"Avevo già deciso a marzo. Quando si voterà in Abruzzo? A novembre o a dicembre". E' quanto ha dichiarato in una intervista al quotidiano 'La Repubblica' il presidente della Giunta abruzzese Luciano D'Alfonso, eletto senatore lo scorso marzo. La questione della incompatibilità tra presidente di regione e senatore per D'Alfonso ha tenuto banco per mesi fino alla delibera della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato che la scorsa settimana ha invitato D'Alfonso a optare entro tre giorni tra le due cariche. "Opto per il Senato dove, ora, si lavora a ritmo sostenuto Il 7 settembre farò un grande evento a Pescara per spiegare agli abruzzesi tutto quello che ho fatto durante la mia presidenza". Alla domanda perchè abbia aspettato 5 mesi per optare, consentendo alla regione di votare subito, D'Alfonso ha risposto che al Senato "da marzo a giugno, non c'è stata nessuna seduta e, anzi, c'era il rischio concreto di tornare alle urne. E poi ho sempre detto che avrei aspettato la convalida della giunta delle elezioni. Infatti adesso la giunta si è riunita". "Adesso riceverò la notifica sulla richiesta di opzione e a quel punto avrà tre giorni per decidere. Ma io avevo già deciso a marzo". Dicono che lei abbia atteso per far slittare il voto regionale al 2019, nel tentativo di sottrarlo alla sicura vittoria delle destre: "Ne dicono tante. Ma è una bugia. In Abruzzo si voterà a novembre o dicembre". Sul perchè abbia atteso così a lungo la risposta è stata: "c'erano tutta una serie di questioni amministrative da completare"
Leggi Tutto »Elezioni regionali, nasce ‘L’altro Abruzzo’ per coinvolgere i movimenti civici
"Dobbiamo rompere gli indugi, ormai siamo in campagna elettorale e dopo aver incontrato i nostri alleati di Lega e Fratelli d'Italia e sancita l'intesa di andare uniti, è altrettanto importante dare attenzione ai movimenti civici". Così il senatore e coordinatore regionale, Nazario Pagano, e il deputato abruzzese eletto nel collegio dell'Aquila Antonio Martino, segretario organizzativo abruzzese, sul contenitore "L'altro Abruzzo" "per coinvolgere i movimenti civici di riferimento di Forza Italia" in vista delle elezioni regionali. L'iniziativa sarà presentata nel prossimo mese di settembre insieme al piano di Forza Italia per dare voce e rappresentanza alle istanze dirette dei cittadini e dei territori. "Siamo in continuo contatto con chi è già sceso in campo ma anche con cittadini, siano essi professionisti, imprenditori, dirigenti pubblici e privati, per replicare in Abruzzo il modello Molise che ci ha permesso di vincere le elezioni come coalizione di centrodestra nello scorso mese di aprile - continuano - Come anche detto dal nostro vice coordinatore nazionale Tajani, è molto importante coinvolgere i cittadini che portano un contributo dal basso per riavvicinare la politica al Paese reale. Noi, in particolare, stiamo parlando con persone, pronte ad impegnarsi, che non hanno mai avuto alcun ruolo politico ma che hanno raggiunto lusinghieri risultati nella vita professionale", concludono i due parlamentari abruzzesi di Forza Italia. L'annuncio arriva proprio due giorni dopo l'ultimatum della Giunta per il regolamento del Senato inviato al governatore-senatore del Pd Luciano D'Alfonso, invitato ad optare per una delle due cariche entro tre giorni, e cioè entro domani 5 agosto, fatto questo che accelera la tempistica per le elezioni regionali.
Leggi Tutto »Inchiesta su Palazzo Centi, chiesti 2 rinvii a giudizio
Prosegue seppur fortemente ridimensionata, l'inchiesta sull'appalto di circa 13 milioni per la ristrutturazione e il consolidamento dello storico palazzo Centi, sede della Presidenza della giunta regionale all'Aquila seriamente danneggiata in seguito al terremoto del 6 aprile 2009. La Procura della Repubblica dell'Aquila ha chiesto il rinvio a giudizio per due dei dodici indagati del filone più importante della maxi inchiesta dei pm aquilani su presunte mazzette in appalti gestiti dalla Regione, che ha portato complessivamente a coinvolgere oltre 30 persone, tra politici, funzionari pubblici, tecnici ed imprenditori. Il processo è stato chiesto per due tecnici con l'accusa di turbativa d'asta: si tratta di Alessandro Pompa e Gianluca Marcantonio che il governatore, Luciano D'Alfonso, che lo ha pubblicamente sponsorizzato nella nomina come componente del Consiglio superiore dei lavori pubblici. I due sono coinvolti nelle vesti di progettisti esterni. Nelle prossime settimane il gup Guendalina Buccella fisserà la data dell'udienza preliminare per decidere se mandare a processo o prosciogliere i sospettati. Per il resto, questo caso giudiziario sembra destinato a finire nel dimenticatoio, visto che nelle scorse settimane, Fabio Picuti, il pm che ha ereditato l'indagine dalla ex collega Antonietta Picardi, trasferita su sua istanza dallo scorso mese di settembre presso la procura generale della Cassazione, ha chiesto l'archiviazione per gli altri dieci indagati, tra cui il presidente della giunta regionale, Luciano D'Alfonso, e del suo ex capo della segretaria, Claudio Ruffini, ex consigliere regionale del Pd e presidente della provincia di Teramo, dimessosi dall'incarico di collaboratore di D'Alfonso proprio quando è scoppiata la maxi inchiesta.
Su D'Alfonso e Ruffini, le figure più importanti della lista, il pm ha ritenuto che dalle intercettazioni non emerga "nessun interessamento o coinvolgimento". Le prove in questione, che erano state raccolte in precedenza dai carabinieri del Noe, si sono dimostrate secondo la procura aquilana di poco peso. Sono cadute le accuse a carico di altre persone inizialmente sospettate: l'imprenditore Eugenio Rosa, amministratore delegato di Iciet Engineering di Castelli (Teramo), azienda che si è classificata terza, l'ex dirigente del ministero dei Beni Culturali Berardino Di Vincenzo, ora in pensione, il figlio Giancarlo Di Vincenzo, tecnico progettista, gli imprenditori Giancarlo Di Persio e Mauro Pellegrini, titolari della impresa Dipe, già finiti nei guai in due precedenti inchieste, una in particolare su presunte mazzette nella ricostruzione privata. Stesso discorso, ovvero archiviazione per i tre componenti della commissione di gara per l'aggiudicazione dei lavori di ricostruzione post-terremoto 2009, i dirigenti regionali Giancarlo Misantoni (presidente), l'architetto Roberto Guetti e l'ingegnere Silverio Salvi, cui era contestato il falso ideologico per una serie di verbali ritenuti dai pm non veritieri. Tutti gli indagati stanno aspettando la decisione del Gip Buccella sull'archivazione o meno. Estranea all'inchiesta la vincitrice dell'importante appalto, la Edil Costruzioni Generali di Venafro (Isernia) con un ribasso del 35%. Attualmente i lavori, iniziati con un grave ritardo, sono fermi in attesa del pronunciamento della giustizia amministrativa alla quale ha fatto ricorso la seconda classificata, l'impresa teramana Cingoli Nicola e Figlio Srl, conosciuta all'Aquila per le numerose commesse nell'ambito della ricostruzione privata
Leggi Tutto »Elezioni regionali, Di Maio: si deve votare il prima possibile
Luigi Di Maio ha parlato a Pescara della incompatibilità del presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso eletto a marzo al Senato che deve optare tra le due cariche in questi giorni: "Se non capiamo quando si va a votare, le regionarie sono premature - ha detto prima di salire sul palco della manifestazione M5S pescarese - Però è chiaro che spero che la Giunta per le autorizzazioni del Senato si muova in modo tale che capiamo quando si va a votare in Abruzzo. Non si facciano giochini del tipo aspettiamo e mettiamo la pratica in fondo per arrivare alla primavera. Per me si deve votare il prima possibile perché un presidente di Regione che fa anche il senatore è difficile che riesca a fare bene tutte e due le cose".
Immigrazione
''In questo paese non c'è razzismo, gli italiani non sono razzisti. Il problema è un altro: abbiamo un'opposizione che può parlare solo di razzismo perché se si inizia a parlare di lavoro deve dirvi che ve l'ha distrutto col Jobs Act, se inizia a parlare di imprese deve dire che te la distrugge con Equitalia e allora possono parlare solo di razzismo e ci fanno figure pessime perché tutti abbiamo scoperto che quell'uovo razzista è stato lanciato invece dal figlio di uno del PD e come per magia, e mi dispiace per quella nostra atleta che si è fatta strumentalizzare, dall'oggi al domani può di nuovo andare agli Europei''. Così Luigi Di Maio durante il suo intervento dal palco di piazza salotto a Pescara, dove si sono dati appuntamento gli attivisti del M5S. Di Maio ha proseguito negando che ci sia una emergenza razzismo: ''non c'è nessun problema, tanto che quei tre che erano degli aggressori razzisti la stampa può titolare che erano dei bravi ragazzi: basta solo che sei figlio di uno del PD e vieni sempre o scarcerato o prosciolto da qualsiasi accusa in questo Paese a causa di questo sistema mediatico che è vergognoso''. ''Il numero di atti di intolleranza in Italia è lo stesso dell'anno scorso. Solo che adesso fa notizia e fa notizia perché non hanno nessun altro argomento per attaccarci'', ha concluso sul tema.
Lavoro
"Questo decreto dà diritti ai lavoratori senza ledere quelli degli imprenditori, toglie i giovani dal precariato e che comincia a ridargli un po' di dignità"ha detto il ministro del lavoro Di Maio che ha poi proseguito dicendo che "è assurdo che chi si oppone a questo Decreto Dignità siano proprio i sindacati e la sinistra: quella sinistra e quei sindacati che dovevano difendere i diritti di chi lavorava e invece si oppongono al mio decreto portando avanti il disegno di chi vuole sfruttare i nostri ragazzi. Io non ci sto al ricatto o ce li fate sfruttare o ce ne andiamo all'estero. I nostri giovani devono lavorare in Italia con dignità e da ministro del lavoro porterò avanti questo obbiettivo". Parlando dei provvedimenti presi nel Decreto Dignità il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha affermato che ''in Italia si è fatto il Jobs Act per far venire le grandi big Company internazionali a sfruttare la nostra gente, ed è per questo che si stanno ribellando contro il decreto dignità: non per fare gli interessi dei piccoli e medi imprenditori, ma per fare gli interessi dei soliti, i grandi, quelli che vengono dall'estero, che gli hanno dato qualche tangente in passato per avere lo sblocco di un autorizzazione edilizia e poi sfruttare i nostri ragazzi. Non ho nessun problema a dire queste cose qua'', ha concluso il ministro del lavoro.
''Non ho nessun problema a dire che io non sono d'accordo sulla liberalizzazione dei voucher'', ha detto il ministro del Lavoro Luigi Di Maio durante il suo intervento a Pescaranel corso della manifestazione del M5S. ''Quanta gente è passata per i voucher negli ultimi 5-6 anni? - si è chiesto Di Maio - I voucher, se si dovevano fare, li abbiamo fatti con criterio, si dovevano fare per poche ore a settimana e per alcune categorie, solo per alcuni settori. Noi l'abbiamo fatto per le strutture alberghiere, per l'agricoltura, massimo un tot di dipendenti, massimo di ore, perché ci possono essere dei picchi di produzione, hai bisogno di più dipendenti per 2-3 giorni, ma se ne hai bisogno per 2-3 settimane ci sono altri tipi di contratti che garantiscono le persone; non ci sono solo i voucher, soprattutto se il voucher te lo danno la mattina e te lo metti in tasca e poi ti pagano in nero e tu glielo ridai quando vai via dal lavoro. Queste cose le conosciamo e metteremo al lavoro l'ispettorato del lavoro''
Vaccini
"Sui vaccini stiamo portando avanti quello che abbiamo sempre detto in campagna elettorale", ha detto Di Maio. "Abbiamo sempre detto che i bambini si devono vaccinare, che le famiglie che non vaccinano devono essere sensibilizzate a farlo ma allo stesso tempo non si può pensare di utilizzare la scuola come obbligo, perché questo meccanismo rischia non solo di continuare a non far vaccinare ma anche di escluderli da scuola".
Tav
''La Tav? E' nel contratto di governo. Ma sono anche contento che il ministro dell'economia francese che ho incontrato questa settimana abbia detto che capisce i miei dubbi sulla Tav Torino-Lione'', ha detto Di Maio
Leggi Tutto »Ammessa dal Tribunale di Roma la class action contro l’Aca
Il Tribunale di Roma ha dichiarato ammissibile la prima class action in Abruzzo e una delle poche in Italia che riguarda la contaminazione di sostanze alimentari: il caso riguarda l'intero paese di Roccamorice che nel 2015 si è ritrovato senza la possibilità di utilizzare l'acqua corrente. La class action è contro l'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) Spa, società che gestisce il ciclo idrico integrato in 65 comuni tra le province di Pescara, Chieti e Teramo. Per ora sono una quindicina i cittadini che hanno aderito all'azione per richiedere i danni all'Aca. "L'ammissibilità della class action risponde a criteri rigidissimi e ad un vaglio da parte del Tribunale particolarmente severo poiché si tratta di azioni dal grande impatto sociale e finanziario'', spiegano i legali che hanno seguito il ricorso, Claudio e Matteo Di Tonno, del Foro di Pescara. Nell'azione giudiziaria è stata denunciato il fatto che l'acqua corrente è finito mercurio fuoriuscito per la rottura di un misuratore della pressione all'interno dei serbatoi. "La vicenda nasce dal fatto che i venturimetri, strumenti posti all'interno dei serbatoi per la misurazione della pressione, subirono un'avaria riversando mercurio nelle condotte idriche dell'acqua potabile destinata al consumo umano del paese di Roccamorice - spiega Matteo Di Tonno -. Il caso ha avuto anche conseguenze ambientali che hanno innescato un'inchiesta della Procura della Repubblica di Pescara per l'illecito smaltimento di rifiuti pericolosi ed inquinamento doloso, visto che per lo svuotamento del serbatoio comunale, le acque contaminate da mercurio sono state sversate finendo per inquinare dei terreni, tra l'altro nel cuore del Parco nazionale della Majella, con la Forestale che ha sequestrato cinquemila metri quadrati limitrofi ai serbatoi in località Bosco e Pagliari, dove è stato trovato un valore di mercurio fino a 223 volte il livello massimo di legge.
Leggi Tutto »Pettorano sul Gizio: proseguono le manifestazioni per l’estate 2018
Tanti gli appuntamenti in calendario per le manifestazioni in programma nel mese di agosto, con spettacoli teatrali, momenti di musica, iniziative enogastronomiche.
A Pettorano sul Gizio (AQ) presentate le manifestazioni per agosto e settembre dell'estate 2018
IL 22 e 23 settembre, nella cornice del Castello, in programma la rievocazione medievale del matrimonio tra Margherita De Corbano e Restaino Cantelmo.
L’altro Abruzzo: l’apertura di Forza Italia verso le liste civiche
Leggi Tutto »Si chiama “L’altro Abruzzo” ed è il contenitore creato per coinvolgere i movimenti civici di riferimento di Forza Italia, come sperimentato con il modello Molise e come indicato dal vice coordinatore nazionale del partito, Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo.Sarà presentato nel prossimo mese di settembre insieme al piano di Forza Italia per dare voce e rappresentanza alla istanze dirette dei cittadini e dei territori, in vista delle imminenti elezioni regionali che dovrebbero svolgersi nel prossimo autunno. Lo annunciano il senatore e coordinatore regionale, Nazario Pagano, e il deputato abruzzese eletto nel collegio dell’Aquila Antonio Martino, segretario organizzativo abruzzese. La comunicazione arriva proprio due giorni dopo l’ultimatum della Giunta per il regolamento del Senato inviato al governatore - senatore del Pd Luciano D’Alfonso, invitato ad optare per una delle due cariche entro tre giorni, e cioè entro domani 5 agosto, fatto questo che accelera la tempistica per le elezioni regionali.
“Dobbiamo rompere gli indugi – spiegano Pagano e Martino -, ormai siamo in campagna elettorale e dopo aver incontrato i nostri alleati di Lega e Fratelli d’Italia e sancito l’intesa di andare uniti, è altrettanto importante dare attenzioni ai movimenti civici. Siamo in continuo contatto con chi è già sceso in campo ma anche con cittadini, siano essi professionisti, imprenditori, dirigenti pubblici e privati, per replicare in Abruzzo il modello Molise che ci ha permesso di vincere le elezioni come coalizione di centrodestra nello scorso mese di aprile. Come anche detto dal nostro vice coordinatore nazionale Tajani, è molto importante coinvolgere i cittadini che portano un contributo dal basso per riavvicinare la politica al Paese reale. Noi, in particolare, stiamo parlando con persone, pronte ad impegnarsi, che non hanno mai avuto alcun ruolo ma che hanno raggiunto lusinghieri risultati nella vita professionale – concludono i due parlamentari abruzzesi di Forza Italia.
A Pianella la mostra Intelligenza artigianale
Sarà inaugurata sabato 4 agosto alle ore 18,00 la mostra Intelligenza artigianale, tecniche del passato e del presente, per nuovi oggetti ibridi, un Progetto di Arago Design
La mostra sarà allestita a Pianella presso il Palazzo della Cultura - via Monsignor Vincenzo d’Addario e rimarra visitabile dal 4 agosto al 4 ottobre 2018.
Il Museo è aperto ogni sabato pomeriggio dalle ore 17 alle 19 e su prenotazione tutti gli altri giorni info 333.3517289 085.97301 Comune di Pianella segreteria del sindaco.
"Riflettere sull'intelligenza e l'efficacia dei gesti sapienti delle mani di un artigiano, può portare il designer a confrontarsi con la Tecnica in modo più ampio e trasversale.
Da tale riflessione può scaturire un atteggiamento di apertura verso "l'ibridazione" di forme e processi, finalizzata ad un miglioramento effettivo degli oggetti d'uso, in una chiave di "cultura del costruire" che trae il meglio dalla Storia passata e presente".Dario Oggiano.
Alanno: al via il Palio delle contrade
Si rinnova ad Alanno l'appuntamento con il Palio delle Contrade.
Il Palio delle Contrade è una manifestazione di carattere ludico-sportivo, nata con l'obiettivo dichiarato di favorire la socialità dei partecipanti e di tutti coloro che vi assistono. Unire la comunità attraverso tre serate ricche di emozioni e divertimento. La 3° edizione, dal 4 al 6 agosto 2018, si focalizza sul binomio Sport e altruismo sintetizzato con lo slogan dell'Avis "Gioca ai giochi...non giocare con la vita". Le iniziative ti terranno ad Alanno stazione, in contrada Oratorio e ad Alanno paese.
L’Aquila, tre arresti per spaccio di droga
La Squadra Mobile dell'Aquila ha arrestato nei giorni scorsi tre cittadini marocchini, un 27enne residente nel capoluogo regionale, e i suoi due fratelli, 47 e 33 anni, con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, tra cocaina e hashish. I tre, tra i quali il 27enne che era ricercato per un ordine di carcerazione di tre anni per rapina, sono stati colti in flagranza dai poliziotti mentre in un appartamento della frazione aquilana di Paganica stavano preparando una dose che avrebbero consumato nell'immediato, al fine di valutare la qualità della sostanza stupefacente che il 27enne voleva acquistare per poi spacciarla tra i giovani aquilani. Proprio per individuare il più giovane dei fratelli marocchini che aveva fatto perdere le sue tracce, la polizia ha seguito i movimenti dei due parenti residenti ad Avezzano e conosciuti come fornitori abituali del giovane ricercato.Una volta scoperti dagli agenti, uno dei fratelli ha tentato di disfarsi della droga, dapprima nascondendolo nelle parti intime e subito dopo dirigendosi verso il bagno dell'appartamento, ma è stato prontamente bloccato. La perquisizione ha consentito di sequestrare due dosi di cocaina e 600 euro, in banconote di piccolo taglio, frutto di vendite precedenti all'incontro.
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