Redazione Notizie D'Abruzzo

Bilancio sanità, scontro Forza Italia – Regione

 "Dal verbale del Tavolo di Monitoraggio emerge chiaramente come la situazione della sanità abruzzese sia completamente diversa da quella prospettata dal presidente D'Alfonso e dall'assessore Paolucci, che si ostinano a vantare risultati e obiettivi che non sono rintracciabili in nessun documento ufficiale, al contrario dei disservizi e della malasanità che i nostri cittadini toccano ogni giorno con mano". Così i consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, in una conferenza stampa a Pescara. "I bilanci ufficiali delle quattro Asl abruzzesi, al 31 dicembre 2017, dimostrano che ci troviamo di fronte ad una gestione sanitaria completamente fallimentare - proseguono Febbo e Sopiri - le Asl, esclusa quella di Teramo, chiudono i loro bilanci con forti perdite, pari a quasi 39 milioni di euro, ma c'è anche qualcosa che non ci convince, visto che dalla relazione effettuata dall'advisor della Regione, Kpmg, inviata alla Corte dei Conti nel dicembre 2017, per il terzo trimestre 2017 emerge un risultato negativo pari a 52,7 milioni di euro. Stranamente, invece - proseguono i due esponenti di Forza Italia - il risultato negativo oggi si ferma a circa 39 milioni". I consiglieri di opposizione sottolineano che "ai disastrosi risultati di esercizio si aggiunge quanto emerge dal verbale del Tavolo di Monitoraggio sullo stato di attuazione delle tematiche del Piano di Riqualificazione 2016-2018, in base al quale nessuno degli obiettivi operativi è stato completato".

 Quanto ai cinque nuovi presidi ospedalieri annunciati a Vasto, Lanciano, Sulmona, Avezzano e Giulianova, Febbo e Sospiri affermano che "nel verbale del Tavolo e del Comitato di monitoraggio si conferma come, dopo quattro anni di governo, non sarà messo neanche un mattone per i cinque nuovi presidi". 

I consiglieri regionali di Forza Italia concludono "dicendosi molto preoccupati, perché con Chiodi recuperavamo sul fronte del deficit, mentre perdevamo terreno sul fronte dell'offerta sanitaria, mentre ora perdiamo in deficit e perdiamo terreno sull'offerta sanitaria". 

La replica di Silvio Paolucci

"E' davvero singolare che nella posizione di Forza Italia si ometta completamente di ricordare il forte innalzamento dei Livelli Essenziali di Assitenza (oggi a 189)". Lo afferma l'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, replicando alle critiche sollevate dalla minoranza. "Per quanto riguarda i nuovi ospedali - continua Paolucci - è certo che faremo partire le gare a breve, tenuto conto che abbiamo dovuto recuperare tutto il terreno perso su investimenti che non avevano trovato alcun canale di finanziamento,  nè regionale, nè nazionale durante il governo di Forza Italia. Circa i conti - aggiunge l'assessore - non riesco davvero a comprendere perché siano scontenti del fatto che vadano  meglio di quanto previsto dal Piano di riqualificazione: ovvero -9 milioni anziché i -24 previsti e ben lontani dai fantomatici - 100 milioni annunciati da loro mesi fa. Anche ai tempi del Governo Chiodi il risultato complessivo era dato dal totale delle risultanze Gsa (il bilancio della sanità della Regione) e il bilancio delle 4 Asl. Insomma - conclude Paolucci - si tratta solo di polemiche senza alcuna sostanza".

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Sale ancora il numero di bimbi colpiti da tossinfezione alimentare a Pescara

Sarebbero almeno 130, di cui 126 bambini iscritti in numerose scuole della città, le persone arrivate in pronto soccorso, a Pescara, da venerdì ad oggi, in seguito a malori con sintomi da intossicazione alimentare. Al momento pare escluso che si tratti di una forma virale, poiché i primi accertamenti parlano di un'infezione di origine batterica, ma un quadro più chiaro si potrà avere domani mattina. Intanto la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo contro ignoti per fare chiarezza sulla vicenda. L'ipotesi di reato è relativa a quanto previsto dalla normativa in materia di alimenti Al centro dell'attenzione il centro cottura che serve le mense scolastiche della città. Il sindaco Marco Alessandrini con apposita ordinanza ha deciso lo stop delle mense scolastiche.

"I campioni sottoposti a coltura non hanno dato finora esito di positività", ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa il direttore generale della Asl di Pescara, Armando Mancini, il quale, spiegando che "la trasmissione avviene per via oro-fecale", ha affermato che "non è una patologia contagiosa", invitando comunque a rispettare la massima igiene, "che è fondamentale, e a lavarsi spesso le mani". Nel reparto di Pediatria continua il lavoro per i ricoveri e per il trattamento dei bambini che ancora stanno arrivando in pronto soccorso. Da oggi è anche attivo un ambulatorio ad hoc per il controllo dei pazienti già dimessi. Del totale, 70 bimbi sono stati sottoposti a terapia reidratativa e dimessi. Trenta bambini hanno avuto un periodo di degenza più prolungato (uno o due giorni) ed alcuni sono stati trattenuti a scopo cautelativo e preventivo nei confronti di altri bambini presenti in casa. Venti bambini sono in attesa di valutazione in pronto soccorso, mentre sei hanno rifiutato il ricovero. "Il problema clinico - sottolineano all'azienda sanitaria - è sotto controllo e nessun paziente ha avuto complicazioni". Visti i tanti arrivi, in ospedale è stata potenziata l'assistenza infermieristica e sono stati reclutati letti aggiuntivi. Accertamenti sono in corso per individuare l'origine del problema. 

Mentre prosegue l'indagine epidemiologica disposta dalla Asl, stamani, dopo quella di sabato, nuova ispezione dell'azienda sanitaria e dei Carabinieri del Nas nel centro cottura che serve le mense cittadine: eseguiti sequestri e vincoli sanitari di alimenti e campioni completi di tutte le matrici alimentari presenti. E' in corso l'analisi del materiale da parte dell'Istituto Zooprofilattico. 

 

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Sarebbe salito a circa 120 il numero delle persone, principalmente bambini, che da venerdì ad oggi hanno avvertito malori con sintomi da tossinfezione alimentare e si sono presentate in pronto soccorso all'ospedale di Pescara. Tra loro anche sei insegnanti. Si tratta di bimbi, alcuni dei quali sono stati ricoverati, iscritti in almeno sei o sette scuole della città e residenti in zone diverse del capoluogo adriatico. Intanto sono attesi per oggi i primi risultati dell'indagine epidemiologica disposta dalla Asl di Pescara. L'istituto zooprofilattico si sta invece occupando di analizzare i campioni prelevati dai Carabinieri del Nas nel centro di cottura che serve le mense delle scuole cittadine. Dalla Direzione sanitaria della Asl ribadiscono che, vista la tipologia dei sintomi non si tratta di un'emergenza; gli unici effetti, considerati i numeri, sono tempi di attesa più lunghi. Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, con apposita ordinanza, ha sospeso, a partire da oggi, il servizio di mensa nelle scuole comunali, fino a chiarimenti

La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo contro ignoti sulla vicenda dei malori tra i bimbi colpiti da una presunta tossinfezione alimentare. L'ipotesi di reato è relativa a quanto previsto dalla normativa in materia di alimenti. Titolare del fascicolo, che non presenta al momento indagati, è il sostituto procuratore Anna Benigni.

"La Regione c'è e sta seguendo e monitorando con la massima attenzione tramite la Asl di Pescara e tramite l'Istituto Zooprofilattico, che rispondono all'assessorato alla Sanità" ha dichiarato l'assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, a proposito della vicenda dei malori tra i bimbi di Pescara colpiti da una presunta tossinfezione alimentare. "Entro la serata - aggiunge - avremo più informazioni, perché dovrebbero arrivare oggi i risultati dei primi accertamenti eseguiti". 

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Gli italiani cercano sul web le informazioni sulla Pubblica Amministrazione

Per informarsi sulla pubblica amministrazione gli italiani restano affezionati alla tv, ma cresce il peso del web: le informazioni online del settore pubblico, infatti, hanno ormai quasi raggiunto la televisione per preferenza e affidabilità. Quasi un cittadino su due si aspetta di trovare le informazioni dalla Pa su siti web e social network, e nella fascia d'età 18-54 anni il dato è ancora più alto e raggiunge quasi il 60%. Più di quattro italiani su dieci si fidano delle informazioni che ricevono sul web dalle pubbliche amministrazioni e nella fascia 18-54 anni il dato supera il 50% e, in questo caso, il web è appaiato alla tv. Inoltre, sei italiani su dieci considerano i social un'importante occasione di lavoro, il 90% chiede alla Pa maggiore possibilità di partecipazione e informazioni in tempo reale. Sono i dati che emergono dall'indagine dell'Istituto Piepoli sul rapporto tra cittadini, pubblica amministrazione e nuovi strumenti di comunicazione (web, social network, chat) realizzata in occasione del Pa Social Day, il primo evento nazionale dedicato alla nuova comunicazione pubblica via web, social network, chat, intelligenza artificiale, servizi digitali in grado di mettere il cittadino sempre più al centro del processo comunicativo. L'evento, organizzato dall'associazione PA Social (www.pasocial.info), si terrà mercoledì prossimo in contemporanea (9,30-13,30) e in diretta web e social in 17 città (Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Perugia, Pescara, Roma, Torino e Trieste). Tanti i temi che saranno approfonditi nei territori: dai servizi pubblici e gestione delle emergenze alla cultura del digitale al marketing territoriale, dalla nuova organizzazione e profili professionali all'intelligenza artificiale e chatbot

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Pubblica Amministrazione, i debiti ammontano a 58 miliardi

Una mole di debiti commerciali pari a 58 miliardi, di cui oltre la metà con tempi di pagamento in ritardo. E' questa la situazione dei debiti della P.a. nel 2017, in base alla fotografia più recente, un'analisi di Banca Ifis presentata in occasione dell'ultimo Forum P.a., che evidenzia un miglioramento dei tempi di pagamento, che restano tuttavia superiori a quelli stabiliti dalla legge. L'ammontare dei debiti in ritardo si riduce da 33 a 31 miliardi di euro sul totale dei 58 miliardi di debiti commerciali della P.a., con un generale miglioramento con ritardi fra i 27 e i 59 giorni sebbene si riscontrino situazioni gravi in Comuni e Province con picchi rispettivamente oltre i 300 e i 540 giorni. In particolare, rileva lo studio basato su dati Istat, Banca d'Italia e Mef, nel 2017 il 62% degli enti pubblici ha pagato in ritardo rispetto ai vincoli di 30/60 giorni imposti dalla legge. Un dato in calo di 8 punti percentuali rispetto all'anno precedente grazie all'andamento delle Regioni (45% contro il 55% del 2016). Migliorano Asl, Comuni e Province (fra i quali pero' si registrano situazioni di grave ritardo) mentre i ministeri sono in controtendenza: il 93% ha pagato in ritardo contro l'86% del 2016. Dal lato delle imprese lo studio certifica come le aziende fornitrici della P.a incassino 30 giorni più tardi rispetto a quelle dello stesso settore che pero' lavorano con il comparto privato. Sulla Fattura elettronica emerge come, dopo il boom della fase iniziale, circa 500 imprese al mese certificano online i propri crediti verso la P.a sulla apposita piattaforma. Lo scorso anno quasi 1 milione di aziende fornitrici ha emesso almeno una fattura elettronica verso la P.a. Nel 2019 secondo il rapporto saranno circa 3,4 milioni di imprese a utilizzare la fatturazione elettronica.

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Incidente in una pista da cross nel Pescarese, un ferito

Un 36enne della provincia di Chieti è rimasto ferito nel primo pomeriggio in un incidente avvenuto su una pista da cross a Cugnoli. Soccorso dai sanitari del 118 del Distaccamento di Scafa, l'uomo è stato prima stabilizzato, poi trasferito con l'elisoccorso all'ospedale di Chieti dove i sanitari gli hanno riscontrato un trauma addominale e un trauma al braccio sinistro.

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Azienda agricola biologica chiusa dopoi controlli del Nas

Controlli dei Carabinieri del Nas di Pescara nel settore delle produzioni biologiche abruzzesi. A seguito degli accertamenti, la Asl ha disposto la chiusura immediata di un'azienda agricola della provincia dell'Aquila. I militari per la tutela della salute hanno ispezionato la struttura dopo aver raccolto informazioni e documenti nel corso di altri controlli nello stesso settore commerciale. Il Nas ha segnalato all'autorità amministrativa e sanitaria il titolare dell'azienda agricola per le carenze igienico-sanitarie riscontrate nel laboratorio di produzione e confezionamento di conserve vegetali biologiche (succhi di frutta, ortaggi, prodotti di pasticceria conservati). Il dirigente del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (Sian) della Asl di Avezzano Sulmona L'Aquila, intervenuto sul posto, ha disposto la chiusura immediata dell'attività, dal valore di un milione di euro, sino al ripristino delle condizioni d'igiene.

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Quasi la meta’ degli italiani (45,9 %) fallisce la prova costume

Quasi la meta' degli italiani (45,9 %) fallisce la prova costume per sovrappeso o addirittura obesita'. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione del weekend del 2 giugno che con il caldo ha spinto gli italiani a scoprirsi in spiaggia al mare, al lago o lungo i fiumi. Il problema di una forma non proprio longilinea, si sottolinea, riguarda 23 milioni di persone adulte lungo tutta la Penisola - rileva la Coldiretti - ma coinvolge in misura maggiore le regioni del Sud con il record della Basilicata che ha il 52,7% della popolazione in sovrappeso o obesa, seguita dall'Abruzzo con il 52,3%, dal Molise con il 51,9%, dalla Campania con il 51,1%, la Calabria con il 50,4% e la Sicilia con il 49,1% sulla base del rapporto Osservasalute. Il Nord e' invece in genere piu' in forma con il Trentino Alto Adige che guida la classifica degli snelli con appena il 38,8% della popolazione che ha problemi di bilancia, seguito dal Piemonte con il 40,9%, la Lombardia con il 43,2%, la Valle d'Aosta con il 43,4% e la Liguria con il 44%. Mentre la regione del centro Italia che vince sulla prova costume è il Lazio con solo il 42% degli adulti che combatte con la pancetta. E se sono molteplici le proposte più o meno scientifiche seguite dai 12 milioni gli italiani che nell'ultimo anno hanno cercato di ridurre il girovita con la dieta, sulle tavole nazionali è tornata con forza la dieta mediterranea con un aumento record dei consumi che va dal +7% per il pesce fresco fino alla crescita del 4,3 per la frutta fresca nel 2017 secondo elaborazioni Coldiretti su dati ismea. Un andamento positivo che riguarda anche gli ortaggi freschi con un +4% favorito anche - continua la Coldiretti - da nuove modalità di consumo sospinte anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe come centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari ai più piccoli. Smoothies, frullati e centrifugati consumati al bar, in spiaggia o anche a casa sono la vera novità dell'estate grazie all'affermarsi di stili di vita più salutistici. Ma la frutta e verdura non solo fanno bene alla salute e difendono l'organismo dal caldo, ma carote, albicocche, meloni, ciliegie sono anche alcuni dei cibi che entrano secondo la Coldiretti anche nella speciale classifica degli abbronzanti naturali in grado di ''catturare'' i raggi del sole e garantire una tintarella naturale. Per prepararsi l'abbronzatura può essere d'aiuto una dieta adeguata che si fonda sul consumo di cibi ricchi in vitamina A che - precisa la Coldiretti - favorisce la produzione nell'epidermide del pigmento melanina per donare il classico colore ambrato alla pelle. Il primo posto nella speciale top ten è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile. Al secondo posto - continua la Coldiretti - salgono i radicchi che ne hanno circa la metà mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone e sedano, peperoni, pomodori, cocomeri, fragole e ciliegie che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni. Antiossidanti ''naturali'' sono infatti le vitamine A, C ed E che - conclude la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. 

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Pescara, stop al servizio mensa per precauzione

E' salito a circa 80, al momento, il numero delle persone arrivate all'ospedale di Pescara a causa di malori con sintomi da tossinfezione alimentare. Si tratta principalmente di bambini, alcuni dei quali ricoverati nel reparto di pediatria, ma oggi sono arrivati in pronto soccorso anche sei insegnanti. Alcune persone hanno raggiunto autonomamente gli ospedali vicini e, quindi, il bilancio complessivo, seppur provvisorio, potrebbe essere più alto. Almeno sei o sette, secondo le prime informazioni, le scuole di appartenenza delle persone finite in ospedale, residenti in zone diverse della città. Mentre sono in corso gli accertamenti dei Carabinieri del Nas di Pescara sui campionamenti effettuati nel centro di cottura che serve le mense scolastiche, la Asl già ieri aveva disposto un'indagine epidemiologica: i primi risultati potrebbero arrivare domattina qualora si tratti di salmonella o nel pomeriggio in caso di altre patologie. Dalla Direzione sanitaria della Asl sottolineano che, al momento, vista la tipologia dei sintomi - febbre, vomito, diarrea e conseguente disidratazione - non si tratta di un'emergenza. Gli unici effetti, considerato il numero elevato di accessi, sono sui tempi di attesa, leggermente più lunghi 

Il Comune di Pescara sospende il servizio mensa

In attesa di conoscere i risultati delle analisi sulle cause dei malori che nei giorni scorsi hanno colpito decine di bambini a Pescara, una ventina almeno ricoverati in ospedale con sintomi da tossinfezione alimentare, il sindaco, Marco Alessandrini, ha stabilito la sospensione del servizio mensa nelle scuole per le classi delle elementari e medie di Pescara da domani, lunedì 4, finché non sarà chiarita la natura delle infezioni. "E' una precauzione a tutela dei bambini, in attesa degli accertamenti della Asl sui campioni di cibo somministrato nelle mense scolastiche comunali" dichiarano il sindaco e l'assessore all'Istruzione e Mense, Giacomo Cuzzi. Molti sono anche i bambini che, pur non essendo ricoverati, sono a casa con febbre alta e disturbi intestinali. "Per le scuole dell'infanzia e materne - fa sapere il sindaco - stiamo lavorando affinché l'attività didattica possa continuare per quanti vorranno ricondurre i bambini a scuola, ma solo dopo aver fatto consumare loro il pasto a casa".

Il Comune fa sapere che per i nidi si potrà scegliere fra il tempo ridotto, fino alle 12 o 12.30, e il rientro a scuola solo dopo aver consumato il pasto a casa. "Ovviamente - informano sindaco e assessore - adotteremo formule compensative per le rette sul tempo pieno, che verrà ripristinato una volta accertato che il cibo non ha determinato la situazione creatasi. Siamo sicuri che questa scelta provocherà disagi organizzativi alle famiglie, alle quali chiediamo collaborazione e confermiamo vicinanza e tutela, ma riteniamo che la salute dei bambini sia la priorità, come prioritario è fornire un servizio di qualità. Per questo abbiamo attivato sul cibo somministrato dal gestore del servizio la rigorosa filiera dei controlli prevista dall'appalto e in piena sinergia con Nas e Asl che stanno provvedendo agli accertamenti".

Controlli dei Carabinieri del Nas

Ispezionato il centro di cottura che serve le mense delle scuole di Pescara. Il controllo, andato avanti fino alla tarda serata di ieri, è stato eseguito dal personale della Asl e dai Carabinieri del Nas di Pescara. In particolare, sono state campionate numerose matrici alimentari e rinvenuti i pasti test, regolarmente detenuti, che saranno sottoposti ad analisi da parte dell'Istituto zooprofilattico. Intanto prosegue l'indagine epidemiologica disposta dalla Asl. Sono una trentina i bambini arrivati in pronto soccorso e per circa venti è stato disposto il ricovero in ospedale; nessuno di loro è in gravi condizioni. Tutti hanno i classici sintomi da tossinfezione alimentare. 

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Fisco, Cgia: all’erario oltre 53 miliardi a giugno

Il fisco a giugno comincia a presentare il conto ai contribuenti italiani. Entro il 30, infatti - tra le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, la Tasi/Imu, l'Iva, l'Ires, l'Irpef riconducibile alle partite Iva, l'Irap, la Tari e tutta una serie di altre imposte minori - le famiglie, le imprese e i lavoratori autonomi dovranno versare 53,3 miliardi di euro di tasse. Un fisco, dsecondo la Cgia, ancora troppo oppressivo e ingiustificatamente pretenzioso.Dall'analisi dei risultati emersi da questa elaborazione, la Cgia segnala che in questo mese di giugno l'impegno economico piu' gravoso lo dovranno sostenere le imprese; tra il pagamento delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori verseranno all'erario 11,4 miliardi di euro. Con l'abolizione della Tasi sulla prima casa avvenuta nel 2016, quest'anno lo sforzo economico piu' rilevante per le famiglie italiane sara' il pagamento della prima rata dell'Imu-Tasi sulle seconde/terze case. Dei 9,8 miliardi di euro di gettito previsti dal pagamento della prima rata di queste due imposte gravanti su tutti gli immobili presenti nel Paese, quelli ascrivibili alle famiglie ammonteranno a circa 5 miliardi di euro. Per i contribuenti con scadenza mensile (imprese e lavoratori autonomi), il versamento dell'Iva relativo al mese di maggio si attestera' sui 9,4 miliardi di euro. Su questa imposta la Cgia torna a ribadire un concetto gia' espresso piu' volte nelle ultime settimane.Se l'Iva dovesse salire ai livelli record previsti, per le botteghe artigiane e i piccoli commercianti sarebbe una iattura, visto che la stragrande maggioranza dei rispettivi fatturati e' attribuibile alla domanda interna". Altrettanto oneroso sara' il pagamento del saldo 2017 e dell'acconto 2018 relativo all'Ires (Imposta sui redditi delle societa' di capitali). Le imprese saranno chiamate a versare 9,1 miliardi di euro. L'Irpef in capo a tutti i lavoratori indipendenti (partite Iva) e agli altri percettori di reddito (da fitti, altri proventi, etc.), pesera' per circa 4,3 miliardi. Il saldo 2017 e l'acconto 2018 dell'Irap, invece, costeranno alle attivita' produttive 3,2 miliardi. L'Ufficio studi della Cgia fa notare che il gettito di ciascuna imposta riportata in questa elaborazione e' stato stimato sulla base dell'andamento registrato negli ultimi anni. Oltre a cio', si e' tenuto conto degli effetti economici dovuti alle modifiche legislative intervenute nell'ultimo periodo. Sebbene sia stata eliminata la Tasi sull'abitazione principale, si ricorda che a giugno i contribuenti saranno comunque chiamati al versamento della prima rata della Tasi e dell'Imu sui seguenti immobili: seconde case a disposizione, quelle locate, gli immobili strumentali (alberghi, capannoni, negozi, uffici, botteghe artigiane, etc.) e le abitazioni di lusso. La Cgia tiene infine a precisare che nei pagamenti che verranno effettuati a giugno non sono stati inclusi i contributi previdenziali. Si ricorda, inoltre, che le scadenze del versamento della Tari (tassa rifiuti) sono stabilite dai Comuni che devono prevedere almeno due rate all'anno. In questa elaborazione e' stato ipotizzato che il tributo venga versato in 4 rate e che una di queste scada nel mese di giugno. Dall'analisi dei bilanci consolidati dei Comuni elaborati dall'Istat, si e' stimato che il gettito complessivo della Tari per l'anno in corso sia di almeno 8,4 miliardi di euro: pertanto, dividendo questo importo per 4, ci consente di stimare il gettito medio della Tari di ciascuna rata di circa 2,1 miliardi di euro.

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Dopo 26 anni torna la Dc, Rotondi presenta simbolo

L'ultima volta fu alle elezioni politiche del 1992: da allora il simbolo della Dc e' stato in soffitta,o speso a pezzi dalle sigle che se lo sono conteso: Ppi, Ccd, Cdu, Udc, Dca. Ma negli ultimi mesi e' trascorsa in silenzio una trattativa parallela a quella ben piu' nota per la formazione del governo: per iniziativa di Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc, e Gianfranco ROTONDI, segretario di Rivoluzione cristiana, tutti i partiti democristiani hanno siglato una tregua raggiungendo un intesa su un percorso che sdogana il simbolo piu' votato dagli italiani per decenni". E' quanto si legge in un comunicato.
Poi: "La road map prevede una prima uscita alle amministrative, ed e' stata scelta la citta' di Avellino, pur nella consapevolezza di grande frammentazione locale dell'area ex Dc. Poi intorno allo scudo crociato, legittimamente detenuto dal partito di Cesa, sara' possibile riattivare il cammino del partito piu' antico d'Italia". Cosi' ROTONDI ha presentato ieri la lista: "Nel giorno dell'insediamento del governo populista, torna la Dc: ditemi che non c'e' la mano della provvidenza".

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