Redazione Notizie D'Abruzzo

Addio ad Antonio Capuozzo, lutto nel mondo del calcio a 5

 Antonio Capuozzo, campione d'Italia di calcio a cinque con il Pescara nella stagione 2015 ed ex giocatore della Nazionale, e' morto a Montesilvano per un probabile malore, a due passi dalla sua auto, non lontano dall'abitazione dove viveva. Il corpo senza vita dell'ex portiere della formazione abruzzese, e' stato trovato questa mattina alle 4 da un passante che ha allertato Polizia e 118, ma quando i sanitari sono arrivati hanno potuto solo constatare il decesso dell'uomo che a marzo avrebbe compiuto quarant'anni. Sul corpo non c'erano segni di violenza. Il Pm Salvatore Campochiaro al momento non ha disposto l'autopsia, ma solo alcuni esami. Sgomento e dolore nel mondo sportivo cittadino del futsal nazionale e nella sua citta' natale Napoli. 

«Esprimo il mio cordoglio per la improvvisa scomparsa di Antonio Capuozzo, un ragazzo perbene, esempio nello sport e nella vita. Antonio ci ha lasciato troppo presto. Era stato portiere del Montesilvano, campione d’Italia di Calcio a 5, poteva vantare tre presenze in nazionale, aveva vinto uno scudetto, due Coppe Italia, due Super Coppe, dopo aver giocato anche con l’Acqua&Sapone e il Loreto Aprutino. Lo conoscevo bene e in più occasioni lo avevo incontrato negli ultimi mesi anche a Porto Allegro, dove lavorava. Esprimo le mie più sentite condoglianze alla moglie e ai figli. Saremo vicini alla famiglia in questo momento di grande dolore» ha scritto sulla sua pagina facebook il sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis.

"La societa' ASD Pescara e' sconvolta dalla tragica notizia della scomparsa del suo campione Antonio Capuozzo, improvvisamente venuto a mancare nelle prime ore della mattinata - si legge sulla pagina Facebook del club -. Purtroppo non sei riuscito a 'respingere' questo ultimo colpo che questa vita ti ha voluto infliggere. Sei e resterai per sempre nei nostri cuori e nella storia dello sport Pescarese. Il nostro pensiero va ai tuoi cari, ai tuoi parenti ed in particolare alla tua famiglia, a Daniela e ai vostri due splendidi gioielli Davide e Domenico. Antonio, non hai mai avuto paura di nulla e di nessuno..! Ti auguriamo un viaggio sereno e che la terra ti sia lieve - conclude la nota -. RIP Grande Portierone. E Grazie per tutto quello che ci hai dato"

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Incendio distrugge lo chalet della stazione sciistica di Campo Felice

Un incendio che si e' sviluppato intorno alle 6 ha completamente distrutto lo chalet da Romeo nella stazione sciistica di Campo Felice nel comune di Rocca di Cambio. Le fiamme sono state domate dopo alcune ore dai vigili del fuoco che hanno lavorato fino a mezzogiorno. Non ci sono stati feriti perche' a quell'ora non c'erano sciatori. Secondo quanto si e' appreso dai primi rilievi degli stessi vigili del fuoco e dei carabinieri, il rovinoso incendio sarebbe stato causato da un cortocircuito. Si esclude la pista dolosa. Ma in tal senso si attendono i riscontri definitivi.

"E' stata una fatalita', le temperature a meno sei - sette gradi sotto lo zero hanno fatto si' che forse qualche stufa sia rimasta accesa oppure si e' verificato un corto circuito. Anche se e' presto per avere la verita' - spiega il direttore della stazione, Gennaro Di Stefano, che e' anche sindaco di Rocca di Cambio, - ci dispiace molto per l'accaduto visto che la societa' investe ogni anno ingenti risorse per preparare impianti e locali ricettivi ed ogni anno e' una impresa ardua rientrare dei costi, l'incendio e la struttura distrutta pesano ancora di piu' dal momento che c'e' poca neve e stiamo facendo i salti mortali per preparare le piste. Ci dispiace molto anche per il gestore che stava facendo enormi sacrifici per tenere aperto il locale". 

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Senza patente fa un incidente a Pescara con l’auto del padre

Senza patente di guida si è schiantato contro il portone di una abitazione privata in via conte di Ruvo quando un 18enne residente a Pescara, con la vettura di proprieta' del padre, e' sbandato finendo la corsa contro una abitazione privata. Appena dopo l'impatto, l'auto ha preso fuoco provocando danni al portone. Il ragazzo e' rimasto ferito in modo lieve con contusioni agli arti inferiori. 

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Chieti, attivato il nuovo reparto di Medicina

primi pazienti sono stati visitati nel nuovo reparto di Medicina dell'ospedale di Chieti. Lo annuncia il direttore generale dell'Asl Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael su Twitter, ringraziando "tutti i dipendenti e fornitori dell'Asl che si sono impegnati a finire i lavori e aprire in soli 2 giorni il reparto con 30 posti letto". Dopo aver promesso "mai piu' barelle in corridoio" Schael aveva disposto un'accelerazione alle operazioni di chiusura cantiere, pulizia e reperimento di arredi da altre sedi per il nuovo reparto e aveva invitato a concludere in anticipo i lavori di ristrutturazione su impianti, stanze e bagni, annunciando che entro fine settimana sarebbe stato possibile accogliere pazienti, anche da Pescara. Rispondendo alla richiesta dell'assessore regionale Nicoletta Veri', Schael aveva dato disponibilita' ad accogliere pazienti trattenuti in Osservazione breve che non possono essere ricoverati a Pescara per carenza di posti dovuta al sovraffollamento da influenza. 

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Cassa integrazione alla Sevel

 Si prolunga la cassa integrazione alla Sevel di Atessa  dal 13 al 19 gennaio, in conseguenza del parziale sequestro di un'area del reparto Lastratura dove il 3 gennaio scorso ha perso la vita un 29enne di Pignataro Interamna, dipendente di una ditta esterna di manutenzione. La decisione e' stata resa nota oggi dall'azienda al termine di un incontro tra direzione Sevel e comitato esecutivo. La prima settimana di cassa integrazione, con parziale diminuzione della produzione del furgone Ducato, scade domani, domenica 12. E' attesa intanto, per la prossima settimana, la nomina dei periti da parte della Procura di Lanciano per far luce sulle cause che hanno portato l'impianto robotico in manutenzione a cadere provocando la morte dell'uomo. L'indagine vede indagate sei persone.

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Passolanciano, 20 milioni per il rilancio della stazione sciistica

"Avanti spediti nel portare avanti gli interventi sulle infrastrutture funzionali alla valorizzazione turistica delle stazioni invernali Passolanciano - Majelletta attraverso specifica rimodulazione delle opere per una spesa complessiva di 20 milioni 200 mila euro, fondi Cipe". A comunicarlo e' l'assessore alle Attivita' Produttive e Turismo della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, che specifica: "Giovedi' la Giunta regionale, presieduta da Marco Marsilio, ha approvato la proposta di rimodulazione degli interventi pianificati al fine di realizzare il prolungamento dell'impianto della Seggiovia fino alla stazione di Mammarosa, portandolo a una lunghezza inclinata complessiva di circa 2.200 anziche' 1.100 metri previsti nell'iniziale programmazione. Questa nuova soluzione consente di collegare la stazione sciistica di Passolanciano con quella di Mammarosa anche senza le due sciovie Mirastelle e Lenette, rispetto alle quali l'Ente Parco nazionale della Majella aveva espresso forti perplessita'". "E' stata individuata anche una nuova soluzione per l'impianto di innevamento, che sara' ora ubicato nell'area bassa di Passolanciano e vedra' la realizzazione di un piccolo bacino di accumulo idrico superficiale inserito in un'area verde attrezzata anche per i piu' piccoli". In estate il piccolo bacino di accumulo, oltre ad assicurare una riserva di acqua utilizzabile come antincendio, potra' diventare, insieme all'area verde attrezzata, il luogo di partenza per attivita' come trekking, biking, escursionismo, o dove, semplicemente, potranno godersi la montagna famiglie e bambini. In inverno, invece, la piccola riserva di acqua potra' essere utilizzata per produrre neve artificiale nelle piste da sci della parte bassa del comprensorio sciistico. Interventi mirati esclusivamente ad allungare la presenza dei turisti oltre le stagioni invernale ed estiva. 

"L'ARAP Abruzzo, soggetto attuatore degli interventi sulle infrastrutture funzionali alla valorizzazione turistica delle Stazioni invernali Passolanciano - Majelletta, dovra' realizzare sei interventi, ossia la Seggiovia ad ammorsamento automatico, per euro 8.160.000,00, l'impianto di innevamento, per euro 7.300.000, il sistema skipass, per euro 1.160.000, il Recupero dell'edificio polivalente, per euro 1.480.000, il miglioramento della viabilita' e parcheggi, per euro 1.250.000 e la valorizzazione turistica del comprensorio, per euro 850.000. Pertanto - dichiara Febbo - adesso e' possibile chiudere la fase di progettazione e pubblicare i bandi di gara dei primi due interventi di demolizione e ricostruzione dell'edificio polivalente e di miglioramento della viabilita', da appaltare entro questa estate". Gli altri interventi, che richiedono procedure autorizzative piu' complesse, saranno appaltati entro l'estate dell'anno prossimo, annuncia Febbo.

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Protezione Civile, oltre 5,6 miliardi di euro di impatto economico per il maltempo

 Il Dipartimento della Protezione Civile ha trasmesso a Bruxelles il fascicolo con la stima dei costi relativi ai danni causati dagli eccezionali eventi meteorologici che, nell'autunno scorso, hanno interessato gran parte del territorio italiano, al fine di attivare il Fondo di Solidarietà dell'Unione Europea (FSUE), destinato a sostenere gli Stati membri dell'Ue colpiti da catastrofi naturali. L'impatto economico determinato dall'eccezionale ondata di maltempo, ammonta complessivamente ad oltre 5,6 miliardi di euro: di questi, oltre 4,5 miliardi sono i danni diretti relativi a edifici, infrastrutture pubbliche e ad attività produttive, mentre oltre 1,1 miliardi sono i costi relativi alla gestione dell'emergenza. La stima comprende danni diretti, sia pubblici che privati - vale a dire quelli che hanno compromesso edifici, infrastrutture e che hanno colpito industrie e imprese, il patrimonio culturale, le reti di distribuzione dell'energia, del gas, dell'acqua - e i costi eleggibili, sostenuti dallo Stato per far fronte alla prima fase dell'emergenza. Questi ultimi, in particolare, comprendono i costi per il ripristino immediato delle funzionalità di infrastrutture e impianti nei settori dell'energia, dell'acqua, delle acque reflue, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanità, dell'istruzione; per i servizi d'emergenza legati al soccorso della popolazione colpita e ad assicurare gli alloggi provvisori; per la messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione e per la protezione del patrimonio culturale; per l'immediata ripulitura delle zone danneggiate. Il dossier inviato alla Commissione Europea - per il tramite della Rappresentanza permanente d'Italia - rappresenta la sintesi, su scala nazionale, delle informazioni e dei dati comunicati al Dipartimento dalle Regioni e dalle Province autonome coinvolte: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Valle d'Aosta, Province autonome di Trento e Bolzano, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. 

La stima comprende danni diretti, sia pubblici che privati - vale a dire quelli che hanno compromesso edifici, infrastrutture e che hanno colpito industrie e imprese, il patrimonio culturale, le reti di distribuzione dell'energia, del gas, dell'acqua - e i costi eleggibili, sostenuti dallo Stato per far fronte alla prima fase dell'emergenza. Questi ultimi, in particolare, comprendono i costi per il ripristino immediato delle funzionalita' di infrastrutture e impianti nei settori dell'energia, dell'acqua, delle acque reflue, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanita', dell'istruzione; per i servizi d'emergenza legati al soccorso della popolazione colpita e ad assicurare gli alloggi provvisori; per la messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione e per la protezione del patrimonio culturale; per l'immediata ripulitura delle zone danneggiate. Il dossier inviato alla Commissione Europea - per il tramite della Rappresentanza permanente d'Italia - rappresenta la sintesi, su scala nazionale, delle informazioni e dei dati comunicati al Dipartimento dalle Regioni e dalle Province autonome coinvolte: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Valle d'Aosta, Province autonome di Trento e Bolzano, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia

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Montesilvano, ricoverato in gravi condizioni dopo un incidente stradale

 Un ventinovenne di Montesilvano e' ricoverato in prognosi riservata all'ospedale civile di Pescara per le gravi ferite riportate in un incidente stradale avvenuto ieri dopo le 23 in via di Sotto, zona Colli. Per cause da accertare avrebbe perso il controllo della sua auto che si e' ribaltata ed e' finita fuori strada, andando poi a schiantarsi contro un muretto in cemento di un garage. 

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San Giovanni Teatino, Faccenda (Fratelli d’Italia): chiarezza sulla vicenda Amazon

«Chiarezza e trasparenza sull’insediamento di Amazon a San Giovanni Teatino». Queste le due richieste del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia e vice coordinatore provinciale di Chieti, Luca Faccenda al sindaco Luciano Marinucci. «Chiediamo chiarezza sul metodo di selezione che attuerà la società – spiega Faccenda – e assoluta trasparenza nei rapporti che l’Amministrazione ha avviato o intende avviare con il colosso americano».

La richiesta dell’esponente di Fratelli d’Italia nasce dalla necessità di «non illudere le tante persone che sono a caccia di un lavoro sottoponendole al disbrigo di complesse procedure. Al tempo stesso è indispensabile la massima trasparenza sui criteri di selezione del personale che dovranno essere applicati, sui quali saremo assolutamente vigili. Ci auguriamo inoltre che sia tenuta in adeguata considerazione la residenza a San Giovanni Teatino».

Il Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia e vice coordinatore provinciale di Chieti conclude ricordando che «San Giovanni Teatino necessita di risposte sull’occupazione, soprattutto alla luce della crisi di grandi catene che hanno interessato e stanno interessando il nostro territorio».

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Nel 2018 sono stati 62 mila circa i ‘cervelli in fuga’

Se nel 2018 sono stati 62 mila circa i cosiddetti “cervelli in fuga” che hanno lasciato l’Italia per trasferirsi all’estero 1 , per contro, 598 mila giovani in età compresa tra i 18 e i 24 anni hanno abbandonato precocemente l’attività scolastica, rischiando di finire ai margini della nostra società. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA che con il suo coordinatore, Paolo Zabeo, afferma: “Premesso che perdere oltre 60 mila giovani diplomati e laureati ogni anno costituisce un grave impoverimento culturale per il nostro Paese, è ancor più allarmante che quasi 600 mila ragazzi decidano di lasciare gli studi anticipatamente. Un numero, quest’ultimo, 10 volte superiore al primo. Un problema, quello degli descolarizzati, che stiamo colpevolmente sottovalutando, visto che nei prossimi anni, anche a seguito della denatalità in atto, le imprese rischiano di non poter contare su nuove maestranze sufficientemente preparate professionalmente. Un problema che già oggi comincia a farsi sentire in molte aree produttive, soprattutto del Nord”. Sebbene negli ultimi anni ci sia stata una contrazione del fenomeno un elevato numero di giovani continua a lasciare prematuramente la scuola, anche dell’obbligo, concorrendo ad aumentare la disoccupazione giovanile, il rischio povertà ed esclusione sociale. Una persona che non ha un livello minimo di istruzione, infatti, è in genere destinata per tutta la vita ad un lavoro dequalificato, spesso precario e con un livello retributivo molto basso, rispetto a quello cui potrebbe aspirare, almeno potenzialmente, se possedesse un titolo di studio medio-alto. “Peraltro – segnala il segretario della CGIA Renato Mason - un Paese che aspira ad essere moderno, oltre a poter contare sull'utilizzo di tecnologie avanzate, è altrettanto importante che possa avvalersi di una manodopera qualificata. Altrimenti, c’è il pericolo di un impoverimento generale del sistema Paese e, in misura ugualmente preoccupante, di una marginalizzazione di molti soggetti che difficilmente potranno essere reintegrati attivamente nella nostra società. Tutti gli esperti, infatti, sono concordi nel ritenere che la povertà educativa e la povertà economica sono strettamente correlate”. Le cause che determinano l'abbandono scolastico sono principalmente culturali, sociali ed economiche: i ragazzi che provengono da ambienti socialmente svantaggiati e da famiglie con uno scarso livello di istruzione hanno maggiori probabilità di abbandonare la scuola prima di aver completato il percorso di studi. C'è anche un fattore di genere: ad abbandonare precocemente la scuola sono più i maschi che le femmine. 

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