Redazione Notizie D'Abruzzo

Giornalisti in piazza per difendere la libertà di stampa

"Tutto ci saremmo aspettati meno che i giornalisti italiani potessero scendere in piazza per difendere la liberta' di stampa.". Cosi' il presidente dell'Odg Abruzzo Stefano Pallotta presente, al flash mob convocato in tutte le piazze d'Italia dalla Federazione nazionale della Stampa in risposta agli attacchi rivolti alla categoria da diversi esponenti del M5s a cominciare dal Ministro Luigi Di Maio per finire ad Alessandro Di Battista. Da pennivendoli a puttane fino a infami sciacalli, la questione ha mobilitato la categoria che, a Pescara, questa mattina si e' riunita in Pizza Italia dove si sono presentate anche associazioni ambientaliste e politici bipartisan.

"Siamo scesi in piazza per i contratti nazionali di lavoro, sui problemi sindacali, ma mai per difendere un principio stabilito dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo sancito nel 1789 e ribadita nel 1799 dalla Repubblica napoletana - ha detto Pallotta - Repubblica molto vicina a qualche ministro della nostra Repubblica che pure offende i giornalisti. All'articolo 7 enunciava la liberta' di stampa, il diritto d'opinione, la liberta' di critica in maniera cosi' moderna che probabilmente costoro ci vogliono ricondurre indietro ma noi non lo accetteremo e non lo faremo passare". "Stavolta e' un attacco concentrico non e' sporadico e occasionale - aggiunge Pallotta -. Hanno cominciato con il finanziamento all'editoria. Poi sono passati attraverso l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti. Adesso sono arrivati gli insulti. E' una temperie politico-culturale che non piace per niente. C'e' un disegno dietro e' questo il pericolo".

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Primarie Pd, non ci sono favoriti secondo il sondaggio Euromedia

Nel PD la partita per la segreteria e' ancora aperta, stando a quanto rilevato da un sondaggio certificato Euromedia Research, basato su notorieta' e fiducia dei candidati. Nonostante i due principali aspiranti segretari, Nicola Zingaretti e Marco Minniti siano noti agli intervistati (rispettivamente con l'82,2% e il 79%), la percentuale diminuisce quando dalla notorieta' si passa alla fiducia, elemento determinante per il voto. Infatti ne' il presidente della Regione Lazio, ne' l'ex Ministro dell'Interno, incassano piena fiducia, fermandosi al 31,3% il primo e al 31,2% il secondo "sul totale popolazione". Per la prima volta nella storia del Partito Democratico, non c'e' un candidato vincente, ma i rappresentanti delle due correnti principali (renziani ed ex Ds) sono alla pari. Una partita ancora da giocare, quindi che vede gli outsider, ancora in corsa

Il primo per notorieta' e fiducia e' Francesco Boccia che, secondo il sondaggio, si colloca al quarto posto con il 63,5% di notorieta', il 23% di fiducia "su chi lo conosce". Quinta posizione occupata da Matteo Ricchetti. Con tre punti percentuali in meno di notorieta' e due di fiducia, al sesto posto si colloca Cesare Damiano. Ultima posizione occupata dal giovane Dario Corallo con il 13,4% di fiducia "su chi lo conosce" e il 5,4% "sul totale della popolazione". 

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In Italia 1,2 milioni di bambini e adolescenti vivono in povertà assoluta

In Italia 1,2 milioni di bambini e adolescenti vivono in povertà assoluta. Ma non sono solo le condizioni economiche del nucleo familiare a pesare sul loro futuro. L'ambiente in cui vivono ha un enorme impatto nel condizionare le loro opportunità di crescita e di futuro. E' l'aspetto principale messo in luce dal IX Atlante dell'infanzia a rischio 'Le periferie dei bambini' di Save the Children, l'Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita ai bambini e garantire loro un futuro, dedicato alle periferie educative in Italia, pubblicato per il terzo anno consecutivo Treccani e presentato oggi in anteprima. Pochi chilometri di distanza, tra una zona e l'altra, possono significare riscatto sociale o impossibilità di uscire dal circolo vizioso della povertà: la segregazione educativa allarga sempre di più la forbice delle disuguaglianze, in particolare nelle grandi città, dove vivono tantissimi bambini, ed è lì che bisogna intervenire con politiche coraggiose e risorse adeguate. All'interno di una stessa città, l'acquisizione delle competenze scolastiche da parte dei minori segna un divario sconcertante. A Napoli, i 15-52enni senza diploma di scuola secondaria di primo grado sono il 2% al Vomero e quasi il 20% a Scampia, a Palermo il 2,3% a Malaspina-Palagonia e il 23% a Palazzo Reale-Monte di Pietà, mentre nei quartieri benestanti a nord di Roma i laureati (più del 42%) sono 4 volte quelli delle periferie esterne o prossime al GRA nelle aree orientali della città (meno del 10%).

Ancora più forte la forbice a Milano, dove a Pagano e Magenta-San Vittore (51,2%) i laureati sono 7 volte quelli di Quarto Oggiaro (7,6%). Differenze sostanziali tra una zona e l'altra riguardano anche i NEET, ovvero i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano più, sono senza lavoro e non sono inseriti in alcun circuito di formazione: nel capoluogo lombardo, in zona Tortona, sono il 3,6%, meno di un terzo di quelli di Triulzo Superiore (14,1%), mentre a Genova sono 3,4% a Carignano e 15,9% a Ca Nuova, e a Roma 7,5% Palocco e 13,8% a Ostia Nord . Anche i dati tratti dai test INVALSI testimoniano il divario nell'apprendimento scolastico. A Napoli, ad esempio, una distanza siderale di 25 punti INVALSI divide i bambini dei quartieri più svantaggiati da quelli che abitano a Posillipo, a Palermo sono 21 quelli tra Pallavicino e Libertà, a Roma 17 tra Casal de' Pazzi e Medaglie d'Oro, e a Milano 15 punti dividono Quarto Oggiaro da Magenta-San Vittore . Allargando lo sguardo alle altre risorse educative essenziali per lo sviluppo dei bambini, scopriamo, ad esempio, che i minori che non hanno l'opportunità di navigare su Internet nel Mezzogiorno si concentrano nei capoluoghi delle grandi aree metropolitane (36,6%), e vivono spesso nelle famiglie con maggiori difficoltà economiche (38,8%), così come, nelle stesse zone, i bambini e adolescenti che non svolgono attività ricreative e culturali raggiungono il 77,1%

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Monticelli: pronto il rapporto sulle Politiche europee

"Il Servizio Affari istituzionali ed europei del Consiglio regionale, che fornisce supporto alla Commissione Politiche Europee, ha predisposto il Rapporto 2017 sulla partecipazione del Consiglio regionale ai processi europei". A darne notizia è il Presidente della Commissione Politiche europee Luciano Monticelli. "Nel rapporto - dice Monticelli - si dà conto degli indirizzi approvati dal Consiglio regionale per l'anno 2017 per ciò che riguarda la programmazione della fase ascendente e discendente, delle attività svolte riguardo alla partecipazione alla formazione del diritto europeo e della attuazione dello stesso da parte della Regione (in primis attraverso la legge regionale europea), delle notifiche pervenute attraverso il Sistema IMI, nonché delle impugnative per profili attinenti all'ordinamento europeo delle leggi regionali approvate lo scorso anno".

Come evidenzia Monticelli, "sul fronte della fase ascendente la Regione, attraverso la quarta Commissione, ha sottoposto nel 2017 alle Istituzioni europee le proprie osservazioni su temi importanti quali l'applicazione della Direttiva Servizi, l'introduzione di un test di proporzionalità prima dell'adozione di una nuova regolamentazione delle professioni, il pilastro europeo sui diritti sociali, nonché su una proposta di regolamento europeo che fissa le condizioni e procedure con le quali la Commissione europea può richiedere alle imprese di fornire informazioni. Sempre con riguardo alla fase ascendente, il Rapporto - grazie anche alla collaborazione dei borsisti di ricerca provenienti dall'Università degli Studi di Teramo, con la quale il Consiglio regionale ha firmato una Convenzione - fornisce informazioni in merito agli esiti, presso le Istituzioni europee delle osservazioni regionali". 

Il documento è stato redatto da Luca Fusari, Guerino Scarpone e Maria Teresa Panetta, con il coordinamento di Gabriella Rosa e la supervisione di Giovanni Giardino, referente per il Consiglio regionale. Relativamente, invece, all'Università di Teramo, che ha lavorato nel 2017 in collaborazione con il Consiglio regionale alle attività in fase ascendente attraverso i vincitori delle borse di ricerca, il referente è il professor Pietro Gargiulo

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Rapina in villa a Lanciano, estradato dalla Romania il sesto componente della banda

 E' stato estradato dalla Romania Marius Adrian Martin, sesto componente della banda responsabile della rapina in villa dei coniugi Martelli a Lanciano lo scorso 23 settembre. L'uomo, 34anni, romeno, rientra oggi in Italia, scortato da personale dello Servizio per la Cooperazione Internazionale (Scip) di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Il latitante è stato rintracciato e arrestato a Craiova in Romania circa un mese fa. Le attività di indagine condotte nell'immediato dal commissariato di Lanciano, dalla squadra mobile di Chieti e dalla locale compagnia carabinieri, con l'ausilio dello Sco sono state coordinate in campo internazionale dallo Scip che, attraverso le Divisioni Interpol e S.I.Re.N.E. (Supplementary Information Request at the National Entries), ha fornito i dettagli utili e il supporto strategico alla polizia romena per fermare il latitante ed assicurarlo alla giustizia. 

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Mazzocca a Sospiri: attivate le procedure previste

Il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale d'Abruzzo, Mario Mazzocca replica al consigliere regionale Lorenzo Sospiri (Fi) che ieri ha accusato la Regione di aver dimenticato "di dichiarare lo stato di emergenza" a seguito del maltempo, ricordando che "la Regione Abruzzo, ora come negli ultimi quattro anni, è stata pronta e celere ad attivare le procedure previste". "Come ha già sottolineato il collega Berardinetti - scrive replica Mazzocca - fortunamente gli eventi calamitosi del 28 e 29 ottobre hanno colpito solo marginalmente la nostra regione, mentre la dichiarazione di stato di emergenza è funzione di verificate e impellenti necessità alle quali si deve far fronte con provvedimenti straordinari per estensione e gravità. Di concerto e su espresso invito del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, in quanto regione interessata da allerta meteo rossa, insieme all'assessore Berardinetti, ho prontamente inviato ai sindaci, che nei giorni citati hanno attivato il Coc, le schede forniteci affinché potessero tempestivamente dettagliare la stima dei danni subiti ai fini dell'attivazione nazionale del Fondo di Solidarietà Europeo. 

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Rischio allagamenti, Montesilvano allerta Regione e Provincia sulla manutenzione del Saline

Il sindaco, Francesco Maragno, ha inviato una missiva al presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, al responsabile del dipartimento Infrastrutture, trasporti, mobilità, reti e logistica (Dpe) della Regione, Emidio Primavera, e al dirigente del servizio Genio civile regionale di Pescara, Vittorio Di Biase, al prefetto, al presidente della Provincia di Pescara e al sindaco di Città Sant’Angelo, per allertare tutti gli enti coinvolti sullo stato di manutenzione del fiume Saline e per prevenire e limitare possibili rischi di allagamento in città.

In particolare il primo cittadino chiede «l’esecuzione di congrui e periodici interventi di manutenzione dell’alveo e degli argini del fiume Saline e dei suoi affluenti Tavo e Fino».

«E’ necessario adottare preventivi interventi di manutenzione delle aste fluviali tesi a scongiurare situazioni di pericolo e danni a persone e cose», sottolinea Maragno, «Questo anche alla luce di quanto accaduto in altre regioni colpite di recente da eventi meteorologici eccezionali, che hanno causato incalcolabili danni alle persone e al territorio. Negli ultimi anni assistiamo a fenomeni atmosferici che, con sempre maggior frequenza, si manifestano ad elevata intensità, provocando allagamenti, smottamenti e notevoli disagi per la mobilità e per i cittadini. Tali situazioni di pericolo, mi costringono molto spesso ad aprire il C.O.C. (Centro operativo comunale), impiegando personale, mezzi e risorse finanziarie».

Al termine di ogni forte temporale, inoltre, la battigia è invasa da moltissimi rifiuti di varia natura (tronchi, ramaglie, plastiche ed altri rifiuti ingombranti), trasportati dal moto ondoso e provenienti dal fiume Saline che aumenta notevolmente la propria portata.

Montesilvano, come gli altri comuni costieri a forte vocazione turistica, si trova ogni volta a fare i conti con la rimozione di questi detriti che dall’entroterra arrivano fino a valle, e il Comune è costretto a intervenire prontamente per ripristinare la sicurezza e il decoro della spiaggia. L’ente deve affrontare costi particolarmente onerosi considerato che il materiale da rimuovere è classificato rifiuto speciale e quindi deve essere smaltito e, inoltre, essendo composto da diverse tipologie di materiali, deve essere sottoposto a vaglio e cernita.

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Paolini: pronto a sostenere la candidatura di Legnini

Il vice presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo Lucrezio Paolini (Idv), che è anche presidente dell'Osservatorio regionale della Legalità, si smarca ufficialmente dalla decisione del segretario regionale dell'Idv, Lelio De Santis, che ha deciso di appoggiare con alcune liste civiche la corsa alla presidenza della Regione di Fabrizio Di Stefano alle elezioni di febbraio e, ribadendo la sua fedeltà al centrosinistra, annuncia di voler mettere in campo la sua esperienza al servizio dello schieramento che potrebbe candidare alla presidenza il vice presidente uscente del Csm Giovanni Legnini. "Una mia eventuale ricandidatura come consigliere la sto valutando - ha detto Paolini in conferenza stampa a Pescara - ma è una scelta subordinata alla condivisione di un progetto e soprattutto a sostegno della candidatura di Legnini presidente. Sono disposto a mettere in campo tutte le mie forze e la mia determinazione e l'esperienza acquisita negli ultimi anni in uffici di carattere istituzionale. Quello che hanno fatto gli altri, a sostegno di non so chi, oggi mi interessa relativamente. Mi interessa, invece, il progetto di portare soluzioni per risolvere i problemi della nostra regione. Ritengo che questo si possa fare con l'autorevolezza di Legnini e per questo mi voglio spendere, cercando di far nascere qualcosa di nuovo, avendo conosciuto colleghi che hanno dimostrato capacità e determinazione e con loro voglio lavorare per una nuova ripartenza, attraverso una lista civica, superando gli steccati ideologici e di partito". 

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Montesilvano ricorda i caduti di Nassiriya a 15 anni dalla strage

Una cerimonia intensa, apertasi con il ricordo delle 28 vittime, di cui 19 italiane, ha celebrato ieri pomeriggio, nella sala Carlo Di Giacomo di palazzo Baldoni, a Montesilvano, l’anniversario della strage di Nassiriya. L’attentato, avvenuto il 12 novembre 2003 nel corso della guerra d’Iraq, viene ricordato dal 2008 nella città con un premio arrivato, dunque, alla undicesima edizione. Si tratta di una commemorazione che offre anche l’occasione di conferire riconoscimenti a persone, militari o civili, che si siano distinte per la propria attività e per il proprio operato, messo a disposizione per il benessere dell’intera collettività.

 

«E’ stata, come sempre, una manifestazione commovente», dice il sindaco Francesco Maragno, un doveroso omaggio a quei militari e civili che, lontano dalla propria terra, erano in Iraq per portare sostegno alle popolazioni. Ventotto morti, 50 feriti, anche gravi, per un vile attentato terroristico. Il nostro Premio è una iniziativa per ricordarli, ma anche per sottolineare il sacrificio di tutti i caduti nelle missioni internazionali per la pace. Ogni anno, quindi, cogliamo l’occasione di assegnare i riconoscimenti a persone, militari o civili, che si siano distinte per la propria attività e per il proprio operato, messo a disposizione per il benessere dell’intera collettività. Con molto piacere anche oggi», conclude il primo cittadino, «ho visto alcuni premiati intervenire con i propri figli, un modo emblematico per ricordare che sotto la divisa ci sono uomini e donne con affetti e sentimenti profondi, che si distinguono, in Italia e nel mondo, per una umanità che ci viene riconosciuta ovunque, durante le missioni internazionali e durante gli interventi nel nostro Paese e nella nostra città, per cui ringraziamo i nostri premiati anche con la nostra manifestazione».

 

Il premio Nassiriya 2018, l’Aquila d’argento, è stato assegnato al presidente emerito della Camera dei deputati, Irene Pivetti, al comandante generale della Guardia di finanza, Giorgio Toschi, al tenente dei Carabinieri Vittorio De Rasis, sopravvissuto a Nassiriya, al giornalista Rai DuilioGiammaria. Purtroppo, per improrogabili impegni sopravvenuti, non erano presenti né il generale Toschi, il cui riconoscimento è stato ritirato dal generale Flavio Aniello, comandante regionale della Guardia di finanza, né la presidente emerito della Camera che ha inviato un lungo e caloroso messaggio. Duilio Giammaria, invece, si è collegato in diretta Skype dagli studi Rai.

L’inno di Mameli e gli interventi musicali sono stati curati da due giovani allievi della Nuova Scuola Comunale di Musica: Guido Centorame, violino, e Silvia De Luca, arpa.

 

Molto vibrante è stato l’intervento del tenente dei Carabinieri, Vittorio De Rasis, che ha ricordato: «Non chiamateci eroi di guerra, non siamo andati a Nassiriya per combattere una guerra. Il contingente dei carabinieri in Iraq nel 2003 non era una forza di occupazione, la nostra era una presenza discreta e puntavamo al dialogo in quel momento di transizione verso la democrazia. L’Iraq stava uscendo dalla feroce dittatura di Saddam, ma noi eravamo vicini alla cittadinanza ed eravamo riconosciuti come gli unici in grado di tutelare l’ordine, la sicurezza della popolazione e i diritti civili. Eravamo apprezzati, accettati e infatti non pensammo minimamente che l’attentato potesse essere stato messo in pratica dagli iracheni. In seguito», ha concluso il tenente, gravemente ferito nel 2003, «venne dimostrato che la strage era stata ideata da terroristi esteri che volevano portare l’Iraq di nuovo nel caso e nella dittatura».

 

Al tenente De Rasis l’Aquila d’argento è stata consegnata dal sindaco e dal colonnello Marco Riscaldati, comandante provinciale Carabinieri

 

Durante la cerimonia sono stati premiati:

  • dall’assessore Valter Cozzi,  insieme al colonnello Marco Riscaldati, e al capitano Luca La Verghetta, comandante Compagnia dei Carabinieri di Montesilvanoi componenti del Nucleo operativo radiomobile Compagnia dei Carabinieri di Montesilvano il luogotenente Mauro Verardi, mar. magg. Massimiliano Iadaresta, mar. ca. Alessandro Alette, brig. ca. Gianluca Conicella Cerritelli, vice brig. Fabio Epifano, vice brig. MarcoScorrano, app. sc. Luigi Ranalli; vice brig. Giovanni De Benedictis, app. sc. q. s. Simone Moroni; app. sc. Ernesto Ricci, app. sc. RobertoMelilla; maresciallo maggiore Domenico Addesi.
  • dal vicesindaco Ottavio De Martinis, insieme al questore Francesco Misiti: l’ass. c.cMarco Melone, sezione di Polizia stradale di Pescara; il vice Questore Dante Cosentino, dirigente della Squadra mobile di Pescara, il vice commissario Mauro Sablone, l’ass. c.c. Marco Faieta, l’ass. c.c. Stefano Pollastri, l’ass. c.c. Gianluca La Donna, l’ass. c.c. Samuele De Santis.
  • dall’assessore Maria Rosaria Parlione, insieme al colonnello dei Carabinieri forestali Giancarlo D'Amato, comandante Corpo forestale dello Stato di Pescara, il mar. magg.  Alfonsi.
  • dall’assessore Ernesto De Vincentiis i militari della Direzione marittima di Pescara: Enrico Giacomo Macrì, Giuseppe Barretta, AlessioFiorentino, Riccardo Matera, Massimiliano Missiani, Luigi Dammicco, Pancrazio Marasco, Cesidio Margiotta, Michele Vino.
  • dall'assessore Annalisa Fumo e dal colonnello Vincenzo Grisorio: maresciallo capo Antonio Oro della Compagnia Guardia di Finanza di Pescaramaggiore Marco Toppetti,  maresciallo Antonio Liberati, maresciallo Domenico Basilico, maresciallo Daniele Vernarelli, marescialloLorenzo Izzo, maresciallo Angelo Spagnuolo, maresciallo Tommaso Resta, finanziere scelto Antonio Lopo;
  • dal presidente del Consiglio Comunale Umberto Di Pasquale e dal comandante dei Vigili del Fuoco di Pescara, ing. Vincenzo Palano: vigile coordinatore Massimo Filippone, vigile  Giuseppe Cannata, vigile volontario Manolo Costantini, tutti del comando dei Vigili del fuoco di Pescara;
  • dall’assessore Deborah Comardi e da Monica Cicconetti, presidente della Misericordia di Pescara i volontari:  Sauro Fratini, Andrea Miseri,Roberto Invernizi;
  • dall'assessore Paolo Cilli e da Gianni Taucci della Croce Rossa Italiana Grazia D’Alessandro e Riccardo Mattia Ricciardi del comitato locale di Penne Cri;
  • dall'assessore alla polizia locale Valter Cozzi il Comando di Polizia locale di Montesilvano, premio ritirato dal tenente Nicolino Casale.

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Opposizioni comune Ortona: giunta mina diritti delle minoranze

 "Una giunta comunale confusionaria, arrogante e allergica al contraddittorio continua a minare i diritti dell'opposizione, consegnando atti e documenti nei tempi minimi previsti dalla legge, senza concedere agli esponenti delle minoranze i tempi necessari per approfondire". Lo ha affermano i consiglieri di opposizione Angelo Di Nardo, Peppino Polidori, Emore Cauti, Giorgio Marchegiano e Simonetta Schiazza, compatti contro la giunta ortonese guidata dal sindaco Leo Castiglione, con la sola eccezione del Pd che ha scelto altre strade.

"Anche oggi - attaccano le opposizioni - convocando, annullando e riconvocando nuovamente la seduta del Consiglio comunale che, a quanto pare, se non ci saranno altre sorprese si terrà giovedì 15 novembre, la giunta Castiglione ha dimostrato di essere completamente nel pallone, agendo in modo dilettantesco, grossolano e frettoloso, anche a costo di aggirare la legge". Le minoranze annunciano il ritiro della mozione,  presentata dai consiglieri Di Nardo e Schiazza, contro il cambio di denominazione di Piazza Plebiscito in Piazza Canada. "Abbiamo scoperto che la nostra mozione è stata superata con una sveltina approvata il 6 novembre - spiegano gli esponenti delle forze di opposizione -. Ad ogni modo non ci daremo per vinti e presenteremo una nuova mozione, nel prossimo Consiglio, per chiedere di ritirare la delibera".

 L'ultimo affondo è riservato al debito fuori bilancio, da 400mila euro, saltato fuori negli ultimi giorni. "Vogliamo vederci più chiaro - rimarcano le opposizioni - anche perchè si tratta del riconoscimento di un debito fuori bilancio, della società Ortona Ambiente, e resta molto difficile comprendere come mai questo debito non sia stato inserito in bilancio, dal momento che parliamo di un'azienda partecipata dal Comune. Inoltre - concludono le forze di minoranza - il fatto che non ci sia stato il parere dei revisori in tempi utili non fa che rafforzare tutti i nostri dubbi e interrogativi al riguardo".

 

 

 

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