«Puntiamo a riaffermare il ruolo dell’associazione sul territorio e creare opportunità per le cooperative iscritte - così Luca Mazzali presidente Legacoop Abruzzo -. Siamo convinti che la cooperazione sia ancora la migliore forma giuridica per “fare impresa” soprattutto in questo particolare momento economico». L’intervento in occasione del seminario formativo dedicato alla “Disciplina del socio lavoratore” tenutosi venerdì 20 settembre nella Camera di Commercio di Chieti Scalo.
Il corso, organizzato da Legacoop Abruzzo in collaborazione con la Rete nazionale servizi Legacoop e Generazioni Abruzzo, è stato accreditato dall’ordine dei dottori commercialisti di Chieti, ritenendo necessario il coinvolgimento del mondo delle professioni ed in particolare dei commercialisti, che guidano le cooperative e le supportano in tutte le problematiche dalla nascita in poi. Il numero maggiore di cooperative iscritte all’associazione risulta essere quello di piccole e medie dimensioni, quindi con necessità di professionisti che le seguano e indichino i giusti percorsi gestionali.
Circa 60 i partecipanti tra cooperative, professionisti e rappresentanti di enti e istituzioni. È intervenuto per i saluti il Presidente della Camera di commercio di Pescara- Chieti, Gennaro Strever. La docente della Rete nazionale servizi, Cecilia Mezzetti, ha evidenziato gli aspetti dello scopo mutualistico e approfondito le caratteristiche del rapporto di lavoro anche in costanza di un piano di crisi e le problematiche nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro e del rapporto associativo.
A coordinare i lavori la responsabile regionale ufficio revisioni di Legacoop Abruzzo, Marisa Gismondi. L’auspicio è che questo possa essere solo il primo di una serie di eventi di formazione e di confronto sul modello cooperativo.
Istat rivede al ribasso le stime di crescita del Pil
Nel 2018 la crescita del Pil in volume e' stata pari all0 0,8%, con una revisione al ribasso di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima diffusa ad aprile, che dava il Prodotto interno lordo in aumento dello 0,9%. Lo rileva l'Istat che ha ricostruito le serie dei conti nazionali, in occasione della revisione generale programmata dall'Istituto a cinque anni dall'ultima. Non cambia invece il Pil del 2017, che resta (+1,7%). Ecco che in un anno la crescita si e' piu' che dimezzata
Guardando ai valori assoluti, nel 2018 il Pil ai prezzi di mercato risulta pari a 1.765,421 miliardi di euro correnti, con una revisione al rialzo di 8,439 miliardi rispetto alla stima di aprile scorso. Per il 2017 invece il livello del Prodotto interno lordo e' stato alzato di di 9,220 miliardi. Per l'Istat la revisione generale dei conti ha "modificato in misura molto limitata le stime dei tassi di crescita dell'economia italiana per gli anni recenti". Sulla base dei nuovi dati, nel 2018 gli investimenti fissi lordi sono cresciuti in volume del 3,2%, i consumi finali nazionali dello 0,7%, le esportazioni di beni e servizi dell'1,8% e le importazioni del 3,0%. Il valore aggiunto, a prezzi costanti, e' aumentato dello 0,7% nel settore dell'agricoltura, silvicoltura e pesca, del 2,0% nell'industria in senso stretto, dello 0,6% nel settore dei servizi e del 2,4% nelle costruzioni. Per l'insieme delle societa' non finanziarie, la quota di profitto e' stata pari al 42,2% e il tasso di investimento al 21,3%. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici ha segnato, sempre nel 2018, una crescita dell'1,8% in valore nominale e dello 0,9% in termini di potere d'acquisto. Poiche' il valore dei consumi privati e' aumentato dell'1,7%, la propensione al risparmio delle famiglie e' rimasta quasi stabile, passando dall'8,0 all'8,1%. Quanto al saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) e' risultati pari al +1,5% del Pil.
Leggi Tutto »Grave un 19enne dopo un incidente stradale nel pescarese
Un ragazzo di 19 anni di Pianella e' rimasto ferito in modo grave la notte scorsa in un incidente stradale accaduto nel paese di residenza dove il giovane, che era alla guida di un'auto, si e' scontrato con un furgone. A causa dello schianto il 19enne e' rimasto incastrato tra le lamiere ed e' stato liberato dai vigili del fuoco, prima di essere soccorso dai sanitari e trasferito in codice rosso e in stato di coma all'ospedale civile di Pescara.
Leggi Tutto »Pianella, festa per la ‘giornata del soccorritore’
Con la presenza di 7 corpi di soccorso, oltre 50 soccorritori ed oltre 100 adolescenti intervenuti si è conclusa la II Edizione della Giornata del Soccorritore, a Pianella, in memoria di Andrea Pietrolungo, concittadino tecnico e formatore del Soccorso Alpino Speleologico, scomparso prematuramente dopo le tragedie di Rigopiano e Teramo.
Dal primo pomeriggio è stato allestito un vero e proprio villaggio del soccorritore presso l’area scolastica dell’Istituto Comprensivo Giovanni Papa XXIII di Pianella, con Pompieropoli affidata alla sezione provinciale dei Vigili del Fuoco di Pescara; presenti anche una mostra fotografica a cura della Protezione Civile Modavi di Pianella, un simpatico facepainting a cura della CRI di Pianella. Per gli interessati c’era anche del materiale illustrativo a cura della Capitaneria di Porto di Pescara, Unità Cinofile della Questura di Pescara, Sea Rescue Dog, Soccorso Alpino e Speleologico, tutti pronti a rispondere alle esigenze dei partecipanti.
Grande emozione durante l’evento finale “Ascoltiamo i Soccorritori”, le testimonianze del Tecnico di Soccorso Alpino Francesco Storto, sono state ascoltate con profondo interesse unitamente a quelle dell’assistente Capo della Polizia di Stato Matteo Palladinetti, premiato recentemente dal Papa per il suo intervento a Pescara del Tronto, realtà distrutta dal terremoto. Molto sentite anche le dichiarazioni del presidente della Sea Rescue Dog, Fabrizio Calgione e della Dott.ssa Marilena Esposito. Il tutto è stato impreziosito dall’accompagnamento musicale affidato al Maestro Matteo Mosca.
Leggi Tutto »Grande successo per ‘Musica e poesia’ a Moscufo
Grande successo per “Musica e poesia”, un vero omaggio alla bellezza del vero ed autentico mondo delle emozioni e dei ricordi. L’appuntamento si è svolto al frantoio delle idee di Moscufo e ha visto esibirsi il Professor Alessandro Cavallucci alla chitarra e Manuela Fragassi all’arpa, abili nell’accompagnare i versi con brani famosi della tradizione popolare e non solo.
Al centro della sala una comunità riunitasi per celebrare le proprie radici grazie al genio artistico di poeti locali: si sono messi in gioco Tiziana Ferri con “La trescature” ed un recente elaborato gentilmente condiviso con il pubblico, Renata Ferri con “Lu trappete”, Valentino Ceneri con “Se scrivo” poesia letta direttamente da “Lu Setacce” che ha dato l’impronta al territorio di Moscufo negli anni, Donato Di Marzio con “La bella vite” che ha garantito anche una riflessione sui tempi moderni, Vincenzo Pannese con “La bella addormentata” una dedica all’immagine più autentica dell’Abruzzo montano noto anche al mondo. Al centro dell’evento, moderato dalla giornalista pescarese Alessandra Renzetti, le immagini di tempi andati. “Una serata dedicata alle emozioni - ha spiegato il presidente dell’Associazione Cultour Moscufo Domenico Ferri. – E’ stata proprio la grande partecipazione del pubblico a far capire che a Moscufo regna un profondo valore: la condivisione”
Leggi Tutto »Commissione Politiche europee e Consiglio regionale in apertura della settimana
La settimana politica all'Emiciclo si apre con la seduta della Commissione Politiche europee che si riunirà domani, martedì 24 settembre, alle ore 9 per esaminare due progetti di legge riguardanti entrambi il contributo alle funzioni pubbliche svolte dall’aeroporto d’Abruzzo. Alle 9.30, e comunque a seguire i lavori della Quarta Commissione, è in programma la seduta della Commissione Bilancio per esaminare i seguenti progetti di legge: due che riguardano “Contributo alle funzioni pubbliche svolte dall’aeroporto d’Abruzzo” e uno le “Modifiche alla legge regionale 25 ottobre 1998, n.96 (Norme per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di locazione)”. Anche la Commissione Territorio, convocata per le ore 10, esaminerà dei tue testi inerenti il contributo alle funzioni pubbliche svolte all'aeroporto. Sempre martedì, alle 11.30, è convocato il Consiglio regionale nell'Aula “Spagnoli” di Palazzo dell'Emiciclo. Giovedì 26 settembre, infine, alle ore 10, si riunirà la Commissione di Vigilanza con il seguente ordine del giorno: sentenza n. 129/2019 Tar Abruzzo - Concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di un posto di dirigente amministrativo presso la ASL 02 Lanciano Vasto Chieti; audizioni: Thomas Schael, Direttore Generale ASL 2, Angela Gnagnarella, soggetto ricorrente presso il TAR 2. Criticità idriche nel vastese, audizioni: Emanuele Imprudente, Assessore con delega al Sistema idrico Daniela Valenza, Presidente Ersi; Gianfranco Basterebbe, Presidente ed Amministratore Delegato Sasi.
Il Presidente Lorenzo Sospiri ha convocato il Consiglio regionale per domani, martedì 24 settembre, alle 11.30, nell'Aula consiliare "Sandro Spagnoli" di Palazzo dell'Emiciclo. Ad aprire la seduta la discussione dei seguenti documenti politici: interrogazione del Consigliere Pettinari su "Realizzazione del programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 della Regione Abruzzo"; interrogazione del Consigliere Paolucci su "Trasferimento di fondi regionali per S.a.g.a."; interpellanza a firma del Consigliere Pettinari su "Situazione gestionale del servizio elisoccorso presso la sede operativa di Pescara, afferente il sistema di emergenza sanitaria facente capo al numero nazionale 118 della Regione Abruzzo"; interpellanza a firma del Consigliere Blasioli su "Stato della procedura di Project financing dell'impianto sportivo Le Naiadi di Pescara"; interpellanza del Consigliere Stella su "Chiusura ambulatorio veterinario Asl di Colle Torino a Bucchianico (Ch) "; interpellanza del Consigliere Smargiassi su "Immobili Ater di Teramo"; interpellanza a firma del Consigliere Taglieri su "Sorveglianza Sanitaria in Azienda Asl 02"; interpellanza del Consigliere Paolucci su "Procedure in atto per l'affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale". Successivamente l'Aula discuterà delle iniziative riguardanti gli aumenti dei pedaggi autostradali e della sicurezza dell'infrastruttura. Successivamente procederà alla elezione dei componenti della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini, oltre agli argomenti cosiddetti "fuori sacco" che potranno giungere dalle Commissionie
Leggi Tutto »Termalismo, Mazzocca incontra il Ministro Speranza a Roma
In occasione della festa nazionale di Articolo UNO a Roma, Mario Mazzocca, Presidente di Rete Abruzzo ed esponente regionale di Articolo UNO, ha rappresentato la situazione del Termalismo abruzzese a Roberto Speranza, neo Ministro della Salute appurando dal Ministro stesso come "non ci sia traccia alcuna della proposta che la Regione Abruzzo, dal mese di marzo scorso, si era impegnata a produrre al Ministero sulla situazione delle Terme di Caramanico".
"Da Speranza, piena disponibilità a farsi carico dell'argomento – dichiara Mazzocca - A partire dal "Documento Tecnico sul Termalismo" elaborato dal governo nazionale ormai due anni e mezzo fà all'impegno a venire in Abruzzo quanto prima per illustrare, fra l'altro, le attività programmate sul tema specifico. Purtroppo, Speranza ha confermato come non ci sia traccia alcuna della proposta che la Regione Abruzzo si era impegnata a produrre al Ministero sulla situazione delle Terme di Caramanico fin dal mese di marzo scorso».
Mazzocca, sulla situazione di stallo del termalismo locale, aggiunge: «Nonostante i proclami, l'Assessore regionale alla Salute non ancora provvede ad inviare l'istruttoria di competenza al Tavolo di Crisi del MISE, al fine di ottenere l'applicazione straordinaria del documento tecnico dell’Azienda Sanitaria Regionale "Qualificazione sanitaria nel settore termale - modello assistenziale. Linee di indirizzo", approvato dalla vecchia Regione il 1° febbraio scorso che, se attuato, consentirebbe - da subito - alle Terme di Caramanico ad erogare prestazioni riabilitative, a costo zero per il Servizio Sanitario. E se non ha ancora avuto di farla, si facesse almeno portavoce della proposta di Federterme dell’8 maggio 2019 "Sperimentazione di un nuovo modello di assistenza in materia di riabilitazione in ambito termale presso le Terme di Caramanico e Popoli. Linee Guida progettuali". Ad oggi, anche di questo documento al Ministero non vi è alcuna traccia».
«Eppure - continua Mazzocca - sono disponibili i fondi necessari (900mila euro) stanziati con la Legge di Stabilità Regionale 2019 (con il voto contrario del centro-destra), trovati dal Governo regionale del Presidente Vicario Lolli, per il rifinanziamento (dopo 11 anni di attesa!) della Legge Regionale sul Termalismo. Ma anche qui, siamo ancora in attesa di una seppur timida bozza di bando che l'Assessore Campitelli aveva detto di essere in procinto di redigere ormai 5 mesi fà per consentire l'impiego di quei soldi.
«E ancora - chiosa Mazzocca - si è in attesa della attuazione della Delibera di Giunta Regionale n. 626 del 27 ottobre 2017, con cui si è attribuito l’ulteriore finanziamento di 1 milione di euro per le piscine termali. Nonostante i tentennamenti della nuova amministrazione comunale, l’appalto del 1° lotto è in corso; avere contezza sul finanziamento già deliberato equivarrebbe a consolidare il cronoprogramma lavori e procedere rapidamente al 2° appalto, dando certezza attuativa ad un’opera, oggi più che mai, strategica per innovatività, capacità di intercettare la nuova domanda, possibilità di compartecipazione degli operatori locali e aggiunta di reali elementi di supporto economico-finanziario alla pianificazione di settore. Niente di tutto questo, solo dichiarazioni generiche e "distanti" dalla sostanza dei problemi, nessun atto amministrativo e nessun rapporto contrattuale sottoscritto, neanche quello tipico che da triennale in estate è diventato annuale».
Leggi Tutto »Bianco (DC): dissenso verso atteggiamento Udc che spacca patto elettorale stipulato nelle elezioni regionali
Angelica Bianco Segretaria Regionale della Democrazia Cristiana e ad oggi Presidentessa regionale "Fondazione Dc", con una nota politica esprime il suo “dissenso verso l’atteggiamento dell'Udc che spacca il patto elettorale stipulato nelle elezioni regionali tra i parlamentari Gianfranco Rotondi (FI-Dc) e Lorenzo Cesa (Udc) e tra i coordinatori regionali Enrico Di Giuseppantonio (Udc) e la stessa Angelica Bianco”, si legge in una nota della segretaria Dc.
"Prendiamo le distanze dalla scelta di passare all’appoggio esterno dell'Udc; le richieste della consigliera Marianna Scoccia non hanno motivo di esistere, anzi, deve solo ringraziare il cartello Dc/Udc che, in quanto lista della coalizione vincente, fece scattare il seggio e l' elezione della consigliera, che altrimenti non sarebbe di certo stata eletta nonostante le tante personali preferenze. Riteniamo altresì, che la presa di posizione dell' on Cesa leader dell 'Udc, sia proprio fuori luogo in quanto, al posto di far quadrato sulle richieste personali della sua consigliera, sarebbe doveroso chiedere sia a Marianna Scoccia che a tutti gli amministratori eletti nelle ultime tornate elettorali amministrative, che fine hanno fatto i voti mancanti alla sua elezione nel collegio Sud alle ultime elezioni Europee di maggio 2019?“, sottolinea la Bianco, “In questo momento il Presidente Marco Marsilio e la coalizione di centrodestra, stanno risolvendo problematiche ben più complesse per il bene dell'Abruzzo, rispetto a richieste ad personam. Detto ciò, pur avendo contribuito all'elezione della consigliera regionale Scoccia e al successo della lista Dc Udc ovunque sia stata presente, ne prendiamo totale distanza , nonostante l'immutata stima che resta per il coordinatore regionale Udc Enrico Di Giuseppantonio".
Cresce la domanda delle stanze in affitto
Cresce la domanda delle stanze in affitto, specialmente nelle città universitarie o a forte presenza di studenti o lavoratori fuori sede, e i prezzi lievitano in Italia. L'aumento medio è del 3% nel 2019, il prezzo medio è di 328 euro al mese. A rilevare il trend è l'Ufficio studi di Idealista, la piattaforma di annunci del mercato immobiliare, che ha condotto un'indagine per l'Adnkronos nell'imminenza dell'apertura dell'anno accademico negli atenei italiani. Quest'anno quindi si paga in media 328 euro al mese contro i 318 euro dell'anno scorso. L'andamento crescente dei prezzi non interessa tuttavia in uguale misura tutte le città monitorate e i centri di maggiore attrazione studentesca, anche se la domanda resta viva registrando un incremento addirittura del 43%, a dispetto di chi condivide la casa con altri, in primis per risparmiare. La notizia positiva però è che se aumentano i prezzi e la domanda di camere in affitto dall'altro canto sale anche l'offerta, anche se in misura minore, registrando in media un +28%. Le piazze più gettonate sono le città universitarie, Padova spicca al primo posto con un rincaro del 18,6% e un prezzo medio di 307 euro mentre Milano è la città più cara, qui occorrono di media 465 euro al mese per una stanza.
A seguire Roma con 408 euro, mentre a Firenze si toccano i 393 euro. Sopra la media nazionale delle richieste, pari a 328 euro mensili, si colloca anche Bologna (371 euro), mentre Torino rimane appena sotto la media con 319 euro mensili. Tra gli aumenti più alti l'indagine rileva quelli di Bologna (+8,7%) e Trieste (+13,3%). Segni positivi interessano anche i capoluoghi più importanti, come Roma (2,1%), Milano (3,1%), Napoli (3,5%) e Firenze (4,5%), che resistono in terreno positivo consolidandosi tra i top valori nella graduatoria dei canoni di affitto stanze. Mentre sul totale delle 29 città analizzate nello studio di Idealista, sono 8 quelle che perdono valore rispetto all'anno precedente. Il primato nel calo delle locazioni delle stanze spetta a Reggio Calabria (-7,9%), seguita da L'Aquila (-6,4%), Genova (-3,7%), Viterbo (2,5%) e Pisa (-2,2%). Cali meno consistenti invece in città come Perugia (-1%), Chieti (-0,6%) e Torino (-0,4%). Lo studio di idealista riscontra inoltre i canoni più bassi a L'Aquila (191 euro/mese), che precede Enna (189 euro) e Reggio Calabria (186 euro).
Il rapporto delinea anche un identikit del coinquilino italiano. L'età media è di 29 anni, segno che l'affitto della stanza singola e le case in condivisione non sono più a uso esclusivo di studenti fuori sede, ma anche di lavoratori e single. L'età dei conviventi va dai 33 anni de L'Aquila ai 24 di Viterbo. Firenze (31) tra le grandi città è quella con l'età media dei coinquilini più alta davanti a Napoli (30) Roma (29), Milano (28) e Torino (27). Lo studio rivela che il 77% delle convivenze sono miste (uomini e donne); la coabitazione tra sole donne ricorre nel 17% dei casi; convivenze solo maschili, solo nel 5% dei casi. Ancora una curiosità sui coinquilini riguarda la presenza di animali domestici dentro casa, ammessi nel 71% dei casi. Decisamente meno graditi invece i fumatori, tollerati solo in un alloggio su due. L'indagine online rivela che solo 1 inquilino su 2 si dice soddisfatto dell'abitazione in cui vive in condivisione. Tra i criteri di scelta della stanza il prezzo è il fattore "guida" per l'81% degli utenti, seguito dalla vicinanza ai mezzi di trasporto pubblico, ritenuta "molto importante" o "indispensabile" per il 79% dei rispondenti, e coinquilino giusto (69% delle risposte). Altre caratteristiche che motivano la scelta dell'alloggio sono lo stato dell'abitazione (arredata, ristrutturata, etc.) con il 63% delle preferenze e la vicinanza al centro (56,7%).
Gli utenti sarebbero più soddisfatti se le bollette fossero incluse nel prezzo (39% dei rispondenti), se la casa fosse dotata di mobili e elettrodomestici in buono stato (29%), con il bagno indipendente (10% delle risposte degli utenti). Il prezzo "giusto" indicato dagli utenti per questo genere di soluzione abitativa è di 300-400 euro mensili. Interessante che il 18% dei rispondenti al questionario ritenga il prezzo corretto per la stanza ideale tra i 400 e i 500 euro.
Leggi Tutto »Contrattazione decentrata per il lavoro, la mappa dell’applicazione in Italia
In Italia circa tre quarti dei lavoratori dipendenti sono effettivamente coinvolti in qualche forma di contrattazione decentrata. Al Nord si registra la maggior diffusione di questo strumento che con la legge 208/2015 (legge di stabilità per il 2016) ha avuto un notevole slancio grazie ai benefici introdotti, tra cui in primis la detassazione per i premi di risultati, mentre nelle regioni del Mezzogiorno, questo tipo di contrattazione è meno diffusa. Lo rivela una recente ricerca della Rur (Rete Urbana delle Rappresentanze - Urban Research Institute), centro di ricerche e progetti diretto dal sociologo Giuseppe Roma. Su un totale di circa 40.000 contratti di secondo livello depositati a novembre 2018, infatti, ben 15.528 riguardano il complesso delle regioni del Nord-Ovest (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria e Lombardia), 13.975 interessano invece le regioni del Nord-Est (Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna), 6.732 le regioni del Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio) e 3.053 il Sud e le Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna). Nel confronto con identica rilevazione effettuata nel 2016 emergono alcune differenziazioni. L'Emilia Romagna dal secondo passa al primo posto, mentre il Veneto dal quinto posto sale al secondo; il Trentino Alto Adige scende di due posizioni collocandosi al terzo posto. Anche il Friuli- Venezia Giulia passa dal quarto all'ottavo posto. Una maggiore diffusione, invece, registra il Piemonte che dal sesto passa al quarto posto
Nelle Regioni del Mezzogiorno, dove questo tipo di contrattazione è meno diffusa, sale solo la Calabria, mentre scende la Puglia che si attesa all'ultimo posto con un contratto ogni 975 dipendenti operanti in aziende attive. Un ulteriore approfondimento sulla 'granularità' contrattuale nei territori, evidenzia la ricerca Rur, vede le due realtà metropolitane maggiori registrare il più elevato numero di contratti firmati. Raggiungono le 5.831 unità nella Città Metropolitana di Milano pari al 53% dell'intera Lombardia, e i 2.428 in quella di Roma l'86% del valore raggiunto nell'intero Lazio. Date anche le rilevanti differenze nella base produttiva delle due aree, assume un importante rilievo il fattore metropolitano come generatore di una più intensa contrattualità fra le parti sociali. "Bisogna tener conto che alcuni istituti riguardano anche la conciliazione di genere o i costi familiari del welfare particolarmente elevati nelle realtà metropolitane. Ciò è confermato anche dalle posizioni successive detenute da Torino con 1.892 contratti (54% del totale regionale) e Bologna con 1.695, che tuttavia rappresenta solo il 26% del totale regionale", spiega la Rur. Si conferma policentrico il sistema veneto dove Padova e Vicenza complessivamente coprono il 43% dell'insieme dei contratti decentrati.
La doppia modalità contrattuale 'aziendale' e 'territoriale' ha consentito una diffusione dei contratti decentrati anche a realtà produttive di piccole e medie dimensioni. Lo studio non consente di effettuare una verifica sulla natura negoziale dei contratti, e i testimoni privilegiati segnalano anche la possibile presenza di contratti spuri. Tuttavia, la distribuzione dei contratti di secondo livello per numero dei lavoratori beneficiari indica come quasi la metà degli accordi hanno riguardato gruppi inferiori ai 50 dipendenti, per il 26,8% fra 50 e 149 lavoratori, il 9,5% fra 150 e 249, il 7,7% fra 250 e 499 lavoratori e ben il 6,9% oltra i 500 dipendenti, ovvero contratti di secondo livello sono presenti in 2.717 grandi aziende. Una stima puramente esemplificativa, basata sul valore ponderale della distribuzione in classi, valuterebbe in 9,3 milioni i lavoratori dipendenti di imprese attive, coinvolti a vario titolo nella contrattazione di secondo livello.
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