Un agricoltore, Alessandro Ferri di 70 anni, è deceduto in un incidente nelle campagne di Villa Lempa di Civitella del Tronto mentre stava lavorando con la sua vecchia motozappa, in un appezzamento di terra in via del Mulino Vecchio, proprio nel centro della frazione civitellese. La ricostruzione della dinamica del gravissimo incidente è stata affidata ai carabinieri della stazione di Civitella, ma al momento sembrerebbe che l'anziano abbia perso il controllo dell'attrezzo agricolo, cadendo e venendo travolto dallo stesso. I soccorsi sono stati immediati, ma inutili perché quando medico e infermiere del 118 sono arrivati sul posto per l'agricoltore non c'era più nulla da fare.
Leggi Tutto »Flash mob contro l’air gun in Adriatico
"Dal Veneto con i nostri attivisti a Mestre fino a Bari in Puglia c'è un unico appello al nuovo Parlamento affinché blocchi le trivelle in Adriatico, i nuovi progetti e questa attività di air gun in mare che è così dannosa per la fauna marina e anche per la pesca, e in futuro anche per il turismo". Lo ha detto Augusto De Sanctis, del Forum H2O e del Coordinamento No Hub del Gas Abruzzo, a margine del flashmob organizzato a Pescara. Nel corso della manifestazione gli ambientalisti hanno ribadito la contrarietà "ai progetti di prospezione con air gun" approvati dal ministero dell'Ambiente e in via di autorizzazione definitiva da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Analoghe manifestazioni di protesta in altre cinque regioni (Marche, Molise, Emilia Romagna, Veneto e Puglia) con appuntamenti a Mestre, Rimini, Ancona, S.Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), Giulianova (Teramo), Vasto (Chieti), Termoli (Campobasso) e Bari.
"Nei nostri ministeri - spiega De Sanctis - ci sono funzionari e dirigenti molto zelanti a favore dei petrolieri: noi pensiamo che i cittadini vogliono un futuro diverso per la nostra Italia per il belpaese per il nostro bel mare, soprattutto puntando sulle rinnovabili e sull'efficienza energetica, le tecnologie già ci sono".
Leggi Tutto »Appuntamento al Mediamuseum con Georgette Leblanc-Musa del Simbolismo
Consultazioni tra veti e caos. Aspettando il secondo giro.
Consultazioni tra veti e caos. Aspettando il secondo giro.
(di Achille Lucio Gaspari)
Il primo turno di consultazioni è andato proprio come si ci aspettava che andasse. Di Maio ha rivendicato premierato e governo da fare indifferentemente con Pd e Lega. Salvini ha dichiarato che vuol fare il governo con i 5 Stelle insieme a Berlusconi e Meloni. Il PD ha dichiarato che se ne starà all’opposizione,Berlusconi ha negato ogni volontà di accordo con chi lo discrimina. Di Maio ha teorizzato la politica dei due forni con l’intenzione di modificare le ragioni sociali dei due possibili alleati;il PD va bene ma senza Renzi,la Lega va bene ma senza Forza Italia.Il tentativo di dividere il PD è immediatamente fallito.
Di Maio? Renzi Niet
Non sapendo usar bene il pallottoliere Gigino non si è reso conto che senza i voti di Renzi non si fa alcun governo con il PD. Quando glielo hanno spiegato ha subito ritirato la pregiudiziale. Con il Centro Destra è andato un po’ meglio per 24 ore. La chiusura di Berlusconi ai 5 Stelle ha effettivamente diviso il Centro Destra, con Salvini sospettoso che l’ex cavaliere punti ancora ad un accordo con il PD e con Berlusconi convinto che un patto sia già stato stretto tra Salvini e Di Maio. Su questi sospetti ha giocato il partenopeo Luigi dichiarando di non dover trattare con la coalizione di Centro Destra perché questa coalizione è profondamente divisa e quindi politicamente non esiste.
5S-Centro Destra? Alto rischio
Divisione che è durata solo 24 ore ,dal momento che Salvini, Berlusconi e Meloni si presenteranno insieme alle prossime consultazioni quirinalizie. Chi sta meglio dopo questo primo giro di consultazioni?
Luigi e i dubbi Amletici
Sembrerebbe Di Maio che può contare su due opzioni, mentre Salvini , escludendo ogni accordo con il PD, ha a disposizione una sola opzione. In realtà le cose non stanno i questo modo; assai difficilmente il PD stipulerà un accordo politico con i 5 Stelle. Questi ultimi non hanno alcun interesse a lasciare il Centro Destra all’opposizione, e poiché il difficile viene quando si governa , neanche Salvini vuole concedere ai 5 Stelle una comoda opposizione. Salvini non vuole neanche rompere con Berlusconi perché come abbiamo già detto la sua opa ostile su Forza Italia si nutre di calma, di pazienza e di attesa. E allora?
Dal cilindro un nuovo nome?
Allora la soluzione al momento più probabile è un governo del Centro Destra con i Cinque Stelle. Il premier sarà un terzo personaggio gradito sia a Di Maio che a Salvini;Berlusconi favorirà la nascita di questo governo facendo astenere i suoi, essendo quindi nella maggioranza senza però esserci. Questo schema che salva la faccia a tutti sembra davvero formalmente perfetto perfetto ;c’è però un punto sostanziale. Berlusconi vuole garanzie per le sue aziende: niente conflitto di interesse, facilitazioni nelle gare per attribuire le nuove frequenze televisive e per questo vorrà ben posizionato nel governo qualche tecnico di riferimento sulla sua area.
PD pronti a fare fuoco
Su questa soluzione il PD sparerà ad alzo zero con cannoni da 410. Potranno sopportare i grillini , pur di stare al governo, di rinunciare al premierato di Di Maio e favorire gli interessi di Berlusconi?
Ipotesi Governo di scopo
Staremo a vedere. In alternativa ci sarà un governo di scopo di breve durata sostenuto dal Presidente Mattarella pur di non lasciare il Paese in governato durante passaggi politici nazionali ed internazionali molto delicati.Da osservatore assolutamente estraneo a parteggiare per qualcuna delle forze in campo ritengo che la soluzione più intelligente sarebbe un monocolore grillino di minoranza. Perché più intelligente? Perché favorirebbe tutti coloro che sono alla opposizione se per i grillini tra il dire di governare e il fare di governare ci fosse di mezzo il mare. Sarebbe inoltre facilissimo buttare giù dalla torre il grillino appena si profilasse l’opportunità di farlo. Ma sono sicurissimo che tra tutte le soluzioni prospettabili questa è -poiché i ragionamenti politici spesso non seguono la logica razionale -, il più impossibile a realizzarsi.
Leggi Tutto »L’Aquila, Bagnai: Sugli aiuti post terremoto dall’Ue una sorprendente disparità
Leggi Tutto »Il 6 aprile 2018 un comunicato stampa della Commissione Europea ha annunciato che il regime di aiuti di Stato volto a sostenere gli investimenti nelle regioni colpite dal sisma del 2016-2017 è in linea con le norme europee sulla materia. Un atteggiamento a prima vista differente da quello riservato alle imprese colpite dal terremoto del 2009.
"Questa decisione - afferma Alberto Bagnai, senatore di Lega Salvini Premier - è senz’altro da accogliere positivamente, pur riguardando una quantità di fondi relativamente esigui rispetto all’entità dei problemi da affrontare su quei territori (44 milioni di crediti di imposta). Per una amara coincidenza, questa decisione interviene nel nono anniversario del sisma dell’Aquila, nel momento in cui oltre 90 fra associazioni di categoria e imprenditori stanno depositando al Tar un ricorso allo scopo di far annullare i provvedimenti presi dal Commissario straordinario per recuperare gli aiuti accordati alle imprese del cratere sismico, che sono invece stati considerati illegali dalla Commissione".
"La decisione relativa al sisma del 2016-2017 non è ancora stata pubblicata e non è quindi dato sapere cosa giustifichi quella che a una prima analisi sembra una sorprendente disparità di trattamento. - sottolinea Bagnai - In particolare, il comunicato stampa non fa riferimento esplicito a quale sia la deroga invocata per il sisma del 2016, fra quelle previste dall’art. 107 del TFUE. Come è noto, nel caso del sisma dell’Aquila la Commissione eccepì che era inapplicabile la deroga prevista dall’art. 107, par. 2, lettera (b) (calamità naturali), per problemi di ordine procedurale (impossibilità di stabilire una relazione causale diretta fra evento e danno, e mancata quantificazione di quest’ultimo, che esponeva al rischio di sovracompensazione). L’eccezionalità dell’evento non veniva menzionata. Viceversa, nel caso dell’evento del 2016 il comunicato insiste sull’eccezionalità dell’evento, - nota ancora Bagnai - e presume (senza documentarlo) che gli aiuti non comportino sovracompensazione (il che è certamente vero, ma lo è altrettanto nel caso dell’Aquila). In ogni caso, la natura eccezionale del sisma avrebbe potuto essere eccepita, ai sensi dell’art. 108 del TFUE, anche nel caso del sisma dell’Aquila, che fu di intensità comparabile (per l’esattezza, lievemente superiore) e causò un numero di vittime analogo (anche in questo caso, lievemente superiore). Qualora non vi sia stata una disparità di trattamento da parte della Commissione, quindi, c’è senz’altro stata nel caso del sisma dell’Aquila una gestione molto disattenta dei rapporti con la Commissione da parte dei governi Renzi e Gentiloni. - conclude Bagnai - Questa vicenda è oggetto di un’interpellanza presentata dai senatori del centro destra eletti in Abruzzo, cui speriamo il governo voglia dare risposta".
Quagliariello: D’Alfonso metta fine alla sua incompatibilità
"Noi crediamo fermamente nella certezza del diritto. Il diritto postula la presunzione di innocenza e dunque auguriamo a Luciano D'Alfonso una rapida risoluzione della vicenda di cui parlano le cronache odierne. Lo stesso diritto prescrive però l'incompatibilità tra la carica di senatore e quella di presidente della Regione Abruzzo, pertanto gli rinnoviamo l'invito a porre fine a questa situazione di evidente illegalità sancita da molteplici fonti giuridiche a cominciare dallo stesso regolamento regionale. D'Alfonso ha chiesto 1.600 ore di lavoro, e cioè 100 giorni, prima di lasciare la Regione. Ne avrebbe avute a disposizione molte di più se non avesse preferito la grande fuga verso Roma. Ora che la scelta è compiuta, ne tragga le conseguenze". Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di 'Idea'.
Leggi Tutto »Sanità, in Abruzzo mancano oltre 2.000 unità di personale
La sanità abruzzese, secondo dati della Cgil Abruzzo, è carente di 2.177 unità di personale e sono penalizzate soprattutto le aree interne. Dall'analisi dei dati raccolti, sia da FP CGIL della Provincia di L'Aquila sia dalla CGIL Regionale, emerge infatti una carenza di personale su tutte le quattro Asl provinciali con una situazione allarmante per quanto riguarda l'Asl n 1 Avezzano-Sulmona-L'Aquila. Il sindacato torna a chiedere una tutela maggiore "per i tanti lavoratori precari che rischiano di vedersi precluso il loro diritto alla stabilizzazione, dopo anni di servizio prestato, a causa delle insufficienti risorse poste nel conto economico programmatico 2018-2020 dalla Giunta Regionale a copertura delle spese del personale". Nel dettaglio, il sindacato indica personale in servizio per L'Aquila di 3354 con 699 unità lavorative carenti (-17,25%), Pescara 3158 con 291 unità carenti (-8,44 %), Teramo 3043 con 515 unità carenti (-14,47%) e Chieti 4543 con 672 unità carenti (-12,89%), "con una percentuale media di carenza di personale - spiega - stimabile intorno al 13,38%, da qui una condizione assolutamente inaccettabile per la provincia dell'Aquila, che risulta essere la più penalizzata". "A compensare parzialmente tale carenza si è ricorso in questi anni a centinaia di contratti di lavoro precari, che in molti casi vengono prorogati mese per mese, privando gli stessi lavoratori di certezze di continuità lavorativa".
Leggi Tutto »Lupo morto sulla strada statale 17 nei pressi di Pettorano sul Gizio
Un lupo è stato ritrovato morto dai Carabinieri Forestali di Sulmona, lungo la Statale 17, nelle vicinanze di Pettorano sul Gizio. I militari, coordinati dal Luogotenente Roberto Tirino, indagano per accertare le cause. Il lupo potrebbe essere morto sul colpo, investito da un'autovettura oppure potrebbe essere stato vittima di un atto di bracconaggio. Queste le due ipotesi al vaglio dei Carabinieri Forestali. Intanto è stato attivato il protocollo che prevede l'intervento del servizio veterinario di L'Aquila.
Leggi Tutto »Montesilvano, presto i lavori di riqualificazione su via Lazio
Continua il percorso di riqualificazione avviato dal Comune di Montesilvano. L’Amministrazione guidata dal sindaco Francesco Maragno ha deciso di avviare un progetto di restyling che interesserà via Lazio.
«Gli interventi di via Lazio - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi - riguarderanno il rifacimento dei marciapiedi, dell’asfalto e della pubblica illuminazione. Un progetto era stato già predisposto nel 2010. Prima ancora del nostro insediamento nel 2014, i lavori si erano bruscamente interrotti lasciando l’opera sospesa. Gli interventi, infatti, riguardarono solo il tratto tra viale Abruzzo e via Grotta del Cavallone. Ora vogliamo riprendere il progetto iniziale rimodulandolo. Anche in questa occasione sarà necessaria la sinergia con l’Aca che dovrà occuparsi degli interventi sui sottoservizi. Abbiamo voluto dare una risposta ai residenti di questa strada che da anni attendono una riqualificazione non più procrastinabile. Stiamo cambiando il volto di Montesilvano. I lavori di riqualificazione di via Maresca, il rifacimento degli asfalti in alcune delle vie principali di Montesilvano, e i prossimi interventi che riguarderanno anche via San Francesco, oltre a quelli di rifacimento della pavimentazione già eseguiti su via San Pietro e via San Domenico, sono tutti aspetti del percorso avviato per migliorare sensibilmente l’immagine della nostra città».
Leggi Tutto »Azione Politica incontra il presidente dell’Ente Parco Tommaso Navarra.
Teramo e il Parco Nazionale del Gran Sasso: prospettive, sinergie e opportunità.
Di Stefano e una delegazione di Azione Politica incontrano il presidente dell’Ente, Tommaso Navarra.
Sono stati accolti da Tommaso Navarra, presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nella sede di Assergi, nel pomeriggio di ieri, Rudy Di Stefano e una delegazione di Azione Politica, composta da Alessia Stranieri, Antonio Marcozzi e Ermando Florà.
Nel colloquio, informale, si è discusso di iniziative e opportunità per riqualificare la città di Teramo attraverso la valutazione di una sinergia con l’Ente Parco.
Il presidente Navarra ha espresso interesse rispetto alle idee rappresentate e alla loro fattibilità, mettendo a disposizione la sua competenza in materia, e riconoscendo al territorio teramano importanti caratteristiche di rilevanza per l’Ente.
“La Provincia di Teramo è l’unica in Italia ad avere due Parchi, quello montano e l’area marina protetta - ha spiegato il Presidente - La stessa città di Teramo è nata come Interamnia, tra due fiumi: è importante tornare a questo valore di vivibilità con una visione strategica del territorio”.
Le opportunità che potrebbero derivare per la città di Teramo sono, quindi, molteplici e, in questo primo incontro, i protagonisti si sono trovati d’accordo nello studiare un progetto di sviluppo sostenibile e di qualità della vita che avvolga in un abbraccio l’ambiente, il patrimonio artistico e il turismo.
Soddisfatto Rudy Di Stefano: “E’ stato un incontro molto proficuo che conferma la giusta direzione presa da Azione Politica. Teramo deve cogliere le opportunità che il Parco offre: il turismo sostenibile può diventare una risorsa importante per la nostra città”.