Redazione Notizie D'Abruzzo

Castaldi: L’articolo 10 del decreto Crescita è stato abrogato

"L'articolo 10 del decreto Crescita è stato abrogato, come auspicato dagli imprenditori del CNA che ho incontrato lo scorso 11 ottobre a Pescara. Con loro mi ero impegnato per prima cosa ad avere un tavolo al MISE, per seconda cosa ad ottenere una soluzione definitiva al problema in legge di Bilancio: oggi posso dire con soddisfazione che così è stato. Lo sconto in fattura ha sortito effetti negativi sulle piccole e medie imprese, il governo ne ha preso atto ed ha avuto la tempestività di risolvere la questione alla prima occasione utile: ringrazio in particolar modo il ministro Patuanelli, per la sua disponibilità ed attenzione". Lo afferma Gianluca Castaldi, sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento.

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Clima, le aziende italiane stimano rischi per oltre 40 miliardi

 Le imprese italiane stimano oltre 40 miliardi di euro per i rischi collegati ai cambiamenti climatici ma meno di 1 azienda su 5 tra quelle interpellate ha obiettivi sufficientemente ambiziosi per ridurre le emissioni di gas serra. Il 76% delle citta', invece, rileva rischi legati al cambiamento climatico, ma solo 1 su 4 ha gia' completato una valutazione dei rischi e delle vulnerabilita', e solo il 12% ha gia' approvato un piano di adattamento. E' quanto emerge da un nuovo report su come le maggiori aziende, citta' e regioni italiane stanno affrontando il cambiamento climatico pubblicato oggi da Cdp, l'organizzazione no-profit che esegue indagini sull'ambiente. Il "Cdp Italy Report", presentato alla Cop25 alla presenza del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, analizza 45 aziende italiane, tra le piu' grandi e a maggior impatto ambientale, oltre a 34 citta' e regioni che rappresentano oltre un terzo delle popolazione in Italia. I rischi piu' segnalati dalle citta' sono forti precipitazioni, ondate di caldo, e alluvioni. Venezia, Roma e Parma presentano l'indice di rischio maggiore, che riflette il numero di rischi riportati da una citta' e la loro pericolosita'. Allo stesso tempo, tale dato dimostra anche che queste citta' sono maggiormente consapevoli di essere esposte a tali rischi, un primo e fondamentale passo per la loro gestione, osserva Cdp. Per le aziende, circa 37 miliardi dei 40 stimati sono collegati ai rischi di trasformazione del business, come cambiamenti regolatori e di mercato. Ulteriori 7 miliardi di potenziale impatto finanziario sono stati identificati come risultato di rischi di natura fisica, che comprendono eventi meteorologici estremi come siccita' e alluvioni che influiscono sulle attivita' di business. Tuttavia, le imprese vedono importanti opportunita' derivanti dall'adattamento dei loro modelli di business all'impiego di tecnologie a piu' basse emissioni di carbonio. Le aziende stimano 67 miliardi di potenziali opportunita' finanziarie, la maggior parte relative allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi con livelli piu' bassi di carbonio

Il ministro per l'Ambiente Sergio Costa spiega che "la nostra collaborazione con Cdp rappresenta un esempio della leadership dell'Italia in Europa e il nostro impegno nel promuovere una maggiore consapevolezza da parte di aziende, citta', stati e regioni italiane sul proprio impatto e rischi ambientali". Questo consente di "monitorare i nostri progressi e aumentare la nostra ambizione". Sebbene il 60% delle aziende abbia gia' fissato obiettivi di riduzione delle emissioni totali, afferma Cdp, meno di 1 su 5 ha obiettivi che coprono almeno il 70% delle emissioni derivanti da attivita' dirette e dall'impiego di energia. Solo due aziende italiane, Enel e Danieli Officine Meccaniche, hanno ufficialmente visto approvati i propri obiettivi di riduzione delle emissioni come "basati sulla scienza". Oltre 280 aziende nel mondo hanno gia' fissato obiettivi di questo tipo, che definiscono un percorso per la decarbonizzazione in linea con gli obiettivi dell'accordo di Parigi. Tra le autorita' locali e regionali, oltre il 60% delle citta' e regioni italiane che hanno fornito i propri dati a Cdp ha stabilito obiettivi di riduzione delle emissioni. Tra le regioni incluse nel rapporto, 5 delle 9 (Abruzzo, Emilia-Romagna, Piemonte, Sardegna e Veneto) collaborano con le citta' nei loro territori per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di efficienza energetica fissati. Nel 2019, l'Abruzzo e' stata la prima regione italiana a lavorare attivamente per supportare tutte le principali citta' sul territorio (Chieti, L'Aquila, Pescara, Teramo) nel monitoraggio dei dati ambientali. Tuttavia, la maggior parte delle citta' e' ancora in una fase di sviluppo delle valutazioni di vulnerabilita' e dei piani di adattamento. Meno di 1 su 4 ha gia' portato a termine una valutazione delle vulnerabilita' e solo il 12% ha gia' redatto un piano di adattamento, sebbene il 36% ne stia sviluppando uno e l'8% stia pianificando di farlo a breve. Steven Tebbe, Managing Director di Cdp Europa, afferma che questo rapporto "chiarisce che gli obiettivi di taglio di emissioni delle imprese non sono abbastanza ambiziosi e c'e' ancora molta strada da fare per essere in linea con gli obiettivi dell'accordo di Parigi".

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Occupazione in crescita per le imprese sociali nel 2020

Per il 2020, il 67,5% delle imprese sociali prevede una stabilità e il 23% ha un sentiment occupazionale in crescita. Emerge dal XIII Rapporto dell'Osservatorio ISNET sull'impresa sociale in Italia, presentato oggi alla Camera alla presenza di Celeste D'Arrando, componente della commissione Affari Sociali della Camera. A illustrare i dati, Laura Bongiovanni, presidente di Associazione ISNET, che ha evidenziato come nelle ultime due edizioni l'Osservatorio ISNET abbia registrato uno scenario contraddistinto da sbalzi anche significativi degli indicatori economici, con variazioni percentuali importanti nei valori di crescita, stabilità e diminuzione. Uno scenario mutevole che non ha riguardato i valori legati all'occupazione, che si confermano invece, per quasi 7 imprese su 10, nel segno di una progressiva stabilità, con un incremento di ben 17 punti percentuali nelle ultimi 3 anni. All'interno di questo scenario generale, una lettura per cluster di impresa rivela che le organizzazioni di inserimento lavorativo che hanno realizzato partnership aziendali presentano valori di andamento economico e propensione all'innovazione superiori alla media (il 54,5% ha indici di innovazione medio alti, +14,5% rispetto al campione generale; l'84,6% delle imprese ha previsioni di stabilità e crescita economica contro il 76% del campione generale). Oltre alle cooperative di tipo B che hanno avviato relazioni con le aziende, tra le imprese del Panel con i migliori indicatori, risultano le cooperative sociali di tipo A di medio-grandi dimensioni.
I dati sull'occupazione sono stati arricchiti in questa XIII edizione dell'Osservatorio, da un focus sul lavoro, dedicato alle partnership tra aziende e imprese sociali e alle loro ricadute, anche con riferimento all'utilizzo delle convenzioni previste dall'ex art. 14 del dlgs 276/03 (le convenzioni ex-art. 14 dlgs. 276/2003 sono uno strumento per l'inserimento lavorativo; attraverso queste convenzioni le aziende assolvono gli obblighi della legge 68/99 affidando commesse di lavoro a cooperative sociali di inserimento lavorativo). Le cooperative di tipo B e A+B che utilizzano queste convenzioni (il 14,9% della porzione di campione di cooperative sociali B e A+B) prevedono una crescita delle risorse inserite del 27,3% (superiore di 4,3 punti percentuali rispetto al campione generale) e una buona dinamicità interna: nessuna di queste organizzazioni dichiara di non aver potuto fare innovazione nell'ultimo anno a causa di resistenze interne al cambiamento (indicatore che pesa l'11,5% nel campione generale). "Sono dati -spiega l'Osservatorio- che confermano l'impatto positivo delle partnership aziendali non solo da un punto di vista economico e occupazionale ma anche per la ricaduta sociale delle collaborazioni. Nonostante questi positivi risvolti sono ancora poche le imprese sociali e le aziende che utilizzano le convenzioni ex art 14".
"Tra le motivazioni, il 52,8 % di cooperative sociali di tipo A+B e B che ha relazioni con le aziende senza l'utilizzo di convenzioni, lamenta la mancanza di relazioni sufficienti con aziende che potrebbero essere interessate, l'8,3% soffre la mancanza di una forza vendita commerciale dedicata, il 22,2% dichiara una scarsa conoscenza. Sono dati che suggeriscono l'esistenza di ampi spazi di miglioramento nell'utilizzo dello strumento legislativo", aggiunge. La creazione di luoghi di conoscenza e ambiti di lavoro comuni tra le differenti tipologie di imprese, è uno degli obiettivi che emergono dall'indagine. "E' un effetto certificato dalle analisi di impatto sociale realizzate negli ultimi 6 mesi, un approfondimento tematico che l'Osservatorio ha sviluppato", ha affermato Bongiovanni. "Si sono verificati percorsi di apprendimento inter-organizzativo - ha spiegato - caratterizzati da relazioni di reciprocità: le aziende imparano l'impegno sociale concreto, restituendo una prospettiva di senso ai lavoratori coinvolti e le imprese sociali crescono in performance ed efficienza organizzativa consolidando una percezione di se che va oltre il valore aggiunto sociale. L'oggettività delle analisi condotte travalica il buonismo di una narrativa sul sociale, e rivela un modello di apprendimento, azienda e impresa sociale insieme, interconnesso e ad elevata innovatività".

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Investi’ l’ex sindaco di Pescara Carlo Pace, condannato dal gup a otto mesi

Otto mesi di reclusione e' la condanna inflitta, tramite rito abbreviato, dal gup del Tribunale adriatico, Elio Bongrazio, all'automobilista che il 27 marzo 2017 investi' con l'auto l'ex sindaco di Pescara, Carlo Pace, mentre attraversava la strada in via Silvio Pellico. Soccorso e trasportato al pronto soccorso, l'ex primo cittadino mori' il giorno dopo nel reparto di Rianimazione. Il pm aveva chiesto un anno di reclusione. Il conducente dell'auto, difeso dall'avvocato Matteo Cavallucci, e' stato condannato per omicidio stradale. Al 67enne non viene imputato alcun eccesso di velocita' ed e' risultato del tutto negativo all'alcoltest. Disposta anche la sospensione della patente per la durata di un anno e sei mesi. Riconosciute inoltre sia le attenuanti generiche e sia la diminuente prevista per il concorso di colpa della persona offesa. Le motivazioni della sentenza usciranno il prossimo 10 marzo. I familiari di Pace, tramite i loro legali Giovanni Mangia e Sabrina Di Liso, hanno comunicato oggi al gup la rinuncia all'azione civile e alla costituzione di parte civile dopo aver raggiunto un accordo transattivo con la compagnia assicurativa dell'imputato sui termini del risarcimento del danno. Risarcimento che ammonta a 520 mila euro. Quel tragico pomeriggio di quasi tre anni fa, l'imputato, oggi 67enne, soccorse immediatamente l'ex sindaco e si interesso' delle sue condizioni, andando quel giorno stesso a trovarlo in ospedale. Stando al capo di imputazione, l'automobilista investi' Pace "cosi' cagionandone la morte per colpa consistita in imprudenza, imperizia, negligenza e per violazione delle norme che disciplinano la circolazione stradale". In particolare, "per avere omesso di ridurre la velocita' di marcia del veicolo", nonostante che Pace "avesse iniziato ad attraversare con direzione mare-monti la carreggiata stradale". Da parte sua, la difesa ha sempre evidenziato come al suo assistito si imputi un'imprudenza generica alla base dell'investimento, peraltro avvenuto al di fuori delle strisce pedonali, come risulta dagli accertamenti della polizia municipale. 

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Condannata per tentato omicidio dopo una lite finita a coltellate

Il Tribunale di Chieti ha condannato a 4 anni e 9 mesi di reclusione una 54enne di Chieti, accusata di tentato omicidio, mentre ha assolto perche' il fatto non sussiste dalle accuse di omissione di soccorso e di favoreggiamento personale un 60enne di Chieti e un 38enne di San Salvo. La 54enne e' stata inoltre condannata a risarcire i danni alla parte civile costituita a cui dovra' versare a titolo di provvisionale 11.000 euro. I fatti risalgono al 12 marzo 2018; nell'abitazione del 60enne era in corso una cena, la donna si presento' con un coltello a serramanico, reclamando da un ospite presente i 50 euro che questi le aveva promesso in cambio di un piacere. Non avendo ricevuto il denaro la lite degenero' in aggressione e a farne le spese fu un 57enne il quale, nel tentativo di calmare gli animi, fu raggiunto da alcune coltellate al ventre. 

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Controlli del Nas nei mercatini di Natale allestiti nel centro di Pescara

Carenze igienico sanitarie e strutturali nei mercatini di Natale allestiti nel centro di Pescara per tutta la durata delle festivita' sono state accertate i Carabinieri del Nas del capoluogo adriatico, nell'ambito dei controlli in corso di svolgimento in tutto l'Abruzzo nei mercatini natalizi. In particolare, a Pescara, i militari per la tutela della salute hanno sequestrato 300 chilogrammi di prodotti alimentari da forno che saranno avviati alla distruzione. I militari hanno accertato la presenza di prodotti scongelati e conservati a temperatura ambiente, senza rispettare la cosiddetta catena del freddo, oltre alla mancata attuazione delle procedure Haccp e della rintracciabilita'. I Nas hanno anche effettuato dei controlli nel settore dell'industria dolciaria. In particolare, nell'Aquilano sono stati sequestrati 62 panettoni farciti la cui provenienza era diversa da quella dichiarata in etichetta. Il proprietario dello stabilimento e' stato denunciato per tentata frode nell'esercizio del commercio.

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Trasporto, arrivani più treni Frecciargento sulla linea tra Milano e Pescara

Domenica 15 dicembre entra in vigore il nuovo orario invernale di Trenitalia, che sara' valido fino al 13 giugno 2010 e che e' stato presentato oggi a Milano. Per quanto riguarda i treni nazionali in circolazione in Abruzzo, la nuova offerta vede un incremento di confort e velocita' sulla Linea Adriatica grazie all'introduzione graduale di nuovi treni Frecciargento ETR 700. Saranno 14 ogni giorno i Frecciargento in servizio sulla rotta Torino/Milano/Venezia - Adriatica, quattro in piu' rispetto a oggi. I collegamenti Frecciargento percorreranno, tra Bologna e Milano, la linea Alta Velocita' e questo consentira' un accorciamento dei loro tempi di viaggio fino a 30 minuti. Tra Ancona e Milano basteranno tre ore e 26 minuti, tra Pescara e Milano quattro ore e 39 minuti e tra Termoli e Milano cinque ore e 29 minuti.

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Bando per la promozione in agricoltura in pubblicazione

E' in corso di pubblicazione sul sito della Regione Abruzzo il bando relativo alla quinta annualità della Misura 3 - "Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari', Sottomisura 3.2, "Sostegno per attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno", Tipo di intervento, 3.2.1 - "Informazione e promozione sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari" - Anno 2020. Il bando mette a disposizione delle Associazioni dei produttori riconosciute (es. Consorzi di Tutela, Organizzazioni di Produttori, ecc.) che aderiscono a regimi di qualità (DOP, IGP, Biologico, Sistema Integrato), la somma di 1 milione 500mila euro per la realizzazione di attività di informazione e promozione in ambito locale, nazionale e unionale. "Una sottomisura molto importante per il mondo produttivo regionale" afferma il vice presidente della Giunta regionale con delega all'Agricoltura, Emanuele Imprudente, "poiché consentirà alle aziende abruzzesi di partecipare alle più note fiere internazionali di settore e di realizzare campagne di informazione e di promozione sulle produzioni tipiche di qualità del nostro territorio (ad esempio vino, olio, patata, carota, zafferano, carni di agnello, ecc.). Si tratta di interventi fondamentali per rafforzare la presenza delle nostre aziende sui principali mercati di riferimento, in particolare in alcuni paesi dell'Unione Europea quali Germania ed Inghilterra che da anni rappresentano i più importanti sbocchi di mercato per alcune delle nostre produzioni di eccellenza". "Un bando molto atteso dal mondo produttivo regionale - aggiunge Impredente - che in questi anni ha saputo utilizzare con efficacia le risorse messe a disposizione dalla Regione Abruzzo nell'ambito del PSR 2014-2020, ottenendo interessanti risultati sia in termini di visibilità delle nostre produzioni che di crescita commerciale delle aziende". Il termine di scadenza per la presentazione delle domande di sostegno è quello del 28 febbraio 2020".

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Rapporto Ispra, cresce la raccolta differenziata

Per la raccolta differenziata in Italia si conferma il trend di crescita anche nel 2018, con un +2,6 punti percentuali a livello nazionale rispetto all'anno precedente, raggiungendo così il 58,1%. Nell'ultimo decennio la percentuale è aumentata di quasi 25 punti percentuali, passando dal 35,3% al 58,1%. In termini quantitativi da circa 9,9 milioni di tonnellate a 17,5 milioni di tonnellate. E' quanto emerge dal rapporto Ispra "Rifiuti Urbani 2019". Un salto significativo si rileva al Sud con un aumento della percentuale di raccolta di 4,2 punti nel 2018, in particolare in Sicilia (+7,8 punti) e in Molise (+7,7 punti), seguite dalla Calabria (+ 5,6) e dalla Puglia (+5). Un miglioramento importante, anche se non fa spostare le quattro regioni dalle ultime posizioni a livello nazionale. Sono 7 le regioni italiane che superano l'obiettivo del 65% di differenziata fissato, al 2012, dalla normativa: Veneto (73,8%), Trentino Alto Adige (72,5%), Lombardia (70,7%), Marche (68,6%), Emilia Romagna (67,3%), Sardegna (67%) e Friuli Venezia Giulia (66,6%). Tra queste regioni, quelle che fanno registrare i maggiori incrementi delle percentuali di raccolta sono, nell'ordine le Marche, la Sardegna e l'Emilia Romagna. Percentuali ancora più alte di differenziata si registrano a livello provinciale: a Treviso, che si attesta all'87,3%, seguita da Mantova (87,2%), Belluno (83,4%) e Pordenone (81,6%). Significativa la crescita in Sicilia di Siracusa: quasi 11 punti in più di differenziata (dal 15,3% del 2017 al 26,2% del 2018) e Messina (dal 20,8% del 2017 al 28,7%). In Calabria cresce Crotone (27,3%, a fronte del 22,9% del 2017).
Tra i rifiuti differenziati, l'organico si conferma la frazione più raccolta in Italia. Rappresenta il 40,4% del totale e nel 2018 registra un'ulteriore impennata con un + 6,9% rispetto al 2017. Tra 2016 e 2017 era stato solo +1,6%. Da dove viene questa tipologia di rifiuto: soprattutto da cucine e mense (67,6%) e da rifiuti biodegradabili provenienti dalla manutenzione di giardini e parchi (28,2%). Al secondo posto per quantità, carta e cartone (19,5% del totale), con 3,4 milioni di tonnellate e una crescita del 4,3% rispetto al 2017. Segue il vetro con oltre 2,1 milioni di tonnellate. La plastica fa registrare una crescita della raccolta del 7,4%, con un quantitativo complessivamente intercettato pari a quasi 1,4 milioni di tonnellate. Di tale quantitativo, 747 mila tonnellate sono raccolte nelle regioni settentrionali, con un valore pro capite di circa 27 chilogrammi per abitante, circa 247 mila in quelle del Centro (21 chilogrammi per abitante) e 374 mila in quelle del Sud (18 chilogrammi). Il 94% dei rifiuti plastici raccolti in modo differenziato è costituito da imballaggi. La raccolta differenziata comunale, infatti, si concentra sugli imballaggi per i quali è previsto un corrispettivo economico nell'ambito dell'accordo ANCI-CONAI. Uno studio effettuato da Ispra ha evidenziato che circa il 15% dei rifiuti indifferenziati è costituito da rifiuti plastici, in gran parte non di imballaggio, che non vengono adeguatamente recuperati. Nel 2018 l'Italia ricicla il 50,8% delle seguenti tipologie dei rifiuti urbani: organico, carta e cartone, vetro, metallo, plastica e legno. Il nuovo pacchetto sull'economia circolare ha alzato l'asticella sul riciclaggio. Se la direttiva 2008/98 aveva fissato un target del 50% entro il 2020 per quella che si definisce "preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti urbani", le nuove direttive hanno innalzato il target al 55% nel 2025, al 60% nel 2030, al 65% nel 2035.

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Marsilio: approvato il bilancio della Regione Abruzzo

"Nel corso della riunione di giunta regionale è stato approvato il bilancio della Regione Abruzzo, dopo che il Defr era stato licenziato lo scorso 18 novembre. Una approvazione che mette in evidenza ancora una volta le tante chiacchiere a vuoto dei consiglieri di centrosinistra che per giorni hanno accusato la giunta di essere lenta e di non approvare il bilancio. Chi è attento e ha seguito le vicende politiche degli ultimi anni ha scoperto che proprio la giunta d'Alfonso nel 2016 approvò il bilancio l'11 dicembre e lo scorso anno il 13. Date che rispondono da sole alle falsità lanciate dalle forze di opposizione e che ribadiscono il lavoro virtuoso degli assessori che si sono impegnati per ridare vigore all'intera Regione e impulso alle attività dell'intero territorio". Questa la dichiarazione del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a margine della riunione di giunta
La giunta regionale, riunita oggi in seduta straordinaria a L'Aquila, all'Emiciclo, presieduta dal presidente Marco Marsilio, ha approvato, su proposta dell'assessore al bilancio Guido Quintino Liris il bilancio di previsione 2020, la relazione previsionale e programmatica ed il bilancio pluriennale 2020/2022. "Si tratta - ha commentato l'assessore Liris - di un bilancio che tratta temi centrali dell'economia regionale: aree interne, impiantistica sportiva, sanità, agricoltura, costa e molto altro. Insomma un insieme di novità che impattano positivamente con investimenti importanti per ridare vigore al territorio. Con l'approvazione del bilancio abbiamo fatto nostre le indicazioni arrivate dal Cal , il Consiglio delle autonomie locali".

Il Documento di Economia e Finanza Regionale (Defr) 2020-2022, approvato dalla giunta il 18 novembre scorso, definisce, secondo il D.lgs 118/2011, gli obiettivi della manovra di bilancio, i contenuti programmatici, il quadro degli obiettivi politici, collegati alle missioni e ai programmi di bilancio, le priorità e gli strumenti necessari a conseguire i risultati desiderati, riportando in un sistema unico tutti gli strumenti di programmazione di settore. Il DEFR è comunque approvato dal Consiglio regionale a seguito di deliberazione adottata dalla Giunta. Secondo la previsione normativa, rappresenta lo strumento di raccordo tra la programmazione di bilancio e gli altri strumenti di programmazione regionale.

Il documento - afferma l'assessore Liris - e' molto importante, dal punto di vista programmatico, perchè traccia anche le linee di indirizzo per lo sviluppo strategico regionale e per l'attività che dovrà essere svolta nell'esercizio di riferimento dalle singole strutture".

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