“L’Abruzzo concreto di Marsilio è possibile solo con i progetti e le risorse dell’amministrazione di centrosinistra! Sono quelli i finanziamenti utilizzati per gli investimenti che il presidente ha annunciato sui trasporti. Acquisti riferiti alla Delibera Cipe 2016 e DM del 2017 - puntualizza il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci - Nonostante queste risorse lasciate in eredità al presidente romano, la Giunta lenta non assegna 20 mln per acquisto nuovi treni che la Delibera CIPE n.54/2016 ha assegnato alla Regione Abruzzo per un totale di 30.720.000 euro. Una considerevole quota, pari a 20.760.000 euro, dunque, è ferma perché non viene ancora attribuita, con il rischio che il mancato utilizzo comporti l’attribuzione delle risorse ad altre regioni da parte del Ministero.
Che sta aspettando Marsilio? Una risposta che solleciterò con una mia interpellanza sul tema che chiede di conoscere i movimenti sullo specifico ferroviario, ma anche tutti i movimenti del governo a trazione romana e leghista per reperire nuove risorse per l’Abruzzo, che promuovano progetti che non siano i nostri, da spacciare come propri sui social e senza alcun imbarazzo”.
“Siamo davvero all’assurdo - conclude Paolucci - Hanno demolito il Masterplan quando erano opposizione e oggi lo usano per intestarsi azioni a cui non hanno lavorato perché pensate e costruite dalla precedente Giunta di centrosinistra. I documenti finanziari, Defr e Bilancio sono oggetti misteriosi che contengono tagli e caos destinati a complicare ancora di più la vita degli abruzzesi. Ci dica Marsilio, al netto di quelle ereditate, perché frutto della buona azione di governo del centrosinistra, quante risorse finanziarie sono state attratte in Abruzzo dal 10 febbraio 2019 per l’acquisto di nuovi treni e autobus funzionali al trasporto pubblico. Spieghi cosa lui vuole fare, visto che le risorse finanziarie di cui agli investimenti sopra descritti sono frutto della capacità della passata amministrazione regionale di attrarre nella nostra regione provviste finanziarie per il rilancio degli investimenti nel settore trasportistico”.
A Pescara incontro con l’On. Chiara Gribaudo al Circolo PD Di Vittorio
Lunedì 9 novembre alle ore 21.00 in Via Vespucci 35 a Pescara, secondo appuntamento del ciclo di incontri di “Idee in Circolo” promosso dal Circolo PD Pescara Portanuova “Giuseppe Di Vittorio. Parteciperanno all’iniziativa l’On. Chiara Gribaudo e Michele Fina, Segretario regionale PD Abruzzo, i quali affronteranno il tema del lavoro e della lotta alle diseguaglianze generazionali, di genere e geografiche.
“Il lavoro è il nostro tema portante e abbiamo voluto invitare la deputata Chiara Gribaudo per il suo impegno in Commissione Lavoro e perché, come giovane donna che viene da un paese della provincia piemontese, è da sempre in prima fila sul tema della lotta alle diseguaglianze generazionali, di genere e territoriali” - dichiara Antonio Caroselli, segretario del Circolo Di Vittorio – “inoltre, siamo onorati che questa nostra riflessione sia inserita all’interno di una serie di altri incontri, con i rappresentanti del mondo produttivo e sindacale, promossi dal Partito Democratico abruzzese che avranno luogo dal 9 al 13 dicembre”.
Leggi Tutto »Evasione fiscale, mancati pagamenti acqua, Imu e Tari per 7,6 miliardi
Tra l'evasione dell'Imu-Tasi, della Tari e il mancato pagamento delle bollette dell'acqua, gli italiani "risparmiano" indebitamente 7,6 miliardi di euro all'anno. A pagare il conto sono i Comuni e le societa' che si occupano della gestione dei rifiuti urbani e/o erogano il servizio idrico, spesso controllate dalle stesse Amministrazioni comunali dove operano. A dirlo e' l'Ufficio studi della Cgia che ha stimato l'evasione e le morosita' degli italiani dopo aver elaborato gli ultimi dati disponibili del Ministero degli Interni (per Imu-Tasi), Laboratorio Ref Ricerche, Crif Ratings (per la Tari) e Utilitatis (per l'acqua). "Se una gran parte di questi mancati pagamenti fosse recuperato, - segnala il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - molto probabilmente ci sarebbe la possibilita' di abbassare le tasse locali e le tariffe dell'acqua a tutti. Soprattutto nel Mezzogiorno che presenta un'incidenza sul mancato pagamento totale pari al 40 per cento: 10,5 punti in piu' della media registrata al Centro e 11 in piu' rispetto a quella del Nord".
Nonostante l'evasione, il blocco degli aumenti dei tributi locali avvenuto tra il 2015-2018 e il taglio ai trasferimenti dello Stato centrale, i Sindaci hanno comunque trovato il modo di compensare, almeno in parte, queste mancate entrate agendo sulle tariffe locali. "Con lo stop agli aumenti delle tasse locali avvenuto negli anni scorsi - dichiara il segretario della Cgia Renato Mason - molti amministratori hanno comunque continuato ad alimentare le proprie entrate incrementando le bollette dell'acqua, le rette degli asili, delle mense e i biglietti del bus. E tutto cio', senza gravare sul carico fiscale generale, visto che i rincari delle tariffe, a differenza degli aumenti delle tasse locali, non concorrono ad appesantire la nostra pressione fiscale, anche se in modo altrettanto fastidioso contribuiscono ad alleggerire i portafogli di tutti noi". Con la legge di bilancio 2020 le cose sono destinate a cambiare, sottolinea la Cgia. La manovra, infatti, prevede la "Riforma della riscossione degli enti locali" che consentira' alle amministrazioni locali di recuperare i mancati pagamenti senza attendere i tempi di iscrizione a ruolo del debito o di predisposizione dell'ingiunzione. "In buona sostanza - afferma il ricercatore dell'Ufficio studi Andrea Vavolo - dall' 1 gennaio 2020 ai Sindaci servira' un solo atto, anziche' due, ovvero l'accertamento e l'ingiunzione, per arrivare alla soluzione estrema: l'esecuzione forzata". Si tratta dell'atto unico di accertamento che - al pari di quanto gia' oggi vale per l'Agenzia delle Entrate-Riscossione a livello di tributi erariali - contiene in se' tutti gli elementi di titolo idoneo anche al pignoramento del conto corrente o del quinto dello stipendio
Leggi Tutto »Investimenti per 28 milioni di euro nella Asl Lanciano Chieti Vasto
Investimenti per 28 milioni di euro (15 da finanziare) nel 2020 per ridurre il disavanzo e tornare ad investire. Poco dopo l'appello del capogruppo del Pd al Consiglio regionale abruzzese, Silvio Paolucci, che chiede commissioni urgenti per affrontare le problematiche della Asl 2 ("nave alla deriva"), l'Azienda sanitaria presenta il suo piano di investimenti finalizzato al risanamento dei conti e la modernizzazione tecnologica. "Le scelte contenute nel piano - spiega il Dg Thomas Schael - sono la risposta a un bisogno forte che la nostra azienda ha di innovare, dovuto alla mancanza di investimenti degli ultimi anni. Abbiamo stimato il fabbisogno teorico in 100 milioni di euro, ma con senso di responsabilita' ci siamo limitati a indicare le priorità".
A fronte della richiesta avanzata dall'assessore alla Sanita' Nicoletta Veri' di dimezzare il disavanzo di 33 milioni gia' da quest'anno dunque, la Asl ha predisposto un bilancio di previsione con una riduzione di 15 milioni grazie al contenimento della spesa per i farmaci, l'acquisto dei dispositivi medici e l'efficientamento della Medicina di Laboratorio. Su quest'ultimo tema si gioca una importante innovazione organizzativa, che prevede la concentrazione in una struttura unica dell'anatomia patologica, del Centro trasfusionale e del Laboratorio analisi. Saranno completati i lavori gia' appaltati o gia' iniziati degli interventi gia' previsti a cominciare dall'Unita' di cure primarie di Chieti Centro, Francavilla al Mare e Ortona, la Dialisi di Vasto e il corridoio di collegamento a Lanciano tra la Dialisi e la Chirurgia.
Leggi Tutto »Uil, col saldo Imu-Tasi si verseranno 10,3 miliardi di euro
Oltre 25 milioni di proprietari di immobili diversi dall'abitazione principale, il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati, dovranno presentarsi alla "cassa" per l'Imu/Tasi. Con il saldo del prossimo 16 dicembre, infatti, si verseranno 10,3 miliardi: il conto totale, a fine anno, sara' di 20,5 miliardi. E' quanto emerge dal Rapporto Imu/Tasi 2019, elaborato dal Servizio Politiche Territoriali della Uil. "Il costo medio complessivo dell'Imu/Tasi su una seconda casa, ubicata in un capoluogo di provincia - spiega Ivana Veronese, segretaria confederale Uil - sara' di 1.070 euro (535 euro da versare con la rata di dicembre) con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi citta'. Prendendo in considerazione i costi dell'Imu/Tasi sulle prime case cosiddette di lusso (abitazioni signorili, ville e castelli), sempre ubicate in un capoluogo di provincia, il costo medio sara' di 2.610 euro annui (1.305 euro per il saldo di dicembre), con punte di oltre 6 mila euro. Chi possiede una seconda pertinenza dell'abitazione principale della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie) versera' l'Imu/Tasi con l'aliquota delle seconde case, con un costo medio annuo di 56 euro (28 euro a saldo), con punte di 110 euro annui"
"La media dell'aliquota applicata per le seconde case tra Imu e Tasi - aggiunge Ivana Veronese - ammonta al 10,4 per mille. In molti Comuni (480 municipi di cui 18 citta' capoluogo di provincia) e' in vigore l'addizionale Tasi, fino a un massimo dello 0,8 per mille, introdotta per finanziare negli scorsi anni le detrazioni per le abitazioni principali, cosi' da portare in questi Comuni l'aliquota fino all'11,4 per mille. In oltre 234 Comuni, quest'anno, le aliquote sono state riviste al rialzo, tra cui 4 citta' capoluogo di provincia (Torino, La Spezia, Pordenone e Avellino)". Secondo i risultati del rapporto, al saldo di fine anno, i costi piu' alti in valore assoluto per una seconda casa di proprieta' si registrano a Roma con 2.064 euro medi; Milano, con 2.040 euro; Bologna con 2.038 euro; Genova con 1.775 euro e Torino con 1.745 euro. Valori piu' "contenuti", invece, ad Asti, con un costo medio di 580 euro; a Gorizia con 582 euro; a Catanzaro con 659 euro; a Crotone con 672 euro e a Sondrio con 674 euro. Per una seconda pertinenza della stessa categoria catastale a Roma si pagano mediamente 110 euro annui; a Milano 99 euro; a Bologna 96 euro; a Firenze e Napoli 95 euro.
Diciotto citta' capoluogo hanno confermato l'addizionale della Tasi sugli altri immobili per cui, in questi Comuni, le aliquote superano quella massima dell'Imu (10,6 per mille). Altre 72 citta' capoluogo, sempre sulle seconde case, applicano l'aliquota del 10,6 per mille tra cui Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Bari. In 12 citta' capoluogo le aliquote sono sotto la soglia massima. "I Comuni che hanno aumentato quest'anno le aliquote, dopo tre anni di blocco, non sono molti - commenta Veronese -. Dobbiamo, pero', ricordare che nella maggior parte dei capoluoghi di provincia le aliquote erano gia' al massimo e che, nel 2019, quasi 4 mila Comuni sono andati al voto, appuntamento in prossimita' del quale difficilmente vengono alzate le tasse. Come abbiamo avuto modo di dire in occasione dell'audizione parlamentare sulla manovra di Bilancio, siamo d'accordo sull'unificazione dell'Imu con la Tasi in quanto, venendo meno il concetto di tassa sui servizi, riteniamo corretta la semplificazione del meccanismo con la creazione di un'imposta unica. Tuttavia, non comprendiamo del tutto l'aumento dell'aliquota base. Contemporaneamente, sarebbe necessaria la riforma del catasto, annunciata piu' volte nel corso degli ultimi anni, per riportare equita' nella tassazione sul mattone. Infine - conclude Veronese - ribadiamo che questo processo deve essere accompagnato da una lotta senza se e senza ma all'evasione fiscale sulla tassazione immobiliare che ogni anno produce un minor gettito, pari ad oltre 1 miliardo".
Leggi Tutto »A Lentella (Ch) il progetto ALI – Accoglienza Lavoro Inclusione
Legambiente: iniziativa a Sulmona con Flash Mob CHANGE CLIMATE CHANGE
Chieti, consegnati i lavori di completamento di Palazzo d’Achille
Sono stati consegnati a Chieti al Consorzio Stabile Rennova dell'Aquila i lavori di completamento di Palazzo d'Achille, sede del municipio del capoluogo teatino: l'aggiudicazione al consorzio fa seguito alla risoluzione contrattuale da parte del Comune con l'Ati aggiudicataria dell'appalto, la Troso Osvaldo srl (capogruppo) di Lecce, avvenuta il 24 agosto 2018. L'importo complessivo dell'appalto e' di oltre 3 milioni di euro. L'intervento ha comportato il consolidamento degli elementi portanti, l'installazione di nuovi impianti tecnologici, la ristrutturazione e sostituzione della pavimentazione degli infissi interni ed esterni, il nuovo impianto di riscaldamento. La ditta aquilana, seconda classificata nella gara di appalto originaria, concludera' i lavori di completamento per un importo di 363.203 euro. Lo rende noto l'assessore ai lavori pubblici, Raffaele Di Felice.
"Dopo le inadempienze causate dalle ditte che si erano aggiudicate l'appalto - commenta Di Felice - i lavori di completamento di Palazzo d'Achille verranno portati a termine con l'obiettivo di consegnare ai cittadini, quanto prima, la casa comunale. Gli interventi conclusivi, a fronte del recupero e della riqualificazione funzionale, con adeguamento strutturale, impiantistico e restauro conservativo in seguito ai danni subiti dal sisma dell'aprile 2009, riguarderanno, in linea di massima il completamento delle pavimentazioni e le rasature delle pareti piano terra e primo piano, il completamento degli impianti di climatizzazione piano terra, il completamento degli infissi interni e la quota residuale degli infissi esterni, il completamento di finiture e sanitari del locali diurno, il restauro del portone ingresso". Gli interventi appaltati in origine sono stati completati all'80 per cento. I lavori inizieranno il 9 dicembre con la pulizia dei locali per poi proseguire con gli interventi di ristrutturazione. Il Responsabile unico del procedimento e' il dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune, Paolo Intorbida. Il direttore dei lavori l'architetto Umberto Di Renzo.
Leggi Tutto »Una app per gestire meglio le cure domiciliari dei pazienti
Le cure migliori e piu' appropriate portate a casa, con le condizioni cliniche del paziente e le prestazioni condivise tra infermieri, medico di famiglia e distretto sanitario: e' il sistema sviluppato dalla Asl Lanciano Vasto Chieti per consentire ai distretti sanitari di pianificare la presa in carico dei pazienti e, agli operatori che si recano a domicilio, di ricevere il piano di lavoro che poi viene aggiornato in tempo reale: tutto grazie a una App che registra le prestazioni rese, il diario clinico, corredato di immagini, video e registrazioni vocali condivise, sempre in tempo reale, con tutti i soggetti coinvolti nella rete. Informazioni alle quali, nel pieno rispetto delle procedure a tutela della privacy, possano accedere e contribuire medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti territoriali, infermieri dei distretti e gli stessi professionisti che si recano a domicilio, in un percorso integrato e condiviso. Un sistema, che ha gia' cambiato la vita a settemila pazienti. Chi assiste il paziente ha sempre a disposizione il quadro aggiornato delle cure prestate e dello stato della patologia. Snodo fondamentale del sistema e' la App agganciata al sistema telematico che, prima ancora della registrazione delle attivita' assistenziali, e' utile a geolocalizzare il domicilio del paziente, rendendo il servizio piu' agile e veloce. Il sistema e i dati di attivita' prodotti nel 2019 sono stati illustrati al congresso dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Chieti a Ortona incentrato sulla gestione domiciliare delle patologie croniche. Nell'occasione il manager della Asl ha sottolineato il ruolo fondamentale dell'infermiere.
Leggi Tutto »Di Matteo: la lotta alla Mafia non è stata una priorità dei governi che si sono succeduti
"La lotta alla mafia non e' mai stata una priorita' dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni". Lo ha detto Nino Di Matteo, membro togato del Csm ed ex procuratore nazionale antimafia, oggi nella sala consiliare del Comune di Pescara al convegno organizzato dall'Associazione italiana giovani avvocati (Aiga) dal titolo "Legalita' corrotta anno secondo". Di Matteo ha aggiunto che "si e' sempre reagito sulla base delle emergenze, quando invece c'e' bisogno che lo Stato giochi in attacco".
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