Redazione Notizie D'Abruzzo

Prende a morsi una guardia giurata all’ospedale, denunciata a Pescara

Avrebbe invitato una donna che sta facendo accattonaggio nei corridoi dell'ospedale ad allontanarsi e, per tutta risposta, viene morso ad una mano. Protagonista della vicenda, avvenuta a Pescara, è un uomo in servizio come guardia giurata nella struttura sanitaria. La donna, 43 anni, è stata denunciata. L'operatore, medicato in pronto soccorso, è stato giudicato guaribile in sette giorni; per lui è stata inoltre avviata la profilassi sanitaria in quanto la donna è tossicodipendente attiva.

I fatti sono avvenuti attorno alle 10. La donna si trovava in un corridoio nei pressi del bar quando la guardia giurata l'ha invitata ad allontanarsi. Lei, invece, è rimasta in ospedale ed è salita in ascensore. Dopo un breve diverbio la 43enne ha rovesciato una bottiglietta d'acqua addosso al vigilante, che a quel punto ha provato a bloccarla. La donna, braccata, lo ha morso alla mano. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Posto fisso di Polizia dell'ospedale, che hanno proceduto alla denuncia. 

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Confcommercio Pescara contraria al mercatino etnico

La Confcommercio di Pescara, nell'imminenza dell'avvio dei lavori, riafferma per l'ennesima volta la propria contrarietà all'istituzione di un mercato "etnico" nei locali della Stazione di Pescara. "Si tratta di una scelta sbagliata, contraria al buon senso e alla legge regionale - si legge in una nota - e che, come se non bastasse, prevede un utilizzo scellerato di risorse pubbliche per la sistemazione dei locali; l'istituzione di un tale luogo, una sorta di ghetto, sarebbe altresì pericolosa per ciò che potrebbe innescare alla luce dell'ubicazione dei locali al di sotto del tracciato ferroviario. La FIVA/Confcommercio, la nostra associazione dei venditori ambulanti, si è costantemente battuta contro ogni forma di discriminazione affinché tutti possano operare nel pieno rispetto delle regole, con eguali diritti e doveri per tutti. Al riguardo ricordiamo che nella sola città di Pescara si tengono ben otto mercati settimanali in cui possono essere integrati gli operatori senegalesi; gli ambulanti locali offrono la più totale disponibilità per la piena integrazione all'interno delle aree mercatali istituite dal Comune di Pescara ma anche negli altri Comuni limitrofi. Non si capisce pertanto la necessità di istituire un nuovo mercato destinato a chi fino a ieri ha occupato abusivamente un'area e per di più a spese del Comune: è come se un negoziante che per anni ha operato abusivamente senza pagare l'affitto e le imposte venisse premiato allestendogli con risorse pubbliche un nuovo negozio". "Ricordiamo anche - si prosegue nella nota - che l'art. 28 della legge regionale che regolamenta la materia (L.R. 30 del 14.09.2016) cita testualmente al comma 1 che "I Comuni non possono procedere all'istituzione di nuovi mercati e fiere se non previo riordino, riqualificazione, potenziamento o ammodernamento di quelli già esistenti, compreso il loro potenziamento dimensionale, in presenza di idonee aree". Inoltre la medesima legge prevede all'art. 11 comma 8 che "sono illegittime discriminazioni o priorità manifestate nei confronti degli operatori in base alla loro nazionalità o residenza, nonché la creazione di zone di tutela e di rispetto per l'attività degli operatori commerciali a posto fisso". 

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Its, Sclocco presenta nuovi corsi di specializzazione

Sette nuovi corsi, per il potenziamento dei percorsi formativi per di inserimento nel mondo del lavoro, sono stati presentati questa mattina dall'assessore all'istruzione della Regione Abruzzi Marinella Sclocco. I nuovi corsi (diplomati) sono biennali e gratuiti: Modellista 4.0 (Its Moda di Pescara), scadenza il 28 settembre; Tecnico superiore per la gestione e la verifica di impianti energetici (Its Efficienza Energetica dell'Aquila), scadenza il 21 ottobre; Tecnico superiore 4.0 per il risparmio energetico nella smart building (Its Efficienza energetica dell'Aquila), scadenza 21 ottobre; Tecnico superiore per l'automazione e i sistemi meccatronici (Its Sistema meccanica di Lanciano), scadenza 22 settembre 2018; Tecnico esperto nella gestione dei trasporti, delle merci e delle persone (Its Mo.st mobilità sostenibile nel trasporto merci e persone di Ortona), scadenza 21 settembre; Tecnico superiore per l'internazionalizzazione e il marketing agroalimentare e enogastronomico (Its Sistema Agroalimentare di Teramo), scadenza 5 ottobre 2018; Tecnico superiore per l'impresa agroalimentare 4.0 (Its Sistema agroalimentare di Teramo), scadenza 5 ottobre 2018. "I corsi sono rivolti ai neo diplomati, i quali, dopo due anni di formazione gratuita, potranno acquisire competenze specifiche per accedere nel mondo del lavoro - ha detto l'assessore all'istruzione Marinella Sclocco -. In Abruzzo abbiamo attivi cinque Its che spaziano dal settore moda all'agroalimentare e dai trasporti alla meccatronica; insieme garantiscono il 90% di successo professionale ai ragazzi che intendono accedere nelle aziende. Si tratta di una iniziativa importante che mira a diminuire le distanze tra formazione scolastica e aziende". Nel triennio 2015-2018 la Regione Abruzzo ha investito oltre 2,5 milioni di euro per la specializzazione tecnica di qualità, finanziando i Poli tecnico professionali (6) e gli Its (5). 

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Incidente mortale in autostrada, tra i caselli di Vasto sud e Termoli

Due persone sono morte a causa di un incidente che coinvolto due auto sull'autostrada A14 Bologna-Taranto all'altezza del chilometro 466 in direzione sud, poco prima delle 14.Lo fa sapere Autostrade per l'Italia. Sul luogo dell'incidente, nel tratto compreso tra Vasto Sud e Termoli in direzione di Taranto, sono intervenuti la polizia stradale, i vigili del fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici e personale di Autostrade per l'Italia. Il tratto tra Vasto Sud e Termoli, in direzione di Taranto, è stato chiuso al traffico. 

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Mazzocca: adottato il piano delle attività estrattive

E' stato adottato il piano regionale delle attività estrattive in Abruzzo. Il sottosegretario alla Presidenza della Regione, Mario Mazzocca rende noto che con delibera numero 683 del 6 settembre 2018 è stato adottato il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE) contenente il Rapporto Ambientale e la Valutazione di Incidenza Ambientale. "L'adozione del Piano" ha spiegato, "rappresenta un nuovo importante tassello del mosaico che l'esecutivo regionale ha disegnato nella prospettiva dell'economia circolare, ispirandosi ai principi della sostenibilità economica, sociale e ambientale". "La sua coerenza con la Carta di Pescara e il Piano di Gestione Integrata dei Rifiuti, che hanno al centro il principio della sostenibilità, del riuso e del risparmio del suolo, rappresenta una chiara indicazione sulla strada che l'economia abruzzese deve perseguire negli anni a venire". Secondo il sottosegretario, si tratta del decimo strumento di pianificazione territoriale prodotto dall'attuale governo regionale, tra i quali sottolinea l'importanza del Piano Rifiuti, che ha consentito all'Abruzzo di uscire dalla settima procedura d'infrazione europea. Mazzocca ha poi comunicato che è in via di adozione il Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici che "completa un'opera di programmazione e pianificazione con pochi precedenti nella storia della nostra Regione". Con la pubblicazione sul sito della Regione Abruzzo di tutta la documentazione per eventuali osservazioni si avvia alla conclusione la procedura per la piena operatività del Piano a 34 anni dall'approvazione della L.R. n.54 del 1983 che disciplinava le attività estrattive nella nostra regione. li delle attività estrattive". 

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Cade da un’impalcatura, ricoverato a Pescara

Un uomo di 52 anni residente nel bresciano è stato trasferito da Chieti all'ospedale 'Santo Spirito' di Pescara in codice rosso in seguito a una caduta da circa quattro metri, da una impalcatura dove, come riferito dallo stesso operaio ai soccorritori, stava effettuando dei lavori nella frazione di Brecciarola. Sull'accaduto indagano i carabini

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Export, in Abruzzo aumenta il contributo dei mezzi di trasporto del Pescarese

Le grandi aziende dell'automotive del Chietino non sono più sole. A supportare le buone performance delle esportazioni abruzzesi arriva adesso il contributo importante del territorio pescarese. A rilevarlo è lo studio realizzato per la Cna Abruzzo da Aldo Ronci, che ha preso in esame l'andamento delle esportazioni nel secondo trimestre del 2018. La ricerca è stata presentata a Pescara nel corso di una conferenza stampa tenuta dal presidente e dal direttore regionale della Cna Abruzzo, Savino Saraceni e Graziano Di Costanzo. Tra aprile e giugno di quest'anno i mezzi di trasporto hanno ottenuto un incremento di 115 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno passato, mentre l'insieme degli altri prodotti destinati oltre confine è decresciuto di 44 milioni. In valore percentuale, rivela l'indagine, l'export dei mezzi di trasporto cresce dell'11%, superiore al 6,8% nazionale; mentre il resto del paniere dei prodotti destinati alle esportazioni subisce il processo contrario, ovvero un decremento del 3,8%. Dato, questo, in netta controtendenza con quello nazionale, che parla al contrario di un aumento del 3,7%. Stavolta però, confermando quanto già accaduto nel primo trimestre dell'anno, non è solo la provincia leader della produzione di mezzi di trasporto e delle attività ad essi collegate, Chieti, a gonfiare le cifre del made in Abruzzo, ma anche la provincia pescarese: perché, dati alla mano, nel comparto legato in vario modo a due e quattro ruote, il Pescarese fa registrare un aumento di ben 86 milioni di euro su un totale di 115 (con addirittura il 720% di aumento, e destinazioni che riguardano soprattutto i mercati sudamericani). Mentre nel Chietino, che da sempre in materia gioca la parte del leone, grazie alla presenza sul suo territorio di grandi aziende, l'incremento si ferma molto più giù, ovvero a quota 32 milioni (+3,2%). Le variazioni dell'export nelle province abruzzesi sono state del tutto disomogenee: a Pescara, grazie ai mezzi di trasporto, nel secondo trimestre del 2018, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, cresce di ben 80 milioni, all'Aquila di 13, a Teramo rimane stazionario, mentre a Chieti addirittura decresce di 17. Per quanto riguarda l'export negli altri settori, le cifre, emerge dallo studio, suggeriscono una certa dose di ottimismo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: se l'insieme dell'export regionale nel primo trimestre dell'anno precedente aveva fatto segnare 2.196 milioni di euro di fatturato, dodici mesi dopo la quota sale a 2.267, con un incremento di 71 milioni di euro. E con un aumento, quanto alle destinazioni, sia in direzione dei Paesi aderenti all'Unione europea sia ai Paesi extra Ue. 

Se dati positivi si registrano nel settore dei mezzi di trasporto, a preoccupare è tutto il resto del mondo produttivo abruzzese, fatta eccezione per abbigliamento e pellami (+ 16 milioni; 17,5% in più), gomma e plastica (+1;3; +7,8%) prodotti elettrici (+7; +11,8%). Per tutti gli altri andamento negativo, come dimostrano i numeri degli apparecchi elettronici (-5; -8%), dei prodotti alimentari (-7; -5%), dei farmaceutici (-7; -8,4%), dei prodotti in metallo (-8; -6,5%), dei macchinari e apparecchiature (-64; -25,8%). "I dati suonano a conferma soprattutto delle difficoltà che incontra il mondo della micro impresa e dell'artigianato, cioè quello meno attrezzato ad affrontare le sfide poste dai mercati esteri e dalla globalizzazione - commenta il presidente della Cna Abruzzo, Saraceni - E che proprio per questo è più bisognoso di sostegno pubblico e di politiche in grado di consentire loro di attrezzarsi con più efficacia a queste sfide". Da parte sua, Di Costanzo pone l'accento "sui limiti e i problemi che più in generale la nostra regione manifesta: perché a fare il paio con i limiti che segnalano le nostre esportazioni, ci sono anche i dati relativi alla scarsa capacità di spesa dei fondi comunitari da parte dell'Abruzzo"

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Ripulita l’area privata tra via Martiri d’Ungheria, via Roma e via San Pietro

Un’operazione di pulizia e di bonifica è stata avviata questa mattina nell’area privata posta tra via Martiri d’Ungheria, via Roma e via San Pietro.

«Sono diversi anni  -  afferma l’assessore al verde pubblico Ernesto De Vincentiis -  che quest’area si trova in completo stato di abbandono. Nonostante le continue sollecitazioni e ordinanze, a carico dei tre proprietari affinché bonificassero la zona però nulla è stato fatto. Con l’intervento di oggi, finalmente restituiamo il giusto decoro a tutta l’area, e soprattutto ripristiniamo le condizioni igienico sanitarie e di sicurezza». Già a partire dal 2010 su proposta della Asl circa la necessità di procedere alla pulizia dell’area privata dalla fitta vegetazione presente, nonché alla bonifica dell’eternit posto sulla copertura del capannone, sono state emesse una serie di ordinanze della polizia locale, nei confronti dei proprietari, tutte rimaste inottemperate. Nel maggio 2018, con atto sindacale è stato ordinato ai proprietari dell’immobile di provvedere con urgenza ad eseguire gli interventi necessari a garantire la salvaguardia della salute pubblica. «Di fronte all’ennesima inottemperanza -  spiega ancora De Vincentiis – abbiamo proseguito nel nostro percorso decisi a risolvere definitivamente questa problematica per il bene della collettività e dell’immagine di tutta la zona. Abbiamo quindi ottenuto dal giudice l’autorizzazione necessaria all’intervento nell’area privata. Abbiamo cominciato dalla pulizia della vegetazione nell’area esterna. Una volta completata questa fase, che verrà conclusa entro 2 o 3 giorni, provvederemo all’analisi dello stato dell’amianto presente sulla copertura così da valutare la sua rimozione o il suo incapsulamento. Tutte le spese, ovviamente verranno addebitate ai proprietari. La cura della nostra città  -  conclude De Vincentiis - è una responsabilità anche dei privati cittadini che attraverso una manutenzione adeguata delle aree di loro competenza possono contribuire in maniera concreta al miglioramento dell’immagine stessa».

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Superticket, Di Sabatino: bipolarismo del nuovo governo o presa per i fondelli per i cittadini?

“Solo due settimane fa il governo giallo-verde ha respinto la proposta della Regione Abruzzo sulla riduzione dei superticket e oggi veniamo a scoprire che il Ministro Grillo intende abolirli. Si tratta del solito bipolarismo che in questi mesi ha caratterizzato il nuovo governo o di una presa per i fondelli per i cittadini?”.

Con queste parole il Segretario reggente del Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino interviene a seguito dell’annuncio del Ministro della salute Giulia Grillo, che ha dichiarato alla stampa “lavoriamo all'abolizione del superticket”.

“L’abolizione del superticket – continua Di Sabatino -, ovvero quei 10 euro che ognuno di noi paga per ciascuna prestazione diagnostica o specialistica, era stata oggetto di una proposta presentata proprio dalla giunta regionale abruzzese, e prevedeva  l’abrogazione del ticket sulle ricette per i redditi familiari fino a 8.263 euro e la riduzione per i redditi fino a 30 mila, toccando con la riduzione o l’azzeramento circa il 60% delle ricette. Un provvedimento importantissimo, che avrebbe garantito davvero il diritto alla salute sancito dalla Costituzione, e per il quale erano già stati individuati e reperiti i fondi necessari. Dopo che il governo a guida Lega-Cinque Stelle ha bocciato la proposta dell’Abruzzo, oggi scopriamo che il Ministro Grillo, invece, vuole abolire il superticket. A leggere bene le sue dichiarazioni, però, si tratta di nient’altro che propaganda, fatta sulle spalle degli abruzzesi, dato che non un solo riferimento fa alla cifra necessaria per attuare questa manovra (nella sua intervista c’è solo un accenno generico alla spesa per i farmaci, che dichiara essere lievitata, fino a sfiorare i 30 miliardi nel 2017, perché non è stata governata), né dove, eventualmente, reperirebbe la cifra necessaria a coprire i costi dell’abolizione del superticket. Imiterà il suo collega Di Maio, che pretende che il Ministro Tria trovi in ogni modo le risorse per il reddito di cittadinanza? Il Ministro Grillo farebbe bene a ricordare che la campagna elettorale è finita da un pezzo: se vuole davvero fare qualcosa di positivo per l’Abruzzo intanto ci approvi la riduzione già prevista e deliberata dalla Regione e faccia in modo che diventi operativa quanto prima”.

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Spiaggia accessibile e di qualità. Lo stabilimento balneare Lido Trieste di Pescara primo in Abruzzo ottenere certificazione internazionale Iso 13009.

Lo stabilimento balneare di Pescara Lido Trieste ha ottenuto, nei giorni scorsi, l’ambita certificazione di qualità internazionale ISO 13009. Lo standard internazionale ISO 13009 rappresenta, a livello mondiale, il bollino di qualità ed ecosostenibilità specificatamente per gli stabilimenti balneari. Supportato dalla società di consulenza Cda srl di Chieti, lo stabilimento balneare Trieste ha sostenuto l’esame da parte del famoso organismo di certificazione Certiquality srl di Milano.

“E’ una certificazione che si va ad aggiungere ad altre che abbiamo ed è importante per dare un servizio migliore al cliente, creare valore all’azienda, ma ,fondamentalmente, per innovare un’attività che viene vista come qualcosa di statico. il nostro e un lavoro dinamico anche per le nuove sfide che ci aspettano come la direttiva Bolkestein “ dichiara il titolare Riccardo Ciferni. “L’imprenditore balneare deve creare valore, creare servizi. Noi certifichiamo quello che facciamo da tempo. In un mondo molto competitivo dobbiamo tutelare il nostro valore aziendale e la certificazione rientra in questo percorso.”

Gli operatori balneari, scegliendo di certificare la gestione delle spiagge secondo lo standard internazionale ISO 13009 garantiscono agli ospiti ed ai clienti un servizio di qualità, sostenibilità ed accessibilità.

Lo stabilimento pescarese ha dovuto dimostrare il basso impatto ambientale delle proprie strutture, elevati standard di sicurezza, accessibilità , pulizia dell’arenile , informazione e comunicazione all’utenza, attività di intrattenimento socialmente utili.

Utile, si ritiene possa essere in futuro questa specifica certificazione di qualità, nel caso in cui, a seguito della ormai famosa direttiva Bolkstein, il governo dovesse procedere alla messa a gara delle concessioni balneari. La garanzia di qualità , di sostenibilità e di accessibilità non potrà che essere un requisito fondamentale da tenere in considerazione per l’affidamento delle concessioni.

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