Redazione Notizie D'Abruzzo

Pescara, proseguono le indagini della Polizia sulla violenza sessuale al terminal bus

Sono proseguite le indagini degli uomini della Squadra Mobile della Questura di Pescara per ricostruire in maniera accurata quanto accaduto nel primo pomeriggio di ieri all'interno dei giardinetti del terminal bus antistante la stazione ferroviaria dove una 39enne del pescarese è stata violentata da un senegalese di 61 anni, bloccato da alcuni viaggiatori e poi arrestato dalla polizia. Come emerso in queste ore, si attendono per i prossimi giorni i risultati degli accertamenti e delle analisi effettuati nell'ambito del protocollo antiviolenza.

Il pm che coordina l'inchiesta, Rosangela Di Stefano, dovrà richiedere al Gip la convalida dell'arresto entro 48 ore. La donna al momento dei soccorsi era in stato confusionale: si trovava in zona stazione per aspettare la sorella di ritorno da Roma, quando è stata avvicinata dal 61enne con cui ha cominciato a parlare, prima di essere aggredita sessualmente.

La zona dove è accaduto il fatto da tempo è costantemente monitorata dall'amministrazione comunale e dalle forze dell'ordine a causa della presenza perenne di numerosi senzatetto e stranieri. Proprio pochi giorni fa c'erano state due operazioni dei militari della Guardia di Finanza e della Polizia nei pressi dell'area dove ieri si è consumata la violenza sessuale, con il fermo di alcune persone italiane e straniere, trovate in possesso di droga. Numerose le prese di posizione da parte del mondo politico in merito a questo episodio. 

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Scontro sull’autostrada A14, tre feriti a Pescara

Una donna di 87 anni di Chieti è rimasta ferita in modo grave in un incidente stradale accaduto nel primo pomeriggio di oggi sull'autostrada A14, in direzione sud, all'interno della galleria successiva all'uscita del casello di Pescara Nord, dove, per cause al vaglio della Polizia Autostradale di Pescara Nord, un' auto è finita contro il muro laterale. La donna soccorsa dai sanitari del 118, è stata ricoverata per un politrauma all'ospedale civile di Pescara con una ambulanza medicalizzata. 

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Pescara, minaccia un pasticcere con un’ascia e viene bloccato dalla Polizia

La Polizia sta indagando su un fatto avvenuto la notte scorsa all'esterno prima e all'interno poi di una pasticceria di via Del Circuito a Pescara dove intorno alle due si è presentato un 43enne che, visibilmente alterato, e brandendo un'ascia ha minacciato il titolare, prima di danneggiare la vetrina. Subito dopo sono intervenuti gli agenti della Squadra Volante della Questura che hanno disarmato l'uomo, che non ha opposto resistenza e sequestrato l'ascia. Nessuno è rimasto ferito.

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Pescara, muore per un malore in spiaggia una donna di 76 anni

Una donna di 76 anni è morta oggi per un malore mentre stava passeggiando sulla riva a Pescara. La donna si è accasciata improvvisamente a terra ed è finita in acqua. Prontamente soccorsa dal personale di uno stabilimento prima e poi dai sanitari del 118, la donna cessava di vivere di lì a poco. Sembra che la causa devastante sia stato il forte caldo così com'era capitato ieri sulla spiaggia di Casalbordino dove la stessa sorte era toccata ad un turista emiliano, cardiopatico, di 81 anni

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Salvini indagato, quando i pm scendono in campo 

 

Salvini indagato, quando i pm scendono in campo 

 

Il procuratore della Repubblica di Agrigento ha contestato a Salvini ben tre ipotesi di reato; è una cosa da far perdere il sonno. Prima di entrare in argomento desidero fare una riflessione. 

 

Reati e sicurezza dei cittadini 

Chiunque commette un reato lo fa per trarne qualche vantaggio. Chi ruba un oggetto o se lo tiene o lo vende e ne usa il ricavato; questo è il suo vantaggio. L’azione di Salvini è invece amico personale giudizio unito a quello dei suoi sostenitori e tanti cittadini,  a vantaggio dei cittadini italiani e per essere più precisi a vantaggio del loro portafoglio, della loro sicurezza e della loro salute.

 

I costi per la collettività 

 I seicentomila clandestini portati in Italia dallo scellerato accordo stipulato dal governo Renzi costano per vitto, alloggio e anche ricarica del cellulare ben 5 miliardi di euro l’anno alle nostre tasche, cifra che potrebbe essere risparmiata o utilmente usata per aiutare i 5 milioni di cittadini che versano in condizione di povertà assoluta. Impedire che questo numero aumenti significa impedire un aumento dell’esborso. 

 

Delinquenti e carceri 

Le carceri italiane sono per metà piene di detenuti stranieri; certamente anche gli italiani commettono reati ma quanto incide su 60 milioni di abitanti il numero dei carcerati italiani? E’ a tutti evidente la sproporzione tra stranieri residenti e stranieri incarcerati. Se poi il conto si fa tra tutti i clandestini e quei clandestini che commettono reati la proporzione peggiora. E neanche tutti questi personaggi sono in galera; il nigeriano che ha sezionato la ragazza a Macerata era uno spacciatore noto alla polizia, il senegalese che pochi giorni fa ha violentato una quindicenne a Iesolo è noto alle forze dell’ordine per i suoi comportamenti. Salvini si adopera per rimpatriare tutti coloro che commettono reati ed evitare che da gommoni e barconi sbarchino altri sconosciuti di cui non sappiamo nulla. E’ noto che malattie infettive mai presenti in Italia oppure scomparse come la scabbia e la tubercolosi sono riapparse e quest’ultima in forma più aggressiva perché resistente a molti antibiotici. Anche sulla nave Diciotti c’erano persone affette da scabbia e tubercolosi. I soccorritori e anche i non pochi visitatori compreso il nostro procuratore si erano ben premuniti dal contagio. I centri di identificazione hanno le porte girevoli come gli alberghi; quanti sono i clandestini scomparsi di cui non si conosce ne il nome ne lo stato di salute? Chi conosce il problema si è premunito e difeso ma gli ignari cittadini? Ecco come è tornata la tubercolosi in Italia che non è più la malattia dei poeti e degli artisti ma è il morbo della povera gente. 

 

Le accuse a Salvini

Viene contestato a Salvini l’arresto arbitrario e il sequestro di persona, ma su quella nave nessuno è stato arrestato ne sequestrato. A prescindere dal fatto che qualcuno o è arrestato arbitrariamente o è sequestrato e le due cose insieme non possono coesistere, si è solo impedito di scendere a terra a delle persone sconosciute, alcune anche malate di malattie contagiose e prive di documenti. Provate voi senza documenti ad entrare negli USA, in Russia, in Cina ed in ogni altra nazione senza parlare dell’Australia. Non vi faranno varcare la frontiera e se arrivate per nave e il controllo di dogana viene fatto a bordo come talvolta accade, non vi faranno scendere a terra e nessun giudice si sognerebbe di contestare al ministro competente i reati di arresto illegale e sequestro di persona. L’accusa più fantasiosa, secondo chi difende politicamente Salvini,  è il reato di abuso di ufficio, articolo 323 del codice penale: salvo che il fatto non costituisca un più grave reato il pubblico ufficiale che nello svolgimento delle funzioniintenzionalmente procura a se o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto….. Se si tratta di danno ingiusto arrecato ai migranti allora è ricompreso nel sequestro di persona che è un reato più grave, se invece è un vantaggio patrimoniale cosa ci ha guadagnato in denaro Salvini?

 

E i cittadini italiani?

 Se invece il vantaggio patrimoniale è dei cittadini italiani che si risparmiano qualche spesa in più ,allora altro che ingiusto, per Salvini ci vuole una medaglia

Il danno Salvini tenta di arrecarlo agli affari dei trafficanti di uomini e alle ong che ci collaborano. Tenta di interrompere il flusso di denaro che arricchisce chi sfrutta il lavoro nero e le varie cooperative che lucrano sull’accoglienza; cerca di ostacolare la criminalità organizzata  che assolda e utilizza i clandestini.  anche molto fastidio alla Unione Europea fino ad oggi abituata a trattare l’Italia da servo sciocco.

I magistrati si preoccupano della indipendenza della Magistratura e della garanzia di godere di un potere soggetto solo alla legge; in questo sono tutti d’accordo come si può constatare dalle odierne prese di posizione nel CSM. Anche il potere esecutivo dovrebbe essere indipendente e tutelato nella sua indipendenza, ma mentre i magistrati sono tutti uniti per tutelare le loro prerogative i politici dei vari partiti si attaccano senza quartiere e credendo di conquistare il potere invece lo lacerano perché solo l’unione fa la forza.

 

Riflessioni di un ignorante in giurisprudenza 

Le procure hanno una competenza territoriale; fino a quando la nave non è attraccata al molo di Catania  i migranti non potevano scendere ;gli ipotetici reati si sono verificati quindi a Catania. Come mai la competenza se la è attribuita la procura di Agrigento?  Ma c’è da chiedersi il nostro procuratore ha aperto fascicoli sui trafficanti di uomini? E qui non parlo degli scafisti ma dei caporioni. Se non ci sono fascicoli come mai? E se ci sono ,sono contro ignoti ignoti ignoti? Se il potere giudiziario fosse usato non a fini di giustizia ma per costringere un altro potere dello stato si potrebbe configurare il reato descritto dall’articolo 338 :Minaccia ad un corpo politico dello stato. Chi lo dovrebbe contestare? Evidentemente un’altra procura. Io non ci crederei. Prima o poi altre elezioni ci saranno. Potrebbe anche capitare che il nostro bravo procuratore sia candidato, con la Lega non credo, ma forse con il PD o con LEU. Nessuna dietrologia però perché sarebbe solo una coincidenza e qualsiasi cittadino, qualunque sia il suo lavoro, ha il diritto di avere le sue opinioni politiche.

 

Un appello al ministro 

Caro ministro presto la mia penna a tantissimi cittadini patrioti per lanciare un appello. Sei nel giusto. Continua a difendere  gli interessi dei cittadini italiani. Ora l’alleanza di governo funziona ma tu lavora per conquistarti la maggioranza. In questo modo senza ricorrere a mediazioni o avere permessi potrai realizzare il programma del tuo partito, riforme comprese.

 

di Achille Lucio Gaspari

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Pineto, nell’armadio della madre nascondeva oltre un chilo di droga

 Gli agenti della squadra mobile della questura di Teramo, diretti dal vicequestore aggiunto Roberta Cicchetti, hanno arrestato a Pineto un 22enne trovato in possesso di oltre un chilo di hashish. Nel corso dell'operazione, che rientra nell'ambito di mirati servizi diretti al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti destinate al mercato della costa teramana, i poliziotti nell'abitazione del giovane hanno trovato due involucri contenenti lo stupefacente: erano nascosti uno all'interno di un armadio della camera da letto della madre, l'altro nella cavità della canna fumaria della cucina. La droga sequestrata ha un peso complessivo di 1,1 chili. Nella stessa perquisizione gli agenti della squadra mobile hanno anche proceduto al sequestro amministrativo a fini cautelari, di 5 pistole e 3 fucili, legalmente detenuti dal giovane finito in manette. 

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Esposto di Febbo per fare chiarezza sulla gestione di TUA

"Fare piena chiarezza e smantellare la gestione portata avanti in T.U.A. SpA". Questa la denuncia sollevata dal consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che ha presentato alla Procura della Repubblica di Chieti e alla Procura della Corte dei Conti de L'Aquila "un circostanziato esposto e richiesta indagini per bloccare la tracotanza con cui viene amministrata TUA e sui presunti abusi e violazioni di legge compiuti da parte del Socio-Regione e da parte degli Amministratori della Società Unica Abruzzese di trasporto".

"In questi ultimi mesi - spiega Febbo - ho inoltrato richieste di chiarimenti, rimaste quasi tutte evase, sia al Direttore Dipartimento Trasporti Emidio Primavera sia al Presidente di TUA Tullio Tonelli in riferimento agli affidamenti di incarichi legali esterni e relativa documentazione sulla compatibilità dello stesso Presidente Tonelli, nonché sulle limitazioni imposte dall'art.11, comma 2, D.Lgsv 175/2016 sul numero degli Amministratori ed è emerso un quadro allarmante tanto da indurmi ad inviare segnalazione presso le due Procure. Nello specifico è urgente fare chiarezza sulla gestione degli incarichi affidati e se sono stati osservati i principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità come prescritti dall'art. 4 d.lgs. n. 50/2016 (sul punto v. il parere n. 2017 in data 3 agosto 2018 del Consiglio di Stato, Commissione speciale). Infatti non si conoscono quali modalità e procedure sono state utilizzate dal Consiglio di Amministrazione TUA nella scelta degli avvocati e dei consulenti esterni. Dalla risposta scritta, per nulla chiarificatrice, a firma del Presidente Tonelli, alla mia istanza inviata il 15 giugno 2018 emerge un quadro preoccupante poiché negli ultimi due anni e mezzo sono stati affidati ben 61 incarichi legali e non conosciamo gli importi e altre 39 prestazioni e consulenze per un importo di circa 760 mila euro. Quindi si danno decine e decine di incarichi per consulenze per oltre un milione di euro ma vengono licenziati cinque lavoratori della ex Sistema Spa Il Presidente Tonelli con la sua risposta mi ha indicato solo la lista degli incarichi legali e dei consulenti/fornitori, evitando ogni accenno sulle modalità seguite malgrado le leggi in vigore". 

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Pescara pareggia all’ultimo con la Cremonese

E' partito con un pareggio il campionato del Pescara contro la Cremonese. I grigiorossi sbloccano il risultato al 30' con Castrovilli, che insacca da distanza ravvicinata approfittando dello sprint sulla fascia di Carretta. La reazione degli abruzzesi è affidata al colpo di testa di Cocco, su cui si supera in tuffo Radunovic. Nella ripresa saltano i tatticismi e i nervi: all'8' Greco colpisce Marras con una gomitata e viene allontanato dal direttore di gara. Due minuti più tardi però anche il Pescara rimane in dieci, con Marras che rimedia il secondo giallo. Brighenti sfiora il raddoppio, dalla parte opposta Mancuso, entrato nella ripresa, va a un passo dal pari, di testa. Gli ospiti insistono e in pieno recupero trovano l'1-1 proprio con Mancuso, che anticipa Migliore e batte Radunovic.

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Alis, l’inclusione sociale di ragazzi con disabilità mentali passa attraverso lo sport

Promuovere l’inclusione sociale, attraverso lo sport, di ragazzi tra gli 11 e i 18 anni affetti da autismo o sindrome di Down. Questo il principale obiettivo del progetto Alis, Alleanza per l’Inclusione sociale, che vede il Comune di Montesilvano, attraverso la sua Azienda Speciale, lavorare al fianco della fondazione Papa Paolo VI, l’ASD Parco De Riseis e il dipartimento di Scienze Psicologiche della salute e del territorio dell’Università d’Annunzio.

Il progetto, elaborato dall’associazione temporanea di scopo che unisce i 4 partner, approvato dal dipartimento per le pari opportunità, e finanziato da un contributo ministeriale prevede il coinvolgimento di circa 30 ragazzi affetti da disabilità intellettiva, principalmente residenti a Montesilvano. Verrà costituita una equipe inclusione composta da educatori, assistenti sociali, psicologi, neuropsichiatri, logopedisti e terapisti della neuro e della psicomotricità, e di una equipe scientifica per valutare gli effetti delle azioni messe in atto.

«Diversi studi - sottolinea l’assessore allo sport e alla disabilità, Ottavio De Martinis – hanno messo in evidenza una stretta correlazione tra sport e salute mentale. Praticare uno sport con regolarità infatti può portare benefici a livello psicologico. In particolare un recente studio pubblicato sulla rivista Autism, ha messo in luce una gamma di benefici a livello comportamentale nelle persone affette da disturbi dello spettro autistico, legati proprio alla pratica dell’equitazione delle arti marziali e della corsa. Il progetto sarà una occasione importante di studio proprio per analizzare gli effetti a livello educativi e relazionali generati dalla pratica sportiva svolta anche insieme a soggetti normodotati».

«Siamo molto contenti - sottolinea il presidente del CdA dell’Azienda Speciale, Luca Cirone – perché attraverso questo progetto, possiamo dare la possibilità anche alle persone con disabilità di avvicinarsi ad un’attività sportiva. Questa è l’ulteriore dimostrazione dell’attenzione che il Comune e l’Azienda Speciale pone per intercettare fondi nazionali e regionali e cogliere, pertanto, tutte le opportunità per sviluppare e migliorare i servizi di assistenza ai cittadini. Il progetto - conclude Cirone - prevede anche il rifacimento della pavimentazione di un campo polivalente all’interno del centro sportivo Trisi, che poi verrà utilizzato per svolgere le attività con gli stessi ragazzi coinvolti nel programma».

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Muore per un malore 84enne a Casalbordino

A causa di un malore è morto dopo le 13 sul litorale di Casalbordino, L.C., 84 anni residente da anni a Modena. Vani i tentativi del bagnino di rianimarlo e di quanti hanno provato a prestare soccorso; prontamente è intervenuto anche il sindaco Filippo Marinucci, medico rianimatore, che si trovava nei pressi dello stabilimento balneare. Inizialmente era stata allertata anche l'eliambulanza, ma a causa del decesso dell'uomo il velivolo ha fatto rientro alla base di Pescara. 

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