Redazione Notizie D'Abruzzo

Sanità, presentati i due nuovi manager delle Asl di Chieti e L’Aquila

 “L’Abruzzo si dimostra attrattivo e competitivo riuscendo a richiamare professionalità con grande esperienza e competenza. L’adeguamento delle retribuzioni dei manager era un atto dovuto per riallineare l’Abruzzo alle altre regioni italiane. Un adeguamento che hanno fatto tutte le Regioni.  Solo l’Abruzzo era rimasto fermo a tal punto da scoraggiare chi aveva i requisiti e le capacità per accettare l’incarico e assumere questa funzione di direzione”.

Sono parole del Presidente della giunta regionale, Marco Marsilio che oggi ha presentato i due nuovi direttori generali delle Asl di L’Aquila-Avezzano-Sulmona e di Chieti-Lanciano-Vasto, rispettivamente Roberto Testa e Thomas Schael. La conferenza stampa si è tenuta a L’Aquila, a Palazzo Silone, a margine della seduta di giunta in cui sono state formalizzate le due nomine, alla presenza dell’assessore alla Salute Nicoletta Verì, dei due direttori appena nominati e del direttore del dipartimento Roberto Fagnano. "Abbiamo raggiunto questo risultato - ha aggiunto Marsilio - dopo un lungo percorso visto che, al momento del nostro insediamento, abbiamo trovato un bando già pubblicato che presentava delle criticità. La differenza nei compensi  era così evidente che abbiamo dovuto adeguare le retribuzioni dei direttori generali.  Chi lavora in Abruzzo è giusto che venga pagato come chi lavora in ogni altra regione d’Italia. Guidare una Asl è una responsabilità enorme per assicurare un servizio essenziale per i cittadini, promuovere in pieno il diritto alla salute e ridare slancio all’intero comparto”. L’assessore Verì nell’augurare un buon lavoro ai due direttori Asl ha sottolineato la necessità di risanare il disavanzo ereditato. “Il risanamento economico – ha commentato l’assessore - è una priorità . Occorre riportare un bilancio in equilibrio ma questo non deve andare a discapito della buona qualità della sanità del nostro territorio. Innanzitutto, dovranno rispondere a due obiettivi: creare la rete del malato acuto e quella del malato cronico. Valuteremo efficienza ed efficacia del loro operato”. 

L'affondo di Silvio Paolucci

''Si cambiano le carte in tavola, si cambiano le condizioni contrattuali in corso d'opera e bando, si anticipano i nomi, si sostituiscono le sedi di destinazione: non solo un risiko di poltrone ma sopratutto un gioco ad altissimo rischio''. Lo scrive su facebook l'ex assessore alla sanita' della Giunta D'Alfonso Silvio Paolucci. In merito alle nomine nella sanita' Paolucci dice che ''Per altro il cambiare le condizioni contrattuali (il compenso + 40.000 euro l'anno) ad avviso chiuso e domande pervenute, mette a rischio di ricorso l'intera procedura. Per la scelta dei direttori generali delle Asl sembra che sia andato in onda piu' un gioco che una scelta istituzionale impegnativa e responsabile. Perche' questo andamento barcollante cosi' border-line, cosi' rischioso, chiacchierato e discutibile? La sanita' abruzzese, in un passato che non ci deve piu' appartenere, ha gia' sanguinato economicamente e giudiziariamente. Mica rivediamo un vecchio film gia' visto?''.

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Una delegazione da Spoltore approda in Romania per il gemellaggio con Berca

Spoltore approda in Romania per siglare nel Palazzo del Parlamento di Bucarest il gemellaggio con la città di Berca, alla presenza dell'Ambasciatore d’Italia in Romania Marco Giungi: il 14 settembre alle 9 ci saranno i sindaci Luciano Di Lorito e Ionel Dobrita, tutto il Consiglio Comunale di Berca, il vice sindaco Chiara Trulli, il presidente del consiglio comunale Lucio Matricciani, la vice presidente Marina Febo. Completano la delegazione il comandante della polizia municipale Panfilo D'Orazio, il parroco Alin Iarca, e la mediatrice culturale Daniela Fosalau, che ha seguito per l’amministrazione comunale tutto l’iter del patto di amicizia e sta curando le interazioni tra Spoltore e Romania.
"E' un momento storico per la nostra Comunità” spiega Di Lorito. “E’ la prima volta che Spoltore sancisce un gemellaggio, vogliamo aprirci al mondo e all'Europa non solo dal punto di vista economico ma anche sociale e politico. Completiamo un percorso avviato nel 2017 e arricchito già da numerosi scambi, ma ne iniziamo uno nuovo che vuole dar vita ad una fattiva collaborazione, un ponte tra l'Italia e la Romania che possa far crescere anche gli interessi italiani e spoltoresi in Romania. Ringrazio Daniela Fosalau per aver messo a disposizione le sue competenze professionali, ricoprendo un ruolo indispensabile". Sabato 14 l'incontro al Palazzo del Parlamento: è l'edificio amministrativo più grande d'Europa e il secondo al mondo dopo il Pentagono. Nel pomeriggio il viaggio verso Berca e la visita guidata della sua zona centrale, alle scuole e alle realtà culturali e sportive. Domenica 15 la delegazione spoltorese parteciperà ad una importante manifestaziona annuale della comunità di Berca: sarà questo l'occasione per i due sindaci di rinnovare gli impegni del gemellaggio davanti a tutta la cittadinanza. Il 16 settembre sarà dedicato alla scoperta della parte produttiva di Berca, con la visita alla fabbrica "Gabiotti", alla sezione "Satuc" della lavorazione metalli, e a seguire della zona più caratteristica di Berca: i vulcani di fango conosciuti come "Vulcani Noroioși", strutture alte pochi metri a forma di vulcano causate dall'eruzione di fango e gas naturali. Il gemellaggio, approvato all'unanimità da maggioranza e opposizione in consiglio comunale nel 2018, nasce dall' "impegno comune di accrescere le relazioni tra i nostri paesi, vista la presenza di una comunità rumena molto operosa ed attiva a Spoltore, ma anche nei paesi vicini”. “Un progetto che nasce anche grazie all'azione collante del nostro concittadino Padre Alin Iarca” prosegue Di Lorito “incaricato della Diocesi ortodossa  d'Italia come Decano della regione Abruzzo-Molise e parrocco della Parrocchia Ortodossa Romena "San Simeone il Giusto ed Anna Profetessa" di Pescara". Iarca è originario della città di Berca". Nel Patto di amicizia tra Spoltore e Berca i due Comuni assumono l'impegno di "sviluppare lo scambio di esperienze culturali e religiose, al fine di costruire una più ampia "Comunità" al servizio della pace, che valorizzi le identità civiche fondate sulle tradizioni municipali di libertà ed autonomia". Il gemellaggio “è anche un modo per riconoscere e valorizzare il volto attivo e produttivo dell’immigrazione” conclude Di Lorito “quella parte di popolazione che lascia il proprio paese per lavorare nel rispetto delle regole e rende possibili sviluppo e benessere nelle comunità all'interno delle quali si integra”.

Berca è sita nella parte centrale della provincia di Buzau, dista circa 130km dalla capitale Bucarest, ed ha 8672 abitanti. Il suo territorio alterna collina e pianura, con un’altitudine media di 150 metri. Berca è considerata la patria delle salsicce di Plescoi (una specialità culinaria che, come i nostri arrosticini, si basa sulla carne di pecora) e vive all'interno di una delle riserve naturali più interessanti in Europa. Tra le attrazioni turistiche due complessi architettonici del XVII secolo: la Fortezza di Berca ed il Monastero di Ratesti.

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Pirata della strada che uccise pensionato identificata dopo 3 mesi

E' stata denunciata e ha evitato l'arresto perche' si e' presentata spontaneamente e ha ammesso di essere lei alla guida dell'auto, la donna che il 2 giugno scorso, a Colleranesco di Giulianova, a bordo della sua macchina travolse il pensionato Camillo Pechini, che mori' il 17 luglio, dopo 46 giorni di agonia, all'ospedale di Teramo; alla donna sono stati contestati i reati di omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga. La donna di 73 anni, ha dichiarato al pm Stefano Giovagnoni, che l'ha sentita negli uffici del Comando della Polizia Stradale di Teramo, di essersi accorta del tonfo sulla parte anteriore della sua auto, ma di non aver capito che aveva urtato una persona, nonostante si fosse fermata qualche centinaio di metri oltre, per verificare l'entita' dei danni alla vettura. L'auto, una Renault Clio di colore grigio, indicata da un testimone oculare e filmata in un video del sistema di sorveglianza di una casa vicina all'impatto, era stata sequestrata alcuni giorni fa dagli agenti della stradale diretti dal vicequestore Nadia Carletti. I sostituti commissari Antonio Bernardi e Stefano Di Stefano, assieme ai colleghi della Polizia postale e delle comunicazioni di Teramo, coordinati dall'ispettore Tazio Di Felice, in tre mesi di indagine hanno passato al setaccio ben 20 mila utenze telefoniche raccolte nei tabulati del 2 giugno, registrati sui ripetitori della zona. E' stato cosi' scremato un elenco di almeno cinque autovetture dello stesso modello e colore intestate ad altrettanti residenti nella provincia di Teramo, fino a individuare quella sospetta. L'auto in questione aveva un fanale destro nuovo, ma ancora i danni alla carrozzeria e sul parafango destro anche un lego di stoffa appartenuto ai pantaloni della vittima. Il riconoscimento fotografico da parte del testimone che guidava l'auto dietro a quella della investitrice, ha chiuso il cerchio delle indagini.

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Chieti, monitoraggio geofisico su una zona della città

Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio e il geologo Fabio Colantonio hanno tenuto una conferenza stampa in cui sono stati forniti aggiornamenti sul monitoraggio geofisico quotidiano commissionate dal Comune e tutt'ora in atto in via Fonte Vecchia, via Don Minzoni, via Arenazze e sul cavalcavia di via Gran Sasso. Nella zona, infatti, si sono verificate importanti criticita' strutturali in un condominio che hanno portato all'emissione di un'ordinanza di sgombero e di abbattimento dello stabile, mentre da parte dei residenti della zona si stanno manifestando perplessita' e timori che il fenomeno possa riguardare anche altri edifici.

"Anche se si sono verificate importanti criticita' strutturali nel condominio Trinchese di via Don Minzoni, non bisogna generare allarmismo e dare man forte agli sciacalli che cavalcano il tema, in quanto le indagini tecniche che si stanno effettuando e la cui relazione sara' disponibile a fine gennaio 2020 saranno finalizzate alla messa in sicurezza dell'area, consentendo alle famiglie, proprietarie degli immobili della zona, di effettuare le proprie scelte a riguardo - ha detto Di Primio. Ove vi fossero degli alert, segnalati dai monitoraggi in corso, saremo i primi ad intervenire per tutelare la pubblica e privata incolumita'. Le scuole presenti nella zona ovvero l'asilo nido di via Arenazze, la scuola Corradi e l'Istituto comprensivo Vicentini-Della Porta, non sono interessate da fenomeni franosi''. ''La situazione strutturale degli altri palazzi della zona - ha evidenziato Di Primio - e' differente da quella del condominio oggetto di ordinanze di sgombero e abbattimento. Sugli edifici limitrofi, infatti, non vi e' alcuna segnalazione da parte delle autorita', in primis dei Vigili del Fuoco, che segnalino al Comune la presenza di un pericolo. Le attivita' di indagine che stanno effettuando i privati sono anche giuste ma il Comune non ha prodotto alcuna ordinanza analoga a quella del condominio di via Don Minzoni''. Per Colantonio ''l'area in questione risulta essere interessata da due fenomeni franosi risalenti a decenni addietro e su cui e' stata riscontrata una riattivazione repentina in seguito alle forti piogge dell'agosto 2018. Lo scopo delle indagini -ha detto il geologo - e' quello di definire la geometria della porzione di collina instabile e la cinematica monitorando l'area interessata, compreso il cavalcavia di via Gran Sasso. A tal proposito sono stati istallati dei sistemi ottici sul Cavalcavia, 5 sondaggi geognostici profondi fino a 45 metri ed attrezzati a tubi inclinometrici nonche' eseguito circa un chilometro di tomografie, sia sismiche che elettriche, al fine di ricostruire il cuneo di sabbia nel sottosuolo. La relazione tecnica finale avra' lo scopo di definire l'estensione del fenomeno franoso e la conseguente perimetrazione dell'area da sottoporre all'Autorita' di Bacino''. 

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Centrale unica d’acquisto, scontro PD – M5S

"Un contratto in cui perdono tutti, quello per la locazione della base operativa di smistamento delle chiamate di emergenza individuato in un edificio nel comprensorio dell'Aeroporto d'Abruzzo con un affitto da parte della Asl in favore di Saga di 1 milione e 600 mila euro in 20 anni". A denunciarlo sono i consiglieri regionali del M5S, Pietro Smargiassi e Francesco Taglieri, che si sono recati in visita ispettiva presso la struttura gestita da Saga. "Ad oggi pero', nonostante i contratti siano in essere da marzo 2019 - spiegano i due - la Saga non vede ancora un centesimo da Asl e dal canto suo la Asl non puo' spostare gli uffici nella sede poiche', nonostante i lavori di adeguamento eseguiti da Saga, lo stabile non risulta idoneo alle attivita' che la centrale unica dovrebbe svolgere. Questa operazione si candida ad essere un nuovo spreco di soldi pubblici. Lo stabile e' vuoto e per uniformarlo alle esigenze di una centrale operativa non e' assolutamente idoneo".  "Questa operazione, a nostro avviso, non conviene alle casse di Regione Abruzzo e stupisce il totale silenzio del centro destra, che sembra accettare passivamente una decisione deleteria operata dal precedente governo regionale ".

La replica di Silvio Paolucci

"Sulla centrale unica della Asl i consiglieri regionali pentastellati tornano a vestire i panni di ispettori per fare propaganda spicciola ai danni della comunita'", cosi' il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Silvio Paolucci. "Nel merito la situazione e' questa: la riorganizzazione delle centrali uniche non solo e' prevista dal decreto Lorenzin, ma ampiamente confermata dalla ministra pentastellata Giulia Grillo e dal precedente governo 5 stelle-Lega. Si tratta di un provvedimento contemplato nel quadro normativo per dare risposte piu' appropriate e migliori all'utenza, che a seconda della patologia verrebbe cosi' velocemente indirizzata nel luogo piu' consono e che puo' intervenire meglio. Peraltro la somma spalmata su vent'anni rappresenta dunque una locazione che sembra davvero contenuta di esercizio in esercizio (40mila per Asl) e' stata definita dai vari tecnici, dirigenti e funzionari degli Enti competenti e giammai da un partito politico o da un assessore"

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Scuola, 173 mila alunni d’Abruzzo tornano sui banchi

Sono 173.096 gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado che il prossimo 16 settembre, data ufficiale stabilita dal calendario regionale, torneranno in aula; molte istituzioni scolastiche del territorio regionale, in base all'autonomia, hanno stabilito di anticipare di qualche giorno la ripresa delle lezioni. A renderlo noto e' l'Ufficio scolastico regionale. Sono 51.544 gli studenti della provincia di Chieti, 45.154 nella provincia di Pescara, 39.854 nella provincia di Teramo e 36.544 gli studenti della provincia aquilana. Rispetto al precedente anno scolastico e' stata rilevata una contrazione di 1.639 alunni da cui e' scaturita la riduzione di sole 7 classi. A Chieti e' stata registrata una diminuzione di 710 studenti, 319 all'Aquila, 312 a Pescara e 298 a Teramo. Sono terminate le assunzioni del personale docente, educativo e ATA, con l'immissione in ruolo di 741 docenti nelle scuole di ogni ordine e grado di cui 107 nel sostegno. Il 94% del corpo docente e' costituito da insegnanti di ruolo, il 6% da docenti a tempo determinato, dato in controtendenza con altri territorio della Nazione. Il totale del contingente su base regionale degli insegnanti di sostegno e' di 4.614 posti di cui 1984 posti in deroga autorizzati dall'Ufficio Scolastico regionale. Per garantire la regolare ripresa delle attivita' didattiche, sono state concluse le operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria del personale docente in anticipo rispetto alla scadenza prevista nonche' quelle di nomina dei docenti e del personale ATA a tempo determinato

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Nonno Ascoltami!, al via la decima edizione

Tutto pronto anche quest’anno per il tour di “Nonno Ascoltami! - L’Ospedale in piazza”, la campagna di controlli gratuiti dell'udito promossa dalla Onlus abruzzese "Nonno Ascoltami! - Udito Italia", che per il decimo anno consecutivo, porta il tema della prevenzione dei disturbi uditivi e dell’equilibrio in tutta Italia.

La presentazione nazionale dell’evento è fissata per giovedì 19 settembre nella prestigiosa cornice del Senato della Repubblica, alle ore 14 presso la Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani.

Un luogo scelto non a caso, perché come ci insegna la storia il Senato Romano fu la più autorevole assemblea istituzionale nell’Antica Roma, il cui significato era assemblea degli anziani e il cui consulto era necessario prima dell’approvazione di ogni legge. “Nonno Ascoltami! - Udito Italia Onlus” vuole partire proprio da questo esempio di saggezza per sottolineare l’importanza di mantenere un buono stato salute, ricordando il valore della prevenzione come compito che ogni cittadino responsabile ha nei confronti di stesso e della propria comunità.

La decima edizione della campagna partirà il 22 settembre in numerose piazze tra cui Milano, Torino e Mantova. Il programma della campagna si snoda su 5 domeniche (fino al 20 ottobre) e coinvolge gli Ospedali di 36 città in 16 Regioni, con medici specialisti e tecnici dell’udito che per un’intera giornata sono a disposizione dei cittadini nelle piazze di riferimento. Anche quest’anno in alcune piazze oltre ai controlli dell’udito sarà possibile effettuare un esame vestibolare per identificare il rischio di patologie labirintiche che, insieme ad altre condizioni cliniche, possano portare al rischio di cadute.

Ad essere coinvolto è un bacino di utenza di oltre 10 milioni di cittadini in tutta Italia, a cui è offerta l’opportunità di effettuare controlli gratuiti nelle tende messe a disposizione da Croce Rossa e Misericordia, grazie all’impegno dei partner nazionali e locali.

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Fina: chiederemo presenza costante del Governo in Abruzzo

"Chiediamo una presenza costante di tutti i protagonisti del Governo in Abruzzo. Li chiameremo e li inviteremo, a cominciare da oggi con Antonio Misiani cui auguro di far parte della compagine del ministero dell'Economia perche' se lo merita". Cosi' il segretario regionale del Pd, Michele Fina, a margine del convegno "Dalla parte del lavoro" organizzato alla Camera di Commercio di Pescara cui avrebbe dovuto prendere parte anche il ministro del Sud Giuseppe Provenzano, alla sua prima uscita pubblica. Uscita rinviata per l'obbligatorio passaggio di consegne. "La sua presenza oggi qui- aggiunge Fina in riferimento alla partecipazione del responsabile nazionale dell'Economia Misiani in odore di viceministero- nelle ore in cui si decide il suo destino, per noi e' molto significativa. Chiederemo questa amicizia, questo ascolto, e impegno su tutte le partite aperte della Regione Abruzzo". 

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Misiani: L’Abruzzo avra’ un tema importante nelle politiche del Mezzogiorno del nuovo Governo

"L'Abruzzo avra' un tema importante nelle politiche del Mezzogiorno del nuovo Governo". Lo ha dichiarato alla stampa oggi da Pescara Antonio Misiani, sentore responsabile economico del Pd dato per favorito per il sottosegretariato al ministero dell'Economia, in occasione del convegno 'Dalla parte del Lavoro' organizzato dalla sezione regionale del partito presso la Camera di Commercio. "Il tema del Mezzogiorno- ha specificato Misiani- e' al centro delle politiche economiche del nuovo Governo. C'e' una clausola del 30% che e' stata prevista dai Governi precedenti. Deve essere rispettata, attuata ed estesa al settore pubblico allargato. Bisogna investire nei servizi pubblici- prosegue- che sono un punto di debolezza, il cuore di quello che la Svimez chiama la 'cittadinanza limitata' del Mezzogiorno. Il Governo deve agire in questa direzione e noi- ha concluso- confidiamo molto nel lavoro di Peppe Provenzano che nel nuovo Governo avra' la responsabilita' del Sud e della Coesione territoriale". 

"Creare lavoro e' la priorita' delle priorita'. Serve un rilancio degli investimenti. Ci sono tanti soldi stanziati per i finanziamenti pubblici, dobbiamo spenderli presto e bene e incentivare quelli dei privati a partire dall'economia verde". Il senatore e responsabile economico del Pd, Antonio Misiani e' categorico su quale dovra' essere, a suo parere, l'indirizzo del nuovo Governo giallorosso. I rumors lo danno gia' come sottosegretario del ministero dell'Economia ed e' a Pescara, in occasione del convegno 'Dalla parte del lavoro' organizzato dalla sezione regionale del partito, che traccia le linee guida del nuovo esecutivo. "Le politiche del lavoro nel programma del nuovo Governo- afferma- hanno un ruolo molto importante. In Italia ci sono quasi 3 milioni di disoccupati e di persone che cercano lavoro; tanti giovani sono costretti ad andare via perche' qui non hanno prospettive. Far ripartire l'economia e' la priorita'". "Deve essere- sottolinea Misiani- un punto di massimo impegno per chi oggi assume la responsabilita' di guidare il Paese. C'e' una grande sfida, quella della lotta al cambiamento climatico e per lo sviluppo sostenibile. Investire nell'economia verde puo' creare centinaia di migliaia di posti di lavoro nel nostro Paese, puo' dare nuove prospettive di crescita a tanti territori che hanno bisogno di sviluppo e di lavoro". 

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A Italia il record Ue delle disparità regionali per rischio povertà

Dall'8,5% della Provincia autonoma di Bolzano al 52,1% della Sicilia: sono questi i numeri che attribuiscono all'Italia il record europeo di disparita' in materia di quote di persone a rischio poverta' misurate a livello di regioni. E' quanto emerge dal primo 'European regional social scoreboard' realizzato dal Comitato europeo delle Regioni (CdR) per monitorare le situazioni e i progressi delle oltre 280 regioni Ue in ambito sociale. Il capitolo dedicato alle persone a rischio poverta' ed esclusione sociale (dati Eurostat 2017) evidenzia la singolare situazione dell'Italia a cui appartengono sia il primo posto della classifica Ue (Bolzano), che l'ultimo (Sicilia). Servono "azioni mirate a livello locale" poiche' "e' evidente come, da sola, la politica di lotta alla poverta' a livello nazionale non sia sufficiente" recita il rapporto. Dal documento emerge anche come siano italiane tre delle cinque regioni con le performance peggiori in Ue. Solo la bulgara Severozapaden (46,7%) separa la Sicilia dal terzultimo posto di Campania e Calabria, entrambe al 46,3%. La media europea e' del 22,8%. Dati poco confortanti per l'Italia emergono anche se si guarda all'evoluzione storica dei dati. Tra le regioni europee, la Provincia autonoma di Trento ha avuto il maggiore aumento, in termini di punti percentuali, di persone a rischio poverta' ed esclusione tra il 2014 e il 2017: dal 13,6% al 19,3%. Seguono Abruzzo (da 29,5% a 34,8%) e Marche (da 19,6% a 24,9%).

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