Redazione Notizie D'Abruzzo

Montesilvano, sono tre i candidati sindaco

Sono state depositate tutte le liste in gara a Montesilvano dei candidati a sindaco per le amministrative del prossimo 26 maggio. Tra ieri e le 12 di oggi sono state depositate sette liste all'Ufficio elettorale del Comune adriatico. Ottavio De Martinis, per il centrodestra, Enzo Fidanza per il centrosinistra e Raffaele Panichella per i Cinquestelle i tre candidati scesi in campo per la competizione che vedrà al voto 40.600 elettori. Sono quattro le liste a sostegno della coalizione di centrodestra capitanata dal candidato sindaco Ottavio De Martinis, assessore uscente, sostenuto da Lega, Forza Italia, Udc, Fratelli d'Italia e dalla lista Montesilvano in Comune. Due liste, Partito Democratico Progressisti per Montesilvano ed Anno Zero, sostengono la coalizione di centrosinistra dell'aspirante primo cittadino Enzo Fidanza, già vice presidente della Provincia di Pescara e vice sindaco ed assessore al bilancio nelle giunte comunali di Montesilvano guidate rispettivamente da Enzo Cantagallo ed Attilio Di Mattia, mentre una lista appoggia il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Raffaele Panichella. La novità la presenza nella lista del centrodestra di Forza Italia e Udc, capitanata dal sindaco uscente Francesco Maragno di Lino Ruggero cabdidato sindaco per il centrosinistra nelle ultime elezioni amministrative del 2013 e quindi competitor diretto di Maragno che poi ha governato il Comune abruzzese

Leggi Tutto »

Il Pescara pareggia col Verona 1-1

Finisce con un pareggio per 1-1 lo scontro play off all'Adriatico tra Pescara e Verona. Davanti a quasi 10.000 spettatori (record stagionale di presenze) i biancazzurri passa subito in vantaggio (7') con Sottil. Il giovane  scatta bene e poi batte Silvestri con un bel diagonale. Il Verona accusa il colpo, ma pian piano prende in mano le redini del gioco sfiorando il pari con Di Gaudio e Gustafson. Nella ripresa i gialloblu' premono sull'acceleratore creando occasioni a ripetizione. Di Gaudio e Tupta sciupano due ottime chance, ma la pressione degli scaligeri viene premiata al 26'st grazie al neo entrato Faraoni che capitalizza un bel cross di Vitale e batte Fiorillo. Nel finale i padroni di casa si riaffacciano tre volte dalle parti di Silvestri con Scognamiglio, Monachello e Bellini, ma il risultato non cambia. Il Pescara resta quinto a quota 51 conservando due punti di vantaggio sul Verona, a secco di vittorie dall'8 marzo (2-1 a Perugia): da allora quattro pareggi e due sconfitte.

PESCARA (4-3-3): Fiorillo 7; Ciofani 6, Bettella 6, Scognamiglio 6, Del Grosso 6; Memushaj 6, Bruno 6, Brugman 6.5; Marras 6 (17' st Bellini 6), Mancuso 6 (25' st Perrotta 6), Sottil 7 (31' st Monachello sv). In panchina: Kastrati, Gravillon, Balzano, Pinto, Crecco, Kanoute', Antonucci, Del Sole, Capone. Allenatore: Pillon 6. VERONA (4-3-3): Silvestri 6; Bianchetti 6, Dawidowicz 6, Marrone 6, Vitale 6.5; Danzi 6 (23' st Pazzini 6), Gustafson 6.5, Zaccagni 6 (23' st Faraoni 7); Matos 6, Tupta 6, Di Gaudio 6.5 (31' st Lee sv). In panchina: Berardi, Almici, Empereur, Munari, Henderson, Colombatto, Balkovec, Laribi, Di Carmine. Allenatore: Grosso 6. ARBITRO: Abbattista di Molfetta 6. RETI: 7' pt Sottil, 26' st Faraoni. NOTE: spettatori 9.939 per un incasso di 50.042,00 euro (abbonati 3.668 per un rateo 22.284,00), ospiti 285. Ammoniti Bruno, Brugman, Di Gaudio, Mancuso, Memushaj, Matos, Lee. Angoli 4-4. Recupero: 1', 4'. 

Leggi Tutto »

Pescara, Attiva curerà il verde nei parchi della città

 

Sarà Attiva Spa dal 30 aprile a prendersi cura di 61 dei 65 parchi cittadini, lunedì la firma del contratto, oggi la presentazione dell’iniziativa voluta dall’Amministrazione Alessandrini, dopo la positiva sperimentazione di inizio anno che ha visto manutenzione, apertura e servizi affidati alla Spa partecipata dal Comune. In conferenza l’assessore a Parchi e Verde Pubblico Paola Marchegiani, il direttore generale di Attiva Massimo Del Bianco, il consigliere regionale Antonio Blasioli, ex vicesindaco e assessore ai Parchi del Comune di Pescara.

“La Giunta aveva chiesto agli uffici di creare una serie di studi per vedere quale fosse la soluzione migliore e più economica per assicurare la gestione dei parchi perché le sole forze del servizio dell’Ente ormai non bastano più per quanto è esteso il nostro patrimonio verde  – illustra l’assessore Paola Marchegiani– fra le ipotesi c’era l’affidamento ad Attiva, che si è rivelata la scelta migliore, perché già faceva servizio per i rifiuti, all’interno dei parchi e perché aveva dato esito positivo la sperimentazione avviata all’inizio del 2019. Il contratto fino al 2021 parte da questo e siamo certi che sia la scelta giusta, perché Attiva si occuperà dell’apertura e chiusura, oltre la pulizia, le potatura, la rasatura dell’erba e, conseguentemente, il controllo che da tutte queste azioni deriva. In questo modo le forze del Comune potranno dedicarsi più e meglio alle altre aree verdi, a loro devo però fare un plauso particolare, perché in questi cinque anni hanno garantito sempre il lavoro, dividendosi fra le tante emergenze che tanto verde in città comporta. Oggi sono una decina, 7 sono stati assunti nel corso di quest’anno, ma ci sono alcuni prossimi alla pensione e dunque saranno sempre troppo pochi per fare tutto. Attiva è rinata grazie al lavoro fatto sui conti, il Comune non ha più debiti verso la Spa, che è cresciuta ed è stata il motore vero della fusione fra le società di gestione dei rifiuti del territorio (Linda e Ambiente, oltre Attiva) che dal prossimo 2 di maggio vedrà un soggetto unico, di nome “Ambiente” e accoglierà subito dopo il comune di Serramonacesca, quale primo ente che farà l’affidamento del servizio al nuovo soggetto nato dalla fusione”. 

 

“Ci occuperemo di 61 parchi per circa 195.000 mq di verde – aggiunge il direttore generale di Attiva Massimo Del Bianco-  alcuni sono già affidati ad altri soggetti, come villa Sabucchi, il Parco del Sorriso, Villa De Riseis e anche il Florida, degli altri ci occuperemo noi. Il personale del Comune servirà ancora, perché la città ha tantissimo altro verde, dalla Riserva alle migliaia di alberi e alle aree verdi. Noi faremo due tipi di attività: la gestione amministrativa dei parchi, perché il Comune si è dotato di un software che utilizzeremo e grazie a cui registreremo tutte le azioni che faremo nei parchi, anche per capire sia le priorità che i problemi e il lavoro già svolto parco per parco; oltre l’aspetto amministrativo anche quello gestionale: apertura e chiusura, pulizia, sfalcio e potatura dei 2.600 alberi presenti nei parchi, degli impianti di irrigazione, della manutenzione ordinaria dei giochi (la straordinaria resta in capo al Comune), della parte idraulica. Per fare queste cose useremo 15 unità per un costo complessivo di 568.000 euro per ogni un anno (gli 8/12 dell’importo per quello corrente, circa 380.000 euro), l’affidamento è fino al 31/12/2021"

Leggi Tutto »

L’Abruzzo in vetrina al Sial, in Canada

“Il mercato canadese è la porta per tutto il Nord America e credo che le imprese dell’agroalimentare abruzzesi che prenderanno parte al Sial abbiamo il dovere di cogliere questa occasione importante che Regione Abruzzo e Unioncamere hanno offerto loro, con la possibilità di partecipare a uno degli appuntamenti più prestigiosi del settore primario e, soprattutto, per far conoscere la qualità e l’unicità dei nostri prodotti”. Questo il commento dell’Assessore regionale alle Attività Produttive, Turismo e Cultura Mauro Febbo che aggiunge quanto segue: “Il SIAL Canada è una manifestazione che sta assumendo importanza crescente nel panorama dell'industria alimentare nordamericana e si configura come piattaforma di incontro ideale sia alla luce della vicinanza strategica con gli Stati Uniti, sia alla luce della recente entrata in vigore provvisoria dell'Accordo CETA con l'Unione Europea (l'Italia è il primo paese fornitore agroalimentare del Canda). La scorsa edizione ha visto la partecipazione di circa 1.000 espositori provenienti da oltre 50 Paesi e ben 18.500 visitatori professionali accreditati. “La manifestazione canadese – aggiunge Lido Legnini, Presidente del Centro Estero Abruzzo - è una ulteriore dimostrazione dei vantaggi di una azione sinergia tra le Istituzioni presenti sul territorio. La convenzione con la Regione Abruzzo, in essere dal 2017, ci permette di rimanere vicini al tessuto imprenditoriale abruzzese seguendo i principi di supporto e di assistenza alle imprese che caratterizzano da sempre le attività del Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo”.

“La Regione Abruzzo - sottolinea Febbo -  in virtù della convenzione stipulata tra il  dipartimento dello Sviluppo Economico e il Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo, sta supportando le 6 aziende della nostra regione in tutte le fasi organizzative, dalla logistica al coordinamento in fiera, garantendo la copertura di tutti i costi non previsti da ICE Agenzia. Questa azione rientra in un progetto pluriennale avviato nel 2017 che vede la Regione Abruzzo al fianco delle imprese abruzzesi di tutti i settori produttivi e che prevede un impegno di spesa complessivo pari a circa euro 250.000 fino al 2020, ad integrazione dei 6.600.000 di euro stanziati da ICE Agenzia in favore delle regioni in transizione a valere sulle risorse del Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività 2014-2020 FESR Asse III, Azione 3.4.1 “Progetti di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale”. 

Leggi Tutto »

Anna De Camillis festeggia cento anni con figli, nipoti e pronipoti

Anna De Camillis, nata il 10 aprile del 1919, ha festeggiato oggi, con la sua bellissima famiglia e tanti amici, il primo secolo di vita. La signora Anna, ha avuto 7 figli: Giuseppe, Nicola, Maria Vincenza, Assunta, Maria Domenica, Giuseppina e Angiolino. Oggi, circondata da figli, nipoti, pronipoti e amici, ha spendo la candelina numero 100.

"Sono sempre felice di portare il mio saluto personale e della città che ho l'onore di rappresentare a questi nostri amatissimi montesilvanesi", ha detto il sindaco durante la festa svoltasi nell'hotel Sole, "Donne e uomini che hanno lavorato una vita, in casa, in ufficio o nei campi come la signora De Camillis. Per le donne, poi, il lavoro è sempre doppio perché hanno anche l'onere di gestire la famiglia e la casa. Alla nostra nuova centenaria, Anna, un abbraccio affettuoso da parte di tutta Montesilvano".

Leggi Tutto »

All’outlet di Città Sant’Angelo animazione e divertimento

Una primavera con energia in compagnia di Metamer. Appuntamento domenica 28 aprile al Città Sant’Angelo Village per la Primavera del Village, fra shopping, fiori e divertimento. 

Durante l’evento, dalle 15 alle 19, animazione con la “Principessa della primavera” e il suo assistente, per momenti di svago per i più piccoli nonché per i grandi, con la possibilità di approfittare delle promozioni abbinate Metamer e Città Sant’Angelo Village. L’evento è inserito all’interno di La primavera del Village, giornata dedicata a shopping, fiori e divertimento, con associazioni territoriali, la realizzazione di un grande tappeto fiorito, spettacoli e caccia al tesoro per i bambini.

Basta lasciarsi coinvolgere dagli animatori e scattare una foto sul momento, con la Polaroid. Essendo possessori della Privilege card dell’outlet e consegnando la foto nei punti Metamer di Pescara e Chieti, si riceve in regalo la Gift card del valore di 25 euro. La promozione è valida passando a Metamer come gestore gas e luce.

Metamer fornisce gas naturale ed energia elettrica a clienti residenziali, attività ed industrie. Radicata in Abruzzo e Molise, opera su tutto il territorio nazionale e analizza con precisione le esigenze di ogni categoria di cliente, offrendo sempre la soluzione ottimale. Metamer predilige il contatto diretto ed immediato con i propri clienti, per questo mette a loro disposizione un ventaglio articolato di servizi: sportelli territoriali, servizi personalizzati, servizi online, supporto telefonico e soprattutto un rapporto diretto con i responsabili dei servizi al cliente, sempre pronti a rispondere a qualsiasi esigenza.

Leggi Tutto »

Blutec, Paolucci: la Regione risponda subito alle richieste dei sindacati

La Regione risponda subito alle richieste dei sindacati e fissi nel minor tempo possibile una data per un incontro. È l’invito del Consigliere regionale del Pd Silvio Paolucci che interviene sulla vicenda che riguarda la Blutec di Atessa. Paolucci a questo proposito esorta l’amministrazione regionale “a chiedere con forza la riapertura del tavolo nazionale, con lo scopo principale di tutelare i livelli occupazioni dell'azienda”. 
 “Dal 17 aprile – spiega il Consigliere del Pd - le sigle sindacali attendono riscontro per approfondire le problematiche che hanno coinvolto lo stabilimento Bluetec. Le vicende giudiziarie della Blutec di Termini Imerese, purtroppo, hanno travolto anche il sito di Atessa e inficiano la trattativa di cessione alla società MA srl. L’avvio della gestione del Commissario giudiziario genera incertezza tra i ricercatori, i dipendenti, i lavoratori: col timore che Sevel possa cedere le commesse ad un altro fornitore abbandonando la Blutec al proprio destino senza la cessione ad MA srl, con grave danno per i lavoratori e per il territorio”.

“La vicenda – sottolinea Paolucci – evidenzia come stia venendo meno quell’attenzione espressa dal precedente governo regionale, grazie al lavoro dispiegato dal Vicepresidente Lolli. Un'attenzione volta a condividere ogni passaggio Istituzionale con le parti in campo, al fine di affrontare al meglio le vertenze aziendali, le crisi occupazionali e le politiche industriali e, al contempo, capace anche di assicurare una vicinanza, politica e umana, ai problemi dei lavoratori e delle loro famiglie. Oggi sta mancando proprio questo approccio e, come opposizione, è nostro dovere tenere alta l’attenzione su questa come sulle altre vertenze che coinvolgono il tessuto economico abruzzese”. 

 

Leggi Tutto »

Chiusura Fondazione Fraternità Magistrale: una fine annunciata da tempo

Riceviamo e pubblichiamo da parte di Fondazione Fraternità Magistrale.
"Il doloroso epilogo di una delle più antiche e prestigiose Istituzioni dell'Arcidiocesi di Pescara /Penne ha comportato la traumatica chiusura della Fondazione avvenuta in data 11 febbraio u.s.
Con essa si è consumata anche la sofferta evacuazione di circa 65 anziani ospiti per lo più non autosufficienti ed il contestuale licenziamento in tronco di circa 25 operatori dipendenti della Struttura che oggi si trovano senza lavoro, con alcuni stipendi non percepiti e il TFR per quota parte.
Alle diverse responsabilità di ordine gestionale e morale da addebitare a tanti per la travagliata storia vissuta da questo Ente negli ultimi 20 anni non può sottrarsi l'attuale Arcivescovo metropolita Monsignor Tommaso Valentinetti in qualità di Presidente dell'Ente che, nonostante l'impero economico costituito dalle tante Fondazioni ed Enti appartenenti alla Curia, non ha inteso riprendere il controllo di questo Ente né, tanto meno, offrire un posto di lavoro ai tanti operatori rimasti impoverendo, così, le rispettive famiglie. Eppure la possibilità non sarebbe mancata viste le tante assunzioni fatte presso la più ricca consorella Fondazione Paolo VI.
Peraltro, anni fa quando Valentinetti la rilevò dal suo predecessore Cuccarese, tutti ricordiamo che ebbe più volte a dichiarare che la Fraternità Magistrale non sarebbe mai stata ceduta ai privati e che si sarebbe impegnato in prima persona per risanare i debiti pregressi rilanciando così la Struttura e dando stabilità ai posti di lavoro.
Evidentemente così non era poiché, purtroppo, la storia ci narra tutt'altra vicenda.
Alla fine dell'anno 2015 il Vescovo Valentinetti individua un giovane imprenditore pugliese, totalmente sconosciuto al panorama dell'imprenditoria abruzzese, a cui affidare la gestione del ramo d'azienda della Fondazione per il tramite di un contratto d'affitto. Il giovane soggetto imprenditore costituisce a tal fine una società a responsabilità limitata semplificata (S.R.L.S.) denominata ARES con un capitale sociale di soli 1.000 € e con sede legale ad Apricena (FG)
Si arriva così al 22 ottobre 2015 data in cui la Fondazione Fraternità Magistrale, con il consenso del suo Presidente Tommaso Valentinetti, e la Ares SRLS stipulano un contratto di affitto di ramo d'azienda valido fino al 31 ottobre 2022 dove la società affittuaria (ARES) si impegna a:
• Versare una quota d'affitto mensile alla Concedente. • Subentrare nella gestione dei rapporti di lavori dei dipendenti ai sensi dell'art. 21i2 c.c. • Acquistare l'immobile della Fondazione dietro corrispettivo pattuito.
Parimenti la Fraternità Magistrale, alla scadenza del contratto d'affitto, si impegna a riprendere la gestione dell'attività socio-assistenziale e ritrasferire alle sue dipendente tutto il personale in forza a quel momento con l'ARES
Legalmente, sembra intuire che la ARES non avrebbe potuto procedere all'apertura delle procedure di licenziamento collettivo ma, tecnicamente, avrebbe dovuto restituire la Struttura alla Fondazione, insieme quindi a tutto il personale, che a sua volta doveva procedere a gestire tutte le successive fasi legali e gestionali".

Leggi Tutto »

Cgia, con piu’ Iva c’è il rischio di forte aumento dell’evasione

Se l'incremento delle aliquote Iva non verra' disinnescato, oltre ai pesanti effetti recessivi sull'economia, l'Italia rischia anche un forte aumento dell'evasione. A lanciare l'allarme e' la Cgia, secondo cui il possibile aumento di 3 punti percentuali dell'aliquota ridotta e di 3,2 di quella ordinaria interesserebbe anche i servizi di manutenzione e di riparazione, gli onorari dei liberi professionisti e le ristrutturazioni edilizie. Con questo aumento d'imposta, di fatto, molti clienti finali sarebbero 'spinti' a non pagarla affatto, evitando di richiedere al prestatore del servizio la fattura o la ricevuta fiscale. La Cgia, oltre a ricordare che l'infedelta' fiscale sottrae alle casse dello Stato 113 miliardi di euro all'anno, lancia un appello anche ai due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio: "Proprio perche' siamo in piena campagna elettorale - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - Di Maio e Salvini non possono limitarsi ad affermare che l'Iva non aumentera'. Devono dirci anche dove troveranno le risorse per evitare l'incremento d'imposta. Diversamente, i loro impegni non appaiono credibili, avvalorando cosi' la tesi di coloro che prevedono una stangata fiscale a partire dall'inizio del 2020".

Dalla Cgia segnalano che "un aumento di un punto dell'aliquota ridotta (attualmente al 10 per cento) costerebbe agli italiani quasi 3 miliardi (2,896 miliardi) e quella ordinaria circa 4,3 (4,370). Pertanto, non e' da escludere che dei 23,1 miliardi di potenziale aumento (di cui 22,672 miliardi di Iva ai quali si aggiungerebbero ulteriori 400 milioni di incremento delle accise sui carburanti), l'esecutivo sia in grado di sterilizzarne solo una parte". Un'ipotesi, quest'ultima, ugualmente non gradita agli artigiani mestrini. Afferma il segretario Renato Mason: "Di fronte a una crescita economica ancora molto timida e incerta, l'eventuale incremento dell'Iva condizionerebbe negativamente i consumi interni e, conseguentemente, tutta l'economia, penalizzando in particolar modo le famiglie meno abbienti. Gia' oggi siamo tra i principali Paesi dell'Area euro ad avere l'aliquota ordinaria Iva piu' elevata. Se da noi e' al 22 per cento, in Spagna e' al 21, in Francia al 20 e in Germania al 19. Con un ritocco all'insu' di 3,2 punti, saliremmo a 25,2. Nell'Eurozona nessuno potrebbe contare su un'aliquota cosi' elevata". Chi verrebbe penalizzato maggiormente da un eventuale aumento dell'Iva ? "In termini assoluti - prosegue Zabeo - sarebbero i percettori di redditi piu' elevati, visto che a una maggiore disponibilita' economica si accompagna una piu' elevata capacita' di spesa. La misurazione piu' corretta, tuttavia, si ottiene calcolando l'incidenza percentuale dell'aumento dell'Iva sulla retribuzione netta di un capo famiglia. Adottando questa metodologia, l'aggravio piu' pesante interesserebbe i percettori di redditi bassi e, a parita' di reddito, le famiglie piu' numerose"

Leggi Tutto »

Giustizia civile, tempi lunghi in Italia

L'Italia resta tra i Paesi Ue ad avere i tempi piu' lunghi per risolvere i casi di contenzioso civile, amministrativo e commerciale. Emerge dalla valutazione annuale della Commissione europea, sulla base di dati del 2017. In testa alla classifica Ue c'e' la Danimarca, che per la risoluzione di questi casi, nel primo grado di giudizio, impiega in media 22 giorni. A Paesi come l'Olanda occorrono invece 83 giorni, a Spagna e Francia rispettivamente 258 e 300 giorni, mentre all'Italia 399. E tra i Paesi che hanno reso disponibile i propri dati, peggio dell'Italia fa solo Cipro (1.118 giorni). I tempi della giustizia italiana si dilatano ulteriormente per le decisioni sui casi di contenzioso civile e commerciale nel secondo e nel terzo grado di giudizio, rispettivamente 893 e 1.299 giorni. Un'eternita' se paragonati ai 111 giorni per la seconda istanza e agli 85 per la terza che servono in Estonia, o ai 109 e 98 in Svezia. In Germania occorrono 254 giorni per il secondo grado e 261 per il terzo, in Francia 464 e 469. "Elogio l'Italia, perche'" la tendenza negli anni e' positiva. "Ma deve fare di piu', perche' questi miglioramenti sono lenti", incoraggia il commissario europeo alla Giustizia Vera Jurova. "Il numero dei casi pendenti in Italia sta fortemente diminuendo nelle varie categorie - spiega - ma resta il piu' alto nell'Ue per i casi civili e commerciali. Un miglioramento pero' c'e'" e riguarda il tempo per risolvere i casi amministrativi, con un trend in calo negli ultimi cinque anni, per i giudizi di primo grado, dai 1037 giorni del 2010 agli 887 del 2017. Da un sondaggio di Eurobarometro intanto emerge che solo il 37% degli italiani ha una buona percezione dell'indipendenza della magistratura. Una situazione che troviamo anche in Spagna, e relega l'Italia nella parte bassa della graduatoria Ue. Percezioni positive piu' basse si trovano solo in Bulgaria, 34%; Slovacchia, 28%; e Croazia, 18%. In testa alla classifica europea si trovano invece la Danimarca, dove la buona percezione dell'indipendenza della magistratura raggiunge l'87%; Finlandia e Austria, 83%. In Germania e' al 74%; in Francia al 59%. Le principali cause della bassa percezione positiva indicate dagli italiani - secondo il sondaggio - sono legate a interferenze economiche, 33%; e politiche, 32%

Leggi Tutto »