Redazione Notizie D'Abruzzo

Falso dentista procura lesioni a paziente nel teramano

 Svolgeva la professione di dentista senza averne i titoli e utilizzava per farlo uno studio che gli che un vero dentista gli prestava: adesso nei guai sono finiti entrambi, per concorso in esercizio abusivo della professione e lesioni personali gravi, dopo la denuncia di una paziente che, sottoposta a un interventi di ortodonzia, aveva riportato lesioni giudicate guaribili in due mesi. I carabinieri di Nereto hanno sequestrato lo studio medico. La vicenda vede coinvolto un odontotecnico 50enne di Nereto, sui cui i militari hanno indagato, dopo il gravissimo fatto subito da una donna di Sant'Omero, che aveva poi dovuto rivolgersi ad un dentista per riparare alle lesioni rimediate ai denti, e che svolgeva la sua attivita' normalmente non fosse abilitato, potendo utilizzare struttura e attrezzature di un vero dentista.

 

immagine di repertorio

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Circa il 7-8% della popolazione italiana soffre di dolore neuropatico

 "Circa il 7-8% della popolazione italiana soffre di dolore neuropatico e almeno un paziente su tre necessita di trattamento riabilitativo, per non dire forse il 50%". A dipingere il quadro dell'incidenza delle neuropatie nel nostro Paese è Raoul Saggini, direttore della Scuola di specializzazione in Medicina fisica e riabilitativa dell'Università D'Annunzio di Chieti, che aggiunge: "Questi numeri ci portano a capire quanto il dolore neuropatico debba essere affrontato in maniera assolutamente attenta e consapevole".

Sono sempre di più, infatti, gli italiani interessati da lombosciatalgia, mal di schiena, sciatica e radicolopatie. Si tratta di sensazioni dolorose che compaiono a seguito di un deterioramento o un malfunzionamento del sistema nervoso periferico, o delle strutture del sistema nervoso centrale.

"Il dolore può essere acuto, improvviso, oppure cronico, che perdura per molto tempo, e che il paziente normalmente cerca di contrastare in maniera assolutamente inadeguata con dei rimedi spesso 'della nonna' - continua Saggini - Questi soggetti a un certo punto si rivolgono ad esperti per sottoporsi a un'indagine più approfondita e costruire finalmente un percorso riabilitativo individuale che possa portare a una risoluzione del quadro". 

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Nicastro, costo dei ristori dei 4 istituti inferiore a 400 milioni

Il costo per i ristori da parte dei piccoli risparmiatori retail delle 4 banche in risoluzione, inizialmente quantificato in 400 milioni di euro, "alla fine sara' auspicabilmente molto inferiore". Lo ha detto l'ex presidente delle good bank di Banca Marche, Banca Entruria, Carife e Carichieti, Roberto Nicastro. In audizione alla commissione di inchiesta sulle banche, Nicastro a sottolineato che "il fondo interbancario ha corrisposto finora una cifra intorno ai 170 milioni e il percorso non e' ancora completato. Al fondo gestito dall'Anac che si occupa delle richieste che passano attravero l'arbitrato sono arrivate richieste per 80 milioni. Il mondo del piccolo retail e' partito con un costo complessivo di 400 milioni: questo costo alla fine sara' auspicabilmente molto inferiore". Nicastro ha quindi precisato che "Banca Marche rappresentava il problema principale, Carife era il problema principale dal punto di vista relativo, per essere piccola era infatti quella con maggiori problemi, terzo era Banca Etruria e quarta la Cassa di Risparmio di Chieti".

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Lanciano, 42 alberi per i commercianti del Corso realizzati dai detenuti 

Corso Trento e Trieste di Lanciano, illuminato da 42 alberi realizzati dai detenuti del supercarcere. Alti 2 metri, sono in ferro e hanno forma conica, ciascuno ha 1.200 luci led bianche calde alimentate da batterie. L'iniziativa e' frutto del progetto "Natale Luci e Vita" voluto dalla direttrice della casa circondariale Lucia Avvantaggiato, dal consorzio Le Vie del Commercio, presieduto da Fausto La Morgia, e dall'associazione commercianti Ascom Abruzzo, presidente Fausto Memmo. "E' stato un successo. Molti altri commercianti soci hanno chiesto di avere l'albero di Natale dinanzi ai loro negozi - ha detto in conferenza stampa La Morgia - ma per i detenuti e' stato gia' un gran lavoro realizzarne 42". Del valore sociale del progetto ha parlato Gino Di Nella, comandante della Polizia Penitenziaria: "Alla realizzazione degli alberi di Natale oltre ai detenuti comuni hanno partecipato quelli di alta sicurezza. Un lavoro da hobbisti realizzato a tempo di record, nei ritagli di tempo, dal momento che i detenuti sono impegnati anche in attivita' lavorative. Attraverso questo progetto si sono voluti sentire utili per la collettivita'". "Il concetto di luce e vita vale anche per gli stessi detenuti - ha spiegato Tommaso Rossi, responsabile dell'area pedagogica del carcere - che attraverso l'impegno sociale e culturale sperano di cambiare". Sempre per iniziativa della direzione della casa circondariale di Lanciano mercoledi' 13 dicembre, alle 9, al teatro Fenaroli di Lanciano, nell'ambito del cartellone Natale a Lanciano, e' in programma la cerimonia di premiazione della 5/a edizione di "Lettere d' amore dal carcere", iniziativa, insignita con la medaglia del Presidente della Repubblica, a cui partecipano tutti i detenuti italiani che hanno la passione per la poesia e che a centinaia annualmente indirizzano le loro lettere d'amore alle persone amate.

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Volontariato, raccolta giocattoli e vestiti per bambini per Natale

L'Associazione di volontariato Il Sorriso di Marinella, in collaborazione con l'Associazione Jainismo Italia e la sua presidente Samanta Orsini, organizza una raccolta di giocattoli e vestiti per bambini. Da destinare a Natale a chi ne ha bisogno.

I giocattoli e i vestiti devono essere assolutamente in buono stato, utilizzabili e puliti. Il punto di raccolta è la sede de Il Sorriso di Marinella, Libreria I Luoghi dell'Anima in via Campobasso, 14 a Pescara.

La raccolta è attiva dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30 nei seguenti giorni: 5 e 6 dicembre; 12 e 13 dicembre; 19 e 20 dicembre. Per informazioni: Tel. 3282876319; 3920686598.

L’Associazione di volontariato Il Sorriso di Marinella è senza fini di lucro e opera nel settore del volontariato e della beneficenza, della tutela dei diritti civili e per il perseguimento di scopi di solidarietà sociale e promozione umana. Sostiene persone, animali e ambiente, sensibilizza la collettività sulle tematiche relative.

Aiuta e conforta chi versa in situazioni di estrema povertà. Favorisce quindi il miglioramento delle condizioni di vita, sociali, economiche, sanitarie, scolastiche e culturali delle persone, promuovendo e realizzando progetti di solidarietà sociale ed internazionale. Tutela, sostiene e promuove i diritti degli animali in un'ottica di salvaguardia e prevenzione dei loro disagi.

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Piano Neve, incontro operativo in Comune con le ditte del territorio a Montesilvano

«Vogliamo essere pronti e pienamente operativi, per gestire il più agevolmente possibile ogni eventuale emergenza derivante dalla neve in questa stagione invernale. Ecco perché oggi abbiamo voluto riunire a Palazzo di Città le ditte del territorio, dotate di mezzi idonei a fronteggiare questo genere di situazioni». Lo dichiara l’assessore Valter Cozzi che insieme al dirigente Gianfranco Niccolò ha incontrato i titolari di alcune ditte di Montesilvano. Obiettivo della prima riunione, avviare una fase di ricognizione dei mezzi in dotazione delle imprese, che potranno essere messi a disposizione del Comune in caso di emergenza.

«Dopo l’approvazione del piano neve nei giorni scorsi, uno strumento che si va ad integrare con il piano di emergenza comunale – specifica Cozzi – con questo incontro abbiamo richiesto alle ditte di compilare delle schede al fine di renderci conto dei mezzi che potrebbero essere messi a disposizione dell’Ente in caso di emergenza. Alla luce di tali dotazioni, verranno assegnate a ciascuna ditta, una o più zone. Il piano neve, infatti, oltre ad individuare 10 funzioni differenti  per la gestione dell’emergenza, introduce una suddivisione di tutto il territorio in 8 zone».

Le otto zone corrispondono con: il quadrante confine Pescara, Lungomare, corso umberto, via Marinelli, lungomare; il quadrante confine fiume Saline, lungomare, via Marinelli (esclusa), corso Umberto; il quadrante corso Umberto (esclusa), confine Pescara, via Saragat, via Verrotti, via Sospiri, via Di Vittorio, via Piceni, fiume Saline; il quadrante via Vestina, confine Cappelle, Fiume Slaline, via Piceni, via Cavallotti (Escluse); il quadrante S.P. Togliatti, via Vestina e via Sospiri (escluse), via delle Querce, via Chiappiniello, S.C. Case d'Agnese, S.C. Pianacci, via Vittorio Emanuele; il quadrante via Saragat (Esclusa), confine Pescara, S.C. per Cappelle, S.C. per Spoltore, rotatoria Monesilvano Colle, via Vittorio Emanuele (escluse); il quadrante confine Cappelle, confine Spoltore, S.c. Spoltore  e S.C. Pescara (Escluse).  

«Lunedì le ditte -  dichiara Cozzi -  ci riconsegneranno le schede compilate. Dopo una nuova riunione che verrà organizzata la prossima settimana contiamo di affidare gli interventi alle ditte, che dovranno garantire piena reperibilità in tutto il periodo invernale, ed intervenire in caso di emergenza, secondo le procedure operative fissate nel piano neve».   

 

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Crollo hotel Rigopiano, Ruffini: è mancata una efficace gestione e coordinamento dell’emergenza

"E' mancata, sinceramente, una efficace gestione e coordinamento dell'emergenza. Il mio sfogo contro il Prefetto e la Prefettura segnalava questo problema. Un pezzo dello Stato non si era accorto se non in ritardo, che c'era bisogno dello Stato in Abruzzo in quei giorni. Che le turbine erano poche, che le strade erano impercorribili, che l' emergenza aveva carattere eccezionale, che il prolungarsi degli eventi atmosferici avrebbero, come purtroppo poi e' accaduto, potuto produrre anche vittime tra i civili". Lo scrive in una lunga lettera inviata agli organi di stampa, Claudio Ruffini (non indagato), l'ex segretario particolare del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in merito alle intercettazioni che lo riguardano inerenti i giorni di maltempo di meta' gennaio in Abruzzo, tra cui anche il 18 quando si verifico' la tragedia dell'hotel Rigopiano, con 29 vittime. "Di certo non potevo essere Claudio Ruffini l'uomo solo al 'comando' per gestire una calamita' di tale proporzioni, sconosciuta in Abruzzo se non in Italia", dice Ruffini.

"Le leggi del nostro ordinamento - prosegue l'ex segretario del presidente della Regione - individuano chiaramente le figure preposte a gestire le emergenze. Vi e' una precisa catena di comando e di coordinamento. Non trovo alcun riscontro che la figura del personale di segreteria o di staff di un organo politico, possa essere 'incaricata' di funzioni e 'compiti' che e' il nostro ordinamento a stabilire ed individuare con cura". "Se avessi saputo cosa sarebbe accaduto (chi poteva saperlo?) non avrei esitato - scrive Ruffini - a rivolgere tutte le attenzioni del caso al territorio di Rigopiano. Cosi' come in quelle ore, fatte di telefonate frenetiche, delle sollecitazioni piu' disparate, di sindaci arrabbiati e preoccupati, ritengo che era 'umanamente' impossibile offrire risposte adeguate a tutti i sindaci ed a tutti i territori". "Io - spiega - ho pensato a indirizzare mezzi, uomini e soccorsi, dove mi veniva richiesto. Il mio unico pensiero e' stato 'richiedere turbine' ed 'aiutare' i comuni piu' in difficolta'". E conclude: "Il mio passato da amministratore locale, con un forte radicamento ai territori, avra' certamente influito in quei giorni. Mi sono messo a disposizione come fa un sindaco oppure un consigliere comunale quando vede che la sua comunita' e' in pericolo. Questo e' stato il segno di tutta la mia vita politica fino a quei drammatici giorni, che sono coincisi, poco dopo, con la mia uscita dalla sfera pubblica. Ho vissuto e vivro' i giorni di Rigopiano con grande dolore ed ineludibile tristezza".

"La mia figura e' stata accostata dolosamente e strumentalmente alla tragedia. Una rimozione della realta', con ricostruzioni parziali, sommarie e fuorvianti che hanno spinto alcuni commentatori, quasi a definire la mia persona come la 'causa' o 'una delle cause' della tragedia di Rigopiano. Ero stato 'incaricato' dal Presidente D'Alfonso a richiedere mezzi che non c'erano, che dovevano arrivare da fuori regione, dal Nord-Italia. Il mio compito era aiutare e sostenere i sindaci e le comunita' allo stremo", scrive Ruffini sottolineando che "adesso il sentimento di dolore si e' unito ai sentimenti di paura, di vergogna, di incredulita', di sconcerto". "Amministro la cosa pubblica da oltre 30 anni e mai mi era capitato di trovare il mio nome accostato ad una tragedia che ha sconvolto il Paese, la mia Regione e la vita di tante famiglie. C'era la neve. Una quantita' mai vista. Poi il terremoto, le scosse, tre, quattro, tutte di forte intensita'... chiamavano dalla provincia di L'Aquila, da Teramo, dalla provincia di Pescara. In questo 'caos' telefonico - scrive Ruffini - mi dispiace molto non aver risposto al sindaco Ilario Lacchetta (di Farindola, comune dove era situato l'hotel, ndr.). Ma sono altre le telefonate a cui non sono riuscito a dare risposta. A tante altre ci ho provato e ci sono riuscito, non vi era in me alcuna volonta' di penalizzare un territorio rispetto ad un altro".

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Furto di capi di abbigliamento firmati, tre denunciati

Avrebbero preso in affitto furgoni con i quali rubavano capi di abbigliamento nei centri commerciali e li restituivano dopo pochi giorni senza destare alcun sospetto. Nella rete dei carabinieri della Compagnia di Pescara e' finita una banda di tre pescaresi denunciati per furto aggravato in concorso. I militari, grazie ai tracciati degli apparati Gps, installati dal noleggiatore sui mezzi, e analizzando i tabulati dei telefoni in uso ai malviventi sono riusciti a ricostruire i quattro episodi per cui e' indagato il terzetto. Il primo colpo, solo tentato, e' avvenuto a Pineto nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio scorso, il secondo sempre a Pineto consumato sempre la stessa notte e che frutto' un bottino di circa 70mila euro. Gli altri due furti sono stati compiuti a Pianella nella notte tra il 20 e 21 gennaio per un valore totale di circa 88mila euro.

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Aruta torna in campo a 46 anni per arrivare a 400 gol

Da Campioni a Uomini e donne, passando per una carriera lunghissima fra Serie B e Lega Pro: a 46 anni Sossio Aruta torna a calcare i campi di calcio. L'ex attaccante del Cervia in Campioni, del Benevento in Lega Pro, tronista del reality su Canale 5, ha firmato un contratto con la Torrese. E' stata la stessa compagine campana di Prima Categoria ad annunciare il "regalo di Natale" per i propri tifosi con un post su Facebook. Nel post, il Re Leone Aruta ha lanciato così la sua sfida a quasi 47 anni: "Arrivo a 400 gol e poi smetto, vorrei vincere il mio ultimo campionato in questa lunga carriera calcistica. Sono orgoglioso di essere l’unico calciatore in attività a 46 anni. Ho ancora voglia di rincorrere un pallone e di dare il mio contributo al gruppo". In carriera, Aruta ha vestito fra le altre le maglie di Benevento, Foggia, Frosinone, Pescara, Taranto, Ascoli e Cosenza.

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Stalking e furto in casa della ex, 30enne arrestato dai Carabinieri di Montesilvano

Avrebbe commesso un furto nella casa della ex fidanzata che perseguitava da tempo, ed è statoed arrestato dai Carabinieri, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Protagonista della vicenda, avvenuta a Montesilvano, e' un 30enne di San Giovanni Teatino, accusato di atti persecutori e furto in abitazione. Le indagini dei militari dell'Arma della Compagnia di Montesilvano, diretti dal capitano Vincenzo Falce, hanno permesso di ricostruire gli atti persecutori e i comportamenti ossessivi, fatti di pedinamenti e minacce, di cui era vittima una 25enne. La giovane, lo scorso 28 novembre, ha subito un furto in casa. Dagli accertamenti dei Carabinieri e' emerso che c'era qualcosa di anomalo, in quanto non risultava alcun segno di effrazione. Dall'abitazione, senza mettere a soqquadro nulla, erano stati portati via oggetti di valore, contanti per 1.500 euro e i documenti d'identita'. Nel corso del sopralluogo, la ragazza ha raccontato la tormentata storia vissuta con il suo ex, finita alcuni mesi prima. I militari, oltre ad accertare gli atti persecutori, hanno anche appurato che autore del furto era stato proprio l'ex della 25enne, entrato in casa usando una copia delle chiavi detenute ad insaputa della giovane. 

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