Redazione Notizie D'Abruzzo

Pettinari chiede un ecografo per l’ospedale di Popoli

Un ecografo nel reparto di Ginecologia nell'ospedale di Popoli. La richiesta arriva dal Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che ieri si e' recato nel nosocomio popolese per una visita ispettiva. "Il poliambulatorio di ginecologia senza un ecografo e' pressoche' inutile - spiega Pettinari - inoltre il medico sta per andare in pensione ed il futuro di questo reparto e' incerto. Dopo ginecologia abbiamo visitato Radiologia, e li abbiamo dovuto riscontrare un altro grave problema sulla carenza di personale. La diagnostica di Radiologia e' fondamentale per gli esami di tutti i reparti, bloccare il servizio vuol dire creare disservizi per tutti i reparti, e questo non e' accettabile. Il Pronto Soccorso e' buono, fornito di giuste attrezzature, ma anche qui la carenza di personale costringe medici, infermieri e Oss a turni massacranti. In Cardiologia non e' piu' possibile eseguire la prova da sforzo, costringendo i pazienti a svolgere l'esame in altre strutture e abbiamo anche riscontrato che l'ambulatorio non e' piu' presente sull'atto aziendale".

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L’Aquila, Vacca: ricostruire il senso di comunità che si è perso

 "Sono passati dieci anni dal terribile terremoto che ha devastato L'Aquila e altri comuni limitrofi nel 2009. Io quella notte me la ricordo bene: ero a Pescara, a circa 100 chilometri da L'Aquila, la citta' in cui vivo. Io e mia moglie fummo svegliati da una terribile scossa e capimmo subito che era stato qualcosa di devastante: 309 morti, la citta' d'arte tra piu' belle d'Italia distrutta e devastata.. macerie, devastazione. Per noi abruzzesi esiste un prima e un dopo terremoto, nulla dopo e' stato lo stesso, nulla potra' essere uguale a prima. L'Aquila e' una citta' bellissima, con una forte vocazione culturale, una forte vocazione come citta' della conoscenza, una grandissima universita', una citta' universitaria con tantissimi studenti che purtroppo sono rimasti seppelliti sotto le macerie". Cosi' Gianluca Vacca, sottosegretario al ministero dei Beni e delle attivita' culturali, sul Blog delle Stelle. Poi: "La ricostruzione materiale e' andata avanti in questi dieci anni, tra mille difficolta', con delle lentezze probabilmente dovute a motivi burocratici, a una normativa non sempre chiara, a una carenza di personale. Tante emergenze alle quali noi come governo stiamo cercando di dare delle risposte per rendere l'ultima fase della ricostruzione materiale piu' veloce e piu' efficiente. Ma accanto al tema della ricostruzione materiale c'e' quello della ricostruzione sociale, perche' molte case sono state ricostruite ma sono oggi vuote, le persone sono andate fuori e il centro storico e' fortemente disabitato. Noi dobbiamo ricostruire quel senso di comunita' che a L'Aquila si e' perso!".

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Abruzzo in vetrina al Vinitaly di Verona

Anche l'Abruzzo sarà protagonista  con le Terre del vino nello spazio promosso da Coldiretti al Vinitaly della Fiera di Verona con tutte le diverse terre delle Doc e Docg d'Italia, dove scoprire le nuove tendenze, i primati, le sfide e le curiosità del vino Made in Italy. Un padiglione nel verde per conoscere, vedere e toccare con mano i terreni dai diversi colori, origini, caratteristiche e consistenze che garantiscono ai vigneti quelle proprietà uniche ed irripetibili all'origine dei successi del vino tricolore.  E l'Abruzzo sarà rappresentato con le sue 9 denominazioni di origine tra Doc e Docg: Montepulciano d'Abruzzo, Cerasuolo d'Abruzzo, Trebbiano d'Abruzzo, Ortona, Abruzzo, Tullum, Villamagna, Controguerra, Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane (Docg). "La nostra regione è ormai tra le più rappresentative per produzione e qualità enologica - dice Coldiretti Abruzzo - non a caso il nostro vino è apprezzato in tutto il mondo con un trend in continua crescita. Basti pensare che nel 2018 le esportazioni di vino sono cresciute del 6,3 per cento rispetto al 2017 , passando da un valore di circa 171 milioni di euro a quasi 182 milioni di euro"

 Il vino abruzzese si conferma un prodotto sempre più apprezzato anche in Italia ed il Montepulciano d'Abruzzo è il vino più venduto della grande distribuzione dopo Lambrusco e Chianti, per un totale di 8.526.443 litri, come emerge da un'analisi Coldiretti sulla base dati IRI Infoscan. Coldiretti Abruzzo ricorda inoltre che la produzione media in Abruzzo è di circa 4.500.000 quintali di uva e 3,3 milioni di ettolitri di vino di cui almeno un milione a denominazione di origine per un totale di circa 18mila aziende vitivinicole attive (e sempre a più alta specializzazione) su una superficie agricola complessiva di oltre 32mila ettari. I vitigni più conosciuti e diffusi sono Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano d'Abruzzo, anche se negli ultimi anni stanno riscuotendo sempre maggiore interesse il Pecorino, la Passerina, il Moscato, la Cococciola e il Montonico. 

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Pescara, il parco depurativo al centro della riunione della commissione Ambiente

Gli interventi in corso e lo stato di avanzamento del progetto di potenziamento del parco depurativo sono stati al centro dell'ultima riunione della Commissione Consiliare Ambiente, presieduta dal consigliere Fabrizio Perfetto, che si è tenuta ieri mattina in Comune. All'incontro hanno partecipato anche Tommaso Di Biase, presidente dell'Ersi, l'Ente regionale di servizio idrico, e Lorenzo Livello, dirigente dell'Aca.  Grazie alla filiera istituzionale Governo-Regione-Comune-Aca sono stati investiti 20 milioni di euro per potenziare gli impianti esistenti, realizzare nuove vasche della capienza di 40.000 metri cubi e nuovi impianti di sollevamento e della rete fognaria, il tutto per garantire il corretto funzionamento del sistema fognario-depurativo della città.
"Il parco depurativo è un’infrastruttura che lasciamo in eredità alla prossima amministrazione - spiega il presidente della Commissione Ambiente Fabrizio Perfetto - perché il miglioramento della qualità delle acque del nostro fiume e del nostro mare resta la priorità assoluta per il nostro territorio. 
Sul parco depurativo sono stati investiti 20 milioni di euro, di cui 15 milioni di provenienza ministeriale e 5 milioni finanziati dall'Aca, che produrranno effetti immediati sullo stato di salute del nostro fiume e quindi del nostro mare. Si tratta di un'attività inedita, messa in moto per eliminare concretamente le criticità che da decenni colpiscono una parte del litorale cittadino".

"Come ultima commissione Ambiente - prosegue Fabrizio Perfetto - ho deciso di convocare il presidente dell’Ersi Tommaso di Biase e i progettisti dell’Aca per relazionarci sullo stato di avanzamento di uno dei temi principali che abbiamo affrontato in questi cinque anni di consiliatura. Prima di chiudere la mia esperienza da presidente di commissione ho deciso di verificare lo stato dell’arte di questa importante opera strategica. L’opera più importante è la realizzazione delle vasche previste al punto di sollevamento “B zero” presso la Madonnina, un'opera che ha visto la sottoscrizione della sub-concessione dall’ERSI all’ACA in data 20 febbraio 2019. Si procederà poi alla realizzazione di altre nove vasche di colmata, da realizzare dalla foce del fiume all’impianto di depurazione situato in via Raiale".

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Montesilvano contro il bullismo, arriva il Centro mobile del Moige per la prevenzione

 

E' arrivato  in piazza Diaz, di fronte al palazzo del Comune di Montesilvano, il Centro mobile di sostegno e supporto contro il cyberbullismo del Moige - Movimento italiano genitori, con il personale esperto per incontrare i ragazzi, i docenti e i genitori. Lunedì il camper si sposterà nella sede dell'Istituto Troiano Delfico.

La tappa di Montesilvano, unica in Abruzzo, rientra nel tour nazionale della campagna “Giro dell’Italia: Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime di bullismo e cyberbullismo”, promossa dal Moige - Movimento italiano genitori con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e il patrocinio di Anci e della Polizia di Stato. Tra gli strumenti operativi, oltre al centro mobile e al personale esperto di supporto, la rete di oltre 2.300 giovani ambasciatori, un numero verde  e un sms dedicato.

«Tutte le iniziative per combattere il cyberbullismo, che sta diventando un serio problema sociale, un fenomeno purtroppo presente anche all’interno degli istituti scolastici, sono sempre benvenute», dice il sindaco di Montesilvano, «Accogliamo, quindi, con entusiasmo l’arrivo del Centro mobile del Moige che, ne sono certo, sarà visitato da tanti ragazzi e da tantissimi genitori, sicuramente preoccupati, come me, da un uso distorto delle tecnologie. Smartphone, computer e tablet sono oggi presenti in ogni casa e a disposizione dei nostri figli, anche in età tenerissima. Sono dispositivi che permettono formidabili potenzialità di crescita per i ragazzi ma nascondono dei rischi. Questi ultimi, con la dovuta attenzione, soprattutto da parte di noi adulti, possono essere tranquillamente disinnescati, questa è la ragione per cui, una corretta informazione, così come praticata dal Moige, può aiutare tante famiglie e tanti ragazzi a evitare di incorrere in errori».

 «Siamo riusciti a portare in Abruzzo il Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime di bullismo e cyberbullismo e siamo particolarmente orgogliosi di ospitarlo, in esclusiva, qui a Montesilvano», ha aggiunto Vittorio Gervasi responsabile Moige Abruzzo, «l’obiettivo è incontrare i ragazzi per aiutarvi a capire come prevenire atti di bullismo che, purtroppo accadono, e coinvolgere, in questo, anche genitori e docenti. Il Moige si contraddistingue per  la sensibilità verso i temi più caldi dell’attualità del momento e, sicuramente, il cyberbullismo è uno di questi».

«La tutela dei minori on line e off line è un atto di responsabilità collettiva che, come testimoniato oggi, viene condivisa e supportata non solo dai genitori, ma anche dalle istituzioni nazionali e locali, dal mondo della scuola e delle forze dell’ordine, unitamente al mondo della tecnologia», dichiara Antonio Affinita, direttore generale del Moige, Movimento italiano genitori, «Il progetto che sta attraversando l’Italia mira a rafforzare la collaborazione tra scuola e famiglie e include tutti gli attori che desiderano essere in prima fila nella tutela dei nostri figli. Siamo certi che il nostro centro mobile contro il cyberbullismo, unito al protagonismo di migliaia di giovani ambasciatori, saranno strumenti efficaci per combattere il cyberbullismo», conclude Affinita.

 

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Gli scolari delle primaria di via Vitello d’oro in visita in Comune di Montesilvano

 

Incontro in Comune per gli scolari delle classi 5A e 5B della scuola primaria di via Vitello d’oro. I ragazzi erano accompagnati dalle docentiMariella Brandodoro e Francesca Ferrante e dal dirigente scolastico, Roberto Chiavaroli. L’iniziativa rientra in un Pon, Progetto operativo nazionale, dal titolo “Costruttori di legalità. Civismo, rispetto delle diversità e cittadinanza attiva”, che usufruisce dei fondi strutturali europei.

Ad accoglierli, in municipio, il sindaco e il presidente della commissione Cultura del consiglio comunale.

Gli scolari, dopo un breve visita negli uffici di palazzo di città, hanno avuto modo di dialogare con il primo cittadino, rivolgendogli anche domande significative, per esempio a riguardo della legalità e  dell’attenzione all’ambiente.

«Noi come Comune abbiamo fatto tanto per l’ambiente, per esempio con una attenzione elevata alla raccolta differenziata, che anche voi fate a casa», ha risposto il primo cittadino, «e un altro intervento importante è quello relativo all’illuminazione. Ormai quasti tutti i pali della luce, in città, sono con lampade a led che consumano il 70 per cento in meno delle vecchie lampade. Questo vuol dire un risparmio ma anche un maggiore rispetto della natura».

Al termine dell’incontro i bambini hanno fatto una sorta di promessa simbolica, recitata collettivamente, nella quale si sono impegnati a rispettare i propri compagni, le persone e le cose, sia a scuola che fuori.

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Istat: debolezza economia meno intensa, possibile un cambiamento

L'economia italiana e' "in fase di debolezza" ma non e' detta l'ultima parola. L'Istat, nella Nota mensile sull'andamento dell'economia italiana, osserva infatti che e' "possibile un cambiamento", ossia un'inversione di tendenza. Questo perche' tale debolezza sembra a febbraio che sia meno intensa.

L'Istat spiega che "a marzo, e' proseguito il deterioramento della fiducia dei consumatori che ha interessato tutte le componenti". Non solo, ma "il clima economico e le prospettive future hanno registrato il calo piu' marcato mentre le attese sulla disoccupazione sono in peggioramento dopo il segnale positivo del mese precedente". Cio' detto, nello stesso mese, la fiducia delle imprese nel complesso e' tornata a migliorare anche se nel settore manifatturiero permangono incertezze. Gli esperti dell'istituto di via Balbo segnalano che "l'indicatore anticipatore ha segnato una flessione di intensita' ridotta rispetto a febbraio, suggerendo un possibile cambiamento rispetto alla fase di contrazione dei livelli di attivita' economica manifestatasi negli scorsi mesi".

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Cgia, soldi quasi solo a grandi imprese sebbene insolventi

Le banche continuano a finanziare quasi esclusivamente le grandi imprese, sebbene insolventi. A sostenerlo e' l'Ufficio studi della Cgia, secondo cui malgrado una decina di istituti di credito sia stata costretta alla chiusura e un altro paio abbia evitato la stessa fine grazie all'intervento pubblico, in linea generale le banche continuano ancora adesso a premiare chi affidabile non e', penalizzando tutti gli altri. Per la Cgia si tratta di "un'anomalia tutta italiana" che negli ultimi anni ci ha costretto - anche a causa della mancata restituzione dei prestiti in massima parte ascrivibili a famiglie industriali, a gruppi societari e a grandi aziende - un maxi salvataggio di oltre 60 miliardi di euro, per oltre un terzo a carico dei contribuenti, il resto suddiviso tra azionisti, obbligazionisti e istituti bancari concorrenti.

 

La quota di finanziamento per cassa ottenuta dal primo 10 per cento degli affidati e' stata pari, al 31 dicembre 2018, all'80,7% del totale, mentre la quota di sofferenze in capo sempre a questo segmento di clientela e' il 77,2% del totale. Non si trattera' sempre degli stessi soggetti, tuttavia, la probabilita' che molti di questi lo siano e' molto elevata. Per contro, il restante 90% dei clienti (artigiani, negozianti, famiglie, partite Iva, lavoratori autonomi, piccoli imprenditori, etc.), ottiene solo il 19,3% dell'intero stock di finanziamenti per cassa erogati, sebbene l'incidenza delle sofferenze bancarie riconducibili a questi soggetti sia soltanto il 22,8%.

"E' palese a tutti - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - che questo primo 10% di affidati non e' certamente costituito da piccoli imprenditori o da titolari di partite Iva, ma quasi esclusivamente da grandi gruppi o societa' industriali. In linea generale non ci sarebbe nulla da obbiettare se questi ultimi fossero solvibili. Dall'analisi della distribuzione del tasso di insolvenza, invece, emerge che la stragrande maggioranza e' concentrata nelle mani di questo ristrettissimo club di clienti migliori". Insomma, prosegue Zabeo, "nei rapporti tra banche e imprese tutto e' clamorosamente rovesciato: chi riceve la quasi totalita' dei prestiti presenta un livello di affidabilita' bassissimo, mentre chi dimostra di essere un buon pagatore ottiene il denaro con il contagocce".

La Cgia inoltre segnala che la quota di finanziamento per cassa erogata al 31 dicembre 2018 era pari a 1.137 miliardi di euro. Le sofferenze lorde, dopo le vette raggiunte nel quadriennio 2014-2017, sono in calo e al 31 dicembre scorso si sono attestate a 98,4 miliardi di euro

A livello provinciale, il primo 10% di affidati maggiormente "premiato" dalle banche e' quello di Milano che, al 31 dicembre 2018, ha ricevuto il 94,5% del totale dei finanziamenti erogati per cassa alle societa' non finanziarie, pur avendo in capo l'80,4% delle sofferenze totali (9,2 miliardi di euro). Seguono Treviso (91,9% e il 71,2% di sofferenze pari a 1,6 miliardi), Roma (86,4% e l'81,5% delle insolvenze pari a 9,2 miliardi) e Reggio Emilia (84,4% di prestiti con una quota di sofferenze dell'84,7% che corrisponde a 1,3 miliardi di euro). Se, invece, analizziamo la graduatoria provinciale solo dell'incidenza delle sofferenze causate sempre dal primo 10 per cento di affidati, emerge che al primo posto c'e' La Spezia (86,9%), al secondo Reggio Emilia (84,7) e al terzo (Modena 82,5%). A seguire Bolzano (82,3%), Roma e Cagliari (entrambe all'81,5).

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Fabrizio Di Stefano passa alla Lega

Entra nella Lega di Salvini l'abruzzese Fabrizio Di Stefano, due volte parlamentare - prima senatore con Forza Italia, poi deputato del PdL - e gia' consigliere regionale. L'ingresso e' stato annunciato in conferenza stampa questa mattina a Pescara dal segretario regionale della Lega Abruzzo, il deputato Giuseppe Bellachioma, insieme a Luigi D'Eramo, vice coordinatore, anch'egli alla Camera, e a Gianfranco Giuliante, commissario provinciale del partito a Pescara. "Ringrazio Bellachioma con il quale c'e' sempre stata sintonia. Vengo per portare la mia esperienza, per dare appoggio e sostegno ad amici. E non mi candido alle Europee" ha detto Di Stefano sottolineando l'importanza della "solidarieta' da parte di chi e' classe dirigente verso il popolo amministrato".

"Di Stefano rappresentera' un valore aggiunto per la Lega - ha dichiarato D'Eramo per il quale - il suo ingresso dimostra come il nostro processo di radicamento continua in maniera intelligente, per pianificare un'azione politica e amministrativa da qui a vent'anni". "Il percorso di Fabrizio Di Stefano con la Lega e' un percorso condiviso - ha detto Bellachioma - La sua adesione e' stata condivisa dai vertici nazionali, parlo di Giancarlo Giorgetti e di Matteo Salvini. Siamo convinti che con la sua esperienza aiutera' il partito a crescere. Di Stefano si occupera' dei rapporti con gli enti locali, si interfaccera' con l'assessore regionale Piero Fioretti". Nel gennaio scorso Bellachioma aveva manifestato la volonta' di aprire a Fabrizio Di Stefano, quando l'ex parlamentare stava valutando la possibilita' di una corsa solitaria con liste civiche per la presidenza della Regione Abruzzo. "Come coordinatore della Lega faro' di tutto perche' Di Stefano entri a far parte della squadra del centrodestra" aveva dichiarato allora Bellachioma.

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Tutta l’Italia si stringe a L’Aquila per il decennale del sisma

Un'onda di luce disegnata dalle fiaccole per le vie dell'Aquila nella notte del decennale del sisma che alle ore 3 e 32 del 6 aprile del 2009 distrusse la città causando la morte di 309 persone. La ricorrenza del decennale ha riacceso i riflettori sulla città. Tra gli ospiti il premier, Giuseppe Conte: "Sono passati dieci anni e abbiamo il dovere della memoria. Ci sono tante persone hanno perso i loro cari, che rivivono in questo momento una grande sofferenza. La mia presenza qui e' la testimonianza che la ferita della comunita' locale e' una ferita della comunita' nazionale. Abbiamo il dovere di non dimenticare - ha ancora detto il premier Conte a L'Aquila - ma soprattutto abbiamo il dovere di essere sempre costantemente protesi al rilancio di questo territorio". Conte ha incontrato poi Vincenzo Vittorini, il medico chirurgo che quella notte ha perso moglie e figlio e che e' tra gli organizzatori della fiaccolata come componente del Comitato familiari delle vittime. 

"Ci siamo incontrati con tutte le donne e gli uomini della Protezione Civile, abbiamo anche ricordato tante persone che hanno fatto dei gesti eroici con la loro solidarieta' e dedizione". Cosi' il premier, Giuseppe Conte, parlando, al suo arrivo alla fiaccolata per il decennale del sisma dell'Aquila del 6 aprile 2009, del suo incontro con volontari e rappresentanti della protezione civile avvenuto pochi minuti prima nel vicino centro commerciale Meridiana. Conte ha salutato un migliaio di volontari

"L'Aquila e' rinata e tornera' presto a volare". Lo ha detto l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta, prima di partecipare alla fiaccolata in ricordo delle vittime del terremoto dell'Aquila di 10 anni fa. "Avendo vissuto nel capoluogo - ha concluso - ho sentito piu' di altri questa grande ferita e questa grandissima voglia di risorgere, di rinascere"

"C'e' bisogno di un piano straordinario in tutte le aree Zona 1 del Paese sugli edifici pubblici e privati per prevenire tragedie. Noi sappiamo che il nostro Paese e' vulnerabile in zone che si conoscono". Cosi' il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Pd, prima di partecipare a L'Aquila alla fiaccolata di commemorazione per il decennale del sisma del 6 aprile 2009. "Ora se si costruisce il nuovo, le regole vanno rispettate ma c'e' tanto costruito da rivisitare", ha aggiunto Zingaretti. "Sugli stanziamenti purtroppo si sono fatti dei passi indietro soprattutto sul bonus sisma e cioe' - ha osservato - sull'opportunita' di mettere in sicurezza gli appartamenti e le case private, non e' vero che c'e' una tendenza consolidata, purtroppo ci sono stati, secondo me sbagliando, dei passi indietro. Quando si dice riaprire i cantieri non e' solo alle grandi opere, bisogna pensare ai cantieri anche di micro interventi nel territorio a tutela del dissesto idrogeologico e a tutela della vita delle persone. L'Italia ne ha bisogno, questo lo abbiamo capito da 10, 15 anni ma non si riesce mai a dare il colpo finale", ha concluso

 

"Il nostro impegno in questi dieci anni si puo' sintetizzare nello slogan 'cercare giustizia e trovare la legge', due principi che spesso non coincidono - spiega Antonietta Centofanti, presidente del comitato vittime della Casa dello Studente -. Il nostro stato d'animo? Ci rimbocchiamo le maniche e lottiamo, il terremoto per noi e' sempre, ce lo abbiamo dentro tutti i giorni, non e' ritualita' una volta l'anno. La ricostruzione? Quella privata e' avanti, quella degli edifici pubblici, in particolare le scuole, e' ferma al palo, comunque, e' stato fondamentale aver riportato i bambini in classe subito".

 

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