Redazione Notizie D'Abruzzo

Rapporto sull’economia del Mediterraneo con l’impatto dei cambiamenti climatici

L'ambiente e le sue interrelazioni con le dinamiche economiche e sociali nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, i cambiamenti climatici e il loro impatto sui territori, i costi in termini di mortalità, morbilità e qualità della vita dell'inquinamento ambientale sono i temi al centro del "Rapporto sulle economie del Mediterraneo 2019" (REM19) curato dall'Istituto di studi sul Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismed), che viene presentato il oggi a Napoli, presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare. All'evento, che si svolge nell'ambito della giornata di studi su "Clima, economia e ambiente", prenderanno parte diversi studiosim il ministro dell'Ambiente Sergio Costa ed il segretario generale dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo Sergio Piazzi. REM19 - edito da Il Mulino e giunto alla 15ma edizione - parte dai risultati del convegno "Mutamenti climatici, crisi socio-economiche e (in)sicurezza alimentare: un Mediterraneo in transizione", organizzato dall'Istituto di studi sul Mediterraneo (Cnr-Ismed) in memoria di Eugenia Ferragina, ricercatrice e curatrice del Rapporto per diversi anni. "I cambiamenti climatici sono un fatto eclatante il cui impatto sull'ambiente e sui territori si manifesta attraverso fenomeni estremi, che generano ingenti costi e difficoltà per la crescita sostenibile dell'ecosistema", "al crescere dello sviluppo, i paesi possono infatti permettersi tecniche di produzione più efficienti, virare la struttura economica verso settori meno inquinanti, cambiare attitudini culturali e aumentare il valore della qualità ambientale nel paniere dei consumatori. Anche le pressioni demografiche e il grado di urbanizzazione sfavoriscono le economie meno sviluppate della sponda sud" spiega Salvatore Capasso, curatore del volume e ricercatore associato Cnr-Ismed.

"Le anomalie climatiche hanno agito da acceleratore delle tensioni sfociate in conflitti e rivolte che a partire dal 2011 hanno infiammato il Nord Africa e la Siria", sottolinea Grammenos Mastrojeni, vicesegretario generale dell'Unione del Mediterraneo (UfM) incaricato per il settore clima ed energia. "Anche se non si possono etichettare le rivolte del Mediterraneo come conflitti ambientali, non vi è dubbio che il cambiamento climatico risulta spesso il fattore scatenante dei conflitti". "L'elevata sensibilità al degrado ambientale dell'area mediterranea impatta negativamente sulle condizioni ambientali e socio-economiche, e sul livello di sicurezza umana. Questi fattori, combinati con altri, sono spesso alla base di processi migratori molto complessi. A partire dal 2011, fattori quali le primavere arabe, le crisi alimentari e lo scoppio della guerra in Siria hanno contribuito a creare un'emergenza migratoria che pone sotto pressione la frontiera euro-mediterranea" sostiene Alfonso Giordano, docente di Geografia politica alla Luiss Guido Carli di Roma. "Chiaramente, il cambiamento climatico non porta automaticamente a situazioni di insicurezza o conflitti, ma esistono relazioni complesse tra climate change e fattori politici, sociali, economici, ambientali che possono minare la sicurezza o innescare/esacerbare i conflitti. La maggioranza degli studi scientifici indica, non a caso, che la vulnerabilità ai cambiamenti climatici nel Mediterraneo e nell'Africa sub-sahariana risulta tra le principali determinanti delle dinamiche migratorie". "Il bacino è particolarmente sensibile alle vicissitudini climatiche in quanto collocato in un'area di transizione tra i climi aridi e caldi del Nord Africa e quelli piovosi e temperati dell'Europa centrale. Il clima del Mediterraneo si distingue per la forte variabilità spaziale, con differenze marcate tra il Nord e l'area meridionale, nella stagione sia invernale che estiva", prosegue Giorgio Budillon, ordinario di Oceanografia e fisica dell'atmosfera alla Parthenope di Napoli. 

Rosaria Battarra, ricercatrice Cnr-Ismed, e Carmela Gargiulo, ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica dell'università di Napoli Federico II, si concentrano sugli effetti sulle aree costiere dovuti all'innalzamento del livello del mare, con l'obiettivo di fornire indicazioni di policy utili. "Circa 150 milioni di persone vivono sulle coste del Mediterraneo, 1/3 della popolazione totale degli Stati che vi si affacciano, quota che raddoppia al 65 per cento sulla riva Sud. Forte aumento demografico, progressivo inurbamento e crescita della pressione demografica nelle aree costiere caratterizzano quasi tutta la regione. In tale contesto, il principale rischio per le aree costiere è costituito dall'innalzamento del livello del mare e dall'erosione. Diversi organismi sovranazionali stanno mettendo in campo iniziative per supportare i paesi rivieraschi nella messa a punto di strategie comuni ma diversificate. Per esempio, l'Ue finanzia iniziative volte a migliorare l'efficienza energetica quale strategia di mitigazione e la politica europea sottolinea la necessità di implementare strategie di adattamento transfrontaliere utilizzando strumenti come l'Enpi (European Neighbourhood and Partnership Instrument). L'obiettivo è rendere l'Europa più resiliente". "Esplorando il nesso tra acqua, cibo ed energia", osserva Desireé Quagliarotti, ricercatrice Cnr-Ismed, "la tendenza verso un uso più intenso delle fonti rinnovabili nei paesi euro-mediterranei potrà favorire un duplice obiettivo: diminuire la dipendenza da paesi politicamente instabili e ridurre le emissioni di gas serra". Purtroppo, conclude Silvana Bartoletto, professore associato di Storia economica all'università Parthenope di Napoli, "sebbene l'area sia particolarmente esposta agli effetti del cambiamento climatico, la quota delle rinnovabili dal 1971 al 2016 è aumentata di soli due punti percentuali. Oltretutto, pur possedendo il Mediterraneo un notevole potenziale per la produzione di elettricità da energia solare, almeno la metà del consumo rinnovabile in quest'area è rappresentato da biocombustibili, legna in primis. È necessario uno sforzo maggiore in tal senso".

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Commissioni Bilancio e Salute in seduta congiunta per l’apertura del Consiglio regionale

La settimana politica all’Emiciclo inizia domani, alle ore 9.00, con la seduta straordinaria e congiunta della Prima Commissione “Bilancio” con la Quinta Commissione “Salute e Cultura” per l’esame del progetto di legge sulle “Celebrazione del cinquantesimo anniversario dell’istituzione delle Regioni”. Verrà inoltre esaminata la risoluzione sui “Problemi della sanità nelle aree interne . A seguire le Commissioni, così come stabilito in Conferenza dei capigruppo, è previsto per le ore 10 la seduta ordinaria del Consiglio regionale all’Aquila. Giovedì 5 marzo, alle ore 10.00, è convocata la Terza Commissione “Agricoltura” con il seguente ordine del giorno: progetto di legge  di integrazione alla legge regionale 31 luglio 2012, n.38 (Disciplina delle attività agrituristiche in Abruzzo) ;progetto di legge sulle “Norme in materia di turismo itinerante”; progetto di legge di modifica alla legge regionale del 20 maggio 2008, n.6 recante: “Disposizioni in materia di tutela delle piante di olivo adulte ai fini della loro classificazione, recupero e cessione. Disciplina concernente l’abbattimento e l’espianto di alberi di olivo”. Su questo provvedimento sono previste le seguenti audizioni: Giovanni De Luca (Presidente Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Ascoli Piceno, Pescara e Teramo); Emanuele Pierannunzi (Presidente Agr. Federazione regionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati dell’Abruzzo Collegio provinciale di Teramo). In coda è previsto l’esame di una risoluzione sul “Doppio corrispettivo a carico delle imprese per la fruizione dei servizi di manutenzione stradale, manutenzione aree verdi e pubblica illuminazione, erogati negli agglomerati industriali di competenza dell’Agenzia Regionale delle Aree Produttive”. Anche su questo punto sono previste le audizioni di: Casartigiani Abruzzo, Confindustria Abruzzo, CNA Abruzzo, Confapi Abruzzo, Confartigianato Abruzzo. Sempre giovedì 5 marzo è in calendario la seduta della Prima Commissione “Bilancio” alle ore 12.0 che esamina il progetto di legge sulla “Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero” con le audizioni dei Presidenti dei Tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto, dei Presidenti dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto e dei sindaci dei Comuni di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto

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Il Pescara batte l’Ascoli 2-1

Un gran gol di Memushaj consente al Pescara di battere l'Ascoli e tornare al successo dopo tre sconfitte consecutive. Derby teso all'Adriatico con le due squadre poco propositive nella prima frazione. Il match si accende prima dell'intervallo con Busellato che, servito da Galano, sfrutta un regalo di Leali e porta in vantaggio i padroni di casa. Dopo appena 4', con l'Ascoli che pareggia con un bel diagonale di Morosini. Nella ripresa il Pescara cresce e trova il gol partita con Memushaj che da posizione impossibile trafigge Leali. Una rete pazzesca che spinge il Delfino a quota 35 punti e manda l'Ascoli in zona play out, anche se i bianconeri devono recuperare il match con la Cremonese

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Consiglio regionale, si parla del progetto di medicina dello sport

Il Consiglio regionale dell’Abruzzo torna a riunirsi domani 3 marzo nell'aula “Sandro Spagnoli” all'Aquila. La seduta avrà inizio alle ore 10 e si aprirà con un aggiornamento del Presidente della Giunta regionale sull'emergenza Coronavirus. A seguire, l’Assemblea prenderà atto delle dimissioni del consigliere Giovanni Legnini, decise dopo la nomina a Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma 2016. In esame il progetto di legge in tema di “Medicina dello sport e tutela sanitaria delle attività sportive e motorie”. L’ordine del giorno prevede, inoltre, l’elezione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza, la designazione del membro della Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti e del componente dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise "G. Caporale". Si continua poi con il progetto di legge “modifica della legge regionale 30 dicembre 2004, n. 51 (Disposizioni in materia di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza della carica di consigliere regionale)”, che riguarda l’incompatibilità tra la carica di Sottosegretario alla Presidenza della Giunta e quella di Consigliere regionale. Sempre sul tema, l’Aula esaminerà la proposta normativa che intende modificare lo Statuto regionale introducendo una modifica all'articolo 46 che permetta di equiparare il trattamento economico del Sottosegretario a quello dell’Assessore regionale. La seduta continua con l’interrogazione del consigliere Paolucci sui “Tetti di spesa per i contratti di acquisto di prestazioni da soggetti privati accreditati - annualità 2019-2020”. In chiusura saranno discusse le seguenti interpellanze: “Mancata attuazione delle disposizioni in materia di Polizia Locale di cui alla L.R. 20.11.2013, n. 42” (Pettinari); “Contenzioso Sagitta Immobiliare S.r.l./Regione Abruzzo - Risoluzione lite attraverso transazione ex art. 1965” (Cipolletti); "Situazione locali cucina Ospedale San Pio di Vasto" (Smargiassi); “Chiusura del distretto sanitario di Chieti Scalo in via De Litio” (Stella); “Adempimenti di Regione e ARTA per consentire caratterizzazione e conseguente bonifica della discarica di Bussi” (Blasioli); “Discarica di rifiuti nel comune di Montazzoli” (Taglieri e Smargiassi); “Vertenza Faist di Lanciano” (Paolucci); “Stato di attuazione risoluzione n. 21/5 -2019 recante ‘Impianti sportivi provincia di L’Aquila’” (Fedele).

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Controlli della Guardia di Finanza sui prezzi di articoli per l’igiene e la prevenzione.

Controlli a tappeto in materia di “lotta al carovita” e per la sicurezza economica, al fine di prevenire ingiustificati rialzi dei prezzi di vendita di mascherine, disinfettante per mani e per uso alimentare. Interventi in 15 negozi di articoli casalinghi, 12 parafarmacie, 8 farmacie, 2 ferramenta e 7 centri commerciali, per un totale di 44 ispezioni. Questi i risultati della vasta attività dei giorni scorsi disposta, in via straordinaria, dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, Col. Serafino Fiore, per il monitoraggio dei prezzi legati all'emergenza epidemiologica da COVID-19.

I riscontri sono finalizzati ad evitare potenziali manovre speculative tese a conseguire un indebito vantaggio economico a danno dei consumatori. Per questo sono stati intensificati anche i controlli dei mercati e dei venditori ambulanti, anche per prevenire la vendita di prodotti non certificati e forme di contraffazione di marchi, con potenziali rischi per la sicurezza degli ignari consumatori.

Nella gran parte degli esercizi commerciali controllati, i dispositivi di prevenzione igienica sono terminati ed in attesa di nuove forniture, mentre nelle catene commerciali dove sono stati rinvenuti alcuni prodotti per l’igiene non sono state rilevate sostanziali alterazioni di prezzi di vendita.

 

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Stop al volo Alitalia Pescara – Milano, infuriano le polemiche

Infuriano le polemiche sulla decisione di Alitalia di sospendere il volo del mattino tra Pescara e Milano. "Chiedo l'abbattimento delle tariffe al Governo e chiamo alla mobilitazione le istituzioni locali per salvare l'economia regionale e dell'Aeroporto d'Abruzzo". Così il Presidente della Saga Enrico Paolini, dopo la decisione presa dalla compagnia di bandiera Alitalia, di sospendere almeno fino alla fine di marzo, il volo delle 6.50 con Milano, lasciando operativo, invece, quello del pomeriggio. Una decisione, si legge in queste ore, presa dalla compagnia di bandiera a causa del crollo delle prenotazioni legate all'allarme da coronavirus. "E' una decisione unilaterale e soprattutto vergognosa - prosegue Paolini - perché se proprio Alitalia doveva sospendere un volo per risparmiare, avrebbe dovuto sospendere il collegamento pomeridiano, sicuramente meno frequentato e poco utile al business giornaliero". L'attenzione si sposta poi sulle tariffe. "Già da domani 2 marzo - prosegue Paolini -  la tratta Pescara Milano, ultima, viene venduta a cifre esorbitanti che superano i 300 euro ", per un volo frequentato soprattutto per motivi di lavoro,  senza il quale si "va a danneggiare l'economia di una regione - sottolinea il Presidente della Saga - già fortemente provata dal terremoto".  

Di qui, la richiesta del mantenimento di questa linea ed anche l'abbattimento delle tariffe (sia per l'Abruzzo che per le altre regioni terremotate), rendendole più appetibili e competitive anche con le altre compagnie, che praticano costi decisamente inferiori.

"La decisione e' stata unilaterale ed e' scandalosa se non addirittura vergognosa presa da Alitalia. Semmai in questi giorni quel volo sia stato disertato, e' per il coronavirus, che non durera' qualche giorno, purtroppo". Cosi' l'assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, a proposito della soppressione del volo Alitalia Pescara-Milano del mattino, annunciando che "domani chiedero' ufficialmente il mantenimento di quella linea e anche l'abbattimento delle tariffe al Governo" e invitando "alla mobilitazione le istituzioni locali per sostenere questa posizione indirizzata alla salvaguardia dell' economia regionale e del nostro aeroporto". "Se Alitalia voleva sospendere un volo per risparmiare - dice Febbo - avrebbe dovuto sospendere il volo del pomeriggio, meno frequentato e inutile al business giornaliero. La decisione e' vergognosa anche per altri due motivi", evidenzia l'assessore: da un lato per le tariffe; dall'altro "l'Abruzzo e' regione terremotata e il volo giornaliero Pescara-Milano-Pescara e' un volo di lavoro senza il quale si danneggia l'economia regionale". "Alitalia deve fare tariffe basse per l'Abruzzo e le regioni terremotate e spingere positivamente per la nostra economia visto che la manteniamo con soldi pubblici", conclude Febbo. 

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Elezioni Chieti, De Cesare: No a sondaggi fuorvianti ed autoreferenziali. I numeri in mio possesso dicono ben altro

“Leggo sondaggi fuorvianti ed autoreferenziali, che come uno specchietto per le allodole vengono sbandierati al fine di ostentare il più possibile sicurezza e di attirare potenziali candidati, che evidentemente mancano". Lo afferma Paolo De Cesare, candidato Sindaco alle prossime elzioni amministrative a Chieti.
"La inattendibilità di questo sondaggio è certificata dal fatto che al sottoscritto è stata attribuita una sola lista civica (ne saranno invece molte), dal fatto che il centrodestra viene dato per unito (circostanza che non corrisponde alla realtà), dal fatto che le interviste sarebbero state effettuate prima che io presentassi la mia coalizione e la sua ampiezza e, soprattutto, dal fatto che ad oggi non si conoscono i nomi dei candidati consiglieri di qualsivoglia schieramento, i quali, come è noto, in una elezione comunale incidono e non poco. 
Il Movimento 5 Stelle, che non si sa nemmeno se presenterà la propria lista ed in quale perimetro, sembra riscuotere percentuali eccezionali. Mi viene quindi da chiedere: sulla base di quale quadro è stato elaborato il sondaggio?
Peraltro questo è stato realizzato  dalla C.R.M. Research Institute di Roma, la stessa casa sondaggistica che con riferimento alle regionali del 2019 prevedeva una vittoria straordinaria di Sara Marcozzi (M5S), poi risultata terza.
Ebbene i sondaggi li ha commissionati anche il mio schieramento, rilasciati dalla prima casa sondaggistica italiana, quale è l’Istituto Piepoli. Questi hanno avuto un esito diametralmente opposto rispetto ai dati oggi sbandierati e dicono che il centrodestra (o per meglio dire parte del centrodestra) non vincerà affatto al primo turno ma, poiché in continuità con l’attuale amministrazione e con tutti gli assessori uscenti pronti a ricandidarsi, “gode” dell’81% di sgradimento da parte dei teatini. 
Il più attendibile dei sondaggi è comunque quello espresso quotidianamente dai cittadini di Chieti, quelli che io e tutte le persone che compongono la mia squadra incontriamo ogni giorno, atteso che, a differenza di altri, la mattina ci svegliamo a Chieti. 
I cittadini di Chieti noi li incontriamo allo stadio e al Palazzetto dello sport (dove qualcuno che oggi ambisce a diventare Sindaco non è stato mai visto) agli appuntamenti promossi dai Club Service cittadini, ed in tanti altri consessi Teatini dei quali quel “qualcuno” non conosce nemmeno l’esistenza ed in cui il giudizio nei suoi confronti è ben preciso. La realtà, insomma, è ben diversa e, ne sono convinto, la toccheremo con mano il giorno dopo le elezioni.”

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Iper Città Sant’Angelo, il sindaco convoca riunione con i sindacati

Il Sindaco di Città Sant’Angelo, Matteo Perazzetti, ha convocato per domani, lunedì 02 marzo alle ore 17:00, una riunione con tutti i sindacati interessati nella questione Iper. L’intento è quello di ascoltare prima le loro esigenze dei rappresentanti, per poi convocare un tavolo con la nuova gestione dell’Iper Conad, coinvolgendo anche la Regione. La questione è molto delicata, visto l’alto numero di eventuali esuberi, 65 dipendenti a rischio, ma soprattutto la poca chiarezza della procedura di licenziamento. Una grande realtà come quella del Centro Commerciale Pescara Nord di Città Sant’Angelo, non può mettere in ginocchio intere famiglie. Il Sindaco Matteo Perazzetti, scenderà in campo prendendo in mano la situazione per cercare di allontanare il pericolo legato ai presunti licenziamenti:” La riunione – dice il primo cittadino angolano, Perazzetti – servirà a capire qual è la situazione reale che stanno vivendo i dipendenti del centro commerciale Pescara Nord di Città Sant’Angelo. L’amministrazione comunale esprime solidarietà ai dipendenti coinvolti in questa vicenda. Faremo di tutto per scongiurare il pericolo del licenziamento. Interloquiremo con la nuova proprietà del centro commerciale, e coinvolgeremo anche la Regione perché, in una fase di crisi come quella che sta vivendo l’Italia, non si possono mettere sul lastrico 65 dipendenti, e di conseguenza le loro famiglie, di un grande Iper mercato. In settimana lavoreremo con tutte le parti coinvolte per cercare al più presto una soluzione che non faccia soffrire 65 persone e le loro rispettive famiglie. Siamo al fianco dei lavoratori e lavoreremo alacremente per far sì che tutto si risolva per il meglio.”

 

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Coronavirus, positivi al test la moglie e il figlio dell’uomo ricoverato a Teramo

Positivi i primi test per la moglie e uno dei figli del 50enne di Roseto ricoverato a Teramo per il Coronavirus. Il primo caso registrato in Abruzzo il suo con la regione che attualmente ne conta tre. Se anche l'esito dell'Iss lo confermera' i casi saliranno a cinque. Dubbi invece sui risultati del test fatto anche alla figlia dell'uomo. Tutta la famiglia, che era rientrata dalla Brianza, e' attualmente ricoverata all'ospedale Mazzini di Teramo. Negativa invece al Coronavirus dopo il test fatto a Pescara e' invece risultata la moglie del 48enne di San Giovanni Teatino rientrato la scorsa settimana dalla Lombardia dove si trovava per lavoro. La donna resta comunque in isolamento domiciliare, con sorveglianza sanitaria attiva da parte della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, che monitorera' costantemente eventuali mutamenti del suo quadro clinico. A comunicarlo e' il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

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Coronavirus, Cna Chieti chiede un taglio alle tasse locali

Il direttore della Cna di Chieti, Letizia Scastiglia, chiede un segnale di attenzione nei confronti delle imprese locali, colpite dall'emergenza Coronavirus, da parte delle principali amministrazioni della provincia di Chieti. Secondo Scastiglia "la forte e non so quanto giustificata ondata di paura che colpisce l'opinione pubblica in questo momento di emergenza nazionale, tra segnali spesso tra loro contraddittori se non addirittura confusi, lascia sul campo, sotto gli occhi di tutti, lo svuotamento progressivo delle nostre citta'. Svuotamento di presenze che colpisce un po' tutti i luoghi della socialita', ma che in particolare penalizza pesantemente le attivita' commerciali e artigianali, soprattutto nei centri storici. Chiunque puo' verificare quanto negozi e botteghe siano in questi giorni desolatamente vuoti". Da qui, sempre a detta di Scastiglia, nasce la necessita' che almeno dalle amministrazioni locali piu' grandi, e a maggior concentrazione di attivita' produttive, arrivi un provvedimento per la riduzione delle tasse locali alle imprese. "Credo che i Comuni di Chieti, Lanciano, Vasto, San Salvo, Francavilla, Ortona, San Giovanni Teatino, Guardiagrele, Atessa - dunque quelli con maggiore popolazione e maggiore concentrazione di attivita' produttive - debbano intervenire subito con il rinvio, se non la riduzione della tassazione locale a carico delle attivita' produttive. Questo rappresenterebbe un aiuto significativo in un momento di caduta verticale degli incassi, una boccata di ossigeno per esercizi in grave difficoltà", conclude Scastiglia.

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