Redazione Notizie D'Abruzzo

Gli alunni della Troiano Delfico in vista a Palazzo di Città a Montesilvano

Cos’è l’ufficio di gabinetto del sindaco. Quali sono i compiti del primo cittadino e del vicesindaco e come vengono eletti. Potenziare il numero dei vigili urbani, aumentare le piste ciclopedonali e le multe a chi sporca. Sono queste alcune delle domande e delle proposte avanzate dagli alunni delle classi 5B e 5 C, questa mattina in visita a Palazzo di Città. Gli studenti della scuola primaria Troiano Delfico sono stati accolti dal sindaco Francesco Maragno e dall’assessore alla Pubblica Istruzione Maria Rosaria Parlione. Accompagnati dalle loro maestre i bambini hanno posto le loro domande per scoprire il funzionamento della macchina amministrativa, ma anche esposto alcuni consigli e suggerimenti inerenti tematiche differenti. «Sono rimasto piacevolmente colpito -  ha sottolineato il sindaco Maragno -  dalla tipologia di questioni che i bambini hanno voluto affrontare. Proprio grazie alle loro domande e alle loro sollecitazioni, puntuali e attente, abbiamo parlato di raccolta differenziata, mobilità sostenibile, sicurezza, sociale. E’ importante che i bambini conoscano da vicino le istituzioni, soprattutto quelle del territorio in cui vivono. Questi ragazzi potrebbero essere gli amministratori del domani e questo genere di giornate possono avvicinarli e appassionarli alla gestione e alla cura della cosa pubblica».

Il sindaco ha poi portato i bambini nella Sala Giunta dove ha parlato loro del generale Giuseppe Dezio, montesilvanese che sacrificò la sua via a Saonara, in provincia di Padova per salvare civili dalla furia dei nazisti durante la seconda guerra mondiale, nonché dei progetti di gemellaggio con le città di Lahnstein, Gradiska e Zocca che l’Amministrazione Maragno ha sottoscritto in questi anni. La visita degli studenti si è conclusa nella stanza del sindaco.  

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Ocse, cala la pressione fiscale in Italia e si ferma al 42,4%

In Italia la pressione fiscale scende leggermente ma restiamo comunque in sesta posizione, tra i Paesi che pagano piu' tasse al mondo. E siamo anche ben oltre la media Ocse che e' del 34,2%. E' quanto emerge dal rapporto dell'Ocse sui trend fiscali 1965-2017, che vede la tassazione complessiva dell'Italia scendere nel 2017 al 42,4% del Pil dal 42,6% del 2016, dietro a quella della Francia (46,2%), della Danimarca (46%), del Belgio (44,6%), della Svezia (44%) e della Finlandia (43,3%) e davanti all'Austria (41,8%). I 35 Paesi Ocse registrano una tassazione media in aumento al 34,2%, contro il 34% del 2016, non lontana dal 33,8% del 2000.

 L'Italia resta tra i sette Paesi Ocse con una pressione fiscale sopra il 40%, ma registra una flessione rispetto al 2016, mentre sale rispetto alla media del 2000, che era del 40,6%. I Paesi con la tassazione complessiva piu' bassa sono il Messico (16,2%), il Cile (20,4%), l'Irlanda (22,8%), la Turchia (24,9%) e gli Stati Uniti (27,1%). La struttura fiscale dell'Italia, nota l'Ocse, e' caratterizzata da un alto livello di tasse sul reddito, pari al 25,8% sul totale delle entrate nel 2016, contro il 23,8% della media Osce. Anche il peso dei contributi sociali e' in Italia molto alto (30,1% contro il 26,2% della media Ocse), mentre e' basso il peso delle tasse sul reddito delle societa', che e' al 5%, contro il 9% della media Ocse. Le tasse sulle proprieta' immobiliari in Italia pesano il 6,6%, contro il 5,7% della media Ocse, mentre le imposte indirette, che l'Ocse calcola come tasse sul valore aggiunto e altre imposte sui consumi, pesano in Italia rispettivamente il 14,4% e il 13,8%, contro il 20,2% e il 12,5% della media Ocse.

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Parità di genere, il rapporto Openpolis

La politica italiana è lontana dal raggiungimento della partià. Solo il 14% dei sindaci italiani sono di sesso femminile e solamente 2 delle 21 tra regioni e province autonome sono guidate da donne. Lo si evince da uno studio pubblicato da Openpolis. Anche nell'attuale esecutivo la situazione non è migliore. Considerando anche sottosegretari e viceministri, gli uomini rappresentano oltre l'80% della squadra di governo, dato più basso dal governo Letta ad oggi. Openpolis ricorda che proprio per colmare in qualche modo questo gap, ormai dal 2004 sono state approvate una serie di leggi per "correggere" la situazione, inserendo dei meccanismi che favorissero la parità di genere, quantomeno negli organi elettivi. Ogni ambito territoriale, dai comuni alle regioni passando per il parlamento nazionale e quello europeo, è stato coinvolto da qualche tipo di riforma. Analizzando i dati dello "Studio e valutazione dell'impatto delle misure di riequilibrio di genere previste dalla legislazione vigente in materia di cariche elettive e di governo" del Cnr con la Presidente del consiglio, e incrociandoli con i dati Openpolis sulla rappresentanza politica, possiamo vedere come e quanto queste leggi abbiano avuto effetto.

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Rapporto Openpolis, nelle citta’ italiane c’è in media il 2,7% di verde urbano

Nelle principali citta' italiane il verde urbano occupa in media il 2,7% della superficie comunale. Raggiungono livelli piu' elevati la citta' di Napoli con 11,1, Cagliari con il 9,6 e Reggio Calabria, Firenze e Bologna con l'8%. E' quanto emerge nel dossier elaborato da Open Polis in collaborazione 'Con i bambini'. L'analisi cambia se si conta tutto il verde pubblico (verde urbano piu' aree naturali protette). Conteggiando tutto, a Roma ad esempio oltre un terzo del territorio (35,3%) e' occupato da aree verdi(contro una media nazionale del 18,7%). Se pero' si isola solo il verde urbano, la Capitale e' poco al di sopra della media degli altri capoluoghi italiani (3,3% contro 2,7%). La citta' italiana - in base ai dati del dossier - con la maggior superficie di verde pubblico e' Messina (72,1%), seguita da Venezia (65%) e Cagliari (60,7%). Inoltre, in media le aree attrezzate sono circa il 13% del verde urbano. Nelle quattro maggiori citta' italiane quest'ultimo e' in gran parte costituito dal verde storico vincolato e dai grandi parchi urbani. Nel primo caso si tratta di ville, parchi e giardini tutelati dal codice dei beni culturali per il loro interesse storico o artistico. Nel secondo caso, invece, stiamo parlando di parchi non vincolati, ma comunque riconosciuti dai piani urbanistici di valore naturalistico, storico o architettonico. Queste due categorie insieme costituiscono oltre la meta' del verde urbano a Roma e Torino, e piu' del 40% a Milano e Napoli. Mentre la presenza del verde attrezzato e' molto variabile, costituisce il 3% del verde urbano di Napoli, il 10% a Palermo e Torino, e poco meno del 30% delle aree verdi a Milano e Roma. Ovviamente questa quota va rapportata alla presenza di verde urbano nelle citta', che a Roma come abbiamo visto e' il 3,3% della superficie comunale, mentre a Napoli e' circa l'11%. 

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Piu’ di 70.000 italiani muoiono ogni anno a causa del fumo

Nonostante dal 1990 al 2016 la mortalita' attribuibile a fumo si sia ridotta da 165 a 146 decessi per 100.000 abitanti, le ricadute sulla salute sono ancora pesanti: ancora oggi piu' di 70.000 Italiani muoiono ogni anno a causa del fumo. Il dato e' emerso oggi al Parlamento Europeo di Bruxelles nell'ambito di un incontro, organizzato da ENSP (European Network for Smoking and Tobacco Prevention), in cui e' stata illustrata la situazione del consumo di tabacco in Italia e le proposte per contrastarlo sottoscritte da numerose Societa' scientifiche e Associazioni impegnate nella lotta al tabagismo. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita', il consumo di tabacco rimane ad oggi la prima causa mondiale di morte evitabile, con un carico pesante di invalidita' e cronicita' per patologie oncologiche, respiratorie e cardiovascolari. In Italia, a fronte di una riduzione dei consumi di sigarette confezionate (27% in meno di vendite rispetto al 2000), il mercato del tabacco registra un incremento del 10% di sigarette rollate a mano e un segmento del 2-3% di utilizzo di sigarette elettroniche. Su tutto prevale l'incremento d'uso dei prodotti di tabacco di nuova generazione (heated tobacco products). Mentre la prevalenza dei fumatori si e' quasi dimezzata negli uomini (dal 42% nel 1986 al 25% nel 2017 secondo i dati ISTAT), nelle donne si e' ridotta di poco (dal 25% al 21%), e negli adolescenti 15-16enni, secondo l'indagine ESPAD, l'uso nell'ultimo mese e' dal 1995 in stallo intorno al 20%-25%. Inoltre, si assiste ad un aumento dell'uso corrente della sigaretta elettronica tra gli adolescenti, secondo l'indagine GYTS, passando dall'8% nel 2014 al 18% nel 2018. I lavori, presieduti dal Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, sono stati introdotti da: Nicola Caputo, parlamentare europeo, Francisco R. Lozano, presidente ENSP e Antonella Cardone, ENSP. A seguire gli interventi degli esperti: Silvano Gallus, Istituto Mario Negri; Maria Sofia Cattaruzza, Vicepresidente SITAB; Roberto Boffi, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano; Enzo Zaga', Presidente SITAB; Biagio Tinghino, Past President SITAB; Laura Carrozzi, Universita' di Pisa; Giuseppe Gorini, ISPRO. "Le misure di controllo non fanno i progressi che si erano sperati nel 2005, quando l'Italia fu tra i primi paesi nel mondo a vietare il fumo nei luoghi chiusi di lavoro e di svago raggiungendo l'ottavo posto nella classifica europea degli Stati con le politiche no-smoking piu' avanzate. Successivamente e' scesa al 16° posto per risalire al 13° solo recentemente, grazie all'introduzione nel 2016 delle misure della Direttiva 2014/40/UE", aggiunge l'ENSP. L'Italia oggi risulta "ancora poco avanzata su politica fiscale, campagne di prevenzione e servizi terapeutici. Gli ostacoli che tradizionalmente rendono difficili i progressi sono di diverso genere, tra cui: a) Le politiche fiscali sono affidate al ministero dell'Economia che le amministra attraverso l'Agenzia dei Monopoli. La tassazione e' modulata in base all'andamento del mercato e non in base alle esigenze della salute. I dirigenti sono a torto convinti che un aumento della tassazione comporterebbe una riduzione del gettito fiscale e favorirebbe il contrabbando. Conta scarsamente la voce del ministero della Salute, in minoranza su questi temi, anche a causa degli interessi dei coltivatori di tabacco rappresentati dal potente Ministero dell'Agricoltura. b) Le grandi compagnie del tabacco portano avanti una intensa attivita' di lobbismo governativo e pubbliche relazioni, finanziando fondazioni legate ai partiti politici, istituti economici e gruppi di influencer per la conduzione di studi i cui risultati faziosi vengono presentati ai policy maker nazionali ed europei". 

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Sulmona, inaugurato il nuovo ospedale

E' stata consegnata alla Asl1 (L'Aquila, Sulmona, Avezzano) la nuova struttura ospedaliera di Sulmona. Si tratta del primo ospedale interamente antisismico d'Abruzzo e i lavori di realizzazione sono durati due anni e mezzo.Ora l'apertura ufficiale dell'ospedale, con l'attivazione di reparti e servizi, dipenderà dai tempi tecnici della burocrazia. Il costo del nuovo ospedale è stato di 20 milioni di euro. La realizzazione è stata possibile tramite un partenariato pubblico-privato con la formula della locazione finanziaria. In pratica la struttura è stata realizzata da un soggetto esecutore associato a soggetti finanziari privati che, congiuntamente, si accollano i rischi. Il privato finanziatore è proprietario della struttura per 20 anni durante i quali la Asl 1 pagherà un canone annuo di locazione di 1 milione e 800 mila euro. Al termine dei 20 anni la Asl 1 diventerà proprietaria dell'immobile. Alla cerimonia è intervenuto l'Assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci,il Direttore Generale della Asl Rinaldo Tordera,col sindaco della città Anna Maria Casini,il Vescovo Mons.Fusco ed i sindaci dei comuni del territorio. 

"Questo è il punto d'inizio non è certamente il punto di arrivo. Il fatto di avere un ospedale così all'avanguardia, completamente antisismico, dotato di tecnologie d'avanguardia credo che sia un buon viatico per iniziare un nuovo modo di approcciare alla sanità, immaginando anche che ci sia un atteggiamento diverso da parte dei medici che già ci lavorano che credano ancora di più nella sanità locale e che siano in grado di trasferire messaggi positivi ai pazienti che, mi auguro, non andranno più via". Lo ha detto il manager della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila Rinaldo Tordera a margine della riconsegna del nuovo ospedale di Sulmona. "Solo con un atteggiamento diverso dei medici queste strutture potranno essere utilizzate al meglio con i pazienti di questo territorio che torneranno nuovamente a rivolgersi a questo ospedale. Per quel che ci riguarda - conclude Tordera - abbiamo preso l'impegno di assumere grazie all'ultima delibera regionale per fare in modo che i reparti funzionino al meglio". Tordera ha quindi annunciato che sono già stati stanziati 10 milioni di euro per la riqualificazione dell'area dove sorge il vecchio ospedale che sarà abbattuto e per la realizzazione di un elisuperficie. 

Circa 200 persone tra cui anche un gruppo di associazioni cattoliche e di sindacati e movimenti civici hanno protestato con striscioni e cartelli per chiedere la classificazione di Primo livello per l'ospedale di Sulmona, così come era classificato prima del nuovo piano sanitario regionale in vigore dal 2016. L'assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, replica alle contestazioni che hanno caratterizzato questa mattina, la riconsegna del nuovo ospedale di Sulmona. "Io ho sempre lavorato nella direzione nella quale, il territorio tutto, mi ha richiesto, ha argomentato e ha spinto. Ho sempre accompagnato senza preclusioni qualsiasi tipo di richiesta venisse dal territorio. Continuerò a farlo così come ho fatto sul punto nascita. Le persone di questo territorio possono confermarlo - prosegue Paolucci - così come ho lavorato su un contenuto su un'offerta ospedaliera che già vuole dimostrare una classificazione di primo livello che è già ampiamente riconosciuta nell'offerta dei reparti che abbiamo messo in campo per l'ospedale di Sulmona". 

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Nominato Lucarelli per gli Uffici speciali della Ricostruzione

 Incarico ad interim per gli uffici speciali per la Ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del cratere sismico del terremoto del 6 aprile 2009 affidato a Giovanni Francesco Lucarelli. Lo annunciano i sottosegretari Vito Crimi e Gianluca Vacca sottolineando che "questo Governo è al lavoro per la Ricostruzione". Ieri il grido d'allarme da parte della Regione Abruzzo che ha parlato di un post-sisma dimenticato. "In attesa della definizione delle procedure previste dalla legge, per la nomina dei vertici degli Uffici Speciali per la ricostruzione per L'Aquila e per i comuni del cratere, oggi - affermano in una nota Crimi e Vacca - è stato firmato il decreto di conferimento dell'incarico ad interim al dirigente, attualmente in servizio presso l'Ufficio Speciale per Ricostruzione per L'Aquila. dott. Giovanni Francesco Lucarelli". 

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Cappelle sul Tavo. Claudia Tatone entra in Consiglio Comunale

Classe ‘86, prima dei non eletti nella competizione elettorale che aveva visto fronteggiarsi il sindaco uscente Felicia Maiorano Picone e Pierino Di Giandomenico, Claudia Tatone da mercoledì 28 novembre siede tra i banchi del consiglio comunale di Cappelle sul Tavo a seguito delle dimissioni del consigliere Riccardo De Rosa.
La Tatone, già segretaria del circolo PD cittadino, ma con all’attivo una lunga militanza e un indirizzo europeo, attualmente ricopre la carica di responsabile politiche internazionali del PD Abruzzo e di responsabile nazionale organizzazione degli attivisti del PSE
Nonostante manchino pochi mesi alle imminenti amministrative di maggio 2019 nel comune vestino, la neo consigliera ha accettato di buon grado di ricoprire questo ruolo per onorare l’impegno preso con i suoi elettori ma, soprattutto, per rilanciare una piattaforma programmatica che veda come protagonisti i giovani e le donne. Per tali ragioni ha ritenuto opportuno dare la priorità alle problematiche reali del paese volendosi collocare da “indipendente” rispetto ai due schieramenti.

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Il ‘Pullman dei Parchi’ torna a collegare Roma con le aree protette

Il “Pullman dei Parchi” torna anche in inverno a collegare Roma con le più belle aree verdi d’Abruzzo. Un servizio che riparte con due tratte in più rispetto all’estate con collegamenti giornalieri dall’8 dicembre al 6 gennaio. I viaggiatori, su prenotazione, potranno così raggiungere i borghi più caratteristici dell’Abruzzo interno. Un’iniziativa, promossa da Regione Abruzzo e gestita da Sangritana Spa marchio Abruzzobus, che intende avvicinare la Capitale a tre parchi regionali: il Parco d’Abruzzo Lazio e Molise, il Parco Sirente-Velino e il Parco della Majella. Saranno attivate due corse giornaliere (esclusi i giorni 25 dicembre e 1 gennaio) con partenza la mattina dal terminal di Roma Tiburtina e ritorno in serata dai comuni di Castel Di Sangro e Scanno. Sono tre le direttrici messe a disposizione dei turisti: Roma-Pescasseroli-Castel Di Sangro, Roma-Sulmona-Roccaraso-Castel Di Sangro e Roma-Sulmona-Scanno. Il costo della singola corsa sarà di 15 € con una tariffa ribassata in caso di prenotazione andata e ritorno per una spesa di 28 €. Il consigliere regionale con delega ai trasporti Maurizio Di Nicola ha parlato di “esperimento riuscito” riferendosi alla fase estiva del servizio e ha aggiunto: “Stiamo lavorando per realizzare la prossima estate una direttrice al contrario, dal mare verso i parchi con un ulteriore sviluppo che coinvolga anche la Campania”. Alla presentazione dell’iniziativa hanno partecipato il Presidente di Tua Spa, Tullio Tonelli, l'Amministratore Unico di ABRUZZOBUS - Sangritana S.p.A, Pasquale di Nardo, il Presidente della Comunità del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, Antonio Di Santo, il sindaco di Pescina, Stefano Iulianella e il vice sindaco di Scanno, Giuseppe Marone. 

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