Redazione Notizie D'Abruzzo

Non ripartono i consumi in Italia

Non ripartono i consumi degli italiani che anche nel 2020 faranno registrare una crescita stimata di circa mezzo punto percentuale in un quadro di accelerazione del Pil altrettanto contenuta, comunque troppo modesta per generare impatti sulla vita quotidiana. E' quanto emerge dal sondaggio di fine anno Coop-Nomisma e le previsioni 2020 del 'Rapporto Coop'. Nel dettaglio, approvata la manovra di bilancio che ha fortunatamente scongiurato le clausole Iva, le prospettive per il 2020 sono di una lievissima accelerazione della crescita, che si attesterebbe su un ritmo prossimo (se non inferiore) al mezzo punto percentuale. I consumi, anche grazie al reddito di cittadinanza e alle attese misure sul cuneo fiscale potrebbero lievemente sovraperformare l'andamento del prodotto interno lordo, ma rimarrebbero comunque ampiamente inferiori al punto percentuale (la stima si attesta su un +0,4%). Si tratta, quindi, di una prospettiva di modestissima ripresa che rimane soggetta ai rischi di deterioramento incombenti sul quadro globale e, probabilmente, non avra' impatti percettibili sulla vita quotidiana degli italiani. La maggior parte dei quali prevede comunque di spendere di piu' nel nuovo anno. Al top delle spese obbligate e in aumento le bollette, il carburante e le spese per il trasporto e per i servizi sanitari. Oltre a quelle obbligate mantengono saldi positivi anche le spese per l'alimentazione, per i viaggi e ancora la cura personale. 

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Casartigiani: “Settore in Abruzzo conta 80mila addetti”

La Federazione regionale di Casartigiani Abruzzo ha analizzato i dati di Unioncamere dai quali è emerso come l'artigianato abruzzese abbia ancora vigore. La forbice presa in esame comprende i dati registrati tra settembre 2018 e settembre 2019, periodo durante il quale le imprese artigiane iscritte alle tre camere di commercio abruzzesi sono passate da 32.684 a 32.067 unità. In termini percentuali la flessione ha interessato l'1,9% del settore e 617 aziende in termini numerici. "L'importanza economica del settore - sostiene - è testimoniata anche dal fatto che questo segmento produttivo oggi può contare su una forza lavoro complessiva di circa 80mila addetti". Di notevole importanza inoltre il confronto effettuato da Casartigiani Abruzzo tra il settore dell'artigianato e il resto delle imprese presenti nella regione: dai dati posti a confronto si evince come le 32.067 aziende artigiane rappresentino il 20,7% delle complessive 154.846 imprese iscritte agli enti camerali in Abruzzo. In provincia di Teramo il rapporto sale addirittura al 24,7%

"Da rimarcare - sottolinea - una crescita dei servizi alle persone come parrucchieri, estetiste e lavanderie; stabile invece il segmento tessile e dell'abbigliamento. In lieve flessione il comparto dell'edilizia". Casartigiani Abruzzo "ritiene fondamentale continuare a sostenere questo importante segmento economico, da un lato, mediante l'intermediazione preziosa dei Confidi, il cui ruolo è quello di facilitarne l'accesso al credito, e, dall'altro, mediante la promozione di politiche regionali a sostegno dell'artigianato abruzzese, in particolare con l'istituzione del tanto atteso Fondo centrale regionale di garanzia e di un voucher per la riduzione delle commissioni garanzia".

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Fondi dalla Regione per 171 Comuni per i danni del maltempo del 2017

La Struttura di Missione per le Emergenze di Protezione Civile della Regione Abruzzo, ha comunicato ai Comuni e ai Consorzi di Bonifica la programmazione, con i relativi criteri di assegnazione finanziaria, della seconda annualità (2020) del Piano degli Investimenti redatto ai sensi del Dpcm 27 febbraio 2019 relativo all’assegnazione di risorse finanziarie che destina alla Regione Abruzzo la somma di euro 202.891.933,61 suddivisa in tre annualità (anno 2019 – € 62.428.287,26, anno 2020 – € 70.231.823,17, anno 2021 – € 70.231.823,17). Detti fondi risultano destinati al prevalente finanziamento dei danni al patrimonio pubblico in conseguenza degli eventi meteorologici (neve) del gennaio 2017 di cui all’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile. La proposta di Piano coinvolge 171 Comuni, i quattro Geni Civili regionali e tre Consorzi di Bonifica ed avvia la prima ricognizioni dei danni occorsi alle strutture agricole che non hanno avuto soddisfazione contributiva con le delibere del Consiglio dei Ministri emanate per il ristoro del patrimonio privato e produttivo. Gli Enti dovranno procedere entro il prossimo 10 gennaio all’inserimento nella piattaforma telematica dei dati richiesti per la definitiva concretizzazione del Piano degli Investimenti da trasmettere al Dipartimento nazionale di Protezione Civile ai fini dell’approvazione. Per quanto concerne il danno alle strutture agricole a breve verrà avviato l’iter di verifica ed accertamento delle istanze private pervenute presso i Comuni territorialmente competenti al fine di definire il reale fabbisogno, che se non soddisfatto con il presente Piano sarà riproposto nell’ambito dell’assegnazione della terza annualità (2021).

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Bilancio, Acerbo (Rifondazione Comunista) boccia la giunta Marsilio

Critiche nel merito e nel metodo, sul Bilancio della Regione, approvato nei giorni scorsi, arrivano da Rifondazione Comunista attraverso il segretario nazionale Maurizio Acerbo. "Dopo i proclami altisonanti, vogliamo denunciare che in Regione si e' tornati all'antico. In Abruzzo ci sono 305 comuni, ma a ricevere fondi sono stati meno di cento amministrazioni, e non si sa su quali basi, visto che si trattava di un emendamento dei consiglieri della destra, e in particolare della Lega, con metodi che in passato venivano contestati all'ex presidente D'Alfonso, con l'obiettivo di cambiare tutto per non cambiare niente e io trovo tutto questo disdicevole, perche' si continua ad assistere ad un Governo della Regione caratterizzato da clientela, con i comuni che presentano progetti che non vengono premiati, non vengono selezionati sulle esigenze dei cittadini. Se questo e' il cambiamento, c'e' da mettersi le mani nei capelli, anche perche' vedo una opposizione piuttosto debole, perche' di fronte a tutto questo, occorreva fare le barricate cosi' come avremmo fatto noi. Tutto questo grida vendetta perche' nella nostra regione ci cono tenete emergenze sociali da affrontare e che non sono state affrontate"

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Masci: bilancio positivo per i primi 6 mesi alla guida di Pescara

Il sindaco di Pescara Carlo Masci traccia un bilancio positivo dei primi sei mesi di consiliatura e mette il lavoro sulla sicurezza e l'approvazione recente del Bilancio, tra gli obiettivi prioritari raggiunti. "Abbiamo lavorato in maniera intensa in questi sei mesi, e per questo oggi voglio ringraziare gli assessori e i consiglieri comunali. Tante cose sono state fatte e tante ne faremo in seguito, ma credo che come Giunta abbiamo dato risposte immediate ai cittadini e alle loro esigenze. Sul bilancio approvato entro il 31 dicembre, credo si tratti di un grande successo, perche' negli ultimi anni non era mai accaduto e questo anche grazie ad una interlocuzione anche con l'opposizione". "Sul fronte dell'ordine pubblico - ha spiegato il sindaco - ai risultati raggiunti nella lotta all'abusivismo, con numerosi sgomberi fatti fino ad oggi (22) e altri che faremo in questo nuovo anno, riassegnando gli alloggi a chi ne ha diritto. Nel 2020 poi diventera' effettivo il nuovo sistema di controllo della citta' attraverso un nuovo e modernissimo sistema di telecamere intelligenti, dopo aver aperto il posto fisso della Polizia Municipale nelle aree di risulta, e aver deciso di mandare piu' uomini in strada perche' riteniamo prioritario avere un occhio vigile sulle periferie che vogliamo risanare e su cui abbiamo voluto accendere un faro". Tra le priorita' anche quella dell'ambiente. "Partiremo a breve per i lavori per la costruzione delle vasche di prima pioggia per 22 milioni di euro, e altri 8 milioni li utilizzeremo per aumentare la capienza del depuratore e questo perche' vogliamo arrivare ad avere la bandiera blu e un mare pulito, ma anche una citta' piu' verde. Abbiamo pulito diecimila tombini su trentatremila in totale, cosa che in questa citta' non era mai stato fatto, e che ha portato a disagi inesistenti sul fronte degli allagamenti. Sul fronte della viabilita' stiamo ridefinendo il sistema delle Ztl e della viabilita', tenendo presente che installeremo 27 nuovi semafori intelligenti". Fra le spine future, la destinazione dell'area ex Cofa e le vasche di colmata. "Sull'ex Cofa vorremmo continuare ad avere una interlocuzione con l'Universita', ma al di la' di questo definire il futuro di questa area di proprieta' della Regione che da troppo tempo sono in questo stato. Sulle vasche di colmata - ha chiuso il primo cittadino di Pescara - marchero' il Provveditorato alle Opere Pubbliche perche' non e' possibile che questi fanghi continuino a restare a Pescara dopo cosi' tanto tempo".

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Spoltore, coppia di anziani coniugi aggrediti da bulli

Una coppia di coniugi e' stata aggredita a Spoltore all'esterno di un circolo ricreativo per anziani. Le vittime, lui 73 anni e lei 71 anni, sono state prese di mira da un ragazzino, probabilmente minorenne, per futili motivi. Il bullo, che era in compagnia di altri ragazzini, ha colpito il 73enne al volto con uno schiaffo, mentre la moglie e' finita a terra. Gli aggressori poi sono fuggiti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Pescara, che hanno subito avviato le indagini per rintracciare i bulli. I due anziani, che inizialmente hanno rifiutato il trasporto in ospedale, sono poi andati autonomamente al pronto soccorso per le cure del caso. La donna, che ha riportato la frattura del primo cuneiforme del piede destro e un trauma cranico non commotivo, e' stata giudicata guaribile in 21 giorni. Il marito invece ha riportato un trauma contusivo al naso, con una prognosi di sette giorni.

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Omicidio di Capodanno, il fermato respinge le accuse

Ha respinto ogni accusa il 29enne sottoposto a fermo e finito in carcere perche' ritenuto responsabile dell'omicidio di Marco Cervoni, il 35enne ucciso il primo gennaio a Pescara, nel quartiere Rancitelli. Assistito dall'avvocato Melania Navelli, l'uomo in carcere, e' comparso davanti al gip Elio Bongrazio per la convalida, fornendo la sua versione dei fatti. Il presunto assassino, accusato dal pm Paolo Pompa di omicidio volontario, si e' difeso sostenendo di essere intervenuto per soccorrere il 35enne, quando era gia' esanime, in una pozza di sangue, sul pianerottolo: "Stavo scendendo dal quinto piano - ha raccontato il 29enne al gip - e al secondo ho visto Cervoni riverso a terra e dei condomini agitati che gli stavano buttando dell'acqua addosso. Ho aiutato queste persone a cercare di rianimare Cervoni e poi ho detto di chiamare l'ambulanza. Quando e' arrivato il 118 sono sceso sotto con Cervoni e i soccorritori". L'avvocato Navelli ha chiesto al gip la sostituzione della misura attuale con gli arresti domiciliari. Intanto, nel pomeriggio, a partire dalle 15, sara' eseguita l'autopsia sul corpo di Cervoni

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Incidente mortale alla Sevel di Atessa

Un operaio di una ditta esterna e' morto all'interno della Sevel di Atessa. Secondo una prima ricostruzione sarebbe un addetto della Comau e sarebbe stato schiacciato da un peso caduto dall'alto. Inutili i soccorsi prestati dal 118 che ha inviato anche l'elisoccorso. L'incidente e' avvenuto poco dopo mezzogiorno nel reparto Lastratura, la cui area e' stata transennata e posta sotto sequestro. Sul posto per le indagini i carabinieri di Atessa.

Ha perso la vita Cristian Perilli, 29 anni, di Pignataro Interamna, lavoratore di una ditta esterna che si occupa di manutenzione degli impianti che e' rimasto improvvisamente schiacciato da un supporto di ferro dell'impianto robotico cadutogli addosso. Inutili i soccorsi prestati dal 118 che ha inviato anche l'elisoccorso. L'incidente e' avvenuto dopo mezzogiorno nel reparto Lastratura, la cui area e' stata transennata e posta sotto sequestro dal pm Serena Rossi. La vittima era dipendente della societa' Comau, ex gruppo Fiat, che si occupa impiantistica tecnologica e robotica. In questi giorni la Sevel e' chiusa per le ferie natalizie ed erano in corso lavori di manutenzione alle linee di produzione.

In questi giorni la Sevel e' chiusa per le ferie natalizie ed erano in corso lavori di manutenzione alle linee di produzione.

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Sette medici su 10 aggrediti dai pazienti

Il 66% dei medici, ovvero quasi 7 su 10, dichiara di aver subito un'aggressione da parte dei pazienti. Di questi, oltre due su tre sono stati aggrediti verbalmente, mentre la restante parte fisicamente. I dati arrivano dall'ultimo sondaggio condotto dal sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed. Le aree piu' a rischio sono la psichiatria e il pronto soccorso, ed i pericoli maggiori si corrono nel Mezzogiorno: arriva infatti al 72% nel Sud e nelle Isole il numero di medici che denuncia aggressioni, e sale all'80% tra chi, di loro, lavora nei pronto soccorso. Per combattere questo fenomeno il Parlamento ha previsto un inasprimento delle pene per chi si macchia del reato di aggressione ai medici e sanitari durante l'esercizio della professione sanitaria e procedibilita' d'ufficio contro l'aggressore anche senza la querela della persona offesa. Il provvedimento pero' non e' ancora legge: e' stato approvato dal Senato all'unanimita' con 237 voti favorevoli a fine settembre e ora deve esaminarlo la Camera. Anche la Croce Rossa attesta la sempre maggiore drammaticita' della situazione: secondo una sua indagine sono piu' di otto ogni giorno gli operatori sanitari dell'emergenza aggrediti; si tratta di aggressioni a medici e infermieri in ospedale, nei Pronto Soccorso e nei presidi medici assistenziali sparsi per il Paese. Nel 2018 - secondo i dati diffusi dalla Cri - sono stati registrati oltre 3.000 casi, a fronte di solo 1.200 denunce all'Inail. Le zone periferiche delle grandi citta' sono tra i luoghi dove si verificano maggiormente questi episodi. Tra le citta', la 'maglia nera' spetta proprio a Napoli. I "ritardi delle ambulanze" e "l'inefficienza dei servizi di triage" sono le motivazioni principali addotte dagli aggressori. Sul fenomeno delle aggressioni agli operatori delle ambulanze e dei danneggiamenti ai mezzi stessi non esistono statistiche esatte: per questo la Cri ha deciso di istituire un apposito Osservatorio, nell'ambito della campagna di sensibilizzazione 'Non sono un bersaglio', presentata nei mesi scorsi a Roma. . Solo pochi giorni fa Simona Ventura e' stata ambasciatrice per la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sugli infermieri. L'iniziativa e' stata lanciata da Nursing Up per portare all'attenzione il fenomeno delle aggressioni al personale sanitario. Per sostenere il sindacato a contrastare la violenza, la conduttrice televisiva ha registrato un video, in cui invita il pubblico a prestare attenzione a quello che sta succedendo ai danni del personale sanitario.

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Unioncamere, 575 mila di imprese giovanili

Ai giovani piace ancora fare impresa anche se crescono le difficolta'. Ma quando riescono a superare la fase di avvio, i giovani under 35 sono piu' resistenti rispetto agli altri imprenditori. Inoltre, un'impresa giovanile su tre chiude i battenti nei primi cinque anni di vita e di queste quasi la meta' non supera il biennio. Il risultato e' che in otto anni si sono perse 122 mila imprese under 35, portando a quota 575 mila l'esercito delle iniziative imprenditoriali guidate da giovani. E' questa la fotografia scattata dall'indagine di Unioncamere sulle imprese giovanili tra il 2011 e il 2018. Un dato che emerge e' che quasi 41 mila imprenditori under 35 nati al Sud sono andati al Centro Nord per mettersi in proprio. Poco meno della meta' ha scelto la Lombardia (26 per cento) o il Lazio (22 per cento).

"Secondo i nostri dati - commenta il presidente di Unioncamere Carlo Sangalli - la voglia di fare impresa dei giovani del nostro Mezzogiorno non e' stata sconfitta dalla crisi che ha colpito l'economia italiana. Ma occorre creare le condizioni per evitare che i migliori fuggano in altre aree del Paese o all'estero". Sono circa 952 mila i giovani titolari o soci di un'impresa, un terzo sono donne, e nel complesso hanno un'eta' media di 28,7 anni. Ma sono sempre meno quelli pronti a puntare sull'autoimprenditorialita'. Tra il 2011 e il 2018 il rapporto tra imprese giovanili per mille giovani e' calato di 7 punti, passando da 57,2 a 50,3. In media piu' di 1 giovane imprenditore del Sud su 10 si e' mosso al Centro-Nord per dare vita alla propria iniziativa di business, totale sono 41 mila. Molise (22,8 per cento), Calabria (21,6 per cento) e Basilicata(19,7 per cento) sono le regioni con maggiore mobilita' di imprenditori under 35 verso altre regioni d'Italia, a volte anche in aree limitrofe. L'Abruzzo (4 per cento) e' la prima destinazione degli imprenditori under 35 molisani, la Lombardia (6,7 per cento) di quelli calabresi, la Puglia (2,9 per cento) di quelli lucani. Meno propensi a spostarsi per dare vita alla propria idea imprenditoriale, i giovani nati al Centro (6,5 per cento) o al Nord Italia ( Nord-Est 6,5 per cento e Nord-Ovest 6,7 per cento). 

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