Redazione Notizie D'Abruzzo

Pescara: Domani musica alla Casa Albergo La Pineta

Comincia domani il primo dei tre giorni dedicati alla musica e all'arte alla Casa Albergo La Pineta a cura dell'associazione Les Bohemiens e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Fissate all'8 marzo e al 6 aprile le altre due giornate.
Domani si prepara un pomeriggio artistico, con un repertorio che spazierà dal classico, con Mozart, Tosti sino ad arrivare ai più bei brani napoletani che ci hanno fatto innamorare. 
La seconda parte è strutturata in una veste più moderna passando per Conte, Modugno, Toquino e Gershwin.

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Di Maio: Continueremo sempre a restituire gli stipendi

"Continueremo sempre a restituire gli stipendi, a costruire le trazzere, a regalare le ambulanze, atti di testimonianza importantissimi per spiegare che una politica diversa è possibile". Lo dice il capo politico del M5s Luigi Di Maio sul blog delle Stelle. Negli scorsi giorni il fondatore del M5s Beppe Grillo durante uno spettacolo aveva scherzato sui risultati in Abruzzo invitando gli elettori a "restituire i 700mila euro che gli abbiamo dato l'anno scorso, le 4 ambulanze e gli spazzaneve a turbina...".

"C'è chi pensa che per vincere inAbruzzo dovevamo far cadere il Governo. Questo finché ci sarò io non avverrà". Lo scrive Luigi Di Maio, capo politico del Movimento Cinque Stelle, in un post su Facebook. "I nostri iscritti hanno votato il contratto di Governo e io ho dato la mia parola agli italiani che si va fino in fondo. Questo Governo durerà 5 anni e ispirerà tanti altri governi europei. Il MoVimento 5 Stelle oggi è l'unico argine a Berlusconi ministro della Giustizia o dell'Economia", ha aggiunto

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L’Aquila, revocata la delega all’assessore Di Cosimo

Il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi ha revocato le deleghe all'assessore alla Cultura Sabrina di Cosimo, "per un comportamento non consono" al ruolo in una riunione con associazioni culturali. Di Cosimo è stata sospesa dalla sue funzioni, "in attesa di un chiarimento con il gruppo consiliare Insieme per L'Aquila". Il sindaco annuncia anche un rimpasto che a questo punto sarà sostanziale essendo chiamato a sostituire non solo Di Cosimo, ma anche i due eletti in Consiglio regionale: l'assessore all'Ambiente, il leghista Emanuele Imprudente, e il vice sindaco, Guido Liris, uscito sbattendo la porta da Forza Italia, poi confluito nel gruppo civico Insieme per L'Aquila insieme a quattro consiglieri di Forza Italia, e poi candidato alla Regione con Direzione Italia, il movimento dell'europarlamentare Raffaele Fitto federato con fratelli d'Italia. Di Cosimo è considerata fedelissima di Liris, avendo anche lei lasciato Forza Italia, confluito nel gruppo civico e sostenuto il neo consigliere regionale. Secondo quanto si è appreso, dovrebbe essere sostituito anche il parlamentare della Lega Luigi D'Eramo, che dopo la elezione alla camera dello scorso 4 marzo, ha mantenuto le deleghe. Il sindaco deve assegnare anche le deleghe al bilancio dopo il defenestramento nello sorso mese di dicembre dall'assessore Anna Lisa Di Stefano, esponente di Forza Italia, allontanato per aver difeso il sindaco nell'ambito della polemica tra Forza Italia, in particolare il commissario dell'Aquila e deputato Antonio Martino, e Liris. A proposito della vicenda, Biondi parla di "provvedimento scaturito all'esito di ripetuti comportamenti non consoni al ruolo rivestito da un rappresentante dell'organo esecutivo di un capoluogo di regione, culminati negli atteggiamenti fuori luogo tenuti in occasione di una riunione aperta alle istituzioni culturali". 

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Asl Lanciano Vasto Chieti, nuovi direttori a Ortopedia e Medicina

Enrico Marvi all'Ortopedia ed Ermanno Angelucci alla Medicina sono i nuovi direttori delle unità operative dell'ospedale di Lanciano. Gli incarichi sono stati conferiti con delibera adottata dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, il quale ha approvato gli atti dei due concorsi, espletati di recente, e provveduto a nominare i primi classificati della terna di candidati indicati dalla commissione esaminatrice. Prenderanno servizio dal prossimo 16 febbraio. Marvi, 60 anni, ha trascorso una parte importante della propria carriera professionale all'Ortopedia dell'ospedale di Lanciano, avendone la responsabilità temporanea per lunghi periodi. Specializzato in Chirurgia protesica dell'anca e del ginocchio, nel 2018 ha eseguito 1.050 interventi, di cui 225 protesi, a cui si aggiunge una media di circa 1.000 prestazioni ambulatoriali al mese. Negli ultimi tre anni, si legge in una nota della Asl, ha migliorato i tempi degli interventi chirurgici al femore, eseguiti in 48 ore nel 60% dei casi, come stabilito dal Decreto ministeriale 70; nel 2015 venivano rispettati tali tempi nel 19% dei casi. 

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Maltratta la mamma per avere i soldi per la droga, arrestato 41enne a Chieti

Un uomo di 41 anni è stato arrestato dai carabinieri di Francavilla al Mare in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Chieti, Isabella Maria Allieri, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Lucia Campo. L'uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia ed estorsione continuata ai danni della madre.

La donna, disperata per le continue vessazioni del figlio tossicodipendente si è rivolta ai carabinieri. La donna era stata costretta anche a chiedere un prestito per ripianare i debiti del figlio. 

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Enea, nel 2100 oltre 5.600 kmq sommersi dal mare

Il livello del Mediterraneo si sta innalzando velocemente a causa del riscaldamento globale. Secondo le proiezioni dell'Enea entro il 2100 migliaia di chilometri quadrati di aree costiere italiane rischiano di essere sommerse dal mare, in assenza di interventi di mitigazione e adattamento. Entro la fine del secolo l'innalzamento del mare lungo le coste italiane e' stimato tra 0,94 e 1,035 metri (modello cautelativo) e tra 1,31 metri e 1,45 metri (su base meno prudenziale). A questi valori bisogna aggiungere il cosiddetto storm surge, ossia la coesistenza di bassa pressione, onde e vento, variabile da zona a zona, che in particolari condizioni determina un aumento del livello del mare rispetto al litorale di circa 1 metro. Il fenomeno dell'innalzamento, spiega l'Enea, riguarda praticamente tutte le regioni italiane bagnate dal mare per un totale di 40 aree costiere a rischio inondazione: vasta area nord adriatica tra Trieste, Venezia e Ravenna; la foce delPescara, del Sangro e del Tronto in Abruzzo; l'area di Lesina (Foggia) e di Taranto in Puglia; La Spezia in Liguria, tratti della Versilia, Cecina, Follonica, Piombino, Marina di Campo sull'Isola d'Elba e le aree di Grosseto e di Albinia in Toscana; la piana Pontina, di Fondi e la foce del Tevere nel Lazio; la piana del Volturno e del Sele in Campania; l'area di Cagliari, Oristano, Fertilia, Orosei, Colostrai (Muravera) e di Nodigheddu, Pilo, Platamona e Valledoria (Sassari), di Porto Pollo e di Lido del Sole (Olbia) in Sardegna; Metaponto in Basilicata; Granelli (Siracusa), Noto (Siracusa), Pantano Logarini (Ragusa) e le aree di Trapani e Marsala in Sicilia; Gioia Tauro (Reggio Calabria) e Santa Eufemia (Catanzaro) in Calabria. Sommando la superficie delle 15 zone costiere gia' mappate nel dettaglio si arriva a un'estensione totale a rischio inondazione di 5.686,4 km2, pari a una regione come la Liguria.

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Propaganda elettorale, archiviazione per Rapino e D’Alfonso

''E' stata archiviata l'inchiesta a carico di Marco Rapino, ex segretario regionale Pd e Luciano D'Alfonso, per la propaganda elettorale in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Nell'ordinanza, firmata dal giudice Antonella De Carlo, la richiesta di archiviazione viene accolta per infondatezza di qualsiasi ipotesi di reato rispetto alle accuse mosse da Augusto de Sanctis''. Lo fa sapere lo stesso Marco Rapino

 Il gip del tribunale di Pescara, Antonella Di Carlo, ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dal pm Salvatore Campochiaro, in riferimento all'indagine a carico dell'ex presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso e dell'ex segretario regionale del Pd Marco Rapino, accusati di abuso d'ufficio e violazione della legge sui dati personali, in relazione ad una serie di iniziative in materia di propaganda elettorale compiute in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. 

Secondo il gip l'ipotesi relativa al trattamento illecito dei dati personali "difetta del tutto il profilo del 'nocumento' che, alla luce della formulazione vigente della norma nell'inciso 'arrecare danno', costituisce parte integrante dell'elemento oggettivo del reato". Quanto all'ipotesi del reato di abuso di ufficio, "la sussistenza del reato è esclusa perchè la missiva a firma di D'Alfonso - scrive Di Carlo - è stata redatta nella sua veste di Presidente della Regione e non nello svolgimento delle funzioni proprie della carica, costituendo lo svolgimento delle funzioni il limite esterno della condotta di reato". In riferimento ai tre contatti telefonici per comunicare l'organizzazione di un evento politico, "sono stati ricevuti da De Sanctis che, come evincibile dall'articolazione e dalla datazione delle sue esperienze professionali e di impegno civile anche in ruoli apicali - rileva il gip - è soggetto conosciuto in seno alle compagini amministrative non solo locali e conoscibile dalle rappresentazioni politiche che di quelle compagini sono organiche". L'oggetto e le modalità dei tre contatti telefonici, a giudizio del giudice, "non possono dare luogo al riscontro delle connotazioni oggettive della condotta di cui all'articolo 660 del codice penale, riassumibili nei concetti di apprensione comune, molestia, disturbo, petulanza, agire pressante, indiscreto e impertinente che interferisca sgradevolmente nella sfera della libertà e della quiete di altre persone".

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Tempi d’attesa troppo lunghi e disservizi del Cup nelle lamentele al numero della Sanità

Tempi d'attesa troppo lunghi, disservizi del Cup, carenza di informazioni e di tutoraggio nell'accesso alle prestazioni sanitarie. Sono circa 6.500 i cittadini che hanno contattato, nell'arco delle 24 ore, il numero di pubblica utilità 1500 sul tema delle liste di attesa in quasi tre mesi, dal giorno di attivazione del servizio, 8 ottobre, al 31 dicembre 2018. Circa 1.600 telefonate sono state raccolte durante l'orario di risposta, dalle ore 10.00 alle ore 16.00, dai dirigenti sanitari del ministero della Salute. Il tempo medio di conversazione - secondo il report pubblicato dal ministero della Salute - è stato di circa 8 minuti e mezzo, il tempo massimo di un'ora e 17 minuti. La complessità dell'argomento, l'esigenza di informazione e la richiesta di ascolto hanno caratterizzato le conversazioni, comportando a volte tempi insolitamente lunghi delle conversazioni. Di seguito i risultati dell'analisi dell'ascolto dei cittadini, servizio voluto dal ministro della Salute Giuia Grillo. Le donne (57%) hanno chiamato più degli uomini (43%).

Il cittadino che si è rivolto al servizio ha un'età media di 64 anni (età minima18, massima 90), ha raccontato le proprie esperienze e in quota significativa quelle di altri. Le telefonate sono giunte, in ordine decrescente, dalle regioni: Lazio (24%), Lombardia (13%), Campania (8,6%), Sicilia (8%), Toscana (7,8%), Puglia (6%). La maggior parte dei cittadini (59% delle telefonate) si è lamentata per i tempi di erogazione delle prestazioni. Rilevante la richiesta di informazione sul Piano nazionale di governo delle liste di attesa (PNGLA) e sulla possibilità di ricorrere all'intramoenia pagando solo il ticket, 17% delle conversazioni. Le segnalazioni sull'eccedenza dei tempi di erogazione, rispetto ai tempi garantiti dal PNGLA, hanno costituito il 12% degli argomenti affrontati dai cittadini: Lazio 25,3%, Lombardia 10,5%, Campania 9,5%, Puglia 8,4%, Sicilia ed Emilia Romagna 7,4%.

Le segnalazioni sui disservizi dei CUP sono risultate pari al 6%: Lazio 24,1%, Sicilia 20,7%, Lombardia 12,1%, Sardegna 10,3%, Toscana 6,9%, Campania, Basilicata, Puglia e Marche 5,2%. Tra le 58 prestazioni sono risultate maggiormente rappresentate: visita oculistica 11,35%, ecografia addome 7%, mammografia e colonscopia 6,8%, visita cardiologica 5%, visita neurologica 4,5%. Per il primo accesso, colonscopia 11,9%, ecografia addome 8,7%, visita oculistica 7,1%, visita cardiologica 5,6%, esofago-gastro-duodenoscopia, visita dermatologica e mammografia 4,8%. Tra le 58 prestazioni di controllo sono state oggetto di lamentela: visita oculistica 12,1%, mammografia 10%, colonscopia 6,9%, visita cardiologia e visita neurologica 6,2%, ecografia addome 4,8%, ecografia capo e collo, ecografia mammella e visita endocrinologica 4,5%. Le regioni e le ASL maggiormente segnalate per eccedenza dei tempi di erogazione delle prestazioni di primo accesso, sono risultate: Lazio 22,4% (RM 2, RM 1 e Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini), Lombardia 11,2% (ATS della città metropolitana di Milano, ATS della Brianza, ASST Papa Giovanni XXIII), Campania 9,7% (ASL Napoli 3 sud, ASL Napoli 1 centro, Azienda Ospedale G. Rummo), Sicilia 9,7% (ASP Catania, ASP Palermo, ASP Ragusa), Emilia Romagna 8,3% (AUSL Bologna, Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna, AUSL di Ferrara). Le regioni e le ASL segnalate per le prestazioni di controllo sono risultate: Lazio 25,4% (Policlinico Umberto I, RM 2, Frosinone, Latina), Sicilia 10,1% (ASP Catania, ASP Messina, Azienda Ospedaliera Universitaria P. Giaccone, ASP Caltanissetta), Lombardia 10,1% (ATS della città metropolitana di Milano, ATS della ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Spedali Civili di Brescia, ASST Fatebenefratelli Sacco), Toscana 8,1% (Azienda USL Toscana centro, Azienda USL Toscana nord-ovest, Azienda USL Toscana sud-est). Le regioni e le ASL maggiormente segnalate per le prestazioni non comprese nel PNGLA sono risultate: Toscana 16,1% (Azienda USL Toscana Centro), Lazio 13% (Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Tor Vergata, Frosinone, ASL RM 1), Sardegna 9,7% (Azienda per la tutela della Salute), Abruzzo 9,7% (Lanciano Vasto Chieti, ASL Pescara). I cittadini della regione Lazio, popolazione residente 5,898 milioni di abitanti al 31 dicembre 2017, si sono rivolti maggiormente al numero di pubblica utilità: 24% delle telefonate. Il dato appare ancora più rilevante se confrontato con le telefonate effettuate dai cittadini della regione Lombardia (10 milioni di abitanti nel 2017), che hanno rappresentato il 13% delle chiamate.

L'analisi del contenuto delle conversazioni - sottolinea il ministero - mette in evidenza la necessità di informazione sulle modalità di fruizione dei servizi di specialistica ambulatoriale, sulle modalità di prenotazione, sul ruolo del CUP, sul significato del PNGL, di cui quasi nessuna delle persone che si sono rivolte al 1500 era a conoscenza. Solo una piccola percentuale di cittadini che ha chiamato il 1500 ha riferito di accedere ai siti istituzionali, regionali, aziendali per informarsi ed ha riferito che le informazioni presenti sui siti web delle ASL non risultano complete, chiare ed efficaci. La carenza di informazioni e la mancanza di ascolto e tutoraggio del cittadino paziente ai vari livelli territoriali (MMG, CUP, Sportello ASL, Ospedale) hanno contribuito a creare un'erronea percezione dell'urgenza delle prestazioni con classe di priorità programmata. D'altra parte, risultano eclatanti i casi in cui l'attesa per effettuare indagini con classe di priorità programmata assume tempi "biblici": ecografia addome (controllo) presso ASL RM 1 poliambulatorio via Lampedusa (un anno di attesa); mammografia (controllo) ASL Monza Brianza superiore ad un anno. Il 22,4% delle segnalazioni per l'eccedenza dei tempi di erogazione delle prestazioni di primo accesso proviene dalla regione Lazio, prevalentemente da Roma e riguarda le ASL RM 2, RM 1 e Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini. La ASL RM 2 risulta al primo posto per le segnalazioni (popolazione residente di circa 1,3 milioni di abitanti), pari al 45% della popolazione complessiva del Comune; segue la ASL RM 1 (popolazione residente di circa 1,047 milioni di abitanti), pari al 36,4% della popolazione complessiva residente nel Comune. Segue la Lombardia con l'11,2% delle segnalazioni, che provengono prevalentemente dalla ATS della città metropolitana di Milano. La Campania con il 10% delle segnalazioni si colloca al terzo posto (popolazione residente 5.839.084, di poco inferiore a quella del Lazio). Il 55% delle telefonate ha segnalato le ASL di Napoli (ASL 3 sud, ASL 1 centro, ASL 2 nord). Pochissime le segnalazioni sull'eccedenza dei tempi di erogazione delle prestazioni di primo accesso dalle regioni Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta (0,5%). Infine, da quanto rappresentato dai cittadini, è emerso che le prescrizioni non riportano sempre l'indicazione di primo accesso o controllo e se di primo accesso non viene indicata la classe di priorità che viene, invece, a volte indicata per i controlli.

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Elezione Regionali, Giorgio Di Clemente: Un grazie per la fiducia rinnovata

"All’indomani del risultato elettorale, sono contento di festeggiare il ritorno di un’Amministrazione di centrodestra, nella cui coalizione ho creduto e che ho appoggiato sin da subito con la mia candidatura", lo afferma Giorgio Di Clemente, di Azione Poltica.

"È stata una campagna elettorale molto intensa e combattuta. Rimane, naturalmente, l’amarezza per non essere riuscito a rappresentare San Giovanni Teatino in Consiglio Regionale, che costituiva il mio obiettivo centrale. Sapevo dall’inizio che sarebbe stata un’impresa ardua soprattutto presentandomi con un movimento civico in cui credo fortemente, “Azione Politica”, piuttosto che all’ombra di partiti capaci da soli, in questo momento, di trainare masse di consensi. Ho scelto di preservare la purezza di una coerenza morale e politica quarantennale, dalle incancellabili radici di centrodestra, invece del facile consenso. Ho accettato la sfida e lottato con i denti fino alla fine. E, nonostante l’obiettivo del Consiglio Regionale non sia stato raggiunto, sono orgoglioso del risultato ottenuto, perché con le mie sole forze ho ricevuto 739 preferenze unicamente in San Giovanni Teatino, oltre a tanti altri consenti nell’intero territorio provinciale. Segno, questo, che il lavoro e la coerenza di questi anni continuano ad essere ripagati. Purtroppo non sempre le sfide vengono vinte, ma ogni sfida ci insegna qualcosa: questo risultato mi sprona a continuare ad essere al servizio della cittadinanza a San Giovanni Teatino, come ho fatto finora, con più impegno e grinta di prima. Certo, mi rammarico che la nostra città abbia perso la grande occasione di avere un suo diretto rappresentante in Consiglio Regionale. Vorrà dire che, in questi anni, ci sarà da lavorare ancora più duramente per il bene di San Giovanni Teatino: ma non mi tiro indietro. Ringrazio di cuore tutti i concittadini e corregionali che mi hanno appoggiato e tutti gli amici che sono stati al mio fianco in questi giorni intensi e faticosi. Non smetterò di dare il massimo per ripagarvi della vostra fiducia"

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