incontrato i dirigenti e la maggioranza per avviare le procedure di informazione emanato ieri sulle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il sindaco inoltre ha sospeso anche le attività della scuola civica di musica e teatro, dei centri comunali per anziani e la biblioteca comunale e ha ribadito alla giunta il divieto di svolgimento delle manifestazioni culturali e sportive sul proprio territorio. Fino al 15 marzo 2020, sospesi i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università.
“E’ importante vigilare – spiega il sindaco De Martinis - , affinché vengano rispettati tutti i punti del decreto emanato ieri sera. Abbiamo disposto la chiusura dei tre centri comunali per anziani in via Vittorio Emanuele II al Colle, in via Mariano Volpe (traversa di via San Francesco) e in via Marrone a Santa Filomena. Resterà chiusa anche la biblioteca comunale, infine abbiamo sospeso l’attività didattica della scuola civica di musica e teatro. Nella riunione di oggi, anche con l’intervento di alcuni consiglieri comunali, abbiamo valutato la possibilità di sostenere eventuali misure per le imprese locali in questo momento di grave difficoltà economica, che sta colpendo soprattutto il comparto turistico della nostra città. E’ importante attenersi alle disposizioni, pertanto invito la cittadinanza alla massima collaborazione e a non farsi prendere dal panico”.

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Giovani Democratici, Matteo Santarelli eletto Segretario del Circolo del Cerrano

Si è tenuto, nella giornata di ieri, il II Congresso dei Giovani Democratici del Cerrano per il rinnovamento delle cariche di Segreteria, in cui, tra l'altro, sono intervenuti il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio, il candidato Segretario provinciale PD Piergiorgio Possenti e il candidato Segretario Regionale GD, Claudio Mastrangelo.
"Si apre una nuova fase - dichiara il neo Segretario Santarelli- è il momento di una presa di posizione netta: Sì a politiche giovanili, ambientali e di rilancio del turismo.
Offrire un'alternativa e una rappresentanza valida sul territorio è nostro dovere."
“Generalmente considero i congressi - commenta il Presidente di Federazione e coordinatore dei segretari di circolo Antonio Di Blasio - come degli appuntamenti positivi, oltre che fondamentali, per la vita democratica e le dinamiche di una comunità politica come la nostra. Questo dei Giovani Democratici del Cerrano, inoltre, possiede una rilevanza strategica per tutto il territorio della provincia ed è un bene che questa seconda fase dei Giovani Democratici della Provincia Di Teramo  sia partita proprio da qui.”
Inoltre il Portavoce Provinciale fa sapere che il Congresso del Circolo Val Vibrata è stato rinviato a data da destinarsi visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri riguardo l’emergenza Covid-19.

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Nel 2018 208 delle 240 regioni dell’UE hanno visto crescere la propria occupazione

Nel 2018, 208 delle 240 regioni dell'UE (87%) hanno visto crescere la propria occupazione, mentre in 5 regioni il numero di persone occupate è rimasto stabile e in altre 27 regioni l'occupazione è diminuita. Lo comunica Eurostat che segnala come il più alto tasso di crescita dell'occupazione è stato registrato a Malta (+ 5,7%), davanti alla regione adriatica della Croazia (+ 4,9%), Irlanda del sud (+ 4,7%), e Marche. All'opposto la maggiore riduzione dell'occupazione è stata registrata nella regione francese di Mayotte (-2,9%), seguita da Centro-Nord (-2,1%) e Centro-Sud (-2,0%) della Bulgaria. L'Italia è l'unico paese a registrare una crescita superiore al 3% in almeno 3 regioni (Oltre a Marche, in Abruzzo e Sardegna) Nell'insieme dell'UE, l'occupazione è cresciuta dell'1,4% nel 2018. Se però si guarda ai dati su base decennale l'occupazione nell'Ue è cresciuta del 2,6% ma in questa classifica dal top della classifica scompaiono le regioni italiane. 

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Ex discariche, velocizzate le operazioni di bonifica

La giunta regionale abruzzese, su proposta dell'assessore all'Ambiente, ha autorizzato una significativa modifica alla convenzione che regola i rapporti tra Regione Abruzzo e soggetti attuatori di interventi nelle discariche. E' stata prevista, difatti, per tutti gli interventi di bonifica e di chiusura delle discariche esaurite, la variazione della quota di anticipazione del finanziamento che dal 5% aumenta al 60% della somma assegnata, mantenendo invariate al 10% le successive percentuali di acconto, saldo compreso. Si tratta di un provvedimento che permettera' di far partire i lavori di messa in sicurezza con maggiore velocita' e permettera', al contempo, di evitare contenziosi con le imprese che al momento dell'aggiudicazione della gara necessitano di un anticipo del 20% per poter iniziare i lavori di bonifica. "In questo modo, avremo la gestione dei rifiuti certamente piu' efficace e maggiormente rispondente ai criteri e principi dell'ordinamento nazionale e comunitario", hanno fatto sapere dalla Regione. 

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Chiuso il Pronto soccorso a Termoli, i pazienti a Vasto

Gli ospedali della Asl Lanciano Vasto Chieti si preparano ad accogliere anche i pazienti del Basso Molise, dopo che e' stato interdetto il Pronto soccorso di Termoli perche' due operatori sanitari sono risultati positivi al test Covid-19. Pertanto i pazienti in urgenza, non sospetti di Coronavirus, saranno avviati verso i Pronto soccorso della Asl, e di Vasto in particolare. A tal proposito la Direzione generale ha inviato una nota alle Direzioni mediche ospedaliere, ai Direttori dei Dipartimenti di Emergenza, Chirurgia e Medicina e dell'unita' operativa Investimenti e patrimonio, nella quale chiede di rendere disponibile il maggiore numero possibile di posti letto, agevolando la dimissione di pazienti non piu' in fase acuta e gestibili al di fuori dell'ospedale. Intanto sono stati attrezzati in meno di 24 ore a Lanciano e Vasto i percorsi dedicati al pre triage delle persone che potrebbero avere contratto il Coronavirus. Al "San Pio" nella notte sono arrivati due container, collocati di fianco al Pronto soccorso, dove saranno accolti gli utenti inviati dai medici di medicina generale o che si presentino spontaneamente, con i sintomi che facciano pensare a un'infezione. Il filtro degli accessi, dunque, avverra' all'interno dei container non appena saranno sanificati, ma si tratta di una soluzione di emergenza, poiche' la Direzione Aziendale privilegia, quando possibile, percorsi interni ai presidi ospedalieri, come accaduto a Chieti. A Vasto, quindi, sara' ricavato uno spazio dedicato all'interno della Sala d'attesa del Pronto soccorso che richiede, pero', un intervento strutturale della durata di qualche settimana per l'esecuzione dei lavori. A Lanciano il pre triage sara' eseguito nelle due tende montate nello spazio tra l'ingresso del Pronto soccorso e il Laboratorio analisi: li' sara' effettuata la valutazione delle persone che presentano i sintomi e potenzialmente contagiate, da trasferire poi nei reparti di Malattie infettive per i test di accertamento. "Resta fondamentale per le persone che accusano sintomi e temono un contagio - sottolinea il Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael - fare ricorso assolutamente ai medici di medicina generale e al numero verde 800 860 146, perche' il primo filtro va fatto sul territorio e il contatto con l'ospedale cercato successivamente".

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Ceam, sospese le attività pastorali per i ragazzi

Data la disposizione governativa sulla chiusura di scuole e universita' fino al 15 marzo prossimo, quale misura precauzionale nei confronti della diffusione del coronavirus (Covid 19), "anche le attivita' pastorali rivolte a ragazzi e giovani nella nostra Regione Ecclesiastica sono sospese fino alla stessa data". Lo rende noto la Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana (Ceam). La Ceam invita i credenti a frequentare le liturgie avendo cura di osservare le misure di precauzione, evitando contatti fisici, ad esempio al segno di pace o nell'uso delle acquasantiere, ricevendo la Santa Eucaristia nella mano e mantenendo le distanze minime suggerite fra le persone

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Crollo hotel Rigopiano, archiviata l’inchiesta sui carabinieri forestali

E' stata archiviata dal gip del Tribunale di Pescara, Elio Bongrazio, l'inchiesta a carico di tre carabinieri forestali nell'ambito della tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola. Le ipotesi di reato formulate a carico dei tre - il tenente colonnello dei carabinieri forestali, Annamaria Angelozzi, e i sottufficiali Michele Brunozzi e Carmen Marianacci - erano falso materiale e falso ideologico. L'inchiesta era stata aperta dal procuratore aggiunto, Anna Rita Mantini, e dal sostituto, Salvatore Campochiaro, a seguito di una denuncia presentata il 21 novembre scorso dall'ex capo della squadra Mobile di Pescara. L'inchiesta riguardava le vicende relative alla telefonata effettuata dal cameriere Gabriele D'Angelo, una delle 29 vittime, la mattina del 18 gennaio 2017 per chiedere lo sgombero dell'hotel.

I pm hanno chiesto l'archiviazione del procedimento a carico dei forestali e il gip Bongrazio ha accolto la richiesta, sottolineando nel decreto di archiviazione che: "in riferimento' all'ipotesi di falso ideologico, dagli atti emerge l'insussistenza della condotta penalmente sanzionata dall'art.479 c.p." e che "i riferimenti all'ipotesi di falso materiale, non sussistano elementi per sostenere l'accusa in dibattimento non essendo risultato che i documenti ricevuti dagli indagati siano stati oggetto di manipolazione". Il gip inoltre sostiene che "non vi e' elemento alcuno che possa corroborare l'ipotesi dolosa delineante dal denunciante"

Il gip dunque ritiene che "possa condividersi la richiesta di archiviazione del pm non risultando possibili ulteriori indagini e preso atto del fatto che e' gia' all'attenzione dell'autorita' inquirente l'operato del personale della squadra Mobile di Pescara inerente la delega impartita il 23 gennaio 2017 , avendo Brunozzi presentato il 18 dicembre 2019 un esposto in merito ad eventuali omissioni del personale medesimo".

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L’identità industriale dell’Italia e dell’Abruzzo.

L’identita’ industriale dell’Italia e dell’Abruzzo.

In questi giorni vengono fuori indicazioni e dati molto pesanti sulla situazione economica e produttiva del nostro Paese. L’Istat ha segnalato un brusco calo della produzione industriale a dicembre del 4,3% che ha contribuito a far chiudere l’anno 2019 a meno 1,3%, con una domanda internazionale debole e con serie difficoltà per le nostre esportazioni. A ciò bisogna aggiungere che il prodotto interno lordo, nel quarto trimestre del 2019, è sceso dello 0,3%rispetto al trimestre precedente. Si tratta del dato peggiore dall’inizio del 2013. A ciò bisogna aggiungere i dati drammatici dell’occupazione che fino a qualche tempo fa erano stati incoraggianti (anche se caratterizzati dall’esplosione dei contratti a temine o part-time che hanno raggiunto la soglia dei 3 milioni e 123 mila unità) e che invece nel solo mese di dicembre hanno visto bruciare circa 75 mila posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione che resta al 9,8%. E questi elementi, ovviamente, non tengono conto della straordinaria e drammatica situazione economica e sociale conseguente all’esplosione del coronavirus nel nostro Paese con il rischio concreto di una pesante recessione e blocco della economia.

Ebbene in questa condizione viene da domandarsi:ha un futuro l’industria del nostro Paese? La risposta non può che essere affermativa in considerazione di ciò che ha rappresentato il sistema industriale nella recente storia economica e sociale del nostro Paese ed anche della nostra regione.

Questa mia personale convinzione viene rafforzata dalla lettura del bel libro di Giuseppe Lupo LE FABBRICHE CHE COSTRUIRONO L’ITALIA uscito in questi giorni a cura del quotidiano IL SOLE 24 ORE. Il libro propone un viaggio nell’immaginario industriale italiano, attraverso alcuni dei luoghi simboli della manifattura del nostro paese: Settimo Torinese, Genova, Aree, Rescaldina, Sesto San Giovanni, Bagnoli, Pozzuoli, Torviscosa, Porto Marghera, Ivrea, Terni, Valdagno.

L’autore, un profondo conoscitore della letteratura industriale, ha compiuto un viaggio reale in questi siti produttivi, calandosi in queste realtà, parlando con imprenditori ed operai trovando spesso realtà industriali e fabbriche in abbandono, alcune inserite in un contesto museale e gestite da fondazioni che conservano archivi, biblioteche,progetti industriali ed anche situazioni di imprese che continuano vivere, produrre e che producono fatturati ed utili significativi. Particolarmente toccanti e coinvolgenti sul filo della memoria sindacale le pagine dedicate alle realtà di Sesto San Giovanni, Arese, Bagnoli, Porto Marghera e Terni.

Il lavoro di Lupo rappresenta non tanto una operazione nostalgica, un recupero dell’orgoglio industriale italiano, come afferma Stefano Salis nella introduzione, offuscato da anni ed anni di ostilità verso la cultura industriale (che ha fatto breccia anche all’interno del sindacato!) ma indica anche una prospettiva per il futuro produttivo del nostro Paese. L’industria che nel dopoguerra è stata alla base del boom economico e sociale dell’Italia, con il passaggio dall’economia rurale a quella industriale, che ha consentito a milioni di operai di diventare “cittadini più consapevoli”anche nell’epoca dell’industria 4.0 e della dematerializzazione del lavoro può rappresentare ancora una risorsa per far uscire l’Italia da uno dei momenti più difficili.

Ma nel lavoro di Giuseppe Lupo c’è a mio avviso una grave dimenticanza rappresentata dalla assenza di ogni riferimento alla realtà industriale abruzzese. Recentemente durante la presentazione di un altro bel libro di Luigi Piccioni Sindacato, Ambiente e Sviluppo – La Cgil Abruzzo, i parchi e le origin della riserva Monte Genzana-Alto Gizio 1979-1996 a cura di Ediesse- lo storico Costantino Felice ha parlato di “rivoluzione industriale abruzzese”, di “modello di sviluppo virtuoso, niente affatto meridionale”di “caso unico in Italia ed in Europa” e di “nessuna cattedrale nel deserto” caratteristica quest’ultima di tante iniziative industriali, negli anni sessanta e settanta del secolo scorso, nelle regioni del nostro meridione.

L’Abruzzo industriale annovera siti come il polo chimico di Bussi che ha quasi centoventi anni di storia, uno dei primi siti di chimica di base di Europa, che ha subito pesanti ristrutturazioni e riconversioni produttive, che da dieci anni fa i conti con la questione della bonifica delle aree che attende interventi risolutivi, ma che ha sempre un futuro industriale se è vero che la nuova proprietà dello stabilimento che fa capo al presidente Donato Todisco ha l’obiettivo di creare a Bussi il più grande impianto europeo per prodotti in grado di depurare e potabilizzare l’acqua.

E la stessa area industriale della Val Pescara e di Chieti Scalo, in modo particolare, offre molti spunti di vicende produttive che andrebbero rinverdite: dalla ex Farad, alla Richard Ginori, alla Iac, alla Generaltex, alla Indusnova, solo per fare alcuni esempi di una zona industriale che occupava, nei tempi d’oro, oltre cinquemila persone. E’ in questo contesto che assume particolare importanza la battaglia culturale che sta portando avanti il Centro Studi Spezioli di Chieti tramite il suo attivo presidente Ugo Iezzi per non disperdere la memoria storica della Cartiera di Chieti, la Celdit, la vita sociale del suo quartiere il Villaggio Celdit e la istituzione di un museo storico.

E poi ci sono le storie industriali ed occupazionali dell’ATI, l’azienda tabacchi di Lanciano, della Monti di Città Sant’Angelo, dell’ex Italtel dell’Aquila, solo per fare alcuni esempi.

Ma nel presente ci sono presenze industriali rilevanti come la Pilkington e la Magneti Marelli in quel di Vasto, la L.Foundry ad Avezzano e poi la Sevel in Val di Sangro la più grande realtà dell’industria metalmeccanica non solo d’Italia, ma d’Europa che ha trasformato radicalmente un territorio, che prima del 1979 veniva definito”Valle della Morte” in un modello di sviluppo virtuoso.

La questione, a mio avviso, è che anche da noi, in Abruzzo, negli ultimi anni parlare di industria ha quasi rappresentato un disvalore, un elemento negativo. E questo anche nel sindacato. Dimenticando il grande contributo che il processo di industrializzazione ha dato alla crescita economica, sociale e di nuovi diritti della nostra regione. Ecco perché recentemente ho proposto la creazione di una fondazione per rinsaldare la memoria sociale dell’Abruzzo: una operazione culturale e politica che guardando al nostro passato offre una valida visione al futuro dell’Italia e dell’Abruzzo.

 

di Nicola Primavera

 

 

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