"Registriamo la piu' grave sconfitta elettorale e politica del centrosinistra e della sinistra italiana nella storia repubblicana: una vera e propria Caporetto". Lo dichiara, in una nota, Gianni Melilla, deputato uscente di Art.1 Mdp. "In Abruzzo - sostiene - LeU si colloca molto al di sotto dei voti presi da Sel 5 anni fa. A Pescara quasi la meta' in meno. Per il risultato catastrofico di LeU ci sono responsabilita' evidenti in chi ha gestito e deciso il profilo programmatico, le candidature e la campagna elettorale, con rara miopia politica e maleducazione personale".
"Il dato di 118 pluricandidature, senza nessun rispetto per i territori e la democrazia - continua Melilla - riassume la vergogna di una gestione personalistica che e' stata respinta dagli elettori di sinistra, che non hanno riconosciuto capacita' innovativa e democratica al progetto di LeU. Dare la colpa di tutto alla politica degli ultimi tre anni del Pd e a Renzi non e' stato credibile. Per un anno i dirigenti autonominatisi di Mdp hanno negato un congresso democratico, hanno fatto e disfatto tutto, prima hanno scelto Pisapia e poi Grasso, ma sempre pensando di dare le carte senza nessun controllo da parte di organismi democratici. Chi ha sbagliato deve mettersi da parte lasciando gli incarichi a cui si e' autonominato un anno fa, in Mdp va subito calendarizzato un Congresso democratico in cui definire linea, profilo ideale e programmatico e gruppi dirigenti".
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