Redazione Notizie D'Abruzzo

Montesilvano, controlli anti prostituzione

La pattuglia del Nap, Nucleo anti prostituzione, della Polizia municipale di Montesilvano, non ha avuto la necessità di elevare contravvenzioni in quanto non c’erano “clienti” delle ragazze in strada. Evidentemente il clamore suscitato dalla campagna mediatica e le nuove iniziative si stanno dimostrando efficaci.

«Ieri sera i nostri agenti sono usciti per i consueti servizi di controllo», sottolinea il tenente Nino Carletti, coordinatore del Nap, «e non hanno trovato persone. E’ chiaro che la serie di iniziative messe in campo dal Comune cominciano a funzionare.  Con l’istituzione dello speciale Nucleo anti prostituzione della Polizia municipale, infatti, è stato attivato un numero di telefono dedicato, 085 4481650, che si può contattare per segnalare episodi di sfruttamento della prostituzione; il Nap effettua controlli serali in seguito ai quali, finora, sono state elevate 11 sanzioni, per un totale di 6.050 euro, a frequentatori e altrettante a persone dedite al meretrico con rilascio, per questi ultimi, di ordini di allontanamento. Certo, il percorso sarà lungo e l’obiettivo finale è ancora lontano e quindi continueremo con determinazione a svolgere i controlli».

Le multe per le persone che violano l’ordinanza del sindaco (n. 69 del 2018) sono di 450 euro mentre l’ordine di allontanamento per le prostitute è in applicazione dei recenti decreti Minniti e Salvini.

La campagna anti prostituzione prevede il potenziamento del sistema di videosorveglianza con incremento del numero di telecamere sul territorio, allo scopo di verificare da remoto il rispetto dell’ordinanza sul contrasto allo sfruttamento della prostituzione; l’installazione di tabelloni luminosi che indicano la vigenza dell’ordinanza, con indicazioni delle sanzioni pecuniarie e penali previste. Prosegue, inoltre, la stretta collaborazione del Comune con la comunità Papa Giovanni XXIII che da quattro anni  è attiva sul territorio per convincere le donne costrette a stare in strada ad abbandonare la prostituzione. Finora ben 11 ragazze, con l’aiuto e il sostegno della comunità, hanno avuto il coraggio e la forza di fuggire dai loro carnefici.

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Cilli: Maggiore cura per i rifiuti prodotti da cittadini sottoposti a radioterapia

 

«Conferire correttamente i rifiuti secondo le modalità previste per ciascuna tipologia è un fatto di civiltà, rispetto per l’ambiente ma in taluni casi anche di sicurezza». Lo dice l’assessore all’Igiene Urbana Paolo Cilli che specifica: «Vi sono alcune tipologie di rifiuti prodotte da cittadini che sono sottoposti a cure oncologiche o che assumono iodio 131, che incidono sui valori consentiti dalla legge ai fini del conferimento in discarica. Infatti, purtroppo, negli ultimi due anni si sono verificati diversi episodi che hanno visto i mezzi compattatori utilizzati nella raccolta dei rifiuti solidi urbani bloccati e posti in quarantena, proprio perché  durante le operazioni preliminari allo scarico del mezzo, in seguito a controlli radiometrici, è stata riscontrata una anomalia che ha fatto scattare l'allarme. Il mezzo dovrà stare fermo, per diversi giorni, fino  che i valori non scenderanno al di sotto dei limiti massimi di legge.

Il sistema di allarme radiometrico rileva la presenza di rifiuti contenenti radionuclidi, che molto spesso sono corrispondenti a presidi medici di cittadini che hanno fatto ricorso, in tempi recenti, a strumenti diagnostici o dispositivi terapeutici basati su tale uso o sottoposti a radioterapia. Si tratta comunque di sostanze che perdono o riducono la carica radioattiva in tempi brevi (dell’ordine di alcuni giorni o al massimo qualche settimana).

«Non è il primo caso, purtroppo. Anzi dal 2017 a oggi sono stati diversi gli episodi analoghi con ripercussioni sia sul normale espletamento del servizio di raccolta ma anche economici, con una perdita complessiva di circa 70.000 euro. L’appello che lanciamo quindi è quello, come sempre, alla massima collaborazione dei cittadini, al fine di un corretto smaltimento di tali rifiuti così come viene riportato dal vademecum che viene distribuito ai pazienti dalla Asl».

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Istat, a febbraio 2019 riduzione di esportazioni e importazioni

A febbraio 2019 e' stata stimata una riduzione rispetto congiunturale per entrambi i flussi commerciali con i paesi extra Ue, piu' marcata per le esportazioni, -2,2%, rispetto alle importazioni, -0,1%. E' quanto ha rilevato l'Istat nel suo ultimo rapporto riguardante il commercio estero ed extra Ue. La riduzione sarebbe diffusa, secondo l'istituto di statistica, a tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dei beni strumentali. Le vendite di prodotti della cantieristica navale verso gli Stati Uniti contribuiscono per oltre due punti percentuali alla marcata crescita tendenziale dell'export nazionale verso i paesi extra Ue, cui si aggiunge la positiva performance delle vendite di macchinari e apparecchi e dei prodotti in pelle. Infatti, la flessione congiunturale delle esportazioni e' risultata estesa a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, con l'eccezione dei beni strumentali, +5,2%. Dal lato dell'import, la contrazione congiunturale e' risultata piu' intensa per i beni intermedi, -4,0%, e i beni di consumo durevoli, -3,1%. Gli acquisti di beni di consumo non durevoli, +4,0%, e di energia, +3,1%, sono invece risultati in aumento. Nell'ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell'export verso i paesi extra Ue e' risultata negativa, -0,6%, con una flessione molto accentuata per l'energia, -26,8%, e di intensita' minore per i beni strumentali, -2,1%. Nello stesso periodo, le importazioni sono in diminuzione congiunturale, -5,2%, determinata soprattutto dalla marcata flessione registrata dall'energia, -12,8%, e dai beni di consumo durevoli, -6,5%

A febbraio 2019, le esportazioni sono aumentate su base annua, +6,1%. L'incremento e' stato rilevante per i beni di consumo non durevoli, +13,8%, e i beni strumentali, +7,8%. Al netto dei prodotti energetici la crescita complessiva e' passata a +7,5%. Le importazioni hanno registrato un aumento tendenziale,+5,6%, determinato dai beni di consumo non durevoli, +10,4%, beni intermedi, +9,1%, e beni strumentali, +6,9%. Il saldo commerciale a febbraio 2019 e' stato stimato pari a +2.162 milioni, in aumento rispetto a +1.975 milioni di febbraio 2018. Da inizio anno e' aumentato l'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici, da +7.411 milioni di gennaio-febbraio 2018 a +7.928 milioni di gennaio-febbraio 2019. A febbraio 2019 l'export verso Stati Uniti, Giappone, +20,6% entrambi, e Svizzera, +16,5%, e' risultato in forte aumento su base annua. In diminuzione, le vendite di beni verso Turchia, -28,9%, paesi Opec, -7,8%, e paesi Mercosur, -5,5%. Gli acquisti da paesi Asean, +38,3%, Giappone, +26,4%, Stati Uniti, +22,3%, e Turchia, +13,6%, hanno registrato incrementi tendenziali molto piu' ampi della media delle importazioni. 

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Operaio si ustiona in fabbrica del Pescarese

Un incidente sul lavoro e' avvenuto questa mattina a Popoli poco dopo le 9 presso lo stabilimento della Gran Guizza dove un operaio 28enne si e' ustionato con l' cqua bollente, riportando ustioni di primo e secondo grado al volto e agli arti inferiori. Soccorso dai sanitari del 118 il giovane e' stato stabilizzato e poi trasferito in ambulanza all'ospedale civile di Popoli per le prime cure. I sanitari stanno valutando un eventuale trasferimento presso un Centro Grandi Ustionati. Sono in corso accertamenti per ricostruire l'accaduto

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Sanità, Rapporto Sdo evidenzia 171 mila ricoveri in meno

"Nel quadro di un trend di discesa dei ricoveri ospedalieri, che nel 2017 rispetto al 2016 risultano essere stati oltre 171 mila in meno, gioca evidentemente un ruolo chiave il grandissimo sforzo prodotto dalla Medicina di Famiglia. Alle carenze di risorse e ad un quadro normativo obsoleto fa evidentemente da contraltare un enorme patrimonio di professionalita' e lavoro". Silvestro Scotti, Segretario Generale FIMMG, commenta i dati relativi al nuovo rapporto sulle Schede di dimissioni ospedaliere, che vede ancora una volta un calo dei ricoveri di acuti, riabilitazione e lungodegenza. E soprattutto anche un calo del tasso di ospedalizzazione e ricoveri inappropriati. Se il rapporto sulle Sdo mette in luce un aspetto virtuoso del sistema, ancor piu' importante e' chiedersi chi abbia sostenuto questi risultati sul territorio. L'invito a questa riflessone arriva ancora una volta da Scotti: "Questi pazienti- fa notare- non sono scomparsi, sono quelli presi in carico prima e dopo i ricoveri dalla Medicina territoriale, Medicina di Famiglia in testa, che agisce con un'appropriatezza sempre maggiore. È facile puntare il dito contro i Medici di Medicina Generale quando si parla di troppi accessi in pronto soccorso, ma evidentemente i dati non mentono e forse qualcuno dovrebbe interrogarsi piuttosto su quanto questi dati siano la conseguenza dell'andamento demografico della popolazione che richiede un nuovo Medico di Medicina Generale. Nei limiti della condizione attuale della Medicina di Famiglia, il rapporto dimostra che c'e' una presa in carico territoriale che e' sempre piu' efficace. Tutto questo nonostante i Medici della Medicina di Famiglia siano chiamati a combattere con armi spuntate". "Il primo, e piu' attuale, problema sollevato dal Segretario Generale Fimmg, e' la mancanza di un respiro europeo della Medicina Generale e a questo proposito la Fimmg lancera' in questo periodo l'hashtag #nonsonounmedicoeuropeo. Per Scotti «se l'Italia seguisse l'esempio che arriva dall'Europa allora punterebbe senza indugio ad una Medicina Generale che ha accesso alla prescrizione di farmaci innovativi come i Nao e quelli per il diabete e la BPCO. Proprio per i pazienti cronici, avremmo gli strumenti per curarli meglio a domicilio che e' la vera richiesta che arriva dai nostri assistiti". Ma allo stato, nonostante una Medicina di Famiglia molto attiva e presente, per il segretario generale Fimmg, e' la politica a non rispondere prontamente

"Seguire un modello europeo- aggiunge- significa anche realizzare mezzi di decontribuzione per le assunzioni di soggetti (personale di studio) che vengono impiegati nel perseguimento di un interesse socio sanitario, qual e' l'azione di Medico di Famiglia sul territorio". Scotti fa anche notare come in Italia manchi la possibilita' per i Medici di Famiglia di acquistare strumentazione diagnostica con agevolazioni sull'Iva, che per questi ambiti dovrebbe seguire (come avviene normalmente per l'acquisto di ausili per i soggetti portatori di handicap) un regime al 4% e non al 22%. Anche in considerazione che i medici non sono soggetti Iva e dunque non possono scaricarla. "Con poche ma mirate misure di 'europeizzazione' della Medicina di Famiglia riusciremmo ad avere risultati ancora maggiori di quelli che abbiamo. Ecco perche' dico che la Medicina Generale c'e', ma chi governa non se ne accorge". Intanto, giovedi' 28, Fimmg terra' l'incontro con il presidente del Comitato di Settore Sergio Venturi "al quale- conclude Scotti- rappresenteremo l'esigenza di creare in ACN ma anche nel Patto per la salute e nella Legge di bilancio i presupposti per una Medicina Generale maggiormente al passo con l'Europa, a meno che qualcuno non voglia mantenerci in un sistema di cure primarie non piu' al passo con i tempi e in quel caso lo denunceremmo con forza ai cittadini"

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Pd attacca l’esecutivo Marsilio: giunta slow

“A 43 giorni dal voto e a ben 12 giorni dall’accettazione da parte dei nuovi componenti del governo Regionale abbiamo una certezza: una giunta “slow”. E’ quanto affermano in una nota congiunta il capogruppo del Partito democratico Silvio Paolucci e il Consigliere regionale Antonio Blasioli. “Dalla prima seduta dell’esecutivo regionale targato Marsilio – spiega in particolare Paolucci - ci saremmo aspettati l’assunzione di atti, provvedimenti e indirizzi che delineassero in modo chiaro il nuovo corso del centrodestra, invece nulla. E così la giunta Marsilio trasforma la normale attività burocratica finalizzata all’uso delle risorse, già finanziate in precedenza, come un risultato straordinario della propria compagine"

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L’Aquila, il sindaco Biondi ritira le dimissioni e presenta la nuova Giunta

Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha ritirato le dimissioni presentate nei giorni scorsi per denunciare il mancato trasferimento di 10 milioni di euro da parte del Governo di maggiori spese e minori entrate a causa del terremoto del 2009 e per la crisi interna alla maggioranza di centrodestra che governa il comune dal giugno del 2017. In una conferenza stampa alla quale ha partecipato il presidente della Regione, Marco Marsilio, il primo cittadino ha presentato anche la nuova giunta, il cui assetto per mesi non e' stato al completo per la mancata sostituzione di assessori revocati e dimessi per nuovi incarichi. Si tratta di Fabrizio Taranta, Francesco Bignotti, Carla Mannetti, Monica Petrella, Daniele Ferella, Vittorio Fabrizi, Raffaele Daniele (vice sindaco), Fausta Bergamotto, Fabrizia Aquilio. Biondi nel sottolineare che l'amministrazione era ad un bivio e che serviva una scossa, ha informato che da Roma ha ricevuto comunicazione ufficiale secondo cui i fondi statali per l'approvazione del bilancio sono contenuti nel decreto che sara' approvato nella Conferenza Stato Regioni del 28 marzo che poi sara' alla firma del viceministro Matteo Salvini e che sempre da Roma e' giunta la richiesta di proroga presentata al ministero dell'Interno riferita all'approvazione di bilanci di comuni terremotati del Centro Italia, tra cui la stessa L'Aquila. 

Queste le nuove deleghe. Pierluigi Biondi: Programmazione e gestione programma ReStart; Cultura; Piano strategico, citta' territorio; Rapporti con Enti, istituzioni e fondazioni; Sanita'; Rapporti con l'universita'. Fabrizia Aquilio: Turismo e promozione immagine della citta'; Contenzioso; Avvocatura; Rapporti internazionali. Fausta Bergamotto: Personale, Partecipate, Valorizzazione patrimonio; Politiche del credito. Francesco Cristiano Bignotti: Agricoltura; Politiche sociali; Politiche educative e scolastiche; Asili nido; Politiche abitative; Politiche per l'immigrazione; Assistenza alla popolazione; Politiche per gli studenti universitari; Partecipazione. Raffaele Daniele: vice sindaco, Commercio, attivita' produttive, suap e fiere; Ricostruzione beni pubblici; Piano sviluppo Gran Sasso; Politiche economiche, finanziarie e bilancio; Razionalizzazione della spesa; Politiche delle entrate. Vittorio Fabrizi: Ricostruzione privata; Opere pubbliche; Patrimonio; Manutenzioni ordinarie e straordinarie; Lavori pubblici; Espropri; Sport (impiantistica e promozione sportiva, grandi eventi sportivi) Daniele Ferella: Politiche urbanistiche; Edilizia; Pianificazione; Ispettorato urbanistico; Rapporto Giunta/Consiglio. Carla Mannetti: Trasporti e infrastrutture; Mobilita' urbana; Sicurezza stradale; Polizia municipale; Politiche comunitarie e rapporti con le istituzioni; Smart city; Servizi demografici. Monica Petrella: Politiche giovanili, Pari opportunita', Riorganizzazione dei tempi e degli orari della citta'; Informatizzazione e innovazione tecnologica; Urp e semplificazione amministrativa; Comunicazione; Fascicolo del cittadino. Fabrizio Taranta: Territori; Ambiente; Rifiuti; Gestione e manutenzione del verde pubblico; Attivita' estrattive; Energia; Protezione civile; Usi civici; Sicurezza urbana; Videosorveglianza, gestione e manutenzione cimiteri.

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Ricostruzione, firmato il decreto per accelerare le pratiche

Il Presidente della Regione, Marco Marsilio ha firmato il decreto con cui autorizza i Comuni del cratere sismico 2016 a procedere, in qualita' di soggetti attuatori, all'avvio della fase di esecuzione degli interventi facenti parte dei programmi delle opere pubbliche approvati. Le amministrazioni pubbliche interessate potranno cosi' appaltare in proprio, attraverso le centrali di committenza comunali, le opere pubbliche ricadenti all'interno del proprio territorio. Resta comunque ferma la facolta' dei comuni di avvalersi della Stazione Unica Appaltante regionale. "Un passaggio amministrativo che ha una forte valenza - ha commentato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio - perche' risponde alle esigenze sollevate da molti sindaci per velocizzare le pratiche sulla ricostruzione e dare un nuovo impulso alla rinascita del territorio"

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Incidente mortale sull’autostrada A25, perde la vita un medico di 66 anni

Un uomo e' morto in un incidente stradale avvenuto sull'autostrada A25, nei pressi del bivio per l'autostrada A14. Si tratta di un 66enne di origini straniere. A seguito dello scontro, e' stata disposta la chiusura del tratto compreso tra Villanova e il bivio con la A14, in direzione Pescara. L'uomo, un medico albanese, viaggiava insieme ad altri due professionisti ed era seduto sul sedile posteriore. I tre arrivavano da Fiumicino. Per cause in corso di accertamento, il conducente dell'auto, una Mercedes classe B, ha perso il controllo del mezzo, che si e' ribaltato. Il 66enne e' stato sbalzato fuori dall'abitacolo dal lunotto posteriore, che e' andato in frantumi, ed e' finito al centro della carreggiata. E' morto sul colpo a causa delle gravi lesioni. Un camion, che percorreva l'autostrada subito dietro all'automobile, si e' immediatamente fermato al centro della strada, impedendo il passaggio di altri veicoli.

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Vertenza Blutec, Febbo chiede incontro al commissario straordinario

"Siamo pronti a mettere in atto tutti gli strumenti necessari per dare risposte alle ansie e alle preoccupazioni dei lavoratori". Lo ha detto l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, intervenendo sulla questione della Blutec di Atessa. Lavoratori e sindacati hanno scritto all'assessore Febbo e al presidente della Giunta regionale Marco Marsilio prospettando un quadro preoccupante sul futuro dell'azienda in relazione a quanto stava accadendo allo stabilimento Blutec di Termini Imerese. Il timore dei lavoratori e' che quelle vicende possano influire in qualche modo sul futuro dello stabilimento di Atessa. "I lavoratori non hanno tutti i torti - ha detto l'assessore Mauro Febbo -. E' importante conoscere bene tutti i dettagli della vicenda in modo da capire come muoversi per garantire futuro produttivo allo stabilimento di Atessa. Per questo motivo, gia' nel pomeriggio di oggi abbiamo chiesto al Commissario giudiziario della Blutec, Giuseppe Glorioso, un incontro per avere davanti un quadro chiaro e definito. Solo dopo quell'incontro - ha concluso l'assessore - sara' possibile concordare con lavoratori e sindacati una strategia condivisa di intervento in grado di capire il futuro produttivo del sito industriale". 

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