Redazione Notizie D'Abruzzo

Chieti, condannato a 12 l’ex allenatore di baseball accusato di abusi sessuali

Il tribunale di Chieti ha condannato a 12 anni di reclusione un ex allenatore di baseball 53enne di una squadra giovanile di Chieti sotto processo con l'accusa di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti di nove bambini tra gli 8 e i 13 anni. Secondo la procura, l'imputato ha approfittato del ruolo ricoperto per abusare dei suoi piccoli allievi all'interno dell'impianto sportivo in cui si svolgevano gli allenamenti, a casa della madre e persino durante una trasferta. Il pm Giuseppe Falasca aveva chiesto una condanna a 10 anni di reclusione. L'avvocato Luigi Antonangeli, difensore dell'uomo, aveva chiesto l'assoluzione per il suo assistito. 

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Cibo donato a poveri da venditori e clienti dei mercati

Raccogliere il cibo donato dai cittadini o dagli ambulanti fra l'invenduto della giornata per darlo ai bisognosi. Arriva in alcuni mercati cittadini di Torino, in cui la giunta ha deliberato questa mattina la concessione del suolo pubblico senza pagamento della Cosap, 'Fa bene', iniziativa solidale e contro lo spreco alimentare ideata dal Comitato S-NODI, in paternariato con Coldiretti e le Case del Quartiere che avranno il compito di segnalare le famiglie e le persone a cui distribuire il cibo. L'iniziativa si è aggiudicata il bando pubblico del Comune, all'interno del piano periferie AxTO, per l'assegnazione di contributi per progetti innovativi in ambito sociale e culturale finalizzati alla rigenerazione urbana di aree periferiche. E' prevista l'attivazione, in alcune aree mercatali, di presidi solidali dove raccogliere prodotti alimentari da donare a chi è in difficoltà e per evitare l'emarginazione verrà chiesta ai beneficiari una sorta di 'restituzione' attraverso un loro impegno attivo in favore della cittadinanza. I mercati in cui sarà avviato il progetto sono Vigliani, Don Grioli, Svizzera, Spezia, Madama Cristina, Foroni, Repubblica Produttori, Chieti.

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Truffa online, in aula a Pescara decine di vittime dei raggiri

Prima udienza al tribunale collegiale di Pescara, del processo sulla truffa compiuta attraverso il sito della Elettronic 2000, con sede a Popoli ai danni di 161 persone. Altri due complici dell'imputato hanno già patteggiato la pena. In aula sono sfilate decine di clienti truffati. Persone che, tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013, sono state attirate con annunci pubblicitari sul sito web della ditta, che proponeva a prezzi particolarmente convenienti elettrodomestici ed altre apparecchiature, che in realtà non erano nella disponibilità della Elettronic 2000. I tre si facevano inviare, tramite bonifico, la somma stabilita come prezzo della merce, che poi non veniva spedita. Immediatamente sono iniziate a fioccare la querele dei truffati, che hanno consentito ai carabinieri di scoprire il conto bancario sul quale venivano fatti confluire gli utili, nel quale furono trovati circa 60 mila euro. Sono state acquisite le querele delle parti offese, che poi sono state liberate. Inoltre è stato ascoltato un testimone, che acquistò un tablet per 220 euro, ma che non ha mai ricevuto il prodotto. L'udienza è stata aggiornata al 16 luglio.

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Crollo hotel Rigopiano, a luglio l’udienza per l’opposizione alle archiviazioni

Si terrà il 10 luglio prossimo, davanti al gip del tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, l'udienza per la discussione delle sei opposizioni presentate dalle parti offese alla richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura di Pescara, nell'ambito dell'inchiesta sul disastro dell'Hotel Rigopiano, in riferimento alle posizioni di 18 indagati. 

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Grippa: assegnati 105 milioni da investire nel potenziamento del trasporto pubblico locale

Alla Regione Abruzzo sono stati assegnati 105 milioni da investire nel potenziamento del trasporto pubblico locale. A darne notizia è la deputata del M5S e componente della Commissione Trasporti della Camera, Carmela Grippa. "Con tale provvedimento - aggiunge - vengono messe a disposizione risorse per sistema del trasporto pubblico locale regionale abruzzese, per garantire ai cittadini spostamenti adeguati, facendo passi in avanti verso l'intermodalità e l'obiettivo di incentivare forme di viaggio a basso impatto ambientale". I fondi derivano dalla ripartizione di 3,8 mld di euro tra le Regioni a statuto ordinario come anticipazione dell'80% del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario con un decreto interministeriale firmato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli

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Sciopero di un’ora dei dipendenti alla Brioni

Sciopero di un'ora questa mattina alla Brioni di Penne con i lavoratori che criticano la politica aziendale per la mancanza di chiarezza sul futuro occupazionale delle maestranze. "E' un segnale forte - ha spiegato Leonardo D'Addazio della Femca CISL - con una adesione intorno al 70% e con questo però allo stesso tempo vogliamo dire all'azienda di essere pronti a riaprire le trattative sia sulla flessibilità che sull'integrativo anche perché l'azienda non può permettersi di toccare gli stipendi dei lavoratori già in difficoltà per la riduzione dell'orario a 32 ore, perché comunque l'integrativo è una grossa fetta economica per i dipendenti perché parliamo di incentivi, premi produzione, buoni e rimborsi per asili nido scuola, e buoni acquisti per 250 euro nel periodo di Natale e quindi una grossa fetta di welfare. Per questo crediamo che l'azienda debba tornare al tavolo delle trattative".

"Abbiamo già chiesto - ha aggiunto - un incontro in tal senso e stiamo aspettando una risposta. Vogliamo riprendere le trattative anche perché bisogna fermare questo gioco al massacro e tornare a lavorare per trovare nuove e corrette relazioni sindacali e per questo investiremo di queste trattative anche il nuovo governo regionale e il presidente Marsilio".

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Scoccia: siamo abituati a fare un gioco di squadra

 "Siamo abituati a fare un gioco di squadra e quindi continueremo per il meglio e quindi sono certa che Marsilio capirà e ci incontreremo a breve. Io sto nella maggioranza, non è che devo andare via, non è che rimango, sto nella maggioranza. Lo ha detto a Pescara Marianna Scoccia, consigliere regionale eletto in quota Udc-Dc-Idea, a margine della conferenza stampa della Dc sui risultati delle elezioni regionali. La candidatura della Scoccia, moglie dell'ex consigliere di Abruzzo Civico e assessore della Giunta di centrosinistra Andrea Gerosolimo, ha creato polemiche e tensioni anche durante la campagna elettorale perché maturata nonostante il veto di Lega e Forza Italia. Lo stesso Marsilio nelle passate settimane aveva affermato che la lista non sarebbe stata in maggioranza.

"Non voglio raccogliere in questi giorni - ha aggiunto la Scoccia - nessun tipo di polemica, ne abbiamo parlato sia con Gianfranco Rotondi, che con Lorenzo Cesa: noi siamo stati eletti in maggioranza. I voti, 17.300 voti che abbiamo portato a livello regionale, di cui 10 mila e 300 solo nella provincia dell'Aquila sono voti di maggioranza. Hanno votato non solo noi candidati, ma anche il presidente Marsilio. Sono convinta che Marsilio ha tutto l'interesse di governare al meglio la Regione Abruzzo su tutti quanti i territori, non solo il territorio della provincia dell'Aquila, ma un territorio regionale".

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Turismo, incontro con Booking ed Expedia

Esponenti di Booking ed Expedia, tra alcune delle più importanti realtà imprenditoriali del turismo online, saranno tra i protagonisti dell'incontro "Destinazione Abruzzo", organizzato dalla Camera di Commercio di Chieti Pescara, in collaborazione con la Dmc Terre del Piacere e con il patrocinio della Regione Abruzzo, in programma mercoledì 20 febbraio nella sede pescarese dell'ente camerale. L'incontro, rivolto agli operatori locali del settore, ha l'obiettivo di contribuire a migliorare l'offerta regionale e di favorire la conoscenza delle best practice delle altre regioni italiane. In mattinata, alle 9.30, dopo la registrazione dei partecipanti e i saluti dei massimi esponenti della Camera di Commercio di Chieti Pescara e della Dmc Terre del Piacere, si entrerà nel vivo dei lavori, affrontando il tema: "L'importanza di una Destinazione turistica: il parere di tour operator e OTA". Alle 14, subito dopo la pausa pranzo, si terrà la sessione pomeridiana. 

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Le elezioni regionali in Abruzzo

Le elezioni regionali in Abruzzo

Quali previsioni sono state rispettate e quali no

La vittoria della Destra in Abruzzo era ampiamente prevista, (la chiamo destra perché di Centro ce ne sta ben poco), non solo nei sondaggi ma anche nella tradizione. Quando le regioni furono istituite e fino al suo scioglimento, l’Abruzzo fu governato ininterrottamente dalla Democrazia Cristiana. Dall’inizio della seconda repubblica la Destra e la Sinistra si sono regolarmente alternate al governo della regione. Nessuno dei due schieramenti è stato confermato per una seconda volta e quindi dopo Del Turco della Sinistra, Chiodi della Destra e D’Alfonso della Sinistra era facile prevedere un ritorno al potere della Destra. Per quale ragione questa alternanza pendolare si verifichi costantemente non è facile da spiegare. Essa è un segno che i cittadini abruzzesi sono sempre stati scontenti di chi li governa. Forse nel sub conscio agisce il ricordo dello sviluppo della regione le cui infrastrutture, imprese industriali e istituzioni culturali sono in massima parte retaggio della prima repubblica. Le previsioni non sono state rispettate per l’attribuzione del secondo posto unanimemente attribuito al Movimento 5 Stelle, con Legnini previsto terzo a grande distanza. La rediviva Democrazia Cristiana era accreditata di percentuali da prefisso telefonico; questa opinione era presente non solo nei sondaggisti, ma era creduta dai membri dei partiti maggiori che componevano l’alleanza, tanto da mettere pesantemente il naso nella composizione della lista dei candidati e di fare qualche riunione senza il simbolo della DC sui manifesti.

La vittoria della Destra e i suoi riflessi a livello nazionale

La vittoria della Destra era stata pronosticata ma si aspettava di vedere quale sarebbe stato il primo partito e quale rapporto si sarebbe istaurato tra la Lega e Forza Italia. Con il 27% dei suffragi la Lega ha conquistato per la prima volta il gradino più alto del podio in una regione del Centro Sud, e si è confermata in crescita, con Forza Italia in ulteriore arretramento al 9%. La strategia di Salvini al governo con i 5 Stelle e nelle amministrazioni locali insieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia paga su tutti i fronti. La Lega guadagna e da quando si è formato il governo giallo-verde, i verdi crescono e i gialli calano. Logicamente Salvini dichiara che il governo resta in piedi, si aspetta infatti che nelle altre regioni chiamate al voto il trend si confermi con l’ulteriore calo di Di Maio e di Berlusconi i cui voti ritiene di poter rastrellare nella quasi totalità. La capacità di Berlusconi di essere una macchina drena consensi si è definitivamente esaurita e la scesa in campo di Tajani non è valsa ad invertire la situazione. La scomparsa di Forza Italia è solo una questione di tempo e non c’è da aspettare molto.

In futuro una convergenza anche nazionale con la Meloni potrebbe invece essere utile alla strategia leghista.

L’inaspettato exploit di Legnini

Con un PD malandato in Italia e molto malandato in Abruzzo il tentativo di Legnini appariva disperato. La grande trovata è stata quella di minimizzare la visibilità del Partito Democratico e di creare con ben otto liste un ampio schieramento che metteva insieme la sinistra con parte del Centro. Questa operazione sostenuta dal prestigio personale di Legnini ha consentito di raggiungere il 31% dei voti, un risultato importante ed insperato. Quello che ci si domanda è se questo progetto sia esportabile a livello nazionale. Zingaretti e Calenda ritengono di sì, il renziano Giachetti ritiene che sarebbe una riedizione dell’Ulivo, strategia valida per vincere le elezioni ma non per governare e quindi si è dichiarato contrario. La grande esperienza e capacità di Legnini avrebbe giovato alla qualità dell’amministrazione dell’Abruzzo, ma in qualche modo avrebbe incapsulato Legnini per cinque anni in una piccola regione; egli è invece una grande risorsa che troverà a livello nazionale la sua migliore collocazione e valorizzazione.

Il dilemma del Movimento 5 stelle.

La sconfitta patita in Abruzzo non è cosa di poco conto. E’ necessario per una crescita di potere, governare un certo numero di regioni dopo aver conquistato città importantissime come Roma e Torino. Questo obiettivo sembra allontanarsi piuttosto che avvicinarsi. È pur vero che le elezioni regionali sono diverse dalle elezioni politiche e che una sola lista ti pone in svantaggio contro chi ne schiera un certo numero. Ma questa scelta è determinata dalla filosofia del Movimento che tiene strettamente sotto controllo i suoi eletti, cosa che non potrebbe fare con elementi eletti con liste alleate ma autonome. Se però si guarda al 2014 in Abruzzo il Movimento prese il 21%alle regionali e il 25% alle europee con uno scarto in meno del 4%;oggi lo scarto con le politiche del 4 marzo è invece del 20%. E’ evidente che l’alleanza di governo giova alla Lega e danneggia i 5 stelle. Quid agendum? Bisogna accelerare la realizzazione del proprio programma e cercare di bloccare in tutti i modi gli obiettivi della lega. Una ulteriore opzione potrebbe essere quella di mandare sotto processo Salvini per cercare di farlo eliminare per via giudiziaria; programma rischioso e di incerto successo. Bisogna però, se già non lo ha fatto, che il movimento si doti di un piano B che non può essere altro che un governo con il PD. Questa è una soluzione che dipende molto dal pensiero di Zingaretti, cui attualmente il Movimento fa la

guerra per sostituirlo in regione Lazio con un commissario di nomina ministeriale, e dalla ampiezza della maggioranza che lo porterà a diventare segretario del PD.

La Marcozzi perde per la seconda volta la partita ed anche la testa.

La Marcozzi dopo essere stata sconfitta cinque anni fa dalla Sinistra ha perso ancora ed in maniera più pesante contro la Destra. La sua delusione si può comprendere, anche se la sconfitta era prevedibile e non avrebbe dovuto sorprenderla più di tanto. Quello che colpisce è il risultato ottenuto dopo un impegno forte sul territorio di Di Maio, Di Battista e di numerosi ministri. Forse lei stessa si rende conto che come leader dei 5 stelle in Abruzzo il suo percorso potrebbe giunto al capolinea. Questo non giustifica però le sue esternazioni; intervistata nel suo comitato elettorale ,invece di prendere coscienza della sua sconfitta parlava degli insuccessi del PD e di Forza Italia concludendo il suo discorso con l’incomprensibile dichiarazione che questo risultato metteva in pericolo la democrazia e come se non bastasse il giorno dopo offendeva con un tweet gli elettori abruzzesi che avevano avuto l’ardire di non votarla. E’ pur vero, come diceva mia nonna, che il quarto d’ora del fregnone può capitare a tutti ed è capitato anche a me, ma sono cose che non dovrebbero capitare a chi fa politica da tempo e dovrebbe essere diventata esperta.

Il risultato della Democrazia Cristiana.

Aver ottenuto il 2,89%, superando la percentuale ottenuta dal LEU conquistando un seggio è un discreto risultato. Si tratta di una lista unitaria comprendente il raggruppamento di Quagliariello e l’UDC che da sola, in altri tempi, prendeva il 4,5%. Si tratta di un inizio. Ci vorrà molto tempo; le sigle e siglette centriste dovranno diventare una cosa sola. L’azione di politici esperti come Rotondi, Cesa e Quagliariello sarà utile in una prima fase a cui dovrà seguirne una seconda con dirigenti giovani e dotati di carisma per arrivare ad una guida unitaria. Intanto in Abruzzo, che è stata la prima regione ad aver avuto una Presidentessa, è nata una giovane leader Angelica Bianco, piena di determinazione e di entusiasmo. Per ora siamo prudenti nel giudizio, e dal momento che ci stiamo avvicinando alla primavera possiamo dire: se son rose fioriranno.

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Maxi furto di selvaggina nella Marsica

Maxi furto di selvaggina nella Marsica: rubati fagiani, oche e polli nell'allevamento la Coturnice di Scurcola Marsicana, in provincia dell'Aquila. E' stato lo stesso titolare, a denunciare il furto ai carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo  qualche giorno fa dopo che aveva scoperto che mancavano nell'allevamento tutti gli animali. Secondo una prima ricognizione dovrebbero essere circa 500 le bestie sottratte e dal racconto del titolare i ladri le avrebbero caricate su un grosso furgone durante la notte, quando l'allevamento rimane incustodito, senza lasciare nessuna traccia. I militari stanno svolgendo indagini e hanno acquisito anche le immagini dalla video sorveglianza, che si trova nelle vicinanze, e lungo le strade di accesso alla struttura.

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