Redazione Notizie D'Abruzzo

Ammanchi dai libretti delle ricoverate case di riposo, due condanne a Chieti

Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino ha condannano a 5 anni di reclusione ciascuna e 1.500 euro di multa la coordinatrice infermieristica e la coordinatrice educatrice agli istituti riuniti San Giovanni Battista di Chieti, le quali erano accusate di concorso in circonvenzione di incapace. L'accusa aveva chiesto la condanna a 4 anni. Entrambe sono state interdette in perpetuo dai pubblici uffici sono state condannate a risarcire le parti civili in separato giudizio ma il giudice ha disposto una provvisionale di 10.000 euro a favore degli Istituti Riuniti e di 15.000 euro ciascuna a favore delle altre parti civili, ovvero alcune ricoverate e un amministratore di sostegno.

Il giudice ha inoltre ordinato la trasmissione alla Procura di quanto emerso nel processo e delle testimonianze rese da Vincenzo Ginefra, direttore sanitario degli Istituti, e Marcello La Rovere, entrambi medici, sia ai fini penali che disciplinari. Secondo l'accusa le due, abusando delle condizioni delle cinque ospiti che avevano problemi di deficienza psichica ma che erano anche prive di qualsiasi legame con le famiglie di origine, le accompagnavano a prelevare denaro dai libretti postali, facendo credere loro che si trattava di sostenere spese personali, quando in realtà erano ospiti a totale carico, e intascavano tali somme. La vicenda ruota intorno a prelievi effettuati fra il 2008 e il 2014, per un totale di oltre 120.000 euro, dai libretti postali di cinque donne ricoverate della struttura. I difensori delle due imputate, Fiorenzo Cieri e Placido Pelliccia, hanno annunciato ricorso in appello: nello loro arringhe hanno sostenuto, fra l'altro, che sarebbe stato necessario che l'istruttoria dibattimentale desse prova dell'elemento dell'induzione, cioè del fatto che le due avessero dispensato consigli, esortazioni, lusinghe e pressioni sulle ospiti per ottenerne il consenso. Ed avevano chiesto l'assoluzione per entrambe per non aver commesso il fatto.

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Bombola di gas esplode in cella, ferito detenuto a Vasto

Un detenuto ospitato nel carcere di Torre Sinello a Vasto è rimasto gravemente ferito per l'esplosione di una bombola ricaricabile da campeggio che utilizzava all'interno della sua cella. L'uomo è stato colpito in pieno dalla deflagrazione; prontamente soccorso dal personale sanitario della struttura carceraria e è stato poi trasportato in ambulanza al Pronto soccorso dell'ospedale 'San Pio da Pietrelcina' di Vasto dove i medici hanno effettuato le prime cure del caso.

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Quagliariello incontra Marsilio

Il senatore Gaetano Quagliariello, presidente di 'Idea', ha incontrato oggi il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, per parlare delle priorità programmatiche e degli indirizzi per la prima fase dell'attività amministrativa. Il presidente Marsilio e il senatore Quagliariello hanno convenuto sulla necessità che, espletati al più presto gli adempimenti relativi all'insediamento della Giunta e degli altri vertici istituzionali, vengano impresse tempestività e concretezza all'azione di governo, segno evidente e tangibile di un cambio di passo verso un nuovo Abruzzo

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Crac Merker, tre condanne e due assoluzioni per bancarotta 

Tre condanne e due assoluzioni nel processo per la bancarotta fraudolenta della Merker di Tocco da Casauria e di una serie di società controllate. La sentenza è stata emessa dal tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Rossana Villani. A 4 anni e 6 mesi di reclusione è stato condannato Marino Alessandrini, ex amministratore della Merker ed ex figura di vertice di altre società controllate dalla capofila. Condannato a 3 anni e 6 mesi, invece, Marcello De Niederhausern, ex amministratore unico di Fisher e Merker Rent. Stesso ruolo ricoperto nel tempo anche da Alfred Zahlaus, condannato a 3 anni e 3 mesi. Assolti l'ex presidente del collegio sindacale della Fisher, e l'ex procuratrice speciale della Merker, per i quali il pm Mariangela Di Stefano aveva chiesto condanne rispettivamente a 3 anni e 2 anni di reclusione. I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 1999 e il 2003. L'intervento della prescrizione aveva fatto cadere altri reati e ridotto drasticamente la platea degli imputati. In piedi erano rimaste soltanto le accuse di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. Marino Alessandrini, condannato per bancarotta fraudolenta, è stato invece assolto "perchè il fatto non sussiste" dall'accusa di riciclaggio. Dichiarati prescritti, infine, alcuni altri illeciti che chiamavano in causa a vario titolo gli imputati.

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Sorpreso con 50 kg rame in stazione Avezzano, arrestato

E' stato colto in flagrante con circa 50 chilogrammi di rame appena tagliati in un deposito della stazione di Avezzano e per questo è stato arrestato dagli agenti del commissariato di polizia del luogo. Si tratta di un uomo di 65 anni del posto. L'uomo è stato trovato dai poliziotti nel deposito con apposite cesoie e con i cavi di rame legati con nastro. Gli agenti lo hanno notato mentre sistemava la refurtiva in tre grossi sacchi di iuta mentre svolgevano un servizio di perlustrazione. Il 65enne è stato posto agli arresti domiciliari.

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Bellachioma: vorrei Giunta definita

"Domani vorrei uscire dalla riunione con la nuova Giunta regionale già definita, esecutivo che non deve fare il segretario regionale della Lega ma il presidente Marsilio. Dobbiamo affrettare i tempi per cominciare a lavorare per il bene degli abruzzesi". Così il deputato e segretario abruzzese della Lega, Giuseppe Bellachioma, sulla riunione, in programma domattina all'Aquila, tra il presidente, Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, e i coordinatori dei partiti alleati della coalizione di centrodestra per la formazione della nuova Giunta. Sulla composizione del nuovo esecutivo si registra un ritardo, visto che il centrodestra ha vinto nettamente le elezioni il 10 febbraio scorso. In riferimento all'assetto, Bellachioma ribadisce la istanza "irrevocabile" dei quattro assessorati, tra cui la vice presidenza e il posto di esterno, e la rinuncia alla presidenza del Consiglio, posizione che faceva parte della prima istanza.

"Non possiamo andare oltre, la Lega ha ottenuto il 27,5 per cento, il che vuol dire oltre 160mila voti e il 60 per cento del consenso della coalizione - spiega ancora il segretario della Lega -. Le nostre richieste, come ha sottolineato anche il nostro leader, Matteo Salvini, sono state formulate per rispettare la volontà e la dignità degli abruzzesi che ci hanno chiesto in massa di assumerci responsabilità nei loro confronti". Sui nomi dei papabili, il leghista mantiene il riserbo, sottolineando solo che "Salvini ha sul tavolo i curricula di eletti, subentranti e di alcuni tecnici di area, saranno decisivi competenza, affidabilità, serietà, non saranno determinanti le competenze - conclude il segretario abruzzese che domani, dopo la riunione aquilana, incontrerà il vice premier alla Camera per fare il resoconto del summit

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Dirigenti privati, poche le donne in Abruzzo

E' guidata dalle donne la ripresa per i dirigenti privati: nel 2017 sono tornati a quota 113.099 ma, mentre le donne, oggi il 17,1% del totale negli ultimi 10 anni sono aumentate del 32,7%, gli uomini sono il 10,3% in meno. Non solo: nella fascia più giovane, quella degli under 35 la quota femminile sfiora il 32% (31,7%)e tra gli under 40 il 27,9%. A fotografare la situazione l'ultimo rapporto donne di ManagerItalia che sottolinea come siano stati fatti passi in avanti verso la parità di genere nelle carriere dirigenziali anche se il traguardo è ancora lontano. La tendenza vale anche su breve periodo: tra il 2016 ed il 2017 sono aumentate solo le donne (+2,6%, da 18.852 a 19.310), a fronte di un leggero calo degli uomini (-0,7%, da 94.515 a 93.789). Tra le regioni più rosa in percentuale, spiccano Molise (27,7%, 39), Sicilia (25,4%, 403), Lazio (22,8%, 4.085), Basilicata (20,9%, 34), Valle d'Aosta (19,2%, 19) e Lombardia (18,8%, 9.013). Fanalini di coda invece, Trentino Alto Adige ed Abruzzo dove la quota di donne dirigenti si ferma rispettivamente all'8,6% e all'8,3% del totale. E, se nelle regioni più piccole spesso il limitatissimo numero di dirigenti e le imprese familiari possono incidere non poco, in Lombardia e nel Lazio il fenomeno è indubbio e destinato ad aumentare. La Lombardia, Milano in testa con 7.223 donne dirigenti, è la regione con maggiore presenza numerica di dirigenti donne 9.013. Il Lazio segue con 4.058, ben 3.933 a Roma. La tendenza, evidenziata nei ruoli dirigenziali, infine è supportata anche dai numeri relativi ai quadri, serbatoio per la futura dirigenza: qui oggi le donne sono il 29,5% (132.031 su 446.924) a livello generale, il 36,1% (6.610 su 18.328) tra gli under 35 e il 34,7% (21.110 su 60.816) tra gli under 40. Lazio (33,8%) e Lombardia (31,3%) si confermano le regioni più rosa. In questo caso i quadri, cresciuti del 15,6% dal 2008 al 2016, vedono le donne al +36,9 e gli uomini al + 8,6%.

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Marittimo soccorso in mare per un malore sulla nave

Provvidenziale intervento di soccorso della Capitaneria di Porto di Ortona che ha dovuto soccorrere un marittimo che ha accusato un grave malore a bordo della nave Micoperi 300 ormeggiata in rada a un miglio e mezzo dalla costa. L'allarme è stato lanciato dal comandante della nave alle 10.

La Guardia Costiera e l'equipaggio del 118 sono partiti immediatamente. In attesa dell'arrivo dei soccorsi il comando di bordo della nave è stato messo in contatto, tramite la sala operativa della Guardia Costiera, con il C.I.R.M., il servizio internazionale di assistenza sanitaria radio-telefonica ai naviganti. Una volta soccorso, facendo uso anche del defibrillatore, il marittimo è stato trasbordato sulla motovedetta CP 885 e poi trasportato all'ospedale civile di Chieti per gli accertamenti diagnostici. L'uomo accusava dolori al lato sinistro del corpo, in particolare alla spalla e braccio

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Rapina le Poste con finta bomba, arrestato in flagranza

Un 70enne è stato arrestato in flagranza dei carabinieri questa mattina con l'accusa di rapina aggravata. L'uomo è entrato nell'ufficio postale di via Duca degli Abruzzi, lungo la Statale 16, in zona centrale, e, avvicinatosi alla cassiera, ha tirato fuori un foglio sul quale c'è scritto ''Silenzio e collaborazione questa è una rapina fuori i soldi alla svelta altrimenti saltiamo tutti'' ed ha mostrato alla donna un manufatto artigianale, risultato poi essere un telecomando dal quale uscivamo fili elettrici coperti da nastro adesivo ma che sembrava una bomba. Ottenuti i soldi, 695 euro, l'uomo però ha avuto una colluttazione all'interno dell'ufficio con uno dei clienti che ha cercato bi bloccarlo mentre nel frattempo sono entrati nell'ufficio i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Chieti e della stazione di Francavilla al Mare che hanno arrestato il 70enne.

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Pescara, 36enne trovato morto in casa

Un 36enne e' stato trovato morto in casa a Pescara. Il fatto e' avvenuto nella notte tra sabato e domenica, in un'abitazione nella zona Sud del capoluogo adriatico. Stando ai primi accertamenti, non e' escluso che si sia trattato di un'overdose. Accanto al corpo dell'uomo e' stata trovata una siringa. Per chiarire l'accaduto e' stata disposta l'autopsia sul corpo del 36enne. A trovarlo sono stati i genitori, che hanno lanciato l'allarme, ma l'uomo era gia' morto. Sul posto e' intervenuta anche la polizia.

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