Padre e figlio sono stati arrestati dalla Polizia grazie a 'Youpol', l' applicazione introdotta dal ministero degli Interni, per i dispositivi smartphone e Android, che permette di segnalare, anche in forma anonima, notizie inerenti spaccio di droga, bullismo e altri reati, a risultare decisiva. Gli agenti della Sezione Antidroga della Questura di Pescara sono così riusciti a risalire, e ad arrestate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, due cittadini di nazionalità albanese di 54 e 25 anni, domiciliati a Montesilvano. L'operazione è partita dal fermo di un 22enne pescarese, trovato in possesso di tre grammi di cocaina, suddivisa in otto ovuli e 250 euro in contanti. Subito dopo è stato effettuato il blitz nell'appartamento di padre e figlio, dove i poliziotti hanno rinvenuto 35 gr di cocaina, un bilancino di precisione e contanti. Su disposizione del Pm Luca Sciarretta, i due sono stati trasferiti nella casa circondariale San Donato
Leggi Tutto »Pescara, ladro incastrato dalle impronte digitali
Incastrato dalle impronte digitali, un 22enne di nazionalità romena è stato individuato come il responsabile di alcuni furti su autovettura avvenuti a Pescara, e arrestato dagli agenti della Squadra Volante della Questura di Pescara. I fatti risalgono al mese di giugno quando fu segnalata alla Polizia una serie di danneggiamenti ad auto parcheggiate in via Dante Alighieri, dove su una Smart erano stati rubati oggetti e contanti. Grazie ai rilievi da parte degli agenti sono state individuate tracce ematiche e un'impronta digitale, con le quali si é giunti all'identificazione del giovane che nella giornata di ieri è stato arrestato.
Leggi Tutto »Viabilità, Grassi: cittadini alto Sangro e valle del Giovenco esigono risposte
"Siamo ai primi di settembre, non in una landa isolata, ma a due ore da Roma, da Napoli, da Pescara, nel cuore della regione verde d’Italia, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in luoghi di grande valore naturalistico e culturale che possono rappresentare una risorsa straordinaria per il turismo e per l’economia regionale. Bene, a tre mesi dall’ interruzione della viabilità sul ponte del Giovenco che isola completamente la valle del Giovenco dall’Alta Valle del Sangro, creando danni e disagi inestimabili ai lavoratori pendolari, agli studenti e a tutto il sistema economico, turistico, sociale e culturale dell’area Parco, nulla è cambiato!", lo afferma Paola Grassi, Consigliera Comunale di Pescasseroli.
"Chiedo in qualità di consigliere comunale di Pescasseroli :
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ALLA PROVINCIA DELL’AQUILA di fare presto! APRIRE LE PROCEDURE AMMINISTRATIVE PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL PONTE E FAVORIRE PRIMA DELL’INVERNO , LA RIAPERTURA ALMENO AI MEZZI FINO A 35 QL.
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ALLA T.U.A. s.p.a. Trasporto Unico Integrato di ripristinare tutte le corse degli pullmmans, come erano prima della chiusura del ponte e collegare la Valle de Giovenco con servizi navetta in coincidenza con i pullmans da Avezzano a Pescasseroli e viceversa .
"Inoltre vorrei segnalare che la corsa delle 19.15 da Avezzano a Pescasseroli è rimasta tale nel senso che i viaggiatori, pendolari, studenti e turisti ancora oggi, dopo tre mesi, sono costretti a subire un disagio dovuto alla mancanza di organizzazione da parte di T.U.A. Attualmente il pullman parte alle 19.15 ed arriva a Pescasseroli alle 21.45, perché da Avezzano sale a Bisegna, riscende a Pescina e poi risale a Pescasseroli attraverso la S.S 83 Marsicana, con un’ora e un quarto in più di viaggio. Chiedo pertanto, un’organizzazione migliore collegando, anche per questa corsa la valle del Giovenco con un servizio navetta. Vivere nelle nostre montagne diventa sempre piu’ drammatico - conclude Paola Grassi, Consigliera Comunale di Pescasseroli - i cittadini dell’alto sangro e della valle del giovenco esigono dalle istituzioni risposte efficaci e tempestive ai loro problemi!"
Il Csm, Salvini e il rischio eversione
Il Csm, Salvini e il rischio eversione
L’Associazione Nazionale Magistrati, il segretario del PD, perfino gli alleati grillini hanno rimproverato Salvini per le sue parole e i suoi atteggiamenti che sarebbero un attacco alla indipendenza della Magistratura.
Vediamoli allora questi atteggiamenti e controlliamo queste parole eversive.
L’antefatto
Salvini ricevuta la busta contenente l’avviso di garanzia speditagli dal Procuratore di Palermo la ha aperta in diretta FB .Dove sta il gesto irriverente? Anzi si può dire che sia stato un complimento alla correttezza della Procura. Non raramente, e addirittura frequentemente quando si tratta di politici, siano pure capi di Governo , l’avviso di garanzia viene comunicato alle redazioni dei giornali prima di essere ricevuto dall’interessato che ne apprende l’esistenza a mezzo stampa. Salvini ha mostrato che nel suo caso si era tenuta una procedura corretta. Prima di aprire la busta ha specificato che ha grande rispetto per la Magistratura e per il lavoro che svolge, e che eventuali critiche sono rivolte alla singola persona e non all’intera organizzazione. Ha poi detto che ritiene di aver agito nell’interesse dei cittadini alla sola finalità di difendere gli italiani che rappresenta come Ministro dell’Interno.
Cosa avrebbe dovuto fare?
Dichiararsi colpevole e pentito come facevano gli arrestati rinchiusi nel carcere della Lubianka quando venivano interrogati da Beria durante l’era di Stalin? Quelli lo facevano perché sapevano che dichiararsi innocenti, come in effetti erano, significava condannare alla morte anche le loro famiglie. Non siamo a questo punto in Italia e la libertà di parola e di giudizio dovrebbe essere garantita. Ma così si attenta alla indipendenza della Magistratura dicono i magistrati con le loro organizzazioni e anche quei partiti che sono più vicini ad alcune correnti della magistratura, vicinanza ideologica spesso comprovata da opportune candidature nelle elezioni amministrative e politiche.
Magistrati e potere esecutivo
Quando invece si attenta alla libertà del potere esecutivo da parte di alcuni magistrati? Ma non è mai successo viene detto dai difensori d’ufficio delle procure. Lascio stare il discusso periodo di Mani Pulite e anche la persecuzione giudiziaria di Berlusconi ,che pure ci ha messo del suo per farsi perseguire, e cito soltanto due esempi.
Storia passata ed esemplare
Molti anni fa un Ministro della Sanità emise un decreto, su suggerimento dei tecnici del Ministero che facevano riferimento ad una recente pubblicazione scientifica, per abbassare le concentrazioni di acido erucico allora consentite nell’olio di colza in quanto sostanza tossica. La Comunità Europea intervenne per far ripristinare il livello precedente di concentrazione della sostanza perché trattavasi di materia comunitaria e non era consentita una legislazione nazionale autonoma. Alla revoca del decreto intervenne il pretore di Trento che incriminò il Ministro per abuso d’ufficio e si stava preparando a processarlo nonostante che: il decreto era stato emanato a Roma e Trento non aveva la competenza territoriale, essendo in ipotesi un reato ministeriale la competenza era del Tibunale dei Ministri di Roma, essendo il ministro un parlamentare coperto da immunità, non poteva essere processato ma si doveva chiedere l’autorizzazione alla Camera dei Deputati. Come vogliamo chiamare questa iniziativa giudiziaria? Sembra un tentativo ,per quanto goffo, di ledere l’indipendenza del Potere Esecutivo. Assolutamente no ,dissero coloro che danno sempre ragione alla magistratura, si è trattato di un semplice errore.
Magistrati e azioni disciplinari
Bene se furono errori sono della stessa dimensione di un medico che pensa che gli uomini abbiano due cuori e un solo rene. Non gli fu comminato neanche un richiamo disciplinare. Più recentemente alla Università Luiss di Roma un magistrato che aveva fatto parte del CSM presentò un libro in cui parlava della attività che questo organismo svolge per le mancanze disciplinari dei magistrati. La frase più asettica pronunciata fu che nel palazzo del CSM la cosa più vera sono i fiori falsi di plastica. Salvini si è anche permesso di dire che i magistrati non sono scelti dal popolo, lui come gli altri parlamentari invece lo sono. Non è forse vero? Probabilmente intendeva anche un’altra cosa e ciò è che in Italia i magistrati fanno tutti parte dello stesso Ordine e oggi lavorano per la procura, domani fanno parte del collegio giudicante.
L’esempio Americano
Negli Usa ,che sono la più antica democrazia repubblicana, il Procuratore Distrettuale che rappresenta l’accusa non fa lo stesso mestiere del giudice, è invece un avvocato e viene eletto dal popolo proprio come i deputati e i senatori. Un principio affermato con forza dalla Rivoluzione Francese è la anti democraticità dei tribunali speciali, quelli per intenderci che erano composti da religiosi e giudicavano i preti e quelli composti dai nobili che giudicavano i signori per quei reati che invece erano competenza dei normali tribunali se gli imputati erano dei semplici cittadini. Nel nostro ordinamento questi tribunali speciali non esistono ,ma se un magistrato è accusato da un pubblico ministero e che è un collega ,e giudicato da altri colleghi ,questo non dà l’impressione di essere un tribunale speciale?
Poteri e cittadini
Per carità, nessuno vuole dire che esistono parzialità o favoritismi, ma la moglie di Cesare dovrebbe essere al di sopra di ogni sospetto, anche il più malevolo e ingiustificato. Negli Stati Uniti il Procuratore Distrettuale non è un giudice , ma un avvocato eletto dai cittadini, e nel processo penale il Giudice governa il dibattito ma non giudica; si limita a chiedere ad una giuria di cittadine :colpevole o innocente? In questo modo ogni cittadino ,a prescindere dal lavoro che svolge,è giudicato da altri cittadini che sono suoi pari.
Quando Salvini pensa a una riforma di tutta la giustizia ,quindi anche di quella civile con le sue incredibili lungaggini, pensa forse anche ai conflitti che dal 1993 in modo ricorrente contrappongono politica e giustizia e al modo di risolvere questo clima con una tutela reale dell’indipendenza dei tre poteri dello stato.
di Achille Lucio Gaspari
Leggi Tutto »Lite fra due trans a Montesilvano finisce con aggressione ai carabinieri
Almeno due carabinieri sono rimasti leggermente intossicati in uno stabile di via Torrente Piomba a Montesilvano dove c'è stata una lite fra due trans sudamericani che ha poi coinvolto altre persone. Una volta arrivata la chiamata al 112, sul posto sono arrivati i carabinieri della Locale Compagnia e anche gli agenti della Polizia Municipale, oltre ai sanitari del 118 con due ambulanze. Una volta sul posto i militari sono stati aggrediti, con uno dei due trans che ha spruzzato sui militari dello spray urticante al peperoncino, oltre a lanciare oggetti contro gli uomini delle forze dell'ordine. Al termine della rissa i due trans sono stati bloccati e portati in caserma
Leggi Tutto »L’Udc pronto a dare nel centrodestra una svolta politica all’Abruzzo
L’UDC si prepara alle prossime scadenze elettorali, a cominciare dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale, e ieri, all’Hotel Iacone, di Chieti Scalo, ha riunito il Comitato Regionale, convocato e presieduto dal segretario regionale, Enrico Di Giuseppantonio. Un incontro affollato e partecipato, nel corso del quale sono stati trattati vari punti, soprattutto è stata fatta una approfondita analisi della situazione politico-economico-sociale abruzzese: dalla sanità al sociale, dai trasporti all’ industria ,dal disagio giovanile alla disoccupazione, dalla viabilità alle proposte per il rilancio dell’agricoltura e per un turismo che diventi la nuova importante industria d’Abruzzo, senza tralasciare la delicata questione della sicurezza. Un esame a tutto campo, scaturito dagli interventi dello stesso Di Giuseppantonio e dei coordinatori provinciali di Chieti, Andrea Buracchio, di Pescara, Valter Cozzi, di L’Aquila, Lino Cipolloni (assente per impegni il coordinatore di Teramo, Berardo De Simplicio) ma anche dal contributo venuto dagli amministratori comunali e molti dirigenti locali . La volontà espressa è quella di riorganizzarsi e ammodernarsi per essere più presente su tutto il territorio abruzzese in vista delle prossime e importanti competizioni elettorali come appunto le regionali, le europee e le comunali.
Si è discusso ovviamente anche delle alleanze e la collocazione scelta è stata approvata e valutata positivamente dal Comitato Regionale: “Ribadiamo la nostra convinta adesione all’area di centro-destra e siamo pronti al dialogo con le varie forze che intendono, come noi, essere i portatori e gli interpreti dei bisogni della comunità abruzzese, decisi a realizzarli mediante un’attività concreta che, ancor più oggi, necessita di un Partito che rappresenta l’identità moderata - hanno affermato I dirigenti dell’UDC”.
“Non siamo una forza che grida alle folle- ha affermato il segretario Enrico Di Giuseppantonio- Il nostro passato e il nostro futuro hanno un elemento caratterizzante: la programmazione politica, capace di dare concretezza alle aspettative dei cittadini. Non ci interessano intese per ottenere qualche voto in più, il nostro è un Partito che ha con se tutti i valori più radicati della persona, che sono i cardini della nostra azione politica. Saranno questi i punti che porteremo al tavolo dei nostri alleati. L’Abruzzo deve tornare a correre, deve riconquistare il ruolo che aveva di regione leader del centro-sud d’Italia”.
“Per quanto ci riguarda - ha aggiunto Di Giuseppantonio -, l’individuazione del candidato alla presidenza della Regione non dovrà vedere un uomo solo al comando ma l’espressione di una squadra coesa capace di sostenere il lavoro di chi sarà scelto a guidare l’Abruzzo. Il candidato presidente dovrà mettere in campo : capacità , moderazione, trasparenza e attenzione vera ai bisogni dei cittadini. Dobbiamo pensare a mettere in campo una coalizione che elabori un programma partecipato che miri davvero alla risoluzione dei problemi dell’Abruzzo e lo proietti da protagonista in Europa. L’UDC sarà pronto a dare il suo contributo leale per il governo della nostra Regione”. Un folto gruppo di abruzzesi parteciperà sabato 15 e domenica 16 alla Festa Nazionale dell’UDC che si terrà a Fiuggi.
Coldiretti, conserve fai da te per 10 mln italiani
Sono oltre 10 milioni gli italiani che quest'anno si dedicheranno alla preparazione di conserve fatte in casa per garantirsi un'alimentazione piu' genuina, ridurre gli sprechi e risparmiare. E' quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe' presentata al Mercato di Campagna Amica al Circo Massimo. La preparazione delle conserve secondo una tradizione del passato - spiega la Coldiretti - sembrava destinata a perdersi ed e' invece tornata di grande attualita' di fronte ai ripetuti scandali alimentari e all'esigenza di garantire la qualita' e la naturalita' dell'alimentazione. Il risultato e' "il ritorno di comportamenti virtuosi che si esprimono anche nei riti settembrini della preparazione delle conserve fai da te, con intere giornate trascorse per recuperare il prodotto, pulirlo, lavorarlo, cucinarlo e metterlo in vaso. Una maggiore attenzione rispetto al passato viene riservata alla scelta delle materie prime che spesso vengono acquistate direttamente dai produttori agricoli in azienda, nelle botteghe o nei mercati degli agricoltori a chilometro zero". La preparazione piu' radicata nella tradizione degli italiani resta quella della trasformazione del pomodoro che prevede semplici, ma importanti operazioni come la selezione e il lavaggio accurato dei pomodori, l'asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l'imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie. Non meno diffusi sono i sott'oli con ortaggi di stagione come zucchine e melanzane precedentemente lavati e scottati in acqua, aceto o vino, fatti asciugare, messi in vaso con diversi aromi e sterilizzati. Immancabili poi tra le conserve fatte in casa le marmellate: una volta scelta, la frutta va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso.
Leggi Tutto »Incontro in Consiglio regionale sulla sicurezza delle autostrade abruzzesi
Martedì 12 settembre a L'Aquila, nella sede del Consiglio regionale sì parlerà della messa in sicurezza del sistema autostradale e infrastrutturale dell'Abruzzo. L'incontro voluto dal presidente del Consiglio dell'Abruzzo metterà insieme Anci, Confindustria, Ance e sindacati per un approfondimento della situazione.
"Il grido di allarme lanciato dai sindaci dell'Abruzzo e del Lazio non deve restare inascoltato - ha detto il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio - La trasparenza delle convenzioni di gestione, il contenimento delle tariffe di pedaggio autostradale e i riflessi che questi hanno sull'economia regionale, sono una questione di assoluta priorità per la politica regionale. Per queste ragioni ho ritenuto di invitare Anci, Confindustria, Ance e i segretari confederali regionali della Cgil, Cisl, Uil, ad un incontro di approfondimento al fine di poter assumere, in coordinamento con le stesse Associazioni, tutte le iniziative istituzionali necessarie a determinare il più rapido ed efficace intervento sia nell'ambito della messa in sicurezza delle infrastrutture, in immediato di quelle autostradali, che per un lavoro che punti al contenimento dei costi del pedaggio autostradale in Abruzzo".
Leggi Tutto »Sequestro di vongole e multa di 4mila euro a un’imbarcazione
Oltre due quintali e mezzo di vongole sono stati sequestrati assieme all'attrezzo utilizzato e una sanzione di 4mila euro a carico del comandante del peschereccio: è questo il risultato di un controllo degli uomini della Guardia Costiera di Giulianova Teramo all'approdo in porto di un peschereccio della flottiglia locale. Il pescato illegale, eccedente la quota massima di 400 chili autorizzata per ogni imbarcazione, è stato trovato già confezionato in 23 sacchi nascosti sotto il paiolato dell'imbarcazione. Gli uomini della Capitaneria hanno rinvenuto i sacchi di vongole sotto il tavolato di calpestio, pronte per essere sbarcate di nascosto ed essere immesse sul mercato nero. Il prodotto, ancora vivo al momento del sequestro, è stato rigettato in mare
Leggi Tutto »Chieti, riconsegnata la scuola dopo la bonifica dall’amianto
E' stato riconsegnato il plesso che ospita la Scuola Primaria di via Bosio a Chieti Scalo dopo gli interventi di bonifica dell'amianto e la ritinteggiature delle aule. Ad accogliere il sindaco Umberto Di Primio, l'assessore alla pubblica istruzione Giuseppe Giampietro e l'assessore ai lavori pubblici Raffaele Di Felice, c'erano il dirigente scolastico Ettore D'Orazio e le insegnanti. La scuola, che ospita cinque classi per un totale di 120 alunni, e che durante i lavori è rimasta chiusa per circa un anno, fa parte del quarto Istituto Comprensivo del capoluogo teatino che conta 1.200 alunni e 150 fra insegnanti e personale Ata. Per i lavori di bonifica erano stati stanziati 137 mila euro. "Qui ci sono tre cose importanti - ha detto Di Primio: la prima è l'attivismo e la collaborazione dei genitori perché il primo segnale che c'è stato sulla richiesta di attenzione per il pavimento è venuto da alcuni genitori e da un genitore che aveva una competenza in particolare e ci ha dato la possibilità di fare un'indagine sul pavimento. La seconda è la collaborazione con la direzione e gli insegnanti che stanno in questo plesso perché - ha detto ancora Di Primio - una volta che c'è stata la segnalazione abbiamo fatto fare tutte le prove, abbiamo avuto la collaborazione da loro affinché si potesse avere un prova terza sulla presenza di amianto all'interno di questa pavimentazione e la terza è da ascrivere all'amministrazione, che nel tempo più o meno previsto ma non con ritardo è riuscita a ripristinare tutto. E soprattutto con le economie che siamo riusciti a fare nella realizzazione della pavimentazione, sistemeremo anche la parte superiore del tetto che ha bisogno di alcuni interventi manutentivi".
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